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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Mar 13 2017

CloudTV: come guardare la tv sul Mac

Posted by Antonio Troise
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Se fino a qualche anno fa per guardare la televisione sul proprio computer occorreva dotarsi di un sintonizzatore tv usb e di una antenna, oggi è possibile farlo molto più velocemente con una semplice connessione internet, in quanto quasi tutta la totalità dei canali televisivi offre un servizio di streaming televisivo. Il vantaggio indubbio è, laddove non vi siano restrizioni geografiche (superabili attraverso la configurazione opportuna di una VPN gratuita), la possibilità di visualizzare anche canali televisivi di altre nazioni, altrimenti irraggiungibili via etere.

Se teoricamente, con un buon player video come VLC o Kodi e un po’ di pazienza, è possibile crearsi la propria playlist video, in commercio esistono ottime soluzioni di player iptv già configurati e continuamente aggiornati. Tra tutti, secondo me, spicca l’ottima app per MacOS: CloudTV.

Caratteristiche

CloudTV consente di vedere centinaia di canali televisivi da tutto il mondo (Regno Unito, Irlanda, USA, Francia, Italia, Belgio, etc) direttamente via internet sia a tutto schermo che all’interno di una finestra ridimensionatile che può restare sempre in primo piano.

L’indubbio vantaggio è che questa app presenta un aspetto grafico gradevole con la lista dei canali in una barra a scomparsa sulla destra. Oltre a disporre della possibilità di attivare i sottotitoli (se presenti) offre anche l’indubbio vantaggio di poter inviare il flusso su monitor o televisore collegati ad una Apple TV sfruttando AirPlay. In questo modo, per esempio, sarà possibile guardare canali stranieri sul proprio televisore di casa, in maniera davvero semplice ed intuitiva (sempre se per quei canali sono sono attivate le restrizioni geografiche che evitano le violazioni dei diritti televisivi).

Dalla Preferenze del programma è possibile scegliere se se avviare automaticamente l’ultimo canale aperto oppure indicare quali canali elencare nella playlist.

Molto comode le scorciatoie di tastiera per abbassare/alzare il volume o per cambiare canale.

Inoltre, devo dire, che gli sviluppatori, almeno al momento, tendono a rilasciare frequenti aggiornamenti della applicazione includendo sempre nuovi canali televisivi disponibili.

Dove comprarlo

L’applicazione può essere provata gratuitamente per una settimana scaricandola dal sito CloudTVApp e la si può comprare al prezzo di 9,99€. Gli unici requisiti minimi sono la presenza di OS X 10.10 e una connessione a Internet.

Tag:apple-tv, iptv, mac, streaming, tv
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Lug 8 2016

rIPTV: la app per vedere canali in streaming IPTV sui iOS

Posted by Antonio Troise
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rIPTV è una ottima app per dispositivi iOS come iPhone e iPad (e recentemente compatibile anche per Apple TV con l’opzione “Import with fast laod“) in grado di visualizzare contenuti multimediali come video in streaming disponibili tramite playlist m3u.
Dalla interfaccia semplice e intuitiva, permette di caricare la propria playlist e in un batter d’occhio consente di visualizzare i filmati in streaming e on demand.

Appena aprite la app rimarrete forse un po’ spiazzati dal fatto che troverete ben poche informazioni se non la possibilità, abbastanza evidente, di aggiungere contenuti manualmente.
Una cosa che francamente mi sarebbe piaciuta e mi sarei aspettato, era la possibilità trovarmi precaricate qualche playlist free di video, in modo da non creare momenti di confusione nell’utente meno smaliziato.

rIPTV

Cliccando sulla rotellina in alto a sinistra comparirà una scarna schermata delle Impostazioni dove si potrà impostare il buffer cache size del video in streaming (di default è impostato a 300ms) per risolvere eventuali problemi di latenza.

rIPTV

Per caricare la propria playlist basterà cliccare sul tasto + in alto a destra o al centro della schermata:

rIPTV

da dove si potranno inserire tutti i dati come il nome della playlist, la sua url e la nazione (presumo per la localizzazione dei dati estratti da IMDB)

rIPTV

Dopo pochi istanti verrà caricata la lista dei canali. Nel mio caso ne ho trovata una su Chimeraevo esclusivamente per fare dei test. Come vedete in poco tempo verranno caricati i loghi dei canali e la descrizione del programma in corso.

rIPTV

Per visualizzare la EPG completa del canale sarà sufficiente cliccare sulla ‘i’ di Informazione e dopo pochissimi secondi verrà mostrata la programmazione del giorno corrente e della settimana successiva.

rIPTV

Cliccando su un programma verrà visualizzata, laddove disponibile, la descrizione del programma con tanto di cover con la possibilità, cliccando sul tasto “Ciak”, di visualizzare il trailer da IMDB.

rIPTV

Cliccando invece il tasto della sveglia è possibile impostare un alert da impostare sul proprio calendario di iOS in modo da essere avvisati dell’inizio del programma desiderato.

rIPTV

Dove trovarla

rIPTV

rIPTV per iOS è disponibile per l’acquisto direttamente su Appstore a questo link, al prezzo in offerta per i Campionati Europei di Calcio di 0,99€.

