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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Giu 23 2010

Come rimuovere un Profilo di Fornitura (Ad Hoc Provisioning Profile) da iPhone e iTunes su Mac OS X e Windows

Posted by Antonio Troise
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Se avete mai avuto modo di partecipare a qualche beta privata di applicazioni per iPhone, sicuramente vi sarete chiesti, al termine della fase di beta testing, come rimuovere dal vostro iPhone il relativo Profilo di Fornitura ( Ad Hoc Provisioning Profile). Questa, almeno, è stata la domanda che mi sono posto io. Infatti, anche dopo aver fatto il ripristino del mio iPhone per installare il nuovissimo iOS 4, ho scoperto con grande meraviglia che il Profilo era ancora presente. In effetti, questo viene installato su iTunes e ad ogni sincronizzazione con il dispositivo Apple, viene sempre automaticamente installato. Ma la cosa particolare è che non è possibile verificare su iTunes la sua presenza e, eventualmente, cancellarlo.

Installazione del Profilo di Fornitura

Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire come si diventa tester di una applicazione per iPhone, prima ancora che questa passi per App Store. Il primo passo è quello di trovare l’identificatore unico (UDID) degli iPhone e iPod touch che verranno usati durante il test.

Per trovare l’UDID di un iPhone o iPod touch:

  1. Collegare il proprio iPhone o iPod touch al proprio computer (Mac o PC).
  2. Aprire iTunes.
  3. Nella lista di sorgenti alla sinistra della finestra di iTunes, sotto Dispositivi, selezionare col mouse la riga corrispondente al proprio dispositivo.
  4. Nella scheda Riepìlogo, fare clic col mouse sull’etichetta in grassetto “Numero di serie” (posto a sinistra del numero di serie). Questo mostrerà, ora, l’identificatore del dispositivo (che è del tipo: 65def49c088b6bf9b9c2462945df74fs67g54124)
  5. Per copiare l’identificatore negli appunti, scegli dal menu di iTunes Composizione > Copia (su Mac) o Modifica > Copia (su Windows).

La registrazione come tester avviene sempre manualmente e per farlo, di solito, si deve mandare una e-mail al programmatore con gli UDID con i quali si vuol essere registrati. Infatti, ogni app dovrà essere compilata dall’SDK con il relativo file .mobileprovision che è generato a partire dal UDID (Universal Device Identifier). In pratica per ogni betatester, dovrà essere generato una app specifica per il suo dispositivo.

Per ogni applicazione da provare, quindi, il programmatore dovrà fornire due elementi:

  1. Un profilo di fornitura, che consente al dispositivo di eseguire applicazioni. Questo file ha estensione .mobileprovision.
  2. L’applicazione vera e propria in un file .ipa che sarà funzionante solo per il dispositivo che avrà un certo UDID con cui è stata compilata.

Infine, per installare un’applicazione, occorre trascina entrambi gli elementi nella libreria iTunes. e a questo l’app comparirà nella sezione Applicazioni della propia libreria iTunes. A questo punto è possibile sincronizzare l’iPhone per trasferire l’applicazione e il file .mobileprovision su di esso.

Per controllare che la loro installazione sia avvenuta correttamente, è sufficiente andare, dopo la sincronizzazione, sulle Impostazioni dell’iPhone, e selezionare la voce del menu “Generale”

Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile

e Profili (questa voce del menu è assente se non è stato installato alcun Profilo di Fornitura)

Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile

e troveremo una schermata simile:

Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile
Rimuovere il Profilo di Fornitura

Come avete visto il file .mobileprovision è stato installato su iTunes ed è da qui che dovremo eliminarlo! Per rimuovere il Profilo di Fornitura (Ad Hoc Provisioning Profiles), occorre:

  1. Rimuovere il profilo dal proprio iPhone (Impostazioni > Generale > Profili; selezionare il Profilo da cancellare e Rimuoverlo).
    Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile
  2. Nella home directory dell’utente di sistema del proprio Mac (~/Library/MobileDevice/) troverete la directory: “Provisioning Profiles” che contiene il file .mobileprovision. Sarà quindi sufficiente cancellare (o spostare) il contenuto della directory.
    Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile
  3. Quindi sincronizzate l’iPhone con iTunes e potrete constatare che il Profilo di Fornitura non verrà più ripristinato.

