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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Set 17 2008

Asus Eee Box B202: è nato il rivale low cost del Mac Mini? Piccolo come un libro, silenzioso ma non supporta i filmati HD e non ha drive ottico

Posted by Antonio Troise
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Dall’8 Settembre 2008 è iniziata la commercializzazione del nuovo Asus Eee Box B202 basato su piattaforma Intel Centrino Atom e mi sto interessando al prodotto per avere una soluzione low-cost di un PC piccolo e silenzioso da lasciare in salotto sotto al mio televisore LCD da 32” per attività di background. Avevo anche pensato all’acquisto di un Mac Mini, ma il costo dell’Asus Eee Box (il cui design, comunque, ricorda più un Apple TV che un Mac Mini) è nettamente inferiore (anche perché probabilmente lo sono anche le sue prestazioni rispetto al piccoletto della Apple): 249€ dell’Asus Eee Box contro i 499€ del Mac Mini.

EEE Box
Caratteristiche

Da come si legge sul sito del produttore, l’Asus Eee Box B202 pesa solamente un chilogrammo ed è piccolo come un comune libro (215.9 x 177.8 x 25.4 mm); è equipaggiato con un processore Intel® ATOM N270 1.6 GHz, 1GB di RAM DDR2, 80GB di HardDisk da 5400 RPM ed una scheda video integrata GMA950 con connettività garantita dal Wi-Fi 802.11n e 1 Gigabit LAN. Inoltre ha una uscita DVI-I, un’uscita audio S/PDIF e una per cuffia, un lettore di card 5 in 1, 4 porte USB 2.0 e sistema operativo Microsoft Windows XP Home (è compatibile comunque con Linux mentre il prezzo del prodotto comprende anche i 30 dollari della licenza di XP).

Asus Eee Box Fronte & Retro

Con la tecnologia ASUS Express Gate permette un tempo di avvio di soli 7 secondi; è estremamente silenzioso e rispettoso dell’ambiente, poiché genera al massimo 26 decibel di rumorosità e consuma fino al 90% in meno di energia rispetto ad un PC desktop tradizionale. Inoltre, utilizza uno speciale modulo di dissipazione del calore dotato di una ventola la cui velocità viene regolata automaticamente in base alla temperatura interna.

L’estrema attenzione per l’ambiente di Eee Box è poi ribadita anche dall’utilizzo di materiali eco-compatibili in conformità con gli standard RoHS e WEEE per la massima tutela ambientale. Con il supporto VESA standard 75/100 è facilmente installabile dietro qualsiasi display LCD ed è disponibile in due colori: bianco e nero.

Caratteristiche Asus Eee Box B202
OS Windows XP Home
Processore Intel Atom N270 (1.6 GHz, FSB 533, 512KB cache L2)
Memoria DDRII 1 GB
Hard Disk 80 GB
Chipset 945GSE + ICH7M
Scheda Video IGP Intel GMA 950 integrata, 1600 x 1200 risoluzione massima
Connettività 10/100/1000 Mbps LAN, WiFi 802.11a/b/g/n , Bluetooth opzionale
Card Reader SD, SDHC, Mini SD, (Micro SD con adattatore) ; MMC,
MMC plus, MMC4.x, RS MMC, RSMMC4.x (MMC mobile con adattatore);MS,MS PRO
Scheda Audio Azalia ALC888 Audio Chip
Porte Frontali 2 x USB 2.0
1 x Headphone-out jack (WO/SPDIF)
1 x MIC
1 x Card Reader; SD, SDHC, Mini SD, (Micro SD con adattatore) ; MMC, MMC plus, MMC4.x, RS MMC, RSMMC4.x (MMC con adattatore);MS,MS PRO]
Porte Posteriori 2 x USB 2.0
1 x Gigabit LAN RJ45
1 x DVI out
1 x Line-Out (L/R) con S/PDIF
antenna WiFi
Accessori alimentatore 19Vdc, 4.74A, 65W
Mouse (opzionale)
Keyboard (opzionale)
VESA mount (opzionale)
WiFi antenna
Dimensioni 215.9 x 177.8 x 25.4 mm
Peso Peso netto: 1 Kg
Peso lordo: 3 Kg

Ecco una video recensione di HotHardware:

ASUS Express Gate

Fedele alla filosofia ‘eee’ (Easy – Exciting – Excellent), Eee Box saprà conquistare il pubblico per la sua facilità ed immediatezza di utilizzo, grazie in particolare ad ASUS Express Gate, una tecnologia esclusiva di ASUS, che consente un accesso praticamente istantaneo (circa 7 secondi dall’accensione) ed estremamente semplice a web, posta elettronica, instant messanging, contenuti multimediali e molto altro ancora, senza dover attendere l’avvio del sistema operativo. In pratica, però, l’ASUS Express Gate altro non è che una speciale distribuzione Linux sviluppata da DeviceVM e chiamata Splashtop che utilizza il file system compresso SquashFS (lo stesso impiegato da quasi tutti i LiveCD).

Splashtop

I vantaggi principali di una soluzione di questo tipo sono quello di essere teoricamente immune da virus e quello che viene promosso come “instant-on“. Significa che il sistema viene caricato in modo quasi istantaneo, impiegando solo pochi secondi.

Design

Grazie al design particolarmente accattivante ed al contempo raffinato, Eee Box rappresenta, inoltre, un originale complemento d’arredo in grado di integrarsi armoniosamente in qualsiasi ambiente, non solo in un ufficio o in un negozio, ma anche a casa, in salotto, nello studio.

Asus Eee Box Fronte & Retro

Un punto a favore è la cura nel design soprattutto nella realizzazione del pulsante di accensione che è a sfioramento, poiché data l’estrema leggerezza del sistema, la pressione di dito sul pulsante di accensione meccanico, rischierebbe di spostare all’indietro l’Eee Box.

Prestazioni

Dai test di Silent PC si evince che le prestazioni dell’Asus Eee Box B202 non sono comunque paragonabili ad un media center di basso costo, specialmente se si vuole vedere filmati HD. Per diventare un media center servirebbe un Atom dual core (in arrivo) e un chipset con accelerazione video decente.

Ecco i Pro e i Contro di Silent PC (con qualche mia integrazione):

PRO

* Consumi energetici ridotti fino al 90%
* Molto silenzioso (26db con un massimo di 37db)
* Buone performance
* Wi-Fi integrato
* SPDIF out
* Design curato, piccolo ed è possibile montarlo dietro un monitor LCD con attacco VESA

CONTRO

* Non supporta la riproduzione dei video HD 1080P
* CPU leggermente lenta
* No HDMI
* No DVD / Blu-ray drive
* No Bluetooth (opzionale)

Conclusioni

Insomma ci troviamo di fronte ad un pc dal design accattivante, silenzioso e abbastanza potente, ma non tanto da poterlo usare come un vero e proprio Media Center, per riprodurre filmati in alta definizione, senza supporto (almeno non di default) del Bluetooth integrato (anche se si potrebbero usare una delle 4 porte USB 2.0 per collegarci una antenna wi-fi di quelle micro da 12€) e privo di lettore ottico integrato (si potrebbe rimediare acquistando un drive esterno, da collegare ad una delle 4 porte USB).
Insomma, in definitiva, si tratta di un vero e proprio nettop, secondo la visione di Asus, e che, sostanzialmente differisce dall’EeePC laptop principalmente per la mancanza della batteria e del drive allo stato solido SDD per lo storage.

Tag:alta definizione, asus, Asus Eee, blu-ray, bluetooth, ddr2, hdmi, intel, lcd, pc, sd, televisore, usb-2.0, ventola, wi-fi, Windows
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Mar 29 2008

Dati alla mano… la tranquillità e la stabilità di un Mac… non hanno prezzo!

Posted by Antonio Troise
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Apple Vs Windows Questa settimana mi sono reso conto di quanto tempo ho risparmiato semplicemente usando un sistema Mac piuttosto che uno Windows. E non lo dico per partito preso (non sono un mac addicted) ma conti alla mano è quello che risulta dalla mia esperienza.
Proprio l’altro ieri, infatti, ho dovuto porre rimedio ad un pesante e improvviso rallentamento delle prestazioni del mio PC Windows. Così, dopo aver ripulito il sistema operativo da tutti i file temporanei e dalla cache di sistema (15 minuti), ho eseguito la deframmentazione di entrambi gli hard disk SATA da 500 GB l’uno: operazione che è durata ben 8 ore (era un po’ di tempo che non la facevo)!

