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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Giu 1 2011

Sviluppo di Applicazioni per iOS: videocorso della Università di Pisa disponibile gratuitamente su iTunesU

Posted by Antonio Troise
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Nel periodo dall’8 Marzo al 19 Aprile 2011, al Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, in collaborazione con Apple Italia e Data Port, si è tenuto un corso di “Sviluppo di Applicazioni per iOS” (tutti i Martedì,Giovedì e Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 18.00), rivolto principalmente a tutti gli studenti di informatica ed ingegneria informatica. La notizia è che, da qualche giorno, tutto il corso è disponibile anche nella sezione iTunesU, della stessa Università di Pisa. Potete scaricare, ovviamente gratuitamente, tutto il materiale (Audio, Video HD, Video SD e PDF) da questo link.

Corso iOS su iTunesU

Il corso tratta gli aspetti metodologici e gli strumenti per lo sviluppo di applicazioni per dispositivi mobili iOS (iPhone, iPad, iPod Touch), incluse le nuove modalità di interazione basate su tecnologie multi-touch. In particolare:

  • progettazione object-oriented secondo il paradigma model-view-controller (MVC);
  • il linguaggio Objective-C;
  • gli strumenti di sviluppo per iOS su Mac OS X (iOS SDK);
  • persistenza dei dati, gestione dei sensori, geo-localizzazione, servizi di networking;
  • presentazione di buone pratiche di programmazione.

Questa è la prima volta che un corso di programmazione iOS è disponibile in Italiano e reso accessibile a tutti gratuitamente. Se, quindi, avete intenzione di approfondire la la programmazione per dispositivi iPhone/iPad, allora non potete lasciarvi sfuggire questa opportunità.

Tag:Apple, corso, ios, ipad, iPhone, itunes, itunesu, mvc, Video, videocorso
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Giu 23 2010

Come rimuovere un Profilo di Fornitura (Ad Hoc Provisioning Profile) da iPhone e iTunes su Mac OS X e Windows

Posted by Antonio Troise
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Se avete mai avuto modo di partecipare a qualche beta privata di applicazioni per iPhone, sicuramente vi sarete chiesti, al termine della fase di beta testing, come rimuovere dal vostro iPhone il relativo Profilo di Fornitura ( Ad Hoc Provisioning Profile). Questa, almeno, è stata la domanda che mi sono posto io. Infatti, anche dopo aver fatto il ripristino del mio iPhone per installare il nuovissimo iOS 4, ho scoperto con grande meraviglia che il Profilo era ancora presente. In effetti, questo viene installato su iTunes e ad ogni sincronizzazione con il dispositivo Apple, viene sempre automaticamente installato. Ma la cosa particolare è che non è possibile verificare su iTunes la sua presenza e, eventualmente, cancellarlo.

Installazione del Profilo di Fornitura

Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire come si diventa tester di una applicazione per iPhone, prima ancora che questa passi per App Store. Il primo passo è quello di trovare l’identificatore unico (UDID) degli iPhone e iPod touch che verranno usati durante il test.

Per trovare l’UDID di un iPhone o iPod touch:

  1. Collegare il proprio iPhone o iPod touch al proprio computer (Mac o PC).
  2. Aprire iTunes.
  3. Nella lista di sorgenti alla sinistra della finestra di iTunes, sotto Dispositivi, selezionare col mouse la riga corrispondente al proprio dispositivo.
  4. Nella scheda Riepìlogo, fare clic col mouse sull’etichetta in grassetto “Numero di serie” (posto a sinistra del numero di serie). Questo mostrerà, ora, l’identificatore del dispositivo (che è del tipo: 65def49c088b6bf9b9c2462945df74fs67g54124)
  5. Per copiare l’identificatore negli appunti, scegli dal menu di iTunes Composizione > Copia (su Mac) o Modifica > Copia (su Windows).

La registrazione come tester avviene sempre manualmente e per farlo, di solito, si deve mandare una e-mail al programmatore con gli UDID con i quali si vuol essere registrati. Infatti, ogni app dovrà essere compilata dall’SDK con il relativo file .mobileprovision che è generato a partire dal UDID (Universal Device Identifier). In pratica per ogni betatester, dovrà essere generato una app specifica per il suo dispositivo.

Per ogni applicazione da provare, quindi, il programmatore dovrà fornire due elementi:

  1. Un profilo di fornitura, che consente al dispositivo di eseguire applicazioni. Questo file ha estensione .mobileprovision.
  2. L’applicazione vera e propria in un file .ipa che sarà funzionante solo per il dispositivo che avrà un certo UDID con cui è stata compilata.

Infine, per installare un’applicazione, occorre trascina entrambi gli elementi nella libreria iTunes. e a questo l’app comparirà nella sezione Applicazioni della propia libreria iTunes. A questo punto è possibile sincronizzare l’iPhone per trasferire l’applicazione e il file .mobileprovision su di esso.

Per controllare che la loro installazione sia avvenuta correttamente, è sufficiente andare, dopo la sincronizzazione, sulle Impostazioni dell’iPhone, e selezionare la voce del menu “Generale”

Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile

e Profili (questa voce del menu è assente se non è stato installato alcun Profilo di Fornitura)

Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile

e troveremo una schermata simile:

Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile
Rimuovere il Profilo di Fornitura

Come avete visto il file .mobileprovision è stato installato su iTunes ed è da qui che dovremo eliminarlo! Per rimuovere il Profilo di Fornitura (Ad Hoc Provisioning Profiles), occorre:

  1. Rimuovere il profilo dal proprio iPhone (Impostazioni > Generale > Profili; selezionare il Profilo da cancellare e Rimuoverlo).
    Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile
  2. Nella home directory dell’utente di sistema del proprio Mac (~/Library/MobileDevice/) troverete la directory: “Provisioning Profiles” che contiene il file .mobileprovision. Sarà quindi sufficiente cancellare (o spostare) il contenuto della directory.
    Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile
  3. Quindi sincronizzate l’iPhone con iTunes e potrete constatare che il Profilo di Fornitura non verrà più ripristinato.

Questa procedura vale per i sistemi Mac OS X, ma per i sistemi Windows è analoga e a cambiare è solamente la directory in cui risiede il file .mobileprovision. In particolare (sostituire “username” con il proprio nome utente in uso nel sistema):

Mac OS X
/Users/username/Library/MobileDevice

Windows XP
C:/Documents and Settings/username/Application Data/Apple Computer/MobileDevice/

Windows Vista
C:/Users/username/AppData/Roaming/Apple Computer/MobileDevice/

Tag:Apple, iPhone, iPod, itunes, Mac os x, profilo, sdk, sincronizzare, Tutorial, udid, Windows
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Nov 20 2009

Get Lyrical: scaricare automaticamente i testi delle canzoni della vostra libreria iTunes su Mac OS X

Posted by Antonio Troise
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Questa estate, uno dei migliori widget per la Dashboard di Mac OS X, Harmonic 2.3, per la ricerca e il salvataggio automatico dei testi delle canzoni che di volta in volta si ascoltava su iTunes, aveva smesso di funzionare perché il servizio su cui si appoggiava, LyricWiki, un efficiente archivio collaborativo di tipo wiki dei testi delle canzoni, non metteva più a disposizione le API per la ricerca delle lyrics in quanto non era stato più possibile rinnovare gli accordi di licenza con i più grandi editori dell’industria musicale. Insomma un’altra vittima della continua guerra delle major discografiche.

Purtroppo il mancato funzionamento di Harmonic, rendeva di fatto inutile la procedura che avevo scritto qualche tempo fa, su come automatizzare il processo di ricerca di tutti i testi delle canzoni della nostra libreria iTunes, sfruttando l’azione combinata del widget Harmonic e dell’applescript per iTunes, Needle Drop.

Get Lyrical

Nonostante il progetto di Harmonic, per cercare di farlo riprendere vita, sia stato recentemente reso Open Source e ospitato su GitHub, purtroppo, al momento in cui scrivo, ancora non risulta funzionante. E’ per questo che mi sono messo alla ricerca di una valida alternativa e sono approdato su un ottimo software per Mac OS X: Get Lyrical. Giunto recentemente alla versione 3.4 con la localizzazione in italiano, è una applicazione gratuita per Leopard e Snow Leopard de La Shullian Productions che, come Harmonic, permette di aggiungere i testi alle canzoni della vostra libreria iTunes (e salvandoli nel relativo tag dei vostri file mp3) prendendoli sempre dal sito LyricWiki, ma senza sfruttare le API bensì, semplicemente, con uno scraping dei dati dal sito (almeno è quello che presumo io dato che le API sono stati disabilitate).

