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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Feb 12 2009

Come configurare un account di posta elettronica Hotmail, Tin.it e Virgilio.it sul proprio iPhone/iPod Touch

Posted by Antonio Troise
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A differenza di un account Gmail, la configurazione di un account di posta elettronica Hotmail, Tin.it e Virgilio.it sul proprio iPhone o iPod Touch, necessita di alcune spiegazioni. In particolare, per quanto riguarda Hotmail c’è da dire che fino a qualche tempo fa non era possibile accedere alla casella di posta elettronica dal proprio terminale mobile Apple (ma neanche da qualunque client di posta elettronica, senza dover usare applicazioni di terze parti come FreePOPs per Windows o httpmail-plugin per Mac OS X) perché non era mai stati messi a disposizione, per gli utenti non Premium (e quindi che non pagavano un abbonamento anuale), i server POP3 e SMTP da cui scaricare i messaggi di posta. Ma oggi, fortunatamente, la situazione è cambiata ed è sufficiente configurare un account POP con i parametri forniti da Microsoft.
Per quanto riguarda, invece, Tin.it e Virgilio.it, la configurazione è come quella standard di un qualsiasi client di posta elettronica, solamente che, durante il controllo dei dati, ci si imbatte in un errore di mancata connessione SSL, che in taluni casi può può ripetersi per 3-4 volte prima di passare ad una connessione senza SSL e validare la configurazione, ingannando così l’utente che, già al secondo tentativo può rinunciare alla configurazione dell’account.

Come potrete constatare in seguito, qualsiasi configurazione di un account di posta elettronica sul vostro iPhone/iPod Touch setta automaticamente di default la possibilità di non rimuovere i messaggi dal server; questa cosa risulta utile se si è soliti scaricare la posta da proprio PC e si usa il terminale mobile solamente per consultare velocemente le caselle postali, senza incorrere nel rischio (se non si è soliti sincronizzare anche i messaggi di posta elettronica tramite iTunes) di perdersi alcuni messaggi dal proprio PC perché scaricati solo sull’iPhone/iPod Touch.

Configurare un account di posta elettronica Hotmail su iPhone

Per configurare un account di posta elettronica Hotmail sul proprio iPhone dovete seguire la seguente procedura.

Andare dalla Home, su “Impostazioni” -> “Email, contatti, calendari” e premere su “Aggiungi account…” e arriverete alla seguente schermata di configurazione dell’account di tipo IMAP o POP:

Configurare Hotmail su iPhone

Premere sulla voce “Altro” ed inserire i dati del proprio account come Nome(il nome dell’utente così come si vuole che compaia nell’intestazione delle e-mail inviate), indirizzo email (del tipo hotmail.com, hotmail.it, live.com), Password e Descrizione (la modifica di tale campo è opzionale; tale valore sarà poi utilizzato nella lista degli account sul cellulare per individuare l’account)::

Configurare Hotmail su iPhone

Premere sul tasto Salva in alto a destra. Dopo una breve fase di ricerca delle informazioni dell’account, occorre aggiungere le informazioni dell’account. Scegliere prima di tutto se si tratta di account IMAP o POP. Nel caso di account Hotmail selezionare la voce POP poiché questo genere di casella postale supporta solo POP3.

Inserire i dati nella sezione Server di posta in arrivo (POP3) secondo quanto segue:

  • Nome Host: pop3.live.com
  • Nome Utente: indirizzo email completo (nome@hotmail.com)
  • Password: la password dell’account email (non è necessario inserire nuovamente la password poiché viene mantenuta la password inserita precedentemente)
Configurare Hotmail su iPhone

Quindi inserire i dati nella sezione Server di posta in uscita (SMTP) secondo quanto segue:

  • Nome Host: smtp.live.com
  • Nome Utente: indirizzo email completo (nome@hotmail.com)
  • Password: la password dell’account email (non è necessario inserire nuovamente la password poiché viene mantenuta la password inserita precedentemente)
Configurare Hotmail su iPhone

In particolare occorre prestare particolare attenzione sulle impostazioni della posta in entrata (la voce “SMTP“), in cui occorre abilitare l’opzione “Usa SSL” e impostare la porta server a “995”:

Configurare Hotmail su iPhone
Configurare un account di posta elettronica Tin.it o Virgilio.it su iPhone

Per configurare un account di posta elettronica Tin.it o Virgilio.it sul proprio iPhone, mi sono basato sulle guide in PDF che è possibile scaricare dal sito della TIM. In particolare:

  • iPhone 3G – Configurazione manuale dell’account di posta Tin.it
  • iPhone 3G – Configurazione manuale dell’account di posta Virgilio

In questa sede vorrei solo spiegare la configurazione per un account TIN visto che quella per Virgilio è analoga. In particolare sul vostro iPhone/iPod Touch dovete seguire la seguente procedura.