Tag:apple-tv, ios, ipad, iPhone, iptv, m3u, streaming, Video
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Apr 20 2015

Usare i servizi di streaming musicali come Deezer o Spotify per insegnare l’inglese ai bambini

Posted by Antonio Troise
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Insegnare l'inglese ai bambini con la musica

Quest’oggi vi voglio spiegare come ho utilizzato, in una maniera diversa, i servizi di streaming musicali come Spotify, Deezer o Rdio. Lo scopo era usare la rapidità di ricerca che offre la musica liquida per abituare mia figlia a sentire e riconoscere le parole inglesi.
Il gioco era il seguente: data una parola, per esempio “Sun” oppure “Hello”, lei doveva ascoltare la canzone inglese e avvisarmi quando la sentiva nel testo della canzone. In questo modo la aiutavo a concentrarsi su una intera canzone e quindi focalizzarsi su una parola sola da ricercare: il vantaggio era che lei doveva comunque provare a riconoscere tutte le parole, abituando quindi il suo orecchio a riconoscere la lingua straniera. Ovviamente il grado di complessità può variare a seconda della bravura della bambina nel riconoscere le parole.

Deezer

I primi esperimenti sono partiti quando usavo Deezer e ho creato per questo scopo una playlist: English Words

Playlist English Words in Deezer

La ricerca delle parole, ovviamente, dato che il motore di ricerca non era all’epoca molto evoluto, ricadeva solamente sul titolo della canzone: questo ha l’indubbio vantaggio di riuscire a ricordare subito, anche a distanza di tempo, quale parola doveva essere riconosciuta, ma anche lo svantaggio (almeno per le sessioni più complesse di riconoscimento) di avere le parola che si posizionano quasi sempre all’inizio del brano (come “Hello”) o nel ritornello (“Colours”), semplificando di fatto la fase di ascolto che poteva concentrarsi solo su alcuni frammenti di brano ben riconoscibili. In ogni caso, per una fase iniziale, il gioco era molto divertente per entrambi, perché si riusciva ad unire la fase di apprendimento a quello ludico dell’ascolto musicale. Così canzoni come “True Colors” di Phil Collins o quelle più moderne di “Hello” o “Good Morning” di will.i.am sono entrati facilmente nel bagaglio musicale di mia figlia.

Spotify

La fase successiva è iniziata, invece, quando Spotify ha introdotto in maniera nativa, senza passare per la app di musiXmatch, la visualizzazione e la ricerca del testo dei brani musicali. Infatti, una funzione davvero utile è quella di poter ricercare un brano, oltre che dal titolo, anche dal testo ivi contenuto.

Ricerca testo in Spotify

E’ evidente quindi che così il gioco si fa più difficile ma anche più divertente perché la stessa parola “Colors” può essere contenuta in brani come la romantica “A Thousand Years” di Christina Perri (dopo appena 24 secondi) o nella scatenata “Firework” di Katy Perry (dopo ben 1′ 12”).

Nulla vieta ovviamente di usare altri servizi di streaming musicali o la propria musica o altre metodologie. Il vantaggio della musica in streaming è quella di avere un catalogo potenzialmente infinito, cosa che rende il gioco molto più avvincente.

Spero che la proposta di questo gioco musicale, semplice e divertente, da fare insieme ai vostri bambini possa farvi divertire come è accaduto a me con mia figlia. Buon Ascolto!!!

Tag:deezer, inglese, Musica, spotify, streaming
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Mar 27 2009

YouTube Mobile Application: è uscito il client ufficiale per Symbian S60 e Windows Mobile! Ecco la guida passo passo su come installarlo su uno smartphone con Windows Mobile 6

Posted by Antonio Troise
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Finalmente Youtube ha rilasciato gratuitamente un client per Windows Mobile 6.x e Symbian S60 3rd Edition (qui la lista dei dispositivi Nokia supportati) per permettere di accedere a YouTube da quasi tutti i palmari e smartphone in commercio. Se fino a poco tempo fa era possibile farlo nativamente solo da un iPhone/iPod Touch o da un HTC Touch Diamond (tanto che su xda-developers erano riusciti ad estrarre dalla ROM HTC l’applicazione per metterla a disposizione, più o meno legalmente, su tutti i dispositivi con Windows Mobile) o attraverso qualche piccolo tip, ora la nuova versione 2.0.2 dell’applicativo ufficiale YouTube Mobile Application amplierà lo spettro di clienti rendendo fruibile il portale di video praticamente a quasi tutti i dispositivi mobili avanzati esistenti in commercio (con pieno supporto agli schermi ad alta risoluzione VGA e simili), offrendo una migliore qualità video, velocizzando lo streaming grazie alla ottimizzazione per le reti mobili Wi-Fi o 3G, rendendo di fatto meno complicato vedere i video di YouTube sul proprio telefonino.