Quindi, vedendo che le prestazioni non miglioravano come speravo, sono dovuto passare ad uno scan approfondito del sistema alla ricerca di intrusi malevoli, alla fine indentificati in 2 virus, qualche trojan e vari malware tutti residenti sotto la cache di Internet Explorer 7 (che peraltro uso pochissimo quindi non capisco come vi siano capitati). Operazione che ha avuto una durata di quasi 4 ore di tempo!

Purtroppo, nonostante questa pulizia, il mio fido AVG Free ogni tanto segnalava la comparsa di un qualche virus in agguato e prontamente bloccato che, comunque, rendeva il sistema molto lento e instabile. Dopo aver fatto qualche ricerca su internet per trovare la soluzione definitiva e provato qualche tool di rimozione malware, ho cominciato ad intuire che, probabilmente c’era qualcosa di latente e instabile nel sistema e forse l’unica soluzione possibile (e fors’anche la più veloce) era applicare la classica regola conosciuta da tutti gli utenti di PC da quando sono nati: formatta tutto e reinstalla Windows!

Ovviamente, come al solito, questa è la classica soluzione temporanea, che comunque riesce a mantenere efficiente e scattante il mio sistema operativo per almeno 3-4 mesi. Purtroppo questa operazione non è indolore e tra backup dei dati, reinstallazione completa di Windows e ripristino completo di tutti gli applicativi, impiegherà, ad essere del tutto ottimistici, almeno 2 giorni (che, guarda caso, capitano giusto nel weekend).

Quindi, ricapitolando, 8 ore + 4 ore + 48 ore. Almeno 60 ore di indisponibilità del sistema e di tempo perso a risolvere i problemi che affliggevano il mio povero PC e che magari con un MAC avrei impiegato sicuramente meglio. Su un Mac infatti abbiamo:

  • Niente virus, malware o trojan.
  • Niente frammentazione del disco.
  • Niente tempo perso a ripulire i file temporanei e di cache del sistema operativo.
  • Backup automatico dei dati con Time Machine.

Per parafrasare la nota pubblicità della carta di credito, oserei affermare che:

  • Deframmentare il disco: 8 ORE!
  • Ripulire il PC da virus e malware: 4 ORE!
  • Reinstallare Windows e ripristinare tutte le applicazioni: 48 ORE.
  • Abbandonare Windows per passare queste 60 ore felicemente, navigando in tutta tranquillità su Internet o magari, semplicemente, facendo una bella passeggiata al sole: NON HA PREZZO!
  • Per tutto il resto c’è Mac OS X Leopard!

UPDATE: Nei commenti, giustamente, è stato dato risalto anche alla stabilità e sicurezza di Linux, proponendolo come una valida alternativa a Windows e Linux. Indubbiamente è così ma non era questo il punto in cui verteva questo articolo: l’obiettivo era far capire che con un PC Windows devo perdere parecchie ore (che magari avrei potuto usare per fare altro) per configurarlo con “un po’ di sale in zucca” e, inevitabilmente, dopo un po’ di tempo, doverlo risistemare perché, anche senza virus, Windows rallenta sempre se vi installi molte applicazioni (sono almeno 10 anni che lo uso e la cosa non è mai cambiata) e una bella reinstallazione sistema tutto. Su Linux, è vero che è più sicuro e stabile, ma devo comunque perdere tempo per configurare tutti i driver corretti, la giusta scheda video, etc. Ho usato Ubuntu per 6 mesi su un portatile ma era sempre una gara per chi l’aveva vinta. Certamente era affascinante spuntarla alla fine, ma quanto tempo ho dovuto perderci sopra? Ricordo quando ho dovuto configurare il wi-fi con il WPA2. Ci ho perso una settimana sopra per configurarlo come volevo io: su un Mac ci ho messo 2 minuti. Non ricordo di aver mai perso troppo tempo in configurazioni di sistema su un Mac.

Allo stato attuale il Mac è l’unica soluzione, certo forse costosa, è innegabile, che permette di avere un sistema sicuro, stabile e che non ti fa perdere tempo in arcane configurazioni. Linux, attualmente, è una soluzione a basso costo che permette di avere una sistema stabile e sicuro, ma di certo la sua corretta configurazione, a volte, per particolari esigenze, non è alla portata di tutti. Windows è invece un sistema ibrido: inizialmente stabile, di certo non sicuro e molto user friendly nella configurazione.

