Quest’anno sono andato in vacanza per una decina di giorni che ho passato rigorosamente senza internet. Nonostante molti alberghi, almeno nella loro hall, dispongano di accesso Wi-fi, il mio non aveva alcuna traccia di collegamento alla grande Rete (e molto spesso non guardavo neanche la televisione) e per me è stato un bene (una volta scrissi su come fosse passare 3 giorni senza internet). Io sono sempre stato dell’opinione che durante le vacanze bisogna staccare la spina e fare quello che non si fa durante l’anno: e così mi sono divertito con la mia bimba rigorosamente offline. Il problema, però, è che quando si ritorna connessi si è travolti da una tale quantità di informazioni che spesso si può rischiare di soccombere: dalla acquisizione da parte della Disney della Marvel, alla nuova Playstation 3 Lite, fino ad arrivare all’UFO nel logo di Google.
Ed è stato quest’ultimo fatto ad aver acceso la mia curiosità: come può un semplice logo su Google, che ne cambia almeno uno al mese in occasione di varie ricorrenze (Google Doodles), far interrogare la Rete sul reale significato di quella immagine?
Il Google Doodle dedicato all’UFO
Ma andiamo per gradi: sabato 5 Settembre 2009 il logo di Google è cambiato per 24 ore e questa volta era stato, inspiegabilmente, dedicato agli UFO poiché era stata disegnata una navicella aliena mentre “rapiva” una delle “o” di Google (le famose abduction che la letteratura del genere ci insegna). Ma se quel giorno aveste passato il cursore del mouse sull’immagine, per la prima volta non avreste trovato alcuna spiegazione. Se poi aveste cliccato sul logo, il motore di ricerca vi avrebbe portato su una serie di pagine dedicate ai misteri inspiegabili ma senza alcun preciso riferimento al 5 settembre. Ed ecco che il mistero prende piede. Perché l’hanno fatto? A che cosa si voleva alludere?
La cosa comunque singolare è che il logo è stato cambiato solo in alcune localizzazioni di Google, ovvero in Italia, Argentina, Cile, Peru, Venezuela, Messico, Inghilterra e Germania.
Google e Twitter
Ma il mistero si infittisce di domande, quando qualcuno fa notare che il giorno prima, il 4 settembre 2009 alle ore 9.02 pm, sulla pagina Twitter di Google compare questo criptico messaggio, una sequenza numerica alla Lost, subito seguita dal link all’immagine della nuova homepage di Google:
1.12.12 25.15.21.18 15 1.18.5 2.5.12.15.14.7 20.15 21.19
Ventuno numeri divisi in cinque sequenze puntate. Con una semplice sostituzione alfa-numerica, in cui 1 è sostituito con la A e così via, si ottiena la seguente criptica frase:
All your o are belong to us.
ovvero, traducendo approssimativamente in italiano,
“Tutte le tue “o” appartengono a noi”.
I più attenti avranno notato che il messaggio di Google su Twitter, sembra quasi una sfida verso quest’ultimo: Google si prepara forse ad una acquisizione di Twitter (peraltro già tentata nel Marzo del 2009)? Questa ipotesi sembrerebbe confermata da quanti fanno notare che, nonostante la parola Twitter non abbia alcuna O, ne ha invece due la società che nel marzo del 2006 creò il social network dove si “cinguetta”: la Obvious Corporation di San Francisco.
Il mistero della frase e Zero Wing
Ma se qualcuno di voi conosce bene l’inglese, avrà capito che prima ho scritto “traducendo approssimativamente in italiano” perché la frase in inglese: “All your o are belong to us.” non è grammaticalmente corretta poiché, in realtà, una sua traduzione letterale suonerebbe così:
tutte le tue/vostre “o” sono appartenere a noi!
Ma questo, evidentemente, è un errore voluto e solo i più attenti saranno riusciti ad arrivare fino al 1989 in cui uscì per il Sega Mega Drive la versione europea del videogioco Zero Wing (Toaplan 1989). Ebbene in questo gioco erano presenti alcuni errori di traduzioni nella versione in lingua inglese del videogioco giapponese veramente divertenti (tanto da far nascere il termine Engrish per indicare l’inglese scorretto scritto o parlato da giapponesi o altri asiatici) producendo frasi essenzialmente nonsense tra cui la famosa:
All your base are belong to us
che la si potrebbe tradurre in italiano come “tutta la vostra base sono appartenere a noi!“.
Ripetuta a scopo goliardico attraverso i media (talvolta abbreviata in “all your base” o “AYBABTU”), ne scaturì, imprevedibilmente, un fenomeno di Internet di immense proporzioni, tanto da essere ripresa anche da alcuni gruppi musicali nei loro album, da moltissimi videogiochi, in alcuni libri, in un episodio di Futurama, in una scena tagliata del film Waking Life, in un easter egg del videoregistratore TiVo e, nel 2006, anche su Youtube quando il sito era in manutenzione. Insomma il caso di della propagazione di “AYBABTU” nella cultura viene spesso preso come esempio per illustrare la possibile evoluzione di un meme.
Ebbene, indovinate in quale giorno cade il ventennale dell’anniversario della pubblicazione nel paese del Sol Levante del videogioco Zero Wing? Esattamente il 5 settembre 2009!
Alla faccia di tutti coloro che credevano fosse in corso una invasione aliena segreta (magari alla Orson Welles), o che si festeggiasse l’anniversario di qualche rapimento alieno famoso, o, infine, che si facesse un omaggio alla first lady del Giappone, la signora Miyuki, che in un suo libro la donna affermava di essere stata rapita dagli alieni. La spiegazione era in realtà meno fantasiosa ma al contempo meno intuibile per tutti e quindi più criptica.
In realtà, il fatto che il Google Doodle sia apparso solo in alcuni paesi tra cui l’Europa, potrebbe far riferimento proprio alla versione incriminata del videogioco Zero Wing scritto in Engrish, che era appunto quella europea.
E l’anniversario di Google?
Enigma risolto? Probabilmente si, anche se forse non molti hanno notato che, almeno stando alla pagina di Wikipedia relativa al 4 Settembre, questo è il giorno in cui Google è stato fondato da Larry Page and Sergey Brin.
1998 – Google is founded by Larry Page and Sergey Brin, two students at Stanford University.
Che sia quindi una sorta di doppio anniversario? Il 4 Settembre, anniversario di Google, su Twitter si lancia la prima criptica pietra. Il 5 Settembre, 20° anniversario del gioco Zero Wing e della frase tormentone dell’ultimo secolo (almeno per i paesi anglofoni), si lancia la seconda pietra, direttamente correlata alla prima!
Epilogo
Quel che è certo è che con una sola serie di numeri e con una semplice immagine, Google è stato in grado di creare in soli due giorni, un meme che ha fatto il giro del mondo (pensate che è stato già creato un sito internet con tutte le possibili ipotesi: www.googleunexplainedphenomenon.com).
La domanda nasce spontanea: è stato solo un gioco oppure è l’ennesima dimostrazione, in versione questa volta ludica, di quanto sia potente e influente nella vita di tutti i giorni questo motore di ricerca?
Commenti Recenti