Pasqua è vicina ormai e, quindi, ecco a voi quattro filmati divertenti che dovevo per forza segnalarvi:
Youtube Awards: Kiwi trionfa, ma il suo ideatore cerca ancora lavoro
Ieri sono stati annunciati i vincitori degli Youtube Video Awards 2006, il concorso online organizzato da YouTube che ha permesso agli utenti della rete di votare i migliori video del 2006.
Tra i vincitori della categoria Il più adorabile, troviamo una vecchia conoscenza, Kiwi!. Ne avevo già parlato a Novembre dell’anno scorso perché mi aveva particolarmente colpito, sia per la storia che racconta (cosa può fare un kiwi pur di provare l’ebbrezza di un volo…) sia per la musica di sottofondo (di Tim Cassell) che rimane molto orecchiabile. Per non parlare poi del fatto che questo filmato è stato fatto usando semplicemente Maya, After Effects e The Setup Machine.
Su Repubblica leggo che, per 6 di questi 7 vincitori, YouTube è stato un trampolino di lancio verso ricchi guadagni.
Ma ce n’è uno che, nonostante la vittoria come Video Più Adorabile, lancia dalle pagine del famoso sito un appello: “Sono Dony, ho 25 anni, faccio l’animatore. Mi aiutate a trovare un lavoro?”. Nel 2006 Dony Permedi debutta on line postando Kiwi, video-animazione realizzata come tesi di master presso la New York’s School of Visual Art. Diventa in pochi giorni un vero caso e ad oggi Kiwi, un tenero volatile dalle ali minuscole che pur di volare crea un mondo al contrario, è stato visto 6.575.506 di volte.
Questi i sette vincitori, divisi per categoria:
Amenità: Rutelli che parla inglese, i video delle canzoni di Sanremo e Daniele Silvestri con la Paranza
Oggi è sabato, per molti è giornata di riposo, per cui ho deciso di pubblicare un post leggero. A cominciare da questo video troppo spassoso:
Ubuntu e Mac OS X: Veronica Mars e trasformare Linux in un Mac
Se avete visto la prima serie di Veronica Mars, forse i più geek di voi si saranno accorti di un simpatico sketch in cui due personaggi della serie si confrontano, in maniera piuttosto accesa e vivace, su quale sistema operativo fosse migliore: Ubuntu Linux e Mac OS X. Qui sotto ne ho estrapolato una parte (forse il volume è un pò basso):
Su Youtube ho trovato anche la versione inglese della stessa scena e per giunta sottotitolata (sempre in inglese): devo dire che in questo caso il doppiaggio italiano non è stato dei migliori: come è possibile tradurre kernel con nucleo?
Tutti i video di Steve Jobs Vs Bill Gates
Tutto iniziò con i video parodia “Ciao sono un Mac, ciao sono un PC” (qui e qui), delle divertenti gag che raccontano le differenze tra un MAC e un PC, ma la lotta a colpi di animazioni, film e documentari, è esplosa dopo il Keynote di Steve Jobs, quando la gente ha iniziato (secondo il mio giudizio) a guardare con un occhio diverso la Apple e ha compreso che una alternativa a Microsoft esiste.
Questi sono i video del genere “Bill vs Steve” (se ne trovate altri…siete i benvenuti):
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Pirates of Silicon Valley
I pirati della Silicon Valley è un film del 1999 ed è la cronaca romanzata di come i giovanissimi Jobs a Gates hanno fatto dei personal computer una realtà che allora sembrava fantascienza.Il film più che che spiegare i dettagli tecnici delle invenzioni dei due informatici e dei loro giovani compagni, il film cerca di entrare nelle loro teste, giovani e arroganti abbastanza da pensare di poter trasformare la società…!
Il film si conclude con la vittoria di Bill Gates che diventerà l’uomo più ricco del mondo e con la Microsoft che possiede parte della Apple, ma come si sa, dopo il ritorno di Jobs alla Apple e la fine della sua crisi finanziaria le azioni in mano Microsoft vennero ricomprate. Il film, ovviamente, manca dell’ultimo capitolo, quello della nascita di Mac OS X e degli iPod l’inizio di una scalata che ha iniziato a sovvertire gli equilibri.
La versione in lingua inglese è presente su YouTube suddivisa in 10 parti che che linko qui per vostra comodità: 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 10.
[via boliboop] -
Gates vs. Jobs
Direttamente da Current TV, un cartone animato irriverente che vede sfidarsi nell’iWorld, Bill Gates e Steve Jobs. Ovviamente ognuno ha le sue armi: Steve ha l’iPhone e Bill ha Windows Vista.Comica la scenetta che vede Bill interrogarsi sul perchè la casa di Steve, la iHouse, è senza finestre (ovvero senza Windows)!
