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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Dic 5 2008

Come scaricare da Rapidshare da riga di comando con Linux o Mac OS X

Posted by Antonio Troise
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Wget Rapidshare Alle volte può sembrare che, quando vengono proposte soluzioni a riga di comando, ci si voglia complicare le cose nonostante esistano decine di altri modi, molto più user friendly, semplici, efficaci e veloci. Vi starete chiedendo per quale motivo una persona vorrebbe scaricare un file da riga di comando piuttosto che usare una delle tanti utility grafiche e gratuite disponibili o, più semplicemente, usare il download manager del proprio browser, che qualunque esso sia, svolge già efficacemente il proprio lavoro?
Ebbene, la ricerca di queste soluzioni alternative avvengono semplicemente per necessità e non solo per il gusto di complicarsi la vita lanciandosi ogni volta in nuove sfide, o almeno è questo quello che accade a me!

Vi siete mai chiesti o vi siete mai trovati nella situazione di dover scaricare qualche file in parallelo? Ebbene, sicuramente avrete constatato un inevitabile rallentamento del sistema direttamente proporzionale al numero di download simultanei che vengono lanciati, sia perché, almeno in minima parte il processore deve gestire il trasferimento, sia perché la scrittura di più file contemporaneamente sull’hard disk (anche se in questo caso il concetto di simultaneità non è verosimile) impegnano il drive tanto da lasciare indietro le operazioni del sistema operativo.

Ebbene, la situazione potrebbe essere spiacevole se su quello stesso PC ci dovete lavorare. Ed è allora che vi viene in mente che forse potreste riutilizzare quel vecchio PC che non usate più, formattarlo, installarci sopra una qualsiasi distribuzione linux, e usarlo esclusivamente come Download Manager. Quindi, ogni qualvolta, vorrete scaricare un o più file da Rapidshare, basterà che vi colleghiate in telnet sul PC Muletto, aprite un file di testo, incollate le url dei file Rapidshare da scaricare, salvate il file e lanciate un piccolo script che eseguirà per voi tutto il lavoro, senza appesantire il sistema su cui state lavorando. Ovviamente, il sistema che adotterò, per essere il più leggero e flessibile possibile, non disporrà di una interfaccia grafica, bensì sarà esclusivamente a riga di comando, insomma da veri geek. Ma vi assicuro che questa è la soluzione inaspettatamente più semplice per risolvere il vostro problema di performance.

In questa sede, comunque, affronterò esclusivamente la soluzione che risolverà il problema di come scaricare un file da Rapidshare se si possiede un abbonamento Premium e quindi si potrà disporre di un utente e password che vi garantirà un servizio che può accettare più richieste di download contemporanee (anche se come vedremo più tardi ho deciso di non usarlo per non appesantire il vecchio PC Muletto) e che non richiede alcun tempo di attesa tra un download e il successivo.

Installare WGET

Per la mia soluzione userò wget, un potente comando per scaricare una pagina web o inviare richieste GET o POST, con o senza autenticazione. Se disponete di un sistema Unix/Linux, è molto probabile che lo troverete compilato e già pronto per essere eseguito. Se invece vi trovate su un sistema Mac OS X (Tiger o Leopard che sia), nonostante si abbia a disposizione nel sistema operativo una shell unix completa di tutti i maggiori comandi, l’unico a mancare sarà proprio wget. Ci sono alternative altrettanto valide, come curl o ftp (e, per chi se lo ricorda, anche lynx che col comando “lynx URL >dump.txt” è una variante alternativa), ma per i nostri scopi, wget è abbastanza flessibile e semplice tanto da essere necessario per creare il nostro script. Quindi, per chi non volesse passare per la fase di compilazione, qui potete scaricare la versione compilata per i sistemi Mac OS X 10.5.3 e superiori (quindi anche Tiger e Leopard): wget.zip. Una volta scaricato sarà già funzionante sul vostro sistema, ma per una installazione completa, lanciate questi comandi:

e se fosse necessario, eseguirte un

anche se nel file .profile della propria home directory dovrebbe già contenere il percorso settato, come qui mostrato:

Ora che abbiamo installato wget sul nostro sistema Mac, questo si comporterà a tutti gli effetti come un sistema Linux, quindi d’ora in poi non farò alcuna distinzione tra i due sistemi operativi.

