Oggi esce Microsoft Vista e pare che in giro per la rete il problema che molti si pongono sia: ma quanta RAM è necessario avere per far girare degnamente Vista?
Le informazioni si succedono una dietro l’altra e spesso sono contraddittorie: ad oggi pare che Microsoft avrebbe voluto considerare 1024 MB come il quantitativo raccomandato di memoria per il funzionamento di Vista, ma alcuni distributori come Dell, hanno insistito perché si scendesse a 512 MB.
Anche se quelli della Microsoft insistono nel dire che Windows Vista è il primo sistema operativo Windows che fornisce un’esperienza utente facilmente scalabile in base alle capacità hardware del computer in cui è installato, secondo me è un vero peccato installarlo senza poter visualizzare il nuovo ambiente grafico Windows Aero, che insieme con il motore Avalon, offre effetti di trasparenza e tridimensionali (a parer mio uno dei pochi punti a favore di questa versione). Quindi, il mio consiglio, è quello di avere almeno 2 Giga di RAM e una bella CPU Dual Core.
Certo non sarà niente di eccezionale dopo aver visto Mac OS X, ma rinfrescare la grafica su Windows è sempre gratificante.
A costringere, inoltre, gli utenti ad un rapido upgrade a Vista, è anche la nuova logica aggressiva di mercato: pare infatti che su XP sarà impossibile farci girare la nuova generazione di giochi con supporto DirectX 10.
Intanto, se può far piacere, la Microsoft sta già pensando al rilascio entro l’anno del primo service pack per Vista. Tuttavia, pare cvhe questa sia una semplice mossa strategica, motivata dalla volontà di pubblicare service pack più leggeri e a cadenza più regolare. Un pò, forse come accade su Xbox 360, in cui ogni gioco che si usa per la prima volta (anche quelli nati per la 360) richiede un aggiornamento (al limite dello stresso devo dire).
In definitiva, anche io passerò a Vista, ma sicuramente lo farò quando sarò costretto a comprarmi un nuovo PC.
Quanta RAM per Vista?
Vista su un Mac: cosa non si fa per vendere
Microsoft ha da poco confermato che il supporto di Windows XP, Home e Media Center, continuerà fino al 2014 (per Windows 98 e Me, supporto è scaduto nel giugno del 2006), mentre per Windows Vista la data ipoetica potrebbe essere il 2017! Se XP, uscito nel 2001, avrà un supporto di 16 Anni, perché riservare un supporto di soli 11 anni a Vista? Anche se non è escluso un ulteriore leggero prolungamento, mi pare che attualmente Microsoft non si voglia sbilanciare forse anche perché non reputa questo sistema operativo così rivoluzionario come lo fu XP e tale da diffondersi su tutti i PC. Ma forse, il reale problema potrebbe risiedere nella presenza, sempre più invadente di distribuzioni Linux user-friendly, e dalla presenza di Apple quest’anno sembra davvero monopolizzare tutta la tecnologia.
Ebbene, forse per correre ai ripari o per renderlo più cool, Bill Gates ha anche pensato bene di far mostrare il primo computer Apple/Windows in un negozio Mondadori a Milano, ovvero un bel Mac 24” con sopra installato Windows Vista in edizione Ultimate! Su The Inquirer è possibile vedere le foto incriminate. Cosa non si fa per vendere!
Vista in Europa costerà il 100% in più che in America: altro che Apple!
Ricordate il mio post “Per Apple un dollaro vale un euro: assurdo!“: qui si criticava un pò Apple per non applicare, nei suo store online, il tasso di cambio dollaro/euro, cosicché un prodotto pari a 300 dollari costerebbe 300 euro per noi italiani, anziché 231 euro. Ebbene Microsoft non poteva essere da meno: su Apogeonline ho letto che:
Gli utenti italiani che dal 30 gennaio vorranno mettere le mani su un’edizione di Microsoft Windows Vista dovranno essere pronti ad un esborso piuttosto sorprendente. Il listino ufficiale europeo, diffuso dalla stessa Microsoft, si discosta notevolmente da quello statunitense. Se la versione base (Home Basic) staziona sui 199 dollari oltreoceano, nel Vecchio Continente si viaggia sui 299 euro. Una sorta di conversione dollaro/euro piuttosto creativa, insomma. E la stessa cosa vale per gli aggiornamenti da una versione all’altra. Se ad esempio si acquisterà una Home Basic, per poi passare alla Home Premium, negli Stati Uniti si dovrà pagare 99,95 dollari… in Europa ben 149 euro.
Insomma, nel caso di Microsoft Windows Vista Home Basic, se in America costa 199 dollari, invece di pagarlo 153 euro (applicando il normale tasso di cambio dollaro/euro) o al massimo, applicando il “tasso cambio di Apple” (ovvero, prendete il prezzo in dollari e avrete quello in euro) di 199 euro, per un cliente italiano verrà addirittura a costare 299 euro!!!
Ovvero per un cliente europeo Vista costerà il 50% in più del sopraccitato “cambio di Apple” e, assurdo, il 100% in più rispetto al normale tasso di cambio attualmente in essere (1$=0,7679€).
Una sola parola: assurdo!
Arriva il tormentone del 2007: sei Vista Compatibile?
Il 30 Gennaio 2007 Microsoft presenterà in anteprima mondiale la versione definitiva di Windows Vista: per tale occasione ha messo a disposizione Windows Vista Upgrade Advisor RC un tool da far girare sul proprio pc (solo se si ha installato il Framework .NET) che verifica se sarà in grado di ospitare Windows Vista, indicando anche eventuali problemi e relative soluzioni e, anche, quale versione Windows Vista sia più adatta alle sue caratteristiche hardware.
