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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Ago 23 2018

OneCast per giocare in streaming con la Xbox One su Mac OS e iOS

Posted by Antonio Troise
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Descrizione

La funzione di streaming dei giochi dalla Xbox One è presente dal 2015 su tutti i PC con Windows 10 con la app Xbox installata. Purtroppo in tutti questi anni non è stata mai creata la controparte per il mondo Mac e per i dispositivi mobili con iOS.
Ed è per questa carenza che ci viene incontro OneCast, una applicazione, non ufficiale Microsoft, in grado di effettuare un efficiente streaming dei giochi per Xbox One sui sistemi operativi di Cupertino.

Configurazione per Mac OS

Per configurare correttamente la console Xbox One per lo streaming in modo da giocare in modalità remota con titoli Xbox One su qualsiasi Mac o dispositivo Apple (iPhone o iPad) presente nella stessa rete domestica, è analoga ai passaggi iniziale offerti dalla funziona nativa per Windows 10.

Per utilizzare lo streaming dei giochi Xbox, è necessario innanzitutto, dopo essersi collegato col proprio utente, abilitare lo streaming di gioco tramite la console Xbox One. Per eseguire questa operazione, premi il pulsante Xbox per aprire il Pannello, seleziona Impostazioni > Preferenze > Connettività dell’app Xbox ed esegui queste due operazioni:

  • In Questa Xbox, seleziona Consenti streaming di gioco verso altri dispositivi.
  • In Altri dispositivi, seleziona Consenti collegamenti da qualsiasi dispositivo oppure Solo da profili che hanno effettuato l’accesso.

Da questo momento in poi la configurazione è in discesa e sarà sufficiente aprire l’app per Mac e cliccare sul tasto “Register Xbox One”

Quindi, dopo una breve attesa in cui l’applicativo scansione la rete locale alla ricerca di una Xbox One attiva,

la console verrà riconosciuta e registrata.

Da questo momento in poi, ogni qualvolta apriremo l’app di OneCast, troveremo il profilo della nostra console Xbox One registrato comprensivo dell gamertag su cui si è abilitato in precedenza lo streaming dei giochi.

Cliccando sulla freccia è possibile, tra le altre cose, configurare in “Video Quality” la qualità di streaming in base anche alla condizione e velocità della vostra rete locale wireless (scegliere sempre connessioni a 5GHz più performanti di quelle a 2.4GHz) o connessione Ethernet cablata. Personalmente consiglio sempre di utilizzare l’impostazione di qualità di livello massimo (“Very High”), che garantisce una buona esperienza di gioco e, nel caso, ridurre la qualità del livello fino a individuare l’impostazione ottimale supportata dalla rete domestica.

A questo punto, cliccando sul tasto “Connect” in pochi secondi ci collegheremo alla nostra Xbox One.

OneCast per Mac OS supporta i controller Xbox One sia via USB che via Bluetooth. Per quelli USB è necessario però installare il driver di terze parti Xbox Controller Driver disponibile dal menu Controller.

A questo punto siamo pronti per provare qualche gioco e devo dire che anche con giochi di tipo First Person Shooter (FPS), che richiedono buone prestazioni e bassi lag, sono riuscito a giocare benissimo.

Configurazione per iOS

Per iOS la configurazione sulla Xbox One è analoga a quella descritta sopra, come anche quella per aggiungere la propria console al dispositivo mobile perchè non si tratta altro di aprire l’app e cliccare sul tasto “Register Xbox One”

e attendere la scansione della rete locale alla ricerca della console.

Quindi dopo averla rilevata

sarà possibile customizzare alcun parametri come la qualità video

e quindi è possibile far partire lo streaming del gioco.

La differenza rispetto alla versione per Mac OS è che OneCast per iOS dispone dei controlli a video che tentano di replicare quelli del controller della Xbox One, dato che non è possibile collegare direttamente un controller fisico al proprio iPhone o iPad. Purtroppo, i controlli a video, per quanto funzionali e ben congegnati, non sono comunque comodi come un vero controller fisico e vi consiglio, nel caso siate nel raggio di azione del bluetooth della console, di usare comunque il controller direttamente collegato alla Xbox One.
Un caso d’uso comune che può prevedere questa soluzione è avere nel salone di casa la console Xbox One collegata alla TV principale di casa e, mentre i genitori o la moglie guardano la televisione, voi potrete comunque continuare a giocare sul divano remotizzando il video sul vostro iPad o iPhone e, dato che si è nella stessa stanza, usare il controller collegato direttamente alla console.

Troubleshooting

Durante i miei test ho fatto qualche prova di chiusura forzata dell’app per vedere come reagiva e in un caso su Mac OS mi ha dato la seguente schermata di errore:

impedendomi di fatto l’accesso reumatizzato alla Xbox One. Nonostante la schermata suggerisse di spegnere la console, disconnettere per 30 secondi il cavo di alimentazione e quindi riprovare, ho trovato una più rapida soluzione nella più semplice sconfigurazione dell’account dalla app e la seguente riconfigurazione (che richiede comunque pochi secondi) e a quel punto la remotizzazione ha ripreso a funzionare.

Conclusioni

Ho provato OneCast sia sul mio Macbook Pro 15′ che sul mio iPad Pro 10,5” e iPhone 7 Plus e devo dire che sul fronte prestazioni sono rimasto molto soddisfatto. Infatti nonostante supporti i 1080p anche a 60 fps (che è possibile provare su alcuni giochi di corsa), la latenza è quasi nulla e non ho riscontrato quasi nessun rallentamento e nessun blocco (solo qualche sporadicissimo rallentamento in wifi del tutto accettabile).

Certo è che l’esperienza d’uso su uno schermo 15” del Macbook Pro è sicuramente superiore ad un iPad e quella vissuta su un iPad è sicuramente migliore di quella di una visone su un iPhone, ma ciò non toglie che questa flessibilità rende OneCast davvero una scelta obbligata nel caso non si dispone di un PC Windows o se a casa si ha qualche dispositivo Apple. E per questi casi d’uso OneCast vale sicuramente l’acquisto.

Dove trovarla

OneCast

OneCast per Mac OS disponibile per l’acquisto direttamente sul sito del produttore a questo link, al prezzo di 21,51€.

 

OneCast

 

OneCast per iOS (compatibile sia per iPhone che per iPad) è disponibile per l’acquisto direttamente su iTunes Store a questo link, al prezzo di 12,99€.

Tag:Apple, ipad, iPhone, recensione, xbox, xbox one
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Lug 8 2016

rIPTV: la app per vedere canali in streaming IPTV sui iOS

Posted by Antonio Troise
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rIPTV è una ottima app per dispositivi iOS come iPhone e iPad (e recentemente compatibile anche per Apple TV con l’opzione “Import with fast laod“) in grado di visualizzare contenuti multimediali come video in streaming disponibili tramite playlist m3u.
Dalla interfaccia semplice e intuitiva, permette di caricare la propria playlist e in un batter d’occhio consente di visualizzare i filmati in streaming e on demand.

