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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Gen 5 2010

Come visualizzare correttamente su tutti i browser il gadget per Google Friend Connect su WordPress

Posted by Antonio Troise
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Oggi ho deciso di inserire sul mio blog il widget per Google Friend Connect per provare il servizio di Google pensato per rendere i siti più sociali. Il vantaggio di usare Google Friend Connect è quello di creare una piccola community su cui far convergere i propri utenti (basta che abbiano un semplice account gmail) e proporre, magari, domande agli utenti che decidono di entrare a far parte di Friend Connect, in modo da conoscere meglio i loro interessi, oppure scambiarsi messaggi privati tra i membri della stessa community.
Interessante è anche la possibilità del proprietario del sito di inviare newsletter agli utenti che partecipano alla community, dividendole anche in base ai loro interessi. Tutte le informazioni raccolte possono anche essere esportate in formato JSON o XML. E’ probabile che presto si integrerà con i flussi di informazioni di Google Wave in modo da alimentare automaticamente la community con nuove discussioni, ma quel che è certo è che uno degli aspetti non proprio secondari è quello di potersi integrare con Google AdSense in modo da poter visualizzare annunci pubblicitari che tengono conto sia dei contenuti del sito, che degli interessi personali espressi in precedenza dai singoli utenti.

Come attivare Google Friend Connect

Rispetto ai primi tempi in cui il servizio era attivo, ora non è più necessario scaricare e inserire nella root del proprio sito web i file rpc_relay.html e canvas.html e l’attivazione è molto semplice. Infatti, dopo essersi loggati con il proprio account Google (che equivale al proprio account Gmail), sarà sufficiente accettare i “Termini di servizio per gli sviluppatori di Friend Connect”

Google Friend Connect - 1

e verrete subito mandati ad una pagina in cui potrete inserire il nome e la url del vostro sito

Google Friend Connect - 2

per poter attivare la vostra nuova community!

Google Friend Connect - 3

Bene, ora non resta altro che creare un gadget che permetta agli utenti del proprio sito di unirsi alla vostra nuova community.

Google Friend Connect - 4

La procedura è molto semplice e guidata

Google Friend Connect - 5

e vi permetterà di creare del codice HTML del tipo:

da inserire nella vostra sidebar (di solito corrisponde al file sidebar.php del vostro tema WordPress). Se volete evitare di mettere mano al codice html, potete installare il seguente widget per WordPress: Google Friends Connect Widget. Dopo averlo attivato dalla pagina dei plugin, nella pagina della Gestione Temi di WordPress trovate la sezione Widget. Qui basterà spostare, con un semplice drag e drop, il widget interessato nella posizione desiderata

Google Friend Connect - 6

e configurare correttamente il proprio “site id“ (quello che nel codice html compare in fondo dopo “site:“)

Google Friend Connect - 7
Problema di visualizzazione del gadget di Google Friend Connect

In realtà tutto questo è in linea teorica, perché sia usando il widget per WordPress, sia inserendo il codice html fornito dalla pagina di Google Friend Connect, questo è stato il risultato visualizzabile sui browser che uso solitamente sul mio Macbook Pro: Safari 4.0.4 e Firefox 3.5.6.

Google Friend Connect - 8

Sembra, infatti che su alcuni browser il gadget di Google non venga visualizzato correttamente (da quanto leggo sembra che Firefox avrebbe dovuto visualizzare correttamente il gadget ma probabilmente il browser testato era per Windows).
Per rendere visibile il gadget su qualsiasi browser di qualsiasi sistema operativo è sufficiente inserire il seguente codice html subito prima del tag di chiusura </body> (e quindi, nel caso di un tema standard per WordPress, troverete il tag richiesto nel file footer.php della cartella del vostro template) in moda da istruire il browser ad usare il parser Prototype JSON invece che quello Native JSON.

e questo sarà il risultato!

Google Friend Connect - 9

Ora che finalmente è attiva la funzione di Friend Connect, cosa aspettate: cliccate sul pulsante “Login” che trovate nella colonna qui a lato ed entrerete anche a voi far parte della community di Levysoft!

Tag:Google, google friend connect, Plugin, Wordpress
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Dic 23 2009

WordPress 2.9: supporto allo standard oEmbed

Posted by Antonio Troise
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Oggi ho upgradato il mio sito alla nuova versione 2.9 di WordPress con la oramai classica operazione indolore di aggiornamento automatico (una vera manna dal cielo). Tra le novità rilevanti, troviamo la possibilità di aggiornare 10 plugin in un solo passaggio (invece di dover fare vari clic per ognuno di essi), un utile e veloce editor di immagini incorporato che permette di ritagliare, modificare, ruotare invertire e scalare le proprie immagini e la funzionalità di mettere in un ”cestino” i propri post cancellati (in modo da poterli recuperare in un secondo momento), eliminando anche i fastidiosi messaggi di conferma che apparivano ad ogni cancellazione.

Infine, cosa molto utile, è stata aggiunta la funzione di inclusione automatica dei video, semplicemente incollando la URL del video su una sola riga e magicamente questa verrà trasformata nel corretto codice di embed. I siti supportati sono: YouTube, Daily Motion, Blip.tv, Flickr, Hulu, Viddler, Qik, Revision3, Scribd, Google Video, Photobucket, PollDaddy e WordPress.tv.
Per chi non lo sapesse, questa funzionalità è nota col nome di oEmbed, il formato aperto di incorporamento automatico dei video. Infatti, in genere è necessario copiare il codice per l’incorporamento di un video di YouTube dal video stesso e incollarlo nel proprio sito web/blog. Se il sito web supporta oEmbed, però, è possibile incollare l’URL del video anziché l’intero codice per l’incorporamento. Il video verrà comunque visualizzato come incorporato nella pagina.
Quindi, se prima occorreva scrivere il seguente codice per visualizzare un video sul proprio sito:


ora, con oEmbed è possibile semplicemente incollare l’URL del video nel proprio blog:



Come vedete, oltre a risparmiare codice html, ne risente positivamente la pulizia del codice.

