Levysoft
  • Home
  • Portfolio
  • WordPress Plugin
  • Contattami

Dal 2004 il blog di Antonio Troise

RSS FeedTwitterFacebook
Ago 14 2008

Le Olimpiadi di Adobe Flash Vs Microsoft Silverlight. Tutti i siti per vedere le Olimpiadi divisi per tecnologia compreso il nuovo portale Eurovisionsports.tv per vedere 12 canali in streaming col veloce Flash

Posted by Antonio Troise
Tweet

Quest’anno credo passerà alla storia per aver dato ai navigatori di tutto il mondo la possibilità di assistere gratuitamente e in diretta alle Olimpiadi. Ma credo passerà alla storia anche come la prima battaglia tra due piattaforme tecnologiche: SilverLight della Microsoft (insieme a fratello maggiore Windows Media Video), scelta dai broadcaster Nbc e Rai Sport, e Adobe Flash utilizzata da Youtube, di Yalp di Alice Telecom Italia e dal nuovo servizio di streaming video che ho scoperto fa poco: Eurovisionsports.

Adobe Flash Vs Microsoft Silverlight

Se, infatti, la piattaforma messa a disposizione da Microsoft, consente di raggiungere una buona qualità video solo in presenza di connessioni a banda larga, quella Flash della Adobe, invece, si rivela molto efficace, con ottime immagini video, anche in presenza di una connessione internet lenta. Ma se il servizio offerto da Youtube, probabilmente a causa delle numerose dispute legali, si è rivelato, parziale, non in diretta e circoscritto solo a determinate aree del mondo che non hanno comprato i diritti delle Olimpiadi, e quello di Yalp di Alice Telecom Italia, offre solo un numero ristretto di eventi, il portale di Eurovisionsports.tv

Eurovisionsports.tv

Eurovisionsports Eurovisionsports.tv si è rivelato davvero eccezionale: 12 canali live, senza commentatori in italiano, ovviamente, e molto spesso anche senza commenti internazionali (insomma sembra di essere davvero Pechino a seguire le Olimpiadi), che grazie alla tecnologia Flash è molto più veloce di tanti altri servizi che spesso vengo subissati da richieste di connessioni tanto da farli collassare.
Le trasmissioni si vedono benissimo, peccato che non si possano mettere a tutto schermo. Peccato, inoltre, che dei 12 canali non mostri mai un anteprima di quello che sta trasmettendo (come invece accade per il portale di Rai Sport che è in grado di visualizzare anteprime live dei suoi 6 canali), costringendo l’utente, quindi, a cliccare su tutti i canali prima di trovare quello che si vuole guardare.
C’è una comoda guida EPG che, in base all’evento, ci dice in quale Channel andare a guardare, ma risulta un po’ complicato e poco intuitivo andarsi a scorrere tutti gli eventi, anche perché tutti gli orari di inizio trasmissione sono indicati in GMT: essendo noi, con l’ora legale, GMT+2, agli orari indicati dovremmo aggiungere 2 ore!

Una cosa particolare del servizio è che, come scritto, dopo 20 minuti lo streaming si interromperà automaticamente e, dopodicché, occorrerà ripremere Play. Purtroppo sembra che funzioni solo con Internet Explorer e con Macromedia Flash 7.0.25.

Tutti i siti dove vedere le Olimpiadi in streaming

Ricapitolando, quindi, ecco dove vedere le Olimpiadi in streaming su internet:

  • NBC Olympics on the Go
  • Yalp di Alice Telecom Italia
  • Eurovisionsports
  • Rai Sport (scarica la playlist per vedere in streaming i canali Rai con VLC o Windows Media Player)
Tag:adobe, flash, microsoft, olimpiadi, rai, silverlight, streaming, tv, vlc, windows media player, wmv, youtube
CONTINUE READING >
1 comment
Ago 13 2008

Come vedere in diretta le Olimpiadi di Pechino 2008 in streaming con VLC su Windows, Linux e Mac OS X grazie alla Playlist degli 8 canali Rai che potete scaricare

Posted by Antonio Troise
Tweet

Per vedere le Olimpiadi di Pechino 2008 esistono numerosi servizi online che danno questa opportunità del tutto gratuitamente: da NBC Olympics on the Go al canale di Yalp dedicato alle Olimpiadi 2008, fino al più completo di tutti, il multicanale internet di Pechino 2008 della Rai, dove è possibile seguire, con 6 flussi video, tutte le gare della rete olimpica Rai2 e anche quelle in onda su RaiSport Più.

Soluzione universale per vedere le Olimpiadi su Windows, Linux e Mac OS X

Il problema è che tutte queste soluzioni non sono spesso alla portata di tutti ma solo per chi usa un PC con Windows (dato che tutti questi flussi video funzionano solo con Windows Media Player o con SilverLight) o per chi ha un Mac con installato il plugin per WMV Flip4Mac. Ma non tutti sanno che esiste una soluzione universale per garantire la visione delle Olimpiadi su qualsiasi piattaforma, che sia Windows, Linux o Mac OS X. Il trucco è stato quello di estrapolare gli stessi flussi streaming del canale Pechino 2008 della Rai e vederli direttamente sul proprio player video, senza essere costretti a caricare il sito web della Rai per visualizzare i video dal proprio browser.