Appena aprite la app rimarrete forse un po’ spiazzati dal fatto che troverete ben poche informazioni se non la possibilità, abbastanza evidente, di aggiungere contenuti manualmente.
Una cosa che francamente mi sarebbe piaciuta e mi sarei aspettato, era la possibilità trovarmi precaricate qualche playlist free di video, in modo da non creare momenti di confusione nell’utente meno smaliziato.

rIPTV

Cliccando sulla rotellina in alto a sinistra comparirà una scarna schermata delle Impostazioni dove si potrà impostare il buffer cache size del video in streaming (di default è impostato a 300ms) per risolvere eventuali problemi di latenza.

rIPTV

Per caricare la propria playlist basterà cliccare sul tasto + in alto a destra o al centro della schermata:

rIPTV

da dove si potranno inserire tutti i dati come il nome della playlist, la sua url e la nazione (presumo per la localizzazione dei dati estratti da IMDB)

rIPTV

Dopo pochi istanti verrà caricata la lista dei canali. Nel mio caso ne ho trovata una su Chimeraevo esclusivamente per fare dei test. Come vedete in poco tempo verranno caricati i loghi dei canali e la descrizione del programma in corso.

rIPTV

Per visualizzare la EPG completa del canale sarà sufficiente cliccare sulla ‘i’ di Informazione e dopo pochissimi secondi verrà mostrata la programmazione del giorno corrente e della settimana successiva.

rIPTV

Cliccando su un programma verrà visualizzata, laddove disponibile, la descrizione del programma con tanto di cover con la possibilità, cliccando sul tasto “Ciak”, di visualizzare il trailer da IMDB.

rIPTV

Cliccando invece il tasto della sveglia è possibile impostare un alert da impostare sul proprio calendario di iOS in modo da essere avvisati dell’inizio del programma desiderato.

rIPTV

Dove trovarla

rIPTV

rIPTV per iOS è disponibile per l’acquisto direttamente su Appstore a questo link, al prezzo in offerta per i Campionati Europei di Calcio di 0,99€.

Tag:apple-tv, ios, ipad, iPhone, iptv, m3u, streaming, Video
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Lug 7 2016

Debookee: il più semplice analizzatore di traffico di dispositivi mobili per Mac OS X

Posted by Antonio Troise
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Uno sniffer è un dispositivo che permette di catturare il traffico di una rete e quindi le informazioni ivi presenti. Questo perchè si sfrutta il funzionamento di una rete dove tutti i pacchetti vengono inviati a tutti i terminali di rete, ma solo quello a cui sono destinati non li ignora e li legge. Quindi su una qualsiasi interfaccia di rete è teoricamente possibile ascoltare il traffico passante verso qualsiasi dispositivo presente sulla stessa rete.
Se lo sniffer è spesso usato da amministratori di rete per studiare e analizzare il traffico e diagnosticare eventuali problemi, è anche vero che lo sniffer può servire anche ad una persona malintenzionata che abbia un accesso fisico alla rete (fisica o wireless) per raccogliere delle informazioni. Questo ultimo caso è amplificato dal fatto che è possibile analizzare anche reti wireless che si possono estendere con facilità oltre le mure di casa o del proprio ufficio. Inoltre, dato che molti protocolli usati su internet fanno transitare le informazioni in chiaro, cioè in maniera non cifrata, è facile capire come sia facile intercettare informazioni sensibili come username e password.

Quello che mi sono sempre chiesto è che tipo di informazioni transitano nella mia rete wireless di casa quando uso le app del mio smartphone o dal mio tablet. Il problema, infatti, è che esistono protocolli come https per cifrare tutte le comunicazioni e renderle inintelligibili ad un eventuale attaccante esterno, ma a volte capita che qualche app dei nostri dispositivi mobili, non le usano e lasciano transitare in chiaro anche informazioni il cui contenuto possiedono un livello di confidenzialità elevato.

Ecco perché è bene sapere cosa circola nella propria rete ma spesso il primo scoglio che un utente con poca esperienza deve affrontare è la complessità dei programmi di sniffer. Questa difficoltà, però, può essere abbattuta se usiamo un software disponibile solo per Mac OS X: Debookee. Già dal disclaimer viene evidenziato che si tratta del più semplice e potente analizzatore di rete per Mac OS X e, dopo averlo provato per molti giorni, devo dire che le promesse sono state ampiamente mantenute.

Debookee

Debookee con le relative licenze si divide in due moduli: Network Analysis Module (NA) e WiFi Monitoring Module (WM)

Network Analysis Module (NA)

La parte che personalmente ho apprezzato di più è quella relativa al modulo di Network Analysis.
debookee-na-model

Una volta caricata l’interfaccia principale questa è la schemata che viene mostrata:

Debookee NA 1

Come si può vedere, nella sezione centrale, vengono elencate le interfacce di rete (nella maggior parte dei casi sarà sempre la sola en0) e l’ip address / mac address del proprio computer. Nella sidebar, invece, è presente un menu virtualmente separato in due sezioni, una relativa ad ogni modulo: #Network Analysis e #Wi-Fi Monitoring.

Cliccando sul tasto verde “Lan Scan” presente nella toolbar in pochi secondi verrano rilevati tutti i dispositivi presenti nella rete (nel mio caso Wifi) e verranno elencati con tanto di indirizzo ip, mac address, ruolo svolto e vendor (per una più facile identificazione del terminale mobile in mancanza dell’hostname). Come è possibile vedere viene rilevato il modem (con ip 192.168.1.1) con ruolo di Gateway e diversi dispositivi, evidentemente mobili come smartphone o tablet, con vendor Sony e Apple.
Nei miei test ho voluto tenere sotto controllo il traffico generato dal mio iPhone, per cui, in questo caso, è stato facile identificarlo (se aveste qualche dubbio basterà controllare direttamente sul dispositivo l’indirizzo ip assegnato, ovviamente dovrete sempre essere agganciati alla stessa rete Wi-Fi).
Uno dei grandi pregi di Debookee è che è possibile monitorare un solo dispositivo su tutti quelli presenti nella rete Wi-Fi e questo è veramente un grande vantaggio perché si riduce il rumore di fondo dei centinaia di pacchetti che transitano ogni istante.
Per monitorare un solo dispositivo, quindi, sarà sufficiente selezionare la riga corrispondente e cliccare sul tasto “Toggle Target” della toolbar (o fare doppio click col mouse sulla cella relativa al “Role”) e verrà assegnato il ruolo “Target” (Tgt).

Debookee NA 2

Ora che abbiamo assegnato il nostro target possiamo far partire la cattura dei pacchetti di quel dispositivo cliccando sul tasto verde della toolbar “Start NA” (che per evidenziare fase di cattura diventerà rosso) mentre nella sidebar diventeranno in grassetto, mano a mano che arriveranno dati, le voci HTTP, DNS e Other TCP sotto l’indirizzo ip del proprio target (se invece guardate sotto “Own Traffic” vedrete il traffico generato dal vostro computer).
Cliccando su HTTP, quindi, potremo vedere i pacchetti catturati. Se le app funzionano con ssl dovrebbero transitare solo pacchetti cifrati (il software lo evidenzia con la frase “Can’t decrypt TLS yet“)

Debookee NA 3

Come potete constatare, infatti, le app come Netflix, Paypal e anche Eni Gas e Luce (almeno nella fase di autenticazione) usano comunicazioni criptate. Interessante vedere come nel caso di Netflix, possiamo trovare la url completa delle immagine che risultano così visibili anche fuori dalla app (per esempio: http://art-1.nflximg.net/f9fd5/f35f9bd2c3a9f29fdf60541efa16ac17243f9fd5.jpg).
Personalmente trovo molto interessante analizzare come si comportano le app quando le apri e su quali siti si collegano: per esempio molte si collegano su https://graph.facebook.com/ se hanno una autenticazione Facebook, mentre altre si collegano su https://crashlytics.com/ per avere soluzioni di crash reporting dell’app. Insomma le potenzialità di analisi sono letteralmente infinite.