Già qualche mese fa, YouTube aveva comunicato di aver reso disponibile all’indirizzo m.youtube.com/ il supporto ad Adobe Flash Lite 3 (supportato, al momento, solo dai cellulari più recenti), ma l’apertura del portale a due delle principali piattaforme mobili sul mercato, è un evento rivoluzionario sul fronte accessibilità e ci ricorda quanto Google abbia la volontà di offrire la migliore esperienza di fruizione di YouTube su qualsiasi dispositivo, computer, televisore o telefono cellulare. In quest’ottica rientra anche YouTube TV, il servizio che permette di visualizzare i video e gestire i comandi direttamente dal telecomando della nostra console WII o Playstation 3, simulabile dal proprio browser Safari (abilitando il menu Sviluppo -> User Agent -> Altro…) o Firefox (installando il plugin User Agent Switcher) impostando uno dei due seguenti User Agent:

Mozilla/5.0 (PLAYSTATION 3; 2.00)
oppure
Opera/9.23 (Nintendo Wii; U; ; 1038-58; Wii Internet Channel/1.0; en)

Tornando a YouTube Mobile Application, c’è però da dire che, purtroppo l’applicazione non è per ora disponibile per l’Italia ma soltanto per Australia, Irlanda, Nuova Zelanda, Regno Unito e Stati Uniti; è comunque possibile scaricarla ugualmente collegandosi dal browser del proprio device mobile all’indirizzo http://m.youtube.com e cambiando la propria lingua predefinita in Inglese, in attesa di un rilascio in lingua italiana.

Come installare YouTube Mobile Application su Windows Mobile

Aprire dal browser del proprio smartphone la pagina: http://m.youtube.com

YouTube Mobile Application - 01

Verrà mostrata la versione di Youtube ottimizzata per i dispositivi mobili. Sotto al campo di ricerca troverete un link da cliccare: “Guarda Youtube sul tuo cellulare“:

YouTube Mobile Application - 2

Almeno finché non verrà rilasciato da Google una versione per l’Italia, al momento, dopo aver cliccato sul link sopra indicato verrà mostrata questa pagina che ci avverte che non è disponibile la versione per il nostro dispositivo.

YouTube Mobile Application - 3

In realtà questa schermata potrebbe trarre in inganno chiunque perché non si dice che non è disponibile una versione per la lingua italiana dell’applicativo (e ovviamente anche il conseguente supporto alla localizzazione italiana di YouTube.it) ma sembra quasi che la versione del nostro sistema operativo non sia supportata. Sarà, invece, sufficiente cliccare sul link in basso: “Cambia lingua” per accedere alla seguente schermata:

YouTube Mobile Application - 4

dove basterà cliccare sul link “English” per essere rediretti verso la seguente pagina per il download automatico dell’applicativo.

YouTube Mobile Application - 5

Dopo qualche secondo di attesa si aprirà a popup un messaggio che vi chiederà conferma del download in corso.

YouTube Mobile Application - 6

Cliccando sul tasto “Salva con nome…” potrete decidere dove salvare il file (che altro non è che un file .CAB installabile su tutti i terminali con Windows Mobile)

YouTube Mobile Application - 7

Essendo un file .CAB si aprirà automaticamente la schermata di istallazione dell’applicativo (altrimenti basterà posizionarsi sulla cartella in cui si è salvata l’installazione dell’applicativo e fare doppio click sul file .cab) che chiederà dove installarlo (sul Dispositivo o sulla Scheda di Memoria): a voi la scelta in base alle vostre esigenze e allo spazio libero a disposizione sulla periferica.

YouTube Mobile Application - 8

Dopo che ha effettuato la copia dei file nella directory di destinazione desiderata, l’installazione sarà portata a termine in pochi secondi.

YouTube Mobile Application - 9

Ora sarà sufficiente andare nella cartella Programmi del proprio dispositivo mobile, dove troverete l’icona dell’applicazione appena installata:

YouTube Mobile Application - 10

Quando si lancerà per la prima volta l’applicazione YouTube Mobile Application verrà chiesto di selezionare la propria regione di appartenenza: selezionate United Kingdom o United States

YouTube Mobile Application - 11

e vi verranno mostrati, in inglese, i termini e le condizioni da accettare prima di poter proseguire.

YouTube Mobile Application - 12

Infine, vi verrà mostrata una ultima schermata di avviso che vi avvertirà che se non accediamo con connessione wireless, dal momento che lo streaming consuma un gran quantità di dati, prima di usarlo è necessario avere un abbonamento flat per il proprio terminale mobile, altrimenti si rischia di spendere molte decine di euro per visionare qualche minuto di filmato.

YouTube Mobile Application - 13

Finalmente ora potrete accedere alla schermata principale dell’applicativo YouTube Mobile Application dove potrete trovare un campo per ricercare i video, con lo storico delle parole chiave già immesse, oppure potrete selezionare i contenuti più visti, quelli che hanno ricevuto maggior gradimento e gli ultimi caricati.