Per testare questa nuova funzionalità offerta da WordPress 2.9, eccovi un video affascinante che ci fa capire quanto siamo piccoli nell’universo (da mettere i brividi):

Tag:Video, Wordpress, youtube
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Nov 27 2008

WordPress e il Fatal error in Text/Diff.php: patch aggiornata alla release 2.6.5 di WordPress e il mistero delle revisioni che non si disattivano completamente

Posted by Antonio Troise
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Stavo aggiornando un vecchio articolo pubblicato qualche mese fa quando, al momento del salvataggio del post, mi si presenta una schermata con questo messaggio di errore:

Warning: require_once(Text/Diff/Renderer.php) [function.require-once]: failed to open stream: No such file or directory in /home/public_html/wp-includes/Text/Diff/Renderer/inline.php on line 17

Fatal error: require_once() [function.require]: Failed opening required ‘Text/Diff/Renderer.php’ (include_path=’.:/usr/lib/php:/usr/local/lib/php’) in /home/public_html/wp-includes/Text/Diff/Renderer/inline.php on line 17

Descrizione del problema

Come già scritto in precedenza, con il rilascio della release 2.6 di WordPress, è stata introdotta la gestione delle revisioni dei post (Post Revisions Tracking) per tenere traccia delle modifiche di ogni articolo e pagina (mostrando le differenze in maniera visuale), con la possibilità di ripristinare la versione precedentemente salvata. Ovviamente, essendo il mio sito un blog esclusivamente monoautore, questa funzionalità è stata subito disattivata, risparmiando, così, spazio sul database e risorse per gestirla.

Da quando, però, ieri ho installato l’ultima release stabile 2.6.5, mi si è presentato un problema che non mi era mai accaduto, ma che, leggendo su internet, era presente sin dal primo rilascio della 2.6: il famoso Fatal error in Text/Diff.php, un fastidioso “bug” che impediva la modifica degli articoli pubblicati. Infatti, cercando di editare un articolo pubblicato si incappava in un messaggio di errore relativo alla directory Text contenuta in /wp_includes (che gestisce la funzione di revisione dei post), tanto da rendere impossibile qualsiasi modifica all’articolo a meno che non si provvedeva alla cancellazione e riscrittura dell’articolo stesso.

Il motivo che genera questo misterioso errore è, però, da ricercarsi nel fatto che molti server provider non permettono l’uso della funzione ini_set(). Probabilmente, quindi, la causa del presentarsi improvviso di questo errore sulle revisioni (nonostante siano state disattivate da tempo), non dovrebbe imputarsi alla release WordPress 2.6.5, bensì, forse, solo ad un cambio di policy del mio server provider (devo comunque ancora chiedere delucidazione a blooweb).

La soluzione del problema

Per risolvere questo problema, senza dover ricorrere alle modifiche manuali sui file php di WordPress (come suggerito qui, anche se l’autore sembra prevedere solo delle modifiche a due soli file, mentre in realtà dovrebbero essere fatte a 4 file: pluggable.php, wp-diff.php, Diff.php, inline.php), potete scaricare questo pacchetto zip che contiene direttamente i 4 files patchati: wp-includes-WP-2.6.0.zip

Il problema, però, è che questo pacchetto è stato realizzato il 23 Luglio 2008, quando ancora vi era la release 2.6, mentre da Luglio a Novembre 2008 sono intercorse 3 minor release (4 con la 2.6.1) che hanno interessato le modifiche ai seguenti file:

[source language=”:php”]
[http://codex.wordpress.org/Version_2.6.5]
wp-admin/users.php
wp-content/plugins/akismet/akismet.php
wp-includes/feed.php
wp-includes/post.php
wp-includes/version.php
xmlrpc.php

[http://codex.wordpress.org/Version_2.6.3]
wp-admin/includes/media.php
wp-content/plugins/akismet/akismet.php
wp-includes/class-snoopy.php
wp-includes/version.php

[http://codex.wordpress.org/Version_2.6.2]
wp-admin/includes/template.php
wp-admin/includes/image.php
wp-admin/import/textpattern.php
wp-admin/css/press-this-ie.css
wp-includes/post.php
wp-includes/version.php
wp-includes/query.php
wp-includes/formatting.php
wp-includes/pluggable.php
wp-includes/widgets.php
wp-login.php
wp-settings.php
[/source]

Siccome i file modificati dal pacchetto sono:

[source language=”:php”]
wp-includes/wp-diff.php
wp-includes/pluggable.php
wp-includes/Text/Diff/Diff.php
wp-includes/Text/Diff/Renderer/inline.php
[/source]

abbiamo che nel pacchetto di patch, il file wp-includes/pluggable.php non risulta aggiornato (perché modificato con la release 2.6.2).
A questo punto non resta che realizzare un nuovo pacchetto di file patchati comprensivo del nuovo wp-includes/pluggable.php aggiornato alla release 2.6.5 (che comunque risulta invariato dalla release 2.6.2) per non portarci dietro i vecchi bug risolti da mesi. Fortunatamente, l’autore del BUGFIX ha commentato tutte le righe con la seguente frase:

[source language=”:php”]
//BUGFIX: changed for systems doesn’t support ini changes (www.code-styling.de)
[/source]

Per cui è stato facile individuare tutte le modifiche apportate ai file. In particolare, non ha fatto altro che, almeno per questo file, commentare una riga di codice nel seguente modo:

[source language=”:php”]
//BUGFIX: changed for systems doesn’t support ini changes (www.code-styling.de)
// ini_set(‘include_path’, ‘.’ . PATH_SEPARATOR . ABSPATH . WPINC );
[/source]

In realtà, ho poi scoperto che, questa riga, nelle ultime release, è stata eliminata; in questo modo, nel pacchetto finale, compatibile con WordPress 2.6.5, basterà eliminare il file wp-includes/pluggable.php visto che con la release 2.6.2 l’ini_set è stato eliminato.