Nella sezione “DNS“, invece, vengono mostrati con il timestamp la lista dei domini dns risolti con il loro indirizzo ip:

Debookee NA 4

Mentre in “Other TCP” è possibile rilevare altri protocolli che non siano HTTP (come, per esempio, IMAP per la posta elettronica):

Debookee NA 5

WiFi Monitoring Module (WM)

Un altro aspetto davvero interessante di questa app è il modulo di Monitoring del Wi-Fi.

debookee-wifi-model

Infatti, con Debookee è possibile analizzare lo stato della propria rete Wi-Fi e quelli dei canali disponibili (Max Rate, Tx Rate, SNR, Data Rate, Bytes inviati ed errori FCS)

Debookee WM 8

Inoltre, premendo sul tasto “Start WM” è possibile scansionare tutte le reti Wi-Fi in zona e vedere quali dispositivi sono connessi a ciascuna rete.

Debookee WM 7

Se lo provate noterete che i software è di una semplicità davvero disarmante: se cliccate su un dispositivo rilevato vi verrà evidenziata la rete wireless a cui è agganciato, mentre se cliccate sulla riga della rete Wi-Fi vi verranno evidenziati tutti i dispositivi collegati.

Licenze

Debookee è un programma che offre una trial gratuita ma limitata nelle visualizzazioni in real time dei pacchetti del modulo di Network Analysis, mentre non è disponibile quello di WiFi Monitoring. Data la natura della applicativo, che non può funzionare in una sandbox e quindi non può rispettare le politiche restrittive di Apple, non è presente nell’App Store per cui è necessario scaricarlo e comprare le licenze direttamente dal sito del produttore.
La sola licenza “NA Module” costa 29,90$, quella sola “WM Module” costa 49,90$ mentre la Combo (NA+WM) costa 69,90$.

Tag:Apple, ipad, iPhone, Mac os x, smartphone, sniffer, Software, tablet, wi-fi, wireless
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Nov 21 2014

I PIN di blocco a 4 cifre più frequenti

Posted by Antonio Troise
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Uno sviluppatore, usando i dati in maniera del tutto anonima di una sua app per iOS (Big Brother Camera Security (Free)) , ha collezionato tutti i passcode utilizzati per bloccare l’accesso alla sua app (che era lo scopo della stessa). Siccome i passcode erano formalmente identici ai PIN a 4 cifre usati sui telefoni Apple, è stato naturale usare questi dati per analizzare la frequenza e la tipologia dei PIN inseriti dagli utenti. Con un archivio di 204.508 passcodes ne è nata una statistica davvero interessante alla stessa stregua delle password più usate nel web (tra queste troviamo: 123456, abc123, iloveyou, password, princess, rockyou).

Frequenza PIN a 4 cifre

Come si vede dal grafico in alto è evidente che i PIN a 4 cifre più frequenti in assoluto sono, per evidenti ragioni mnemoniche, 1234 (ad imitazione di una delle password più diffuse: “123456“) e 0000.

In seconda battuta troviamo i PIN 2580 e 0852 che, apparentemente non hanno un senso, ma se guardiamo il tastierino numerico

Tastierino Numerico

è evidente che sono le sequenza dall’alto verso il basso e viceversa della colonna centrale del numpad.

Altri PIN frequenti sono quelli con lo stesso numero, quindi, oltre allo 0000, troviamo nella posizione alta della classifica anche 1111 e 2222.

Infine arriviamo al PIN 5683 che ha solo apparentemente un pattern non ovvio, ma in realtà se tramutiamo i numeri in lettere usando la codifica delle tastiere dei vecchi cellulari (in cui ad ogni numero venivano associate 3 o 4 lettere)

Mobile Phone Keyboard

otteniamo la onnipresente parola: LOVE (altra imitazione di una delle password più diffuse: “iloveyou“).

Tag:frequenza, iPhone, numpad, passcode, password, pin, statistiche
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Set 14 2012

Recensione myTV 2GO-m: come guardare e registrare la TV digitale terrestre sul nuovo iPad, iPad 2 e iPhone 4S

Posted by Antonio Troise
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La Hauppauge ha recentemente rilasciato sul mercato il myTV 2GO-m. Questo accessorio per i dispositivi Apple permette di guardare e registrare la TV digitale in chiaro (dato che non dispone di una smartcard) sul nuovo iPad, iPad 2 e iPhone 4S, grazie alla antenna integrata che viene utilizzata per ricevere i segnali TV DVB-T, senza, quindi, alcuna necessità di connessione dati (per il suo utilizzo non è necessario attivare alcun contratto e le trasmissioni sono ricevute via etere per cui non incidono sul traffico dati).

MyTV 2GO-m - Confezione

Il myTV 2GO-m include anche la possibilità di impostare i propri canali Preferiti, oltre che ad un evoluto sistema di EPG integrato nell’applicazione, che vi permette di conoscere i palinsesti dei programmi TV.

MyTV 2GO-m - Setup

Infine, è possibile registrare anche i programmi TV desiderati o mettere la diretta TV in pausa (Time Shifting) quando si vuole.

Quello che più mi ha stupito di questo prodotto è stata, oltre alla sua compattezza, anche la sua estrema semplicità di installazione: è sufficiente scaricare l’App gratuita, collegarlo ed effettuare la scansione dei canali. In soli 3 semplici passaggi il myTV 2GO-m è pronto!

Ma andiamo per gradi e vediamo nel dettaglio le caratteristiche prodotto.

Caratteristiche del myTV 2GO-m

Specifiche

  • Ricevitore TV DVB-T in chiaro con batteria integrata
  • Collegamento al tuo nuovo iPad, iPad 2 o iPhone 4S tramiote il connettore 30-pin dock
  • Dimensioni 30 x 51 x 12 mm (LxLxA)

Requisiti di sistema

  • Nuovo iPad, iPad2 e iPhone 4S (credo anche con il prossimo iPhone 5, sempre che si abbia l’apposito adattatore al nuovo connettore Lightning)
  • Account su iTunes store per il download dell app TV (gratis)

Incluso nella confezione

  • myTV 2GO-m ricevitore DVB-T
  • Cavo USB (per la carica della batteria del myTV 2GO-m)
  • Guida d’installazione rapida
Installazione

Ecco una dettagliata guida su come installare il myTV 2GO-m.

  1. La prima cosa da fare la prima volta, è quella di ricaricare la batteria del myTV 2GO-m. Per caricarla, è sufficiente collegare il cavo USB in dotazione nella porta microUSB del dispositivo e collegare l’altra estremità nella porta USB del vostro computer (o qualsiasi altro alimentatore USB). Durante la ricarica il LED che indica lo stato della batteria, sarà rosso. Quando la batteria è completamente carica il LED si illuminerà di verde.

