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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Giu 24 2009

iPhone 3GS: come risolvere i problemi della scarsa durata della batteria del nuovo firmware 3.0

Posted by Antonio Troise
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Ebbene si, non ho resistito e, posso dire finalmente, di possedere il nuovo iPhone 3GS. Questo è il mio primo iPhone (in precedenza mi regalarono un iPod Touch 1G) e devo dire che sono rimasto piacevolmente soddisfatto dell’acquisto. Il cellulare, come mi aspettavo, è eccezionale e come prestazioni batte considerevolmente i suoi predecessori.

I problemi del mio HTC TyTN II

Oramai il mio vecchio e amato HTC TyTN II non reggeva più il confronto: la batteria dopo 2 anni doveva essere sostituita, inoltre, nonostante non avessi installato nulla di che, risultava impietosamente lento dopo una giornata di utilizzo (anche dopo aver chiuso tutti gli applicativi) tanto che era quasi impossibile scrivere un sms decentemente (programmi come CleanRam erano oramai all’ordine del giorno sul mio cellulare con Windows Mobile 6): mentre io procedevo spedito sul tastierino virtuale con il mio pennino, l’output a schermo era molto lento e, molte volte, perdeva dei caratteri tanto da costringermi a ripetute correzioni. Insomma, sarà che lo confrontavo troppo spesso con il mio iPod Touch, ma oramai non reggeva più il confronto. Inoltre, sebbene all’inizio avevo valutato come positiva la presenza della tastiera qwerty a slide, in realtà dopo alcuni mesi di utilizzo, mi sono accorto che non la usavo praticamente mai (forse per i tasti troppo piccoli e il loro scarso feedback di ritorno), tanto che per scrivere qualsiasi cosa usavo il pennino. Insomma tutto peso in più che mi portavo dietro!
Infine, forse anche a causa di qualche caduta accidentale, il microfono non funzionava più molto bene, tanto che, quando ero al telefono, riuscivo a far stressare chi era dall’altra parte del ricevitore!

Insomma, un nuovo acquisto era quasi d’obbligo e, ovviamente, dopo aver provato i vari iPhone di amici e parenti, e aver saggiato più volte le sue potenzialità e dopo essere entrato nel mondo della programmazioni con il potente SDK Apple, non potevo che scegliere il modello di Cupertino. Ho però voluto aspettare Giugno per l’acquisto (era Dicembre quando maturai l’idea) in modo da poter disporre del miglior modello disponibile (purtroppo anche ad un prezzo maggiorato), anche perché solo il 3GS, oltre ad ottime prestazioni (iPod Touch 2G vs. iPhone 3G S, iPhone 3G vs. iPhone 3G S, iPhone 3G S vs. Palm Pre, giochi 3D 4 volte più veloci, comparazione Open GL ES), ha la possibilità di registrare i video e ha una fotocamera migliorata con il tap focus.

L’unica cosa che mi ha stupito è stato che per usare l’iPhone occorre prima passare per la fase di attivazione online con iTunes installato su un PC/MAC altrimenti è possibile solo effettuare chiamate di emergenza: insomma, è vero che l’iPhone è un cellulare fuori dal comune, ma a differenza di tutti gli altri cellulari, non è possibile usarlo non appena lo si scarta dalla confezione (mi chiedo chi non ha un computer come si comporterà).

Attivazione iPhone
Problemi con la batteria

Batteria iPhone Io non sono un early adopter (solo con l’HTC ricaddi nell’errore di acquistarlo nella prima settimana di uscita) ma ho deciso di comprarlo nei primi giorni di uscita in Italia perché ero certo che, essendo la 3a generazione di iPhone, oramai la tecnologia fosse abbastanza stabile da potermi permettere un acquisto senza ulteriori attese. In realtà, sebbene l’hardware è indubbiamente sublime (qui trovate il manuale dell’iPhone 3GS in italiano), è stato il nuovo Firmware 3.0 a crearmi i primi problemi (e come me anche a quasi tutti quelli che lo hanno installato sui vecchi iPhone 3G). Pensate che il primo giorno, dopo aver lasciato caricare completamente il cellulare, dopo appena 5 ore di standby (ero in giro e non avevo modo di usarlo) aveva consumato l’80% della batteria ed inoltre, per tutto il tempo, avevo constatato, con sorpresa, che lo schermo era quasi sempre caldo (sintomo che c’era qualche applicativo in background in continua esecuzione)! A conferma di ciò, se andavo sotto Impostazioni > Generali > Utilizzo, l’applicativo mi segnalava che, dall’ultima ricarica il cellulare era stato utilizzato per 4 ore 55 minuti ed era stato in standby 5 ore e 10 minuti: era evidente che il cellulare, anche in standby, continuava a lavorare!