Ecco quindi, in definitiva, il nuovo pacchetto zip aggiornato alla release 2.6.5 contenente i 3 file php patchati: wp-includes-WP-2.6.5.zip

Il mistero delle revisioni che non si disattivano completamente

Dopo aver copiato i nuovi file nelle specifiche cartelle di WordPress, se andrete ad editare un post già pubblicato, non avrete più quel messaggio di errore, bensì, almeno inizialmente, come è accaduto a me, un semplice avviso bordato di rosso che dice:

Vi è un salvataggio automatico per questo articolo che è più recente della versione sottostante. Visualizza il salvataggio automatico.

Confrontando l’ultima revisione ho scoperto che, fortunatamente, conteneva le modifiche (salvate con il Salvataggio Automatico) che avevo fatto all’articolo prima che mi desse il messaggio di Fatal error in Text/Diff.php.

Il fatto strano, però, è che in teoria la funzione di revisione doveva essere stata completamente disattivata sul mio blog, perché nel file wp-config.php ho inserito la seguente riga:

[source language=”:php”]
define(‘WP_POST_REVISIONS’, false); //Disabilita la revisione dei POST
[/source]

Invece, lanciando la seguente query SQL da PhpMyAdmin:

[source language=”:sql”]
SELECT * FROM wp_posts WHERE post_type = ‘revision’
[/source]

scopro che ho ben 19 revisioni che risalgono addirittura dal 28 Luglio 2008, esattamente 7 giorni dopo aver disabilitato le revisioni su WordPress. Non capisco come possano essere state create le revisioni di alcuni articoli, mentre su tutti gli altri scritti in questo intervallo di tempo no. Presumo che, forse, siano state create solo le revisioni degli articoli pubblicati, e, in seguito, modificati, ma non è ho comunque la certezza. Mi riservo in futuro di effettuare ulteriori analisi, con la speranza che la patch inserita possa aver risolto il problema.
In definitiva, però, è evidente che risulta un funzionamento anomalo delle revisioni di WordPress che non verrebbero mai definitivamente disattivate. Qualcuno di voi può verificare o ha già riscontrato un simile comportamento?

Ritornando alla mia situazione, una volta constatata la presenza delle revisioni, ho deciso che, per avere un DB pulito, di rimuoverle tutte con il seguente comando MYSQL:

[source language=”:sql”]
DELETE FROM wp_posts WHERE post_type = ‘revision’;
[/source]

Download Patch Fatal error in Text/Diff.php aggiornato a WordPress 2.6.5
download Scarica wp-includes-WP-2.6.5.zip
Dimensione: 13.5 KB
Tag:database, Mysql, Php, phpmyadmin, query, revisione, Wordpress
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Ott 30 2008

Aggiornare automaticamente WordPress all’ora legale/solare con due plugin

Posted by Antonio Troise
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Come molti blogger che usano WordPress avranno constatato, questa piattaforma di blogging, soffre ancora (già nel 2005 segnalai questa mancanza) del problema del cambio automatico dell’ora legale/solare. Nonostante riesca a gestire i vari TIMEZONE GMT/UTC, purtroppo ancora non supporta il passaggio automatico dall’ora legale a quella solare e viceversa. Il problema si presenterà, soprattutto, se siete soliti schedulare articoli in un’ora determinata del giornata oppure quando qualcuno scriverà un commento sul vostro blog che risulterà sfasato di un’ora indietro o avanti (a ben pensarci potrebbe costituire un ottimo metodo per crearsi degli alibi).

Soluzione Manuale

Per risolvere il problema manualmente basta andare nell’area di Amministrazione, selezionare “Impostazione/Opzioni“, e nella sezione “Fuso orario” (in fondo alla pagina), troverete il campo “Orario UTC“. Normalmente, durante l’ora solare, questo campo (per i bloggers italiani) deve essere posto a “UTC + 1”, ovvero rispetto all’ora UTC l’ora di sistema deve differire di un’ora in avanti. Quando si passa all’ora legale questo campo deve invece essere impostato a UTC+2! In questo caso, se ancora non lo avete fatto, da domenica 26 Ottobre 2008, il campo deve essere posto a UTC+1.

Ovviamente, come avete intuito, la scomodità sta appunto nel doversi ricordare, due volte l’anno, di cambiare il fuso orario (qui, per esempio, potete verificare in che giorno avverrà il prossimo cambio dell’ora in Italia).

Soluzione automatica con i plugin per WordPress

In attesa che il team di WordPress risolva, al più presto, questo problema (loro stessi, nella pagina di configurazione ci dicono che: “Sfortunatamente, occorre aggiornare manualmente questa voce per l’ora legale. È brutto lo sappiamo, ma verrà corretto in futuro.“), possiamo provare a risolverlo grazie al lavoro indipendente di altri programmatori che hanno sviluppato plugin per WordPress.