    Lo scopo della batteria è quello di alimentare in modo autonomo la periferica, così la batteria del vostro iPhone/iPad non verrà consumata ulteriormente dall’utilizzo del MyTV 2GO-m. In condizioni normali, la batteria interna permette la visione della TV per circa 2 ore. Dopodiché, quando la batteria sarà scarica, è possibile abilitare, da una configurazione software dell’app, l’alimentazione del MyTV 2GO-m utilizzando la batteria del dispositivo Apple e ciò permetterà la visione della TV per ulteriori 9 ore (in modalità “Uso in aereo”). Infatti nel libretto di istruzioni è ben evidenziato il consiglio di usare la modalità “Uso in aereo” in modo da guardare la TV a lungo senza la necessità di ricaricare l’iPad

  2. Installare da App Store l’applicazione gratuita myTV 2GO powered by Fuugo
    MyTV 2GO-m - App Store
  3. Inserire il dispositivo al connettore 30 pin e automaticamente si avvierà l’applicazione appena scaricata (questo succederà anche quando si sbloccherà il proprio iPad/iPhone dallo standby, sempre se il myTV 2GO-m è rimasto ancora connesso). Essendo questa la prima apertura, l’applicazione ci guiderà alla configurazione iniziale.

    La prima schermata che ci verrà mostrata sarà quella del tipo di dispositivo da installare.

    MyTV 2GO-m - Setup

    Quindi dovrete selezionare la nazione in cui vi trovate, in quanto le frequenze variano a seconda di dove si è:

    myTV 2GO-m - Setup

    Prima della ricerca dei canali, partirà una breve spiegazione dei comandi della APP, comandi che sfruttano appieno le gestures native dei dispositivi Apple. In particolare:

    • Dito verso il basso: menu principale
    • Dito verso l’alto: barra canali
    • Dito verso l’alto per 2 volte: controllo riproduzione
    • Dito verso sinistra o destra: seleziona il canale precedente o successivo
    • Toccare lo schermo: informazioni della Guida TV (toccare nuovamente per nasconderle)
    MyTV 2GO-m - Setup

    A questo punto si giunge alla parte di scansione dei canali che durerà, a seconda della potenza del segnale DVB-T, qualche minuto.

    MyTV 2GO-m - Setup

    Finalmente l’applicazione sarà pronta per fare zapping e potrete visualizzare i vostri programmi tv preferiti.

    MyTV 2GO-m - Setup

    mentre scorrendo semplicemente un dito verso l’alto, sarà possibile visualizzare una lista orizzontale dei canali:

    MyTV 2GO-m - Setup
Registrazione e Time Shift

L’applicazione include un sistema di EPG (la guida elettronica dei palinsesti dei programmi TV) e consente, oltre alla registrazione del programma che si sta a guardando, anche un comdo Time Shifting, ovvero la messa in pausa del programma che si sta vedendo.

Per registrare il proprio programma tv preferito, sarà sufficiente toccare lo schermo e nella finestra di informazioni della Guida TV, premere il pulsante Registra.

Una volta terminata la registrazione sarà possibile visualizzarla insieme a tutte le altre:

MyTV 2GO-m - Registrazione

Anche il Time Shift è attivabile con estrema semplicità: toccando una volta lo schermo, oltre alla maschera di informazione del programma, verrano visualizzati anche due schede in basso.

MyTV 2GO-m - Registrazione

Scegliendo quella relativa ai Controlli potremmo mettere in pausa la trasmissione per poi riprenderla non appena lo desideriamo.

MyTV 2GO-m - Registrazione
Prove sulle registrazioni

Anche se non c’è scritto da nessuna parte è ovvio che l’applicazione sfrutterà lo spazio libero dell’iPad/iPhone per registrare i programmi o metterli in pausa (ovviamente quelli in pausa occuperanno lo spazio del disco solo temporaneamente) ma, siccome su iOS lo spazio massimo messo a disposizione per una singola applicazione è di 4GB, lo stesso varrà per myTV 2GO powered by Fuugo.
Da una prova che ho potuto effettuare, una registrazione di circa 1 minuto dovrebbe occupare poco meno di 20 MB di spazio, per cui con con 4GB a disposizione è possibile registrare un paio di film di due ore scarse l’uno.

MyTV 2GO-m - Registrazione
Conclusioni

Il myTV 2GO-m è uno dei più piccoli, se non il più piccolo, sintonizzatore TV per iPad/iPhone 4S che consente di guardare la TV DVB-T per diverse ore e in qualsiasi posto, nonostante le sue dimensioni ridotte.
Il suo peso contenuto di 20 grammi, il suo design elegante simile ad una chiavetta USB, la sua estrema semplicità di installazione e di utilizzo, lo rendono un prodotto appettibile ai più, ma sopratutto a coloro che per lavoro o per vacanza si trovino lontano da casa ma non vogliano perdere le proprie trasmissioni televisive preferite.

Su Amazon lo potete trovare in vendita da diversi fornitori con un prezzo variabile. Il prezzo indicato, per la vendita al pubblico, è di 99 euro: dato che il prodotto funziona magnificamente, ritengo, quindi che il prezzo sia più che adeguato.

Tag:Digitale Terrestre, hauppauge, ipad, iPhone
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Giu 1 2011

Sviluppo di Applicazioni per iOS: videocorso della Università di Pisa disponibile gratuitamente su iTunesU

Posted by Antonio Troise
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Nel periodo dall’8 Marzo al 19 Aprile 2011, al Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, in collaborazione con Apple Italia e Data Port, si è tenuto un corso di “Sviluppo di Applicazioni per iOS” (tutti i Martedì,Giovedì e Venerdì dalle ore 16.00 alle ore 18.00), rivolto principalmente a tutti gli studenti di informatica ed ingegneria informatica. La notizia è che, da qualche giorno, tutto il corso è disponibile anche nella sezione iTunesU, della stessa Università di Pisa. Potete scaricare, ovviamente gratuitamente, tutto il materiale (Audio, Video HD, Video SD e PDF) da questo link.

Corso iOS su iTunesU

Il corso tratta gli aspetti metodologici e gli strumenti per lo sviluppo di applicazioni per dispositivi mobili iOS (iPhone, iPad, iPod Touch), incluse le nuove modalità di interazione basate su tecnologie multi-touch. In particolare:

  • progettazione object-oriented secondo il paradigma model-view-controller (MVC);
  • il linguaggio Objective-C;
  • gli strumenti di sviluppo per iOS su Mac OS X (iOS SDK);
  • persistenza dei dati, gestione dei sensori, geo-localizzazione, servizi di networking;
  • presentazione di buone pratiche di programmazione.

Questa è la prima volta che un corso di programmazione iOS è disponibile in Italiano e reso accessibile a tutti gratuitamente. Se, quindi, avete intenzione di approfondire la la programmazione per dispositivi iPhone/iPad, allora non potete lasciarvi sfuggire questa opportunità.

Tag:Apple, corso, ios, ipad, iPhone, itunes, itunesu, mvc, Video, videocorso
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Giu 23 2010

Come rimuovere un Profilo di Fornitura (Ad Hoc Provisioning Profile) da iPhone e iTunes su Mac OS X e Windows

Posted by Antonio Troise
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Se avete mai avuto modo di partecipare a qualche beta privata di applicazioni per iPhone, sicuramente vi sarete chiesti, al termine della fase di beta testing, come rimuovere dal vostro iPhone il relativo Profilo di Fornitura ( Ad Hoc Provisioning Profile). Questa, almeno, è stata la domanda che mi sono posto io. Infatti, anche dopo aver fatto il ripristino del mio iPhone per installare il nuovissimo iOS 4, ho scoperto con grande meraviglia che il Profilo era ancora presente. In effetti, questo viene installato su iTunes e ad ogni sincronizzazione con il dispositivo Apple, viene sempre automaticamente installato. Ma la cosa particolare è che non è possibile verificare su iTunes la sua presenza e, eventualmente, cancellarlo.

