Attualmente i migliori editori online per il print on demand per gli scrittori in erba sono Lulu, The Boopen e Blurb. Tra questi ero anche tentato di inserire Photocity, un servizio online tutto italiano per stampare le immagini digitali su carta fotografica di alta qualità e a prezzi concorrenziali, dove è inoltre possibile, scaricando un software proprietario abbastanza evoluto, di creare e far stampare libri fotografici. Ma, non rientrando propriamente nella categoria di editori online ho ritenuto non confondere i servizi, ma non per questo non ho voluto esimermi dal citarlo, per rendere un po’ più completo l’articolo.
Tornando a noi, ecco, quindi, i tre migliori servizi di print on demand: Lulu, The Boopen e Blurb.
Editoria online fai-da-te: come realizzare e pubblicare il proprio libro con Lulu, The Boopen e Blurb
DjVu: il miglior formato per la scansione di immagini e documenti con un fattore di compressione superiore al PDF o al PS
DjVu (si pronuncia “déjà vu”) è una tecnologia sviluppata alla fine degli anni ’90 da un gruppo di ricercatori dei laboratori della AT&T con l’obiettivo di rendere possibile la realizzazione di raccolte digitali di documenti ad alta qualità a colori.
I formati immagine standard quali JPEG, GIF e PNG, se salvati alla risoluzione necessaria per assicurare la massima leggibilità, hanno una dimensione tale da comportare tempi di accesso non accettabili. Abbassare la risoluzione per ridurre i tempi di scaricamento significa compromettere la qualità.
DjVu è una tecnologia di compressione d’immagine, un formato file e una piattaforma per la distribuzione via rete di documenti. Si fonda sul modello MRC, uno standard dal formato standard e aperto (grazie al progetto DjVuLibre), che propone la segmentazione dell’immagine in livelli, ciascuno dei quali viene compresso con algoritmi specifici.
Separando gli elementi di sfondo, la texture della carta e le foto, e comprimendoli con un algoritmo di tipo wavelet (lo stesso alla base del formato JPEG 2000), Djvu può garantire un’elevata risoluzione del livello del testo.
Con questa tecnica si possono ottenere file molto “leggeri”, veloci da visualizzare anche su computer di vecchia generazione.
Il formato DjVu è in grado di ottenere fattori di compressione, su documenti a colori, dalle cinque alle dieci volte migliori rispetto ad altri formati concorrenti quali JPEG e GIF e, su documenti in bianco e nero, fattori dalle tre alle otto volte migliori rispetto al formato TIFF G4.
Un esempio penso spieghi meglio le potenzialità di questo formato: documenti digitalizzati a 400 ppi in full-color, dalla dimensione originale di 36 Mb, possono essere compressi in file dal peso compreso tra i 30 e i 100 Kb (rapporti tra 1:300 e 1:1000)!
Questi elevati fattori di compressione rendono i documenti DjVu realmente utilizzabili sul Web rispettando la dimensione di una tipica pagina HTML (circa 50 Kb).
Il formato consente inoltre la visione progressiva del documento: l’utente ottiene subito una prima versione, la cui qualità migliora progressivamente al caricamento di successivi blocchi di dati. A titolo di esempio il testo di una pagina di una rivista compare a video in solo tre secondi con connessione via modem a 56 Kbps. Nei successivi sei secondi compaiono le fotografie e la texture di sfondo e infine vengono scaricati i dati che completano la versione ad alta qualità della pagina.
La compressione DjVu può essere anche applicata ai documenti nati in digitale come quelli nei formati Postscript (.ps) o PDF. In questo caso la dimensione dei file è compresa tra i 15 e i 20 Kb per pagina A4 alla risoluzione di 300 ppi.
Nonostante il formato sia molto potente, non è molto diffuso, ma non per questo mancano le applicazioni di tipo plugin per visualizzare i documenti DjVu. Il modulo è messo a disposizione dalla LizardTech ed disponibile per i principali browser (MS Explorer, Netscape, Mozilla, ecc.) e piattaforme (Windows, Mac OS X, Linux-Unix e PocketPC) che propone strumenti evoluti di gestione dell’immagine come il panning, lo zoom, la rotazione, la visualizzazione del livello del testo separato dallo sfondo, il salvataggio, l’esportazione, la stampa su formato carta, il sistema di precaricamento delle pagine successive, la separazione del testo dallo sfondo, la ricerca full-text (solo se il documento è stato sottoposto ad OCR), la visualizzazione a doppia pagina.
Inoltre è stato sviluppato, nell’ambito del progetto open source ufficiale, Java DjVu Viewer Project, un applet Java per accedere ai file in formato DjVu senza installare sul PC alcuna applicazione.
Qui (altri esempi li trovate in questa pagina), potete provare a vedere un file DjVu senza aver installato nulla sul vostro PC.
Se ricercate maggiori informazioni tecniche, vi consiglio di leggere la documentazione presente sul sito di OpenDoc.
Docufarm: installandolo sul proprio sito è possibile permettere a tutti l’anteprima dei documenti
Docufarm è un tool online che permette di ricercare e visualizzare sotto forma di immagini jpg qualsiasi file Pdf, Postscript, presentazioni Powerpoint, documenti Doc e Rdf. Lo scopo di questo progetto è di rendere accessibile a chiunque, anche installare alcun software necessario alla visualizzazione dei file, questi formati proprietari.
