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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Giu 11 2009

Tips Mac: come ripristinare la funzionalità di Web Clip di Safari su Mac OS X Leopard

Posted by Antonio Troise
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Web Clip è una delle piccole funzionalità integrate nel browser Safari 3 e 4 per Mac OS X di cui molti non riescono a fare a meno. Semplice ma al contempo essenziale, Web Clip permette di creare widgets contenenti porzioni di pagine web da visualizzare nella Dashboard del proprio Mac. Basterà, infatti, aprire la pagina internet interessata e, facendo click sull’apposito pulsante nella barra degli strumenti di Safari (quello con su disegnate delle forbici e un rettangolo tratteggiato),

Web Clip - 1

quasi tutta la pagina subirà (in maniera molto scenografica) una riduzione di luminosità, mentre ad essere illuminata resterà una area rettangolare le cui dimensioni si potranno regolare a proprio piacimento.

Web Clip - 2

Una volta deciso quale porzione della pagina web sarà interessante monitorare, è sufficiente cliccare sul bottone Aggiungi e Safari creerà un widget nella Dashboard di Mac OS X, che mostrerà i dati di nostro interesse.

Come funziona Web Clip

Ora questo accade in condizioni normali. Quello che non tutti sanno, però, è che, contrariamente a quello che si potrebbe immaginare, ogni Web Clip che si creerà da Safari, viene gestito da un singolo widget sviluppato dalla Apple e che si chiama, ovviamente, “Clip web.wdgt” (presente nella cartella /Library/Widgets/).
Inizialmente credevo che Safari avesse il compito di creare un singolo widget “ad hoc” per ogni web clip creato, ma, in realtà, almeno dalle prove da me effettuate, non è accaduto così. Il risultato è stato che, se si elimina, più o meno accidentalmente, il file “Clip web.wdgt”, oltre a rimuovere tutti i web clip creati, sarà anche impossibile crearne di nuovi da Safari!

Ed è quello che è successo a me, quando, dopo aver creato un Web Clip, questo, per un manovra sbagliata col mouse, si era andato a nascondere nella parte alta della dashboard, tanto che non riuscivo neanche più a visionarlo e a rimuoverlo. Allora, per risolvere il problema, ho rimosso il file “Clip web.wdgt” e, se anche sembrava avessi risolto il problema, in realtà ne avevo creato uno più grande (ma me ne accorsi solo dopo qualche mese): cliccando sul pulsante per creare la Web Clip, era ancora possibile selezionare l’area di interesse della pagina web aperta, ma quando si cliccava sul pulsante “Aggiungi”, nella Dashboard non veniva creato alcun nuovo widget!

La soluzione

L’unica soluzione è quella di ripristinare il widget eliminato, che di default è installato su Mac OS X Leopard, ma che non è possibile trovare da nessun’altra parte sul web, neanche sul sito del supporto della Apple. Per evitare di reinstallare tutto (ipotesi assurda) o di dover scartabellare tutte le cartelle del DVD di installazione di Leopard alla ricerca del file (non ho potuto verificare se le reinstallazione del browser ripristini anche il widget incriminato), ho copiato il file “Clip web.wdgt” da un altro Mac che avevo a disposizione e tutto si è risolto nel migliore dei modi!

Quindi ho deciso, per evitarvi affannose ricerche sul web (non tutti hanno due Mac a casa o amici con a Mac a disposizione), di mettervi a disposizione per il download il file “Clip web.wdgt” che ho copiato dal mio sistema, in modo da permettervi il ripristino delle funzionalità di Web Clip.

download Download Clip Web.wdgt per Mac OS X Leopard
Size: 601.4 KB
Tag:Apple, browser, dashboard, leopard, Mac os x, safari, Tips, Tips Mac, widget
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Mag 19 2009

Tips Mac: Ridurre le dimensioni di un file PDF con il filtro Quartz di Anteprima di Mac OS X Leopard