Questa procedura vale per i sistemi Mac OS X, ma per i sistemi Windows è analoga e a cambiare è solamente la directory in cui risiede il file .mobileprovision. In particolare (sostituire “username” con il proprio nome utente in uso nel sistema):

Mac OS X
/Users/username/Library/MobileDevice

Windows XP
C:/Documents and Settings/username/Application Data/Apple Computer/MobileDevice/

Windows Vista
C:/Users/username/AppData/Roaming/Apple Computer/MobileDevice/

Tag:Apple, iPhone, iPod, itunes, Mac os x, profilo, sdk, sincronizzare, Tutorial, udid, Windows
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Nov 2 2009

Convertire da riga di comando in Mac OS X un file icona .ICNS in un file di immagine PNG

Posted by Antonio Troise
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A volte capita di usare dei programmi di grafica particolari (spesso su piattaforma Mac OS X) che usano, per il salvataggio, un solo formato di output: l’ICNS.
Per chi non lo sapesse, il formato Apple Icon Image (ICNS) è il formato standard per le icone utilizzato esclusivamente per Mac OS X e sviluppato dalla Apple stessa. Questo formato supporta icone di varie dimensioni: 16×16, 32×32, 48×48, 128×128, 256×256 e 512×512 pixels, oltre che il canale alfa per la trasparenza e la sovrapposizione di più’ immagini (per ottenere, per esempio, l’effetto di una cartella aperta e chiusa). Il formato ICNS, in realtà, e’ semplicemente composto da un massimo di 5 immagini tiff sovrapposte: spesso sono solo di grandezze diverse altre volte, invece, sono immagini diverse a seconda dello stato che l’icona deve assumere in relazione al programma che la gestisce.

A differenza del formato ICNS, invece, i file icona .ICO del sistema operativo Windows sono delle piccole immagini raster che, nella loro accezione originale, supportano la trasparenza e la Multi-risoluzione 16×16 pixel, 32×32 pixel, 64×64 pixel fino ad arrivare, solo con Windows Vista, a 256×256 pixel in PNG compresso.

Come avete potuto intuire, sarà quindi molto facile imbattersi in grafici professionisti e in programma di grafica che, prediligono il formato ICNS poiché, è estremamente più potente e flessibile rispetto al classico formato .ICO di Windows (oltre al fatto, forse ovvio, che molti software di grafica sono nati e vivono tuttora nel mondo Mac, la piattaforma migliore, a detta di molti, per sviluppare grafica). Non a caso, infatti, molti dei più importanti siti di grafica professionale usano quasi esclusivamente questo formato.

Ma le icone .ICNS si possono trovare anche all’interno dei programmi per Mac OS X, che altro non sono che directory con estensioni .app. Per esempio, se vogliamo visualizzare il file ICNS del calendario di Mac OS X (iCal), basterà aprire il contenuto del pacchetto (tasto destro sull’applicazione interessata e selezionare dal menu a comparsa “Mostra contenuto pacchetto“) e navigare nella cartella Contents/Resources e qui troverete, tra gli altri file, anche una file icona .icns (iCal/Contents/Resources/App-empty.icns) che altro non è che l’icona visualizzata nel Finder dall’applicazione stessa.

Se si apre con Anteprima questo file icona è possibile apprezzare come sia composto da più immagini tiff (per la precisione 5) di dimensioni diverse. Ecco un esempio per il file icona della applicazione iCal:

iCal ICNS

Convertire una icona ICNS in PNG da riga di comando

A volte, però, si potrebbe avere la necessità di dover convertire il formato ICNS in un più classico formato PNG, magari se si vuole riutilizzare l’immagine dell’icona su un sito web. Oltre a tool online come iConvert o ad applicativi per Mac OS X come il blasonato Img2icns, non tutti sanno che lo stesso sistema operativo Mac OS X ha un tool da riga di comando che deriva dal BSD, sips (scriptable image processing system), che permette di eseguire questa operazione in completa autonomia, senza dover installare software di terze parti. In realtà sips è usato correntemente nella suite degli “Image Events” di AppleScript, tanto da poter lancare gli stessi comandi da interfaccia grafica, ma è indubbio che è veramente comodo e veloce avere sempre a disposizione da riga di comando questo programma.