Get Lyrical

Sicuramente Get Lyrical è una soluzione migliore di quella Harmonic + Needle Drop, in quanto è un semplice applicativo che si occupa tutto lui di scansionare i file. Infatti, è possibile scaricare i testi facendo riferimento ad una selezione di canzoni fatta su iTunes (quindi se volete far partire la scansione su tutti i brani della vostra libreria, non dovete far altro che selezionarli tutti) oppure semplicemente al brano corrente, mentre se si attiva la modalità “Active Tagging” il programma rimane sempre attivo per scaricare automaticamente tutti i testi delle canzoni in riproduzione su iTunes. Se poi, non è stato possibile scaricare i testi di alcune canzoni, premendo il pulsante Show Untagged vi verrà mostrata una playlist su iTunes che raccoglierà tutti i brani senza lyrics i cui testi potranno essere ricercati manualmente su Google (una funzione che forse mi manca di Harmonic, è un tasto per aprire direttamente il browser con la la chiave di ricerca impostata già su Google)

Ovviamente tutti i testi scaricati saranno visualizzati, dopo la sincronizzazione dei brani, anche sul nostro iPhone/iPod Touch.

Come accade per tutti i programmi di ricerca testi, Get Lyrical, lavora bene solo se i tag dei file mp3 relativi al titolo della canzone e all’autore sono corretti e completi. Dalle prove da me effettuate, un buon 90% dei brani veniva riconosciuto, un po’ come su Harmonic (ed era logico dato che la fonte dei dati è la stessa), ma ha dalla sua una semplicità, un eleganza e una interfaccia minimale senza eguali che lo rendono di diritto uno dei programmi migliori, per il mondo Mac, nella ricerca automatica delle lyrics importate su iTunes.

Tag:iPhone, ipod-touch, itunes, lyric, lyricwiki, mac, Mac os x, mp3
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Ago 4 2009

LyricWiki si piega alle Major delle case discografiche e disattiva le API per scaricare in automatico i testi delle canzoni

Posted by Antonio Troise
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Tempo fa scrissi un articolo su come automatizzare il processo di download dei testi delle canzoni presenti nella propria libreria iTunes sfruttando il widget per Dashboard Harmonic 2.3 e uno applescript per iTunes, Needle Drop, in grado di riprodurre una canzone per qualche secondo, in modo da dare il tempo al widget di trovare la lyrics, e quindi passare al brano successivo, tutto in maniera automatica. Addirittura, lasciando sempre il widget attivo, ogniqualvolta veniva inserita una nuova canzone nella propria libreria iTunes, in pochi secondi veniva compilato tag Lyrics con il testo della canzone, il tutto grazie alle API del servizio gratuito messo a disposizione da LyricWiki, un efficiente archivio collaborativo wiki dei testi delle canzoni di tutto il mondo. Questo fino a l’altro ieri. Da ieri, invece, ecco cosa viene visualizzato all’interno del widget:

Lyrics Harmonic

e, analogamente, viene salvato lo stesso messaggio nei tag dell’mp3 (cosa abbastanza sgradita se non me ne fossi accorto subito) su iTunes:

Lyrics iTunes

La stessa cosa accade per tutti quegli applicativi (come anche Amarok per Linux) che scaricavano in automatico il testo delle canzoni sfruttando le fin troppo comode API dell’efficiente LyricWiki (mentre è ancora possibile inserire e ricercare i testi direttamente dal sito).

Ecco il testo completo:

Unfortunately, due to licensing restrictions from some of the major music publishers we can no longer return lyrics through the LyricWiki API (where this application gets some or all of its lyrics).

The lyrics for this song can be found at the following URL:
http://lyricwiki.org/

(Please note: this is not the fault of the developer who created this application, but is a restriction imposed by the music publishers themselves.)

Anche il sito dell’autore del widget Harmonic segnala il problema, al momento senza soluzione, con un post dal titolo inequivocabile: Harmonic is Dead. Infatti, sul Gruppo di supporto agli sviluppatori, il LyricWiki API Developers, il 3 Agosto è comparso un messaggio che avvertiva non era più possibile rinnovare gli accordi di licenza con i più grandi editori dell’industria musicale:

[…]
Unfortunately, licensing agreements with the biggest publishers in the music industry require us to no longer offer the ability for programmatic access to LyricWiki’s collection of lyrics.

We tried to arrange some way to let API Developers license through us, but this was not possible.

While this is not something we are happy about, it is a necessity in order to finally secure licensing for LyricWiki from the major publishers which will allow the project to survive indefinitely.
[…]

A questo punto, consiglio, di disattivare dalla Dashboard il widget Harmonic, in modo da non ritrovarsi su tutti i nuovi brani inseriti nella libreria iTunes questo fastidioso messaggio di warning nel tag delle Lyrics, almeno finché non verrà trovato un altro servizio di testi online abbastanza affidabile come LyricWiki e che abbia il coraggio di sfidare le Major delle case discografiche mettendo a disposizione le API per gli sviluppatori.

Tag:dashboard, iPod, itunes, lyrics, lyricwiki, Mac os x, mp3, widget
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Giu 24 2009

iPhone 3GS: come risolvere i problemi della scarsa durata della batteria del nuovo firmware 3.0

Posted by Antonio Troise
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Ebbene si, non ho resistito e, posso dire finalmente, di possedere il nuovo iPhone 3GS. Questo è il mio primo iPhone (in precedenza mi regalarono un iPod Touch 1G) e devo dire che sono rimasto piacevolmente soddisfatto dell’acquisto. Il cellulare, come mi aspettavo, è eccezionale e come prestazioni batte considerevolmente i suoi predecessori.

I problemi del mio HTC TyTN II

Oramai il mio vecchio e amato HTC TyTN II non reggeva più il confronto: la batteria dopo 2 anni doveva essere sostituita, inoltre, nonostante non avessi installato nulla di che, risultava impietosamente lento dopo una giornata di utilizzo (anche dopo aver chiuso tutti gli applicativi) tanto che era quasi impossibile scrivere un sms decentemente (programmi come CleanRam erano oramai all’ordine del giorno sul mio cellulare con Windows Mobile 6): mentre io procedevo spedito sul tastierino virtuale con il mio pennino, l’output a schermo era molto lento e, molte volte, perdeva dei caratteri tanto da costringermi a ripetute correzioni. Insomma, sarà che lo confrontavo troppo spesso con il mio iPod Touch, ma oramai non reggeva più il confronto. Inoltre, sebbene all’inizio avevo valutato come positiva la presenza della tastiera qwerty a slide, in realtà dopo alcuni mesi di utilizzo, mi sono accorto che non la usavo praticamente mai (forse per i tasti troppo piccoli e il loro scarso feedback di ritorno), tanto che per scrivere qualsiasi cosa usavo il pennino. Insomma tutto peso in più che mi portavo dietro!
Infine, forse anche a causa di qualche caduta accidentale, il microfono non funzionava più molto bene, tanto che, quando ero al telefono, riuscivo a far stressare chi era dall’altra parte del ricevitore!

Insomma, un nuovo acquisto era quasi d’obbligo e, ovviamente, dopo aver provato i vari iPhone di amici e parenti, e aver saggiato più volte le sue potenzialità e dopo essere entrato nel mondo della programmazioni con il potente SDK Apple, non potevo che scegliere il modello di Cupertino. Ho però voluto aspettare Giugno per l’acquisto (era Dicembre quando maturai l’idea) in modo da poter disporre del miglior modello disponibile (purtroppo anche ad un prezzo maggiorato), anche perché solo il 3GS, oltre ad ottime prestazioni (iPod Touch 2G vs. iPhone 3G S, iPhone 3G vs. iPhone 3G S, iPhone 3G S vs. Palm Pre, giochi 3D 4 volte più veloci, comparazione Open GL ES), ha la possibilità di registrare i video e ha una fotocamera migliorata con il tap focus.

L’unica cosa che mi ha stupito è stato che per usare l’iPhone occorre prima passare per la fase di attivazione online con iTunes installato su un PC/MAC altrimenti è possibile solo effettuare chiamate di emergenza: insomma, è vero che l’iPhone è un cellulare fuori dal comune, ma a differenza di tutti gli altri cellulari, non è possibile usarlo non appena lo si scarta dalla confezione (mi chiedo chi non ha un computer come si comporterà).