Posted by Antonio Troise
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La carta riciclata, specie negli ambienti di lavoro, è oramai di uso comune nella stampa di documenti. E i vantaggi, oltre che ambientali, sono molti, tra cui una più facile lettura rispetto alla carta bianca che, a volte, in determinate condizioni di luce, può risultare anche più faticosa durante la lettura. Ma uno svantaggio che ho notato della carta riciclata è quello di aumentare le dimensioni dei file pdf nel momento in cui si vuole scannerizzare (nonostante questo termine suoni male, l’Accademia della Crusca ha detto che è oramai lecito e fa parte della lingua italiana) un documento stampato su questa tipologia di carta (è il caso, per esempio, di documenti firmati da mandare via email). Infatti, se si acquisisce con uno scanner un documento su carta bianca come immagine (ovviamente non posso usare la funzione OCR, sia perché la firma potrebbe non essere acquisita come immagine, sia perché un documento firmato dovrebbe essere non modificabile), la maggior parte dei software di gestione, creano un documento in bianco e nero. Se invece si acquisisce un documento su carta riciclata, essendo questa, notoriamente, di colore giallo tenue (almeno la risma che uso io), il software di gestione, se non si imposta preventivamente la possibilità di acquisirlo in bianco e nero, tende a scansionare il documento a colori, preservandone il colore di sfondo.

PDF - Originale

E la differenza si sente: 152 KB per una pagina di PDF in bianco e nero contro 6,2 MB per una pagina di PDF a colori. E’ evidente che non tutte le caselle di posta gestiscono allegati così grandi!
Quello che è capitato a me è stato proprio questo: quando a casa ho acquisito il documento, nella fretta, non ho pensato di scansionarlo in bianco e nero, per cui quando al lavoro, mi sono trovato ad inviarlo per mail mi sono accorto delle dimensioni eccessive per una singola pagina PDF. Se avessi avuto uno scanner avrei potuto benissimo rieffettuare la scansione ma dove mi trovavo non ho potuto farlo. Così ho aperto il PDF con Anteprima di Mac OS X Leopard, e dal menu Archivio, cliccare su Registra col nome…

PDF - Filtro Quartz - 1

nella finestra che si aprirà, è possibile impostare un parametro particolare che fa al caso nostro: il Filtro Quartz. Il valore che vi consiglio è di settare la voce “Black & White”

PDF - Filtro Quartz - 2

che nel nostro caso, trasformerà l’immagine a colori della vostra pagina PDF in una in bianco e nero, con conseguente riduzione delle dimensioni del file (passato ora a 152 KB).

PDF - Bianco e Nero

Non vi consiglio, invece, l’opzione del filtro Quartz “Reduce File Size”, in quanto, nonostante le dimensioni passeranno da 6,2 MB a ben 32 KB, il documento risulterà totalmente illeggibile,poiché il font verrà squadrettato.

PDF - Reduce
Tag:Mac os x, PDF, scanner, Software, Tips, Tips Mac
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Ott 6 2008

Tips Mac: VNC client e server integrati in Mac OS X Leopard e Mocha VNC per iPhone/iPod Touch

Posted by Antonio Troise
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Qualche giorno fa ho avuto la necessità di raggiungere, con la condivisione schermo, un PC con Windows XP. Essendoci installata, però, la versione Home di XP, non ho potuto usare il protocollo RDP preinstallato solo sulle versioni Professional (nel qual caso avrei usato come client Mac l’avanzato e veloce Remote Desktop Connection 2.0), e ho dovuto, quindi, installare un server VNC dedicato. Tra le varie soluzioni open source di condivisione schermo avevo deciso di adottare l’ottimo server VNC TightVNC, perché è ottimizzato per connessioni lente.

Così, nel ricercare un buon client VNC freeware per Mac OS X, sono andato a spulciare su varie directory come MacUpdate e VersionTracker. Tra quelli consigliati ho provato Chicken of the VNC, a detta di molti uno dei migliori client per il mondo Mac. Ma i risultati non sono stati dei più soddisfacenti: nonostante fossi in un rete lan privata, quindi a velocità teorica minima di almeno 10 MB/s, il feedback era insoddisfacente e le risposte ai comandi tornavano al client molto lentamente. Infatti, sebbene l’invio fosse rapido ed immediato, sullo schermo condiviso impiegava parecchi secondi a visualizzare il cambiamento, cosa che rendeva ingestibile il server Windows. E’ sufficiente pensare che, se sul client muovevo il mouse da una parte all’altra dello schermo, sul PC effettivamente vedevo il cursore spostarsi dopo una frazione di secondo, ma sul mio schermo questo ci metteva dai 5 ai 10 secondi, e più tempo restavo connesso al server, più lentamente rispondeva il sistema.
Per risolvere il problema ho provato anche ad aprire la porta 5900 sul mio firewall (quella di default per i server VNC) pensando fosse un problema di NAT del mio router ma i risultati non sono migliorati. Il bello è che se usavo un client VNC per Windows, come quello incluso in TightVNC, tutto funzionava molto velocemente. Era evidente, quindi, che esisteva qualche sorta di incompatibilità software tra il mio client Mac e il server per Windows.