YouTube Mobile Application - 14

Simpatica la visualizzazione a scorrimento laterale delle anteprime dei video ricercati (a mo’ di CoverFlow semplificato). Una volta scelto il video, si accede alla pagina che lo descrive brevemente

YouTube Mobile Application - 15

e dal quale è possibile lanciare la visualizzazione, che va automaticamente a schermo intero e in modalità landscape, con prevenzione dello spegnimento del dispositivo durante il playback.

YouTube Mobile Application - 16

Come potete notare il player mostra la barra di scorrimento del video, permette la visione a pieno schermo con un doppio click ed assomiglia molto a quello che si visualizza dal browser del proprio pc.

Suggerimenti per migliorare l’applicazione

Al momento, le uniche pecche di YouTube Mobile Application sono, oltre al mancato supporto ufficiale per l’italiano (che ci costringe, per eseguire l’installazione sui nostri device, di accontentarsi della versione inglese del programma e di non poter accedere alla versione localizzata di Youtube.it), anche la mancanza della possibilità di loggarsi con il proprio account in modo da accedere ai servizi più avanzati del noto portale, e l’impossibilità di accedere ai Canali di Youtube. Si sente anche molto la mancanza di un link per scaricare i video in modo da poterli guardarli offline (qui trovate un modo alternativo per farlo con il sito MobyTube) e l’impossibilità di visualizzare i suggerimenti ai video simili.
Google, comunque, ha garantito che saranno a breve disponibili diversi aggiornamenti dell’applicativo, che saranno notificati automaticamente dal programma.

Tag:browser, cellulare, coverflow, firefox, flash, Google, Htc, Mobile, nokia, safari, smartphone, streaming, symbian, tv, Video, wi-fi, wireless, youtube
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Set 24 2008

VLC 0.9.2 ora è in grado di riprodurre i video di Youtube, Google Video e Daily Motion inserendo direttamente la sua URL senza aprire la finestra del browser

Posted by Antonio Troise
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Con la nuova versione 0.9.2 di VLC, tra le innumerevoli novità (che potete trovare qui), come, tra tutte, l’introduzione di una nuova interfaccia per Windows, Mac e Linux (grazie alle librerie QT) e l’integrazione con Last.fm, è presente anche una interessante caratteristica: la possibilità di riprodurre i video di YouTube, Google Video e di Daily Motion semplicemente inserendo l’ URL del filmato dal menu “Media -> Apri Rete”.

Infatti, dopo aver risolto i precedenti problemi di freeze della release 0.8 nella riproduzione di un video in format flash .FLV, soprattutto quando si tentava l’avanzamento rapido o la riproduzione da un determinato punto o quando si tentava di visualizzare il filmato in modalità full screen, ora il player multimediale open source è in grado di riprodurli direttamente online senza prima dover scaricare il file FLV relativo, e senza aprire una finestra del browser.
Quindi, se volete vedere un video, come, per esempio, Kiwi!, basterà copiare la url relativa:

http://it.youtube.com/watch?v=sdUUx5FdySs

nel campo testuale del menu Apri Rete

VLC legge Youtube

e il filmato verrà riprodotto in streaming:

VLC legge Youtube

Se volete vedere in azione la nuova versione di VLC, prima di installarlo, allora guardate questo video che riassume tutte le novità di questo lettore multimediale open source:


VLC media player 0.9.2 – Grishenko from Antoine Cellerier on Vimeo.
Tag:kiwi, last.fm, streaming, Video, vlc, youtube
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Ago 14 2008

Le Olimpiadi di Adobe Flash Vs Microsoft Silverlight. Tutti i siti per vedere le Olimpiadi divisi per tecnologia compreso il nuovo portale Eurovisionsports.tv per vedere 12 canali in streaming col veloce Flash

Posted by Antonio Troise
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Quest’anno credo passerà alla storia per aver dato ai navigatori di tutto il mondo la possibilità di assistere gratuitamente e in diretta alle Olimpiadi. Ma credo passerà alla storia anche come la prima battaglia tra due piattaforme tecnologiche: SilverLight della Microsoft (insieme a fratello maggiore Windows Media Video), scelta dai broadcaster Nbc e Rai Sport, e Adobe Flash utilizzata da Youtube, di Yalp di Alice Telecom Italia e dal nuovo servizio di streaming video che ho scoperto fa poco: Eurovisionsports.

Adobe Flash Vs Microsoft Silverlight

Se, infatti, la piattaforma messa a disposizione da Microsoft, consente di raggiungere una buona qualità video solo in presenza di connessioni a banda larga, quella Flash della Adobe, invece, si rivela molto efficace, con ottime immagini video, anche in presenza di una connessione internet lenta. Ma se il servizio offerto da Youtube, probabilmente a causa delle numerose dispute legali, si è rivelato, parziale, non in diretta e circoscritto solo a determinate aree del mondo che non hanno comprato i diritti delle Olimpiadi, e quello di Yalp di Alice Telecom Italia, offre solo un numero ristretto di eventi, il portale di Eurovisionsports.tv