Tra questi ne ho selezionati due: Time Zone 2.3 (già recensito nel lontano 2005) e Automatic Timezone (qui potete scaricare il plugin tradotto in italiano).

Automatic Timezone

Inizialmente usai Time Zone, ma, siccome per molto tempo non è stato compatibile con la release 2.x di WordPress (ma ora sembra che lo sia), ultimamente ho installato Automatic Timezone, un plugin ancora più intuitivo del precedente, che consente di evitare di inserire manualmente le modifiche durante il passaggio dall’ora solare (UTC + 1 per l’Italia) a quella legale (UTC + 2) e viceversa grazie all’utilizzo dello zoneinfo database (qui è possibile scaricare solo il database). Una volta attivato il plugin, sarà sufficiente impostare il fuso orario locale in corrispondenza con il nome della città più vicina (nel nostro caso Rome) e, quindi, salvare le modifiche apportate cliccando sul tasto “Aggiorna il Fuso Orario>>”.

Ecco un esempio di cosa accade quando, avendo settato su WordPress UTC+2 (ora legale italiana) si decide di attivare il plugin mentre vige l’ora solare con UTC+1.

Plugin Example

Come vedete il plugin capisce il fuso orario in corso (UTC+1) e se al momento è in uso l’ora solare o meno. Quindi indica l’ora corrente in UTC e col proprio fuso orario, e vi avvertirà di quando avverrà il prossimo cambio di ora legale e che fuso orario verrà usato di conseguenza (UTC+2).

Tag:Blog, gmt, Plugin, timezone, utc, Wordpress
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Ott 9 2008

Come fare il backup di un blog su Tumblr o fare una copia di qualsiasi blog Tumblr pubblico da consultare offline. Gelato CMS il clone installabile di Tumblr

Posted by Antonio Troise
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Tumblr Tumblr è la più famosa piattaforma di microblogging, una forma di pubblicazione costante di piccoli contenuti in Rete, o, più precisamente di tumblelog (o tlog), una variante del blog, che favorisce una forma abbreviata arricchita da multimedialità, rispetto a quelli che sono i lunghi editoriali frequentemente associati ai blog. La forma di comunicazione comunemente usata include collegamenti, fotografie, citazioni, dialoghi di chat e video. A differenza dei blog questo formato è frequentemente usato dall’autore per condividere creazioni, scoperte, esperienze senza la necessità di commentarle.

L’usabilità di un blog su Tumblr

Anche io ho un piccolo tumblr (Levysoft’s tumblelog) che aggiorno salturiamente e lo uso, come una sorta di contenitore di cose che trovo in giro per la rete, curiosità, news, foto o video, che non approfondisco o pubblico sul mio blog, ma che mi hanno comunque interessato. In tal modo, in qualche modo, riesco, almeno virtualmente, a preservare memoria di quello che trovo interessante.
Ma quando i micropost aumentano, a volte risulta davvero difficile la consultazione, perché bisogna andare alla ricerca di una determinata notizia tra le varie pagine del proprio tumblr. Certo, esiste la possibilità di ricercare una determinata parola dal relativo modulo di ricerca (oppure accodando alla url “http://yourname.tumblr.com/search/” la chiave di ricerca desiderata), ma è anche vero che non è possibile consultare il proprio tumblr in modalità offline. Inoltre, ammettiamolo, c’è sempre la remota possibilità che i propri dati vengano persi e, siccome, a differenza di WordPress o Blogger, non è ancora stato previsto ufficialmente alcuna funzione di esportazione e/o importazione del proprio tumblelog (anche semplicemente per spostarlo su una diversa piattaforma di blog), dedicare il proprio tempo per mesi a popolare un sito per poi vederselo sparire all’improvviso, è una eventualità che nessuno vorrebbe vivere, perché in quelle pagine, ognuno di noi ritrova una piccola parte di se stessi.

Backup dei feed rss di un blog Tumblr

Per sopperire a questo problema tempo fa risolsi questo problema, iscrivendo il mio lettore di feed reader al RSS del mio blog tumblr (del tipo feed://yourname.tumblr.com/rss). In tal modo, siccome gli articoli vengono pubblicati integralmente sul feed rss, in qualche modo riuscivo a fare una sorta di backup e di database degli articoli pubblicati.

Tumble-log Backup

Ma esiste anche una modo più semplice: usare Tumble-log Backup, un tool online gratuito, che consente di creare un backup dei post pubblicati su Tumblr in un unico file html. Sarà sufficiente inserire il nome del proprio blog (funziona anche se è ospitato su domini personalizzati), decidere il numero dei post da copiare (vengono suggeriti un numero non superiore a 500 ma credo non esista un limite di articoli), e Tumble-log Backup si occuperà di creare una singola pagina web che verrà caricata con tutti i testi, foto, audio e video del proprio blog, in ordine cronologico, dal più recente al più vecchio, con la possibilità di selezionare solo uno o più tipi di elementi.

Tumble-log Backup

Una volta terminato il caricamento della pagina (che impiegherà un tempo variabile a seconda delle dimensioni del tumblr da backuppare) sarà possibile salvare la pagina html appena creata con il proprio browser.

Certo, non stiamo parlando di uno strumento in grado di effettuare un vero e proprio backup tale da poter essere ripristinato su qualsiasi altra piattaforma, ma la cosa interessante è che possibile utilizzare questo tool online per salvare una copia virtuale offline, da leggere con calma, di qualsiasi tumblr pubblico.