Basterà, quindi, aprire il Terminale e digitare la seguente riga:


sips -s format png fileicon.icns --out fileicon.png

e in pochi istanti il file icns verrà convertito, con le stesse dimensioni in pixel, nel formato PNG. Ma le funzionalità di questo programma sono molte: basterà aggiungere l’opzione “–rotate 90” (-rotate degreesCW) per ruotare di 90 gradi l’immagine PNG corrispondente, mentre aggiungendo “-flip horizontal|vertical” si potrà a tutti gli effetti rovesciare, ribaltare l’immagine. Quindi si potrà anche, con l’opzione “–cropToHeightWidth pixelsH pixelsW” eseguire il crop, ovvero il ritaglio della immagine, e quindi con “–resampleHeightWidth pixelsH pixelsW” la si potrà ridimensione. Tutto con una sola riga di comando, come nella vecchia ma mai tramontata potente filosofia unix.

Come creare un file ICNS

Una volta estratta l’icona ICNS in un formato grafico comune come il PNG potete elaborare l’immagine e usarla su un sito web oppure potreste voler ricreare di nuovo una nuova icona ICNS per una qualsiasi vostra applicazione. Per farlo potete usare un tool messo a disposizione gratuitamente da Apple nella suite dell’SDK per i Developer (presente in ogni DVD di installazione del sistema operativo o direttamente scaricabile anche dal sito Apple): Icon Composer.app (/Developer/Applications/Utilities/Icon Composer.app). Il programma è veramente semplice ed intuitivo perché vi mostrerà 5 aree diverse ognuna per ciascuna risoluzione consentita dove potete fare un semplice drag e drop dell’immagine desiderata da associare.
Vi lascio ad un video esemplificativo per la spiegazione passo passo:

Tag:bsd, grafica, icns, icone, Mac os x, png, sdk, Windows
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Ott 15 2008

Dopo la rimozione della clausola di segretezza sull’SDK iPhone in arrivo libri, video tutorial e corsi online. Il successo dell’App Store e elenco dei siti per imparare a programmare l’iPhone

Posted by Antonio Troise
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iPhone SDK Fino a qualche tempo, per rispettare i vincoli di segretezza dell’SDK dell’iPhone, era impossibile pubblicare tutorial o libri su come programmare su questo dispositivo, tanto che l’editore The Pragmatic Programmers fu costretto cancellare la pubblicazione di un libro sulla programmazione su iPhone.
Dovete sapere, però, che questo genere di vincolo è cosa molto comune e diffuso nel settore informatico, ma, di solito, subito dopo il rilascio del prodotto, tale vincolo viene rimosso proprio per permettere la naturale diffusione di conoscenza del prodotto. Il perdurare di questo vincolo di segretezza, quindi, ha prodotto, su siti come Amazon, una quantità notevole di libri relativi alla programmazione su iPhone in pre-ordine.

Censura e clausole di segretezza

Oltre a questo problema si aggiunse anche la forte censura di Apple per applicazioni che non superavano il test di validazione o replicavano (creando confusione tra gli utenti) le funzioni native dell’iPhone: sono stati casi eclatanti applicativi come NetShare (che permetteva il tethering, ovvero l’uso di iPhone come modem per collegarsi in rete con il pc), Podcaster (per la gestione e il download dei podcast direttamente dal proprio iPhone) e MailWrangler (una utility che fa il login automatico sulla webmail di Google). Se siete interessati, qui trovate la lista aggiornata di tutte le applicazioni eliminate dall’AppStore per volontà della Apple e senza far sapere nulla agli sviluppatori.

