Qualche giorno fa ho avuto la necessità di raggiungere, con la condivisione schermo, un PC con Windows XP. Essendoci installata, però, la versione Home di XP, non ho potuto usare il protocollo RDP preinstallato solo sulle versioni Professional (nel qual caso avrei usato come client Mac l’avanzato e veloce Remote Desktop Connection 2.0), e ho dovuto, quindi, installare un server VNC dedicato. Tra le varie soluzioni open source di condivisione schermo avevo deciso di adottare l’ottimo server VNC TightVNC, perché è ottimizzato per connessioni lente.
Così, nel ricercare un buon client VNC freeware per Mac OS X, sono andato a spulciare su varie directory come MacUpdate e VersionTracker. Tra quelli consigliati ho provato Chicken of the VNC, a detta di molti uno dei migliori client per il mondo Mac. Ma i risultati non sono stati dei più soddisfacenti: nonostante fossi in un rete lan privata, quindi a velocità teorica minima di almeno 10 MB/s, il feedback era insoddisfacente e le risposte ai comandi tornavano al client molto lentamente. Infatti, sebbene l’invio fosse rapido ed immediato, sullo schermo condiviso impiegava parecchi secondi a visualizzare il cambiamento, cosa che rendeva ingestibile il server Windows. E’ sufficiente pensare che, se sul client muovevo il mouse da una parte all’altra dello schermo, sul PC effettivamente vedevo il cursore spostarsi dopo una frazione di secondo, ma sul mio schermo questo ci metteva dai 5 ai 10 secondi, e più tempo restavo connesso al server, più lentamente rispondeva il sistema.
Per risolvere il problema ho provato anche ad aprire la porta 5900 sul mio firewall (quella di default per i server VNC) pensando fosse un problema di NAT del mio router ma i risultati non sono migliorati. Il bello è che se usavo un client VNC per Windows, come quello incluso in TightVNC, tutto funzionava molto velocemente. Era evidente, quindi, che esisteva qualche sorta di incompatibilità software tra il mio client Mac e il server per Windows.
VNC client integrato in Mac OS X
Così mi sono messo alla ricerca di una alternativa più veloce dei normali clienti per Mac OS X che si trovavano in giro e mi sono imbattutto, in una soluzione quantomeno inaspettata. Infatti, forse non tutti sanno che su Mac OS X 10.5 Leopard è presente una soluzione integrata alla condivisione schermo con VNC sia come client che come server e questa è risultata essere la migliore in assoluto.
Infatti, per quanto riguarda il client, nella nella directory “/System/Library/CoreServices” (o nella versione italiana “/Sistema/Libreria/CoreServices/”) è presente l’applicazione “Screen Sharing.app” (o nella versione italiana “Condivisione Schermo.app”) che è possibile richiamare direttamente. Oppure è possibile lanciare l’applicazione da “Connessione al server…” del Finder (oppure anche dalla barra degli indirizzi di Safari) scrivendo il seguente indirizzo:
vnc://192.168.0.2
che non farà altro che aprire l’applicativo di “Condivisione Schermo”. Il valore 192.168.0.2 è un ipotetico indirizzo di classe C di una rete locale e deve essere sostituito con l’indirizzo IP del PC su cui è installato il server VNC (analogamente è possibile usare le url afp://192.168.0.2 per i documenti condivisi col protocollo Apple Filing Protocol, oppure smb://192.168.0.2 per i documenti condivisi con il protocollo Server Message Block di SAMBA delle condivisioni Windows).
Una volta lanciato l’applicativo di “Condivisione Schermo“, verrà dapprima segnalato l’avviso che la connessione non è criptata:
e dopodiché, se impostata sul server, verrà mostrata una maschera su cui inserire una password
e, quindi, verrà aperta una finestra che mostrerà lo schermo condiviso.
Per i più esigenti è possibile aggiungere alcuni comandi evoluti per aggiungere ulteriori controlli alla vostra schermata di condivisione schermo. In particolare, se avviamo il Terminale e scriviamo:
defaults write com.apple.ScreenSharing ShowBonjourBrowser_Debug 1
avviando l’applicazione di Screen Sharing, avremo una nuova finestra, chiamata Bonjour Browser, che fornisce l’elenco di tutti i Mac in rete e permette di selezionare quello con cui avviare la sessione di controllo remoto.