Gelato CMS il clone installabile di Tumblr

Gelato CMS Se, però, volete avere il completo controllo del vostro microblog, senza però dovervi affidare a servizi di terzi parti (che, diciamoci la verità, possono chiudere da un giorno all’altro senza l’obbligo di fornirvi un backup) ma non volete rinunciare alla semplicità di Tumblr, allora potete installare sul vostro sito, Gelato CMS, un perfetto clone di Tumblr, sia nelle sue funzionalità che nei temi usati.
Gelato è un CMS Open Source, sviluppato in Messico, costruito attraverso l’utilizzo di codice Ajax, Php e MySQL, che sembra avere tutte le carte in regola per essere il corrispettivo di WordPress.org per quel che riguarda i tumblelog. Il vantaggio rispetto a Tumblr è quello di avere una community di sviluppo attiva in grado di apportare numerose novità e miglioramenti, grazie anche all’introduzione dei plugin.

UPDATE 2017: Un modo molto veloce per effettuare il backup di un blog Tumblr da riga di comando è scaricare Tumblr Utils e lanciando il seguente script in Python:

./tumblr_backup.py nome-blog

è possibile scaricare in pochi minuti articoli e media (foto e video) dal proprio blog.

Tag:articoli, backup, Blog, cms, export, feed, feedreader, microblogging, rss, tumblelog, tumblr, Wordpress
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Ago 18 2008

A Ferragosto è arrivato WordPress 2.6.1

Posted by Antonio Troise
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Il giorno di Ferragosto il team di WordPress.org ha rilasciato un ennesimo aggiornamento della nota piattaforma di blogging che ora giunge alla release 2.6.1. Nel comunicato si ricorda che si tratta di una versione di mantenimento (che comunque richiede anche un aggiornamento del database) e questa volta, se la vostra installazione funziona bene e siccome questa release non corregge alcun baco di sicurezza o di malfunzionamento serio, è considerato alla stregua di un aggiornamento opzionale e non urgente.
Io ho provveduto ad aggiornarlo oggi stesso perché, oltre ad avere a disposizione un elenco completo dei file modificati rispetto alla versione 2.6, ho provveduto a scaricare il pacchetto zip messo a disposizione da pseudotecnico con i soli file da aggiornare (disponibile anche qui: WordPress Diff da 2.6 a 2.6.1 ).

La versione di WordPress 2.6.1 corregge oltre 60 bachi, ma le migliorie più importanti sono:

  • Miglioramento degli stili nel lato amministrativo per i linguaggi scritta da destra a sinistra.
  • Correzione di un bug di Gettext causato da certe configurazioni di PHP.
  • Per gli utenti IIS, corretti molti problemi sui permalink.
  • Correzione del problema di inserimento immagini utilizzando la funzione Pubblicalo! tramite IE.
  • Corretto un bug di prestazione nel lato amministrativo per gli utenti con molti plugin che sperimentavano una estrema lentezza nel caricamento di alcune pagine.
Tag:Wordpress
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Ago 4 2008

La moda del Coverflow: alla ricerca di una soluzione web completa che preveda anche lo scroll delle immagini con la rotellina del mouse

Posted by Antonio Troise
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Da quando su iTunes e, in seguito, sui vari iPod Touch, iPhone e Mac OS X, è comparsa la funzionalità di CoverFlow, tutti cercano di emularla sui propri siti web. Ed è per questo che sono nate tantissime soluzioni che permettono di replicare l’accattivante interfaccia grafica che permette di sfogliare fluidamente le immagini.
Purtroppo, una delle grandi pecche di molte di queste librerie è di non permettere, per quanto comunque ben fatte, lo scrolling orizzontale delle immagini con le rotellina del mouse. Trovo, infatti, che quest’ultimo metodo risulta essere la migliore esperienza possibile di CoverFlow e tutte le soluzioni, per quanto accattivanti, che non lo prevedono, secondo il mio parere, sono solo parziali. E così, tra queste, troviamo il plugin per Rapidweaver, coverFlow, oppure molte soluzioni in Flash ben descritte sul sito di Julius Design.

Coverflow Quindi, in questo post, vorrei elencare tutte quelle soluzioni che prevedono anche l’uso della rotellina del mouse per scorrere fluidamente le immagini. Starà poi al lettore scegliere la migliore secondo i propri gusti ed esigenze.
In questo elenco troviamo quindi:

  • Protoflow, una libreria che utilizza Prototype.js e Script.aculo.us per mostrare cover di immagini con effetto Coverflow e che si avvale anche dello script Reflection.js per creare gli elementi canvas che rappresentano le immagini riflesse.
  • ImageFlow (demo), di cui esiste anche u plugin per WordPress, che si integra con NextGEN Gallery, che risulta molto utile per integrare coverflow nei propri post.
  • SlideFlow (demo)
Coverflow nei motori di ricerca

Ma l’effetto CoverFlow è stato anche molto sfruttato nei motori di ricerca. Infatti, con CreativeSpace è possibile navigare, tutto in Ajax, in modalità Coverflow attraverso i risultati restituiti dalle ricerche su Google Images.
Mentre con Searchme è possibile sfogliare, sempre in coverflow, i risultati delle ricerche con l’anteprima delle pagine, rendendo di fatto più semplice la scelta del risultato. Peccato che il database di Searchme non è nulla in confronto allo sterminato db di Google, e, spesso, accade di non riuscire a trovare ciò che si cerca!

Coverflow su Windows Mobile

Per finire, la moda del CoverFlow, oltre al web, attira anche altre piattaforme, come quella mobile che, dopo aver sfornato decine di cloni dell’iPhone, tenta di integrare questo effetto grafico anche sugli smartphone già esistenti con Windows Mobile, grazie al plugin Face Contact.