Attivazione iPhone
Problemi con la batteria

Batteria iPhone Io non sono un early adopter (solo con l’HTC ricaddi nell’errore di acquistarlo nella prima settimana di uscita) ma ho deciso di comprarlo nei primi giorni di uscita in Italia perché ero certo che, essendo la 3a generazione di iPhone, oramai la tecnologia fosse abbastanza stabile da potermi permettere un acquisto senza ulteriori attese. In realtà, sebbene l’hardware è indubbiamente sublime (qui trovate il manuale dell’iPhone 3GS in italiano), è stato il nuovo Firmware 3.0 a crearmi i primi problemi (e come me anche a quasi tutti quelli che lo hanno installato sui vecchi iPhone 3G). Pensate che il primo giorno, dopo aver lasciato caricare completamente il cellulare, dopo appena 5 ore di standby (ero in giro e non avevo modo di usarlo) aveva consumato l’80% della batteria ed inoltre, per tutto il tempo, avevo constatato, con sorpresa, che lo schermo era quasi sempre caldo (sintomo che c’era qualche applicativo in background in continua esecuzione)! A conferma di ciò, se andavo sotto Impostazioni > Generali > Utilizzo, l’applicativo mi segnalava che, dall’ultima ricarica il cellulare era stato utilizzato per 4 ore 55 minuti ed era stato in standby 5 ore e 10 minuti: era evidente che il cellulare, anche in standby, continuava a lavorare!

Se all’inizio ho temuto per un difetto del mio iPhone 3GS, dopo una rapida ricerca sul web, ho visto che quasi tutti i possessori del firmware 3.0 avevano i miei stessi problemi (e come si dice “mal comune, mezzo gaudio“).

Come risolvere i problemi della batteria

Dopo qualche prova, ero comunque riuscito a risolvere il problema della scarsa durata della batteria semplicemente disattivando le notifiche Push: infatti, dopo 3 ore di standby e qualche prova con la fotocamera, la batteria si attestava al 98% e lo schermo risultava sempre freddo, mentre una notte di 8 ore in standby consumava appena 3%/4% della carica della batteria, tornando finalmente a valori normali.

iPhone Disabilitare le Push Notifications

Sembra però, dalle segnalazioni di alcuni utenti, che l’applicativo gratuito Tap Tap Revenge, recentemente aggiornato per supportare le notifiche Push, sia in grado di bypassare (presumo per qualche anomalia del firmware) i controlli del sistema operativo e attivare comunque le notifiche Push. Per cui, se lo avete installato, vi consiglio per il momento di rimuoverlo dalla vostra lista di applicazioni.

Un altro generico suggerimento trovato su internet per aumentare la durata della batteria col Firmware 3.0, è quello di limitare la continua ricerca della rete telefonica da parte dell’iPhone anche nel caso sia stata già trovata e vi sia connesso: basta andare in Impostazioni > Gestore e selezionate manualmente il vostro operatore.

Operatore iPhone

L’unico inconveniente è che a volte si apre un popup che avvisa che la connessione “Nome operatore” è andata persa, ma basta premere su “Interrompi” per far scomparire il messaggio.

In queste ore, comunque, sembra che Apple abbia chiesto ad alcuni utenti USA di installare una apposita applicazione, in grado di monitorare (generando anche un log che verrà inviato alla Apple) la batteria dell’iPhone 3GS, che sembra soffrire di un consumo elevato, in modo da comprendere se il problema è causato dalla batteria, dai servizi usati o dal dispositivo. Almeno qualcosa si sta muovendo.

Altri suggerimenti

Ecco altri suggerimenti per preservare la carica del vostro iPhone e il credito della vostra scheda telefonica:

Disattivare la connessione dati cambiando APN

La prima cosa che vi suggerisco di fare quando comprate un nuovo iPhone o installate il nuovo firmware 3.0, è quello di disabilitare la connessione dati sull’iPhone. Infatti, di default è sempre attiva e non appena un applicativo richiederà l’accesso ad internet (come possono fare Mail, Safari, iTunes Store, App Store, Meteo, Mappe, Borsa, Youtube, etc…), se non si è sotto copertura di una rete wireless, verrà automaticamente attivata la connessione dati 3G/Edge molto onerosa dal punto di visto economico se non avete una contratto per una connessione dati flat! Siccome non esiste un modo semplice che consente di disattivare/attivare la connessione dati (conosco molti che eseguono il jailbreak sul proprio iPhone solo perché possono così installare applicativi come BossPrefs che consentono una migliore gestione delle reti dati), è necessario mettere mano alle impostazioni di configurazione della Rete dati cellulari andando su Impostazioni > Generali > Rete > Rete dati cellulare e modificando il nome dell’APN da ibox.tim.it ad uno di vostra fantasia (potete anche cancellarlo ma io ho preferito mettervi davanti il prefisso NOK in modo da poterlo riusare velocemente in caso di necessità)

iPhone APN

3G disabilitato

Non è necessario, ma molti dicono che, specie nelle zone non coperte dal segnale 3G, la disabilitazione dalle opzioni di Rete, permette di risparmiare la batteria. A confermarlo vi è anche la Apple, nelle linee guide delle batterie:

Disattivate il 3G. L’uso delle reti cellulari 3G permette di caricare i dati più rapidamente, ma può anche ridurre l’autonomia, specialmente in zone con copertura 3G limitata. Per disattivare il 3G, dalla schermata Home scegliete Impostazioni > Generale > Network e disattivate l’opzione 3G. Potrete comunque fare e ricevere telefonate e accedere alle reti cellulari per dati via EDGE o GPRS dove disponibili.

Ovviamente non si può stimare quanto si guadagna disattivando il 3G, poiché dipende da molti fattori come la rete cellulare, l’ubicazione, l’intensità del segnale, la connettività 3G, l’utilizzo e da molti altri fattori.

iPhone 3G

Disattivare il Bluetooth

Il Bluetooth, di default, è ad OFF e, a meno che non usiate spesso auricolari, kit vivavoce per auto Bluetooth, potete disattivare questa funzionalità lasciandola ad OFF.

iPhone Bluetooth

Disattivare il Push

Il problema principale della scarsa durata della batteria era l’impostazione “notifiche push in automatico”: auando le si settano a “manuale” tutto è tornato normale (ricordo che qualcuno ha dovuto cancellare Tap Tap Revenge per disabilitare definitivamente il Push)

iPhone Push

Ricordatevi che se avete un account .Mac, la modalità di aggiornamento della posta elettronica, è settata di default in Push.

iPhone .Mac

mentre se avete installato applicativi come IM+ 3.0 e Tap Tap Revenge 2.0, questi potrebbero richiedere la presenza delle Push Notification.

Disabilitare il servizio di localizzazione

Da Impostazioni > Generali è possibile disabilitare il servizio di localizzazione costituito dall’insieme insieme di caratteristiche Wi-Fi, cellulari e GPS per determinare la tua posizione (GPS, all’aperto, funziona in modo ottimale se non vi sono ostacoli verso l’alto, mentre le modalità Wi-Fi e cellulare funzionano bene al chiuso). In effetti, come scritto nella linee guida Apple sulle batterie dell’iPhone:

Minimizzate l’uso dei servizi di localizzazione. Le applicazioni che usano attivamente i servizi di localizzazione, come Mappe, possono ridurre l’autonomia. Scegliete Impostazioni > Generale > Servizi di localizzazione e disattivateli oppure utilizzateli solo quando serve.

iPhone GPS

Ricordatevi, però, che quando accedete ad applicativi che richiedono, per funzionare, una connessione GPS attiva per aggiornare la propria posizione (come il comodo iNeedFuel), invece della classica schermata di richiesta autorizzazione

iPhone autorizzazione GPS

vi comparirà un avviso che vi richiederà di attivare i servizi di localizzazione e verrà mostrato il pulsante “Impostazioni” per accedere direttamente alla pagine di setting dei servizi di localizzazione:

iPhone attivazione GPS

UPDATE: Sembra che, anche si disabilitano tutte le impostazioni relative al push e al download automatico delle email, l’applicazione Mail si apre da sola e gira continuamente in background. Se si prova a chiuderla forzatamente (premere il pulsante per lo spegnimento, attendere la schermata in cui appare lo slide rosso con la scritta “Spegni” e tenere premuto per circa 3-4 secondi il tasto Home), dopo poco Mail si riapre di nuovo. Il motivo è presto spiegato: se aprite i Contatti e selezionate un nome, senza chiamarlo, ma solo per vedere il suo numero di telefono, quando uscite dai Contatti potete constatare (con SBSettings) che Mail inizia girare in backgorund, senza che sia stata mai aperta.
Io posso confermare perché subito dopo aver consultato un numero di telefono, Mail mi ha avvisato di aver scaricato nuova posta. Inizio, però, a sospettare che ciò avvenga solo in presenza di contatti con un indirizzo email salvato nella rubrica. Si tratta indubbiamente di un altro bug del Firmware 3.0.