Quello che volevo dire nel post, era che con un Mac posso passare il weekend a fare altro, magari anche spegnendolo e fare una passeggiata al sole, perché lo userei solo per fare quello che mi piace mentre su Windows sono costretto a fare tuning molto spesso. Linux, peraltro molto sicuro e stabile, ci devi perdere molto tempo sopra per la sua configurazione, che spesso cambia da distribuzione a distribuzione.

Tag:antivirus, backup, mac, Mac os x, malware, pc, trojan, virus, Windows
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Mag 14 2007

ATX vs BTX vs DTX: dalle specifiche Intel a quelle AMD per i nuovi PC da salotto

Posted by Antonio Troise
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ATX
Sino ad oggi eravamo abituati alla sigla ATX, ovvero lo standard diffuso che riguarda il case di un computer. Definito da Intel nel febbraio del 1997 con la release 2.01, questo standard è fondamentale per il fissaggio dei componenti, in modo da rendere compatibili tra loro case e scheda madre, ed è tale da non impedire futuri upgrade utilizzando lo stesso case.

Questo standard definisce anche le posizioni dei vari componenti: difatti la CPU è sempre al centro del computer (un po’ in alto), le memorie RAM a destra della CPU, sotto gli slot PCI e la scheda video mentre Hard Disk e lettori ottici sono impilati tutti a destra.
L’unico vero problema di questo standard sono gli slot di espansione perché questo standard è limitato a solo 7 slot disponibili, limite ereditato dal precedente formato AT.
Sull’alimentatore è presente un collegamento con la scheda madre che permette l’avvio e lo spegnimento del computer tramite il sistema operativo; inoltre c’è anche una tensione ausiliaria, presente anche a computer spento, che permette di mantenere accese alcune parti del computer, a basso consumo (al massimo 5Watt).
Questo permette, così, di non dover spegnere manualmente il pc dopo aver chiuso la sessione via software. La tensione ausiliare permette, inoltre, di comandare il PC via LAN o via internet, o di accendere il PC col semplice tocco della tastiera o tramite un’operazione pianificata.

ATX Tutto il computer ATX è stato studiato per dare modo all’aria di raffreddare i vari componenti. Come si può vedere dall’immagine è stato studiato in modo che dalla parte inferiore a destra (dove sono installati gli hard disk) possa entrare l’aria fresca o tramite una ventola o per depressione ovvero dato che l’aria esce dalla parte posteriore ne consegue che ne entri altra dalla parte anteriore.

Una volta entrata l’aria questa prosegue passando per il dissipatore del processore e raggiunge la ventola posta anteriormente (che varia da 8cm a 12cm) o l’alimentatore che provvedono ad espellere l’aria calda. La ventola posteriore è particolarmente consigliata in caso si effettui un overclock e si necessiti di smaltire il calore generato. Nel caso tutto ciò non basti (e da qualche anno a questa parte, c’è questo problema) i moderni case integrano una ventola “laterale” (o una sorta di tubo), posta sul fianco del case in modo da far uscire direttamente l’aria dalla CPU.

Per garantire anche un ottimo flusso d’aria è consigliato di disporre correttamente i cavi (cosa che non mostra molto bene la figura) e magari applicare ai cavi delle specie di “calze” rendendoli circolari, cosa che aumenta non poco il flusso dell’aria o comprando dei cavi speciali chiamati appunto round (circolari).

Le specifiche ATX sono prelevabili dal sito dell’Intel in PDF.

[via ATX“>wikipedia]

BTX
Come l’ATX il BTX è uno standard costruttivo che descrive dove vanno posizionati i componenti delle motherboard. Rispetto all’ATX prevede un flusso dell’aria molto più lineare e privo d’ostacoli e proprio per questo richiede case studiati apposta per questo formato.
Lanciato da Intel nel 2004, e sebbene alcuni grandi case tipo Dell lo usino ancora, non ha mai preso piede nel mercato degli assemblati, e nel 2007 la stessa Intel ha deciso di fermarne il supporto anche se continuerà a supportare i propri grandi partner OEM.

Produttori come Dell, HP e IBM, per citare i più noti, utilizzano lo standard BTX da tempo per la costruzione delle proprie soluzioni PC destinate al segmento business del mercato. Questo permette loro di garantire una buona efficacia nella dissipazione del calore prodotto dal sistema, mantenendo ridotte dimensioni e un rumore non elevato.

