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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Giu 30 2018

MacUpdater: controllare in automatico che tutte le app siano aggiornate sul proprio Mac

Posted by Antonio Troise
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Introduzione

Nonostante nel 2011, con Mac OS X Snow Leopard, Apple introdusse il Mac App Store con lo scopo di centralizzare l’installazione e l’aggiornamento di tutte le app in una unica piattaforma, ancora oggi molte app, per via delle restringenti politiche di Apple e delle alte commissioni, non vi riescono a trovare posto. Quindi se lo scopo iniziale di Apple era degno di elogi, ad oggi purtroppo non risulta altro che l’ennesima piattaforma da controllare dato che molte app che richiedono privilegi particolari di sistema debbono essere installate manualmente dal sito del relativo produttore. Ed ecco che, con tutti questi store, una app come MacUpdater riesce a trovare ragione di esistere per mettere ordine in questo caos.

Funzionamento

MacUpdater è una utility che fa della sua semplicità e univocità il suo cavallo di battaglia. In poche decine di secondi, analizza tutte le app installate sul disco del Mac ed identifica l’eventuale presenza di aggiornamenti, senza la necessità di dover verificare manualmente sui vari siti dei produttori o senza dover per forza aprirle tutte in cerca di notifiche di update. Ovviamente oltre a scansionare le applicazioni di terze parti, il controllo è effettuato anche per le app scaricate dal Mac App Store (anche se qui Apple svolge un buon lavoro e ci ci avverte sempre tempestivamente). Vi potrà sembrare una banalità ma io dopo averlo installato la prima volta ho trovato oltre 60 app da aggiornare.

La prova

Il database di MacUpdater è sempre ben fornito e aggiornato con migliaia di applicazioni. Al primo avvio scansione tutte le app suggerendoci quelle da aggiornare:

Quando ci segnala le app da aggiornare possiamo trovare tre stati diversi.

  1. Update App: MacUpdater si occupa direttamente di scaricare e installare l’aggiornamento.

    Cosa molto comoda per app come Calibre che si aggiorna settimanalmente e ogni volta richiede il download del file di immagine .DMG e la relativa installazione manuale della app.

  2. Manuale Update: in questo caso per MacUpdater è impossibile eseguire l’aggiornamento automatico e quindi richiede di aprire l’app per effettuare l’aggiornamento (possibile grazie a framework come Sparkle o Homebrew) oppure di inserirla nella wishlist nella speranza che in futuro si riesca a prevedere un aggiornamento automatico.

  3. Open AppStore: infine tutte le app scaricate dal Mac App Store avranno questo pulsante. In pratica non farà altro che aprire lo store Apple sulla pagina della relativa app per effettuare il relativo aggiornamento.

Nella pagina della FAQ trovate molti dettagli tecnici come la tipologia di backup effettuato, come funziona l’aggiornamento delle release e la roadmap delle future versioni (che si preannuncia molto interessante).
Mentre per chi è molto attento alla propria sicurezza, in questo periodo in cui non si parla di altro che di GDPR, nella pagina della Privacy è possibile leggere cosa viene condiviso con il sito (che comunque garantisce che non colleziona alcun dato personale e non traccia alcun utente).

Conclusioni

MacUpdater è app che merita di essere almeno provata (sul sito è possibile scaricare una versione di prova con un limite di 10 app da aggiornare) per avere le proprie applicazioni sempre aggiornate con il minimo sforzo. Durante le mie prove ho notato qualche piccola imprecisione dovuta soprattuto alle app gestite dal Mac App Store che cambiano nome (in modo da riproporre un nuovo pagamento, uno dei problemi appunto dello store Apple), cosa che può essere prontamente segnalata via email ai gestori di MacUpdater. Nel mio caso veniva segnalato l’aggiornamento di Memory Clean 2 mentre era quello di Memory Clean 3 ma i gestori hanno tenuto comunque a precisare che era questa la feature che ci si aspettava dal programma: avvisare che c’era una nuova release di Memory Clean.
Oppure, nel caso se si voglia rimanere con la vecchia release di un app, magari per problemi di compatibilità o perchè la nuova è a pagamento (come nel caso di GarageBand 6.0.5 e il nuovissimo GarageBand 10.3.1 che Apple fa comunque convivere insieme), la si può inserire in una lista di esclusione sia del singolo aggiornamento che della app stessa.