Installazione del Profilo di Fornitura

Ma andiamo per gradi e cerchiamo di capire come si diventa tester di una applicazione per iPhone, prima ancora che questa passi per App Store. Il primo passo è quello di trovare l’identificatore unico (UDID) degli iPhone e iPod touch che verranno usati durante il test.

Per trovare l’UDID di un iPhone o iPod touch:

  1. Collegare il proprio iPhone o iPod touch al proprio computer (Mac o PC).
  2. Aprire iTunes.
  3. Nella lista di sorgenti alla sinistra della finestra di iTunes, sotto Dispositivi, selezionare col mouse la riga corrispondente al proprio dispositivo.
  4. Nella scheda Riepìlogo, fare clic col mouse sull’etichetta in grassetto “Numero di serie” (posto a sinistra del numero di serie). Questo mostrerà, ora, l’identificatore del dispositivo (che è del tipo: 65def49c088b6bf9b9c2462945df74fs67g54124)
  5. Per copiare l’identificatore negli appunti, scegli dal menu di iTunes Composizione > Copia (su Mac) o Modifica > Copia (su Windows).

La registrazione come tester avviene sempre manualmente e per farlo, di solito, si deve mandare una e-mail al programmatore con gli UDID con i quali si vuol essere registrati. Infatti, ogni app dovrà essere compilata dall’SDK con il relativo file .mobileprovision che è generato a partire dal UDID (Universal Device Identifier). In pratica per ogni betatester, dovrà essere generato una app specifica per il suo dispositivo.

Per ogni applicazione da provare, quindi, il programmatore dovrà fornire due elementi:

  1. Un profilo di fornitura, che consente al dispositivo di eseguire applicazioni. Questo file ha estensione .mobileprovision.
  2. L’applicazione vera e propria in un file .ipa che sarà funzionante solo per il dispositivo che avrà un certo UDID con cui è stata compilata.

Infine, per installare un’applicazione, occorre trascina entrambi gli elementi nella libreria iTunes. e a questo l’app comparirà nella sezione Applicazioni della propia libreria iTunes. A questo punto è possibile sincronizzare l’iPhone per trasferire l’applicazione e il file .mobileprovision su di esso.

Per controllare che la loro installazione sia avvenuta correttamente, è sufficiente andare, dopo la sincronizzazione, sulle Impostazioni dell’iPhone, e selezionare la voce del menu “Generale”

Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile

e Profili (questa voce del menu è assente se non è stato installato alcun Profilo di Fornitura)

Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile

e troveremo una schermata simile:

Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile
Rimuovere il Profilo di Fornitura

Come avete visto il file .mobileprovision è stato installato su iTunes ed è da qui che dovremo eliminarlo! Per rimuovere il Profilo di Fornitura (Ad Hoc Provisioning Profiles), occorre:

  1. Rimuovere il profilo dal proprio iPhone (Impostazioni > Generale > Profili; selezionare il Profilo da cancellare e Rimuoverlo).
    Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile
  2. Nella home directory dell’utente di sistema del proprio Mac (~/Library/MobileDevice/) troverete la directory: “Provisioning Profiles” che contiene il file .mobileprovision. Sarà quindi sufficiente cancellare (o spostare) il contenuto della directory.
    Profilo di Fornitura - Ad Hoc Provisioning Profile
  3. Quindi sincronizzate l’iPhone con iTunes e potrete constatare che il Profilo di Fornitura non verrà più ripristinato.

Questa procedura vale per i sistemi Mac OS X, ma per i sistemi Windows è analoga e a cambiare è solamente la directory in cui risiede il file .mobileprovision. In particolare (sostituire “username” con il proprio nome utente in uso nel sistema):

Mac OS X
/Users/username/Library/MobileDevice

Windows XP
C:/Documents and Settings/username/Application Data/Apple Computer/MobileDevice/

Windows Vista
C:/Users/username/AppData/Roaming/Apple Computer/MobileDevice/

Tag:Apple, iPhone, iPod, itunes, Mac os x, profilo, sdk, sincronizzare, Tutorial, udid, Windows
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Nov 20 2009

Get Lyrical: scaricare automaticamente i testi delle canzoni della vostra libreria iTunes su Mac OS X

Posted by Antonio Troise
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Questa estate, uno dei migliori widget per la Dashboard di Mac OS X, Harmonic 2.3, per la ricerca e il salvataggio automatico dei testi delle canzoni che di volta in volta si ascoltava su iTunes, aveva smesso di funzionare perché il servizio su cui si appoggiava, LyricWiki, un efficiente archivio collaborativo di tipo wiki dei testi delle canzoni, non metteva più a disposizione le API per la ricerca delle lyrics in quanto non era stato più possibile rinnovare gli accordi di licenza con i più grandi editori dell’industria musicale. Insomma un’altra vittima della continua guerra delle major discografiche.

Purtroppo il mancato funzionamento di Harmonic, rendeva di fatto inutile la procedura che avevo scritto qualche tempo fa, su come automatizzare il processo di ricerca di tutti i testi delle canzoni della nostra libreria iTunes, sfruttando l’azione combinata del widget Harmonic e dell’applescript per iTunes, Needle Drop.

Get Lyrical

Nonostante il progetto di Harmonic, per cercare di farlo riprendere vita, sia stato recentemente reso Open Source e ospitato su GitHub, purtroppo, al momento in cui scrivo, ancora non risulta funzionante. E’ per questo che mi sono messo alla ricerca di una valida alternativa e sono approdato su un ottimo software per Mac OS X: Get Lyrical. Giunto recentemente alla versione 3.4 con la localizzazione in italiano, è una applicazione gratuita per Leopard e Snow Leopard de La Shullian Productions che, come Harmonic, permette di aggiungere i testi alle canzoni della vostra libreria iTunes (e salvandoli nel relativo tag dei vostri file mp3) prendendoli sempre dal sito LyricWiki, ma senza sfruttare le API bensì, semplicemente, con uno scraping dei dati dal sito (almeno è quello che presumo io dato che le API sono stati disabilitate).

Get Lyrical

Sicuramente Get Lyrical è una soluzione migliore di quella Harmonic + Needle Drop, in quanto è un semplice applicativo che si occupa tutto lui di scansionare i file. Infatti, è possibile scaricare i testi facendo riferimento ad una selezione di canzoni fatta su iTunes (quindi se volete far partire la scansione su tutti i brani della vostra libreria, non dovete far altro che selezionarli tutti) oppure semplicemente al brano corrente, mentre se si attiva la modalità “Active Tagging” il programma rimane sempre attivo per scaricare automaticamente tutti i testi delle canzoni in riproduzione su iTunes. Se poi, non è stato possibile scaricare i testi di alcune canzoni, premendo il pulsante Show Untagged vi verrà mostrata una playlist su iTunes che raccoglierà tutti i brani senza lyrics i cui testi potranno essere ricercati manualmente su Google (una funzione che forse mi manca di Harmonic, è un tasto per aprire direttamente il browser con la la chiave di ricerca impostata già su Google)

Ovviamente tutti i testi scaricati saranno visualizzati, dopo la sincronizzazione dei brani, anche sul nostro iPhone/iPod Touch.