Tag:Apple, batteria, cellulare, firmware, Htc, iPhone, iphone-3g, itunes, tytn-II, wi-fi
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Dic 20 2008

VLC Remote: spiegazione della configurazione avanzata per trasformare il vostro iPhone/iPod Touch in un telecomando wi-fi per controllare da remoto il lettore multimediale VLC

Posted by Antonio Troise
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Ieri ho installato sul mio iPod Touch, VLC Remote, una interessante applicazione distribuita sull’App Store Apple che permette di controllare da remoto il media player Open Source VLC utilizzando la rete WiFi di casa. Gli scopi sono molteplici, come poter usare il vostro pc come uno stereo per tutta la casa e selezionare direttamente dal vostro iPhone i brani musicali senza sedervi al PC (per questa caratteristica è necessaria, però, la versione a pagamento da 0,79 Euro), oppure potete stare comodamente seduti sul vostro divano a guardare il vostro film preferito mentre potete fermare la riproduzione o mandare avanti o indietro il filmato direttamente dal vostro iPhone o iPod Touch senza dovervi per forza alzare. Le funzionalità sono simili, anche se in misura ridotta per certi aspetti, dell’applicazione per iPhone/iPod Touch Remote della Apple che si interfaccia, però, solo con iTunes, ma in questo caso si ha il grande pregio di avere a disposizione un telecomando che gestisce il miglior player multimediale in circolazione: VLC!

VLC Remote
Configurazione avanzata

Per fare funzionare l’applicazione dovrete, però, oltre che disporre di una rete Wi-Fi e avere VLC installato sul vostro PC o Mac, anche avere la cura di impostare certe configurazioni sul vostro lettore multimediale. A chi non piace mettere mano ai file di sistema, è bene sapere che, è disponibile una piccola applicazione sul sito dello sviluppatore (rilasciata sia per PC che per Mac) che si occuperà di configurare automaticamente VLC per contro vostro. In realtà, questa applicazione si rivelerà molto utile sopratutto per gli utenti Mac, in quanto, ogniqualvolta dovrete aggiornare il vostro VLC all’ultima release stabile, una parte di questa configurazione, come vedremo, verrà irrimediabilmente persa, e avere sottomano un applicativo che lo autoriconfigurerà automaticamente, si dimostrerà essere una vera salvezza. Personalmente, io non sono solito lanciare applicativi senza sapere come funzionano e, per fortuna, sul sito del produttore, esiste il dettaglio delle modifiche da apportare manualmente alla configurazione di VLC, disponibile per Windows, Mac e Linux. Le procedure per Mac e Linux sono sostanzialmente le stesse (non per niente Mac ha un cuore Unix), mentre a quella per Windows deve essere aggiunto il passo di configurazione del firewall di sistema che deve aprire la porta 8080 per permettere il dialogo tra l’iPhone e il vostro VLC.

In questo articolo mi dedicherò solamente a spiegare, in italiano e con qualche mia personale aggiunta, la configurazione manuale per Mac, in quanto è quella che, in tutta probabilità, potrebbe essere riprodotta più volte se aggiornate spesso il vostro player multimediale e non volete affidarvi ad applicazioni di terze parti che mettano le mani sul vostro amato Mac (se non vi fidate potete benissimo creare voi stessi un file batch o Apple Script, seguendo i passi descritti in seguito).

1. Abilitare l’interfaccia HTTP

Le seguenti operazioni andranno a modificare un settaggio di VLC per abilitare l’interfaccia HTTP e, pertanto, almeno sui sistemi Mac, verrà modificato (da quanto ho appurato dalle mie prove) solo il file org.videolan.vlc.plist. Questo significa che quando installerete una nuova versione di VLC, questa configurazione dovrebbe rimanere impostata.

  1. Aprire le Preferenze di VLC dal menu: VLC/Preferenze
  2. Dalla finestre delle Preferenze appena aperta, cliccare su “All” in basso a sinistra. Ciò permetterà di abilitare la visualizzazione delle impostazioni avanzate di VLC
  3. Dalla lista di voci a sinistra che comparirà, selezionare Interfaccia/Interfacce principali
  4. Quindi, sulla destra, selezionare, per abilitarla, la voce: “Interfaccia di controllo a distanza HTTP“
  5. Quindi cliccare sul tasto “Registra” e restartare VLC
Preferenze di VLC
2. Assegnare i permessi di accesso a VLC

In teoria, la precedente configurazione atta ad abilitare l’interfaccia HTTP di VLC, dovrebbe essere sufficiente per tutte le vecchie versioni di VLC, ma dalle più recenti, è stato introdotto un controllo sui permessi di accesso, per non dare a tutti la possibilità di agire sul proprio VLC (pensate se siete in una biblioteca pubblica). E’ comunque possibile appurare questa eventualità perché, dopo avere eseguito il primo passo, quando aprirete VLC Remote sul vostro iPhone e questa eseguirà una scansione della rete, riuscirà ad individuare il vostro Mac/PC con VLC attivo (in quanto abbiamo abilitato, nel precedente step, l’interfaccia HTTP), ma vedrete la classica icona di VLC con una X rossa che starà ad indicare che non si hanno sufficienti privilegi per gestire da remoto il player multimediale.

VLC Remote

Le ultime versioni di VLC, infatti, usano un file .hosts per definire quali dispositivi (in particolare indirizzi ip che possono identificare dei computer ma anche degli iPhone/iPod Touch) possono accedere al VLC Remote Player. Il file .hosts, però, è presente all’interno dell file VLC.app (che altro non è che l’applicazione vera e propria di VLC per il mondo Mac). E’ per questo che, ogniqualvolta installeremo una nuova versione aggiornata di VLC, il file .hosts dei permessi verrà sempre sovrascritto con la versione di default dell’applicativo (in quanto contenuto nel file VLC.app che viene anch’esso sostituito). In questo caso, ricordatevi, dopo un aggiornamento di VLC, di rieseguire la procedura sotto dettagliata.

  1. Aprire il Terminale
  2. Scrivere nella finestra del Terminale unix, la seguente riga di comando:
    open -e /Applications/VLC.app/Contents/MacOS/share/http/.hosts
    Attenzione al percorso di VLC: quello descritto sopra è quello di default, ma se avete installato VLC in un subdirectory di Applications, allora provvedete ad aggiornare il path, altrimenti il file .hosts non verrà trovato. Per esempio, se avete installato VLC sotto la cartella Video di Applicazioni, allora il comando da lanciare sarà il seguente:
    open -e /Applications/Video/VLC.app/Contents/MacOS/share/http/.hosts
  3. Il file .hosts, che altro non è che un classico file ascii, verrà aperto con Text Edit
  4. Di default, nel file .hosts, tutte le classi di indirizzo sono commentate ed è lasciato aperto solo il localhost (127.0.0.1), ovvero si può connettere all’interfaccia HTTP, solo un applicativo che risiede sullo stesso PC del player multimediale VLC.
    In particolare:

    Per dare l’accesso a tutti i dispositivi (quindi sia PC che iPhone e iPod Touch) che risiedono nella stessa newtork wi-fi, sarà sufficiente scommentare tutte le classi di indirizzi IP sotto la voce “private addresses“.
    In particolare:

    Se invece, si vuole lasciare completamente aperto (cosa peraltro che sconsiglio a meno di qualche particolare esigenza) l’accesso a VLC da qualsiasi classe di indirizzi IP, allora si dovranno scommentare le ultime 2 righe, sotto la voce “The world” (credo non sia neanche necessario scommentare le righe delle classi di indirizzi della rete locale, in quanto già incluse, ma per sicurezza verranno scommentate comunque).
    In particolare:

  5. Ora non vi resterà altro che restartare il vostro player VLC e finalmente potrete usare VLC Remote dal vostro iPhone/iPod Touch poichè avrete i permessi per accedere a VLC, come potrete constatare voi stessi:
    VLC Remote

In caso di problemi, il sito ufficiale di VLC Remote, mette a disposizione degli utenti due pagine: una di Basic Troubleshooting e un’altra di Advanced Troubleshooting, con la soluzione dei problemi più comuni.

Tag:app, app-store, Apple, iPhone, ipod-touch, itunes, telecomando, Tutorial, vlc, wi-fi
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Dic 9 2008

Curiosità di una Apple eccessivamente meticolosa

Posted by Antonio Troise
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Sapevate che negli Apple Premium Reseller (o APR) e nei vari Apple Shop vige il divieto di introdurre PC in vista nel punto vendita? In effetti, il principio è valido: siccome Apple vende prodotti come iMac e Macbook, sarebbe assurdo vedere un PC desktop magari assemblato per gestire la contabilità, anche se vi fosse installato sopra una distribuzione Ubuntu. Non parliamo poi se vi fosse installato Windows Vista Premium Edition! Non è una cosa strana, ma francamente non avevo mai immaginato che potesse esistere un divieto simile. La cosa buffa, però, è che per permettere la commercializzazione degli iPhone anche agli APR, si è arrivati ad un accordo con il gestore TIM che permette di portare nei negozi un software per la gestione delle registrazioni che si basa esclusivamente su piattaforma Windows! Ovviamente, per non venire contro al divieto, il software di gestione deve essere installato su un virtualizzatore come Vmware Fusion o Parallels, oppure direttamente su Boot Camp, in modo da non contravvenire al divieto di introdurre PC in vista nel punto vendita.