Queste app escluse è possibile trovarle tutte nella sezione Impostazioni e nel caso di ripensamenti è possibile reinserirle nuovamente nella scansione:

In ogni caso dalle Impostazioni della app è possibile trovare molte personalizzazioni della app, come la directory dove trovare le app installate (di default usa /Applications/ ma potrei aver installato altre app in altri percorsi), se far partire MacUpdater al login, la frequenza di aggiornamento del controllo delle app, e se tenere i backup delle app aggiornate in maniera automatica.

Dove trovarla

MacUpdater

MacUpdater per Mac OS X (richiede almeno macOS 10.11 El Capitan o superiore) è disponibile per l’acquisto direttamente sul sito dello sviluppatore a questo link, al prezzo di 9.99€.

Tag:app, mac app store, mac os, recensione
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Apr 16 2018

Plotagon: come produrre il proprio film animato in 3D

Posted by Antonio Troise
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Oggi produrre animazioni video in 3D per un concept di un film di cui magari si ha da tempo la sceneggiatura in un cassetto o anche semplicemente per divertirsi, è finalmente alla portata di tutti. Infatti per partire è sufficiente avere una buona idea trasposta in una buona sceneggiatura e un solo software gratuito per creare storie animate con effetti 3D: Plotagon.
Sviluppato da una startup svedese di sole 24 persone composte da disegnatori, animatori, programmatori, designer e un musicista con formazione classica, è disponibile sia per PC che per Mac e per iOS (iPhone e iPad).

Descrizione

Nonostante l’aspetto finale dei video non sia fotorealistico bensì un po’ cartoonesco (ricorda molto le animazioni del videogioco di The Sims) il grande e innegabile vantaggio è quello di poter scrivere direttamente le sceneggiature nel software che saranno interpretate dal programma come righe di codice di un vero e proprio linguaggio di programmazione a portata di clic del mouse.

Ma quello che invece mi ha convinto a scrivere questa recensione è stata la recente possibilità di far parlare i protagonisti con la voce sintetica in Italiano di Acapela Group. Infatti, uno dei grandi limiti di questo programma è che per anni le voci erano solo localizzate in inglese e, per i non amanti della lingua di albione, poteva costituire un problema, a meno che non ci si prodigava nell’arte del doppiaggio. Ora, anche se l’interfaccia risulta essere ancora completamente in inglese, è possibile disporre di una enorme varietà di voci sintetiche dall’inglese, all’italiano, al francese, tedesco, svedese, norvegese, australiano e messicano.

Proviamo a realizzare un filmato

Per mettere in mostra le potenzialità di Plotagon di creare filmati anche in lingua italiana vi mostrerò i passi principali per creare un proprio personaggio e quindi la propria sceneggiatura.

Una volta aperta la schermata principale basterà cliccare sul tasto in alto al centro a forma di ripresa e quindi nella sezione Characters premere il bottone “Create new character”

In questa schermata possiamo scegliere il sesso del personaggio (cliccando sopra alla nostra scelta verranno cambiate casualmente le caratteristiche del personaggio), mentre cliccando sul tasto “Random” verrà creato un personaggio in modo del tutto casuale sia per quanto riguarda le se caratteristiche fisiche (forma del viso, acconciature e colore dei capelli, colore occhi) che di abbigliamento, ma ovviamente il tutto si potrà anche scegliere puntualmente. Infine, prima di assegnare un nome al personaggio, è possibile scegliere la lingua che parlerà e la relativa intonazione (più o meno grave o acuta). In questo caso ho scelto la voce maschile italiana “Vittorio” ma se avessi scelto un personaggio femminile mi avrebbe mostrato anche la voce italiana “Chiara”.