Olimpiadi in Streaming con VLC

In particolare per avere una soluzione multipiattaforma, oltre che per avere un player multimediale in grado di visualizzare nativamente (senza la necessità di codec aggiuntivi) filmati wmv in streaming, la scelta è ricaduta, spontaneamente, sull’adozione di VLC, un player gratuito disponibile per Windows, Linux e Mac OS X.

Una volta installato VLC sul proprio sistema basterà aprirlo e dal menu File > Apri Rete… inserire una delle seguenti URL per seguire le olimpiadi in streaming:

mms://212.162.68.201/olimpiadi1
mms://212.162.68.201/olimpiadi2
mms://212.162.68.201/olimpiadi3
mms://212.162.68.201/olimpiadi4
mms://212.162.68.201/olimpiadi5
mms://212.162.68.201/olimpiadi6
mms://212.162.68.201/olimpiadi7 (Rai2)
mms://212.162.68.201/olimpiadi8 (RaiSport Più)

Olimpiadi in Streaming con VLC 2

In particolare gli ultimi due permettono di vedere Rai2 e RaiSport Più dove è possibile vedere praticamente tutti gli eventi più importanti e decisivi delle Olimpiadi.

Se avete problemi di lentezza o squadrettamento delle immagini, allora potete usare uno dei seguenti indirizzi IP alternativi disponibili da sostituire con quelli elencati sopra:

212.162.68.13
212.162.68.42
212.162.68.102
212.162.68.162
212.162.68.163
212.162.68.203
212.162.68.213
212.162.68.231
212.162.68.242

Per i più pigri ho creato una playlist M3U con tutti gli 8 canali in streaming della Rai: sarà sufficiente scaricarla e aprirla con il vostro VLC (ma funziona bene anche con Windows Media Player di Windows).

Scarica Playlist Olimpiadi Streaming Rai.

Da quello che ho potuto appurare sul mio sistema Mac OS X, sembra che, se si vede il flusso video in streaming direttamente dal proprio player multimediale come VLC, vi sia un ritardo di poco più di 5 secondi rispetto a quello che si può vedere sul sito web della Rai.

Ora che sapete come guardare le Olimpiadi non vi resta che andare a consultare il Calendario Ufficiale delle Olimpiadi e decidere quali eventi sono da non perdere.

Tag:gratis, ip address, m3u, olimpiadi, Playlist, rai, silverlight, streaming, televisione, tv, videolan, vlc, windows media player, wmv
CONTINUE READING >
13 comments
Ago 5 2008

Youtube trasmetterà le Olimpiadi ai 77 paesi che non hanno acquistato i diritti televisivi. Come vedere i giochi olimpici sul portale Rai, sul iPhone e su Windows Vista

Posted by Antonio Troise
Tweet

Olimpiadi Beijing 2008 Se in Italia e in molti altri paesi europei e del Nord America, le Olimpiadi verranno trasmesse regolarmente sulle televisioni nazionali dai grandi network locali che hanno acquistato i diritti televisivi, nel resto del mondo, e in particolare in 77 Paesi tra i quali l’India, la Corea del Sud e la Nigeria, il servizio verrà, per la prima volta, offerto da Youtube, ovviamente solo su piattaforma PC anziché televisiva.

Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, quindi, la famosa manifestazione avrà un proprio canale televisivo per il quale produrre e gestire i propri contenuti. E tutto grazie a Youtube, che, a partire dal 6 Agosto 2008 (i Giochi iniziano l’8 Agosto ma dal 6 saranno trasmesse le anteprime legate al grande evento sportivo del 2008) e per tutti i 17 gironi dei Giochi Olimpici, trasmetterà video servizi con durata massiama di 10 minuti, per un totale di 3 ore al giorno al massimo, preparati dallo stesso Comitato Olimpico Internazionale (che useranno i video della Rete Olympic Broadcasting Services) all’indirizzo youtube.com/beijing2008.

Ma la particolarità è che, a poter approfittare di questo evento, saranno solo i Paesi in cui nessuna televisione ha acquistato i diritti delle Olimpiadi, proprio per non andare contro ai grandi network televisivi che hanno comprato l’esclusiva della diretta. Il tutto sarà garantito da un sofisticato sistema di filtraggio messo in atto da Google che analizzerà l’area di provenienza degli utenti per bloccare tutti quelli che provengono dall’Europa e dal Nord America. Infine, per evitare di cadere nelle già numerose cause legali per violazioni di copyright sugli spezzoni televisivi presenti su Youtube, i suoi tecnici dovranno rimuovere tutti i video delle Olimpiadi catturati dalla televisione e diffuse senza autorizzazione.

Il numero degli spettatori di YouTube, però, a detta di molti, potrebbe tuttavia essere relativamente ridotto, ovvero attorno ai 200 milioni di persone, visto che la maggior parte dei 77 Paesi raggiunti dal servizio ha un’estensione territoriale piuttosto limitata. La Cina, inoltre, paese ospitante delle Olimpiadi, non permetterà ai propri abitanti di utilizzare il contenuto di YouTube: i suoi 180 milioni di utenti video Internet si rivolgeranno a un’altra fonte online, ovvero CCTV.com, la divisione Internet della China Central Television.