Docufarm, oltre a funzionare come motore di ricerca, rende disponibile una valida estensione per Firefox e per Internet Explorer 7, oltre a rendere fruibile Docufarm anche dalla propria pagina web! Quest’ultima è la soluzione che preferisco visto che è sufficiente, infatti, includere nel codice html del proprio sito la seguente riga di codice javascript:
In questo modo è possibile avere incluso nelle proprie pagine web un comodo visualizzatore online per i link che puntano ai file di tipo pdf, ppt, doc, rtf, ps.
E’ evidente che questa funzionalità ha il vantaggio, sia di rendere accessibili i file anche nella versione mobile del proprio sito sia per svincolare la lettura di questi file da prodotti locali.
Devo dire che il rendering delle pagine in formato jpg avviene in formato interlacciato, ovvero viene caricato mano a mano, e non è dei più veloci ma penso valga la pena provarlo per decidere se risponde alle proprie richieste.
Sul blog degli autori è possibile tenere sotto controllo le novità.
Come vedere il Sole in 3D dalle immagini della Nasa
I satelliti STEREO (acronimo di Solar TErrestrial RElations Observatory) della NASA hanno fornito le prime immagini tridimensionali del Sole. Lo scopo di queste immagini stereo-3D è quello di migliorare la comprensione della fisica solare, permettendo così previsioni meteorologiche spaziali molto più precise delle attuali.
Per visualizzare la tridimensionalità dell’immagine potete costruire facilmente un paio di occhialetti 3-D usando la guida presente sul sito NASA e scaricando questo documento PDF. In questa pagina troverete invece tante altre immagini 3-D ad alta risoluzione.
[via antoniogenna]
Libri e riviste su Ubuntu: tutto rigorosamente free!
Mentre la comunità internet è in trepidante attesa per l’uscita della versione 7.04 di Ubuntu (come ben campeggia sul sito ufficiale), vorrei presentarvi qualche guida di riferimento per questa popolare distribuzione Linux. In generale, a tutti coloro che vogliono avvicinarsi al mondo Linux consiglio sempre di dare un’occhiata ad Ubuntu; tra le decine di motivi uno fra tutti è anche l’enorme quantità di documentazione che si trova su questa distribuzione Linux sia per i neofiti che per gli esperti.
- La prima documentazione in italiano che chiunque dovrebbe consultare, è proprio quella ufficiale di ubuntu-it, in cui troviamo le Guide ufficiali e le Guide della comunità.
- Se la documentazione ufficiale non vi basta, allora vi consiglio Ubuntu Semplice, il primo libro collaborativo italiano su Linux Ubuntu 6.10. Qui è possibile scaricare anche la versione del libro in PDF che è stato distribuito con licenza Creative Commons Attribuzione-Non Commerciale-Condividi, ovvero è possibile scaricarlo e stamparlo per uso personale senza incorrere in violazioni della legge.
- Per chi conosce l’inglese, allora voglio consigliare anche Ubuntu Linux Bible: il manuale, scritto da William von Hagen, copre tutte le fasi di installazione e di configurazione del sistema. Non solo, tratta anche numerosi argomenti sull’uso di tutti i giorni del sistema operativo, dalla grafica a ai programmi per scrivere e fare fogli di calcolo, dai giochi all’elaborazione delle immagini alla creazione di gruppi di lavoro. Nel caso preferiate leggerlo direttamente su carta, potete acquistarlo anche su Amazon a 29$.
- Infine, per chi vuole restare sempre aggiornato, consiglio anche la lettura della neonata rivista Full Circle, un nuovo e-magazine in formato PDF che parla (in inglese) di Ubuntu grazie ai preziosi contributi della comunità di utilizzatori della distro umana. Attualmente è uscito il numero “0”.
Chiunque potrà contribuire ai prossimi numeri inviando articoli alla mail articles@fullcirclemagazine.org o inserendoli direttamente nella pagina wiki della rivista. Ovviamente la rivista è completamente realizzata usando software opensource: Scribus, OpenOffice e Gimp.
Google Book Search non usa più i PDF
Era ora che Google si svincolasse da un formato pesante come il PDF: è notizia di qualche giorno fa che per il servizio di Google Book Search (che permette di cercare e leggere i libri digitalizzati) non richiederà più software Adobe Acrobat Reader installato sul PC.
Si tratta di una soluzione online che non ha bisogno di alcuna istallazione o scaricamento di file. Il motore di ricerca per libri, che tanto ha fatto discutere per questioni di copyright e che contemporaneamente ha ricevuto gli elogi di alcuni importanti editori, è diventato maggiormente user-friendly.
I file dei libri in formato Adobe Acrobat sono ancora disponibili, ma ormai questa sembra essere un’opzione più che un obbligo per l’accesso alla lettura. Il reader di Google è nettamente più veloce e usabile: le pagine dei libri vengono visualizzare immediatamente e, rispetto a quelle Adobe, godono di un dettaglio superiore.
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