Ora che abbiamo creato il nostro personaggio (ma possiamo crearne anche più di uno ovviamente) è possibile iniziare col “Plot“:

In questa schermata la nostra trama dovrà dipanarsi in una vera e propria sceneggiatura che altro non farà che programmare, letteralmente, i nostri personaggi.

Quindi, la prima cosa da fare è scegliere l’ambientazione “Scene” che farà da sfondo alla nostra storia. Se ne potrà scegliere una tra le decine gratis e a pagamento disponibili nello Store integrato in Plotagon.

Quindi verrà scritta la base della sceneggiatura che si dovrà completare scegliendo i vari personaggi e la relativa posizione del corpo dei personaggi nello spazio.

Quindi si potrà passare alla fase del dialogo scegliendo il personaggio, la frase che dovrà dire e il modo in cui dovrà esprimersi (per esempio: Accusing, Afraid, Angry, Cryng… Happy… Mind Blown… Sad… Whispering… Zombie) con la voce e con linguaggio del corpo come gesti, postura ed espressioni facciali.

Cliccando sul microfono è possibile registrare la propria voce in modo da rendere ancora più realistica l’interpretazione

mentre se si clicca sulla cinepresa

sarà possibile anche scegliere il tipo di ripresa della scena come Primo Piano, Campo Lungo etc.

Oltre a poter inserire nel filmato del testo descrittivo, dei suoni e delle musiche, la cosa più interessante di Plotagon sono, invece, le “Action“, ovvero la possibilità di far muovere e interagire i personaggi tra di loro

con azioni tipo carezza, bacio, stretta di mano, schiaffo, etc che saranno interpretate dal programma come righe di codice per cui, scegliendo ad esempio l’azione “Josè abbraccia Sara”, i due personaggi 3D verranno collegati tramite un movimento pre-sceneggiato. Attenzione perchè il programma è abbastanza intelligente da capire se i due personaggi sono nelle vicinanze spaziali per cui una azione non potrebbe avere senso. Quindi l’azione “Josè abbraccia Sara” non potrà essere renderizzata in quanto i due protagonisti sono troppo lontani tra di loro:

Una volta scritta la propria sceneggiatura più o meno complessa, sarà possibile renderizzare il filmato e, oltre a salvarlo in locale (con o senza sottotitoli integrati), sarà possibile anche caricarlo automaticamente su Youtube

Qualche esempio di video pubblicato potrete trovarlo qui.

Dove trovarla

Plotagon, nella sua versione essenziale Plotagon Story, è un app gratuita disponibile per Mac OS, Windows, iOS e Android. Se l’app è gratuita, sullo Store è però possibile acquistare pacchetti aggiuntivi di personaggi già caratterizzati, abbigliamento, scene oltre alle voci sintetiche italiane e di altri paesi.

Tag:3d, app, Film, mac os, recensione, Windows
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Apr 16 2018

iRingg – Creare suonerie per iPhone da Mac OS e Windows

Posted by Antonio Troise
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Da sempre il tema delle suonerie è sempre stato un tallone d’Achille per il mondo iOS. Sarà che forse lo scopo era vendere le suonerie da iTunes, ma il risultato era che creare delle suonerie per iPhone è sempre stato piuttosto complesso e articolato e con molte limitazioni (come il formato e la durata massima di 40 secondi), a differenza del mondo Android che permette le suonerie mp3 di durata anche di diversi minuti. A venire incontro agli utenti iPhone, negli anni sono venuti fuori diversi tutorial su come creare ringtone da iTunes o da GarageBand, ma quello che oggi vi vado a presentare è la soluzione definitiva per tutti gli utenti iPhone.

