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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Giu 4 2009

Peters Vs Mercatore: quando le cartine geografiche che conosciamo sono sbagliate. Alla ricerca della migliore rappresentazione dei continenti del nostro pianeta

Posted by Antonio Troise
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Oggi inizierò questo articolo con una domanda: tra Europa e Sud America, quale delle due ha la superficie più ampia? Se non avete una buona memoria vi metto a disposizione una cartina geografica da consultare, di quelle che avete sempre visto nei libri di scuola:

Peters Vs Mercatore - 1

La risposta, ovviamente, è Sud America che ha una superficie quasi 2 volte più estesa del nostro vecchio continente!

Peters Vs Mercatore - 2

Come, la vostra risposta non è stata questa? La cartina sembra dire tutt’altro? Vi starete domandando se vi ho messo una cartina finta o se vi abbia dato una risposta volutamente errata, inventandomi i dati? Tranquilli, nessuno vi sta prendendo in giro, o almeno non volutamente. Quella che vi ho mostrato è semplicemente la classica carta geografica presente nei libri, nelle riviste, negli atlanti, nei giornali di tutto il mondo e perfino su Google Maps, ed è chiamata Carta di Mercatore. E’ sicuramente una bella cartina, ma come ogni mappa di proiezione che tenta di rappresentare una superficie curva su un foglio piano, la forma della mappa stessa altro non è che una distorsione della reale forma della superficie terrestre; nel nostro caso, la distorsione influenza le proporzioni dei continenti, tanto che siete stati tratti in inganno facilmente. Ma nonostante questo oramai fa parte del nostro immaginario collettivo, poiché si è trasformata in una proiezione mentale standard per il mondo occidentale.

Ora un altra curiosità: dove è posizionata la Germania? Se ci fate caso è esattamente al centro della cartina geografica. Vi siete mai chiesti come mai? E’ quella la sua reale posizione sul globo terrestre? Ebbene, se vi dicessi di no, forse ora non vi stupireste più di tanto, soprattutto quando vi farò notare che la Carta Mercatore è stata disegnata nel 1569 da Gerard De Kremer (nome in seguito latinizzato in Gerardus Mercator), un cartografo tedesco (fiammingo di nascita ma di famiglia di origine tedesca, tanto che visse gran parte della sua vita in Germania), che ovviamente ha messo il proprio paese al centro del mondo! Ma se la Germania è esattamente al centro, l’Equatore che, per definizione (“L’equatore è la circonferenza massima della superficie di un corpo celeste perpendicolare all’asse di rotazione e quindi equidistante dai poli“), doveva essere al centro, è, per forza di cose, spostato molto più in basso!

Peters Vs Mercatore - 3

Ora, dopo avervi, smontato il mito della cartina geografica come visione reale del mondo, devo proporvi anche una soluzione, offrendovi una proiezione che meglio si adatti alla reale conformazione, posizione e dimensione dei continenti. Come potete verificare voi stessi, siccome la terra è una sfera (o quasi), la più grande sfida per i cartografi è sempre stata poterla rappresentare in una superficie piana. Esistono infatti centinaia proiezioni diverse, ciascuna con i propri vantaggi e difetti. Per diversi anni sono state sviluppate diverse proiezioni ed anche se qualcuna ha avuto più successo delle altre, tutte contengono errori e deformazioni. Su WIkipedia, ho trovato questa cartina che, rispettando maggiormente le varie proporzioni e posizione, mostra comunque una terra leggermente curva ai poli

Peters Vs Mercatore - 5

in cui la riga celeste sta ad indicare l’Equatore mentre le due righe blu scuro stanno ad indicare i due tropici (Tropico del Cancro e Tropico del Capricorno).

E’ a questo punto che, nel 1973, entra in scena Arno Peters, uno storico e cartografo tedesco, sensibile dell’equità economica e politica per tutte le popolazioni mondiali, che, vedendo che ogni proiezione porta con sè delle inevitabili discrepanze rispetto alla realtà, propose una nuova proiezione cartografica della terra, in contrapposizione a quella, più utilizzata, di Mercatore, denominata appunto “Carta di Peters“, in cui vengono rispettate le proporzioni tra le superifci dei continenti, ponendo, in tal modo, sullo stesso piano paesi industrializzati con quelli del Terzo Mondo.
Ecco, infine, come si vedrebbe il mondo con la Carta di Peters:

Peters Vs Mercatore - 4

La Carta di Mercatore

La proiezione di Mercatore è una proiezione cartografica conforme e cilindrica. Essa è diventata la proiezione cartografica più usata per le mappe nautiche per la sua proprietà di rappresentare linee di costante angolo di rotta (linee lossodromiche) con segmenti rettilinei. Mentre la scala delle distanze è costante in ogni direzione attorno ad ogni punto, conservando allora gli angoli e le forme di piccoli oggetti (il che rende la proiezione conforme), la proiezione di Mercatore distorce sempre più la dimensione e le forme degli oggetti estesi passando dall’equatore ai poli, in corrispondenza dei quali la scala della mappa aumenta a valori infiniti.