Lo standard BTX è stato sviluppato da Intel proprio quale base di sistemi PC completi caratterizzati dal ridotto rumore di funzionamento, da una corretta dissipazione del calore generato dal processore e dalla scheda video oltre che da un volume complessivo dello chassis che si mantenga su dimensioni non eccessivamente elevate.

BTX E’ sugli stessi principi che hanno portato all’introduzione delle periferiche ATX che Intel ha scelto di sviluppare il formato BTX, proprio per ovviare ad una serie di limitazioni dello standard ATX emerse nel corso degli anni. Alcuni di questi limiti sono qui di seguito riassunti:

  • il formato ATX mal si adatta all’utilizzo in sistemi di ridotte dimensioni, sempre più spesso adottati sia in ambiente da ufficio che in quello domestico. Una soluzione a questo è la creazione di layout custom, specifici per l’utilizzo in PC di ridotte dimensioni; questo però genera costi addizionali;
  • il raffreddamento dei componenti montati sulla scheda madre, oltre che del processore, richiede l’utilizzo di differenti dissipatori e ventole per poter essere garantito correttamente; questa esigenza diventa tanto più pressante al crescere delle potenze dissipate dai più recenti processori durante il loro funzionamento;
  • all’aumentare della complessità del sistema di raffreddamento, cresce il rumore da esso generato; questo è intollerabile tanto in ambiente domestico quanto in quello da ufficio;
  • lo standard ATX è limitato, quanto a specifica, a dissipatori di calore dal peso massimo di 450 grammi; la crescente complessità delle cpu richede l’utilizzo di dissipatori dal peso superiore, se non si vuole bilanciare questo con l’utilizzo di ventole dalla rumorosità più elevata;
  • il formato ATX sta generando problemi di routing dei segnali nel posizionamento dei componenti sulla scheda madre; questo accresce i costi di progettazione, oltre a rendere più complesso il mantenimento di un elevato livello di stabilità operativa.

L’approccio di Intel è quello di fare in modo che il sistema venga raffreddato da un unico, grande apparato, posizionato in modo tale che l’aria di raffreddamento aspirata all’interno del sistema giunga per prima a raffreddare il processore, e da questo si porti su tutti i restanti componenti interni.

Sistema di raffreddamento del BTX Il grafico qui sopra riportato mostra come, in via teorica, operi il sistema di raffreddamento integrato in un case BTX. L’aria viene aspirata all’interno dalla ventola (FAN) e soffiata sul processore (CPU), posizionato quindi immediatamente dietro al pannello frontale del case. Una volta passata attraverso le alette del dissipatore di calore posto sul processore, l’aria giunge a raffreddare north e south bridge del chipset (MCH e ICH), toccando anche la scheda video (GFX) che nell’esempio è posizionata in orizzontale grazie all’utilizzo di un riser. L’alimentatore è posto in fondo a sinistra e dotato di una propria ventola (FAN PSU) che aspira aria dall’interno del case verso l’esterno.

Nel mercato retail BTX non ha conquistato quel successo di mercato che inizialmente Intel si auspicava. Al momento della presentazione molti produttori si erano preoccupati delle ripercussioni di mercato date dallo sviluppo di una nuova piattaforma per case, che richiedesse sensibili variazioni di chassis, alimentatori, schede madri e sistemi di raffreddamento rispetto a quanto disponibile al momento con il formato ATX.

All’atto pratico queste remore non hanno avuto concretizzazione: i produttori taiwanesi non hanno mai di fatto spinto BTX nel canale retail, mentre solo i principali OEM hanno adottato questo form factor per alcune proprie linee di prodotto destinate al segmento business.

[via hwupgrade e hwupgrade]

DTX
Il crescente successo incontrato dai cosiddetti PC Small Form Factor (SFF), che hanno dimensioni più compatte rispetto ad un computer desktop tradizionale, ha convinto AMD a proporre all’industria un nuovo formato standard aperto chiamato DTX.