VNC client integrato in Mac OS X

Screen Sharing Mac OS X Leopard Così mi sono messo alla ricerca di una alternativa più veloce dei normali clienti per Mac OS X che si trovavano in giro e mi sono imbattutto, in una soluzione quantomeno inaspettata. Infatti, forse non tutti sanno che su Mac OS X 10.5 Leopard è presente una soluzione integrata alla condivisione schermo con VNC sia come client che come server e questa è risultata essere la migliore in assoluto.

Infatti, per quanto riguarda il client, nella nella directory “/System/Library/CoreServices” (o nella versione italiana “/Sistema/Libreria/CoreServices/”) è presente l’applicazione “Screen Sharing.app” (o nella versione italiana “Condivisione Schermo.app”) che è possibile richiamare direttamente. Oppure è possibile lanciare l’applicazione da “Connessione al server…” del Finder (oppure anche dalla barra degli indirizzi di Safari) scrivendo il seguente indirizzo:

vnc://192.168.0.2

che non farà altro che aprire l’applicativo di “Condivisione Schermo”. Il valore 192.168.0.2 è un ipotetico indirizzo di classe C di una rete locale e deve essere sostituito con l’indirizzo IP del PC su cui è installato il server VNC (analogamente è possibile usare le url afp://192.168.0.2 per i documenti condivisi col protocollo Apple Filing Protocol, oppure smb://192.168.0.2 per i documenti condivisi con il protocollo Server Message Block di SAMBA delle condivisioni Windows).

Una volta lanciato l’applicativo di “Condivisione Schermo“, verrà dapprima segnalato l’avviso che la connessione non è criptata:

Screen Sharing Mac OS X Leopard

e dopodiché, se impostata sul server, verrà mostrata una maschera su cui inserire una password

Screen Sharing Mac OS X Leopard

e, quindi, verrà aperta una finestra che mostrerà lo schermo condiviso.

Per i più esigenti è possibile aggiungere alcuni comandi evoluti per aggiungere ulteriori controlli alla vostra schermata di condivisione schermo. In particolare, se avviamo il Terminale e scriviamo:

defaults write com.apple.ScreenSharing ShowBonjourBrowser_Debug 1

avviando l’applicazione di Screen Sharing, avremo una nuova finestra, chiamata Bonjour Browser, che fornisce l’elenco di tutti i Mac in rete e permette di selezionare quello con cui avviare la sessione di controllo remoto.

Se invece scriviamo, sempre sul Terminale:

defaults write com.apple.ScreenSharing
‘NSToolbar Configuration ControlToolbar’ -dict-add ‘TB Item Identifiers’
‘(Scale,Control,Share,Curtain,Capture,FullScreen,GetClipboard,SendClipboard,Quality)’

si avranno alcuni controlli aggiuntivi, come la possibilità di passare velocemente dalla semplice osservazione remota al controllo, oppure inibire l’uso del mouse e della tastiera remota, e, infine, aumentare o ridurre dinamicamente la qualità della visualizzazione nel caso di reti lente o congestionate.

Devo dire che questa soluzione integrata in Leopard è nettamente più veloce e reattiva di tutte le soluzioni freeware installate in precedenza, con un tempo di ritardo di soli qualche frazione di secondo: un tempo più che accettabile!

Se questa applicazione vi risulta utile, è possibile spostarla direttamente nella cartella “Applicazioni” oppure fare un drag e drop sul Dock per creare un collegamento diretto.