Eurovisionsports.tv

Eurovisionsports Eurovisionsports.tv si è rivelato davvero eccezionale: 12 canali live, senza commentatori in italiano, ovviamente, e molto spesso anche senza commenti internazionali (insomma sembra di essere davvero Pechino a seguire le Olimpiadi), che grazie alla tecnologia Flash è molto più veloce di tanti altri servizi che spesso vengo subissati da richieste di connessioni tanto da farli collassare.
Le trasmissioni si vedono benissimo, peccato che non si possano mettere a tutto schermo. Peccato, inoltre, che dei 12 canali non mostri mai un anteprima di quello che sta trasmettendo (come invece accade per il portale di Rai Sport che è in grado di visualizzare anteprime live dei suoi 6 canali), costringendo l’utente, quindi, a cliccare su tutti i canali prima di trovare quello che si vuole guardare.
C’è una comoda guida EPG che, in base all’evento, ci dice in quale Channel andare a guardare, ma risulta un po’ complicato e poco intuitivo andarsi a scorrere tutti gli eventi, anche perché tutti gli orari di inizio trasmissione sono indicati in GMT: essendo noi, con l’ora legale, GMT+2, agli orari indicati dovremmo aggiungere 2 ore!

Una cosa particolare del servizio è che, come scritto, dopo 20 minuti lo streaming si interromperà automaticamente e, dopodicché, occorrerà ripremere Play. Purtroppo sembra che funzioni solo con Internet Explorer e con Macromedia Flash 7.0.25.

Tutti i siti dove vedere le Olimpiadi in streaming

Ricapitolando, quindi, ecco dove vedere le Olimpiadi in streaming su internet:

  • NBC Olympics on the Go
  • Yalp di Alice Telecom Italia
  • Eurovisionsports
  • Rai Sport (scarica la playlist per vedere in streaming i canali Rai con VLC o Windows Media Player)
Tag:adobe, flash, microsoft, olimpiadi, rai, silverlight, streaming, tv, vlc, windows media player, wmv, youtube
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Ago 13 2008

Come vedere in diretta le Olimpiadi di Pechino 2008 in streaming con VLC su Windows, Linux e Mac OS X grazie alla Playlist degli 8 canali Rai che potete scaricare

Posted by Antonio Troise
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Per vedere le Olimpiadi di Pechino 2008 esistono numerosi servizi online che danno questa opportunità del tutto gratuitamente: da NBC Olympics on the Go al canale di Yalp dedicato alle Olimpiadi 2008, fino al più completo di tutti, il multicanale internet di Pechino 2008 della Rai, dove è possibile seguire, con 6 flussi video, tutte le gare della rete olimpica Rai2 e anche quelle in onda su RaiSport Più.

Soluzione universale per vedere le Olimpiadi su Windows, Linux e Mac OS X

Il problema è che tutte queste soluzioni non sono spesso alla portata di tutti ma solo per chi usa un PC con Windows (dato che tutti questi flussi video funzionano solo con Windows Media Player o con SilverLight) o per chi ha un Mac con installato il plugin per WMV Flip4Mac. Ma non tutti sanno che esiste una soluzione universale per garantire la visione delle Olimpiadi su qualsiasi piattaforma, che sia Windows, Linux o Mac OS X. Il trucco è stato quello di estrapolare gli stessi flussi streaming del canale Pechino 2008 della Rai e vederli direttamente sul proprio player video, senza essere costretti a caricare il sito web della Rai per visualizzare i video dal proprio browser.

Olimpiadi in Streaming con VLC

In particolare per avere una soluzione multipiattaforma, oltre che per avere un player multimediale in grado di visualizzare nativamente (senza la necessità di codec aggiuntivi) filmati wmv in streaming, la scelta è ricaduta, spontaneamente, sull’adozione di VLC, un player gratuito disponibile per Windows, Linux e Mac OS X.

Una volta installato VLC sul proprio sistema basterà aprirlo e dal menu File > Apri Rete… inserire una delle seguenti URL per seguire le olimpiadi in streaming:

mms://212.162.68.201/olimpiadi1
mms://212.162.68.201/olimpiadi2
mms://212.162.68.201/olimpiadi3
mms://212.162.68.201/olimpiadi4
mms://212.162.68.201/olimpiadi5
mms://212.162.68.201/olimpiadi6
mms://212.162.68.201/olimpiadi7 (Rai2)
mms://212.162.68.201/olimpiadi8 (RaiSport Più)

Olimpiadi in Streaming con VLC 2

In particolare gli ultimi due permettono di vedere Rai2 e RaiSport Più dove è possibile vedere praticamente tutti gli eventi più importanti e decisivi delle Olimpiadi.

Se avete problemi di lentezza o squadrettamento delle immagini, allora potete usare uno dei seguenti indirizzi IP alternativi disponibili da sostituire con quelli elencati sopra:

212.162.68.13
212.162.68.42
212.162.68.102
212.162.68.162
212.162.68.163
212.162.68.203
212.162.68.213
212.162.68.231
212.162.68.242

Per i più pigri ho creato una playlist M3U con tutti gli 8 canali in streaming della Rai: sarà sufficiente scaricarla e aprirla con il vostro VLC (ma funziona bene anche con Windows Media Player di Windows).