DTX Basato sull’attuale formato ATX di Intel, ormai in uso da oltre un decennio, DTX è stato pensato soprattutto per i PC da salotto e i client aziendali. Le sue dimensioni, pari a 200 x 244 millimetri, sono inferiori sia a quelle dell’ATX standard, di 305 x 244 mm, che a quelle del microATX, di 244 x 244 mm.
Nonostante questo, DTX conserva la compatibilità con entrambi i predecessori: ciò significa, ad esempio, che una scheda madre DTX potrà essere utilizzata anche con uno chassis in formato ATX o miniATX.

AMD ha del resto chiarito subito che la sua intenzione non è quella di rimpiazzare ATX – un tentativo in cui ha già fallito la stessa Intel con BTX – ma di aiutare i produttori a realizzare PC più piccoli, silenziosi e dal design gradevole.

DTX è stato sviluppato per permettere la messa a punto di soluzioni non solo più compatte, ma anche efficienti come consumi, capaci di garantire elevate prestazioni all’interno di sistemi piccoli, silenziosi e dai consumi elettrici inferiori.

DTX Motherboard Lo standard DTX sarà definito in modo da poter adottare i processori a basso consumo energetico prodotti da AMD e da altre aziende, processori con un TDP (Thermal Design Power) massimo di 65 watt. Questa caratteristica, insieme ad altri accorgimenti volti a contenere i consumi elettrici, permetterà ai produttori di ridurre le dimensioni fisiche del sistema, i costi di raffreddamento e quelli di manutenzione.

Di DTX esisterà anche una versione “Mini”, con dimensioni pari a 200 x 170 mm, ottimizzata per CPU con TDP massimo di 35 watt. Il formato Mini-DTX sarà di poco più grande rispetto a Mini-ITX di VIA, e particolarmente adatto per i mini PC domestici.

Aziende come Akasa, Albatron, ASUS, Asetek, Compucase, ECS, Founder, FSP, Gigabyte, Hedy, NVIDIA, Shuttle, SilverStone Technology, Thermaltake e Tongfang hanno già espresso il loro supporto delle specifiche DTX e l’intenzione di sviluppare e rilasciare sul mercato soluzioni innovative progettate in modo da offrire vantaggi tanto alle aziende quanto ai consumatori.

La flessibilità delle specifiche DTX aiuterà a creare una vasta gamma di design SFF. Le dimensioni e il rumore di queste nuove macchine saranno inferiori rispetto a quanto consentito dai PC tradizionali, aiutando inoltre a diffondere le installazioni domestiche composte da più PC. Collegati ad altri PC e dispositivi, i sistemi SFF possono agevolare ogni utente nella consultazione e nella gestione dei contenuti all’interno della casa.

Con le specifiche DTX esiste la possibilità che il mercato Small form factor (Sff) possa ricavare benefici simili a quelli che negli ultimi anni sono stati portati dallo standard ATX. Far leva sugli elementi comuni dell’ecosistema Pc si traduce in un ulteriore vantaggio anche per i clienti e gli utenti finali che apprezzano le dimensioni compatte, il risparmio energetico e la silenziosità dei sistemi DTX.

Le specifiche DTX definiscono solamente un set di parametri minimo necessario a garantire l’interoperabilità, lasciando quindi i produttori liberi di apportare le proprie innovazioni.
Ulteriori informazioni sullo standard sono disponibili sul sito AMD a questo indirizzo.
La review copy è disponibile online all’indirizzo www.DTXPC.org.

[via Punto Informatico e i-dome e vnunet]

Tag:amd, atx, btx, dtx, intel, pc
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Mag 2 2007

Accessori per Mac mini Apple: switch KVM per monitor, tastiera e mouse. Hub Usb 2 e Firewire. Hard Disk Iomega

Posted by Antonio Troise
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Switch KVM Apple In attesa degli oramai imminenti rilasci di nuovi hardware nel mondo Apple, sto valutando l’acquisto tra un Mac mini e un Macbook.
Attualmente il Mac mini sta avendo la meglio per il semplice fatto che è estremamente piccolo e compatto (l’ho visto in azione all’Apple Store e devo dire che è molto performante e silenzioso, nonostante però monti una scheda grafica inferiore a quella di un Macbook) e che lo potrei collegare direttamente in HDMI con il mio televisore LCD a 32 pollici a mo’ di monitor.