VNC server integrato in Mac OS X

Per abilitare, invece, la condivisione schermo con VNC, senza dover installare prodotti di terzi parti, ma sfruttando invece la soluzione proposta da Apple nel suo sistema operativo Leopard, occorre andare in “System Preferences” (“Preferenze di Sistema” in italiano) e selezionare l’icona “Sharing” (“Condivisione” in italiano )

Screen Sharing Mac OS X Leopard

e, quindi, nella sezione “Service” (“Servizio”) abilitare “Screen Sharing” (“Condivisione Schermo”)

Screen Sharing Mac OS X Leopard

e, se necessario, cliccando sul pulsante “Computer Settings…” (Impostazioni computer…) è possibile impostare anche la password di VLC:

Screen Sharing Mac OS X Leopard
RDP anche su Windows XP Home

Il Desktop Remoto di Windows XP Professional è uno strumento di amministrazione remota che funziona con il protocollo proprietario Microsoft RDP (Remote Desktop Protocol) che usa la porta 3389. Uno dei vantaggi nell’usare RDP, oltre ad essere molto veloce anche in presenza di connessioni lente, è che il protocollo di comunicazione è crittografato, (anche se talune versioni di VNC Server prevedono la crittografia) cosa che renderà assai improbabile che qualcuno possa intercettare con uno sniffer di rete la propria password. Tra gli svantaggi, quello forse più fastidioso, è che è previsto un utente attivo per volta, ovvero non è possibile mantenere la sessione locale attiva mentre c’e’ un utente connesso via RDP (la console locale rimane bloccata e chiede l’inserimento della password per lo sblocco). Per questo motivo, probabilmente, VNC risulta superiore.

In ogni caso, se volete usare il protocollo RDP anche su sistemi con installato Windows XP Home (che non sono dotati di supporto al Desktop remoto o ai Terminal Services), è necessario bypassare il controllo del sistema operativo il quale permette l’installazione del Desktop Remoto solo sui sistemi Professional. Qui, trovate un ottima guida, anche se credo che, a meno di non avere particolari esigenze, convenga usare un server VNC.

VNC per iPhone e iPod Touch

Mocha VNC Un altro modo veloce per collegarsi ad un server VNC, solo se questo è anche in una rete wi-fi locale, consiste nell’usare un applicativo per iPhone e iPod Touch: Mocha VNC. Tramite questa app, è possibile effettuare delle connessioni remote ai vostri PC Windows o Mac Apple, con la possibilità di usare risoluzioni video fino ad un massimo di 1680×1200, colore a 8-32 bit e protocollo di connessione standard VNC protetto e criptato, il tutto con una intuitiva interfaccia touch.

Il software ha due versioni: una lite freeware ed un’altra full a pagamento (al costo di $5.99), che in più ha il controllo del click del tasto destro del mouse, una tastiera modificata e migliorata e la possibilità di inviare la sequenza Ctrl+Alt+Canc per i sistemi Windows.

Mocha VNC

Io l’ho provato nelle sua versione lite e devo dire che, se si esclude il fatto che, date le ridotte dimensioni del display che costringe molto spesso a spostare le finestre da una parte all’altra dello schermo, è molto intuitivo e comodo, soprattutto per gestire velocemente un server VNC senza la necessità di accendere un pc/mac.

Tag:app, Apple, condivisione, firewall, freeware, iPhone, ipod-touch, leopard, Mac os x, NAT, password, protocollo, router, samba, TightVNC, Tips, Tips Mac, vnc, Windows
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Ago 12 2008

Tips Mac: come aggiungere il suffisso DNS su Mac OS X

Posted by Antonio Troise
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In una rete locale, solitamente, il DNS è utilizzato per denominare i nodi TCP/IP, come i computer Windows o gli host Unix, in modo da risolvere i nomi simbolici. Lo schema dei nomi è gerarchico e consiste di nomi come wks1.domain.com. Perché un nome di dominio sia qualificato, occorre che sia combinato con il nome dell’host, per creare quello che i gergo tecnico si chiama FQDN (Fully Qualified Domain Name), ovvero un nome di dominio non ambiguo che specifica la posizione assoluta di un nodo all’interno della gerarchia dell’albero DNS:

FQDN = nome di host + nome di dominio

Quindi, se il nome di dominio è STARGATE.COM, il nome FQDN per l’host WKS1 è il seguente:

FQDN = WKS1 + STARGATE.COM = WKS1.STARGATE.COM

Quando un computer ricorre ad una interrogazione DNS per risolvere un nome costituito da un semplice nome di host senza l’estensione di dominio, il nome di dominio del DNS primario è aggiunto di default al nome di host.
L’opzione, presente in qualsiasi sistema operativo, di aggiungere altri suffissi DNS rispetto a quello indicato dal DNS Primario configurato, serve ad indicare un elenco di suffissi DNS (nell’ordine desiderato) che possono essere aggiunti al nome di dominio non qualificato. Così, se il nome del computer è WKS1 e il nome di dominio è STARGATE.COM e si tenta di fare un telnet, o una qualsiasi altra connessione, al server col solo nome del computer WKS1:

telnet WKS1

il nome di host inizialmente cercato sarà WKS1.STARGATE.COM. Nel caso il nome di host non sia risolto, quindi, verranno scansionati tutti gli altri suffissi DNS alla ricerca di un risoluzione del nome FQDN.

Aggiungere il suffisso DNS su Mac OS X

Per abilitare questa possibilità su un sistema Mac OS X, basterà aprire le Preferenze di Sistema, cliccare sull’icona Network, e dopo aver selezionato la rete usata (Ethernet o Wi-Fi),

DNS Suffix 1

cliccare sul tasto Avanzate e, nella finestra che si aprirà, selezionare il tab DNS e nel campo Domini di ricerca aggiungere i suffissi di dominio desiderati:

DNS Suffix 2
Tag:dns, dominio, Mac os x, risoluzione, Tips, Tips Mac, unix, wi-fi, Windows
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Feb 19 2008

Come visualizzare i sottotitoli SRT su Mac OS X con VLC e Quicktime e loro confronto grafico

Posted by Antonio Troise
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Se siete appassionati di Serie TV allora probabilmente vi sarà capitato di voler anticipare le uscite dei network italiani, vedendo i lingua originale l’ultima stagione uscita nel paese di origine. Ora, se non fosse per il lavoro di un gruppo di appassionati che traducono in italiano i sottotitoli delle serie tv più famose, a volte sarebbe veramente molto arduo cercare di decifrare lo slang di certi personaggi dalla parlata stretta e dialettale (avete mai provato ad ascoltare Gene Hunt di Life on Mars?).

Visualizzare i sottotitoli SRT su Mac OS X con VLC

Ebbene, se usate un Mac, allora saprete che il player multimediale predefinito di Mac OS X, Quicktime, non è in grado di gestire nativamente i sottotitoli di tipo SRT; fortuna che, qualunque sia il vostro sistema operativo, avete sempre la possibilità di scaricare VLC che, oltre a supportare tutti i codec esistenti, è in grado di gestire ottimamente anche tutti i formati dei sottotitoli (in particolare il più famoso SubRip .srt). Infatti, sarà sufficiente rinominare il file SRT con lo stesso nome del file AVI che volete visualizzare, spostatelo nella stessa cartella dove risiede il filmato, e il player VLC sarà in grado, automaticamente, di sincronizzare e visualizzare i vostri sottotitoli.
Se invece non volete rinominare il file SRT, basterà andare sul menu Apri Risorsa, selezionare il proprio file AVI e abilitare la voce “Carica File Sottotitoli” e, quindi, cliccare su “Impostazioni”

Sottotitoli SRT con VLC - 1

Si aprirà una nuova maschera dalla quale dovrete selezionare il file SRT da caricare a cui sarà possibile associare anche lo stile di visualizzazione (grandezza font, allineamento orizzontale e codifica testo):

Sottotitoli SRT con VLC - 2

Infine dal menu “Video” della finestra principale di VLC, abilitare la traccia dei sottotitoli desiderata:

Sottotitoli SRT con VLC - 3
Visualizzare i sottotitoli SRT su Mac OS X Quicktime

Se volete, invece, usare solo il player di default Quicktime (perché magari lo avete anche potenziato, installando Perian e Flip4Mac, in modo da leggere tutti i codec), allora esiste un modo per abilitare la visualizzazione dei sottotitoli SRT sul player della Apple.
Per farlo sarà necessario, innanzitutto, scaricare SRT QuickTime Component – 1.0, un componente per Quicktime la cui installazione è molto semplice.