Se all’inizio ho temuto per un difetto del mio iPhone 3GS, dopo una rapida ricerca sul web, ho visto che quasi tutti i possessori del firmware 3.0 avevano i miei stessi problemi (e come si dice “mal comune, mezzo gaudio“).

Come risolvere i problemi della batteria

Dopo qualche prova, ero comunque riuscito a risolvere il problema della scarsa durata della batteria semplicemente disattivando le notifiche Push: infatti, dopo 3 ore di standby e qualche prova con la fotocamera, la batteria si attestava al 98% e lo schermo risultava sempre freddo, mentre una notte di 8 ore in standby consumava appena 3%/4% della carica della batteria, tornando finalmente a valori normali.

iPhone Disabilitare le Push Notifications

Sembra però, dalle segnalazioni di alcuni utenti, che l’applicativo gratuito Tap Tap Revenge, recentemente aggiornato per supportare le notifiche Push, sia in grado di bypassare (presumo per qualche anomalia del firmware) i controlli del sistema operativo e attivare comunque le notifiche Push. Per cui, se lo avete installato, vi consiglio per il momento di rimuoverlo dalla vostra lista di applicazioni.

Un altro generico suggerimento trovato su internet per aumentare la durata della batteria col Firmware 3.0, è quello di limitare la continua ricerca della rete telefonica da parte dell’iPhone anche nel caso sia stata già trovata e vi sia connesso: basta andare in Impostazioni > Gestore e selezionate manualmente il vostro operatore.

Operatore iPhone

L’unico inconveniente è che a volte si apre un popup che avvisa che la connessione “Nome operatore” è andata persa, ma basta premere su “Interrompi” per far scomparire il messaggio.

In queste ore, comunque, sembra che Apple abbia chiesto ad alcuni utenti USA di installare una apposita applicazione, in grado di monitorare (generando anche un log che verrà inviato alla Apple) la batteria dell’iPhone 3GS, che sembra soffrire di un consumo elevato, in modo da comprendere se il problema è causato dalla batteria, dai servizi usati o dal dispositivo. Almeno qualcosa si sta muovendo.

Altri suggerimenti

Ecco altri suggerimenti per preservare la carica del vostro iPhone e il credito della vostra scheda telefonica:

Disattivare la connessione dati cambiando APN

La prima cosa che vi suggerisco di fare quando comprate un nuovo iPhone o installate il nuovo firmware 3.0, è quello di disabilitare la connessione dati sull’iPhone. Infatti, di default è sempre attiva e non appena un applicativo richiederà l’accesso ad internet (come possono fare Mail, Safari, iTunes Store, App Store, Meteo, Mappe, Borsa, Youtube, etc…), se non si è sotto copertura di una rete wireless, verrà automaticamente attivata la connessione dati 3G/Edge molto onerosa dal punto di visto economico se non avete una contratto per una connessione dati flat! Siccome non esiste un modo semplice che consente di disattivare/attivare la connessione dati (conosco molti che eseguono il jailbreak sul proprio iPhone solo perché possono così installare applicativi come BossPrefs che consentono una migliore gestione delle reti dati), è necessario mettere mano alle impostazioni di configurazione della Rete dati cellulari andando su Impostazioni > Generali > Rete > Rete dati cellulare e modificando il nome dell’APN da ibox.tim.it ad uno di vostra fantasia (potete anche cancellarlo ma io ho preferito mettervi davanti il prefisso NOK in modo da poterlo riusare velocemente in caso di necessità)

iPhone APN

3G disabilitato

Non è necessario, ma molti dicono che, specie nelle zone non coperte dal segnale 3G, la disabilitazione dalle opzioni di Rete, permette di risparmiare la batteria. A confermarlo vi è anche la Apple, nelle linee guide delle batterie:

Disattivate il 3G. L’uso delle reti cellulari 3G permette di caricare i dati più rapidamente, ma può anche ridurre l’autonomia, specialmente in zone con copertura 3G limitata. Per disattivare il 3G, dalla schermata Home scegliete Impostazioni > Generale > Network e disattivate l’opzione 3G. Potrete comunque fare e ricevere telefonate e accedere alle reti cellulari per dati via EDGE o GPRS dove disponibili.