Il tutto si conclude con una pace grazie all’intervento di un vecchio Commodore 64 (il modello di pc più venduto della storia). [via mac blog] -
BBC World’s Most Powerful – Steve Jobs vs Bill Gates
Interessante documentario della BBC che mette a confronto i due big del mondo dell’IT, scavando nel loro passato per individuarne pregi e difetti, per capire chi tra Steve Jobs e Bill Gates, è “il più potente del mondo del’informatica” [via downloadblog]
E se Google cadesse in mano ad un dittatore o non fosse altro che il nome in codice di Echelon?
Sono passati quasi 2 anni esatti da una mia recensione di un video realizzato in flash (Youtube non era anche diffuso dato che nacque nello stesso mese, Febbraio del 2005; ma oggi è possibile trovarlo anche qui) e della durata di 8 minuti che descrive il progetto EPIC, ovvero un mondo (datato 2014) in cui i mezzi di comunicazione di massa non esistono più, sostituiti da una piattaforma tecnologica di distribuzione personalizzata delle informazioni: Google Grid.
Oggi due studenti tedeschi, Ozan Halici e Guenther Mayer, con un video di 3 minuti, hanno realizzato la prima, vera risposta in forma di manifesto politico al video Epic 2014, esaltando la geometrica potenza del motore di ricerca più famoso al mondo creato da Brin e Page: Master Plan – About the power of Google
Su zambardino trovo:
Gli autori cominciano presentando l’attrezzo del burattinaio, dove i burattini sono i media, e ci dicono che Google controlla tutte le fonti di informazione e ne regola la distribuzione. Ciò è stato reso possibile dalla potenza dell’algoritmo messo a punto da Brin e Page e dalla visione di business di Eric Schmidt, amministratore delegato di Google. Il controllo del comportamento on line degli utenti conferisce a Google la capacità di gestire e organizzare immense masse di dati relativi alla vita e al comportamento on line delle persone ma anche sulla loro vita privata, ciò che ne fa un mezzo onnipotente.
Secondo un ex agente della Cia – continuano i due autori – Google, che indicizza ogni singola mail che noi mandiamo, collabora con le agenzie governative per la sicurezza e con la stessa Central Intelligence Agency. Il motore sarebbe coinvolto anche in ricerche sulla biologia molecolare e si avvierebbe (i condizionali sono nostri, gli autori usano l’indicativo presente) ad essere un immenso data base della vita individuale prima che collettiva. Per questo motivo le “nostre vite sono diventate trasparenti”. E la domanda finale (pesantemente ironica): Google si preoccupa della nostra privacy?
Anche se molti temono che questo video verrà presto rimosso da Youtube (visto che recentemente è stato acquisito da Google), credo che questo non accadrà visto che le tesi avanzate nel filmato siano frutto paure legittime ma forse fanno ancora parte della fantapolitica, almeno ferme restando la situazione internazionale.
Io invece penso che Google in sè non sia una minaccia ma potrebbe divenire uno strumento micidiale se cadesse in mano a qualche dittatore o stato dittatoriale, che per qualche motivo acquisisse (col denaro o con la forza) questo potente piattaforma (non si può più parlare solo di motore di ricerca). Un altra ipotesi più soft potrebbe essere che un’intero stato (sto pensando agli Stati Uniti) obblighi la società a rendere davvero trasparenti i nostri dati sensibili. D’altronde lo scopo di Echelon non era questo? E se Google non fosse altro che il nome in codice del noto Progetto Echelon o perlomeno una sua conseguente evoluzione? D’altronde i conti tornerebbero: come poter spiare un intero pianeta senza farsi scoprire? Semplice: entrando nelle case di ognuno di noi, silenziosamente, allegramente e spalancandoci infinite possibilità, per poi fagocitare ogni cosa della nostra vita passata, presente e futura.
Uno scenario realistico potrebbe anche prevedere per Google la possibilità di essere l’arma vincente in un ipotetico conflitto internazionale. Quanti di noi si fidano ciecamente di Google tanto da lasciargli in mano le proprie email, documenti word, excel, storici delle ricerche su Google, etc. (un’occhiata a GoogleWatch potrà chiarire il concetto)?
Certo è tutta fantasia, ma è bene che la gente inizi a riflettere anche se queste paure restano e rimarrano infondate: la perdita delle democrazia è sempre derivata da una ignoranza del popolo che non ha saputo vedere al di là del proprio naso.
Un professore spiega il Web 2.0 con una colonna sonora Creative Commons
Questa volta ci è voluto un Professore di Antropologia Culturale (Michael Welsh di Digital Ethnography) per spiegare in maniera davvero originale, con un video, cosa è il Web 2.0.