Carta Mercatore

Come in ogni proiezione cilindrica, paralleli e meridiani sono rappresentati da linee rette perpendicolari tra loro. Realizzando questo, l’inevitabile distorsione est-ovest della mappa, che aumenta con la distanza dall’equatore, è accompagnata da una identica distorsione nord-sud, tale che in ogni punto di posizione, la scala delle distanze est-ovest è la stessa della scala nord-sud, rendendo la proiezione conforme. Una mappa di Mercatore pertanto non può mai coprire pienamente le aree in prossimità dei poli, in quanto qui la scala delle distanze assume valori infiniti. Essendo una proiezione conforme, gli angoli sono preservati a partire da ogni posizione, mentre la scala delle distanze varia da punto a punto, distorcendo la forma degli oggetti geografici. In particolare, le aree prossime ai poli ne sono più affette, rendendo una immagine del pianeta tanto più distorta quanto più ci si avvicini ai poli. In pratica, a latitudini maggiori di 70° nord o sud, la proiezione di Mercatore è praticamente inutilizzabile!

Queste proprietà, però, rende la proiezione di Mercatore particolarmente adatta alla navigazione marica: rotte e puntamenti sono misurare mediante rosa dei venti e goniometro, e le corrispondenti direzioni sono facilmente trasferite da punto a punto della mappa con l’aiuto di un regolo parallelo o un paio di squadrette di navigazione.

Distorsioni della Carta di Mercatore

La sfericità della Terra rende difficile rappresentarne l’intera superficie su un’unica cartina (detta appunto “plani-sfero“). La proiezione di Mercatore, dovendo rappresentare una superficie curva su un foglio piano, ha il problema di esagerare le dimensioni delle aree lontane dall’equatore. Ecco una rappresentazione dell’effetto di distorsione delle aree della Carta di Mercatore.

Distorsione della Carta di Mercatore

Da qui si evince, per esempio, che:

  • la Groenlandia è rappresenta con un’area equivalente a quella dell’intero territorio dell’Africa, quando in realtà l’area di quest’ultima è approssimativamente 14 volte quella della Groenlandia.
  • l’Alaska è rappresentata con un’area simile se non superiore a quella del Brasile, quando l’area del Brasile è in realtà più di 5 volte quella dell’Alaska.
  • la Finlandia è rappresenta avente una estensione Nord-Sud più grande di quella dell’India, quando nella realtà è vero il contrario.

Su Peters Map trovate altri esempi con le relative cartine geografiche.

Benché la proiezione di Mercatore è ancora di uso comune per i naviganti, dovuto alle sue proprietà uniche, i cartografi sono d’accordo nel ritenere che essa non è adatta ad una rappresentazione globale dell’intero pianeta, dovuta ai suoi effetti di distorsione delle aree. In conseguenze di tali critiche, i moderni atlanti geografici non usano più la proiezione di Mercatore per le mappe dell’intero pianeta e per aree distanti dall’equatore, preferendo altre proiezioni cilindriche o qualche forma di proiezione sinusoidali (area uguale). In generale si può dire che le proiezioni cilindriche siano efficaci per rappresentare le zone comprese tra i Tropici, le coniche per le latitudini medie e le prospettiche invece per le latitudini alte. La proiezione di Mercatore, invece, è ancora comunque comunemente usata per aree vicino all’equatore dove la distorsione è minima.

La Carta di Mercatore e Google Maps

Pensate che, però, perfino Google Maps (ma anche Virtual Earth di Microsoft), attualmente, non è immune da errori ed usa una proiezione di Mercatore per le sue immagini (in particolare usa la Mercatore Sferica, mentre ha usato una proiezione equirettangolare fino a 22 Luglio 2005). Infatti, nonostante la sua distorsione di scala relativa, la Mercatore si adatta bene per una mappa del mondo interattiva che può essere spostata e scalata senza cuciture di giunzione su mappe locali.

Mercatore su Google Maps

La Carta di Peters

Visto che la la Carta di Mercatore, è stata concepita essenzialmente per agevolare il tracciamento di rotte sulla superficie terrestre e che, per le sue modalità di costruzione, non mantiene le effettive proporzioni tra le superfici dei vari continenti, la Carta di Peters, invece, è stata realizzata per mantenere tali proporzioni, attraverso una scomposizione del mondo in 100 parti orizzontali e 100 verticali per un rapporto di scala di 1:635.500.000 (ossia un centimetro quadrato equivale a 63.500 km quadrati di superficie reale) e a una rappresentazione che mantiene sempre ortogonali, su un piano a due dimensioni, i meridiani e i paralleli, a scapito però della precisione nella rappresentazione delle distanze verticali. In particolare, la Carta di Peters mantiene corretto il rapporto della distanza di qualsiasi punto dall’equatore.