L’eccessiva meticolosità del Supporto Apple

Un’altra curiosità della Apple risiede in questa pagina di supporto alla iTunes Card che evidenzia con quanta cura maniacale mettano nei dettagli anche nella soluzione dei problemi più comuni, come, per esempio, il fatto che iTunes possa dare un messaggio di codice “non valido” in seguito all’immissione del codice alfanumerico della propria iTunes Card.

iTunes Card

Ebbene, il Supporto Apple dopo aver scritto di assicurarsi di aver inserito il codice esattamente come appare sulla Card, ricorda di leggere attentamente il codice, poiché alcune lettere e numeri possono sembrare molto simili, e, inaspettatamente, enuncia tutti i casi di similitudine:

Le lettere e i numeri che seguono possono sembrare molto simili:

la lettera A e la lettera H
la lettera B e il numero 8
la lettera D e il numero 0
la lettera E e il numero 3
la lettera G e il numero 6
la lettera H e la lettera W
la lettera J e il numero 1
la lettera M e la lettera N
la lettera O e il numero 0
la lettera P e la lettera F
la lettera Q e la lettera O
la lettera Q e il numero 0
la lettera S e il numero 5
la lettera S e il numero 8
la lettera V e la lettera U
la lettera Z e il numero 2

Devo dire che è la prima volta che trovo una simile perizia e accuratezza, forse, per certi aspetti, anche eccessiva. La cosa più strana, però, sta in questa pagina di Supporto ai Song Code (codice per scaricare brani gratuitamente), dove, con la stessa precisione, si elencano le lettere e i numeri che possono creare ambiguità, ma, questa volta, sono in numero assai minore: 8 contro i precedenti 16!

Le lettere e i numeri che seguono possono sembrare molto simili:

la lettera B e il numero 8
la lettera G e il numero 6
la lettera V e la lettera U
la lettera Q e la lettera O
la lettera Q e il numero 0
la lettera Z e il numero 2
la lettera S e il numero 5
la lettera P e la lettera F

Che sia perché il codice prevede un numero minore di lettere o perché il font utilizzato è più chiaro e leggibile del precedente e si creano, quindi, meno ambiguità? Oppure, semplicemente, si tratta di un banale errore proprio laddove si cercava una meticolosità troppo esaustiva?
Comunque ben vengano queste iniziative, poiché non credo che i gestori telefonici che vendono ricariche telefoniche con le carte prepagate sono altrettanto scrupolosi nell’assistenza al cliente.

Tag:Apple, apple-shop, assistenza, itunes
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Nov 7 2008

Come trasformare il proprio portatile in un Hotspot Wi-Fi per collegare il vostro iPod Touch o iPhone ad internet senza spese

Posted by Antonio Troise
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Uno dei problemi maggiori per chi possiede un iPod Touch (e in parte anche per chi ha un iPhone e non ha un abbonamento Flat per il 3G) è che, in mancanza di una rete Wi-Fi, è impossibile navigare e usare i vari applicativi che hanno bisogno di un accesso diretto alla rete. Inoltre, a differenza degli smartphone con Windows Mobile (e il suo Active Sync), anche se si collega il proprio iPod Touch, attraverso il suo cavo USB, al proprio Mac/PC connesso ad internet (via cavo se, evidentemente non si ha una connessione Wi-Fi) non è possibile sfruttare la condivisione delle rete ma si può solamente sincronizzarlo con iTunes. Inoltre, se non si ha una rete Wi-Fi, è anche impossibile inviare documenti, o foto al proprio iPod Touch/iPhone (per usarlo come un vero e proprio hard disk esterno) attraverso applicazioni come AirSharing, Discover o Files Lite.
In poche parole, senza Wi-Fi, il proprio iPod Touch risulta un prodotto menomato.

Scegliere un laptop hotspot o un router Wi-Fi

Oggi, quindi, vi voglio spiegare dettagliatamente come trasformare il proprio Mac o PC in un hotspot Wi-Fi senza dover spendere dei soldi per acquistare un router wireless. Ovviamente il proprio computer dovrà avere anche una scheda wireless (integrata o esterna): se dovesse mancare, dovete valutare se acquistarne una o, a questo punto, puntare direttamente sull’acquisto di un router wireless. Considerate, però, che se avete bisogno di di questa funzionalità, per esempio, solo a casa, allora mi sento di consigliarvi l’acquisto di un router Wi-Fi; se, invece, siete soliti portare con voi sempre il vostro fidato portatile e volete essere certi di poter navigare, scaricare aggiornamenti e applicativi da iTunes Store, e sfruttare al meglio le decine di applicazioni che avete installato sul vostro iPod Touch, allora la scelta migliore è quella di leggere questa guida e configurare un vero hotspot in 2 minuti sul vostro portatile.

Configurare il proprio Mac come Hotspot Wi-Fi

Aprire “Preferenze di Sistema” e cliccare sull’icona “Condivisione“.

Laptop Hotspot 1

Si aprirà la seguente schermata:

Laptop Hotspot 2

nella lista dei servizi da attivare, in fondo, troverete la voce “Condivisione Internet” che selezionerete. Quindi alla voce “Condividi la tua connessione da” selezionate, dal menu a tendina, l’interfaccia che volete condividere. Nel nostro caso “Ethernet“.
Infine, alla voce “Ai computer che usano” selezionate, dalla lista delle porte, la voce “Airport” (che altro non è che il Wi-Fi):

Laptop Hotspot 3

Ora non ci resta che configurare i parametri della connessione Wi-Fi, in particolare il nome della network (che coincide con il nome dell’hotspot che il vostro iPod, o qualunque altro dispositivo wireless, vedrà disponibile) e che tipo di cifratura usare.
In particolare, cliccate sul tasto “Opzioni Airport…” e, nella finestra che apparirà, inserite il “Nome network” (nel nostro caso “zen-wifi” ma è un esempio, potete scegliere, qualunque altro nome di vostra fantasia), lasciate il “Canale” in “Automatico” e abilitare la voce “Abilita criptatura (utilizzando WEP)“, altrimenti chiunque potrebbe accedere alla vostra rete wireless condivisa. Quindi inserite una password di vostra scelta, facendo attenzione che, per una chiave WEP a 40 bit, è sufficiente una password di 5 caratteri, mentre una chiave WEP a 128 bit, richiede una password di almeno 13 caratteri.

Laptop Hotspot 4

E’ noto che la protezione WEP è da tempo obsoleta poichè non offre il massimo della sicurezza sulla cifratura; se, però, impostate la chiave a 128 bit e la password non è troppo banale (su WEP Key Generator potrete trovare un generatore di chiavi WEP a diverse cifrature), allora sicuramente costituirà un primo ostacolo per i navigatori occasionali che si dilettano con il wardriving.

A questo punto non resta che abilitare la condivisione internet, spuntando la voce “Condivisione internet” dalla lista dei servizi del pannello delle “Condivisioni“.

Dopo aver confermato l’attivazione del servizio:

Laptop Hotspot 5

finalmente abbiamo attivato il nostro Hotspot Wi-Fi sul nostro Macbook!

Laptop Hotspot 6

Vi accorgerete dell’attivazione di un hostspot sul vostro portatile perchè, nella barra dei menu in alto, comparirà la seguente icona:

Laptop Hotspot 7

Ora ovunque siate (ovviamente solo laddove potete accedere ad una collegamento internet via cavo), potete attivare la vostra personale rete Wi-Fi, in modo da poter utilizzare il vostro iPod Touch o iPhone, ma anche il vostro smartphone Symbian o Windows Mobile, senza spendere soldi con una connessione 2G/3G o con un abbonamento Wi-Fi pubblico.

Configurare il proprio PC Windows come Hotspot Wi-Fi

Per Windows il ragionamento è analogo. Vi invito, però, a vedere un video creato da CNET TV dal titolo: “Make your laptop a hotspot” in cui verrà spiegato passo passo, come configurare un hotspot sul proprio portatile con Vista e con Mac OS X.

Purtroppo la spiegazione illustrata per i Mac, nella seconda parte del video, è solo per Mac OS X Tiger (anche se molto simile a quella per Leopard): è per questo che deciso di spiegarla, altrettanto dettagliatamente, in questo mio articolo.