Andare dalla Home, su “Impostazioni” -> “Email, contatti, calendari” e premere su “Aggiungi account…” e arriverete alla seguente schermata di configurazione dell’account di tipo IMAP o POP:

Configurare Tin.it su iPhone

Premere sulla voce “Altro” ed inserire i dati del proprio account come Nome (il nome dell’utente così come si vuole che compaia nell’intestazione delle e-mail inviate), indirizzo email (ad esempio mario.rossi@tin.it), Password e Descrizione (ad esempio Tin.it; la modifica di tale campo è opzionale; tale valore sarà poi utilizzato nella lista degli account sul cellulare per individuare l’account):

Configurare Tin.it su iPhone

Premere sul tasto Salva in alto a destra. Dopo una breve fase di ricerca delle informazioni dell’account, occorre aggiungere le informazioni dell’account. Scegliere prima di tutto se si tratta di account IMAP o POP. Nel caso di account Tin.it selezionare la voce POP poiché l’account Tin.it supporta solo POP3.

Inserire i dati nella sezione Server di posta in arrivo (POP3) secondo quanto segue:

  • Nome Host: box.tin.it
  • Nome Utente: indirizzo email completo (nome@tin.it)
  • Password: la password dell’account email (non è necessario inserire nuovamente la password poiché viene mantenuta la password inserita precedentemente)

Quindi inserire i dati nella sezione Server di posta in uscita (SMTP) secondo quanto segue:

  • Nome Host: mail.tin.it
  • Nome Utente: Inserire OPZIONALMENTE il nome utente dell’account Tin.it
  • Password: Inserire OPZIONALMENTE la password (non è necessario inserire nuovamente la password poiché viene mantenuta la password inserita precedentemente)
Configurare Tin.it su iPhone

Premere sul tasto Salva in alto a destra.

Il cellulare si collega per verificare che le informazioni dell’account appena inserite sono corrette, connettendosi al server Tin.it indicato. Dopo qualche secondo, il Wizard di configurazione mostra il seguente messaggio:

“Impossibile connettersi utilizzando SSL. Vuoi provare a configurare l’account senza SSL?”

Configurare Tin.it su iPhone

Selezionare la voce Sì.

Il cellulare continua a verificare le informazioni dell’account, utilizzando una connessione senza SSL. Se dovesse comparire il messaggio di errore, dovete continuare a rispondere Sì per continuare ad utilizzare una connessione senza SSL. Personalmente ho dovuto ripetere questa operazione 3-4 volte prima che mi accettasse la configurazione.

Se i dati inseriti sono corretti e la verifica va a buon fine, si accede alla posta in Entrata dell’account Tin.it e, nella schermata del menù “E-mail, contatti, calendario”, compare la voce Tin.it (o il nome della Descrizione scelta) alla fine della lista degli Account configurati.

Nel caso in cui, durante la verifica delle informazioni dell’account da parte del Wizard di configurazione, ci fossero problemi di connettività con il server Mail (apparirà un messaggio di segnalazione di impossibilità di connessione con il server), oppure scegliete Annulla alla richiesta di configurazione dell’account senza SSL descritta sopra, allora, dovete premere il tasto Salva in alto a destra per salvare la configurazione ed uscire dal Wizard di configurazione per procedere con la seguente procedura manuale:

Configurare Tin.it su iPhone
  1. Andare nel Menu Impostazioni > E-mail, contatti, calendario e selezionare Tin.it (o il nome della Descrizione scelta) nella lista degli account sotto la sezione Account.
  2. Selezionare Avanzate.
  3. Nella sezione Impostazioni posta in entrata del menu Avanzate controllare le seguenti impostazioni:
    Usa SSL: La voce deve essere disabilitata facendo comparire il valore O.
    Porta server: Assicurarsi che il valore sia 110.
  4. Selezionare Tin.it (o il nome della Descrizione scelta) in alto a sinistra per tornare nel menu precedente.
  5. Nel menu Tin.it (o il nome della Descrizione scelta) selezionare SMTP presente sotto la sezione Server posta in uscita
  6. Nel menu SMTP selezionare mail.tin.it presente sotto la sezione Server principale
  7. Nella sezione Server posta in entrata del menu mail.tin.it controllare le seguenti impostazioni:
    Usa SSL: La voce deve essere disabilitata facendo comparire il valore O.
    Porta server: Assicurarsi che il valore sia 25.
Tag:Apple, hotmail, iPhone, ipod-touch, tin, virgilio
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Ago 21 2008

