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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Gen 4 2008

Tutti i segreti della tecnologia OLED: schermi sottili, colori brillanti e bassi consumi ma sono costosi e durano 1/10 degli LCD

Posted by Antonio Troise
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OLED è l’acronimo di Organic Light Emitting Diode ovvero diodo organico ad emissione di luce. Questa tecnologia permette di realizzare display a colori con la capacità di emettere luce propria: a differenza dei display a cristalli liquidi, i display OLED non richiedono componenti aggiuntivi per essere illuminati (i display a cristalli liquidi vengono illuminati da una fonte di luce esterna), ma producono luce propria; questo permette di realizzare display molto più sottili e addirittura pieghevoli e arrotolabili, e che richiedono minori quantità di energia per funzionare.
A causa della natura monopolare degli strati di materiale organico, i display OLED conducono corrente solo in una direzione, comportandosi quindi in modo analogo a un diodo; di qui il nome di O-LED, per similitudine coi LED.

Vantaggi e svantaggi della tecnologia OLED

La tecnologia OLED ha grandi vantaggi, come la bassa tensione di alimentazione, l’ottimo contrasto, la brillantezza dei colori, un angolo di visuale di 180 gradi e la possibilità di essere pilotati alle frequenze necessarie per un video.. Possono essere pilotati sia in matrice attiva sia in matrice passiva; quest’ultima, semplice e di basso costo, è efficacemente utilizzabile in pannelli alfanumerici a basso contenuto di informazione.
Per avere qualche raffronto tecnico, basti pensare che a parità di diagonale, un televisore OLED è in grado di consumare circa il 40% in meno rispetto ad un LCD, mentre, per quanti riguarda l’ingombro, lo spessore scende del 50%, perché non necessitano di retroilluminazione come i display a cristalli liquidi. In teoria, inoltre, tutti i prossimi OLED saranno 1080p nativi con un rapporto di contrasto pari a 1.000.000:1.
Da ciò si può dedurre che questa tecnologia sarà, inevitabilmente, la naturale evoluzione degli schermi al plasma ed LCD.

Oled Cell

Se i pregi sono tanti, tuttavia la tecnologia OLED presenta ancora alcuni limiti. Primo fra tutti il costo ancora elevato del processo produttivo. In secondo luogo gli schermi OLED hanno una durata molto inferiore agli schermi a cristalli liquidi e agli schermi al plasma. Il materiale organico di cui sono composti, infatti, tende a perdere la capacità di emettere luce dopo poche migliaia di ore di esercizio.
Infatti, mentre la durata media di pannello LCD o PLASMA (riferito alla vita delle lampade) è di circa 60.000 ore, attualmente la vita media di un pannello OLED è stato al massimo di 5.000 ore.

I primi prodotti

Optimus Keyboard Per questioni di mercato e piccoli difetti ancora da risolvere, i settori che ha accolto gli schermi OLED con interesse sono solo quelli dei portable player, delle telecamere digitali e della telefonia mobile o delle tastiere evolute come la Optimus Keyboard della Art Lebedev (il cui prezzo varia da 371,40€ per un solo tasto OLED programmabile a 1256,86€ per tutti i 113 tasti OLED programmabili). Si sta parlando, quindi, di piccole unità che hanno reso particolarmente appariscenti ed accattivanti numerosi lettori MP3 della Sony e della Creative, nonché alcuni modelli di cellulari firmati Sony-Ericsson e Motorola, i cui mini-display OLED non possono far altro che colpire per l’incredibile luminosità e la cromia vivace. Ultimo nato è il piccolo lettore MP3 S10 della iRiver.

Nel mercato dei monitor e TV, fortemente caratterizzato dalla competizione tra la tecnologia LCD e Plasma, quella che, invece, rappresenterà la tecnologia del futuro nella visualizzazione delle immagini, è solo da poco più di un anno che è giunta ad equipaggiare schermi di dimensioni importanti, uscendo dalla nicchia di display per cellulari ed LCD TV portatili. I produttori, infatti, ora guardano ormai con piena fiducia ad OLED che sta acquisendo la maturità necessaria allo sbarco sul mercato, nonostante i costi siano ancora elevati.

l primo dispositivo TV basato su questa tecnologia è XEL-1 di Sony, un 11 pollici che viene venduto ad oltre 1700 dollari. Uscito ad Ottobre del 2007 è spesso appena 3 millimetri, ha una velocità di risposta superiore di 1.000 volte rispetto ai tradizionali Lcd e consumi inferiori del 40%. Pesa 2Kg, le sue dimensioni soo 287x253x140mm, risoluzione 960×540 pixel, una porta Host USB, una HDMI e una Ethernet Lan. Speaker da 2 Watt, sintonizzatore Tv analogico/digitale. Con un uso medio di 10 ore al giorno il monitor dovrebbe durare oltre 10 anni.

Sony Oled

Samsung ha, invece, annunciato di avere creato uno schermo ultrapiatto in tecnologia Oled da 31 pollici. La produzione deve ancora iniziare, ma nel mentre Samsung conta di commercializzare schermi Oled da 14 pollici a partire dal 2008.
Alcune indiscrezioni rivelano, però, che Samsung ha già pronto il display OLED da 40 pollici, che forse verrà tenuto per i prossimi mesi lasciando spazio al più piccolo 31 pollici perché “il più grande e più costoso potrebbe incontrare difficoltà nell’attrarre una fetta maggiore di consumatori”.
Ma la prima ad interessarsi seriamente del mondo OLED è stata la Sony che il mese scorso ha iniziato a vendere televisori Oled da undici pollici e aveva già mostrato un prototipo da 27”.

