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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Set 13 2013

Topsy: il motore di ricerca sociale che raccoglie tutti i tweet dal 2006 ad oggi sondando l’umore della rete

Posted by Antonio Troise
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Topsy-ricerche-twitter-500x283

Topsy è la startup di un ex dipendente Google che raccoglie tutti i cinguettii di 140 caratteri che sono stati lanciati in Rete dal 2006 ad oggi, sopperendo ad una evidente mancanza di Google e dello stesso Twitter. Il database di Topsy parte dal primo tweet in assoluto, inviato dal fondatore del social network Jack Dorsey nel lontano 21 Marzo 2006, e arriva fino ad oggi arrivando a contenere a qualcosa come 475 miliardi di elementi tra messaggi (oltre 300 miliardi), link, immagini e video. Se considerate che ogni ogni giorno vengono inviati 400 milioni di messaggi attraverso Twitter (278.000 ogni minuto) da 190 milioni di utenti unici, capirete quanto sia enorme il lavoro che deve fare questa piccola startup, in grado di gestire con estrema efficienza e velocità questa enorme mole di informazioni mettendo a disposizione della rete tutta la storia di Twitter.

Ed ecco che, se si cerca oculatamente e filtrando opportunamente per data di inserimento (“Sort by oldest“, dal più vecchio al più recente, e selezionando nella sidebar a sinistra il filtro “All Time“) è possibile scoprire le origini di molti hashtag o di modi di dire.

  • L’hashtag #FollowFriday (ora noto come #FF), ovvero l’abitudine di suggerire ogni venerdì altri utenti da seguire, è nato nell’Ottobre 2008 con il tweet di Elwyn Jenkins, uno studente universitario australiano, che suggeriva ai suoi amici di seguire l’account di Louise Curtis:

    #FollowFriday @Louise_Curtis_ Here is a Twitter Novel in the making.

  • L’hashtag #sapevatelo, l’hashtag tutto italiano usato per attirare l’attenzione su informazioni non essenziali, è stato tweettato nel Maggio 2009 dal web designer Davide Rapetti, per consigliare la app iPhone Nike Goal.

    La nuova app. iPhone Nike Goal permette di segnalare i risultati via facebook, e offre uno sconto del 10% per su nikestore.com #sapevatelo

  • In Italia, la prima volta che la gente si domanda perché su Twitter, per rispettare la netiquette, si debba parlare in terza persona (moda oramai persa da tempo) risale a ben 7 anni fa, precisamente 31 Dicembre 2006 (qualche mese dopo ci scrissi anche un articolo):

    Forte che Bru parli di sé in terza persona, no?

    e nei primi giorni di Gennaio 2007, la gente ironizza su questa strana moda importata dall’America:

    dice che per rispettare la netiquette di twitter bisogna parlare come un calciatore , in terza persona 🙂

    Uhm…Maybe it is better if i will write in 3d person. Uhm…Forse sarà meglio che scriva in terza persona

    si chiede il perchè su twitter bisogna parlare in terza persona… alla maradona per intenderci…

    ci riflette e le viene in mente che anche alberto tomba parlava in terza persona.. atleta.. campione.. forse era un precursore di twitter?

  • Con la ricerca per utente (scrivendo nel campo from:nomeutente) è possibile scoprire anche il primo messaggio che ogni utente ha scritto appena arrivato su Twitter. Questo è il mio, risalente al lontano 9 Maggio 2007:

    Mi sono appena iscritto… tutta colpa di boliboop…nutro qualche dubbio… vedremo che ne esce fuori

Ultimamente Topsy ha inserito nuove funzionalità come l’analisi dei sentimenti per ogni termine di ricerca inserito (sentiment score), offrendo così una possibilità davvero unica di poter sondare istantaneamente l’opinione pubblica su qualsiasi argomento.

Topsy Homepage

Insomma, le potenzialità di Topsy sono davvero infinite, anche scoprire cose di cui uno si dovrebbe vergognare. Ma come sempre la Rete non dimentica nulla, al massimo è difficile da scovare… purtroppo con Topsy ora non abbiamo più neanche questa possibilità!

Tag:motore-di-ricerca, ricerc, Search Engine, twitter
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Ago 4 2008

La moda del Coverflow: alla ricerca di una soluzione web completa che preveda anche lo scroll delle immagini con la rotellina del mouse

Posted by Antonio Troise
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Da quando su iTunes e, in seguito, sui vari iPod Touch, iPhone e Mac OS X, è comparsa la funzionalità di CoverFlow, tutti cercano di emularla sui propri siti web. Ed è per questo che sono nate tantissime soluzioni che permettono di replicare l’accattivante interfaccia grafica che permette di sfogliare fluidamente le immagini.
Purtroppo, una delle grandi pecche di molte di queste librerie è di non permettere, per quanto comunque ben fatte, lo scrolling orizzontale delle immagini con le rotellina del mouse. Trovo, infatti, che quest’ultimo metodo risulta essere la migliore esperienza possibile di CoverFlow e tutte le soluzioni, per quanto accattivanti, che non lo prevedono, secondo il mio parere, sono solo parziali. E così, tra queste, troviamo il plugin per Rapidweaver, coverFlow, oppure molte soluzioni in Flash ben descritte sul sito di Julius Design.

Coverflow Quindi, in questo post, vorrei elencare tutte quelle soluzioni che prevedono anche l’uso della rotellina del mouse per scorrere fluidamente le immagini. Starà poi al lettore scegliere la migliore secondo i propri gusti ed esigenze.
In questo elenco troviamo quindi:

  • Protoflow, una libreria che utilizza Prototype.js e Script.aculo.us per mostrare cover di immagini con effetto Coverflow e che si avvale anche dello script Reflection.js per creare gli elementi canvas che rappresentano le immagini riflesse.
  • ImageFlow (demo), di cui esiste anche u plugin per WordPress, che si integra con NextGEN Gallery, che risulta molto utile per integrare coverflow nei propri post.
  • SlideFlow (demo)
Coverflow nei motori di ricerca

Ma l’effetto CoverFlow è stato anche molto sfruttato nei motori di ricerca. Infatti, con CreativeSpace è possibile navigare, tutto in Ajax, in modalità Coverflow attraverso i risultati restituiti dalle ricerche su Google Images.
Mentre con Searchme è possibile sfogliare, sempre in coverflow, i risultati delle ricerche con l’anteprima delle pagine, rendendo di fatto più semplice la scelta del risultato. Peccato che il database di Searchme non è nulla in confronto allo sterminato db di Google, e, spesso, accade di non riuscire a trovare ciò che si cerca!

Coverflow su Windows Mobile

Per finire, la moda del CoverFlow, oltre al web, attira anche altre piattaforme, come quella mobile che, dopo aver sfornato decine di cloni dell’iPhone, tenta di integrare questo effetto grafico anche sugli smartphone già esistenti con Windows Mobile, grazie al plugin Face Contact.

Face Contact per Windows Mobile
Tag:Ajax, coverflow, Javascript, Plugin, prototype, Search Engine, windows-mobile, Wordpress
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