Dig e il DNS Response Time: come verificare che i server OpenDNS rispondono più lentamente alle query DNS rispetto a quelli italiani di Alice di Telecom Italia

Posted by Antonio Troise
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Sinora ho parlato spesso dei DNS e in particolare degli OpenDNS (un servizio che offre liberamente i propri DNS per uso pubblico), sia quando i server DNS di Telecom Italia furono messi in ginocchio, sia per l’annuncio di una vulnerabilità insita nel protocollo DNS stesso che potrebbe permettere ad un malintenzionato, tramite il DNS Cache Poising, di controllare il traffico internet e fare del Pishing (per controllare se i vostri DNS sono sicuri, potete verificare sul completo e chiaro dns-oarc.net o sul più sintetico doxpara.com), sia, per finire, per i test di velocità che feci tra i server DNS di Alice Telecom Italia e quelli OpenDNS in cui i primi risultarono, al ping, molto più veloci dei secondi.
Ed è proprio a proposito di quest’ultimo articolo che vorrei riprendere e, al contempo, ampliare, l’argomento della velocità dei server DNS, stimolato anche da un commento di un mio lettore nel suddetto articolo, che asserisce:

ICMP non è UDP (o TCP). Può darsi comunque che i server OpenDNS siano più veloci alle query DNS anche se sono più lenti al ping.

In effetti le sue affermazioni sono teoricamente ineccepibili, anche se, a parer mio, poco probabili. Infatti le mie analisi partivano dal presupposto che non vi esistessero filtri tra i vari protocolli usati. Per fugare ogni dubbio, ho deciso quindi di rendere più precise le mie valutazioni, misurando anche quanto impiegano i server DNS a rispondere alle query.

Ma prima di partire con queste analisi, è necessario rispolverare un po’ di teoria sul DNS.

Un po’ di teoria sul DNS

Il DNS (Domain Name Service) è un servizio che permette di tradurre nomi di dominio come www.levysoft.it in indirizzi IP come 64.57.102.34 (grazie ad un database distribuito di servers DNS). Infatti, i computer non sono in grado di instradare i pacchetti verso un nome di dominio ma solo verso il corrispondente indirizzo IP. L’adozione del DNS, quindi, ha il solo scopo di semplificare la vita a noi esseri umani, in quanto risulta molto più facile ricordare una stringa testuale mnemonica piuttosto che un anonimo indirizzo IP.
Se, quindi, assegnare nomi ai computer rende la memorizzazione molto più semplice, è evidente che a questo punto è necessario uno strumento, come quello del DNS, in grado di associare automaticamente i nomi agli indirizzi IP.

Per risolvere l’indirizzo IP esistono diversi comandi:

  1. host: viene usato per associare nomi ad indirizzi IP. È una utility, per Linux e Mac OS X, molto rapida e semplice, con poche funzioni:
    host levysoft.it

    levysoft.it has address 69.71.248.10
    levysoft.it mail is handled by 0 levysoft.it.

    host è considerato insieme a dig il sostituto ufficiale di nslookup.

  2. nslookup: (Name Server Lookup) è uno strumento consolidato presente in tutti i sistemi operativi che utilizzano il protocollo TCP/IP (Gnu/Linux, Unix, MAC OS X, Windows) ma che, essendo superato, potrebbe anche essere rimosso in molte future versioni delle distribuzioni Linux.
    Nslookup consente di effettuare delle query (richieste) ad un server DNS per la risoluzione di indirizzi IP o Hostname, per poter ottenere da un dominio il relativo indirizzo IP o nome host e viceversa.


    nslookup levysoft.it

    Non-authoritative answer:
    Name: levysoft.it
    Address: 69.71.248.10

    Nonostante sia considerato obsoleto, in quanto è stato uno dei primi tool in grado di lavorare con il DNS, nslookup è un comando ancora molto potente. Per esempio, con due soli comandi, whois e nslookup, è possibile scovare i DNS Pubblici di un provider. Il primo serve a determinare chi ha registrato il nome di dominio, mentre il secondo interroga i DNS per risolvere l’indirizzo IP del server.