Ovviamente ciò non esclude che vi siano problemi di porting di applicazioni su Windows Vista, questo proprio grazie anche al famigerato Windows Resource Protection (WRP), il nuovo sistema di protezione del Registro di sistema e dei file di sistema che impedisce modifiche accidentali e potenzialmente dannose che eseguite dall’utente o da software non autorizzato. Al contrario di Windows XP (che consente la “scrittura” della cartella System32) Windows Vista adotta una linea più restrittiva e non consentirà la sostituzione dei files. La nuova funzionalità si occupa anche di proteggere alcuni valori di registro. Questo rappresenta forse il più grande problema di application compatibility.
Kit di RAM da 2 e 4 GB per Windows Vista
Anche il mercato tecnologico sta correndo per la prossima uscita di Windows Vista e i più grandi produttori si adattano alle nuova richiesta. E’ noto, infatti, che Windows Vista impegnerà notevolmente due particolari settori dei computer: le Schede Grafiche e la RAM.
Mentre per il reparto grafico la scelta è molto vasta quello che preoccupa di più è la memoria di sistema: per Vista 2Gb di RAM sono appena sufficienti per cui sarà sicuramente meglio dotarsi di almeno 4GB di RAM.
Ecco, quindi, GsKill presentare dei kit da 2x2Gb sia DDR2-667 che DDR2-800, mentre OCZ, Corsair, Kingston e Micron sforneranno kit da 4Gb (sia DDR2 667 che 800).
Il prezzo di questi kit dovrebbe essere intorno ai 500-600$.
Microsoft Zune: problemi e relativi Hack
Il neonato player multimediale di casa Redmond, Zune, penso sia un prodotto degno proprio di Microsoft. Ne esistono a decine di player mp3/video portatili ma nessuno ha più problemi di Microsoft Zune (non so se magari essendo made in Microsoft è stato al centro di molte attenzioni oppure perché è stato progettato male). Io ne ho presi in esame i tre maggiori che ricordo e le relative soluzioni (ufficiali e non). Spero possa servire a quanti abbiano comprato questo player.
- La prima notizia che qualche settimana fa circolava in rete era che l’anti-ipod fosse incompatibile con il futuro Windows Vista. Per quanti collegassero il player ad un sistema con installato il neonato Windows Vista si troverebbe di fronte allo sconcertante messaggio “Questo sistema operativo non è attualmente supportato da Zune“. La “cosa più nuova” di Redmond, scrive qualcuno, si rifiuta di comunicare o anche solo riconoscere l’ultima evoluzione di Windows. Per un’azienda che lavora per la convergenza e l’interoperabilità dei propri software e dispositivi, lo Zune-No-Vista è un problema che va risolto al più presto.
Esiste comunque una patch che verrà rilasciata entro Gennaio del 2007, ma la figuraccia rimane! - Un’ altra notizia di qualche giorno fa è che Microsoft Zune non può essere usato come memoria di massa esterna! Praticamente tutti i player mp3 attualmente in commercio sono usabili anche come piccoli hard disk perché non avrebbe senso limitarne l’uso a mero lettore mp3. Con tutti i soldi che si spendono per questi prodottini di elite, l’utente dovrebbe essere in grado di farne l’uso che più piace.
Fortuna che qualcuno è riuscito ad hackerarlo! Il sito Phaleux ha proposto una soluzione per sbloccare Zune.Ecco il tutorial, una piccola guida per aggirare il problema:
1. Microsoft Zune non deve essere collegato al pc, nè dev’essere aperto Zune software
2. Clicca su Start seleziona “esegui”. Scrivi regedt32 e premi ok.
3. vai su HKEY_LOCAL_MACHINE\System\ControlSet001\Enum\USB\
4. Cerca “PortableDeviceNameSpace”. Dovrebbe essere contenuto in Vid_####&Pid_####\########_-_########_-_########_-_########\Device Parameters within the above …\USB\ (## sono i numeri e lettere identificative del modello di Zune specifico)
5. Si dovrà cambiare i seguenti valori
* EnableLegacySupport a 1
* PortableDeviceNameSpaceExcludeFromShell a 0
* ShowInShell a 1
6. Plug in dello Zune, fai partire Zune Software.
7. Lo si vedrà in risorse del computer e si potrà utilizzare come memoria esterna. - Come è noto Microsoft Zune integra le protezioni DRM (Digital Rights Management) in modo da consentire agli utenti di scambiarsi file musicali sfruttando il Wi-Fi ma conservando sempre i diritti di acquisto di un brano. Il DRM integrato nel sistema prevede che il brano ricevuto sul proprio Zune da un amico, dopo tre riproduzioni non possa più essere utilizzato. E questo, succede anche se si tratta di un brano che l’autore intende far girare senza limiti o magari sottoposto a licenza Creative Commons.
Per superare questo limite è sufficiente rinominare i file mp3, le applicazioni o altre opere, come i film, trasformandoli in “.jpg”: a quel punto si può inviare la cartellina con i file da trasferire sull’altro Zune con l’accortezza di includervi un file jpg reale. Se si dimentica una foto “vera”, il trasferimento dà errore. Una volta ricevuti i file, è sufficiente rinominarli con la loro estensione originale per usarli a piacimento. Perché tutto ciò funzioni è necessario attivare preventivamente la funzionalità hard drive (spiegata poco sopra)
[via Punto Informatico e Tecnocino e Punto Informatico]
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