Non c’è dubbio che la distribuzione linux più popolare del momento (e non solo per semplice moda) sia Ubuntu. Giunto da pochi giorni alla versione 6.10 (detta Edgy Eft), ecco qualche interessante link su questa distribuzione:
– Come installare Ubuntu su un hard disk esterno USB: una guida italiana passo passo su come installare una distribuzione Linux (Ubuntu) su un hard disk USB 2.0 esterno ed essere in grado di avviarla su qualsiasi macchina. (via ossblog)
– Guida non ufficiale su Ubuntu 6.10 (Edgy Eft): una guida creata dagli stessi utenti in grado di essere più esauriente della stessa guida ufficiale. Il vantaggio che offre, oltre ad un thread di discussione fisso sul forum di Ubuntu e la possibilità per qualsiasi utente di contribuire grazie all’utilizzo di un wiki, è quello di spiegare nel dettaglio la risoluzione dei problemi più comuni affidandosi unicamente a comandi da impartire alla console [via ossblog]
– Ubuntu Clips permette, agli utenti alle prime armi, di capire come installare e gestire al meglio la distribuzione per mezzo di videoclip che tolgono qualsiasi dubbio rispetto ai tradizionali howto scritti.
Chi invece è già un’esperto della distro umana può contribuire caricando sul sito i propri contributi filmati avendo cura di rendere disponibili i video in ogg, avi e mov per consentire a tutti la possibilità di visualizzarli indipendentemente dal sistema operativo utilizzato. [via ossblog]
Tutto il mondo gira intorno ad Ubuntu
Il vero amministratore killa i processi con la pistola
Un pò alla Chuck Norris, il vero amministratore di sistema è colui che per killare un processo zombie usa Doom SysAdmin Tool. Il bello di questa versione moddata di Wolfenstein è che i mostri che ci compariranno nel labirinto non sono altro che avatar di processi attivi o zombie del vostro sistema linux! Un programma veramente spassoso che rende un’attività monotona un vero divertimento!
VMware Player e Linux chiavi in mano
Su edit di html.it trovo una bellissima guida su come usare Linux su Windows. Il metodo base è sempre lo stesso: non si tratta di usare un live-cd (troppo lento) o di usare una partizione del proprio hard disk (pericoloso per i neofiti e noioso perché occorre sempre riavviare il computer), bensì quello di emulare un pc con VMWARE. Fino a qua nulla di nuovo. La novità sta però nel fatto che da qualche tempo vmware distribuisce gratuitamente vmware Player. Questo software si occupa di emulare sotto Windows altre applicazioni e funziona più o meno come un normalissimo lettore. Installato il software potete dirgli di riprodurre una delle numerose applicazioni tra le quali figurano diverse distribuzioni di Linux, comprese l’apprezzata Ubuntu, la multifunzionale Suse, la piccola Minix, ma anche Debian, Fedora, per un totale di 66 sistemi!
Il sistema operativo verrà caricato ed eseguito nella finestra di vmware Player dandovi modo di poter conservare sul vostro computer anche 5 o 6 sistemi operativi da lanciare quando necessario. Il vantaggio rispetto al classico vmware? Oltre al fatto che è completamente gratuito (cosa da non sottovalutare), permette, però, di avere pronto ed avviato in meno di 3 minuti (previo download dell’immagine relativa compilativa per vmware con estensione .vmx), praticamente chiavi in mano, qualsiasi sistema operativo Linux, senza passare prima per la fase di installazione!
Una nota d’obbligo: prima di eseguire l’installazione del vmware Player, è sempre eseguire, se usate Windows XP, un punto di ripristino del sistema operativo, visto che crea delle periferiche virtuali sul quale il sistema emulato si appoggerà (di norma il setup è in grado di creare da solo un punto di ripristino, ma meglio non dare nulla per scontato, vista la natura particolarmente intrusiva dell’installazione).
Le mie prove: Ho fatto qualche prova con la virtual machine di Ubuntu e, nonostante abbia solo 512 MB di Ram il sistema gira abbastanza velocemente: ovviamente, più RAM si ha a disposizione e maggiori saranno le prestazioni del sistema operativo emulato! Comunque, per chi lo installasse, c’è da fare una nota su questa distribuzione Linux: in Ubuntu hanno disabilitato l’utente root per evitare che tutti si loggassero come root con tutti i privilegi relativi, vanificando il vantaggio di avere “normal user”. Per eseguire i comandi con privilegio occorrerà lanciarli con “sudo”. Su mondonerd.com trovate delle ottime FAQ di Ubuntu mentre sul forum di Ubuntu-it.org trovate la sintassi per impostare la password di root e abilitare, di fatto, questo utente per l’amministrazione del sistema operativo (come la configurazione della scheda di rete): sudo passwd root
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