Tag:condivisione, hotspot, iPhone, ipod-touch, itunes, mac, Mac os x, password, smartphone, symbian, Video, wep, wi-fi, Windows, windows-mobile, wireless
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Ott 15 2008

Dopo la rimozione della clausola di segretezza sull’SDK iPhone in arrivo libri, video tutorial e corsi online. Il successo dell’App Store e elenco dei siti per imparare a programmare l’iPhone

Posted by Antonio Troise
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iPhone SDK Fino a qualche tempo, per rispettare i vincoli di segretezza dell’SDK dell’iPhone, era impossibile pubblicare tutorial o libri su come programmare su questo dispositivo, tanto che l’editore The Pragmatic Programmers fu costretto cancellare la pubblicazione di un libro sulla programmazione su iPhone.
Dovete sapere, però, che questo genere di vincolo è cosa molto comune e diffuso nel settore informatico, ma, di solito, subito dopo il rilascio del prodotto, tale vincolo viene rimosso proprio per permettere la naturale diffusione di conoscenza del prodotto. Il perdurare di questo vincolo di segretezza, quindi, ha prodotto, su siti come Amazon, una quantità notevole di libri relativi alla programmazione su iPhone in pre-ordine.

Censura e clausole di segretezza

Oltre a questo problema si aggiunse anche la forte censura di Apple per applicazioni che non superavano il test di validazione o replicavano (creando confusione tra gli utenti) le funzioni native dell’iPhone: sono stati casi eclatanti applicativi come NetShare (che permetteva il tethering, ovvero l’uso di iPhone come modem per collegarsi in rete con il pc), Podcaster (per la gestione e il download dei podcast direttamente dal proprio iPhone) e MailWrangler (una utility che fa il login automatico sulla webmail di Google). Se siete interessati, qui trovate la lista aggiornata di tutte le applicazioni eliminate dall’AppStore per volontà della Apple e senza far sapere nulla agli sviluppatori.

Il fondo Apple lo toccò quando, a seguito delle lamentele di tutti i programmatori a cui erano stati rifiutati gli applicativi (su cui avevano lavorato anche per mesi), Apple ebbe l’ardire di ricordare ai programmatori che anche le lettere di rifiuto di Apple ricadevano sotto il “non disclosure agreement”, e quindi non potevano in nessun caso essere pubblicate.

iPhone SDK
App Store: l’Eldorado degli sviluppatori e di Apple

E’ anche vero, però, che il nuovo modello di vendita delle applicazioni nell’App Store, sembrava quasi essere la nuova Eldorado degli sviluppatori di tutto il mondo: a fronte di una visibilità mondiale di iTunes e di una banda illimitata per la gestione del download degli applicativi e dei relativi update, il programmatore poteva guadagnare il 70% del costo dell’applicazione, e ciò si tramutò, per molti, in guadagni stratosferici: da 2.000$ al giorno per la sviluppatrice di 2 Across (un gioco di cruciverba), a 250.000$ in 60 giorni a fronte di un costo per copia di 2,39 €, per un gioco a incastri come Trism.

Così, da quando Apple inaugurò l’App Store su iTunes Store, sono stati scaricati oltre 60 milioni di programmi per il cellulare, vendendo applicazioni per un milione di dollari al giorno solo grazie a App Store. Considerando che Cupertino ha una percentuale pari al 30% sulle somme ricavate dalle vendite delle applicazioni, mentre il 70% resta ai rispettivi sviluppatori, potete capire come sia facile considerare l’App Store una Eldorado per i programmatori!

Tutto ciò, abbinato al successo planetario degli iPhone 3G e all’incremento continuo delle vendite dei Mac, portò il valore di mercato di Apple al 3° posto (AAPL $157,012,662,240), superando quello di Google che cadeva al 4° posto (GOOG $156,392,862,560). E pensare che il CEO di DELL, durante la crisi di Apple degli anni ‘90, suggerì di liquidare la società e dare i soldi agli azionisti.

La rimozione della clausola NDA

Sarà stato l’enorme successo delle vendite su AppStore o, semplicemente, le troppe critiche provenienti da programmatori e giornalisti, che finalmente, la strategia della Apple iniziò a cambiare rotta, tanto che la società decise di rimuovere le clausole di segretezza NDA (non disclosure agreement) dal contratto di sviluppo dell’iPhone. Tramite un annuncio ufficiale nella sezione dedicata agli sviluppatori, l’azienda rende noto che veniva rilasciato un nuovo contratto privo delle clausole NDA per tutte le applicazioni già rilasciate. Nella nota, Apple si è giustificò dichiarando di aver imposto così stringenti vincoli al fine di proteggere, unitamente ai brevetti, le innovazioni dell’azienda, riconoscendo nelle NDA una seria minaccia per gli sviluppatori.

I libri per programmare con l’iPhone

iPhone Developer’s Cookbook, The: Building Applications with the iPhone SDK Da questo punto in poi, la strada è stata tutta in discesa per gli sviluppatori poiché, finalmente, è stato possibile pubblicare libri e condividere informazioni sulle tecnologie di iPhone al fine di agevolare la condivisione delle conoscenze sulla programmazione di questo dispositivo mobile. In breve tempo sono iniziati ad apparire i primi libri sullo sviluppo di applicazioni per iPhone e iPod Touch. Tra questi, quelli probabilmente più attesi, sono stati, entrambi in lingua inglese, “iPhone SDK Development”, realizzato da The Pragmatic Programmers (acquistabile qui in formato elettronico o cartaceo) e “iPhone Developer’s Cookbook, The: Building Applications with the iPhone SDK”, di Erica Sadun, (acquistabile qui sia in formato elettronico che cartaceo).
Un altro libro interessante è anche: Beginning iPhone Development: Exploring the iPhone SDK, con tanto di codice sorgente degli esempi da scaricare e un capitolo da leggere.

Quindi, l’editore The Pragmatic Programmers, pubblicò anche un interessante video introduttivo gratuito, della durata di 22 minuti, liberamente scaricabile qui, sulla programmazione con l’iPhone e mettendo a pagamento i successivi video più specifici.

Apple’s iPhone Tech Talk World Tour

Infine, il 9 Ottobre 2008, Apple lanciò in grande stile l’Apple’s iPhone Tech Talk World Tour, una sorta di seminario speciale made in Cupertino che avrà una tappa nelle 24 città più importanti del mondo (tra cui, il 19 Novembre anche Roma per l’Italia), con lo scopo di fornire le basi per quanto riguarda la programmazione con XCode e quindi su come creare Applicazioni per iPhone. Come si legge dalle note, sembra che i corsi siano rivolti non soltanto ai veterani, ma anche ai novizi ed ai professionisti dell’IT. La partecipazione è gratuita, ma il numero di posti è limitato (io mi sono iscritto nella speranza che mi accettino), ed è dedicata soltanto alle persone che hanno un account da developer sul sito Apple.

Apple
Siti che pubblicando tutorial per programmare con iPhone

Se desiderate imparare a programmare l’iPhone, magari per andare preparati al seminario Apple di Roma o semplicemente per guadagnare qualcosina dalla vendita dei vostri applicativi, vi consiglio, oltre che a scaricare l’SDK, anche un paio di siti interessanti. Il primo è di Apps Amuck che ha lanciato un’iniziativa unica: per 31 giorni pubblicherà un tutorial giornaliero (comprensivo anche di esempio pratico funzionante) in cui illustrerà un progetto per piattaforma iPhone e iPod Touch. Ognuno dei mini progetti illustra una diversa funzione presente nell’SDK, mostrando anche tecnologie che normalmente non vengono trattate dai libri.
Il secondo sito che voglio suggerirvi è, invece, la migliore proposta italiana per sviluppare con l’SDK dell’iPhone: iPhone and Go (prima residente su piattaforma WordPress), un blog che, giorno dopo giorno, vi insegna a programmare per questa affascinante piattaforma Touch.

Altri riferimenti utili per programmare con XCode sono, senza dubbio, XCode Italia, la comunità italiana per gli sviluppatori di XCode (e quindi, non solo per iPhone, ma per tutto l’ambiente di programmazione di Mac OS X).

Per finire, se amate gli screencast, allora vi suggerisco iPhone Development Central Website, un sito che, tramite utili video tutorial in inglese (divisi per tra fasi di apprendimento: Beginner, Intermediate e Advanced), vi spiega come programmare con l’iPhone SDK.

UPDATE: L’Università di Stanford ha iniziato, pochi mesi fa, un corso relativo allo sviluppo delle applicazioni su iPhone, chiamato “iPhone Application Programming”. Da ieri sono disponibili i PDF di questo corso; vi elenco qui le lezioni da scaricare divise per argomentazioni:

Slide :
01-Introduction.pdf
02-ObjectiveC.pdf
03-CustomClasses.pdf
04-ModelViewController.pdf
05-ViewsAnimation.pdf
06-MoreViewsAndAutorelease.pdf
07-ViewControllers.pdf
08-NavigationTabBarControllers.pdf
09-TableViews.pdf
10-Data.pdf
11-Performance.pdf
12-TextInputPresentModal.pdf

Compiti :
Assignment1B.pdf
Assignment1A.pdf
Assignment2A.pdf
Assignment2B.pdf
Assignment2B-Walkthrough.pdf
Assignment3.pdf
AssignmentPresence1.pdf
Presence2Files.zip
AssignmentPresence2.pdf
Presence3Files.zip
AssignmentPresence3.pdf

Progetti d’esempio
ViewsExample.zip
08-MyTabBar.zip
09-MyTableView.zip
09-Scroll.zip
10-MySQLiteTableView.zip
10-MyFlickrTableView.zip
11-LetsMakeAThread.zip
11-ThreadedFlickrTableView.zip

Potete trovare i nuovi aggiornamenti e seguire le lezioni al seguente link.