Carta di Peters

Le ragioni di Arno Peters

Quando in Germania nel 1974 Arno Peters convocò la conferenza stampa per annunciare al mondo la sua nuova rappresentazione del mondo (la proiezione ancora nota come Carta di Peters) il dibattito esplose.

Inizialmente, poiché la proiezione di Peters mostrò più esattamente le dimensioni dei paesi in via di sviluppo, le organizzazioni caritatevoli gli diedero il loro sostegno, tanto che taluni avevano avuto anche l’ardire di richiedere il divieto di usare, con tutti i mezzi a disposizione, la proiezione di Mercatore, poiché, oltre ad essere antiquato e inesatto nel rappresentare le masse continentali del mondo, si credeva che fosse un simbolo superato del colonialismo.

Era l’epoca delle grandi scoperte geografiche: l’Europa intraprendeva vasti commerci con le Indie e con il Nuovo Mondo, a proprio vantaggio, ma a svantaggio delle popolazioni africane, americane e asiatiche, che si trovarono a subire pesanti processi di colonizzazione e sfruttamento. Il disegno del mondo realizzato da Mercatore sacrifica l’esattezza delle superfici a vantaggio della precisione degli angoli, e quindi della distanza delle rotte: pone quindi sulla carta l’idea dell’Europa come centro economico e politico del pianeta, tanto che riesce a dare, involontariamente, una immagine del mondo totalmente falsata: i continenti dell’emisfero Nord (Boreale) appaiono molto più grandi di quelli dell’emisfero Sud (Australe). Ad esempio, l’Europa sembra più vasta dell’America Latina, che invece ha una superficie più che doppia; la Scandinavia sembra più grande dell’India, che in realtà è tre volte più estesa. Ne consegue che la rappresentazione del mondo che siamo abituati a vedere fa sembrare più importanti i paesi in cui prevale la razza bianca: si tratta, in sostanza, di una visione “eurocentrica”. Ed era proprio questo che Peters credeva: che questo errore aveva condotto molti nel mondo sviluppato ad ignorare le lotte e i problemi di grandi nazioni vicino all’Equatore.

Peters, quindi, affermava che la sua mappa per ‘aree equivalenti’ – in cui cioè i paesi del mondo sono raffigurati mantenendo i loro reciproci rapporti di superficie, quindi la loro corretta proporzione equivalente – rendeva giustizia ai paesi del mondo (e in particolare a quelli del continente africano), in quanto ne rappresentava la superficie in modo accurato, contrariamente a quanto facesse la proiezione di Mercatore. In questo modo si evidenziava il ruolo importante che il Sud del mondo svolge nell’economia del pianeta e, indirettamente, si afferma che tutte le culture e tutti i popoli hanno pari dignità ed importanza.

A sostegno di queste tesi, c’era anche chi azzardò a proporre una carta di Peters con un altro punto di vista: capovolta! Una mappa in cui l’Australia si trovava in alto a nord e l’Europa in basso a sud, capovolgendo di fatto la posizione dei poli. Chi dice che il Polo Nord deve stare per forza in alto? Ecco come vedevano loro il mondo:

Upside down map

Questa mostrata non è la versione upside down map di una proiezione di Peters ma una proiezione Van der Grinten che comunque rende l’idea. Ho comunque estratto da un fotogramma di un episodio di The West Wing (vedi l’ultimo paragrafo) la carta di Peters capovolta:

Carta di Peters capovolta

Gli errori di Arno Peters

Tuttavia, i sostenitori della cartografia di Peters, avevano in parte torto, in quanto non consideravano il periodo storico in cui fu creata la Carta di Mercatore e il motivo per cui fu realizzata. Quello che Peters e i suoi sostenitori, volevano ignorare è che la proiezione di Mercatore era stata concepita, essenzialmente, come strumento di navigazione dei marinai europei, agevolando, di fatto, il tracciamento delle rotte sulla superficie terrestre. Quindi, poiché la proiezione è stata realizzata per essere usata dai navigatori europei, era logico e molto più sensato mostrare l’Europa più grande di quello che realmente era. In pratica, questa scelta, non era una dichiarazione politica ma semplicemente una decisione presa per facilità di uso.