  1. Chiudere Quicktime
  2. Copiare il file srtImport.bundle nella cartella HD/Libreria/QuickTime oppure ~/Library/QuickTime
  3. Rinominare il file SRT con lo stesso nome del file AVI che volete visualizzare e spostatelo nella stessa cartella dove risiede il filmato
  4. Aprite il file AVI con Quicktime e i sottotitoli verranno visualizzati automaticamente
Visualizzare i sottotitoli SRT su Mac OS X Quicktime con Perian

Grazie ad Emanuele scopro che la nuova versione 1.1 di Perian supporta i sottotitoli per Quicktime. In effetti, vi era stato un periodo di transizione, in cui dopo l’aggiornamento alla release 7.4 di Quicktime, la vecchia versione 1.0 di Perian non riusciva più visualizzare i sottotitoli SRT sul player multimediale della Apple, ma con l’ultima versione il problema è stato risolto.
Per cui, se non volete installare un altro componente aggiuntivo e avete già l’ultima versione di Perian, allora basterà porre il file dei sottotitoli nella stessa cartella del filmato e rinominare il file SRT con lo stesso nome del file AVI, e il gioco è fatto!
Dalle mie prove, infine, ho visto che Perian agisce anche sull’anteprima di MacOSX rendendo quindi visibili i sottotitoli anche in questa rapida modalità di visualizzazione dei filmati!

Confronto grafico tra i sottotitoli visualizzati con VLC e con Quicktime

Se volete avere una idea di come vengono mostrati i sottotitoli su VLC e su Qucktime, ho preparato due screenshot per l’occasione. Ovviamente, dovete tenere in considerazione che queste sono solo le configurazioni di default e che, mentre su VLC è possibile personalizzare l’aspetto dei sottotitoli, su Quicktime non è possibile modificare alcunché.

Sottotitoli SRT con Quicktime
Sottotitoli SRT con Quicktime

Sottotitoli SRT con VLC
Sottotitoli SRT con VLC

Personalmente io preferisco usare Quicktime sia per visualizzare i filmati (mi sembra che la stessa immagine sia molto più pulita, chiara e definita rispetto a VLC) sia quando devo vedere i sottotitoli (anche qui il font usato, anche per la sua ombreggiatura, ha un aspetto più gradevole rispetto a quello di default di VLC, ma immagino che per alcuni di voi potrebbe risultare un po’ invasivo).

Tag:Mac os x, quicktime, subtitle, Tips Mac, Video, vlc
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Nov 28 2007

Tips Mac: Come configurare una connessione PPPoE ADSL Alice Wifi su Mac OS X Leopard

Posted by Antonio Troise
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Il primo tips per Mac che vorrei trattare riguarda un elemento base di ogni portatile: come configurare una connessione ADSL Alice Wifi. Come noto, le ADSL Alice se usate con modem Telecom Italia, hanno la caratteristica di avere una connessione con protocollo di tipo PPPoE, ovvero, una volta connessi alla rete Ethernet o Wi-Fi (in quest’ultimo caso occorre inserire anche una chiave WPA2 per l’autenticazione) è necessario accedere alla rete ADSL attraverso l’autenticazione PPPoE, ovvero la classica schermata utente/password che si usava anche per le vecchie comunicazione via modem.
Ho deciso di scrivere questa breve guida perché, nonostante il sito di Assistenza Tecnica di Alice, preveda una utile guida passo-passo per la Configurazione PPPoE di tipo Wi-Fi, questa risale a Tiger e non sembra essere stata aggiornata per Leopard. Non che vi siano stravolgimenti nelle configurazioni, cambiano solo la posizione dei menu, ma forse ai nuovi mac user potrà risultare utile una guida riferita a Leopard.
Ho deciso quindi di descrivervi come ho configurato io la mia connessione PPPoE senza per questo voler affermare che è la soluzione migliore (data la mia ancora piccola esperienza nel mondo MAC) ma sicuramente darvi quella più funzionale. Se poi qualcuno, magari più esperto di me, ha da fare delle precisazioni o darmi altri suggerimenti, siete i benvenuti.

Tag:adsl, leopard, mac, Mac os x, Tips, Tips Mac, wi-fi, wpa
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