  3. dig: (Domain Information Groper) è il comando più potente per recuperare informazioni relative al Domain Name Server indicato, inclusi reverse lookup, A, CNAME, MX, SP e record TXT. Dig è molto usato sia per la sua grande flessibilità che per i suoi output molto chiari. Contrariamente a nslookup, dig non contempla una modalità interattiva, ma è disponibile solamente in modalità non interattiva o batch che permette di fargli leggere le richieste da un file.
    Dig ha una tale infinità di opzioni (tanto che da molti viene considerato l’alternativa più verbosa e completa a nslookup), che nella sua pagina di manuale gli sviluppatori fanno dell’ironia su questo fatto tanto che, sotto la voce BUGS, si trova “There are probably too many query options“.

    La sua sintassi è la seguente:

    dig [@nameserver] [opzioni] [nome_risorsa] [tipo_di_richiesta] [ulteriori_opzioni])

    ma, di norma, si utilizza nel modo seguente:

    dig @server name type

    Se non specificato, dig utilizza come server per le richieste quello presente in /etc/resolv.conf.

    Dig, il cui nome deriva dal verbo inglese to dig (scavare, scoprire o investigare), è una utility presente in qualsiasi sistema operativo all’interno del quale è installato l’ambiente DNS BIND; pertanto essa è disponibile nativamente in ambiente Linux/Unix e Mac OS X, mentre è assente su Windows.
    Se volete usarlo anche sui sistemi Windows, allora dovrete scaricarvi la versione compilata per Windows, DIG, che permette la restituzione dei record DNS per un dominio specifico anche sulla piattaforma di casa Microsoft.

Calcolare il time response delle query DNS

Ora che abbiamo superato la parte più noiosa della teoria, passiamo alla pratica, basandosi sempre sui primi test di velocità effettuati con il classico ping che misurava il tempo, espresso in millisecondi, impiegato da uno o più pacchetti ICMP di echo request a raggiungere un server DNS.

Questa volta, però, sfruttando il potente comando DIG, ho inviato delle query dirette ai server DNS e calcolato il DNS Response Time, ovvero il tempo che il server impiegava a risolvere un nome di dominio che gli veniva passato. Questo valore ovviamente è direttamente proporzionale alla distanza geografica del server (come per il ping) e alla velocità di elaborazione del server, teoricamente molto bassa e che a sua volta dipende dal carico di sistema. In poche parole, con queste due componenti avremo la possibilità di effettuare test i più veritieri possibili, ponendosi proprio come se fosse il PC ad interrogare il server DNS.

In pratica, i comandi da lanciare dal proprio PC, per i vari server presi in esame saranno:

OpenDNS
dig http://www.levysoft.it @resolver1.opendns.com
;; Query time: 37 msec

DNS TIN
dig http://www.levysoft.it @212.216.112.112
;; Query time: 3 msec

Esistono, poi diversi tool online per calcolare il tempo di risposta di una query DNS. Tra questi, ne ho presi in esame 2 colocati all’estero: DIG: look up DNS domain IP address information e Dig DNS Check.

Ed ecco i risultati:

DNS Response Time dei server DNS Alice
DNS Average Time [PC] Average Time [kloth.net t] Average Time [ip-plus.net]
212.216.112.112 3 ms 26 ms 19 ms
212.216.172.62 3 ms 28 ms 16 ms
194.243.154.62 1 ms 26 ms 16 ms
195.31.190.31 3 ms 27 ms 15 ms

Ed ecco i risultati per i server OpenDNS:

Tempo di risposta dei server DNS OpenDNS
DNS Average Time [PC] Average Time [kloth.net t] Average Time [ip-plus.net]
208.67.222.222 38 ms 22 ms 22 ms
208.67.220.220 38 ms 21 ms 22 ms

Come vedete, i risultati sono molto simili a quelli ricavati con il PING ICMP. Qui in Italia, i tempi di risposta sono nettamente superiori per i server OpenDNS, a causa, appunto, della localizzazione geografica.
Discorso inverso, invece, si applica se la query viene lanciata da un server estero: gli OpenDns sono più veloci di quelli Alice.

Con questo articolo quindi ho dimostrato che le analisi effettuate con un PING ICMP assumono la stessa valenza statistica di quelle effettuate con i DNS Response Time delle query inviate direttamente al server DNS.

Ovviamente con questi test non voglio assolutamente affermare quale server DNS prediligere: i motivi per cui è vantaggioso scegliere gli OpenDNS sono innumerevoli, per cui sta a voi decidere cosa è meglio per il vostro sistema in base alle vostre esigenze ed aspettative.

Tag:Alice, dig, dns, opendns, tin
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