La Carta di Peters continua ad avere grandi sostenitori e accaniti detrattori. Tra i detrattori troviamo chi voleva togliere la paternità della proiezione ad “aree equivalenti” ad Arno Peters, in quanto, era essenzialmente la stessa mappa inventata nel 1855 da un cartografo chiamato James la Gall. In effetti, molti riconobbero questa somiglianza e da qualche anno la proiezione di Peters viene più giustamente definita la proiezione di “Gall-Peters” (su Wikipedia trovate in inglese una esaustiva trattazione a riguardo).

Oggi la polemica è oramai sfumata, in quanto entrambe le proiezioni sono difettose ed entrambe sono cadute in disuso sostituite da proiezioni più precise: nelle aule di scuola, oggi, probabilmente vedrete, appese alle pareti, le proiezioni di Robinson (proiezione modificata utile nel rappresentare l’intero globo)

Proiezione Robinson

o la proiezione di Winkel Tripel.

Proiezione di Winkel Tripel

Infatti, anche se per nobili fini, allo scopo dare una visione del mondo socialmente meno ingiusta, la carta di Peters, come qualsiasi altra proiezione, contiene errori e deformazioni, e, probabilmente, è la dimostrazione che anche la carta di Peters è frutto di una manipolazione politica! Ciò lo si può intuire se si considera il contesto storico in cui visse Arno Peters: erano gli anni sessanta e settanta del novecento: gli anni della contestazione, del pacifismo, della guerra in Vietnam e degli oppositori delle grandi potenze; l’opinione pubblica era stanca della guerra fredda, del clima di terrore, era in atto la terza ondata di decolonizzazione. Si può, quindi, dire che Peters abbia creato la carta giusta al momento giusto, perché con la sua carta riflette perfettamente quella situazione, la sua proiezione è l’immagine di quella situazione, è la rivincita dei vinti!

Il merito della Carta di Peters

Vale, però, la pena ricordare che la cartografia di Peters ha avuto l’indubbio merito di aver spiegato in maniera semplice e visuale ad un pubblico di non-geografi o cartografi, come ogni carta geografica sia l’inevitabile frutto di scelte e compromessi. Non esiste una proiezione migliore di un’altra, nessuna lo è in senso assoluto, poiché dipende da cosa uno ritiene importante rappresentare.

Con la cartografia di Peters, anche l’uomo comune ha appreso che le nostre conoscenze geografiche si basano sul lavoro fatto secoli fa da dei cartografi, che rappresentarono il mondo come quando era dominato degli europei nel 1500. Ancora oggi le carte geografiche sono lo specchio di una dominazione che è già terminata molti anni fa. L’esempio più eclatante di questo tipo di dominazione compare nei termini utilizzati dagli europei in cartografia. L’espressione “medio oriente” fu coniata dagli europei per riferirsi alla penisola arabica. Questa terminologia riflette una visione eurocentrica, che considera l’Europa come il punto di riferimento centrale per il resto del mondo. E’ stato a partire dall’Europa che si è deciso cosa era il nord, il sud, l’est e l’ovest ed anche le distanze: vicino oriente, medio oriente, estremo oriente. L’influenza europea è tanto forte che ancora ai nostri giorni si utilizzano queste espressioni.

The West Wing

Spero che non vi siate annoiati nella lettura di questo articolo. Se siete arrivati a leggere fin qui, allora vi meritate un premio. In una puntata della serie televisiva The West Wing (in particolare nell’episodio 16 della Stagione 2 dal titolo “Alto tradimento”) vi è una simpatica scenetta dove lo staff del Presidente degli Stati Uniti, nel giorno dedicato al ricordo del grosso blocco di formaggio di Andrew Jackson (quando per un giorno aprì le porte della Casa Bianca al popolo) incontra un gruppo di Cartografi che propongono al Presidente di cambiare tutte le cartine di Mercalli con quella più consona di Peters. In questi due video troverete, sintetizzati, tutti gli argomenti che vi ho trattato, dalla visione eurocentrica, alla pari dignità dei continenti fino all’assurda richiesta di capovolgere tutte le cartine! Su Youtube trovai solo una versione inglese, ma fortunatamente sono riuscito a reperire anche l’episodio in italiano (includendo una versione più lunga della scenetta) e l’ho caricato su Youtube. Buona visione!

Parte 1

Parte 2

UPDATE

Dopo 7 anni dall’uscita di questo articolo è uscito un sito che mostra in maniera davvero semplice (con la potenza di html5), con un semplice drag e drop delle nazioni, le vere dimensioni degli stati. Il sito si chiama True Size Map, una mappa interattiva che ti permette di cliccare su una nazione e di trasportarla all’interno della mappa di Mercatone per vederne la vera proporzione in confronto alle altre nazioni.

Avreste mai pensato che l’Italia è di gran lunga più grande della Gran Bretagna? Guardando la mappa interattiva, sembra proprio di sì.