Samsung Oled

Per quanto concerne il 31′ Samsung, l’azienda coreana dichiara un consumo di corrente inferiore alla metà di quello di un 32 pollici LCD convenzionale, mentre lo schermo ha una durata stimata di 35000 ore, pari a 4 anni di funzionamento ininterrotto, il valore più alto finora dichiarato per un pannello OLED. Inoltre, afferma che il proprio schermo da 31” è spesso 4,3 millimetri, un decimo di un pannello Lcd tipico, e consuma meno di metà dell’elettricità richiesta da un Lcd da 32”.

Samsung, nel frattempo, ha già accelerato i suoi processi produttivi per soddisfare la futura domanda. iSupply ha stimato, infatti, che entro il 2012 le vendite raggiungeranno quota 24 miliardi di dollari. Un risultato notevole se si considera che nel 2007 difficilmente saranno superati i 7 miliardi di dollari. “Il prezzo di un display OLED è di 1,7 /1,8 volte superiore rispetto ad un LCD e non sarà competitivo fino a quando le cose non cambieranno”, ha dichiarato a Reuters Peter Chen, presidente di CMEL, azienda taiwanese leader nella produzione OLED.

Purtroppo, Sony, che ha ha iniziato in novembre a vendere televisori OLED da 11 pollici, non riesce a consegnare più di duemila televisori ogni mese e all’inizio di dicembre Toshiba ha annunciato di avere rinunciato alla messa in vendita di televisori Oled entro il 2009-2010 a causa degli alti costi di produzione, mentre tiene ferma l’intenzione di commercializzare piccoli schermi OLED per gli smartphone il prossimo anno.

Oltre a questi scenari, è ragionevole prevedere che i prossimi sviluppi possano aprire ulteriori mercati ora non quantificabili, ma che possono essere individuati in una nuova generazione di prodotti che utilizzano schermi sottili come pellicole che si possono `srotolare’, o trasparenti da inserire in una finestra, o stampati su tessuto per T-shirt `interattive’.

Sony Oled Flessibile
Tag:lcd, oled, plasma, televisore
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Dic 23 2007

WND DUO Atom: cellulare dual simcard con display touchscreen e sensore di gravità che a seconda di come lo si ruota cambia SIM

Posted by Antonio Troise
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WND DUO Atom è un innovativo cellulare coreano dual simcard dotato di due schermi touchscreen OLED da 1,8 pollici di uguali dimensioni collocati entrambi nella parte frontale del cellulare, uno nella parte superiore e l’altro in quella inferiore. A vederlo è perfettamente simmetrico per cui è praticamente impossibile riuscire a capire quale sia il vero orientamento verticale del telefonino.
Il motivo di questo particolare design costruttivo è quello di poter supportare due sim telefoniche (anche di due operatori differenti), perché WND DUO Atom è sensibile all’orientamento spaziale e, a seconda di come lo si gira, è come se avessimo 2 cellulari distinti.

WND DUO Atom

Infatti, , se il dispositivo si trova con lo schermo 1 in alto, allora utilizzerà questo per mostrare le informazioni relative alla sim 1 e quello sotto come tastiera. Ruotandolo di 180 gradi, lo schermo che prima fungeva da tastiera diventerà display per le informazioni e il cellulare renderà automaticamente operativa la sim 2.
Il fulcro di questa tecnologia è sicuramente il sensore di gravità integrato nel cellulare, che ne riconosce la posizione nello spazio e che tanto fa parlare su dispositivi mobili come l’iPhone della fotocamera dell’ N95 o del Sony Ericsson K910i.

In effetti, WND DUO Atom non è l’unico telefono a gestire due Sim contemporaneamente ma è l’unico a sfruttare due schermi oled disposti a 180° l’uno dall’altro che, a seconda della posizione, invertono la visualizzazione display-tastiera. Da quel che ho capito, però, le due Sim non dovrebbero essere attive contemporaneamente, ma lo è solo quella a cui è associata il display in alto.

WND Duo Atom

Tra le altre caratteristiche tecniche abbiamo che è grande 109 mm x 48 mm x 14.5 mm, è dotato di una fotocamera da 3 megapixel con autofocus, 128MB di memoria interna, una risoluzione di 220 x 176 pixel per ognuno dei due schermi OLED, Stereo Bluetooth, supporto per schede di memoria microSD, player mp3, Tv-out, e connettività tribanda GSM. Peccato che non sia UMTS!
Il WND DUO Atom è in vendita online dal sito WND Telecom in Corea ad un prezzo non precisato.

Un alternativa: WND Wind DUO 2200

Meno affascinante (e fors’anche meno costoso) di questo modello con schermo touschscreen (e quindi senza supporti meccanici per la tastiera) esistono anche i modelli tipo il WND Wind DUO 2200 che, oltre a due monitor, hanno anche due tastiere reali, una sul fronte e l’altra sul retro del telefonino. In pratica è come se fossero due cellulari uniti tra di loro! A differenza del WND DUO Atom, questo modello dovrebbe funzionare con entrambe le SIM attive e se squilla i numero su retro, il display sul fronte dovrebbe dare una notifica di ricezione chiamata sull’altra SIM.

WND Wind DUO 2200

Quel che è particolare notare è, però che, mentre qui in Italia sembra si siano dimenticati degli alloggiamenti a doppia Sim (forse per poter vendere più cellulari, uno per ogni scheda telefonica?), per molti cellulari arrivati dall’Asia, sembra che questa sia una caratteristica normale per il mercato orientale. Quello che mi chiedo è se mai arriveranno in Italia queste tecnologie!

Tag:cellulare, dual simcard, oled
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