Come alcuni ricorderanno Windows è nato, semplicemente, come interfaccia grafica supplementare di MS-DOS, e non fu mai sviluppato per essere un sistema operativo a se stante: il vero sistema operativo era infatti il core del DOS di cui Windows era solo un’estensione sfruttava a piene mani le sue risorse ma ne condivideva problemi e limiti.
A complicare la situazione di Windows 1.0 (1985) fu anche la limitazione delle funzionalità di Windows a causa di azioni legali con Apple che si riteneva titolare di concetti come il cestino e le finestre sovrapposte (potevano apparire solo affiancate – tiled – sullo schermo, e non potevano essere sovrapposte – overlapped). Microsoft in seguito riuscì a rimuovere entrambe le limitazioni sottoscrivendo un contratto di licenza con Apple.
La nascita di OS/2
Nel frattempo, comprendendo che Windows era solo una soluzione parziale, Microsoft iniziò a lavorare con IBM su un nuovo sistema operativo, che doveva implementare schemi di robustezza pari al mondo UNIX e soppiantare completamente DOS: si trattava di OS/2.
Nei piani delle due aziende sarebbe stato “il futuro”, Steve Ballmer lo chiamò addirittura “Windows Plus” e in ogni momento Microsoft ricordava che era vicina la morte del DOS.
Il successo inaspettato di Windows 3.x
Inaspettatamente, però, la versione 3.0 di Windows, rilasciato nel 1990, ebbe un successo senza precedenti. Infatti, oltre ad avere nuove funzionalità con applicazioni native, Windows 3.0 permetteva all’utente di usare i vecchi programmi MS-DOS con un multitasking migliore rispetto a Windows/386, grazie all’introduzione della memoria virtuale ed ai device driver virtuali (VxD) caricabili dinamicamente.
Questi miglioramenti resero i PC dei seri concorrenti dei Macintosh della Apple, ad un costo nettamente più basso.
Il punto di non ritorno
Il punto cruciale è stato quindi questo: una piattaforma progettata per un ambiente mono-utente e mono-task (DOS+Win3.1) è diventata il punto di partenza per il sistema operativo Windows 95. Da allora ogni release ha comportato la difficoltà di aggiornare il codice senza perdere la compatibilità con le versioni precedenti, o quella di modificare l’architettura senza stravolgerla.
OS/2 è effettivamente venuto alla luce, commercializzato da IBM. Tuttavia le scelte radicali fatte in fase di progettazione lo resero incompatibile con Windows sotto molti aspetti e, mentre il primo arrivava preinstallato con i PC, OS/2 era un costoso pacchetto a parte. Anche IBM l’ha abbandonato e oggi è in mano di eComStation.
Come sarebbe il mondo se…
Come sarebbe oggi Windows se il progetto congiunto originario OS/2 fosse stato portato a termine? Molti, a ragione, hanno considerato OS/2 una scelta di rinnovo radicale per un sistema desktop paragonabile a quella (fatta da Apple molti anni dopo) di basare il nuovo sistema MacOS su UNIX, facendo nascere Mac OS X.
E’ per questo motivo che a casa ho ancora un vecchio cd demo di OS/2 Warp e lo custodisco gelosamente pensando che forse con questo sistema operativo Windows sarebbe potuto essere migliore!
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