Mercatore_Italia_Inghilterra

Se guardiamo la cartina dell’Europa, sembra sempre che l’Italia sia un’appendice trascurabile in confronto alla grandezza di Germania, Francia o Spagna. Poi, basta spostare il nostro paese nei paesi vicini per vedere che in realtà siamo un bel po’ più grandi di quanto credevamo.

Mercatore_Italia_Europa

E pensavate mai che l’Italia non è poi tanto piccola rispetto alla Groenlandia?

Mercatore_Italia_Groenlandia

Infine ecco le dimensioni dei 10 paesi più grandi del mondo come apparirebbero sulle cartine di Mercatore se fossero alla stessa latitudine: infatti, forse, l’unico modo per capire le reali dimensioni degli stati è porli tutti sulla linea dell’Equatore.

Mercatore_Paesi_Grandi_Equatore

Il sito True Size Map è, come detto dai suoi creatori, ispirato, oltre da un episodio di The West Wing, anche dalla infografica di Kai Krause intitolata “The True Size of Africa“, sempre nella speranza che gli insegnanti mostrino ai loro studenti le reali dimensioni degli stati del mondo.

Le Reali Dimensioni dell'Africa

UPDATE 2

Il designer giapponese Hajime Narukawa ha realizzato un planisfero chiamato AuthaGraph World Map che ha vinto anche il prestigioso premio Good Design Award 2016. Il designer tenta di correggere questi problemi, ed è stato recentemente premiato per la sua rappresentazione apparentemente anomala, ma a quanto pare molto corretta, della disposizione e delle dimensioni dei vari territori del mondo.
Su AuthaGraph, i continenti non sono allineati, ma inclinati in modo da fornire una rappresentazione più accurata delle distanze tra di loro. Attraverso questo nuovo metodo si evitano errori madornali come quello che in alcune mappe vede la Groenlandia grande quanto l’Africa, che in realtà misura 14 volte tanto.
La AuthaGraph World Map, che si vende per 30 euro, è probabilmente la mappa del mondo più proporzionata che possiate comprare. La cosa fantastica è che la mappa è progetta per piegarsi e trasformarsi in una rappresentazione sferica del nostro pianeta; una specie di origami scientifico a tema geografico.
“AuthaGraph”, si legge sul sito del Goog Design Award, “rappresenta fedelmente tutti gli oceani e i continenti compreso l’Antartico. Questi si inseriscono nella cornice rettangolare senza interruzioni. La mappa si può suddividere senza evidenti linee di divisione. Quindi la mappa del mondo AuthaGraph offre una prospettiva precisa del nostro pianeta”.
via Tomshw

UPDATE 3

Altri esempi di questo tipo li trovate sulle mappe realizzate da Business Insider. Per esempio, per coprire la superficie dell’Alaska servirebbe se volte l’Italia. La Russia è il doppio degli Stati Uniti come estensione.O anche l’Africa è il doppio della Russia.

UPDATE 4

Nel 2018, finalmente anche per Google Maps la Terra non è più piatta. Il nuovo aggiornamento cambia la prospettiva tramite cui osservare il mondo, che oggi appare finalmente come un globo. 3D Globe, questo il nome, non è ancora disponibile per la versione mobile dell’applicazione ma, grazie a WebGL, funziona correttamente con tutti i principali browser. La novità è stata introdotta per mostrare, con maggiore precisione, le differenze esistenti tra i vari territori che apparivano falsate. Con lo zoom, ora, le grandezze appariranno più fedeli alla realtà e racconteranno con più esattezza le caratteristiche del nostro pianeta.
E così paesi come la Groenlandia appariranno con le giuste prospettive e dimensioni.

Tag:equatore, europa, mappa, mappe, mercatore, peters, Peters Map, Video, youtube
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Gen 9 2009

Un altro modo di usare Google Street View: trovare le location dei film

Posted by Antonio Troise
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Oggi voglio spiegarvi come usare in maniera diversa uno strumento davvero interessante come Google Street View (il servizio di mappe di Mountain View che fornisce una panoramica a 360° gradi delle strade e permette agli utenti di vedere parti di varie città del mondo a livello del terreno), per trovare le location dove sono stati girati i film. Con un esempio pratico corredato di foto, vedrete come sia facile trovare esattamente le stesse vie e case viste durante le riprese di alcune scene dei vostri film preferiti.