Face Contact per Windows Mobile
Tag:Ajax, coverflow, Javascript, Plugin, prototype, Search Engine, windows-mobile, Wordpress
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Lug 23 2008

Come abilitare lo scrolling infinito della homepage del proprio blog su WordPress caricando dinamicamente gli articoli

Posted by Antonio Troise
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Ecco un nuovo plugin per WordPress che permette di rendere l’homepage del proprio blog virtualmente infinita: Infinite Scroll.

Questo plugin sfrutta il concetto di pageless pagination (letteralmente, paginazione senza pagine), avvistata per la prima volta sul sito di Google Reader e che permetteva di caricare dinamicamente, in presenza di una lunga lista di item non letti, le informazioni mano a mano che si proseguiva nella lettura; da quel momento, poi, questa tecnica ha iniziato ad essere inclusa silenziosamente (come ogni cosa che semplifica le operatività maggiore è suo grado di trasparenza e immediatezza e maggiore è il suo successo) nelle varie applicazioni del web 2.0 fino ad arrivare, finalmente, grazie al contributo di infinite-scroll.com, anche sui nostri blog con piattaforma WordPress.

Caricamento dinamico degli articoli

Sino ad ora, a sfruttare le caratteristiche ajax, erano solo plugin quei che permettavano di passare da una pagina all’altra di un blog senza ricaricare l’intero sito. Ma ora, finalmente, siamo giunti alla piena usabilità, grazie ad un plugin che richiede pochissime conoscenze per il suo corretto funzionamento.
Il contenuto della propria homepage, infatti, viene normalmente caricato col normale numero di articoli impostabili dal Pannello di Amministrazione di WordPress (Gestione -> Lettura) ma, quando si arriva in prossimità dell’ultimo post in fondo alla pagina, vengono caricati un altrettanto numero di articoli e così via fino ad arrivare, con un po’ di pazienza, alla fine degli post scritti.

Il sistema è davvero semplice e al contempo geniale perché permette, soprattutto ai nuovi visitatori che vogliono avere una rapida panoramica di quello che viene scritto in un blog, di scorrere rapidamente i vari articoli, che vengono svelati mano a mano che si scorre la pagina verso il fondo, senza dover aspettare che la pagina si ricarichi nuovamente cliccando sul classico link di navigazione “Pagina Successiva”. E’ facile immaginare che questa sorta di scrolling infinito della pagina, permette di far conoscere un maggior numero di articoli ai nuovi visitatori perché, si sa, un po’ come accade nei motori di ricerca, è difficile andare oltre la seconda o terza pagina di navigazione!

Installazione
  1. Scaricare il plugin
  2. Dopo averlo scompattato il pacchetto zip, installare il contenuto nella directory dei plugin di WordPress (/wp-content/plugins/)
  3. Attivare il plugin
  4. Nella pagina Impostazioni/Infinite Scroll occorre settare alcuni selettori css (Content CSS Selector, Post CSS Selector, Navigation links CSS Selector, Previous Posts CSS Selector) che si trovano nel proprio template (nel file index.php del tema installato). L’autore garantisce che, per la maggior parte dei temi, il plugin dovrebbe funzionare senza alcuna modifica e con i selettori di default. Personalmente sul mio sito ho dovuto personalizzare i selettori css relativi alla barra di navigazione (div.navigation_bottom e div.navigation_bottom a:first) dove si installa l’ajax loader che visualizza il caricamento in corso degli articoli (e che sostituisce i link Pagina Successiva e Pagina Precedente)
  5. Di default il plugin funziona solo se si è loggati come utente Administrator ed è disabilitato a tutti gli altri utenti o a chi non è loggato. Lo scopo è permettere la corretta messa a punto del plugin senza disservizi. Terminata la fase di configurazione, nella pagina Impostazioni/Infinite Scroll è possibile abilitare a tutti la funzionalità di scrolling dinamico.
Impressioni

Devo dire che rispetto al Live Scrolling di Google Reader, il sistema mi sembra meno reattivo, nel senso che mentre nel primo caso neanche ci si accorge del caricamento dei nuovi item, con questo plugin occorre arrivare all’ultimo post per iniziare il caricamento dei successivi (secondo me dovrebbe iniziare almeno a due o tre articoli dalla fine) e attendere qualche secondo. Credo, però, che ciò in parte sia da imputarsi alla ovvia differenza prestazionale di un server come quello di Google rispetto a quello usato da me; inoltre queste differenze si notano soprattutto perché scorrevo la pagina con la rotellina del mouse senza leggere, ma in condizioni normali, un visitatore darebbe una occhiata agli articoli e quindi, forse, neanche si accorgerebbe del caricamento.
In teoria è possibile anche impostare un basso numero di articoli visualizzabili in homepage (2 o 3 al massimo) perché i successivi verrebbero caricati dinamicamente mentre si scorre la pagina.

Bug

Ho incontrato una non perfetta compatibilità con il plugin SyntaxHighlighter, in quanto non riesco a visualizzare correttamente il codice incluso negli articoli caricati dinamicamente. Ho intenzione di contattare l’autore del plugin per metterlo a conoscenza di questa problematica.

In conclusione

Non so quanto questo plugin possa incidere a livello prestazionale e di banda occupata ma non credo che possa apportare grossi problemi, a tutto vantaggio di una navigazione più veloce e fluida.
Se volete vedere il plugin in azione, andate nella homepage di Levysoft e scorrete la pagina verso il basso.

