Ieri, nonostante la febbre che mi ha fatto stare a letto tutto il giorno, è stata una giornata molto bella visto che finalmente è arrivato a casa uno scintillante Macbook Pro Intel Core 2 Duo a 2,2GHz da 15” con schermo lucido. Un vero gioiellino! Leggerissimo e curato nei minimi dettagli, si capisce subito che si sta parlando di qualcosa di diverso solamente aprendo la confezione. Lo schermo luminoso e la tastiera retroilluminata danno quel tocco di classe in più.
Quello che non dice la campagna Get A Mac
Sul mio account Flickr ho messo qualche scatto che va dallo scarto della confezione sino alla installazione di Leopard. Ebbene si, nonostante la campagna Get A Mac affermi che quando si compra un Mac è sufficiente accenderlo per iniziare ad usarlo, non è stato così nel mio caso. Complice il fatto che Leopard è uscito da poco più di una settimana, i portatili della serie Pro, non erano ancora stati aggiornati con Leopard.
Fortuna che nella confezione ho trovato il disco di installazione Mac OS X Leopard – CPU Drop-in DVD che permette all’utente di installare il nuovo sistema operativo. Per farlo ho perso circa una oretta, anche perché all’inizio mi sono dovuto documentare su internet su come far partire il disco al boot (sul manuale non c’era scritto che è sufficiente premere C all’avvio della macchina). Quindi, una volta installato il nuovo sistema operativo inizializzando il disco (pensate che Tiger non l’ho neanche visto) ho dovuto reinstallare anche iLife ’08 dai dischi di ripristino di Tiger.
Insomma una operazione che in totale mi ha portato via un paio di ore!
Un altra cosa che la campagna Get A Mac asserisce ma io non credo sia del tutto vero è che i computer Mac non vengono imbottiti di software trial: che dire allora delle versioni demo di Office, iWork e Aperture? Il fatto, però, di aver inizializzato il disco e aver potuto scegliere cosa installare per quanto riguarda il software Bundled, mi ha permesso di risparmiare molto spazio.
Passare da Windows a Mac: le prime difficoltà
Per utente che come me ha passato molti anni su sistemi Windows, è stato facile trovarsi a delle difficoltà oggettive: per fare copia e incolla no esiste la combinazione CTRL+C e CTRL+V bensì MELA + C e MELA + V, nonostante il tasto CTRL esista sulla tastiera (cosa che trae, almeno all’inizio, in inganno). Inoltre quando devo andare alla fine di una riga (forse è una cosa relativa solo alle tastiere dei portatili) devo premere i tasti MELA + freccia a destra (END). Per finire la chiocciolina (@) è sempre ottenuta con la combinazione di tasti ALT + ò ma il tasto ALT è posizionato dalla parte opposta della tastiera.
Non posso non citare anche la mancanza del tasto CANC, rimpiazzato dalla combinazione di tasti FN + Backspace!
Un altra cosa che un utente Windows come me fatica (almeno nel primo giorno di utilizzo) a ricordare è che il tasto destro del mouse si ottiene facendo CTRL + Click tasto touchpad. A venire in mio soccorso, però, è stato un comodo mouse USB a tre tasti con rotellina!
Per il resto tutto è andato liscio come l’olio e devo dire che sono molto soddisfatto dell’acquisto! Ovviamente intendo usare a fondo Leopard (per impararne il più possibile) ma non per questo intendo abbandonare Windows visto che ho ancora molti applicativi che girano solo su questo sistema operativo (e qui mi verranno in aiuto tutti quegli ambienti di virtualizzazione per Mac come Parallels e VMware Fusion).
N.B. Ovviamente questo post l’ho scritto sul mio Macbook Pro con Safari 3.0.4 (che devo dire è migliorato moltissimo rispetto alle versioni che ho testato per Windows).
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