Lo spunto

Ieri sera ho visto il film Imbattibile (Invincible) che racconta la vera storia di Vincent Papale. Francamente non sapevo che la storia si ispirasse a fatti realmente accaduti ed è stato solo alla fine, durante i titoli di coda, in cui si facevano vedere foto e spezzoni di filmati del vero Vincent Papale, che ho iniziato a googlare un po’ per capire chi fosse. Ebbene, il film è molto attinente alla storia e narra la vicenda singolare di questo giocatore di football americano che nel 1976 fu selezionato in un provino aperto al pubblico e ingaggiato dalla squadra degli Eagles di Philadelphia quando aveva più di trent’anni e non aveva mai giocato a football a livello professionistico in precedenza, dove trovò presto un posto da titolare, per ben 3 stagioni, giocando 41 su 44 partite, risollevando le sorti di una squadra fino a quel momento in difficoltà (l’ultimo titolo NFL fu vinto solo 18 anni prima).
Insomma, la storia reale sembrava quasi calzare a pennello per un classico film della Disney a lieto fine, e così è stato e nel 2006 è stato realizzato questo film ovazione per un giocatore di football che è rimasto nel cuore di molti tifosi.

L’analisi dei luoghi

Il film si svolge nel luogo di nascita di Papale, a Glenolden in Pennsylvania: sulla pagina di Wikipedia dedicata a questa città (ma accade per quasi tutte le città mappate sulla enciclopedia libera), sono indicate le coordinate geografiche (39°53′56″N 75°17′33″W) che puntano direttamente su GeoHack, un sistema di Wikipedia per geolocalizzare una posizione attraverso la sua longitudine e latitudine, grazie a diversi strumenti: dal NASA World Wind a Google Earth fino ad arrivare a Google Maps grazie al Wikipedia-Layer che punta direttamente alla mappa della città di Glenolden.

Trovare le location dei film su IMDB e Google Maps

A questo punto, siccome l’appetito vien mangiando, ho googlato una stringa tipo “vince papale film location” e il primo risultato è stato quello del più grande database di film al mondo: IMDB. Infatti, qui, oltre a contenere tutti i film realizzati e in corso d’opera e tutti gli attori esistenti, contiene anche le indicazioni, molto precise (laddove possibile fino al numero civico), delle location dove sono stati girati gli interni e gli esterni dei film. In particolare, per il film, Invincible (2006) ho trovato le seguenti location principali:

Franklin Field – 235 S. 33rd Street, University of Pennsylvania, Philadelphia, Pennsylvania, USA
e
Geno’s Steaks – 1219 South 9th Street, Philadelphia, Pennsylvania, USA

A questo punto è stato facile inserire su Google Maps le seguenti vie:

235 S. 33rd Street Philadelphia
e
219 South 9th Street, Philadelphia

per trovare esattamente i luoghi di ripresa del film. Se una visione dall’alto, forse, non potrà dare alcuna indicazione, usando Google Street View, si riesce facilmente a distinguere le location usate. In particolare, accade strabiliantemente per 219 South 9th Street, Philadelphia, dove, andando indietro di un paio di numeri civici, si ritrovano le stesse case a schiera viste nel film. Ecco le foto:

Google Street View Location: 219 South 9th Street, Philadelphia

Google Street View Location

Film Location: 34′ 43”

Film Location

Ovviamente dovete considerare che, nella maggior parte delle volte, non troverete mai coincidere i posti reali con quelli del film, perché ovviamente le scene e i luoghi vengono sempre modificati e, spesso, una buona parte, per ridurre il budget, vengono riprodotte negli interni, ma se vi fate caso, nel film sono state usate proprio queste due case: guardate le porte, la posizione delle finestre, del lucernaio e l’inclinazione delle scale. Cambia solo il numero dei gradini: da 4 diventano 3 (ma l’altezza complessiva è rimasta la stessa). Anche i colori principali sono stati lasciati, con qualche ritocco e uniformità, come quelli dell’originale. Insomma tutto coincide perfettamente e non c’è dubbio che il posto trovato su Google Street View sia proprio quello usato durante la ripresa di Invincible!

Spero, quindi, che questa spiegazione possa essere utile a tutti coloro che, appassionati di cinema e televisione, amano ritrovare le location in cui sono stati girati i propri film e serie tv preferite, senza dover spendere un euro per visitare di persona lontani posti come queste cittadine americane.

Tag:Film, Google, Google Street, mappe, wikipedia
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Set 2 2007

Il GeoWeb: come gli utenti si sono trasformati in cartografi

Posted by Antonio Troise
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Cartografo Ultimamente, come conseguenza della guerra tra i motori di ricerca, sono nati decine di servizi di mappatura tali da permettere, anche a chi ha capacità tecniche modeste, di fare ciò che in passato potevano fare solo i cartografi professionisti. Infatti, oggi, in rete, con Google Maps e Google Earth, tra i più importanti, tutti possono essere di fatto dei cartografi in grado di disegnare mappe digitali commentate da testi, immagini, colonne sonore o video e contribuendo a trasformare il web in un mezzo di informazione in cui le carte geografiche svolgeranno un ruolo sempre più importante nel reperimento delle informazioni.