Scarica Playlist Olimpiadi Streaming Rai.

Da quello che ho potuto appurare sul mio sistema Mac OS X, sembra che, se si vede il flusso video in streaming direttamente dal proprio player multimediale come VLC, vi sia un ritardo di poco più di 5 secondi rispetto a quello che si può vedere sul sito web della Rai.

Ora che sapete come guardare le Olimpiadi non vi resta che andare a consultare il Calendario Ufficiale delle Olimpiadi e decidere quali eventi sono da non perdere.

Tag:gratis, ip address, m3u, olimpiadi, Playlist, rai, silverlight, streaming, televisione, tv, videolan, vlc, windows media player, wmv
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Ago 5 2008

Youtube trasmetterà le Olimpiadi ai 77 paesi che non hanno acquistato i diritti televisivi. Come vedere i giochi olimpici sul portale Rai, sul iPhone e su Windows Vista

Posted by Antonio Troise
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Olimpiadi Beijing 2008 Se in Italia e in molti altri paesi europei e del Nord America, le Olimpiadi verranno trasmesse regolarmente sulle televisioni nazionali dai grandi network locali che hanno acquistato i diritti televisivi, nel resto del mondo, e in particolare in 77 Paesi tra i quali l’India, la Corea del Sud e la Nigeria, il servizio verrà, per la prima volta, offerto da Youtube, ovviamente solo su piattaforma PC anziché televisiva.

Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, quindi, la famosa manifestazione avrà un proprio canale televisivo per il quale produrre e gestire i propri contenuti. E tutto grazie a Youtube, che, a partire dal 6 Agosto 2008 (i Giochi iniziano l’8 Agosto ma dal 6 saranno trasmesse le anteprime legate al grande evento sportivo del 2008) e per tutti i 17 gironi dei Giochi Olimpici, trasmetterà video servizi con durata massiama di 10 minuti, per un totale di 3 ore al giorno al massimo, preparati dallo stesso Comitato Olimpico Internazionale (che useranno i video della Rete Olympic Broadcasting Services) all’indirizzo youtube.com/beijing2008.

Ma la particolarità è che, a poter approfittare di questo evento, saranno solo i Paesi in cui nessuna televisione ha acquistato i diritti delle Olimpiadi, proprio per non andare contro ai grandi network televisivi che hanno comprato l’esclusiva della diretta. Il tutto sarà garantito da un sofisticato sistema di filtraggio messo in atto da Google che analizzerà l’area di provenienza degli utenti per bloccare tutti quelli che provengono dall’Europa e dal Nord America. Infine, per evitare di cadere nelle già numerose cause legali per violazioni di copyright sugli spezzoni televisivi presenti su Youtube, i suoi tecnici dovranno rimuovere tutti i video delle Olimpiadi catturati dalla televisione e diffuse senza autorizzazione.

Il numero degli spettatori di YouTube, però, a detta di molti, potrebbe tuttavia essere relativamente ridotto, ovvero attorno ai 200 milioni di persone, visto che la maggior parte dei 77 Paesi raggiunti dal servizio ha un’estensione territoriale piuttosto limitata. La Cina, inoltre, paese ospitante delle Olimpiadi, non permetterà ai propri abitanti di utilizzare il contenuto di YouTube: i suoi 180 milioni di utenti video Internet si rivolgeranno a un’altra fonte online, ovvero CCTV.com, la divisione Internet della China Central Television.

Insomma, se da un lato il fatto che Youtube possa a trasmettere, nei paesi che non possano permetterselo, il più grande evento mondiale del tutto gratuitamente, è una grande opportunità oltre che un segno dei tempi che cambiano, visto che ora per la prima volta la copertura dei Giochi sarà globale e completa sul fronte online. Il fatto, però, che in Italia il canale beijing2008 di Youtube non potrà essere visto, è un po’ un peccato anche perchè, se stavate pensate che con qualche proxy si poteva risolvere la situazione, dovete sapere che la maggior parte è situata in America che, tra gli altri, è proprio uno degli stati a cui è preclusa la visione del canale. Bisognerà quindi andare a puntare qualche proxy orientale facente parte della lista dei 77 candidati.

In realtà, però, vi sono altri modi per vedere le Olimpiadi 2008.

Vedere le Olimpiadi su Windows Vista

Si chiama NBC Olympics on the Go il servizio che dovrebbe partire in contemporanea con le Olimpiadi di Pechino 2008 e che consentirà proprio la visione su Internet, gratis e in streaming, degli eventi sportivi che avranno luogo in Cina. Da un’iniziativa congiunta di NBC, Microsoft e del team che gestisce l’organizzazione che permetterà all’utente, grazie alla tecnologia Silverlight di Microsoft, di scegliere il canale in base allo sport ma solo a partire da 12 ore dopo che l’evento abbia avuto luogo. Inoltre i video saranno scaricabili, tuttavia solo per la durata dei giochi.