Come accade per tutti i programmi di ricerca testi, Get Lyrical, lavora bene solo se i tag dei file mp3 relativi al titolo della canzone e all’autore sono corretti e completi. Dalle prove da me effettuate, un buon 90% dei brani veniva riconosciuto, un po’ come su Harmonic (ed era logico dato che la fonte dei dati è la stessa), ma ha dalla sua una semplicità, un eleganza e una interfaccia minimale senza eguali che lo rendono di diritto uno dei programmi migliori, per il mondo Mac, nella ricerca automatica delle lyrics importate su iTunes.

Tag:iPhone, ipod-touch, itunes, lyric, lyricwiki, mac, Mac os x, mp3
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Giu 24 2009

iPhone 3GS: come risolvere i problemi della scarsa durata della batteria del nuovo firmware 3.0

Posted by Antonio Troise
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Ebbene si, non ho resistito e, posso dire finalmente, di possedere il nuovo iPhone 3GS. Questo è il mio primo iPhone (in precedenza mi regalarono un iPod Touch 1G) e devo dire che sono rimasto piacevolmente soddisfatto dell’acquisto. Il cellulare, come mi aspettavo, è eccezionale e come prestazioni batte considerevolmente i suoi predecessori.

I problemi del mio HTC TyTN II

Oramai il mio vecchio e amato HTC TyTN II non reggeva più il confronto: la batteria dopo 2 anni doveva essere sostituita, inoltre, nonostante non avessi installato nulla di che, risultava impietosamente lento dopo una giornata di utilizzo (anche dopo aver chiuso tutti gli applicativi) tanto che era quasi impossibile scrivere un sms decentemente (programmi come CleanRam erano oramai all’ordine del giorno sul mio cellulare con Windows Mobile 6): mentre io procedevo spedito sul tastierino virtuale con il mio pennino, l’output a schermo era molto lento e, molte volte, perdeva dei caratteri tanto da costringermi a ripetute correzioni. Insomma, sarà che lo confrontavo troppo spesso con il mio iPod Touch, ma oramai non reggeva più il confronto. Inoltre, sebbene all’inizio avevo valutato come positiva la presenza della tastiera qwerty a slide, in realtà dopo alcuni mesi di utilizzo, mi sono accorto che non la usavo praticamente mai (forse per i tasti troppo piccoli e il loro scarso feedback di ritorno), tanto che per scrivere qualsiasi cosa usavo il pennino. Insomma tutto peso in più che mi portavo dietro!
Infine, forse anche a causa di qualche caduta accidentale, il microfono non funzionava più molto bene, tanto che, quando ero al telefono, riuscivo a far stressare chi era dall’altra parte del ricevitore!

Insomma, un nuovo acquisto era quasi d’obbligo e, ovviamente, dopo aver provato i vari iPhone di amici e parenti, e aver saggiato più volte le sue potenzialità e dopo essere entrato nel mondo della programmazioni con il potente SDK Apple, non potevo che scegliere il modello di Cupertino. Ho però voluto aspettare Giugno per l’acquisto (era Dicembre quando maturai l’idea) in modo da poter disporre del miglior modello disponibile (purtroppo anche ad un prezzo maggiorato), anche perché solo il 3GS, oltre ad ottime prestazioni (iPod Touch 2G vs. iPhone 3G S, iPhone 3G vs. iPhone 3G S, iPhone 3G S vs. Palm Pre, giochi 3D 4 volte più veloci, comparazione Open GL ES), ha la possibilità di registrare i video e ha una fotocamera migliorata con il tap focus.

L’unica cosa che mi ha stupito è stato che per usare l’iPhone occorre prima passare per la fase di attivazione online con iTunes installato su un PC/MAC altrimenti è possibile solo effettuare chiamate di emergenza: insomma, è vero che l’iPhone è un cellulare fuori dal comune, ma a differenza di tutti gli altri cellulari, non è possibile usarlo non appena lo si scarta dalla confezione (mi chiedo chi non ha un computer come si comporterà).

Attivazione iPhone
Problemi con la batteria

Batteria iPhone Io non sono un early adopter (solo con l’HTC ricaddi nell’errore di acquistarlo nella prima settimana di uscita) ma ho deciso di comprarlo nei primi giorni di uscita in Italia perché ero certo che, essendo la 3a generazione di iPhone, oramai la tecnologia fosse abbastanza stabile da potermi permettere un acquisto senza ulteriori attese. In realtà, sebbene l’hardware è indubbiamente sublime (qui trovate il manuale dell’iPhone 3GS in italiano), è stato il nuovo Firmware 3.0 a crearmi i primi problemi (e come me anche a quasi tutti quelli che lo hanno installato sui vecchi iPhone 3G). Pensate che il primo giorno, dopo aver lasciato caricare completamente il cellulare, dopo appena 5 ore di standby (ero in giro e non avevo modo di usarlo) aveva consumato l’80% della batteria ed inoltre, per tutto il tempo, avevo constatato, con sorpresa, che lo schermo era quasi sempre caldo (sintomo che c’era qualche applicativo in background in continua esecuzione)! A conferma di ciò, se andavo sotto Impostazioni > Generali > Utilizzo, l’applicativo mi segnalava che, dall’ultima ricarica il cellulare era stato utilizzato per 4 ore 55 minuti ed era stato in standby 5 ore e 10 minuti: era evidente che il cellulare, anche in standby, continuava a lavorare!

Se all’inizio ho temuto per un difetto del mio iPhone 3GS, dopo una rapida ricerca sul web, ho visto che quasi tutti i possessori del firmware 3.0 avevano i miei stessi problemi (e come si dice “mal comune, mezzo gaudio“).

Come risolvere i problemi della batteria

Dopo qualche prova, ero comunque riuscito a risolvere il problema della scarsa durata della batteria semplicemente disattivando le notifiche Push: infatti, dopo 3 ore di standby e qualche prova con la fotocamera, la batteria si attestava al 98% e lo schermo risultava sempre freddo, mentre una notte di 8 ore in standby consumava appena 3%/4% della carica della batteria, tornando finalmente a valori normali.

iPhone Disabilitare le Push Notifications

Sembra però, dalle segnalazioni di alcuni utenti, che l’applicativo gratuito Tap Tap Revenge, recentemente aggiornato per supportare le notifiche Push, sia in grado di bypassare (presumo per qualche anomalia del firmware) i controlli del sistema operativo e attivare comunque le notifiche Push. Per cui, se lo avete installato, vi consiglio per il momento di rimuoverlo dalla vostra lista di applicazioni.

Un altro generico suggerimento trovato su internet per aumentare la durata della batteria col Firmware 3.0, è quello di limitare la continua ricerca della rete telefonica da parte dell’iPhone anche nel caso sia stata già trovata e vi sia connesso: basta andare in Impostazioni > Gestore e selezionate manualmente il vostro operatore.

Operatore iPhone

L’unico inconveniente è che a volte si apre un popup che avvisa che la connessione “Nome operatore” è andata persa, ma basta premere su “Interrompi” per far scomparire il messaggio.

In queste ore, comunque, sembra che Apple abbia chiesto ad alcuni utenti USA di installare una apposita applicazione, in grado di monitorare (generando anche un log che verrà inviato alla Apple) la batteria dell’iPhone 3GS, che sembra soffrire di un consumo elevato, in modo da comprendere se il problema è causato dalla batteria, dai servizi usati o dal dispositivo. Almeno qualcosa si sta muovendo.