Insomma, se da un lato il fatto che Youtube possa a trasmettere, nei paesi che non possano permetterselo, il più grande evento mondiale del tutto gratuitamente, è una grande opportunità oltre che un segno dei tempi che cambiano, visto che ora per la prima volta la copertura dei Giochi sarà globale e completa sul fronte online. Il fatto, però, che in Italia il canale beijing2008 di Youtube non potrà essere visto, è un po’ un peccato anche perchè, se stavate pensate che con qualche proxy si poteva risolvere la situazione, dovete sapere che la maggior parte è situata in America che, tra gli altri, è proprio uno degli stati a cui è preclusa la visione del canale. Bisognerà quindi andare a puntare qualche proxy orientale facente parte della lista dei 77 candidati.

In realtà, però, vi sono altri modi per vedere le Olimpiadi 2008.

Vedere le Olimpiadi su Windows Vista

Si chiama NBC Olympics on the Go il servizio che dovrebbe partire in contemporanea con le Olimpiadi di Pechino 2008 e che consentirà proprio la visione su Internet, gratis e in streaming, degli eventi sportivi che avranno luogo in Cina. Da un’iniziativa congiunta di NBC, Microsoft e del team che gestisce l’organizzazione che permetterà all’utente, grazie alla tecnologia Silverlight di Microsoft, di scegliere il canale in base allo sport ma solo a partire da 12 ore dopo che l’evento abbia avuto luogo. Inoltre i video saranno scaricabili, tuttavia solo per la durata dei giochi.

La nota dolente è che i video saranno visibili solo sui sistemi operativi Windows Vista Ultimate e Home Premium. L’intenzione di Microsoft appare sin troppo evidente: premiare chi è passato a Vista, peraltro solo a quelle due versioni, e spingere chi ancora usa XP ad aggiornare il proprio sistema all’ultimo OS di casa Redmond. A ciò si aggiunge anche il tentativo di invogliare al download di Silverlight, rivale storico di Flash.

Vedere le Olimpiadi online con la Rai

La Rai ha comprato i diritti delle Olimpiadi 2008 e, fortunatamente, le metterò a disposizione su tutte le piattaforme: terrestre, digitale, satellite, internet e, inoltre, sulla telefonia mobile! La principale novità Rai per Pechino è l’Olimpiade non stop sul web con un’offerta senza precedenti: sullo speciale sito Pechino2008.rai.it, realizzato da RaiSport in collaborazione con RaiNet, sarà possibile seguire tutte le gare della rete olimpica Rai2 e anche quelle in onda su RaiSport Più. Inoltre, in esclusiva per il web rai, saranno online 6 flussi video con audio e grafica internazionale che permetteranno di vivere 24 ore su 24 gli eventi olimpici, con dirette in streaming trasmesse dai singoli campi gara. Nel menu è possibile trovare anche i video degli highlights e clip on demand. Infine, si potranno trovare anche nomi, numeri, statistiche e video clip d’archivio delle edizioni precedenti.

Vedere le Olimpiadi sull’iPhone

In teoria, Rainet, la società che gestisce il portale Rai.it, aveva anche avuto l’idea di rendere disponibile la visione delle Olimpiadi, anche su iPhone, tramite l’installazione di un applicativo a parte. L’annuncio dell’operazione doveva arrivare per fine Luglio, ma ancora non è stato confermato nulla. Quel che è certo è che dopo i Giochi Olimpici, il sistema verrà applicato anche a Rainews 24 e Televideo Rai.

UPDATE: E’ possibile vedere le Olimpiadi in diretta anche sul sito Yalp di Alice Telecom Italia che ha predisposto un canale dedicato alle Olimpiadi 2008.

Tag:download, flash, gratis, Internet, iPhone, microsoft, Mobile, olimpiadi, rai, silverlight, streaming, televisione, tv, Video, web, windows-vista, youtube
CONTINUE READING >
4 comments
Lug 14 2008

Tutte le follie del iPhone in grado di creare un Reality Distortion Field anche sul comune uomo di strada che ne parla senza sapere cosa sia

Posted by Antonio Troise
Tweet

iPhone 3G Lo scorsa settimana ho seguito, come molti, le vicende del iPhone 3G sbarcato finalmente, oltre che in Italia, in tutto il mondo! Devo dire di essere rimasto allibito da come, un semplice prodotto, possa creare un vero effetto valanga sui media. Quanti altri prodotti tecnologici hanno avuto un seguito mediatico così rilevante?
La cosa più strana, tra tutte, è stato sentire, ad ogni giornale radio che mi capitava di ascoltare mentre ero in macchina, delle avventure delle persone in fila per acquistare l’iPhone, sia in Italia che in Giappone. Oppure quando al telegiornale, intervistando i commercianti sul pessimo andamento dei saldi di fine stagione, uno di questi asseriva che:

“si vede che gli interessi si sono spostati altrove: se le persone sono disposte a fare la file per spendere 600 euro per un cellulare, è chiaro che i soldi ci sono e non viviamo un momento di recessione economica, ma semplicemente si è spostato l’interesse della gente verso altri prodotti”.

Battezzato addirittura “the God machine”, la macchina di Dio, quando fu presentato dalla Apple un anno fa perché sembrava avesse attinto la sua tecnologia direttamente dal futuro, la nuova reincarnazione dell’iPhone ha reso tutti folli.

Infatti, in tutto il week end, non ho fatto altro che sentire ovunque, in maniera diretta o indiretta, del iPhone 3G.

