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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Mar 29 2008

Dati alla mano… la tranquillità e la stabilità di un Mac… non hanno prezzo!

Posted by Antonio Troise
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Apple Vs Windows Questa settimana mi sono reso conto di quanto tempo ho risparmiato semplicemente usando un sistema Mac piuttosto che uno Windows. E non lo dico per partito preso (non sono un mac addicted) ma conti alla mano è quello che risulta dalla mia esperienza.
Proprio l’altro ieri, infatti, ho dovuto porre rimedio ad un pesante e improvviso rallentamento delle prestazioni del mio PC Windows. Così, dopo aver ripulito il sistema operativo da tutti i file temporanei e dalla cache di sistema (15 minuti), ho eseguito la deframmentazione di entrambi gli hard disk SATA da 500 GB l’uno: operazione che è durata ben 8 ore (era un po’ di tempo che non la facevo)!

Quindi, vedendo che le prestazioni non miglioravano come speravo, sono dovuto passare ad uno scan approfondito del sistema alla ricerca di intrusi malevoli, alla fine indentificati in 2 virus, qualche trojan e vari malware tutti residenti sotto la cache di Internet Explorer 7 (che peraltro uso pochissimo quindi non capisco come vi siano capitati). Operazione che ha avuto una durata di quasi 4 ore di tempo!

Purtroppo, nonostante questa pulizia, il mio fido AVG Free ogni tanto segnalava la comparsa di un qualche virus in agguato e prontamente bloccato che, comunque, rendeva il sistema molto lento e instabile. Dopo aver fatto qualche ricerca su internet per trovare la soluzione definitiva e provato qualche tool di rimozione malware, ho cominciato ad intuire che, probabilmente c’era qualcosa di latente e instabile nel sistema e forse l’unica soluzione possibile (e fors’anche la più veloce) era applicare la classica regola conosciuta da tutti gli utenti di PC da quando sono nati: formatta tutto e reinstalla Windows!

Ovviamente, come al solito, questa è la classica soluzione temporanea, che comunque riesce a mantenere efficiente e scattante il mio sistema operativo per almeno 3-4 mesi. Purtroppo questa operazione non è indolore e tra backup dei dati, reinstallazione completa di Windows e ripristino completo di tutti gli applicativi, impiegherà, ad essere del tutto ottimistici, almeno 2 giorni (che, guarda caso, capitano giusto nel weekend).

Quindi, ricapitolando, 8 ore + 4 ore + 48 ore. Almeno 60 ore di indisponibilità del sistema e di tempo perso a risolvere i problemi che affliggevano il mio povero PC e che magari con un MAC avrei impiegato sicuramente meglio. Su un Mac infatti abbiamo:

  • Niente virus, malware o trojan.
  • Niente frammentazione del disco.
  • Niente tempo perso a ripulire i file temporanei e di cache del sistema operativo.
  • Backup automatico dei dati con Time Machine.

Per parafrasare la nota pubblicità della carta di credito, oserei affermare che:

  • Deframmentare il disco: 8 ORE!
  • Ripulire il PC da virus e malware: 4 ORE!
  • Reinstallare Windows e ripristinare tutte le applicazioni: 48 ORE.
  • Abbandonare Windows per passare queste 60 ore felicemente, navigando in tutta tranquillità su Internet o magari, semplicemente, facendo una bella passeggiata al sole: NON HA PREZZO!
  • Per tutto il resto c’è Mac OS X Leopard!

UPDATE: Nei commenti, giustamente, è stato dato risalto anche alla stabilità e sicurezza di Linux, proponendolo come una valida alternativa a Windows e Linux. Indubbiamente è così ma non era questo il punto in cui verteva questo articolo: l’obiettivo era far capire che con un PC Windows devo perdere parecchie ore (che magari avrei potuto usare per fare altro) per configurarlo con “un po’ di sale in zucca” e, inevitabilmente, dopo un po’ di tempo, doverlo risistemare perché, anche senza virus, Windows rallenta sempre se vi installi molte applicazioni (sono almeno 10 anni che lo uso e la cosa non è mai cambiata) e una bella reinstallazione sistema tutto. Su Linux, è vero che è più sicuro e stabile, ma devo comunque perdere tempo per configurare tutti i driver corretti, la giusta scheda video, etc. Ho usato Ubuntu per 6 mesi su un portatile ma era sempre una gara per chi l’aveva vinta. Certamente era affascinante spuntarla alla fine, ma quanto tempo ho dovuto perderci sopra? Ricordo quando ho dovuto configurare il wi-fi con il WPA2. Ci ho perso una settimana sopra per configurarlo come volevo io: su un Mac ci ho messo 2 minuti. Non ricordo di aver mai perso troppo tempo in configurazioni di sistema su un Mac.

Allo stato attuale il Mac è l’unica soluzione, certo forse costosa, è innegabile, che permette di avere un sistema sicuro, stabile e che non ti fa perdere tempo in arcane configurazioni. Linux, attualmente, è una soluzione a basso costo che permette di avere una sistema stabile e sicuro, ma di certo la sua corretta configurazione, a volte, per particolari esigenze, non è alla portata di tutti. Windows è invece un sistema ibrido: inizialmente stabile, di certo non sicuro e molto user friendly nella configurazione.