Il fondo Apple lo toccò quando, a seguito delle lamentele di tutti i programmatori a cui erano stati rifiutati gli applicativi (su cui avevano lavorato anche per mesi), Apple ebbe l’ardire di ricordare ai programmatori che anche le lettere di rifiuto di Apple ricadevano sotto il “non disclosure agreement”, e quindi non potevano in nessun caso essere pubblicate.

iPhone SDK
App Store: l’Eldorado degli sviluppatori e di Apple

E’ anche vero, però, che il nuovo modello di vendita delle applicazioni nell’App Store, sembrava quasi essere la nuova Eldorado degli sviluppatori di tutto il mondo: a fronte di una visibilità mondiale di iTunes e di una banda illimitata per la gestione del download degli applicativi e dei relativi update, il programmatore poteva guadagnare il 70% del costo dell’applicazione, e ciò si tramutò, per molti, in guadagni stratosferici: da 2.000$ al giorno per la sviluppatrice di 2 Across (un gioco di cruciverba), a 250.000$ in 60 giorni a fronte di un costo per copia di 2,39 €, per un gioco a incastri come Trism.

Così, da quando Apple inaugurò l’App Store su iTunes Store, sono stati scaricati oltre 60 milioni di programmi per il cellulare, vendendo applicazioni per un milione di dollari al giorno solo grazie a App Store. Considerando che Cupertino ha una percentuale pari al 30% sulle somme ricavate dalle vendite delle applicazioni, mentre il 70% resta ai rispettivi sviluppatori, potete capire come sia facile considerare l’App Store una Eldorado per i programmatori!

Tutto ciò, abbinato al successo planetario degli iPhone 3G e all’incremento continuo delle vendite dei Mac, portò il valore di mercato di Apple al 3° posto (AAPL $157,012,662,240), superando quello di Google che cadeva al 4° posto (GOOG $156,392,862,560). E pensare che il CEO di DELL, durante la crisi di Apple degli anni ‘90, suggerì di liquidare la società e dare i soldi agli azionisti.

La rimozione della clausola NDA

Sarà stato l’enorme successo delle vendite su AppStore o, semplicemente, le troppe critiche provenienti da programmatori e giornalisti, che finalmente, la strategia della Apple iniziò a cambiare rotta, tanto che la società decise di rimuovere le clausole di segretezza NDA (non disclosure agreement) dal contratto di sviluppo dell’iPhone. Tramite un annuncio ufficiale nella sezione dedicata agli sviluppatori, l’azienda rende noto che veniva rilasciato un nuovo contratto privo delle clausole NDA per tutte le applicazioni già rilasciate. Nella nota, Apple si è giustificò dichiarando di aver imposto così stringenti vincoli al fine di proteggere, unitamente ai brevetti, le innovazioni dell’azienda, riconoscendo nelle NDA una seria minaccia per gli sviluppatori.

I libri per programmare con l’iPhone

iPhone Developer’s Cookbook, The: Building Applications with the iPhone SDK Da questo punto in poi, la strada è stata tutta in discesa per gli sviluppatori poiché, finalmente, è stato possibile pubblicare libri e condividere informazioni sulle tecnologie di iPhone al fine di agevolare la condivisione delle conoscenze sulla programmazione di questo dispositivo mobile. In breve tempo sono iniziati ad apparire i primi libri sullo sviluppo di applicazioni per iPhone e iPod Touch. Tra questi, quelli probabilmente più attesi, sono stati, entrambi in lingua inglese, “iPhone SDK Development”, realizzato da The Pragmatic Programmers (acquistabile qui in formato elettronico o cartaceo) e “iPhone Developer’s Cookbook, The: Building Applications with the iPhone SDK”, di Erica Sadun, (acquistabile qui sia in formato elettronico che cartaceo).
Un altro libro interessante è anche: Beginning iPhone Development: Exploring the iPhone SDK, con tanto di codice sorgente degli esempi da scaricare e un capitolo da leggere.

Quindi, l’editore The Pragmatic Programmers, pubblicò anche un interessante video introduttivo gratuito, della durata di 22 minuti, liberamente scaricabile qui, sulla programmazione con l’iPhone e mettendo a pagamento i successivi video più specifici.