Sarà stato forse influenzato dalla copertina del Time Magazine (che mostra un computer a mò di specchio e la parola You ad indicare come persona dell’anno ognuno di voi), ma sta di fatto che alla fine il video Web 2.0…The Machine is US/ing US, giunge alla stessa conclusione:
“Dopo una fa una breve panoramica di come Internet sia evoluta in base al grado di partecipazione degli internauti, fino alla conclusione che il Web 2.0 siamo noi, è la genialità umana che con idee sempre nuove, dinamismo e creatività, rende questo canale di comunicazione così ricco e speciale”. [via Googlisti]
I pilastri del Web 2.0 li conosciamo tutti: non sono solo Ajax condito da colori pastello e vivaci riflessi dei font, ma sono anche idee geniali, come YouTube, Tag, Wikipedia, Blog, Skype, Trackback, Digg, Rss, Social Site, e motori di ricerca (per non dire solo Google). Ma spiegare tutto questo in un video di 4,30 minuti è davvero strabiliante.
Probabilmente questo video è uno dei più importanti contributi mai realizzati per raccontare l’evoluzione della rete e in particolare il senso del Web 2.0.
Ma i suoi studenti osannavano già da anni il professore Michael Wesch appunto per i suoi metodi di lavoro innovativi e una visione che coinvolge le giovani avide menti dei suoi studenti: se vedete il video forse capirete il perchè!
Ovviamente il mezzo migliore per diffondere questo video è appunto uno strumento del Web 2.0: Youtube! Pubblicato il 31 Gennaio 2007, in appena 8 giorni, è già stato visto 387.113 volte.
Mi ha colpito molto anche la scelta della musica: quale colonna sonora si poteva scegliere per il video racconto del Web 2.0 se non una musica rilasciata con licenza Creative Commons (una della maggiori conquiste di internet). La canzone è di Deus e si intitola “There’s Nothing Impossible“. E’ possibile ascoltarla sul sito Jamendo.com dove è possibile scaricare, in formato mp3, tutto l’album, oppure ascoltarlo da qui:
UPDATE: Nessuno si è ancora accorto che l’autore del video, per navigare, usa Explorer 7.0!!!
Video sui fulmini globulari
I fulmini globulari (Ball Lightning in inglese) rappresentano un fenomeno per certi versi misterioso e di cui si sa poco.
C’è chi li ha visti e chi invece li ricrea in laboratorio, come il team di ricerca brasiliano (della Federal University of Pernambuco, guidato da Antônio Pavão e Gerson Paiva).
Il filmato che mostra l’esperimento è disponibile su Youtube
Per ottenere questo risultato i ricercatori hanno utilizzato gli studi di John Abrahamson e James Dinniss della University of Canterbury a Christchurch, Nuova Zelanda. Costoro avevano ipotizzato che la generazione del fenomeno fosse dovuta alla trasformazione della silice nel suolo in vapore di silicio, nel momento in cui un normale fulmine va ad impattare con il terreno. Di certo è che, per il momento, questi sono i fulmini globulari più “longevi” mai ottenuti in laboratorio: precedenti esperimenti con microonde avevano portato infatti alla creazione di manifestazioni durate per qualche millisecondo.
[via Vortexmind]
iPhone – I video dimostrativi e maggiori dettagli da parte di chi l’ha provato
Penso che oramai avrete capito che l’iPhone mi piace… ma prometto che non vi assillerò più con questo prodotto che noi vedremo solo fra 12 mesi. E’ anche vero che non si può non parlare di un prodotto che potrebbe presto influenzare da vicino l’evoluzione degli smartphone. Ma sin’ora ho solo scritto su questo prodotto rivoluzionario e fatto vedere qualche foto: ma un bel filmato è il modo migliore per rimanere a bocca aperta.
Ma prima via melablog, vi riporto qualche dettaglio più preciso e curioso su iPhone. Si parla anche del fatidico “display a prova di ditata”…
YouTube: acquisizione diretta dei video con Quick Capture
Fin ad ora era solo prerogativa di qualche sito Web 2.0 ma da qualche giorno anche Youtube inizia ad offire questa possibilità: con solo un browser e una webcam, e il filmino viene catturato direttamente dall’interfaccia web del portale di social broadcasting.
La nuova funzionalità si chiama Quick Capture: se prima era necessario trans-codificare e adattare i filmini in maniera che risultassero digeribili dall’engine del Tube, ora non occorrerà altro che possedere una videocamera correttamente collegata al PC, un microfono ed un browser funzionante.
Quick Capture sfrutta il plug-in del Flash Player di Adobe (ex-Macromedia) per consentire all’utente di attivare il dispositivo di cattura dei dati audiovideo.
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