Tag:Ajax, Blog, Css, Javascript, Php, Plugin, template, Web 2.0, Wordpress
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Lug 21 2008

Come disattivare la revisione dei post di WordPress 2.6, cancellare le righe inutili delle revisioni dalla tabella wp-posts e modificare l’intervallo di tempo per i salvataggi automatici dei post

Posted by Antonio Troise
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Per i blog monoautore, l’ultima interessante novità introdotta con la release 2.6 WordPress, la gestione delle revisioni dei post (Post Revisions Tracking) per tenere traccia delle modifiche di ogni articolo e pagina, risulta essere inutile. Infatti, con questa nuova funzionalità è possibile vedere le modifiche che avete apportato e quando, a qualsiasi news postata, il tutto attraverso un interfaccia semplice, con la possibilità di ripristinare la versione precedentemente salvata.

Revisioni Post

E’ ovvio che questo genere di caratteristica si addice maggiormente ad un blog multiautore, in cui è presente un revisore che ha la responsabilità, prima di pubblicare un articolo, di controllare e correggere un post di un suo collaboratore. Per tutti coloro che, invece, essendo gli unici autori del blog, non necessitano di questa funzionalità, esiste la possibilità di disattivare la gestione delle revisioni, risparmiando, così, spazio sul database (in particolare in ogni riga della tabella wp_post) e risorse per gestirlo.

Considerate, però, che il numero di revisioni salvate corrisponde esclusivamente al numero di salvataggi manuali che effettuerete, mentre quelli automatici non lo influenzerà. Quindi il loro peso sul database, sarà funzione di quante volte siete soliti premete sul pulsante “Salva” mentre state scrivendo un articolo: io, per esempio, con soli due post ho ho accumulato ben 41 revisioni!

Come disattivare la gestione delle revisioni su WordPress 2.6

Per disattivare la revisione dei post sarà sufficiente aggiungere la seguente riga nel file wp-config.php:

E’ strano, però, che si debba mettere mano direttamente al codice di WordPress, piuttosto che prevedere una semplice opzione da attivare/disattivare dal Pannello di Amministrazione di WordPress (magari con un plugin si potrebbe sopperire a questa mancanza). Inoltre, sarebbe stato anche auspicabile che questa opzione fosse stata disattivata di default, visto che la maggior parte dei blog sono monoautore.

Analisi delle modifiche apportate al DB per inserire le revisioni

Quando la funzionalità di Post Revisioning doveva essere sviluppata su WordPress, i programmatori avevano pensato, inizialmente, di creare una nuova tabella chiamata: wp_post_revisions (che tendeva, per sua stessa natura, a crescere a dismisura).
In realtà, forse a causa della lentezza delle interrogazioni, o per uniformare i dati, le revisioni dei post sono poi stati incluse direttamente nella tabella wp_posts e identificata dai seguenti valori dei campi:

post_type= “revision”
e
post_status = “inherit”

Inoltre sono stati aggiunti e modificate anche alcune funzionalità di altri campi: è stato aggiunto, per esempio, il campo post_parent (che riporta l’ID del post principale), mentre il campo post_name ora contiene, oltre il titolo del post principale, anche il titolo delle revisioni (p.es. 1834-revision, 1834-revision-2, 1834-revision-3, 1834-revision-4, etc…).

In pratica, se prima un nuovo articolo veniva identificato da un inserimento di una singola riga nella tabella wp_posts, ora, con la release 2.6 di WordPress, ad ogni post corrispondono 5, 10, 15 riga nella tabella, a seconda del numero di revisioni salvate (che corrispondono al numero di salvataggi manuali, e non automatici, effettuati).
Cosa comporta ciò? Che in pratica lo spazio occupato per ogni post viene decuplicato inutilmente. Inoltre, se prima, a meno di cancellazioni, ad ogni ID corrispondeva un post diverso, ora l’identificativo è usato sia per indicare un articolo che per indicare una revisione. Ciò significa che un post con ID=1830 potrebbe essere seguito non più da un post con ID=1831 ma, bensì, come è successo a me, da un ID?1845!

Pulire il database dalle revisioni salvate sino a quel momento

Ecco che, quindi, dopo aver disattivato le revisioni dei post conviene anche eliminare tutte le righe aggiunte per le revisioni scrivendo questa query da PhpMyAdmin (abbiate prima l’accortezza, però di effettuare un preventivo backup dell’intero database o, almeno, della tabella wp_posts):

Se, volete essere sicuri di andare a cancellare solamente le revisioni e non altri post pubblicati, potete fare prima una select con gli stessi parametri:

e quindi cancellare tutte le revisioni con il precedente comando SQL.

Modificare l’intervallo di tempo per i salvataggi automatici dei post

Infine, dato che prima avete messo le mani nel file wp-config, dovete sapere che è possibile anche cambiare l’intervallo temporale con cui WordPress effettua i salvataggi automatici dei post.
Basterà, infatti, aprire il file wp-config ed inserire la seguente riga:

Dove al posto di 60 (che indica l’intervallo temporale espresso in secondi), potete inserire qualunque valore numerico a vostra scelta.

Tag:backup, Blog, database, Mysql, Php, phpmyadmin, query, revisione, Wordpress
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Lug 16 2008

Arriva WordPress 2.6 con oltre 20 novità: con le revisioni degli articoli e il conteggio delle parole è sempre più vicino ad un CMS

Posted by Antonio Troise
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Con quasi un mese di anticipo sulla data prevista sulla data prevista ieri è uscita la release 2.6 di WordPress il cui nome in codice è “Tyner“, ovvero, come da tradizione, del pianista jazz McCoy Tyner. Le caratteristiche di questa nuova versione di WordPress, come vedremo, tendono a far convergere le funzionalità di blog e cms in un unico strumento di gestione, grazie, per esempio, alla possibilità di tenere traccia delle modifiche di ogni articolo e pagina (revisioni) e al conteggio in tempo reale delle parole di un articolo.