Le mie testimonianze

Ma quello che era ancora più strano era sentire la gente parlare dell’iPhone come oggetto del desiderio, per poi capire che non sapevano quasi nulla delle sue caratteristiche. Quando un mio collega mi ha detto che era intenzionato a comprarsi l’ultimo gioiellino di casa Apple, gli ho suggerito di guardare il video tutorial che spiegava cosa facesse l’iPhone: ebbene, dai suoi sguardi ho capito che non sapeva quasi nulla dell’iPhone e ha fine presentazione era ancora più convinto del suo futuro acquisto!

Sempre lo stesso giorno, una mia amica mi ha raccontato che nel ufficio era passato un cliente con in mano l’iPhone e tutti ne parlavano: ma lei non aveva avuto modo di vedere come fosse fatto e cosa facesse. Al che gli ho detto che potevo fargli vedere il mio iPod Touch, che nulla aveva che spartire con il nuovissimo iPhone 3G, ma almeno poteva avare un assaggio delle potenzialità della nuova e intuitiva interfaccia del cellulare di casa Apple. A fine demo era estasiata di cosa potesse fare quel prodotto e mi disse che aveva finalmente capito perché tutti ne parlavano!

Reality Distortion Field dell’iPhone

Insomma, come vedere sembra che anche l’iPhone riesca a generare intorno a sè il famoso “Reality Distortion Field” (RDF) che contraddistingue i Keynote di Steve Jobs. Come la distorsione spazio temporale di un singolarità cosmica, anche l’iPhone sembrava riuscire, durante tutto lo scorso weekend, a creare intorno a sè un campo di attrazione gravitazionale tale da attirare sia l’early-adopter e gli Apple Addicted, che l’uomo di strada completamente digiuno di tecnologia.

Gli eventi della follia iPhone

Così, forse per sfruttare questo hype, venerdi 11 Luglio 2008 è accaduto davvero di tutto. TIM ha lanciato l’iniziativa “La Notte Bianca di Tim” (alcuni punti vendita TIM hanno effettuato una apertura speciale per presentare iPhone 3G dalle 00:00 di venerdi 11 luglio), mentre Vodafone apriva myLive, ovvero un portale totalmente dedicato ad iPhone 3G, accessibile tanto da browser (anche su computer fisso) che da una applicazione specifica che si scaricherà dall’App Store.

Dalla mezzanotte di venerdi, si sono susseguiti decine di reportage con foto, filmati e cronache di tanti utenti entusiasti e pazienti in fila per il lancio di iPhone 3G dai vari centri TIM sparsi per la penisola. Ovviamente foto d’onore e interviste ai primi cittadini ad accaparrarsi il prezioso oggetto, ma anche a chi manifestava contro le tariffe vergognose di Tim e Vodafone.

A fare un reportage in grande ci ha pensato Engadget che ha raccolto una serie di immagini e video che testimoniavano le file che si accalcavano in tutto il mondo, dallo Store della Fifth Avenue a Manhattan al Giappone, dalla Danimarca alla Nuova Zelanda (che tra l’altro, per via dei fusi orari, era stato il primo paese in cui è cominciata la vendita di iPhone 3G).

Intanto, come era logico supporre, migliaia di aggiornamenti del firmware dell’iPod touch, attivazione di centinaia di migliaia di iPhone, download di milioni di applicazioni free, passaggio da .mac a mobile me, tutto in un solo giorno, era davvero troppo per i server Apple, tanto che negli Usa e in molti altri paesi, come in Italia, si segnalavano gravi problemi per l’attivazione dell’iPhone 3G, con server sovraccarichi dalle troppe richieste. Analoghi problemi di gioventù si incontravano anche con il neonato MobileMe e con l’App Store, in cui 135 applicazioni delle 552 presenti per iPhone/iPod Touch erano gratis (anche se devo dire pochissimi erano di buona qualità, tra queste non posso non citare Remote, sviluppata da Cupertino stessa, che trasforma l’iPhone e l’iPod touch in telecomandi via Wi-Fi definitivi per pilotare iTunes su Mac e Apple TV) e la gran parte di quelli a pagamento non superavano i cinque dollari.

E mentre qualcuno lo aveva già smontato pezzo per pezzo, l’iPhone Dev Team dichiarava che era già molto vicino a craccare la versione due del firmware degli iPhone.

Ma la follia dell’iPhone ha colpito anche i giornali che hanno subito affiancato i loro siti classici con le rispettive versioni ottimizzate per iPhone: dal Corriere, che proponeva le notizie in una veste grafica che si adatta perfettamente allo schermo del telefonino, a Repubblica, da Radio Deejay alla RAI che inaugurava un portale compatibile con l’interfaccia di iPhone e iPod touch, per essere sempre aggiornati on-the-go sugli ultimi avvenimenti.

Ovviamente non potevano mancare il giro di illustre recensioni: Dopo le recensioni delle 3 grandi “voci” americane, sono arrivate anche quelle di importanti giornalisti italiani, come quelle di Marco Pratellesi (Corriere), Ernesto Assante (Repubblica), Nicola Porro (Il Giornale), Antonio Dini (Sole24Ore) e Luca Sofri (Gazzetta).

Intanto, tutti i blogger, restano in trepidante attesa, dell’applicazione, creata direttamente dal team di WordPress, che consentirà il blogging mobile, per poter aggiornare il proprio blog basato su WordPress direttamente da iPhone o da iPod touch.

