Su Punto Informatico ho letto di un metodo inusuale per generare numeri casuali. L’ha sviluppato una startup britannica Yuzoz (anche il nome è stato generato casualmente, scelto tra un elenco di 6mila nomi casuali) e si basa sulla generazione di numeri casuali associando questo processo a quanto avviene nello spazio: dall’analisi del vento solare alle nuvole di Venere, dalle emissioni di Giove ad altri eventi cosmici. Questo sistema è in grado di creare 200 numeri casuali al secondo.
L’idea è di vendere questo modo di generare numeri random alle imprese che ne hanno bisogno, ad esempio alle società del gaming online, basandosi sull’idea originale di basarsi sugli eventi cosmici per emergere Yuzoz tra i molti sistemi già utilizzati.
In effetti, penso che sia solo un modo originale per attirare l’attenzione anche se non è bene spiegato quale dati analizzano e come li ricevono.
Un numero di per sé stesso non può essere casuale (o stocastico o aleatorio o random) eccetto nel senso del modo in cui è stato generato. Informalmente, generare un numero casuale significa che prima di essere generato, tutti gli elementi di un certo insieme siano equalmente probabili come risultato. Si può dire, però, che un numero aleatorio è un numero ben determinato ma non noto per carenza di informazioni.
Per geneare numeri casuali vi sono vari modi:
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