Caratteristiche

iRingg è una applicazione per Mac OS e Windows che permette di creare suonerie in maniera molto semplice perché oltre a poter creare una suoneria da un file mp3 che risiede sul nostro pc, è possibile cercare un brano direttamente da Youtube e Soundcloud (e implicitamente anche nella nostra personale librerie iTunes):

Dopo aver sentito l’anteprima del brano, il download del brano selezionato avviene in maniera del tutto automatica e trasparente

e da questo partire per creare la nostra personale suoneria, cercando il migliore inizio e riducendolo ai canonici 40 secondi per i ringtones dei dispositivi Apple

Dopodiché è possibile equalizzare il brano nei vari punti cercando, magari, di enfatizzare il suono di alcune parti del brano.

Una delle cose più originali di questa app è che permette di customizzare il brano inserendo, oltre alla registrazione della propria voce, anche le cosiddette SndMoji, degli effetti sonori da usare soprattutto in combinazione con la propria voce registrata come introduzione.

Infine è possibile esportare la suoneria appena creata o come file mp3 da salvare sul pc o, cosa molto utile da quando è stato rilasciato iTunes 12.7 che non permette di gestire comodamente le suonerie, di copiare direttamente su iPhone la suoneria appena creata.

Se la ricerca su Youtube e Soundcloud non vi soddisfa perché magari non sapete quale brano sia più adatto a voi, allora potete sempre mettere alla prova una tecnologia brevettata 6Sense, un vero e proprio algoritmo di machine learning che di volta in volta vi suggerirà, in base ai vostri gusti musicali (che determinerà scansionando la vostra libreria locale di iTunes), nuove tracce da convertire in ringtones. Così ogni qualvolta aprirete la app troverete 4 nuovi suggerimenti che si plasmeranno ai vostri gusti musicali.

Conclusione

Personalmente iRingg è risultato essere il software finale e definitivo per la creazione di suonerie personalizzate in quanto si avvale di un processo pulito e trasparente che rende questa fase, spesso noiosa, un vero divertimento, sia nella fase di ricerca del brano (con un intero database di Youtube e col fatto che il download del brano avviene in automatico) sia nella fase di editing.

Dove trovarla

iRingg è disponibile sul sito del produttore sia per sistemi operativi Mac OS che per Windows al prezzo di 20,95€.

Tag:app, mac os, recensione, ringtones
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Dic 7 2017

Scrivener 3: una sofisticata app di videoscrittura per chi ama scrivere per Mac OS e iOS

Posted by Antonio Troise
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Descrizione

Tra le tante app di scrittura per Mac OS e iOS che ho recensito, Scrivener è la prima dedicata esclusivamente a chi fa dello scrivere un lavoro, una passione e una ragione di esistere, ponendo, quindi, una particolare attenzioni a romanzieri, poeti, sceneggiatori, saggisti e giornalisti o comunque a chiunque debba scrivere lunghi testi. Rispetto a quasi tutti gli editor di testo esistenti moderni, che pongono l’accento sul minimalismo estremo (eliminando qualsiasi forma di distrazione e focalizzandosi soltanto sul testo), Scrivener si pone un obiettivo nettamente diverso, mettendo a disposizione dell’utente una suite ricca di strumenti e un’interfaccia che faciliti il lavoro dello scrittore.

Caratteristiche

Scrivener, ideato da Keith Blount nel 2007 e giunto alla versione 3 nella sua versione per Mac OS (ora riscritta per 64 bit e supporta anche i MacBook Pro con TouchBar), ha un approccio completamente diverso, seguendo più uno schema logico a blocchi funzionali abbandonando il classico approccio lineare e dando la possibilità di intervenire sia sul singolo pezzo di scrittura che sulla struttura complessiva del lavoro.
Per chi viene dal mondo della programmazione, è come se si creassero diverse funzioni separate e poi in un unico main si riunisse il tutto compilando il codice nel formato voluto (Pdf, ePub 3, Docx e mob Kindle) e nella forma voluta (vi sono modelli per romanzi, saggi scientifici, poemi, raccolta ricette, sceneggiature, storie brevi, script comici, paper di ricerca, tesi, etc) con risultati di livello professionale sia per l’impaginazione che per la leggibilità.