Tag:Apple, cellulare, giornali, iPhone, iphone-3g, iPod, ipod-touch, itunes, Mobile, rai, steve-jobs, Tecnologia, Wordpress
CONTINUE READING >
8 comments
Giu 19 2008

Arriva Rai4: una televisione che prende spunto dal web

Posted by Antonio Troise
Tweet

Dal 14 Luglio 2008 sul digitale terrestre arriva un nuovo canale, Rai4, indirizzato esclusivamente ad un target tra i 15 e i 35 anni con una programmazione giovanile e con qualche idea presa direttamente dal web.
Che sia un caso che il giorno di nascita di questa nuova televisione sia proprio l’anniversario della presa della Bastiglia e con essa della Rivoluzione Francese o una cosa voluta, sta di fatto che a sentire i dirigenti Rai4 (ancora non si sa se sarà questo il suo nome definitivo) dovrebbe essere la nuova realtà televisiva che prende spunto a pieni mani dalla realtà di internet, dei blog e del web 2.0, della User-Generated Content, di Youtube e di Myspace.

Quindi, oltre ad una programmazione classica, fatta di serie cult americane, cartoni animati, programmi musicali e di film (tipo la programmazione di Italia1, che prosegue idealmente il target di RaiGulp, che ha una fascia prescolare sino ai teenager di 14 anni), Rai4 dovrebbe andare anche un po’ oltre, sperimentando un terreno nuovo e diverso da quello delle televisioni generaliste. Forse prendendo spunto dal canale di Telecom Italia, QOOB, l’obiettivo principale di Rai4 è quello di trasformare gli spettatori in autori, capaci di interagire e contribuire a creare quello che va in onda. Un pubblico che sceglie e che abbia gli strumenti per farlo, intervenendo su ciò che va o non va in onda, proponendo il proprio materiale. Un po’ come avviene nelle serie americane in cui i forum, i blog e le petizioni online, riescono ad esercitare una pressione tale da modificare certi sviluppi narrativi, anticipare o posticipare la fine di alcuni personaggi, o addirittura far ricominciare una serie che era stata terminata precocemente (come nel caso di Jericho).

E se non doveste bastarvi, sappiate che a Gennaio 2009, è prevista la nascita di Rai5, anche se ora non si conoscono bene tutti i dettagli.

Come avete intuito, Rai4 vuole essere costruita con gli stessi elementi di collaborazione proprio del web, speriamo solo che, come solitamente è accaduto in passato, la televisione non cannibalizzi le idee genuine, prima facendole proprio, quindi espandendole all’ennesima potenza (sfruttando la potenza delle trasmissioni broadcast via etere) per poi sviscerarle della loro anima vitale.

Tag:dtt, rai, televisione, web, Web 2.0, youtube
CONTINUE READING >
8 comments
Giu 16 2008

La Rai trasmette gli Europei in Alta Definizione sul Digitale Terrestre ma nessuno in Italia ha il decoder DTT in HD. Dove è possibile comprare i Decoder in Alta Definizione?

Posted by Antonio Troise
Tweet

Ieri ho letto sul Messaggero un fatto curioso: sembra infatti che la Rai stia trasmettendo le partite degli Europei di calcio, che ne ha l’esclusiva dei diritti, anche in Alta Definizione solamente sulla piattaforma del Digitale Terrestre. Bene, direte voi, era ora che si iniziassero le trasmissioni in HD. Il problema, però, e che ha scatenato una interrogazione parlamentare, è che attualmente quasi nessuno in Italia dispone di un decoder digitale terrestre per l’Alta Definizione!
Infatti, sebbene in Italia gli utenti dotati di un televisore Full HD o HD Ready siano attualmente 4 milioni e nonostante molti italiani siano dotati di un decoder digitale per la piattaforma satellitare e IPTV, purtroppo, quasi nessun cittadino possiede, ad oggi, un decoder atto a ricevere l’Alta Definizione in digitale terrestre!

Praticamente la Rai sta dando un servizio che nessuno può effettivamente usufruire!

La Rai, però, si difende “confessando” di aver acquistato i diritti degli Europei “solo per il territorio italiano, mentre il satellite copre un’area ben più vasta!”.

Dove trovare i DTT in HD

DTT HD In realtà di Decoder Digitali Terrestri per l’Alta Definizione ve ne sono ancora pochi sul mercato italiano e ancora costano molto per le tasche di un cittadino medio.
E’ recente però la notizia che TELE System, in occasione degli Europei di Calcio (il primo evento trasmesso dalla Rai in alta definizione), ha presentato il ricevitore digitale terrestre Hd TS6510 dotato di uscita HDMI, per tutti i possessori di un televisore Full Hd o Hd Ready. Il ricevitore è disponibile sul sito online di MediaWorld al prezzo di 159 euro, mentre dal 3 Giugno 2008 dovrebbe essere acquistabile anche nelle catene Auchan, Carrefour, Mediaworld e Saturn.

Sempre sul sito di Mediaworld è disponibile un altro decoder DTT in Alta Definizione: è l‘HANTAREX Aries 1000H ma ha un prezzo notevolmente superiore di 249€.

