Questa settimana mi sono reso conto di quanto tempo ho risparmiato semplicemente usando un sistema Mac piuttosto che uno Windows. E non lo dico per partito preso (non sono un mac addicted) ma conti alla mano è quello che risulta dalla mia esperienza.
Proprio l’altro ieri, infatti, ho dovuto porre rimedio ad un pesante e improvviso rallentamento delle prestazioni del mio PC Windows. Così, dopo aver ripulito il sistema operativo da tutti i file temporanei e dalla cache di sistema (15 minuti), ho eseguito la deframmentazione di entrambi gli hard disk SATA da 500 GB l’uno: operazione che è durata ben 8 ore (era un po’ di tempo che non la facevo)!
Quindi, vedendo che le prestazioni non miglioravano come speravo, sono dovuto passare ad uno scan approfondito del sistema alla ricerca di intrusi malevoli, alla fine indentificati in 2 virus, qualche trojan e vari malware tutti residenti sotto la cache di Internet Explorer 7 (che peraltro uso pochissimo quindi non capisco come vi siano capitati). Operazione che ha avuto una durata di quasi 4 ore di tempo!
Purtroppo, nonostante questa pulizia, il mio fido AVG Free ogni tanto segnalava la comparsa di un qualche virus in agguato e prontamente bloccato che, comunque, rendeva il sistema molto lento e instabile. Dopo aver fatto qualche ricerca su internet per trovare la soluzione definitiva e provato qualche tool di rimozione malware, ho cominciato ad intuire che, probabilmente c’era qualcosa di latente e instabile nel sistema e forse l’unica soluzione possibile (e fors’anche la più veloce) era applicare la classica regola conosciuta da tutti gli utenti di PC da quando sono nati: formatta tutto e reinstalla Windows!
Ovviamente, come al solito, questa è la classica soluzione temporanea, che comunque riesce a mantenere efficiente e scattante il mio sistema operativo per almeno 3-4 mesi. Purtroppo questa operazione non è indolore e tra backup dei dati, reinstallazione completa di Windows e ripristino completo di tutti gli applicativi, impiegherà, ad essere del tutto ottimistici, almeno 2 giorni (che, guarda caso, capitano giusto nel weekend).
Quindi, ricapitolando, 8 ore + 4 ore + 48 ore. Almeno 60 ore di indisponibilità del sistema e di tempo perso a risolvere i problemi che affliggevano il mio povero PC e che magari con un MAC avrei impiegato sicuramente meglio. Su un Mac infatti abbiamo:
- Niente virus, malware o trojan.
- Niente frammentazione del disco.
- Niente tempo perso a ripulire i file temporanei e di cache del sistema operativo.
- Backup automatico dei dati con Time Machine.
Per parafrasare la nota pubblicità della carta di credito, oserei affermare che:
- Deframmentare il disco: 8 ORE!
- Ripulire il PC da virus e malware: 4 ORE!
- Reinstallare Windows e ripristinare tutte le applicazioni: 48 ORE.
- Abbandonare Windows per passare queste 60 ore felicemente, navigando in tutta tranquillità su Internet o magari, semplicemente, facendo una bella passeggiata al sole: NON HA PREZZO!
- Per tutto il resto c’è Mac OS X Leopard!
UPDATE: Nei commenti, giustamente, è stato dato risalto anche alla stabilità e sicurezza di Linux, proponendolo come una valida alternativa a Windows e Linux. Indubbiamente è così ma non era questo il punto in cui verteva questo articolo: l’obiettivo era far capire che con un PC Windows devo perdere parecchie ore (che magari avrei potuto usare per fare altro) per configurarlo con “un po’ di sale in zucca” e, inevitabilmente, dopo un po’ di tempo, doverlo risistemare perché, anche senza virus, Windows rallenta sempre se vi installi molte applicazioni (sono almeno 10 anni che lo uso e la cosa non è mai cambiata) e una bella reinstallazione sistema tutto. Su Linux, è vero che è più sicuro e stabile, ma devo comunque perdere tempo per configurare tutti i driver corretti, la giusta scheda video, etc. Ho usato Ubuntu per 6 mesi su un portatile ma era sempre una gara per chi l’aveva vinta. Certamente era affascinante spuntarla alla fine, ma quanto tempo ho dovuto perderci sopra? Ricordo quando ho dovuto configurare il wi-fi con il WPA2. Ci ho perso una settimana sopra per configurarlo come volevo io: su un Mac ci ho messo 2 minuti. Non ricordo di aver mai perso troppo tempo in configurazioni di sistema su un Mac.
Allo stato attuale il Mac è l’unica soluzione, certo forse costosa, è innegabile, che permette di avere un sistema sicuro, stabile e che non ti fa perdere tempo in arcane configurazioni. Linux, attualmente, è una soluzione a basso costo che permette di avere una sistema stabile e sicuro, ma di certo la sua corretta configurazione, a volte, per particolari esigenze, non è alla portata di tutti. Windows è invece un sistema ibrido: inizialmente stabile, di certo non sicuro e molto user friendly nella configurazione.
Quello che volevo dire nel post, era che con un Mac posso passare il weekend a fare altro, magari anche spegnendolo e fare una passeggiata al sole, perché lo userei solo per fare quello che mi piace mentre su Windows sono costretto a fare tuning molto spesso. Linux, peraltro molto sicuro e stabile, ci devi perdere molto tempo sopra per la sua configurazione, che spesso cambia da distribuzione a distribuzione.
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