Il 18 Dicembre si è avuto un aggiornamento di Akismet che, a differenza dei precedenti update, introduce anche interessanti novità dal punto di vista funzionale del noto plugin antispam per WordPress. La nuova versione 2.1.2, infatti, introduce nel pannello di controllo le tab che hanno lo scopo di di filtrare i commenti ricevuti.
Ora, quindi, sarà possibile scegliere se visualizzare, come è stato sino ad ora, tutti i commenti segnalati come spam, oppure solo i commenti veri e propri o i soli pingback ricevuti. Evidentemente questa funzionalità è ottima nel caso si ricevano decine di messaggi di spam al giorno, in modo da ridurre la possibilità di cancellare dei falsi positivi.
La nuova barra di navigazione, inoltre, non solo permetterà una migliore gestione della segnalazioni di spam ma sarà in grado di offrire agli sviluppatori di plugin, la possibilità di inserire una serie di tabs personalizzate in modo da estendere le opzioni e le funzionalità di Akismet.
Tra le altre novità vi è anche la possibilità di inserire nel template del proprio blog il counter dei commenti di spam catturati da Akismet utilizzando semplicemente la seguente riga di codice:
Per chi fosse interessato, è possibile scaricare il plugin da qui.
Speravo che la situazione fosse variata da Dicembre 2006, ma anche a Luglio 2007, il popolare filtro antispam per WordPress, Akismet, nella sua area statistica Live Spam Zeitgeist, rileva che il 94% dei commenti ricevuti sui blog sono di SPAM, esattamente come a Dicembre scorso. Dal grafico, però, si nota un incremento enorme del numero totale dei commenti di spam rispetto al periodo precedente preso in esame.
La cosa curiosa è che la stessa percentuale del 94% riguarda anche lo spam inviato per email nell’ultimo mese del 2006. A ribadirlo è stata una delle aziende mondiali specializzate nel comparto della “email security“: Postini Inc (acquistata da poco da Google per 625 milioni di dollari). Addirittura rispetto al 2005 c’è stato un incremento del 147%, probabilmente dovuto sia all’ampliamento delle connessioni in banda larga, sia alla rapida evoluzione di trojan e malware per PC ingrado di creare, così, una rete definita tecnicamente “botnet” di “PC zombie”, cambiando letteralmente le regole del gioco. Infatti se in passato pochi spammers inviavano milioni di email dai propri server, periodicamente neutralizzati dalle black list. Oggi gli stessi cybercriminali possono utilizzare come rampe di lancio milioni di PC con falle di sicurezza, passando da pochi centri d’attacco, facilmente individuabili, a migliaia di piccoli centri periferici.
Come detto prima, però, è molto curioso che la percentuale di spam per le email e per i commenti nei blog sia la medesima: probabilmente perché l’origine è la stessa, ovvero gli spammer di mail si occupano probabilmente anche di spam per blog.