In seguito all’articolo che ho pubblicato ieri sulle “Riflessioni sul web 2.0 che ha creato una nuova umanità 2.0 in grado di modellare e reinventare la rete” sono scaturite alcune interessanti riflessioni, come quella di Gianmario che affermava come un indice di coinvolgimento del web 2.0 potrebbe stare nel rapporto Numero letture di un post/Numero di commenti al post e notava, prendendo spunto dalle statistiche di alcuni miei articoli, che, p.es., su 264 letture vi erano stati solo 10 commenti all’articolo (di cui 4 miei): e gli altri 258 lettori che facevano? Dove è finito il coinvolgimento di cui tanto si parla nell’era del web 2.0? Da un primo approccio era evidente che la differenza tra lettura/partecipazione era ancora molto netta.
Io di tutta risposta ho così scritto:
Credo che la forza vitale di un blog stia nelle idee che propone e nei commenti che lo animano.
Ci sono blog che con quattro righe riescono a coinvolgere decine se non centinaia di persone che si prodigano a dire la loro. Altri che magari, anche con centinaia di righe, non riescono che a raccogliere pochi commenti, ma io credo che bisogna anche dare il giusto peso alle cose. Nel primo caso spesso i commenti sono dati su blog o post un po’ generalisti che parlano del vivere comune etc. Quando poi ci si addentra in post tecnici, non molti riescono a dare il proprio contributo… (anche se un commento tipo “bell’articolo” da sempre grande soddisfazione)… e quei pochi commenti a volte riescono ad essere più esaudienti e gratificanti di centinaia di altri. Penso che anche questo sia il web 2.0! […]
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