Revisioni WordPress

Ecco tutte le novità:

  1. Gestione versioni Sistema di gestione delle revisioni di articoli e pagine. Una feature molto utile per blog multiautore. Infatti, è possibile vedere le modifiche che avete apportato e quando, a qualsiasi news postata, il tutto attraverso un interfaccia semplice, con la possibilità di ripristinare la versione precedentemente salvata.
  2. Press This! Un bookmarklet per che fornisce un popup intelligente e veloce per pubblicare “al volo” sul proprio blog mentre navighiamo il web.
  3. Google Gears Con questa prima implementazione di Google Gears, molti file del lato amministrativo possono essere mantenuti in una copia locale velocizzando enormemente il passaggio da una funzione all’altra. Supportato da IE e FF e a breve anche da Safari e Opera.
  4. Anteprima e paginazione dei temi Quando si seleziona un tema questi viene presentato in anteprima, con un effetto simile a lightbox, senza dover effettivamente attivarlo, permettendo di verificarne la correttezza prima di renderlo disponibile al pubblico.
    Inoltre, se avete decine di temi installati, ora è stata attivata la paginazione dei temi, ovvero potete vederli suddivisi per pagine (15 alla volta), in modo da velocizzare il caricamento.
  5. Conteggio parole Non si dovrà più tirare ad indovinare di quante parole è composto il nostro articolo..
  6. Didascalia immagine, per poter aggiungere una didascalia alle proprie immagini sullo stile di Political Ticker does.
  7. Gestione di massa dei plugin: ora sono divisi i plugin da attivare da quelli già attivati.
  8. Una completa revisione del controllo immagine per permettere inserimenti, fluttuazioni e ridimensionamenti facili alle proprie immagini. Ora completamente integrato con l’editor WYSIWYG.
  9. Riordinamento delle gallerie tramite Drag-and-drop.
  10. Avviso di aggiornamento plugin tramite bubble in modo da non essere più necessario visualizzare la pagina dei plugin per vedere se sono presenti aggiornamenti.
  11. Avatar standard personalizzabile.
  12. Caricamento di media anche con l’editor in modalità a schermo pieno.
  13. Pubblicazione remota tramite XML-RPC e APP disabilitata di base,ma è possibile riattivarli facilmente tramite la finestra delle impostazioni.
  14. Supporto SSL completo nel codice di WP e possibilità di forzare l’SSL per migliorare la sicurezza.
  15. Possibilità di avere diverse migliaia di pagine o categorie senza problemi di interfaccia.
  16. Possibilità di spostare il file wp-config e la directory wp-content in un posizione personalizzata.
  17. Selezione di un insieme di caselle di spunta tramite l’uso di “shift-clic.”
  18. Possibilità di passare dall’uploader Flash a quello classico.
  19. Una serie di miglioramenti alla sicurezza proattiva, che comprendono i cookie e le interazioni col database.
  20. Versioni migliori e più veloci di TinyMCE, jQuery, e jQuery UI.
  21. La versione 2.6 corregge circa 194 bachi.
Video presentazione di WordPress 2.6

Il team inglese ha anche realizzato un breve filmato di 3 minuti e mezzo di presentazione delle novità di WordPress 2.6:

Note sulla installazione

Due note sulla installazione e configurazione di questa nuova release. A differenza della precedente release i file di localizzazione sono posti dentro la directory wp-content/languages e non più in wp-includes/languages; quindi, se volete, potete anche rimuovere quest’ultima directory.

Inoltre, con questa versione sono state introdotti 3 nuovi parametri per il file wp-config.php che ora definisce una serie di 3 SECRET KEY (prima ne era presente solo una): AUTH_KEY, SECURE_AUTH_KEY e LOGGED_IN_KEY. Per generarle in maniera automatica potete, in generale, fare riferimento a GRC’s Ultra High Security Password Generator oppure, più specificatamente per WordPress, fare riferimento a Secret Key, un tool online messo a disposizione dal team di WordPress.org che genererà un codice analogo a questo:

Download

Per scaricare la nuova versione potete andare nella sezione download del sito ufficiale di WordPress.org (per il futuro, esiste anche un link universale che permette di scaricare l’ultima release disponibile: http://wordpress.org/latest.zip) oppure scaricare la versione localizzata dl team di WordPress-it.it.

Alcuni suggerimenti: le origini di WordPress e la Reference Template Tag

Per i più affezionati a questo strumento per il blogging, consiglio allora la lettura di Evolution of WordPress: B2/Cafelog to WordPress 1.0, che spiega tutti i passi che sono stati necessari per passare dal padre putativo B2/Cafelog alla prima versione stabile di WordPress.

Infine, se volete personalizzare il vostro tema e non volete impazzire nella sezione Template Tag del WordPress.org Codex, allora vi consiglio di leggere WordPress Template Tags Reference Guide, una intuitiva guida realizzata dal team di DBS Interactive che raccoglie in una unica pagina e in macro categorie (come Author, Comments o Permalinks) tutti i tag usati per lo sviluppo dei temi per WordPress, con tanto di esempi.

Tag:avatar, Blog, bookmarklet, Google, password, Plugin, Video, Wordpress
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