Nel complesso, queste piantine assomigliano un po’ a Wikipedia, perché sono create con il contributo di milioni di persone, ed è per questo che si parla di GeoWeb.

Lo scorso aprile Google ha inaugurato My Maps, che semplifica la creazione di carte personalizzate. Da allora sono state create oltre quattro milioni di piantine con le quali è possibile trovare qualunque cosa; un milione di queste con un programma Microsoft chiamato Collections; 40.000 grazie a Platial, una nuova piattaforma per blogger itineranti che vogliono mostrare sulle mappe di Google Maps le tappe dei loro viaggi o semplicemente i luoghi in cui vivono.

Motion Based, sito della Garmin, azienda di navigatori satellitari, consente di caricare i dati che l’utente raccoglie mentre si muove con un GPS. Su Flickr, servizio dedicato alla condivisione di immagini fotografiche, gli utenti hanno “geo- etichettato” 25 milioni di fotografie, fornendo dati relativi alle città che possono essere riprodotte su una carta o visualizzate in 3D.

[via repubblica]

Tag:flickr, garmin, geoweb, google_earth, google_maps, mappe, platial
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Apr 6 2007

Un analisi su My Maps: personalizzare Google Maps liberando la propria fantasia

Posted by Antonio Troise
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Google My Maps Molti hanno commentato con una semplice parola: finalmente! Finalmente, appunto, Google ha rilasciato un servizio che permette di creare mappe personalizzate e condivisibili con altri utenti. Si chiama My Maps (“Le mie mappe”) e sicuramente, penso che fra qualche giorno, magari in occasione delle scampagnate di Pasquetta, imperverseranno su internet, a tutto vantaggio dei blogger.
Grazie alla funzionalità MyMaps, archiviare e pubblicare location e itinerari personalizzati, anche con video e contenuti aggiuntivi! Per questo motivo MyMaps ambisce a diventare un potente e flessibile strumento di racconti di viaggio in cui il testo lascia il posto alle immagini, al solo prezzo della fantasia dell’utilizzatore.

Dopo Google Custom Search Engine, Google rilancia l’ennesimo strumento di personalizzazione dei propri servizi che mancava da troppo tempo; addirittura una soluzione analoga era già disponibile da tempo su Windows Live Maps, ma come al solito Google ha colmato il divario e ha pienamente superato ogni più rosea aspettativa!

Google My Maps Già dalla nascita di Google Maps, grazie al reverse engineering del codice Javascript ed XML, prima, e al rilascio ufficiale delle API, poi, gli utenti avevano creato numerosi hack del servizio.
Ma finalmente, Google ha ascoltato i suoi utilizzatori e ha creato un tool di sviluppo fruibile da chiunque (i siti americani lo definiscono “mashup for dummies“) rivolgendosi esclusivamente all’utente medio della rete, non obbligandolo alla conoscenza di alcun linguaggio di programmazione e di scripting. Tutto quello che occorre è un account Google grazie al quale creare e salvare le mappe personali!

Ovviamente lo scopo è molteplice: dare un servizio di personalizzazione potente all’utente ma, anche, il vantaggio di creare mappe dettagliate grazie esperti locali. Con questo tool è possibile, così, avere mappe sempre più precise e flessibili aggiornate in tempo reale.

Per il momento My Maps è disponibile negli Stati Uniti e in nove altri paesi, ovvero: Australia, Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Paesi Bassi e Spagna. Ma presto si espanderà in tutto il globo!

Google My Maps Il servizio è accessibile da qualche giorno e si trova sull’interfaccia di Google Maps Italia accanto ai risultati della ricerca; per accedere al servizio è sufficiente cliccare sulla scheda “Le mie mappe”, presente nella pagina principale di Google Maps.
Da questo momento è possibile, in maniera davvero intuitiva, creare dei ‘mashup’ aggiungendo alle mappe o alle foto satellitari proprie informazioni quali testi, collegamenti ipertestuali, foto, audio o filmati. Si possono, ad esempio, eseguire delle ricerche di attività commerciali e salvare la ricerca direttamente sulla vostra mappa.
Inoltre i mashup creati dagli utenti possono essere tenuti come privati o resi pubblici e quindi consultabili da tutti anche tramite Google Earth. Se non si vuole rendere pubblica una mappa, bisogna considerare che, anche se non appare nei risultati di ricerca (a breve saranno anche inseriti tra i risultati di Google Local), può essere comunque visibile a tutti quelli che conoscono l’URL esatto di tale mappa.
Tuttavia ci vuole del tempo perché una mappa realizzata e salvata da un utente venga indicizzata e ancora non è possibile inserire dati o immagini provenienti dal disco rigido: si può utilizzare solo materiale già presente in rete.