La nota dolente è che i video saranno visibili solo sui sistemi operativi Windows Vista Ultimate e Home Premium. L’intenzione di Microsoft appare sin troppo evidente: premiare chi è passato a Vista, peraltro solo a quelle due versioni, e spingere chi ancora usa XP ad aggiornare il proprio sistema all’ultimo OS di casa Redmond. A ciò si aggiunge anche il tentativo di invogliare al download di Silverlight, rivale storico di Flash.

Vedere le Olimpiadi online con la Rai

La Rai ha comprato i diritti delle Olimpiadi 2008 e, fortunatamente, le metterò a disposizione su tutte le piattaforme: terrestre, digitale, satellite, internet e, inoltre, sulla telefonia mobile! La principale novità Rai per Pechino è l’Olimpiade non stop sul web con un’offerta senza precedenti: sullo speciale sito Pechino2008.rai.it, realizzato da RaiSport in collaborazione con RaiNet, sarà possibile seguire tutte le gare della rete olimpica Rai2 e anche quelle in onda su RaiSport Più. Inoltre, in esclusiva per il web rai, saranno online 6 flussi video con audio e grafica internazionale che permetteranno di vivere 24 ore su 24 gli eventi olimpici, con dirette in streaming trasmesse dai singoli campi gara. Nel menu è possibile trovare anche i video degli highlights e clip on demand. Infine, si potranno trovare anche nomi, numeri, statistiche e video clip d’archivio delle edizioni precedenti.

Vedere le Olimpiadi sull’iPhone

In teoria, Rainet, la società che gestisce il portale Rai.it, aveva anche avuto l’idea di rendere disponibile la visione delle Olimpiadi, anche su iPhone, tramite l’installazione di un applicativo a parte. L’annuncio dell’operazione doveva arrivare per fine Luglio, ma ancora non è stato confermato nulla. Quel che è certo è che dopo i Giochi Olimpici, il sistema verrà applicato anche a Rainews 24 e Televideo Rai.

UPDATE: E’ possibile vedere le Olimpiadi in diretta anche sul sito Yalp di Alice Telecom Italia che ha predisposto un canale dedicato alle Olimpiadi 2008.

Tag:download, flash, gratis, Internet, iPhone, microsoft, Mobile, olimpiadi, rai, silverlight, streaming, televisione, tv, Video, web, windows-vista, youtube
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Mag 28 2008

Le nuove frontiere di una internet a doppia faccia: quando le libertà di parola e di libero mercato sono precluse dalle istituzioni

Posted by Antonio Troise
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Internet Free Se da un lato internet è considerata l’ultima frontiera della libertà di parola e d’espressione in grado di garantire a tutti l’allargamento della democrazia (“Una porta aperta verso la democrazia“, come ha detto anche Al Gore), in realtà per molti non è così.
Infatti, se la libertà può piacere agli utenti, non lo è certamente per la maggior parte dei governi, sia per quelli totalitari (come Cina o Cuba) che controllano anche con il web la libertà dei propri cittadini, sia per quelli più aperti e democratici, poiché un web senza confini è anche un territorio impossibile da controllare, visto che può essere aperto ad ogni tipo di uso, come, per esempio, il terrorismo.

Ma se questo aspetto di una internet a doppia faccia, una democratica e l’altra repressiva, è sicuramente noto ai più, ve ne è anche un altro che spesso viene sottovalutato e che mostra come le politiche commerciali siano cambiate negli ultimi decenni: quello del mercato chiuso.
Infatti, nonostante possa sembrare un controsenso che nel XXI secolo il mercato non sia libero e aperto su internet, come lo è di fatto da anni sulle frontiere, in realtà per molti aspetti è proprio così. Ne è un esempio la commercializzazione dei prodotti multimediali, come la musica o il cinema, che possono essere liberamente acquistati online, da un paese all’altro, solo se si tratta di prodotti fisici come cd o dvd, ma se si vuole entrare in possesso di un file digitale, occorre acquistarlo solo nel paese in cui si risiede. E’ questo, per esempio, quello che accade con i negozi virtuali come Amazon e iTunes.

Un altro esempio eclatante è quello di Pandora, il famoso servizio di streaming musicale che ha rivoluzionato la musica con il concetto di genoma musicale, in grado di classificare i brani e trovarne le similarità tra due canzoni di gruppi differenti, senza seguire nessuna predeterminata classificazione. Ebbene, a causa di una nuova legge americana che costringeva le web radio a pagare in base al numero di ascoltatori, Pandora è stata costretta, per limitare i costi, a chiudere l’accesso al servizio di streaming a tutti gli utenti che non si colleghino dagli Stati Uniti (il controllo avviene in base all’indirizzo Ip dell’utente).

Ma di esempi di limitazione geografiche di servizi nati sul web ve ne sono a centinaia. Per citarne uno nostrano, possiamo ricordare Donwlovers.it, un servizio limitato alla sola Italia e che permette di scaricare brani musicali gratuitamente grazie alle presenza sul sito di spot pubblicitari.

Se Internet non conosce frontiere, le leggi tra una frontiera e l’altra, fanno si che possano nascere molti servizi limitati geograficamente e che sarebbe utile fruire anche altrove.