Quindi, se siamo in vena di scrivere una sceneggiatura, ad esempio, Scrivener ci mette a disposizione un modello ad hoc pensato appositamente per agevolare il nostro lavoro, come la divisione dei documenti e dei testi sulla base di personaggi, ambienti e dialoghi.

Ovviamente i modelli sono tutti personalizzabili, creandone uno nuovo o modificandone uno già esistente.

Se è vero che i puristi della scrittura sanno benissimo che per scrivere, per esempio, un romanzo è più che sufficiente carta e penna, è anche vero che se si avvale del meglio che la tecnologia ci può offrire, come un computer e una applicazione atta allo scopo, il lavoro dello scrittore potrebbe essere ancora più efficiente e veloce. E’ per questo che la capacità di Scrivener di organizzare all’interno di ogni singolo progetto tutti i materiali necessari al lavoro (appunti, foto, suoni, pdf o pagine web) e link interni per collegare tra loro le diverse parti, è quantomeno vincente.

Ovviamente dispone del classico e insostituibile contatore di parole con un indicatore che si colorerà di rosso man mano che ci si avvicina al limite impostato. Nonostante non punti al minimalismo, non per questo, però, viene a mancare la funzione full-screen che permette di eliminare tutte le distrazioni sullo schermo per consentire di concentrarsi solo sul proprio testo (lo sfondo diventa nero e il testo scorre sullo schermo, tipo macchina per scrivere).

Ho trovato interessante, inoltre, la funzione “Istantanee” sotto il menu Documenti che permette di salvare diverse versioni di uno stesso documento o parte di esso, in modo da avere un backup e ritornare rapidamente sui propri passi in caso di ripensamento.

Molto utile la presenza di un tutorial interattivo (in lingua inglese) e dei filmati che possono far prendere confidenza con ogni opzione dell’app in maniera più rapida.

Tutorial Video

Se volete capire meglio le potenzialità di Scrivener, vi invito a visionare questo interessante tutorial in italiano, che con un esempio di progetto, vi permetterò di capire anche le meccaniche più complesse. Non è relativo alla versione 3 ma le meccaniche di base sono le stesse.

Inoltre, potrete anche iscrivervi al canale video di Literature and Latte su Youtube dove troverete decine di mini tutorial sempre aggiornati, purtroppo solo in lingua inglese ma comunque comprensibilissimi.

Scrivener per iOS

Se la versione per Mac OS è la regina incontrastata del desktop, quella per iOS io la vedo come un suo immancabile complemento soprattutto nella sua versione per iPad Pro. E’ infatti solo disponendo di uno schermo dalle dimensioni generose e di una tastiera comoda e possibilmente fisica, che si può prendere in considerazione questa app per scrivere le proprie opere.

D’altra parte, grazie anche alla possibilità di sincronizzare i documenti tra dispositivi diversi grazie a Dropbox (al momento in cui scrivo non supporta iCloud in quanto l’app per Mac non era ancora venduta su Mac App Store), anche la versione per iPhone, nonostante lo schermo ridotto, può avere una ragione d’essere per piccole modifiche del testo in portabilità.

Conclusioni

Sono rimasto davvero piacevolmente colpito dalla profondità di questa app e sicuramente la consiglio a quanti hanno intenzioni di cimentarsi nell’avventura della scrittura in un modo un po’ più professionale.

Dove trovarla

Scrivener

Scrivener 3 per Mac OS X è disponibile per l’acquisto direttamente su iTunes Store a questo link, al prezzo di 49,99€.

 

Scrivener

 

Scrivener per iOS è compatibile per iPhone e iPad ed è disponibile per l’acquisto direttamente su iTunes Store a questo link, al prezzo di 21,99€.