Tag:alta definizione, Europei, hd, high-definition, mediaworld, rai, ricevitore, televisore, tv
CONTINUE READING >
6 comments
Mar 6 2008

Omaggio a Marco Paolini su Rai Web: 5 video di narrazione televisiva

Posted by Antonio Troise
Tweet

Oggi voglio suggerirvi la visione di alcuni interessanti video su Rai.tv dedicati a Marco Paolini, attore teatrale, autore e regista, riproponendo sul web 5 racconti brevi andati in onda nel 2003/2004 durante la trasmissione Report. Il video portale della Rai li ha messi online ieri 5 Marzo 2008, in occasione del compleanno di Marco Paolini, riproponendo i monologhi del suo famoso repertorio che appartiene al cosiddetto teatro civile: “U.238“, “Trecentossesanta lire“, “Binario illegale“, “Bhopal“, “Cipolle e libertà“.

Marco Paolini Si passa, così, dal viaggio autobiografico nell’Italia conosciuta stazione dopo stazione, attraverso i ricordi di un bambino cresciuto sui treni, fino ad arrivare alle tristi vicende dell’uranio impoverito in relazione alle missioni militari in Kosovo e Bosnia.

Inutile dire che questi originali esperimenti di narrazione televisiva (di circa 35 minuti ciascuno) sono davvero coinvolgenti e la quasi totalità del merito va alla maestria di Marco Paolini. Unica grande protagonista è la voce dell’attore che coinvolge gli spettatori in una storia animata da una intensa interpretazione e una convincente visione del mondo.

Infatti, il teatro che Marco Paolini ci propone, sulla scia della lezione del Mistero Buffo di Dario Fo, si fonda quasi esclusivamente sul racconto di un performer che, senza trucco, costumi o scenografia, assume la funzione di narratore, con la propria identità non sostituita, cioè senza interpretare un personaggio.

Tag:marco paolini, rai, teatro, tv, Video
CONTINUE READING >
0 comments
Feb 6 2008

Come pronunciare correttamente termini dall’accentazione dubbia usando il DOP online, ovvero il Dizionario italiano multimediale e multilingue d’ortografia e di pronuncia

Posted by Antonio Troise
Tweet

Fonetica La nostra lingua è bella perché capricciosa: oltre a trasformarsi continuamente come tutto ciò che è vivo, ha regole contraddette da eccezioni. Spesso, quindi, capita di avere dei dubbi su dove far cadere gli accenti per parole tipo rubrica, utensile, regime, amaca, baule, edile, caduco, cosmopolita, impari, pudico, ossimoro, robot, o zaffiro poiché, a volte, anche il dizionario “De Mauro” (Paravia) consultabile su Internet non prevede una pronuncia univoca, assegnando indifferentemente l’accento sulla penultima o sulla terzultima sillaba, senza alcuna preferenza.

Se non volete girare per internet alla ricerca di una risposta da parte di autorevoli esperti di fonetica che vi spiegano la correttezza o meno delle pronuncia piana o sdrucciola e non volete imparare a leggere correttamente gli accenti sul sito dell’Accademia della Crusca (che elenca tutti i termini dall’accentazione “dubbia”) potete fare un salto sul primo Dizionario multimediale di ortografia e pronuncia (DOP) della lingua italiana, uno strumento importante per imparare la corretta ortografia e la perfetta pronuncia delle parole della nostra lingua.

DOP Rai

Un lavoro realizzato dalla RAI davvero interessante che si fa forza delle oltre 129.000 voci (di cui 92.000 voci italiane e e 37.000 di altre lingue) con oltre seimila citazioni d’autore, tutte ascoltabili in formato audio (grazie alla tecnologia Flash), che ha richiesto 8 anni di lavoro e 5000 ore di registrazione presso le sedi RAI.
Questa edizione multimediale oltre ad essere uno strumento di unificazione linguistica e di riappropriazione della lingua madre è, anche, un innovativo strumento di consultazione che è insieme rigoroso e semplice, perché alle trascrizioni fonetiche, del resto assai chiare e intuitive, s’accompagna anche la lettura ad alta voce: un sussidio essenziale per chi non conosce gli oltre sessanta segni dell’alfabeto fonetico.

Tra i lemmi troviamo parole ordinarie e termini tecnici, nomi propri di persone, di luoghi, d’istituzioni e altro. La versione online del “DOP” è accessibile gratuitamente in tutto il mondo ed è uno strumento utilissimo per tutti, indispensabile per gli studenti, per gli studiosi della lingua italiana e per i professionisti del microfono. La versione multimediale è aggiornata da una redazione di studiosi, incaricata di seguire le mutazioni della lingua parlata e scritta, di vagliare i suggerimenti del pubblico e di accogliere le proposte di nuove voci.

Per la resa dei simboli fonetici sullo schermo non sono stati utilizzati caratteri speciali perché la visualizzazione in rete degli alfabeti fonetici richiede solitamente l’installazione nel computer di un insieme di font speciali, necessariamente dipendenti dal sistema operativo del computer: una soluzione macchinosa e poco affidabile, che, qualora fosse stata adottata, avrebbe escluso dalla fruizione del “DOP” una sezione significativa del suo pubblico potenziale. La soluzione messa a punto per il “DOP” consiste nel trasformare ogni singola trascrizione fonetica in un’immagine. Si ottiene così l’importante risultato di render possibile la consultazione del dizionario coi browser tradizionali e con qualsiasi tipo di sistema operativo, nonché gli aggiornamenti futuri, garantendo la tipificazione dei dati informatici.