Altri suggerimenti

Ecco altri suggerimenti per preservare la carica del vostro iPhone e il credito della vostra scheda telefonica:

Disattivare la connessione dati cambiando APN

La prima cosa che vi suggerisco di fare quando comprate un nuovo iPhone o installate il nuovo firmware 3.0, è quello di disabilitare la connessione dati sull’iPhone. Infatti, di default è sempre attiva e non appena un applicativo richiederà l’accesso ad internet (come possono fare Mail, Safari, iTunes Store, App Store, Meteo, Mappe, Borsa, Youtube, etc…), se non si è sotto copertura di una rete wireless, verrà automaticamente attivata la connessione dati 3G/Edge molto onerosa dal punto di visto economico se non avete una contratto per una connessione dati flat! Siccome non esiste un modo semplice che consente di disattivare/attivare la connessione dati (conosco molti che eseguono il jailbreak sul proprio iPhone solo perché possono così installare applicativi come BossPrefs che consentono una migliore gestione delle reti dati), è necessario mettere mano alle impostazioni di configurazione della Rete dati cellulari andando su Impostazioni > Generali > Rete > Rete dati cellulare e modificando il nome dell’APN da ibox.tim.it ad uno di vostra fantasia (potete anche cancellarlo ma io ho preferito mettervi davanti il prefisso NOK in modo da poterlo riusare velocemente in caso di necessità)

iPhone APN

3G disabilitato

Non è necessario, ma molti dicono che, specie nelle zone non coperte dal segnale 3G, la disabilitazione dalle opzioni di Rete, permette di risparmiare la batteria. A confermarlo vi è anche la Apple, nelle linee guide delle batterie:

Disattivate il 3G. L’uso delle reti cellulari 3G permette di caricare i dati più rapidamente, ma può anche ridurre l’autonomia, specialmente in zone con copertura 3G limitata. Per disattivare il 3G, dalla schermata Home scegliete Impostazioni > Generale > Network e disattivate l’opzione 3G. Potrete comunque fare e ricevere telefonate e accedere alle reti cellulari per dati via EDGE o GPRS dove disponibili.

Ovviamente non si può stimare quanto si guadagna disattivando il 3G, poiché dipende da molti fattori come la rete cellulare, l’ubicazione, l’intensità del segnale, la connettività 3G, l’utilizzo e da molti altri fattori.

iPhone 3G

Disattivare il Bluetooth

Il Bluetooth, di default, è ad OFF e, a meno che non usiate spesso auricolari, kit vivavoce per auto Bluetooth, potete disattivare questa funzionalità lasciandola ad OFF.

iPhone Bluetooth

Disattivare il Push

Il problema principale della scarsa durata della batteria era l’impostazione “notifiche push in automatico”: auando le si settano a “manuale” tutto è tornato normale (ricordo che qualcuno ha dovuto cancellare Tap Tap Revenge per disabilitare definitivamente il Push)

iPhone Push

Ricordatevi che se avete un account .Mac, la modalità di aggiornamento della posta elettronica, è settata di default in Push.

iPhone .Mac

mentre se avete installato applicativi come IM+ 3.0 e Tap Tap Revenge 2.0, questi potrebbero richiedere la presenza delle Push Notification.

Disabilitare il servizio di localizzazione

Da Impostazioni > Generali è possibile disabilitare il servizio di localizzazione costituito dall’insieme insieme di caratteristiche Wi-Fi, cellulari e GPS per determinare la tua posizione (GPS, all’aperto, funziona in modo ottimale se non vi sono ostacoli verso l’alto, mentre le modalità Wi-Fi e cellulare funzionano bene al chiuso). In effetti, come scritto nella linee guida Apple sulle batterie dell’iPhone:

Minimizzate l’uso dei servizi di localizzazione. Le applicazioni che usano attivamente i servizi di localizzazione, come Mappe, possono ridurre l’autonomia. Scegliete Impostazioni > Generale > Servizi di localizzazione e disattivateli oppure utilizzateli solo quando serve.

iPhone GPS

Ricordatevi, però, che quando accedete ad applicativi che richiedono, per funzionare, una connessione GPS attiva per aggiornare la propria posizione (come il comodo iNeedFuel), invece della classica schermata di richiesta autorizzazione

iPhone autorizzazione GPS

vi comparirà un avviso che vi richiederà di attivare i servizi di localizzazione e verrà mostrato il pulsante “Impostazioni” per accedere direttamente alla pagine di setting dei servizi di localizzazione:

iPhone attivazione GPS

UPDATE: Sembra che, anche si disabilitano tutte le impostazioni relative al push e al download automatico delle email, l’applicazione Mail si apre da sola e gira continuamente in background. Se si prova a chiuderla forzatamente (premere il pulsante per lo spegnimento, attendere la schermata in cui appare lo slide rosso con la scritta “Spegni” e tenere premuto per circa 3-4 secondi il tasto Home), dopo poco Mail si riapre di nuovo. Il motivo è presto spiegato: se aprite i Contatti e selezionate un nome, senza chiamarlo, ma solo per vedere il suo numero di telefono, quando uscite dai Contatti potete constatare (con SBSettings) che Mail inizia girare in backgorund, senza che sia stata mai aperta.
Io posso confermare perché subito dopo aver consultato un numero di telefono, Mail mi ha avvisato di aver scaricato nuova posta. Inizio, però, a sospettare che ciò avvenga solo in presenza di contatti con un indirizzo email salvato nella rubrica. Si tratta indubbiamente di un altro bug del Firmware 3.0.

Tag:Apple, batteria, cellulare, firmware, Htc, iPhone, iphone-3g, itunes, tytn-II, wi-fi
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Feb 12 2009

Come configurare un account di posta elettronica Hotmail, Tin.it e Virgilio.it sul proprio iPhone/iPod Touch

Posted by Antonio Troise
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A differenza di un account Gmail, la configurazione di un account di posta elettronica Hotmail, Tin.it e Virgilio.it sul proprio iPhone o iPod Touch, necessita di alcune spiegazioni. In particolare, per quanto riguarda Hotmail c’è da dire che fino a qualche tempo fa non era possibile accedere alla casella di posta elettronica dal proprio terminale mobile Apple (ma neanche da qualunque client di posta elettronica, senza dover usare applicazioni di terze parti come FreePOPs per Windows o httpmail-plugin per Mac OS X) perché non era mai stati messi a disposizione, per gli utenti non Premium (e quindi che non pagavano un abbonamento anuale), i server POP3 e SMTP da cui scaricare i messaggi di posta. Ma oggi, fortunatamente, la situazione è cambiata ed è sufficiente configurare un account POP con i parametri forniti da Microsoft.
Per quanto riguarda, invece, Tin.it e Virgilio.it, la configurazione è come quella standard di un qualsiasi client di posta elettronica, solamente che, durante il controllo dei dati, ci si imbatte in un errore di mancata connessione SSL, che in taluni casi può può ripetersi per 3-4 volte prima di passare ad una connessione senza SSL e validare la configurazione, ingannando così l’utente che, già al secondo tentativo può rinunciare alla configurazione dell’account.

Come potrete constatare in seguito, qualsiasi configurazione di un account di posta elettronica sul vostro iPhone/iPod Touch setta automaticamente di default la possibilità di non rimuovere i messaggi dal server; questa cosa risulta utile se si è soliti scaricare la posta da proprio PC e si usa il terminale mobile solamente per consultare velocemente le caselle postali, senza incorrere nel rischio (se non si è soliti sincronizzare anche i messaggi di posta elettronica tramite iTunes) di perdersi alcuni messaggi dal proprio PC perché scaricati solo sull’iPhone/iPod Touch.