Il ridotto ingombro del Mac mini incoraggia, di fatto, gli utenti Mac e PC ad aggiungerlo alla propria dotazione invece che acquistarlo per una sostituzione. Inoltre la decisione di Apple di fornirlo in versione BYOKVM (con un acronimo inventato da Steve Jobs che significa sceglietevi da soli Tastiera, Video e Mouse), porta l’utente, ed è forse questo l’aspetto più interessante, a collegarlo ad un classico monitor di un PC, ad una tastiera e ad un mouse, riciclando così i componenti informatici che oramai in moltissime case sono presenti!

Il bello, però, è che si può anche usare contemporaneamente un PC e un Mac mini in una innovativa soluzione ibrida e multipiattaforma. Vi starete certamente come: ebbene la risposta è usando un commutatore KVM!
KVM è una sigla nel cui acronimo troviamo le iniziali delle periferiche più importanti per l’I/O o meglio per l’interfacciamento con il proprio Mac o PC: Keyboard (tastiera), Video e Mouse.

In pratica il KVM è uno “switch”, un commutatore che permette di effettuare il passaggio da un computer all’altro mantenendo un limitato set di periferiche di interfaccia: con una sola tastiera, mouse e video potete controllare di volta in volta due Mac diversi, un Mac ed un PC o molti di questi insieme.

Tag:Apple, commutatore, firewire, hard-disk, hub, iomega, kvm, mac, macmini, monitor, mouse, pc, switch, tastiera, usb, usb-2.0
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Mar 6 2007

Recuperare il senso dell’udito con i PC: BIOS Beep Codes e i Rumori degli Hard Disk

Posted by Antonio Troise
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Di solito chi usa i PC acuisce maggiormente alcuni sensi come quello tattile/motorio (per l’uso del mouse) o quello visivo (per il monitor), ma di solito quello uditivo viene stimolato solo per ascoltare musica mp3 o filmati. Non siamo di certo abituati a porre attenzione ai rumori che possono provenire dal proprio PC e molto spesso li sottovalutiamo fino a quando non incorriamo in problemi seri. In questo post vi pongo l’accento sui BIOS Beep Codes e sui Rumori degli Hard Disk.

Tag:beep, bios, hard-disk, pc, rumore
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Feb 2 2007

A chi date il vostro WOW: a Vista o ad un MAC?

Posted by Antonio Troise
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WowDi opinioni su Vista, in questi giorni, ne sono uscite a centinaia nella blogosfera. Una cosa che le accomuna quasi tutte e che mi trovano d’accordo, è quella di optare per un Mac in alternativa a Vista.
Diciamo la verità, io personalmente Windows lo conosco da anni e francamente un Vista con solo una grafica rinfrescata per nascondere poi tutta una serie di “lucchetti digitali” e restrizioni della politica del trusted computing, non mi piace affatto. Non è per andare ciecamente contro a Bill (a casa uso prevalentemente Windows) ma la mia “curiosità tecnologica” mi spinge ad andare là dove ognuno aveva mai osato immaginare e francamente non mi pare che Vista offra molto di più. Un Mac non l’ho mai usato, ma se devo perdere energie mentali per imparare nuovamente tutta una serie di tricks per aggirare le varie protezioni per far funzionare tutti quei prodotti che su XP funzionavano senza problemi, e per poi ritrovarmi costretto a comprare un nuovo PC più performante (anche se penso che al lavoro prima o poi passeremo a Vista), preferisco a questo punto imparare come si usa un Mac! Io non dico che un Mac è meglio di un PC (non l’ho ancora mai usato), ho solo il sentore (dalle opinioni di chi ce l’ha) che sia meglio. Quando ne acquisterò uno e lo proverò allora potrò valutare effettivamente la sua qualità. Solo allora potrò decidere a chi dare il mio WOW, se ad un PC Vista o ad MAC.
E voi a chi lo date il vostro WOW?


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Tag:Apple, mac, microsoft, pc, trusted_computing, windows-vista
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Dic 24 2006

Nuovi video di “Ciao sono un Mac, ciao sono un PC”

Posted by Antonio Troise
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Ciao sono un Mac, ciao sono un PC Davide ieri ha segnalato l’uscita di altri esilaranti video della Apple che mostrano le differenze tra un Mac e un PC. Io ne avevo già segnalati alcuni a Novembre, ma questi non sono certo da meno!
Penso che questa campagna pubblicitaria sia veramente perfetta per mostrare, in maniera simpatica ma del tutto realistica, le differenze tra un MAC e un PC. Peccato non vengano mostrate in televisione: se solo uno di questi spot venisse trasmesso via etere, sicuramente il MAC potrebbe raccogliere molti più proseliti.
Ecco, quindi, l’elenco completo:

  • Nuovi
    • Promozionale
    • Nato per lavorare
    • Consulente
    • Risultati migliori
    • Autocommiserazione
    • Incidente
    • Angelo/Diavolo
    • Fidati di Mac
  • Vecchi
    • Virus
    • Riavvio
    • Meglio
    • iLife
    • Rete
    • WSJ
    • Fuori dalla scatola
    • Lavoro vs divertimento

[via Boliboop]

Tag:Apple, mac, pc, Video
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Nov 10 2006

Ciao sono un Mac, ciao sono un PC

Posted by Antonio Troise
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Ciao sono un Mac, ciao sono un PCDirettamente dal sito della Apple, ecco una serie di video veramente divertenti che illustrano, attraverso alcune ironiche gag di due attori bravissimi, le differenze tra un Mac e un PC. I video sono disponibili in italiano e nel formato quicktime a diverse risoluzioni (piccolo, medio e grande) e addirittura in High Definition (HD). Dedicato a chi ancora è indeciso: una volta finiti di vedere, chiunque si innamorerà di un MAC.

Ecco i link diretti ai filmati nella risoluzione media:

Tag:Apple, gag, ilife, mac, pc, quicktime, Video
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Nov 5 2006

Problema ventola rumorosa: risolto!

Posted by Antonio Troise
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Grazie a tutti per i consigli che mi avete dato! Oggi ho finalmente risolto il problema della ventola rumorosa.
In pratica ho aperto il case con il pc acceso e ho localizzato quale fosse la ventola rumorosa quando caricavo applicazioni con grafica pesante. Come si vede dal disegno qui a fianco, la ventola incriminata è quella attaccata allo chassis di una sconosciuta marca cinese! La stacco dall’alimentazione e il rumore assordante termina! Bene, mi dico, ora la svito e la pulisco. Ma mi accorgo subito che non è molto sporca e non si può neanche aprire perché saldata. Non mi rassegno perché ciò voleva dire che l’indomani sarei dovuto andare a comprarmi una ventola delle stesse dimensioni e spessore al più vicino negozio di informatica: una volta compreso la causa il problema era facile da risolversi! Mentre rimonto la ventola mi accorgo che quella montata sopra al dissipatore della cpu era piena di polvere: pressapoco metà della superfice del dissipatore mettalico era occupata dalla polvere. Rabbrividisco e poi svito le viti che fissano la ventola e il dissipatore e mi adopero per la pulizia delle alette con un pennelletto. Pensate, c’era talmente tanta polvere che in controluce non si riusciva a vedere al di là delle alette del dissipatore. Una volta terminata l’accurata pulizia ho reinserito ogni ventola e dissipatore nel loro alloggiamento (compreso quella rumorosa): come era facile prevedere ora, quando carico applicazioni dalla grafica pesante, il numero dei giri delle ventole non si alza più e questo vuol dire che in condizioni normali non dovrei più sentire il rumore della ventola cinese rumorosa. Diciamo che ho risolto il problema a monte: prima c’era necessità di aumentare il numero di giri delle ventole in quanto la cpu, avendo il dissipatore metallico e la ventola soprastante, per metà otturati dalla polvere, non riusciva a disperdere a sufficienza il calore e quindi aveva necessità di far girare più velocemente le ventole, col risultato che quella di bassa qualità faceva sentire rumore. Ora che è tutto pulito è anche tutto più silenzioso. Certo il problema di rumorosità si potrebbe ripresentare un’altra volta (magari d’estate) ma ora ho individuato la causa e basterà sostituire la ventola cinese con una più performante.
Un attimo di panico mi ha preso quando, rimontato ventola e dissipatore sulla cpu, il pc, appena acceso faceva girare tutte le ventole al loro massimo numero di giri e subito dopo entrava in protezione e spegneva tutto. Ovviamente avevo montato male il dissipatore che ha un verso preciso per coprire correttamente la cpu: coprendola parzialmente non riusciva a dissipare tutto il calore emesso ed entrava in protezione.
Volevo ringraziare tutti voi per avermi dato dei validi suggerimenti! Grazie mille!

Tag:case, dissipatore, pc, polvere, rumore, ventola
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