In definitiva la realtà di Internet è molto più complessa e ricca di scenari diversi, di quello che si possa immaginare. In un era in cui le frontiere in Europa sono state aperte da anni, tutte queste barriere su un mezzo come il web che, per sua natura, dovrebbe essere libero, senza confini e barrierie, suona stonato: purtroppo la dura realtà ci insegna che in un mondo senza regole le varie istituzioni tendono a ricostruire caparbiamente quegli stessi confini e barriere che esistevano nella vita reale, rendendo, quindi, difficile immaginare, se non utopico, che il web possa essere mai quella palestra di democrazia che tutto il mondo vorrebbe possa ancora essere.

Tag:amazon, democrazia, Internet, itunes, pandora, Radio, streaming
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Nov 14 2007

Ezmo: la rivoluzione gratuita e legale dello sharing musicale senza limiti di spazio e dello streaming audio ovunque ci si trovi

Posted by Antonio Troise
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Ezmo Tempo fa recensii 21 siti Social Music Online, ma tra questi però ve ne è da aggiungere uno che è nato recentemente: si chiama Ezmo ed è un portale creato in Norvegia che permette di ascoltare la propria musica preferita ovunque vi sia un collegamento a internet, il tutto gratuitamente e legalmente!
Ezmo è l’ultima frontiera della social music e rivoluziona il concetto di fruizione della musica via web.

A tal proposito mi piace ricordare che fino a qualche anno fa era possibile ottenere questo genere di servizio usando un hack per Gmail: in pratica, sfruttando il servizio Gmail Audio Player, integrato nella poste elettronica di Gmail, combinato con la comoda estensione per Firefox, Gmail Space, era possibile archiviare qualche giga di musica etichettabile e fruibile abbastanza facilmente.

Le caratteristiche del servizio

Ezmo Homepage Tornando ad Ezmo, chi si registra (da qualche giorno è disponibile anche in italiano) ha a disposizione uno spazio web illimitato dove caricare i propri brani musicali (.mp3, .wma, .ogg, .m4a, .aac) per ascoltarli in streaming da qualsiasi luogo e, al contempo, di condividerli con quelli di almeno altri dieci amici, in perfetta logica web 2.0. L’accesso per ora è possibile solo attraverso qualsiasi browser che supporta Adobe Flash Player ma dal 2008 le stesse funzionalità saranno disponibili anche su alcuni modelli di telefono cellulare (credo che forse si parli di modelli compatibili con Adobe Flash Lite 3)

Il primo sharing legale di file mp3

I gestori di Ezmo garantiscono che questa modalità di sharing “tra amici” non ha niente a che vedere con i sistemi di scambio di file in peer-to-peer, sia dal punto di vista della legalità dell’operazione che del “danno” eventualmente arrecabile al mercato discografico.
Infatti, Ezmo non consente il download dei file musicali, ma, secondo lo stile delle social network, è tuttavia possibile condividere la propria libreria musicale con fino a 10 amici, sempre tramite streaming.

A conferma di ciò sembra che alcune delle più grosse major musicali stanno trattando con il portale norvegese per poter avere, in futuro, la possibilità di “vendere” i propri brani sul sito per permettere agli utenti di aggiungerli alla propria playlist.

Dal lancio, lo scorso giugno, dice la nota, Ezmo ha registrato l’upload di oltre 3 milioni di brani. Ezmo ha 11 dipendenti e ha sede a Oslo, in Norvegia, ed è una sussidiaria interamente posseduta di Fast Search & Transfer, azienda specializzata in tecnologia di search.

Come funziona il sito di Ezmo

Music Uploader Ezmo è semplice da usare ed è gratis. Per registrarsi bastano pochi secondi e una volta entrati, si nota subito una interfaccia molto intuitiva e customizzabile. Oltre alla recente localizzazione in italiano dell’intero portale, si nota che l’upload della musica è estremamente semplice e guidato da un software (Music Uploader) installabile sul proprio pc. In alternativa possiamo caricare manualmente ogni singolo file audio, senza effettuare installazioni.
Il “Music Uploader” permette l’aggiunta di intere cartelle con un solo clic, oppure l’interfacciamento con player noti quali Winamp, iTunes e Windows Media Player.

Dal pannello associato al nostro profilo possiamo cambiare lo sfondo della testata, condividere la nostra libreria musicale con 10 amici e segnalare tramite audioscrobbling la musica in ascolto al famoso servizio di social music chiamato last.fm.

Quindi si può notare che tutti i file mp3 importati sono divisi per Autore e per Album, ovviamente se sono stati caricati correttamente i tag: se così non fosse è possibile modificarli da interfaccia web. E’ infine disponibile anche la possibilità di creare le proprie strong>Playlist.

La qualità audio è ottima per un servizio in streaming, e va dai 100 ai 128 kbps.

Conclusione

Insomma, vi consiglio di provarlo e, anche se Ezmo deve sottostare alla critica lentezza dell’upload delle adsl italiane, sembra quasi di stare davanti ad una versione light e online di iTunes.

Tag:ezmo, firefox, gmail, Google, mp3, Musica, social_music, streaming
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