Oggi vi propongo un articolo leggero ma che vuole farvi riflettere sulle coincidenze tra la finzione e la realtà. Qualche mese fa era comparsa una notizia sul Messaggero che riportava le preoccupanti dichiarazioni del direttore del Consiglio sulla sicurezza aerea inglese, Robert Gifford, che dichiarava platealmente che “la scelta del posto a bordo dell’areo determina le percentuali di salvezza in caso di incidente“!
Sicuramente, a questo punto, avrete pensato alla immancabile domanda che le hostess vi fanno al check in: corridoio o finestrino? E sicuramente la vostra risposta sarebbe stata, per chi non soffre di mal di aereo almeno, finestrino. Ebbene, dovete sapere che, molto probabilmente, questa posizione non è la più sicura nel caso di uno scongiurato incidente aereo!
Infatti, le parole di Robert Gifford non erano dettate da alcune sue personali ipotesi ma era il risultato dell’indagine sulla sicurezza aerea svolta dalla Greenwich University di Londra che aveva stabilito, statisticamente, quali erano in posti più sicuri a bordo degli aerei.
La ricerca commissionata dalla Civil Aviation Authority (CAA), infatti, stabilisce che in caso in caso di incidente è più facile salvarsi se si è seduti dal lato del corridoio e non quello del finestrino. Così come è meglio stare vicino all’uscita di emergenza e , se possibile, non infondo al velivolo. Al contrario, se si è seduti a sei file o più di distanza dalla prima uscita d’emergenza, in caso d’incidente o d’incendio a bordo le probabilità di morire «supereranno largamente quelle di salvarsi».
Sempre secondo i ricercatori, poi, i passeggeri che sono seduti a prua del velivolo hanno il 65% di chance di incolumità mentre la percentuale scende al 53% per chi è seduto in coda. E se il posto accanto al finestrino è tradizionalmente quello più ambito, farà piacere scoprire a chi non riesce mai ad accaparrarsene uno che si tratta pur sempre del posto più pericoloso in assoluto : quello vicino al corridoio, infatti, garantisce il 64% di possibilità di salvezza contro il 58% degli altri seggiolini.
Se siete in procinto di partire per le vacanze forse starete anche riconsiderando dove sedervi sull’aereo. Certo che, pensare che la scelta del posto sull’aereo possa divenire una questione di vita o di morte mi sembra poco realistico: sono solo numeri e in quanto tali possono sempre venire smentiti. Se ci si mette, poi, che la scelta del posto a a sedere molto spesso dipende dalla disponibilità economiche o dalla rapidità goduta da chi prenota on-line, si capisce che crucciarsi sulla scelta del posto non è certo la scelta migliore, lasciando quindi queste considerazioni il tempo che trovano nei pettegolezzi estivi.
Le analogie con LOST
Stessa cosa, invece, non si può dire dei passeggeri del volo 815 Sydney-Los Angeles della Oceanic Airlines della serie televisiva Lost. Infatti, da alcune ricostruzioni, si evince che, sebbene il manifesto non sia disponibile, e non sappiano il numero dei passeggeri inbarcati, dalle scene di bordo possiamo vedere che l’aereo è quasi pieno. Dei 352 posti, sono occupati quasi i 2 terzi. Questo ci porta ad una stima tra i 175 e i 352 passeggeri. Dal momento che 71 persone sopravvivono al disastro (1 dal muso, 48 dalla sezione centrale, 22 dalla coda), la percentuale di sopravvissuti è tra il 28% ed il 45%.
Secondo il sito Oceanic-air website (un sito fake creato ad hoc dagli sceneggiatori per alimentari i rumors), i seguenti sono alcuni dei posti numerati:
Business class:
9E – Boone
9F – Shannon
Classe economica:
23A – Jack
24D – Locke
27G – Edward Mars
27H – Kate
29C – Charlie
42F – Ana-Lucia
Sempre sul sito della Oceanic-air è possibile trovare una immagine con tutti i posti numerati.
Come potete constatare voi stessi, sarà stato un caso, sarà che la logica imponeva questa dislocazione dei posti, ma quasi tutti i posti a sedere dei sopravvissuti del volo 815 (almeno di quelli di cui si conosce il posto, che sono poi i protagonisti della serie) sono posizionati lato corridoio (solo uno è lato finestrino, il posto di 23A di Jack, che comunque non da alcuna certezza assoluta ma solo una bassa probabilità di sopravvivenza): infatti, secondo le statistiche, il posto vicino al corridoio garantisce il 64% di possibilità di salvezza contro il 58% degli altri seggiolini.
Inoltre è stato rispettato, anche se non nei termini percentuali, il fatto che vede una maggiore probabilità di sopravvivenza dei passeggeri seduti a prua del velivolo (il 65%) rispetto a quelli seduti in coda (il 53%): infatti, delle 71 persone che sopravvivono al disastro, 1 proviene dal muso, 48 dalla sezione centrale, 22 dalla coda.
Insomma, nonostante sia solo una serie fantastica e nonostante ciò non apporti alcun fondamento scientifico alle teorie della Greenwich University, ho voluto comunque farvi notare questa simpatica analogia tra finzione e realtà.
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