Voice Il sito, oltre ad avere utili guide fonetiche ed ortografiche, ha anche un veloce motore di ricerca che fornirà l’esatta grafia e pronuncia della parola ricercata.

Il DOP, ossia il “Dizionario italiano di Ortografia e Pronunzia“, venne messo a punto per la prima volta nel 1969 dalla Rai, figlio diretto del “Prontuario di pronunzia e di ortografia per gli annunciatori radiofonici” pubblicato nel 1939, dall’EIAR, l’ente radiofonico di Stato, con lo scopo di diffondere un italiano corretto e ben pronunciato.

Ora che ne è stata realizzata una versione digitale, disponibile su Internet, può di certo affiancarsi con onore ad altri dizionari online come il De Mauro e il milione di frasi in 22 lingue diverse messe a disposizione dalla Commissione Europea per tutti i programmi di traduzione automatica (sembra che finalmente le varie istituzioni stiano iniziando a saper sfruttare al meglio la potenza di Internet); da non dimenticare, per gli anglofoni, un altro servizio simile al DOP nostrano, si chiama HowjSay e, con i suoi 89.257 termini, permette di ascoltare rapidamente la pronuncia corretta di una parola inglese.

Tag:accenti, dizionario, rai
CONTINUE READING >
4 comments
Giu 19 2007

La RAI risponde sul mio blog del problema di accessibilità del portale multimediale Rai.tv e conferma che hanno risolto alcuni problemi. La Rai si è accorta del potere mediatico dei blog? Che ne pensate?

Posted by Antonio Troise
Tweet

Non so a quanti blog qualcuno della RAI ha scritto riguardo lo scottante argomento dell’accessibilità del portale multimediale Rai.tv, ma ieri mattina è capitato a me. E devo dire che sono rimasto colpito dal fatto che si siano dati la briga di rispondere sul mio blog. Il fatto che hanno recepito positivamente le vostre critiche è una cosa che richiede gran coraggio: sarà forse una delle magie del web 2.0? Probabilmente, però, quelli della RAI hanno intuito la potente capacità mediatica che la blogosfera può avere.

Ovviamente, prima di scrivere questo articolo, ho controllato che non fosse uno scherzo, verificando l’origine dell’indirizzo IP: quello che wordpress ha loggato è 212.162.105.65. Dal sito IP-address.com è possibile geolocalizzare un indirizzo IP. In questo caso, l’indirizzo IP corrisponde: Italian Public Broadcasting Company RAI SpA e corrisponde ad un server presente alla coordinate LAT 41.900002 e LONG 12.483200, in pratica vicino Piazza Colonna in Roma.
Ecco la risposta:

Prendendo spunto dalle segnalazioni e proteste di tutti voi utenti Internet relativamente alla accessibilità dei contenuti audio/video sul portale Rai.Tv , comunichiamo che l’ultima versione di prodotto già disponibile on line all’indirizzo www.rai.tv, ha introdotto alcune variazioni tecniche:

  1. L’uso di ActiveX viene limitato (tramite riconoscimento di userAgent) alle pagine web presentate agli utenti su piattaforma Windows/Explorer (per i quali non ci risultano problematiche relative alla fruizione)
    In tutti gli altri casi la gestione tramite ActiveX è stata eliminata, consentendo la fruizione dei video attraverso i player WindowsMedia, RealOne e FlashVideo.
    E’ opportuno segnalare che questa gestione comporterà alcune modeste limitazioni, e cioè:
    – le pagine di fruizione dei video utilizzeranno una barra dei comandi non omogenea rispetto ai differenti player
    – nelle pagine di fruizione relative ai canali definiti come “WebTv” (Tric&Trac, Zoom, Stracult, ecc.), non viene gestita la riproduzione in sequenza automatica della playlist proposta. Quindi al termine della esecuzione di ogni video, si dovrà selezionare la prossima ‘traccia’ e richiederne il play.
  2. Per ridurre la necessità di upgrade del Flash Player, sono stati modificati alcuni programmi ActionScript (flash) in modo da avere una compatibilità del codice con versioni di Flash Player a partire dalla 9.0.28 (precedentemente il sistema richiedeva la 9.0.45) .
  3. Rispetto alla disponibilità di contenuti video nei vari formati di codifica, su Rai.Tv sono attualmente pubblicati contenuti digitalizzati in WindowsMedia o RealOne o FlashVideo. Si stanno al momento valutando tutte le opzioni tecnologiche per estendere il numero di possibili fruitori.

Concludiamo dicendo che siamo attentissimi alle segnalazioni di tutti gli utenti web, e che gli interventi descritti rappresentano solo il primo passo di un percorso che vorremmo sempre più condiviso con voi utenti stessi

Che dire, a dispetto delle previsioni, la buona volontà della RAI sembra veritiera e propositiva. Che dite gli diamo fiducia? Voi riscontrate ancora problemi di accesso al portale multimediale RAI.TV?

