Ulysses è una app di scrittura distraction-free e dalla interfaccia elegante disponibile sia per MacOS X che per iOS che permette di gestire le proprie note o i propri appunti in maniera intelligente sia attraverso un editor di testo semplice e potente combinato ad ambiente di lavoro privo di distrazioni ma soprattutto attraverso una sincronizzazione affidabile basata su iCloud e su DropBox.
A conferma della sua eccellenti caratteristiche, il 14 Giugno 2016, Ulysses per Mac ha vinto l’ambito Apple Design Award.
Markdown
Ulysses oltre la non indifferente caratteristica di funzionare su tutti i dispositivi per Mac, iPad e iPhone (da iPhone 4s ad iPhone 6 Plus, da iPad Mini a iPad Pro), ha tra le sue anche una interfaccia pulita e libera da distrazioni comprensiva di un editor di testo che supporta i principali linguaggi di markup, che permette di inserire in maniera semplice titoli, elenchi, commenti, citazioni e passaggi importanti. Markdown è un linguaggio di markup minimale, e con una sintassi del testo semplice da leggere e progettata in modo che possa essere modificabile con un normale editor di testi e convertita in HTML o in molti altri formati. Il suo scopo è essere leggibile così com’è, senza che sembri marcato con tags o istruzioni di formattazione (come invece accade con l’HTML o l’RTF). Ulysses è in grado di esportare come PDF, DOC, TXT, Markdown, HTML e ePub oltre che pubblicare bozze di storie in Medium.
Per farvi un esempio, se vogliamo enfatizzare una porzione di testo, basterà selezionarla e premere `⌘I` e vedrai che, intorno alla parola, sono stati inseriti dei caratteri in più:
Così facendo si è semplicemente detto a Ulysses, nel suo “linguaggio solo testo”, che questa parte deve essere enfatizzata. Quando si esporta il testo, ad esempio in formato PDF, Ulysses trasformerà questo passaggio enfatizzato in qualcosa che può essere interpretato e visualizzato dal formato PDF, in questo caso sarà formattato in corsivo.
Se invece si esporta in formato HTML, Ulysses tradurrà i passaggi enfatizzati in modo semanticamente corretto con ``.
Per rendere l’idea ho creato una pagina di esempio di come viene interpretato il Markup su Ulysses: come vedete è veramente chiaro e leggibile.
mentre questa è la stessa schermata se si attiva la Modalità Scura associato al Tema Scuro (altri temi sono disponibili su Ulysses Style):
La lista completa delle definizioni disponibili è consultabile premendo ‘⌘9’.
Tra i vantaggi del Markdown (anche se molti potrebbero pensare che sia uno svantaggio) è che i link, le immagini, i video, le annotazioni e le note a piè di pagina, non sono visibili subito ma occorre effettuare un doppi click sul riquadro che le contraddistingue tutte per visualizzarne il contenuto. Questo, se da un lato rende la lettura del testo molto più rapida permettendoci di concentrarci appieno sulla sola scrittura, demandando poi l’impaginazione più adatta ad un secondo momento, dall’altro, per esempio, per certi scopi non vedere subito una immagine può essere fastidioso. Quel che è certo, però è che la impaginazione Markdown è molto efficace specie se abbinata alla “Modalità tutto schermo” (Vista › Attiva modalità tutto schermo) poiché ci permette di non perdere la concentrazione dal processo creativo della scrittura, sia che siate un blogger, un giornalista o anche uno scrittore.
Se siete d’accordo con la seguente affermazione, allora amerete Ulysses:
Siamo convinti che chi scrive non debba essere infastidito da questioni di layout. E soprattutto che queste non dovrebbero mai interferire con il processo di scrittura. Chiamalo come vuoi: privo di distrazioni, zen, pura semantica, mini-minimale, neo-rétro. Il fatto è questo: è meglio separare la creazione dei contenuti dalla loro presentazione, altrimenti s’intralceranno a vicenda. O è comunque molto probabile che ciò accada, perché è un problema intrinseco al processo creativo.
Obiettivi di scrittura
Tra le caratteristiche che ho amato di più è la gradevole rappresentazione grafica dell’obiettivo di scrittura nelle statistiche del testo, dove è possibile il numero i caratteri da scrivere per singola pagina o per gruppo di fogli.
Come vedete è possibile anche decidere di contare i caratteri senza spazi, le parole, le frasi, i paragrafi, le righe e le pagine. Inoltre si può decidere l’approssimazione nel raggiungimento dell’obiettivo: “circa” (il numero potrà essere anche leggermente inferiore o superiore), “almeno” (se anche supero di molto l’obiettivo mi da sempre il raggiungimento dello stesso), “massimo” (non posso superare il numero indicato).
I Fogli
Non è una app modulare ma ha una singola libreria per tutti i testi, per cui il concetto di di “Apri“ o “Salva“, non ha senso perché non c’è un vero accesso al Finder, anche se è possibile, da “Preferenze” impostare la visualizzazione di cartelle esterne e del contenuto locale sul proprio Mac.
Per impostazione predefinita i testi verranno salvati su iCloud e saranno così disponibili su tutti i dispositivi su cui è installato Ulysses. Ovviamente è possibile anche decidere di archiviarli localmente o di spostarli liberamente: dal cloud all’archivio locale e viceversa.
In Ulysses tutto il procedimento di scrittura si basa sui fogli. I fogli sono in un certo senso l’equivalente dei classici documenti, tuttavia non hanno bisogno di un “titolo” o di un “nome file”.
Puoi anche selezionare più fogli e unirli (`⌘J`). In questo modo, nell’editor si comporteranno come un unico foglio, cosa molto comoda se preferisci avere molti frammenti invece di un testo monolitico.
Puoi anche dividere il foglio in due parti nella posizione attuale del cursore (Composizione › Dividi dalla selezione), e unire due o più fogli per formarne uno (File › Unisci fogli).
Un altro aspetto che ho gradito è la possibilità di inserire nei fogli dei blocchi di testo con il markup “Titolo” e quindi trovarsi indicizzata la pagina nel menu navigazione.
Cliccando su uno dei due titoli è possibili spostarsi rapidamente al paragrafo desiderato. Funzione ovviamente molto comoda nel caso di testi molto lunghi.
Differenze con Note di MacOS X
Ho avuto modo di provare Ulysses per più di una settimana, in alternativa alla app nativa Note che mi ha accompagnato per anni nel mondo Apple e devo dire che, nonostante questa ultima sia migliorata tantissimo, con l’introduzione del formattazione grafica, Ulysses ha dalla sua una pulizia del design inarrivabile, una tipografia curata, una organizzazione delle pagine molto funzionale e una universalità che spesso Note non riesce a raggiungere.
Infatti aggiornare Note all’ultima release la rende di fatto incompatibile con le vecchie versioni presenti su dispositivi più datati che quindi verrebbero a mancare della sincronizzazione via iCloud tanto decantata e che invece Ulysses riesce a mantenere anche con la compatibilità con Dropbox che, in più di una occasione si è dimostrato più affidabile della controparte Apple.
Dove trovarla
Ulysses per Mac OS X e iOS è disponibile gratis per l’acquisto come App Universale direttamente a questo link, ma con la possibilità di sottoscrivere vari abbonamenti mensili o annuali per l’acquisto in-app purchase.
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