Google My Maps Quando si vuole modificare una mappa, è possibile inserire segnaposti (84 icone disponibili per segnalare località e destinazioni), disegnare linee e tracciare poligoni (per creare veri e propri itinerari di viaggio), inserire testo (in formato Rich Text o HTML), immagini da risorse online (per ora non è possibile caricarle da computer) e perfino video da YouTube o Google Video.

Una volta creata la nostra mappa, è possibile, infine, esportarla in formato KML (visibile in Google Earth).

Ovviamente ora bisogna solo liberare la propria fantasia, lasciando che MyMaps diventi un mero strumento di racconti di viaggio in cui il testo lascia il posto alle immagini!
Sarà così possibile ricreare i percorsi di un viaggio appena fatto, segnare mete naturalistiche di rara bellezza o fare una guida ideale dei ristoranti e luoghi di ristoro preferiti. Insomma, pensate una cosa e potrete realizzarla!
L’unico limite che mi viene in mente è che, per usare il servizio, bisogna avere un account su Google, ma al giorno d’oggi chi è che non ce l’ha?

Ma se ancora non avete un’idea precisa di così può realizzare MyMaps allora date un’occhiata alle mappe disponibili a titolo esemplificativo: si va da The World of Hello World, percorso ideale dei luoghi in cui sono stati inventati i linguaggi di programmazione presenti e passati, a Monster Sightings, rappresentazione globale dei luoghi di avvistamento di Godzilla, la Mummia, Dracula e altri mostri famosi assortiti. È c’è anche The Googleplex, opera di un impiegato di BigG che rappresenta il circondario del quartier generale di Google in quel di Silicon Valley.

[via Punto Informatico, ictblog, Googlisti, WebNews ]

Tag:Google, google-earth, google-maps, kml, mappe, mashup, Video
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Gen 20 2007

Quickmaps

Posted by Antonio Troise
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Ecco un bella e semplice applicazione web 2.0 che permette in men che non si dica di disegnare su una mappa di Google Maps: si chiama Quickmaps. Il sito offre la possibilità di poter inserire direttamente sulla cartina, con un semplice drag e drop, vari oggetti e icone e di disegnare dei tracciati.
Il bello è che, dopo aver personalizzato la mappa, si può, con altrettanta facilità, inviarla via email, inserirla sul proprio sito oppure integrarla all’interno di Google Earth. Tutte queste funzionalità sono disponibili, anche, senza alcuna registrazione!

[via medianima]

Tag:google_earth, google_maps, mappe
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Dic 20 2006

Anche io faccio parte della blogosfera italiana

Posted by Antonio Troise
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Blogosfera italianaFinalmente ho avuto il tempo di andarmi ad analizzare la grande mappatura della blogosfera italiana a cura Ludovico Magnocavallo. L’mmagine della blogosfera è stata pubblicata nel paginone centrale dell’ultimo numero di Nòva (l’inserto del giovedì di scienza e tecnologia Nova del Sole 24 Ore) e rappresenta la blogosfera italiana, come appariva il 12 dicembre 2006, alle ore 18,54.
Sicuramente questa mappa non includerà tutti i blog della blogosfera ma sicuramente vi appaiono quelli più importanti e tra questi anche Levysoft! Peccato non aver comprato la rivista: fa sempre uno strano effetto vedere il nome del proprio sito stampato su carta! Ci ho messo quasi 10 minuti ma alla fine la soddisfazione di essere in posizione quasi centrale e con un bel pò di collegamenti, ha ripagato gli occhi arrossati e lacrimanti.

L’immagine elaborata mostra una effettiva complessita del sistema blog e sul sito di Ludovico viene data una spiegazione sui criteri adottati per elaborare la mappa. Dopo i famosi sei gradi di separazione della popolazione mondiale ipotizzati dallo scrittore ungherese Karinthy Frigyes, arrivano quelli un po’ più numerosi della blogosfera italiana. Il risultato, dopo un mese di crawling di tutti i blog in classifica, e delle visualizzazioni che rappresentano graficamente le relazioni tra blog, e i principali centri di aggregazione, è questa mappa.
E’ stato anche individuato il “centro” di tutti i blog in classifica, quello cioè da cui si raggiungono tutti gli altri con il minor numero di link: il centro è costituito da 52 blog che hanno il minimo valore per la massima distanza con gli altri blog.
Se siete curiosi è possibile scaricare (e stampare) tutta la blogosfera italiana: immagine della blogosfera
Una nota sui colori usati nei collegamenti tra i blog:
giallo per i link monodirezionali, rosso bidirezionali, verde tra nanopublisher. Per le viste dei singoli blog, arancione link dal blog centrale, giallo verso il blog centrale.

Tag:Blog, blogosfera, mappe
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