A conferma delle teoria per la quale la RAI si è accorta dei blog e del web 2.0, proprio oggi sono venuto a sapere di Versione Beta, un nuovo programma radiofonico che ha come target la realizzazione di un magazine di approfondimento sui temi del Web e delle nuove tecnologie, e andrà in onda per tutta l’estate dal Lunedì al Venerdì dalle 21 alle 22 sulle frequenze di Radio Rai 2

Un magazine di approfondimento sulle nuove idee e i personaggi emergenti nei sub-universi della tecnologia, del web, della musica indipendente, dei manga e del gaming, dei nuovi media. Tutto quello che ancora non e’ mainstream, ma potrebbe diventarlo presto. Se non domani, forse dopodomani…

Un progetto online di social networking, con una sua interfaccia Web 2.0 in cui la community degli ascoltatori suggerisce i temi da affrontare e le sonorità da valorizzare, integrando così il principio del contenuto user-generated e della dialettica interattiva nelle tradizionali dinamiche radiofoniche.

La prima puntata in onda stasera parlerà proprio di “2.0″: chissà se lo renderanno disponibile attraverso un podcast.

Tag:activex, firefox, rai, rai_tv, tv, Video
CONTINUE READING >
6 comments
Giu 11 2007

Nasce il nuovo portale Rai.tv: bello, web 2.0 ma accessibile solo dal territorio italiano e con qualche problema durante l’installazione del ActiveX per la visualizzazione dei video

Posted by Antonio Troise
Tweet

Rai.tv Il 1° Giugno è stato presentato ufficialmente il nuovo portale multimediale Rai.tv che propone i propri contenuti multimediali on demand. Il portale si aggiunge ai già esistenti Rai Click e all’istituzionale Rai.it, ma in questo devo dire che sono stati fatti notevoli miglioramenti dal punto di vista grafico (un pò web 2.0 e a colonne multiple) e di fruizione dei contenuti qualitativamente apprezzabili. Non si comprende pienamente la presenza contemporanea di Rai.tv e RaiClick: offrono quasi gli stessi contenuti ma con interfacce diverse e codifiche video differenti. Penso che sia molto probabile che Rai.tv diverrà un contenitore unico che ingloberà anche RaiClick.

Interessante la novità principale del portale: la presenza dei Podcast anche se molti non sono molto aggiornati.

In pratica, come si intuisce subito nella homepage, tutti i contenuti trasmessi in onda sulle frequenze Rai (dei canali terrestri, radio e satellitari) vengono pubblicati e raggruppati per la visione: una sorta di youtube italiano dedicato solo ai contenuti Rai.

Il portale offre strumenti di community dedicati al mondo dei contenuti video e crea una piattaforma aperta ai contenuti di qualità: per esempio si può accedere alla classifica dei video più cliccati del giorno e della settimana, oppure si possono effettuare ricerche per trasmissioni televisive.

In definitiva Rai.tv non fa che clonare l’offerta televisiva senza introdurre nulla di alternativo. Certo il fatto che fa la Rai destini ai progetti on line sul Web solo lo 0,2% delle sue risorse economiche, fa ben sperare, nel futuro, nella presenza di contenuti autonomi e alternativi al palinsesto.

ActiveX Rai.tv Qualche perplessità mi rimane ancora, soprattutto per il fatto che ancora non viene utilizzato un formato video unico per piattaforme. L’aver abbandonato la codifica in Real Video è sicuramente a suo favore, ma è strana la scelta, altrettanto obsoleta, di dover scaricare e installare un controllo ActiveX, che per Firefox si ferma alla release 1.5 del browser! In pratica non esiste una versione specifica per Firefox 2.0 e questo significa che con il mio PC Windows XP e FF 2.0.0.4 funziona, ma ho letto molte testimonianze di persone che con Linux e Mac non riuscivano a far funzionare l’ActiveX.

Infine, pare che la visione dei filmati di Rai.tv sia consentita solo agli utenti nel territorio italiano, probabilmente per problemi di canone. Peccato che alcuni utenti, nonostante navighino da postazione e da provider italiani, non vengano riconosciuti come tali. Certo che precludere qualcosa che è sul web ad una sola nazione è come tarpare le ali ad un uccello che non spiccherà mai il volo. Che dire degli italiani all’estero? Perché non provare a diffonderere la cultura italiana (perché la Rai, nel bene e nel male, rappresenta noi italiani) anche all’estero su un mezzo democratico quale è internet?

Tag:activex, firefox, rai, rai_tv, tv, Video
CONTINUE READING >
10 comments
SeguiPrezzi - Risparmia con Amazon.it

Categorie

Commenti Recenti

  • Antonio Troise on UltraEdit: per i programmatori esigenti il miglior editor di testo per Windows, Mac OS e Linux
  • Fioredicollina on UltraEdit: per i programmatori esigenti il miglior editor di testo per Windows, Mac OS e Linux
  • Antonio Troise on UltraEdit: per i programmatori esigenti il miglior editor di testo per Windows, Mac OS e Linux
  • Emanuele on UltraEdit: per i programmatori esigenti il miglior editor di testo per Windows, Mac OS e Linux
  • Luca on iDatabase: la valida alternativa di Bento per macOS e iOS per i database personali
1 2 NEXT

Meta

  • Accedi
  • Entries RSS
  • Comments RSS
  • WordPress.org

Friends Link

  • GamerTagMatch
  • SeguiPrezzi.it – Risparmia con Amazon.it
  • Trendy Nail

Seguimi su:

  • facebook
  • twitter
  • rss
Creative Commons License
Levysoft by Antonio Troise is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale 2.5 Italia License.
© Copyright 2004 - 2014 - Levysoft by Antonio Troise