Creare lo script – STEP 1

Per la creazione dello script ho preso spunto da my-guides.net e in questa sede mi dedicherò a spiegarne il funzionamento del codice adattato alle mie esigenze.

Rapidshare, per l’autenticazione, usa i cookie HTTP, dei file di testo inviati da un server ad un Web client (di solito un browser) e poi rimandati indietro dal client al server, senza subire modifiche, ogni volta che il client accede allo stesso server, e sono usati per eseguire autenticazioni e tracking di sessioni e per memorizzare informazioni specifiche riguardanti gli utenti che accedono al server.
Quindi, la nostra prima operazione, sarà quella di autenticarsi sul server Rapidshare e di salvare i cookie che mi permetteranno, in seguito, di scaricare qualsiasi file dal sito di hosting file.
Attensione, lo STEP 1, andrà eseguito solo una volta, perché i cookie, a meno che non si proceda alla loro eliminazione manuale, verranno salvati in una cartella della vostra home directory.

Il comando da lanciare è il seguente:

dove i parametri indicano:

  • –save-cookies: definisce dove salvare i cookies. Essendo dati più sensibili ho preferito creare un file nascosto (anche se ciò non garantisce la sicurezza del file)
  • –post-data: assegna il metodo POST (piuttosto che GET) per inviare al form di login i dati di username e password.
    –no-check-certificate: non richiede la validazione del certificato che restituisce il server (Se state usando una versione di wget precedente alla 1.10.2 l’opzione –no-check-certificate non è necessaria)
    -O: esegue il download della pagina html solo per ottenere i cookie e redirige l’output su /dev/null per non far comparire a video le righe del codice html.

Ovviamente, ricordatevi di sostuire USERNAME e PASSWORD con quelli del vostro account Rapidshare.

Creare lo script – STEP 2

Ora, ogni qualvolta dobbiamo scaricare un file da Rapidshare, dobbiamo digitare quanto segue:

dove il parametro -c si occupa di recuperare un eventuale download precedentemente interrotto che, quindi, ripartirò dal punto di arresto, mentre il parametro –load-cookies esegue un caricamento preventivo dei cookie precedentemente salvati per ottenere l’autorizzazione a scaricare, per poi, infine, dare in pasto la URL desiderata del file da scaricare. Però, nel momento in cui dovete scaricare più di un file, è evidente che dover scrivere ogni volta questa riga può essere noioso. Ecco perché ci troveremo a dover scrivere un piccolo script bash che automatizzerà il processo, dandogli in input le righe di un file urls.txt (che conterrà un file per ogni riga):

Salvate il codice sopra come file downloader.sh e rendetelo eseguibile con il seguente comando:

Ora copiate tutti i link dei file Rapidshare (uno per riga) che volete scaricare e incollateli nel file urls.txt. Quindi, per scaricare tutti i file, basterà digitare questo semplice comando:

Et Voilà! Il gioco è fatto e potete disporre di un sistema leggero, indipendente e autonomo per scaricare decine di file senza appesantire il vostro PC.

Scompattare un file RAR da riga di comando

Di solito i file su Rapidshare vengono compressi nel formato RAR e qualche volta sono anche protetti da password. Se volete completare l’opera, potete scaricare l’utility per riga di comando per Linux (o Mac) unRar 2.71 (ma esiste anche unrar della rarlab) e una volta decompresso

è possibile compilarlo entrando nella cartella unrar-2.71 appena creata e lanciando i comandi

Ora vi ritroverete il file eseguibile unrar nella directory /usr/local/bin/ e quindi accessibile da qualsiasi directory.