Apple’s iPhone Tech Talk World Tour

Infine, il 9 Ottobre 2008, Apple lanciò in grande stile l’Apple’s iPhone Tech Talk World Tour, una sorta di seminario speciale made in Cupertino che avrà una tappa nelle 24 città più importanti del mondo (tra cui, il 19 Novembre anche Roma per l’Italia), con lo scopo di fornire le basi per quanto riguarda la programmazione con XCode e quindi su come creare Applicazioni per iPhone. Come si legge dalle note, sembra che i corsi siano rivolti non soltanto ai veterani, ma anche ai novizi ed ai professionisti dell’IT. La partecipazione è gratuita, ma il numero di posti è limitato (io mi sono iscritto nella speranza che mi accettino), ed è dedicata soltanto alle persone che hanno un account da developer sul sito Apple.

Apple
Siti che pubblicando tutorial per programmare con iPhone

Se desiderate imparare a programmare l’iPhone, magari per andare preparati al seminario Apple di Roma o semplicemente per guadagnare qualcosina dalla vendita dei vostri applicativi, vi consiglio, oltre che a scaricare l’SDK, anche un paio di siti interessanti. Il primo è di Apps Amuck che ha lanciato un’iniziativa unica: per 31 giorni pubblicherà un tutorial giornaliero (comprensivo anche di esempio pratico funzionante) in cui illustrerà un progetto per piattaforma iPhone e iPod Touch. Ognuno dei mini progetti illustra una diversa funzione presente nell’SDK, mostrando anche tecnologie che normalmente non vengono trattate dai libri.
Il secondo sito che voglio suggerirvi è, invece, la migliore proposta italiana per sviluppare con l’SDK dell’iPhone: iPhone and Go (prima residente su piattaforma WordPress), un blog che, giorno dopo giorno, vi insegna a programmare per questa affascinante piattaforma Touch.

Altri riferimenti utili per programmare con XCode sono, senza dubbio, XCode Italia, la comunità italiana per gli sviluppatori di XCode (e quindi, non solo per iPhone, ma per tutto l’ambiente di programmazione di Mac OS X).

Per finire, se amate gli screencast, allora vi suggerisco iPhone Development Central Website, un sito che, tramite utili video tutorial in inglese (divisi per tra fasi di apprendimento: Beginner, Intermediate e Advanced), vi spiega come programmare con l’iPhone SDK.

UPDATE: L’Università di Stanford ha iniziato, pochi mesi fa, un corso relativo allo sviluppo delle applicazioni su iPhone, chiamato “iPhone Application Programming”. Da ieri sono disponibili i PDF di questo corso; vi elenco qui le lezioni da scaricare divise per argomentazioni:

Slide :
01-Introduction.pdf
02-ObjectiveC.pdf
03-CustomClasses.pdf
04-ModelViewController.pdf
05-ViewsAnimation.pdf
06-MoreViewsAndAutorelease.pdf
07-ViewControllers.pdf
08-NavigationTabBarControllers.pdf
09-TableViews.pdf
10-Data.pdf
11-Performance.pdf
12-TextInputPresentModal.pdf

Compiti :
Assignment1B.pdf
Assignment1A.pdf
Assignment2A.pdf
Assignment2B.pdf
Assignment2B-Walkthrough.pdf
Assignment3.pdf
AssignmentPresence1.pdf
Presence2Files.zip
AssignmentPresence2.pdf
Presence3Files.zip
AssignmentPresence3.pdf

Progetti d’esempio
ViewsExample.zip
08-MyTabBar.zip
09-MyTableView.zip
09-Scroll.zip
10-MySQLiteTableView.zip
10-MyFlickrTableView.zip
11-LetsMakeAThread.zip
11-ThreadedFlickrTableView.zip

Potete trovare i nuovi aggiornamenti e seguire le lezioni al seguente link.

Tag:amazon, app, app-store, Apple, iPhone, ipod-touch, itunes, Libri, Mobile, NDA, programmatori, programmazione, screencast, sdk, Tutorial, Video
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