Tag:app, ios, mac os, recensione
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Lug 21 2017

MWeb: Editor Markdown per Mac Os e iOS per professionisti del web

Posted by Antonio Troise
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Descrizione

MWeb è un editor markdown disponibile come app sia per sistemi Mac OS che per iOS. Caratterizzato da una grafica pulita e accattivante, MWeb si differenzia dall’altro editor markdown come Ulysses, già recensito in passato, per qualche funzionalità in più dedicata ai professionisti del Web come anche un comodo tema scuro di default utile per evitare distrazioni e far riposare la vista.

Ricordiamo che Markdown è un linguaggio di markup con una sintassi del testo semplice progettata in modo che possa essere convertita velocemente in XHTML (o HTML) strutturalmente valido e in molti altri formati. E’ per questo motivo che il Markdown è spesso usato per formattare file README, per scrivere messaggi in forum di discussioni e per creare testo formattato utilizzando un qualsiasi editor di testo. Lo scopo, quindi, è di fornire alle persone del testo formattato semplice da scrivere e da leggere, senza dover per forza imparare la sintassi di HTML, LaTex o RTF.

Funzionamento

Tra le caratteristiche di MWeb troviamo la possibilità di scrivere TOC, Table, LaTex (con disponibile un anteprima live nell’editor), elenchi e note. Gestisce fino a 11 temi di anteprima live (tutti facilmente customizzabili) che si possono esportare facilmente in HTML o PDF. MWeb può anche essere usato per scrivere sul proprio blog senza mai lasciare la sua interfaccia in quanto, oltre all’export in HTML, PDF, Markdown, RTF e Docx, gestisce anche servizi di blogging come WordPress, Blogger, Medium, Tumblr ed Evernote.

La gestione delle immagini è altrettanto intuitiva perché per inserirle nel corpo del documento sarà sufficiente incollarle o fare un drag and drop, ma sarà possibile anche caricare le immagini remote da servizi come Google Photo, imgur, qiniu, etc.

Infine i documenti creati (con estensione .md) si possono archiviare in cartelle e si possono organizzare assegnando loro uno o più categorie e tags.

Creare un Sito Statico

Ma la cosa che rende MWeb davvero speciale per professionisti e unico nel panorama degli editor Markdown, è la caratteristica di “static blog generator“, ovvero quella funzione che permette di costruire un blog statico direttamente da MWeb senza avere a disposizione nessun server http per gestire l’anteprima e personalizzando il proprio tema in pochi passi. Ultimamente, sia per ridurre la complessità di certe installazioni come WordPress sia perché molti blog non necessitano di molte caratteristiche avanzate, stanno avendo molto successo siti statici (senza alcun database) costruiti con strumenti web come Jekyll (tra cui, tra l’altro, MWeb può anche importarne i progetti), Hugo. Con MWeb sarà possibile fare tutto questo in poco tempo gestendo i commenti sul blog con Disqus e le condivisioni con AddThis.

MWeb per iOS

L’analoga e complementare app per iOS ricalca fedelmente la versione estesa per Mac OS ma è disponibile sia per iPhone che per il più comodo iPad.

Interessante anche la possibilità di condividere con iCloud la stessa libreria usata nella versione per Mac OS.

Tutorial Video

Dove trovarla

MWeb: Markdown writing,note taking,static blog Gen

MWeb: Markdown writing,note taking,static blog Gen per Mac OS X è disponibile per l’acquisto direttamente su Mac Appstore a questo link, al prezzo di 16,99€.

 

MWeb - Pro Markdown Writing, WordPress Publishing

MWeb – Pro Markdown Writing, WordPress Publishing per iOS è disponibile per l’acquisto direttamente su iTunes Store a questo link, gratuito ma con acquisto in-app al prezzo di 4,99€.

Tag:editor, ios, mac os, markdown, recensione
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