Tag:amazon, app, app-store, Apple, iPhone, ipod-touch, itunes, Libri, Mobile, NDA, programmatori, programmazione, screencast, sdk, Tutorial, Video
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Set 26 2008

iTunes 8 Modding: personalizzare le immagini dei generi musicali e dove poterle trovare, eliminare il link ad iTunes Store, disabilitare il backup automatico, creare un account iTunes senza carta di credito per usare Genius e altri trucchi per iPhone

Posted by Antonio Troise
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La nuova release di iTunes, la versione 8, oltre ad aver introdotto interessanti caratteristiche come il controverso, per questioni di privacy, Genius e i raggruppamenti per genere musicale, ha anche aggiunto alcune limitazioni che prima non erano presenti. Ecco, quindi, tutta una serie di trucchetti per Mac OS X e per Windows XP/Vista per aggirare alcune caratteristiche di iTunes 8 (e farlo funzionare come il vecchio iTunes 7.x) e per personalizzare le immagini dei generi musicali. Non mancheranno, inoltre, alcun tips per iPhone.

Personalizzare le immagini dei generi musicali su iTunes 8

Una delle novità più interessanti di iTunes 8 è quello di poter raggruppare i propri album musicali per genere musicale, in modo da visualizzare con una sola immagini tutte le canzoni appartenenti a quel genere. Nonostante, però, le immagini inserite di default su iTunes 8 siano ben fatte (anche se non rappresentano tutti i generi musicali esistenti) spesso nasce, in ognuno di noi, la necessità di poter personalizzare le varie icone. Ecco come fare su Mac OS X.

Con il vostro editor di immagini preferito realizzate una immagine del genere musicale da voi scelto nel formato JPG, grande 256×256 pixel e con risoluzione 72ppi.
In particolare:

Movie Genre Artwork: 171 x 256 pixels
Music Genre Artwork: 256 x 256 pixels

Quindi salvatela con un nome tipo genre-yourgenrename.jpg (esempio: genre-newwave.jpg) nel percorso “/Applications/iTunes/Contents/Resources“.

iTunes Resources

Infine, per far si che iTunes riconosca l’immagine e la associ al genere musicale scelto, è necessario editare il file genres.plist presente nella directory di iTunes 8 Resources (fare “Show Package Contents” sull’icona di iTunes e navigare fino alla cartella “/Applications/iTunes/Contents/Resources“) e aggiungere le seguente righe per ogni immagine:

Ovviamente, sostituite Newwave e genre-newwave.jpg con i nomi desiderati per classificare i generi musicali.

Ora, quando aprirete iTunes, andate nella Vista a Griglia e selezionate la vista per Generi e potete finalmente vedere le vostre artwork così come le avete realizzate.
Ecco un esempio di come da CMYK Thoughts ha personalizzato le sue categorie:

iTunes Resources - Example

Se non avete molta fantasia, o semplicemente non avete voglia di dover creare una immagine per ogni genere musicale, allora potete prendere spunto da questo gruppo di Flickr dove sono stati raggruppati, e disponibili anche per il download, tutte le immagini professionali usate per i generi di iTunes 8: Flickr: Pool di iTunes Genres e al momento ospita ben 369 membri con all’attivo 265 immagini!

Qui ho trovato anche i generi musicali e di filmati che iTunes riconosce di default con il relativo badge (tra parentesi sono indicati i generi equivalenti a cui fanno riferimento alcuni sottogeneri musicali):

MOVIES
======
action
adventure
classic
comedy
documentary
drama
family (kids)
fantasy (scifi)
holiday
horror
independent
kids
music
romance
sci fi (scifi)
science fiction (scifi)
scifi
short film
shorts (short film)
sports
thriller
western

MUSIC/PODCASTS/TV SHOWS
==================
alternativa (alternative)
alternative
alternrock (alternative)
altrock (alternative)
animation
audiobook (book)
bandas sonoras (soundtrack)
blues
book
children
christian
clasica (classical)
classic (TV show only)
classica (classical)
classical
classique (classical)
colonne sonore (soundtrack)
comedy
country
dance
dance hall (raggae)
drama
electronic
electronica (electronic)
electronica (electronic)
electronique (electronic)
elettronica (electronic)
family (kids)
fantasy (scifi)
filmmusik (soundtrack)
folk
gospel (christian)
hip hop
holiday
house (dance)
j pop (jpop)
jazz
jpop
Kayokyoku
kids
klassik (classical)
latin
latina (latin)
musica internacional (world)
musica latina (latin)
musica para ninos (childrens)
musica per bambini (childrens)
musical score (soundtrack)
musik fur kinder (childrens)
musique de films (soundtrack)
musique latino-americaine (latin)
musique pour enfants (childrens)
musiques du monde (world)
new age
nonfiction
pop
punk (alternative)
r b
rap (hip hop)
reality
reggae
religious (christian)
rhythm (r b)
rock
sci fi (scifi)
science fiction (scifi)
scifi
soul (r b)
soundtrack
spoken
sports
techno (dance)
teen
trance (dance)
vocal
weltmusik (world)
world

iTunes Store Link Deleter

Se la Genius Bar si può facilmente nascondere, evitando così quella sorta di pubblicità personalizzata che ci viene proposta, non altrettanto si può dire, in iTunes 8, per il simbolo della freccia che compare accanto ad ogni brano della libreria e costituisce un link all’album presente sullo Store online.

iTunes Link

Infatti, iTunes, oltre ad essere un ottimo applicativo per gestire i propri file multimediali, è anche un programma che si interfaccia direttamente con l’iTunes Store. A volte, però, può risultare troppo invadente l’affinità tra iTunes e iTunes Store, e trovare, per ogni ogni brano selezionato il link immediato del brano che indirizza l’utente direttamente all’album presente sullo Store di Apple, può risultare fastidioso.

Con iTunes 7, la sua visualizzazione o meno, poteva essere impostata direttamente dalle Preferenze del programma, mentre su iTunes 8 questa possibilità, inspiegabilmente, non è più presente. Ecco, quindi, che ci viene in aiuto una utility gratuita, per Mac OS X, che risolve egregiamente il problema, eliminando quella invadente piccola freccia che ci invita ad acquistare l’album in riproduzione: iTunes Store Link Deleter. Una volta lanciato, si potrà abilitare la possibilità di scegliere se mostrare o meno il link allo Store musicale, agendo direttamente sul file delle preferenze di iTunes 8 com.apple.iTunes.plist.

iTunes Store Link Deleter
iTunes Link

Ovviamente è possibile anche, per gli utenti Mac OS X, lanciare un comando da Terminale per non visualizzare i collegamenti all’iTunes Store:

Se siete, invece, utenti Windows, occorre modificare il file iTunesPrefs.xml (presente sotto “%appdata%\Apple Computer\iTunes“) inserendo subito dopo la scritta:

la seguente stringa per rimuovere i link a iTunes Music Store:

Disabilitare la colonna Genere della vista browser

Quando con iTunes 8 si sfoglia la propria collezione musicale utilizzando l’opzione Vista/Mostra browser, appare anche la colonna Genere che apparentemente non può essere disabilitata. Chi, però, desidera visualizzare solo le colonne Artista e Album può digitare la seguente stringa nel Terminale di Mac OS X (Applicazioni/Utility):

Per ripristinare l’opzione di default è sufficiente riscrivere la stringa avendo cura di sostituire FALSE con TRUE.

Se siete utenti Windows, occorre, invece, modificare il file iTunesPrefs.xml (presente sotto “%appdata%\Apple Computer\iTunes“) inserendo subito dopo la scritta:

la seguente stringa per nascondere il genere durante il browsing:

Disabilitare il backup automatico di iTunes per iPhone e iPod

Con l’introduzione dell’iPhone 3G e del tanto atteso firmware 2.0, Apple ha introdotto in iTunes il backup automatico dei dati ogni qual volta si effettui una sincronizzazione dell’iPhone o dell’iPod iTouch, rallentando inevitabilmente il processo di sincronizzazione. Il problema, infatti, è che, spesso, il backup può essere una operazione abbastanza lunga ed impiegare anche diversi minuti, a seconda della quantità di dati da salvare e delle applicazioni installate. Ecco, quindi, che ci viene in aiuto una utility freeware tutta italiana, iPhone/iTouch Backup Disabler (IBD), un programma per Mac OS X che, modificando un parametro di iTunes, permette di disattivare/riattivare il backup automatico lasciando tuttavia la possibilità di effettuarlo manualmente.

iPhone/iTouch Backup Disabler (IBD)

Un altra applicazione simile, sempre per Mac OS X, è BackupDisabler.