Configurare un account di posta elettronica Hotmail su iPhone

Per configurare un account di posta elettronica Hotmail sul proprio iPhone dovete seguire la seguente procedura.

Andare dalla Home, su “Impostazioni” -> “Email, contatti, calendari” e premere su “Aggiungi account…” e arriverete alla seguente schermata di configurazione dell’account di tipo IMAP o POP:

Configurare Hotmail su iPhone

Premere sulla voce “Altro” ed inserire i dati del proprio account come Nome(il nome dell’utente così come si vuole che compaia nell’intestazione delle e-mail inviate), indirizzo email (del tipo hotmail.com, hotmail.it, live.com), Password e Descrizione (la modifica di tale campo è opzionale; tale valore sarà poi utilizzato nella lista degli account sul cellulare per individuare l’account)::

Configurare Hotmail su iPhone

Premere sul tasto Salva in alto a destra. Dopo una breve fase di ricerca delle informazioni dell’account, occorre aggiungere le informazioni dell’account. Scegliere prima di tutto se si tratta di account IMAP o POP. Nel caso di account Hotmail selezionare la voce POP poiché questo genere di casella postale supporta solo POP3.

Inserire i dati nella sezione Server di posta in arrivo (POP3) secondo quanto segue:

  • Nome Host: pop3.live.com
  • Nome Utente: indirizzo email completo (nome@hotmail.com)
  • Password: la password dell’account email (non è necessario inserire nuovamente la password poiché viene mantenuta la password inserita precedentemente)
Configurare Hotmail su iPhone

Quindi inserire i dati nella sezione Server di posta in uscita (SMTP) secondo quanto segue:

  • Nome Host: smtp.live.com
  • Nome Utente: indirizzo email completo (nome@hotmail.com)
  • Password: la password dell’account email (non è necessario inserire nuovamente la password poiché viene mantenuta la password inserita precedentemente)
Configurare Hotmail su iPhone

In particolare occorre prestare particolare attenzione sulle impostazioni della posta in entrata (la voce “SMTP“), in cui occorre abilitare l’opzione “Usa SSL” e impostare la porta server a “995”:

Configurare Hotmail su iPhone
Configurare un account di posta elettronica Tin.it o Virgilio.it su iPhone

Per configurare un account di posta elettronica Tin.it o Virgilio.it sul proprio iPhone, mi sono basato sulle guide in PDF che è possibile scaricare dal sito della TIM. In particolare:

  • iPhone 3G – Configurazione manuale dell’account di posta Tin.it
  • iPhone 3G – Configurazione manuale dell’account di posta Virgilio

In questa sede vorrei solo spiegare la configurazione per un account TIN visto che quella per Virgilio è analoga. In particolare sul vostro iPhone/iPod Touch dovete seguire la seguente procedura.

Andare dalla Home, su “Impostazioni” -> “Email, contatti, calendari” e premere su “Aggiungi account…” e arriverete alla seguente schermata di configurazione dell’account di tipo IMAP o POP:

Configurare Tin.it su iPhone

Premere sulla voce “Altro” ed inserire i dati del proprio account come Nome (il nome dell’utente così come si vuole che compaia nell’intestazione delle e-mail inviate), indirizzo email (ad esempio mario.rossi@tin.it), Password e Descrizione (ad esempio Tin.it; la modifica di tale campo è opzionale; tale valore sarà poi utilizzato nella lista degli account sul cellulare per individuare l’account):

Configurare Tin.it su iPhone

Premere sul tasto Salva in alto a destra. Dopo una breve fase di ricerca delle informazioni dell’account, occorre aggiungere le informazioni dell’account. Scegliere prima di tutto se si tratta di account IMAP o POP. Nel caso di account Tin.it selezionare la voce POP poiché l’account Tin.it supporta solo POP3.

Inserire i dati nella sezione Server di posta in arrivo (POP3) secondo quanto segue:

  • Nome Host: box.tin.it
  • Nome Utente: indirizzo email completo (nome@tin.it)
  • Password: la password dell’account email (non è necessario inserire nuovamente la password poiché viene mantenuta la password inserita precedentemente)

Quindi inserire i dati nella sezione Server di posta in uscita (SMTP) secondo quanto segue:

  • Nome Host: mail.tin.it
  • Nome Utente: Inserire OPZIONALMENTE il nome utente dell’account Tin.it
  • Password: Inserire OPZIONALMENTE la password (non è necessario inserire nuovamente la password poiché viene mantenuta la password inserita precedentemente)
Configurare Tin.it su iPhone

Premere sul tasto Salva in alto a destra.

Il cellulare si collega per verificare che le informazioni dell’account appena inserite sono corrette, connettendosi al server Tin.it indicato. Dopo qualche secondo, il Wizard di configurazione mostra il seguente messaggio:

“Impossibile connettersi utilizzando SSL. Vuoi provare a configurare l’account senza SSL?”

Configurare Tin.it su iPhone

Selezionare la voce Sì.

Il cellulare continua a verificare le informazioni dell’account, utilizzando una connessione senza SSL. Se dovesse comparire il messaggio di errore, dovete continuare a rispondere Sì per continuare ad utilizzare una connessione senza SSL. Personalmente ho dovuto ripetere questa operazione 3-4 volte prima che mi accettasse la configurazione.

Se i dati inseriti sono corretti e la verifica va a buon fine, si accede alla posta in Entrata dell’account Tin.it e, nella schermata del menù “E-mail, contatti, calendario”, compare la voce Tin.it (o il nome della Descrizione scelta) alla fine della lista degli Account configurati.

Nel caso in cui, durante la verifica delle informazioni dell’account da parte del Wizard di configurazione, ci fossero problemi di connettività con il server Mail (apparirà un messaggio di segnalazione di impossibilità di connessione con il server), oppure scegliete Annulla alla richiesta di configurazione dell’account senza SSL descritta sopra, allora, dovete premere il tasto Salva in alto a destra per salvare la configurazione ed uscire dal Wizard di configurazione per procedere con la seguente procedura manuale:

Configurare Tin.it su iPhone
  1. Andare nel Menu Impostazioni > E-mail, contatti, calendario e selezionare Tin.it (o il nome della Descrizione scelta) nella lista degli account sotto la sezione Account.
  2. Selezionare Avanzate.
  3. Nella sezione Impostazioni posta in entrata del menu Avanzate controllare le seguenti impostazioni:
    Usa SSL: La voce deve essere disabilitata facendo comparire il valore O.
    Porta server: Assicurarsi che il valore sia 110.
  4. Selezionare Tin.it (o il nome della Descrizione scelta) in alto a sinistra per tornare nel menu precedente.
  5. Nel menu Tin.it (o il nome della Descrizione scelta) selezionare SMTP presente sotto la sezione Server posta in uscita
  6. Nel menu SMTP selezionare mail.tin.it presente sotto la sezione Server principale
  7. Nella sezione Server posta in entrata del menu mail.tin.it controllare le seguenti impostazioni:
    Usa SSL: La voce deve essere disabilitata facendo comparire il valore O.
    Porta server: Assicurarsi che il valore sia 25.
Tag:Apple, hotmail, iPhone, ipod-touch, tin, virgilio
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