Tag:bash, curl, download, export, Linux, Mac os x, password, rapidshare, shell, unix, wget
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Lug 4 2008

Rapidshare: addio ai captcha per gli utenti Free! Ora è possibile scaricare fino a 200 MB alla volta senza più lunghi tempi di attesa

Posted by Antonio Troise
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Dopo avere introdotto captcha sempre più complicati da risolvere, che, oltre a contenere lettere distorte, avevano anche dei simboli come cani, gatti o auto, chi non aveva un account Premium a pagamento non era molto soddisfatto delle scelte di Rapidshare per combattere il download automatico dei file, perché rendeva il servizio davvero poco usabile. D’altra parte sembrava che, ogni azione volta a rendere difficile il lavoro di questi software in grado di leggere e interpretare i captcha, aveva come unico risultato di complicare la vita e la vista degli utenti Free che desideravano scaricare un file.

Inoltre, un altro elemento frustrante per gli utenti Free, è sempre stato il ticket time, ovvero il tempo di attesa tra un download e l’altro, che è sempre proporzionale a quanto si è scaricato fino a quel momento, e può a arrivare sino ad un massimo di 104 minuti di attesa.

Il primo passo: le Happy Hours

E’ per questo che, forse per testare un servizio a più ampio spettro, Rapidshare il 17 Aprile 2008 introdusse le Happy Hours, ovvero alcune ore nell’arco della giornata in cui anche gli utenti Free potevano scaricare liberamente godendo di una parte dei privilegi degli utenti Premium.
Se inizialmente, questa possibilità, sembrava quasi essere una sorta di pubblicità delle potenzialità di un account Premium, alla luce dei fatti odierni, è ipotizzabile che le Happy Hours siano state una fase di test intermedia per arrivare alla eliminazione completa dei captcha.

Il secondo passo: addio Captcha e lunghi tempi di attesa

Ed è infatti è quello che è successo il 2 Luglio 2008, quando con un comunicato ufficiale Rapidshare ha dato l’addio ai captcha!
D’ora in poi, quindi, anche gli utenti Free potranno caricare e scaricare file (sino a 200 MB, mentre prima il limite era di 100 MB) senza compilare alcun form ma semplicemente cliccando su un link e senza alcun eccessivo tempo di attesa tra un donwload e l’altro (infatti rimane ancora un tempo di attesa refrattario perlopiù fisso che va tra i 25 e i 45 secondi ma che non dovrebbe essere proporzionale a quanto si è scaricato sino a quel momento).

Per proteggere, però, Rapidshare da congestioni di traffico causati dai software di download automatico che, a questo punto, senza captcha avrebbero davvero la vita semplificata, Rapidshare ha posto un limite sulla velocità di download, valido ovviamente solo per gli utenti non paganti, di 500 kb/sec, e un limite pari ad 1 sul numero di download contemporanei (ovvero si potrà scaricare un solo file alla volta).

Rapidshare No Captcha
Gli account Premium

Per i Premium User, invece, ora è possibile scaricare sino a 10 GB al giorno e se non si usa tutta la banda messa a disposizione, questa si accumulerà per i giorni successivi sino ad arrivare ad un massimo di 50 GB: per esempio, se per 5 giorni non si scarica nulla, il 6° giorno si potrà scaricare fino a 50 GB in una sola giornata!

Ma non sono solo questi i vantaggi di un account Premium di Rapidshare: velocità di download illimitata (io sono arrivato sino a 2000 KB/sec), download istantaneo appena si clicca su un link rapidshare (mentre un utente free deve comunque passare per la pagina di Rapidshare e scegliere di scaricare come Free User), numero illimitato di download paralleli (mentre i free user possono scaricare solo un file alla volta) e supporto al Resume di un download e ai Download Accelerator.

La fine di Rapidshare?

Intelligentemente, credo, Rapidshare ha smesso di fare la guerra e ha giocato la carta di dare tutto a tutti, ma con delle ristrettezze, per i Free User, imposte lato server e, quindi, più difficili da scavalcare come per i captcha. Molti credono che così facendo Rapidshare soccomberà sotto il peso eccessivo dei suoi download, e che la sua fine sia davvero prossima. Sta di fatto che attualmente il sito Rapidshare.com è in posizione numero 12 tra i siti più popolari secondo la classifica di Alexa e credo che forse questa astuta mossa contribuirà a farlo restare in vetta ancora a lungo.
Staremo a vedere!