In pratica, però, per chi fosse interessato, questi programmi non fanno altro che lanciare questi comandi (e che potete eseguire anche voi dal Terminale):

Disabilitare Backup

Abilitare Backup

Se, invece, disponete di un PC Windows XP/Vista, potete modificare manualmente il file iTunesPrefs.xml (presente sotto “%appdata%\Apple Computer\iTunes“), andando nella sezione “User Preferences” e incollando il seguente testo subito dopo il primo :

Salvate il file e riavviate iTunes: da questo momento è disabilitato il backup automatico. Per riabilitarlo di nuovo eliminate il frammento XML dal file iTunesPrefs.xml.

Un altra alternativa, sicuramente più semplice, è quella di usare un applicativo per Windows, che esegue per noi tutte queste operazioni sul file di preferenze iTunesPrefs.xml. Si chiama iTunesBackupDisabler ed è stato realizzato da un altro sviluppatore italiano.

iTunesBackupDisabler

iTunesBackupDisabler è possibile scaricarlo gratuitamente da qui:
iTunesBackupDisabler – Sorgenti C e progetto VC6
iTunesBackupDisabler – Eseguibile stand-alone.

Creare un account iTunes senza carta di credito per usare la funzione Genius

Per usare la funzione Genius è necessario essere registrati su iTunes Music Store ma per farlo occorre avere una carta di credito. Il problema è che non tutti dispongono di una carta di credito (anche se è sufficiente inserire una carta prepagata come Paypal o una semplice iTunes Gift Card per comprare musica su iTunes Store Music). Quello che non tutti sanno, però, è che è possibile creare un account senza carta di credito, anche se sarebbe teoricamente fatto solo per le scaricare le applicazioni gratis dall’App Store per il proprio iPhone o iPod Touch. Basta collegarsi su questo sito: http://support.apple.com/kb/HT2534.

Gestire il nuovo effetto visivo Magnetosphere di iTunes 8

Per quanti desiderassero controllare il comportamento del nuovo effetto visivo Magnetosphere integrato in iTunes 8,

Magnetosphere

ecco la lista dei comandi che è possibile impartire attraverso la tastiera:

  • ?: abilita e disabilita la schermata di aiuto
  • M: modifica la modalità di visualizzazione
  • P: modifica la gamma
  • I: visualizza le informazioni sulla traccia in esecuzione
  • C: alterna il ciclo automatico
  • F: alterna la modalità di blocco
  • N: alterna la Modalità Nebulosa
  • L: attiva o disattiva il movimento della camera

Per entrare nell’effetto visivo e uscirne è sufficiente il comando Mela+t (o command+t, per chi ha le nuove tastiere). Gli affezionati dei vecchi effetti visivi, invece, possono reimpostarli seguendo il menu Vista, Effetti Visivi, ed abilitando Effetti Visivi iTunes Classic.

iPhone Configuration Utility

Per gestire l’iPhone in un ambiente aziendale (dove i dipendenti ricevono esemplari aziendali di iPhone) Apple ha rilasciato iPhone Configuration Utility 1.0.1 per Mac OS X e permette di modificare e creare profili di configurazione, settare la connessione Wi-Fi, l’APN, creare account Exchange, controllare le impostazioni di posta elettronica e impostare i permessi per lavorare con sistemi enterprise.

Alcuni trucchi per iPhone/iPod Touch

Ecco una breve lista di alcune funzioni più o meno nascoste dell’iPhone/iPod Touch:

  • Salvare le immagini in Safari: quanto troviamo un immagine navigando con Safari è sufficiente cliccarci sopra e tenere premuto per poi selezionare Salva Immagine perché venga salvata nel rullino fotografico.
  • Fare uno screenshot: per fare uno screenshot con l’iPhone firmware 2.0 o superiore basta cliccare contemporaneamente il tasto sleep e il tasto home. Lo screenshot verrò automaticamente salvato nel rullino fotografico.
  • Iniziare un periodo: quando scriviamo è sufficiente fare doppio click su Spazio perchè venga automaticamente digitato un “.” con relativo spazio (tale funzione può essere disabilitata dalle impostazioni dell’iPhone).
  • Caratteri alternativi: tenendo premuto su una lettera della tastiera, visualizzaremo dei caratteri alternativi o le vocali accentate.
  • Scegliere l’icona dei web-link: quando aggiungiamo una pagina sulla homa della springboard cliccando su “Aggiungi a Home”, è possibile scegliere l’icona da visualizzare semplicemente zoomando su una particolare porzione della pagina web, in modo da visualizzarla nell’icona che verrà creata.
  • Aumentare la durata della batteria: l’iPhone ha un sensore che rileva la luce ambientale. L’iPhone usa questo sensore soltanto una volta per sessione, non appena viene dato lo “sblocco”, per cui se si poggia un dito sul sensore mentre si fa lo “sblocco” del telefono, l’iPhone “crederà” di essere in una stanza buia e diminuirà la luminosità del display. Assicuratevi inoltre di aver disattivato wifi, ssh e bluettooth quando non vengono utilizzati.
  • Scrivere su una tastiera più grande: se stiamo usando Safari è possibile scrivere con una tastiera più grande semplicemente ruotando l’iPhone.
  • Riavviare l’iPhone: quando l’iPhone rimane bloccato è possibile forzarne il riavvio tenendo premuti i tasti sleep e home fin quando il dispositivo non si spegne e riaccende (logo mela).
  • Url Hints: tramite Safari, tenendo premuto su un link, apparirà l’URL ed il nome del sito relativo.
  • Scroll veloce: se stiamo usando un’applicazione, o Safari, e vogliamo ritornare all’inizio della pagina, è sufficiente tenere premuto per qualche secondo il dito sulla barra superiore.
Dove scaricare i firmware per iPod Touch

Download firmware 2.1: iPod2,1_2.1.1_5F138_Restore.ipsw
Scarica firmware 2.0.1: iPod1,1_2.0.1_5B108_Restore.ipsw
Download firmware 2.0.0: iPod1,1_2.0_5A347_Restore.ipsw

Scarica firmware 1.1: iPod1,1_1.1_3A101a_Restore.ipsw

Download firmware 1.1.1: iPod1,1_1.1.1_3A110a_Restore.ipsw
Scarica firmware 1.1.2: iPod1,1_1.1.2_3B48b_Restore.ipsw
Download firmware 1.1.3: iPod1,1_1.1.3_4A93_Restore.ipsw
Scarica firmware 1.1.4: iPod1,1_1.1.4_4A102_Restore.ipsw
Download firmware 1.1.5: iPod1,1_1.1.5_4B1_Restore.ipsw

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Dove scaricare i firmware per iPhone 2G e 3G

Tra parentesi viene indicata la versione del baseband.

Firmware per l’iPhone prima generazione
Download firmware 1.0.0: iPhone1,1_1.0_1A543a_Restore.ipsw (03.11.02_G)
Scarica firmware 1.0.1: iPhone1,1_1.0.1_1C25_Restore.ipsw (03.12.08_G)
Download firmware 1.0.2: iPhone1,1_1.0.2_1C28_Restore.ipsw (03.14.08_G)

Scarica firmware 1.1.1: iPhone1,1_1.1.1_3A109a_Restore.ipsw (04.01.13_G)
Download firmware 1.1.2: iPhone1,1_1.1.2_3B48b_Restore.ipsw (04.02.13_G)

Scarica firmware 1.1.3: iPhone1,1_1.1.3_4A93_Restore.ipsw (04.03.13_G)
Download firmware 1.1.4: iPhone1,1_1.1.4_4A102_Restore.ipsw (04.04.05_G)
Scarica firmware 2.0.0: iPhone1,1_2.0_5A347_Restore.ipsw (04.05.04_G)

Download firmware 2.0.1: iPhone1,1_2.0.1_5B108_Restore.ipsw (04.05.04_G)
Scarica firmware 2.0.2: iPhone1,1_2.0.2_5C1_Restore.ipsw (04.05.04_G)
Download firmware 2.1: iPhone1,1_2.1_5F136_Restore.ipsw

Firmware per il modello 3G dell’iPhone

Download firmware 2.0.0 3G: iPhone1,2_2.0_5A347_Restore.ipsw (01.45.00)
Scarica firmware 2.0.1 3G: iPhone1,2_2.0.1_5B108_Restore.ipsw (01.48.02)
Download firmware 2.0.2 3G: iPhone1,2_2.0.2_5C1_Restore.ipsw (02.08.01)

Download firmware 2.1: iPhone1,2_2.1_5F136_Restore.ipsw

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