Se invece scriviamo, sempre sul Terminale:
defaults write com.apple.ScreenSharing
‘NSToolbar Configuration ControlToolbar’ -dict-add ‘TB Item Identifiers’
‘(Scale,Control,Share,Curtain,Capture,FullScreen,GetClipboard,SendClipboard,Quality)’
si avranno alcuni controlli aggiuntivi, come la possibilità di passare velocemente dalla semplice osservazione remota al controllo, oppure inibire l’uso del mouse e della tastiera remota, e, infine, aumentare o ridurre dinamicamente la qualità della visualizzazione nel caso di reti lente o congestionate.
Devo dire che questa soluzione integrata in Leopard è nettamente più veloce e reattiva di tutte le soluzioni freeware installate in precedenza, con un tempo di ritardo di soli qualche frazione di secondo: un tempo più che accettabile!
Se questa applicazione vi risulta utile, è possibile spostarla direttamente nella cartella “Applicazioni” oppure fare un drag e drop sul Dock per creare un collegamento diretto.
VNC server integrato in Mac OS X
Per abilitare, invece, la condivisione schermo con VNC, senza dover installare prodotti di terzi parti, ma sfruttando invece la soluzione proposta da Apple nel suo sistema operativo Leopard, occorre andare in “System Preferences” (“Preferenze di Sistema” in italiano) e selezionare l’icona “Sharing” (“Condivisione” in italiano )
e, quindi, nella sezione “Service” (“Servizio”) abilitare “Screen Sharing” (“Condivisione Schermo”)
e, se necessario, cliccando sul pulsante “Computer Settings…” (Impostazioni computer…) è possibile impostare anche la password di VLC:
RDP anche su Windows XP Home
Il Desktop Remoto di Windows XP Professional è uno strumento di amministrazione remota che funziona con il protocollo proprietario Microsoft RDP (Remote Desktop Protocol) che usa la porta 3389. Uno dei vantaggi nell’usare RDP, oltre ad essere molto veloce anche in presenza di connessioni lente, è che il protocollo di comunicazione è crittografato, (anche se talune versioni di VNC Server prevedono la crittografia) cosa che renderà assai improbabile che qualcuno possa intercettare con uno sniffer di rete la propria password. Tra gli svantaggi, quello forse più fastidioso, è che è previsto un utente attivo per volta, ovvero non è possibile mantenere la sessione locale attiva mentre c’e’ un utente connesso via RDP (la console locale rimane bloccata e chiede l’inserimento della password per lo sblocco). Per questo motivo, probabilmente, VNC risulta superiore.
In ogni caso, se volete usare il protocollo RDP anche su sistemi con installato Windows XP Home (che non sono dotati di supporto al Desktop remoto o ai Terminal Services), è necessario bypassare il controllo del sistema operativo il quale permette l’installazione del Desktop Remoto solo sui sistemi Professional. Qui, trovate un ottima guida, anche se credo che, a meno di non avere particolari esigenze, convenga usare un server VNC.
VNC per iPhone e iPod Touch
Un altro modo veloce per collegarsi ad un server VNC, solo se questo è anche in una rete wi-fi locale, consiste nell’usare un applicativo per iPhone e iPod Touch: Mocha VNC. Tramite questa app, è possibile effettuare delle connessioni remote ai vostri PC Windows o Mac Apple, con la possibilità di usare risoluzioni video fino ad un massimo di 1680×1200, colore a 8-32 bit e protocollo di connessione standard VNC protetto e criptato, il tutto con una intuitiva interfaccia touch.
Il software ha due versioni: una lite freeware ed un’altra full a pagamento (al costo di $5.99), che in più ha il controllo del click del tasto destro del mouse, una tastiera modificata e migliorata e la possibilità di inviare la sequenza Ctrl+Alt+Canc per i sistemi Windows.
Io l’ho provato nelle sua versione lite e devo dire che, se si esclude il fatto che, date le ridotte dimensioni del display che costringe molto spesso a spostare le finestre da una parte all’altra dello schermo, è molto intuitivo e comodo, soprattutto per gestire velocemente un server VNC senza la necessità di accendere un pc/mac.
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