Quello che volevo dire nel post, era che con un Mac posso passare il weekend a fare altro, magari anche spegnendolo e fare una passeggiata al sole, perché lo userei solo per fare quello che mi piace mentre su Windows sono costretto a fare tuning molto spesso. Linux, peraltro molto sicuro e stabile, ci devi perdere molto tempo sopra per la sua configurazione, che spesso cambia da distribuzione a distribuzione.

Tag:antivirus, backup, mac, Mac os x, malware, pc, trojan, virus, Windows
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Giu 22 2007

Le zone del registro di configurazione di Windows più usate dai malware

Posted by Antonio Troise
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Ecco una statistica davvero originale realizzata dalla famosa società produttrice di antivirus F-Secure: quali sono le chiavi del registro di configurazione di Windows maggiormente prese di mira da worm, trojan, backdoor e virus per garantirsi l’esecuzione ad ogni avvio del sistema.

Il risultato è la classifica che è possibile leggere sul weblog della società e che è visibile qui sotto:

Le zone del registro di configurazione di Windows più usate dai malware

Come era facilmente prevedibile, il 39,8% dei malware usa la chiave “Run” della “Local Machine” (HKLM\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Run) per partire allo startup di Windows, mentre il 17,3% usa la “Service” (HKLM\System\CurrentControlSet\Services), ovvero quella chiave usata dai processi che vanno in esecuzione come servizi. Solo il 9,9%, invece, usa la chiave “Run” dell’utente attualmente loggato sul sistema (HKCU\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Run).

In percentuali molto minori, seguono le zone del Registro di Configurazione di Windows, delle operazioni schedulate condivise (SharedTaskScheduler), la BHO, la Userinit, Explorer, il Winlogon e la Shell.

[via megalab]

Tag:antivirus, backdoor, malware, trojan, virus, worm
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Mar 29 2007

Tips: Crash di Kerio Personal Firewall in seguito alla corruzione dei Winsock di XP

Posted by Antonio Troise
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Oggi vi propongo una soluzione ad un problema abbastanza frequente per gli utilizzatori di Kerio Personal Firewall, il famoso firewall freeware della Sunbelt. In particolare, ogni qualvolta si accende il pc e si avvia Windows XP (stranamente l’errore non si ripresenta ai successivi riavvii di XP), può comparire un messaggio di errore come il seguente: Could not start DB server: socket() failed for udp socket: (10022) Argomento fallito non valido...

Quindi, subito dopo aver chiuso l’alert, verrà visualizzato il messaggio di crash del Kerio Personal Firewall. Ora, se si prova a navigare su internet, ciò risulterà impossibile in quanto il crash improvviso del firewall ha bloccato le porte e reso instabile i socket di comunicazione di XP. Per risolvere il problema, almeno temporaneamente, fino al successivo spegnimento/riaccensione del pc, è necessario riavviare XP (attenzione, senza spegnerlo!) e tutto tornerà a funzionare come prima.
La frequenza dell’errore, da statistiche personali, è di 1 crash ogni 4/5 riaccensioni, insomma abbastanza scocciante da cercare una soluzione.

All’inizio credevo fosse un problema di Kerio Personal Firewall, per cui ho disinstallato il prodotto e ho reinstallato l’ultima versione, ma il problema continuava a persistere.
La soluzione, l’ho trovata sul forum di CyberTechHelp e pare che sia riconducibile ad una imprecisata corruzione dei Winsock di Windows XP, dovuta, a volte, da trojan o spyware (programmi come Gator, Save, in particolare New.NET e WebHancer che corrompono valori di registro e impostazioni standard); Kerio, quindi, non fa altro che rilevare questo problema per poi crashare poiché non riesce a gestire correttamente l’evento (come volevasi dimostrare con un articolo di ieri, l’utente Windows non fa altro che passare il tempo a tentare di risolvere i problemi del proprio sistema operativo e cercare di ricacciare via i demoni dei virus e dei trojan!).

Per risolvere il problema, occorre, innanzitutto scaricare ed far girare WinsockFix, un applicativo standalone che permette di riparare le utility di Winsock e TCP, ripristinando alcune chiavi di default del Registro di Configurazione di Windows e ripulendo, di fatto, tutte le connessioni TCP/IP.

WinsockFix

Dopo aver fixato il proprio computer, sarà necessario riavviarlo per rendere effettive le modifiche.
ATTENZIONE: se avete una scheda di rete con impostati i valori come l’INDIRIZZO IP, la SUBNET MASK e il GATEWAY, al riavvio del PC questi settaggi verranno rimossi. Siete quindi pregati di salvarveli da qualche parte, per poi reinserirli al riavvio del sistema operativo.

Su un altro sito ho trovato che esistono altri tool (molto simili a dire la verità) per il ripristino dei valori di default dei Winsock: Winsock XP fix 1.2 (specifico per la piattaforma XP) e LSP-Fix (un’utility che puo’ essere utilizzata con varie versioni del sistema operativo Microsoft).

Spero che questa guida possa essere d’aiuto a qualcuno, in quanto è molto difficile trovare informazioni chiare a riguardo.

Tag:firewall, spyware, Tips, trojan, Windows
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