Quando ho comprato il mio nuovo cellulare con Windows Mobile 6 la prima cosa che ho fatto è stato mettere da parte Internet Explorer (non per preconcetti ma perché effettivamente la visualizzazione delle pagine non è ottimale) e mettermi alla ricerca di un browser alternativo; dopo aver provato il trial di Opera Mobile 8.60, e aver notato che, per quanto possa essere un buon applicativo, è un po’ lento nel caricamento delle pagine, ho preferito installare la beta 2 della release 4 di Opera Mini, un browser java, gratuito e compatto della Opera Software, che consente la navigazione su siti standard (non WAP).
i segreti di Opera Mini: server remoti e soft zooming
Anche se è stato pensato e sviluppato per gli utenti che non dispongono di un palmare o uno smartphone (Windows Mobile, ecc), ho iniziato ad usarlo anche sul mio TyTN II, perché ho da subito apprezzato le sua estrema velocità nel caricamento delle pagine e la sua risposta ai comandi particolarmente fluida e dinamica.
Infatti, a dispetto delle sue dimensioni, e del fatto di essere totalmente gratuito, Opera Mini è un browser web che si comporta molto meglio del fratello maggiore Opera Mobile, sia in termini di velocità che anche in termini di risultati visivi dei siti mostrati, con la sua innovativa funzionalità di soft zooming.
Il segreto della sua velocità sta nel fatto che, per essere così leggero e veloce, il browser non include un motore di rendering per processare le pagine web, ma ogni volta interroga un server remoto, che ha il compito di comprimere testi e immagini, velocizzando di fatto il trasferimento delle pagine e limitando il traffico dati (caratteristica essenziale per gli utenti privi di abbonamenti flat); questa peculiarità fa si che si riescano a minimizzare drasticamente le richieste di memoria e CPU del programma in modo da renderlo compatibile anche con i telefonini più classici.
Infatti, rispetto ad Opera Mobile, che è a pagamento e gira esclusivamente sulle piattaforme Symbian S60 e Windows Mobile, Opera Mini, che pesa poco più di 100 Kb, ha il vantaggio di poter funzionare su buona parte dei dispositivi mobili oggi in commercio che supportano la piattaforma Java.
Ma uno degli aspetti più interessanti di Opera Mini, introdotto solo con la versione 4, è la nuova modalità che mostra un’anteprima scorrevole della pagina di cui l’utente può ingrandire le parti che desidera leggere. La selezione dell’area da ingrandire si effettua per mezzo di un cursore (simile alla classica freccetta del mouse) controllabile per mezzo del pad o dei tasti numerici (ma anche con il touchscreen nel caso di palmari): lo stesso cursore può essere utilizzato per spostarsi all’interno della pagina ingrandita e per cliccare sui link.
La funzionalità di zooming, che Opera Mini 4 ha ereditato dal browser per Nintendo Wii, non è un concetto nuovo: una simile modalità di navigazione viene ad esempio utilizzata dal browser di Nokia per S60, da Safari per iPhone e dalla tecnologia ZenZui di Microsoft. Ciò non toglie che l’implementazione di Opera Software appaia particolarmente efficace, con effetti di “soft zoom” e performance di tutto rispetto per un browser Java. Purtroppo, nelle beta attuali, è ancora impossibile scegliere il livello di zoom o, quanto meno, una dimensione dei caratteri più piccola di quella selezionabile nelle preferenze.
Ma un video vale più di mille parole:
Altre note positive di Opera Mini
Tra le altre caratteristiche interessanti di Opera Mobile, abbiamo anche la possibilità di disabilitare il caricamento delle immagini e selezionarne la qualità (alta o bassa), abilitare/disabilitare gli effetti visivi come lo scorrimento laterale della pagina (molto scenografico) quando si clicca su un link (solo sui telefoni cellulari compatibili con la specifica MIDP 2), creare una lista di indirizzi preferiti, richiamare pagine dalla cronologia, impostare una pagina d’avvio e utilizzare, direttamente dall’interfaccia del programma, il motore di ricerca Yahoo! Search (prima veniva usato quello di Google), quello di eBay, Wikipedia, Flickr e IMDb.
Un caratteristica peculiare che non solo io ho notato, è che Opera Mini, per certi versi, può essere paragonabile ad un bot-simulator, ovvero legge le pagine web come gli spider dei motori di ricerca. Infatti la costruzione delle pagine sul display del cellulare non riflette l’impaginazione grafica ma l’ordine dei layers come da codice HTML.
Cosa manca ad Opera Mini
Per contro, deve, però, Opera Mini deve per forza di cose sottostare ai limiti e alle lentezze della macchina virtuale Java. Cosa che molti, specie per i telefoni più datati, risentono enormemente. Inoltre il fatto di non disporre di un proprio motore di rendering è sicuramente meno preciso rispetto al fratello maggiore Opera Mobile. Tra le altre limitazioni, possiamo trovare l’assenza di una funzione di ricerca interna e l’impossibilità di memorizza i dati personali e le password, e di stabilire la dimensione della cache.
Infine, attualmente, non supporta pienamente impostazioni relative a cookie, tanto che per tale ragione non è ancora possibile utilizzare Opera Mini per effettuare acquisti online.
Che fine fanno i nostri dati personali?
Certo, il dubbio sulla sicurezza e la privacy dei dati personali rimane sempre: siccome Opera Mini fa passare il traffico attraverso i server di opera, che si incaricano di rendere semplici le pagine web complesse, ciò potrebbe implicare una remota possibilità che, se qualcuno compromettesse i server di Opera, avrebbe accesso alla password in chiaro e i vari dati in transito. Oppure, potrebbe anche accadere che un giorno Opera potrebbe rivendere i dati della navigazione di noi utenti per permettere un advertsing mirato. Ma qui siamo solo nel campo delle ipotesi.
Opera Mini sul mio smartphone TyTN II
Per ora, quindi, mi piace usare usare Opera Mini sul mio TyTN: l’unica scomodità è che ho trovato nell’uso sul mio smartphone è che le midlet, tra cui, quindi, Opera Mini, si installano dentro un contenitore Java e quindi il browser non è semplicemente richiamabile da un icona sul menu Programmi, bensì occorre aprire prima l’applicativo Java e da qui richiamare Opera Mini. Ma questo è un problema che hanno tutti i palmari che supportano Java solo attraverso emulazione.
Inoltre, siccome Opera Mini si collega ad internet attraverso il socket 1080 (https://beta.opera-mini:1080), per dialogare con i server proxy Opera incaricati di semplificare le pagine internet, risulta incompatibile con certe soluzioni aziendali che filtrano tutte le altre porte al di fuori di quelle standard . E, anche se è possibile indicargli di usare una sessione HTTP (con la porta 80), sembra che comunque non funzioni con i proxy aziendali, cosa che in questo caso particolare, pone Internet Explorer (o comunque qualsiasi altro browser per WM6) un gradino superiore.
In definitiva sono, quindi, giunto al compromesso che, mentre sono in ufficio uso Internet Explorer, mentre a casa, col Wi-Fi, uso Opera Mini.
Come scaricare Opera Mini
Opera Mini può essere scaricato in vari modi, ma il più semplice è quello di collegarsi direttamente con il proprio cellulare all’indirizzo WAP https://mini.opera.com; Vi consiglio però di scaricare Opera Mini 4 beta 2 (via wap: https://mini.opera.com/beta), mentre se avete ancora dubbi sul sito di Opera esiste una ottima demo per verificare le sue funzionalità.
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