Tag:alexa, banda, captcha, download, happy hours, rapidshare, traffico, velocità
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Mag 31 2008

Come scaricare con Rapidshare senza limiti nelle Happy Hours: a che ora della giornata avvengono e tutti i programmi di notifica delle Happy Hours

Posted by Antonio Troise
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Credo che Rapidshare sia uno dei migliori servizi di One-click hosting perché, anche se presenta molte limitazioni per gli utenti non premium, è comunque molto veloce nel download dei file di grosse dimensioni, rispetto a siti come Megaupload (che comunque ha meno restrinzioni), YouSendIt, Mediafire o Filefront.

I limiti di Rapidshare

Il problema maggiore di Rapidshare è che, se non si è utenti paganti, bisognerà far fronte a notevoli disagi:

  1. Limite di 100 MB scaricabili dallo stesso indirizzo IP
  2. E’ possibile scaricare solo un file alla volta
  3. Sono stati introdotti dei nuovi captcha (già per loro natura poco usabili) che, oltre a contenere lettere distorte, contengono anche dei simboli come cani, gatti o auto, e solo quelle lettere con i gattini andranno scritti nell’apposita area. Insomma a volte è davvero difficile identificare la sequenza dei caratteri giusti!
  4. Infine, un’altra cosa davvero frustrante per gli utenti free, è il ticket time, ovvero il tempo di attesa per il download successivo, che è sempre proporzionale a quanto si è scaricato fino a quel momento, e può a arrivare sino ad un massimo di 104 minuti di attesa. La regola è semplice: ogni megabyte scaricato corrisponde a 60 secondi di attesa per il successivo download.
Le Rapidshare Happy Hours

Quello che non tutti sanno è che, però, RapidShare ha attivato dal 17 Aprile 2008 le Happy Hours, ovvero di alcune ore nell’arco della settimana di download libero e in cui gli utenti free potranno godere di alcuni privilegi premium. Infatti, all’utente non sarà richiesto l’inserimento di alcun captcha, si potranno scaricare più file (anche usando un download manager), non sarà attivo il sistema ticket-based di attesa per il download e non vi saranno limitazioni della quantità di MB scaricabili.

Di solito le Happy Hours di Rapidshare sono:

Lunedi – Venerdi 00:00h – 18:00h (UTC+1)
Sabato – Domenica 00:00h – 14:00h (UTC+1)

L’estensione di notifica delle Happy Hours per Firefox

Se avete paura di dimenticarvi questi eventi quotidiani di download libero, allora potreste essere felici di sapere che esiste anche una comoda estensione per Firefox (per ora compatibile solo per le release 1.5 e 2.0): HappyChecker 1.0. Questo piccolo addon, lavorando in background, consente di essere informati, tramite un avviso, su eventuali Happy Hours programmate dallo Staff di RapidShare. L’estensione ha avuto un discreto successo visto che, come si legge dal blog dell’autore, è stata scaricata 2439 in soli 7 giorni.

Le applicazioni di notifica delle Happy Hours per Windows

Se non siete soliti usare Firefox o lo usate di rado tanto non lasciarlo sempre aperto, allora esiste anche una applicazione per Windows, Rapidshare Happy Hours Detector, che risiederà nella vostra tray area e vi notificherà, con un popup o un suono a vostro piacimento, quando le Rapidshare Happy Hours sono abilitate. L’applicazione richiede il Microsoft .NET Framework 3.5. Cliccate qui per scaricare direttamente il file di installazione.

Se non disponete, però, del Microsoft .NET Framework 3.5 allora potete anche usare Rapidshare Happy Hours Detector 2 (qui il download diretto) oppure HappyCat 1.0.1 (qui il download diretto).

Tag:captcha, download, estensione, firefox, happy hours, rapidshare, Windows
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