Ovviamente non si può stimare quanto si guadagna disattivando il 3G, poiché dipende da molti fattori come la rete cellulare, l’ubicazione, l’intensità del segnale, la connettività 3G, l’utilizzo e da molti altri fattori.

iPhone 3G

Disattivare il Bluetooth

Il Bluetooth, di default, è ad OFF e, a meno che non usiate spesso auricolari, kit vivavoce per auto Bluetooth, potete disattivare questa funzionalità lasciandola ad OFF.

iPhone Bluetooth

Disattivare il Push

Il problema principale della scarsa durata della batteria era l’impostazione “notifiche push in automatico”: auando le si settano a “manuale” tutto è tornato normale (ricordo che qualcuno ha dovuto cancellare Tap Tap Revenge per disabilitare definitivamente il Push)

iPhone Push

Ricordatevi che se avete un account .Mac, la modalità di aggiornamento della posta elettronica, è settata di default in Push.

iPhone .Mac

mentre se avete installato applicativi come IM+ 3.0 e Tap Tap Revenge 2.0, questi potrebbero richiedere la presenza delle Push Notification.

Disabilitare il servizio di localizzazione

Da Impostazioni > Generali è possibile disabilitare il servizio di localizzazione costituito dall’insieme insieme di caratteristiche Wi-Fi, cellulari e GPS per determinare la tua posizione (GPS, all’aperto, funziona in modo ottimale se non vi sono ostacoli verso l’alto, mentre le modalità Wi-Fi e cellulare funzionano bene al chiuso). In effetti, come scritto nella linee guida Apple sulle batterie dell’iPhone:

Minimizzate l’uso dei servizi di localizzazione. Le applicazioni che usano attivamente i servizi di localizzazione, come Mappe, possono ridurre l’autonomia. Scegliete Impostazioni > Generale > Servizi di localizzazione e disattivateli oppure utilizzateli solo quando serve.

iPhone GPS

Ricordatevi, però, che quando accedete ad applicativi che richiedono, per funzionare, una connessione GPS attiva per aggiornare la propria posizione (come il comodo iNeedFuel), invece della classica schermata di richiesta autorizzazione

iPhone autorizzazione GPS

vi comparirà un avviso che vi richiederà di attivare i servizi di localizzazione e verrà mostrato il pulsante “Impostazioni” per accedere direttamente alla pagine di setting dei servizi di localizzazione:

iPhone attivazione GPS

UPDATE: Sembra che, anche si disabilitano tutte le impostazioni relative al push e al download automatico delle email, l’applicazione Mail si apre da sola e gira continuamente in background. Se si prova a chiuderla forzatamente (premere il pulsante per lo spegnimento, attendere la schermata in cui appare lo slide rosso con la scritta “Spegni” e tenere premuto per circa 3-4 secondi il tasto Home), dopo poco Mail si riapre di nuovo. Il motivo è presto spiegato: se aprite i Contatti e selezionate un nome, senza chiamarlo, ma solo per vedere il suo numero di telefono, quando uscite dai Contatti potete constatare (con SBSettings) che Mail inizia girare in backgorund, senza che sia stata mai aperta.
Io posso confermare perché subito dopo aver consultato un numero di telefono, Mail mi ha avvisato di aver scaricato nuova posta. Inizio, però, a sospettare che ciò avvenga solo in presenza di contatti con un indirizzo email salvato nella rubrica. Si tratta indubbiamente di un altro bug del Firmware 3.0.

Tag:Apple, batteria, cellulare, firmware, Htc, iPhone, iphone-3g, itunes, tytn-II, wi-fi
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Ott 22 2008

Con il solo iPhone Apple diventa il terzo produttore di cellulari dopo Nokia e Samsung e App Store raggiunge i 200 milioni di applicativi venduti in soli 102 giorni

Posted by Antonio Troise
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Oggi sono rimasto impressionato dai risultati finanziari della Apple relativi al quarto trimestre 2008 conclusosi il 27 settembre (Q4-2008): Apple è diventata, in termini di fatturato, il terzo produttore mondiale nel campo della telefonia cellulare, dietro a Nokia e Samsung, e seguita da Sony Ericsson, LG, Motorola e RIM. Ma la cosa più straordinaria è che è riuscita a raggiungere questo livello con solo 2 modelli (iPhone 2G e iPhone 3G) in catalogo e, se considerate che tutto questo è avvenuto a soli 15 mesi di distanza dall’ingresso della società sul mercato della telefonia mobile, converrete con me che è davvero strabiliante.

Per capire, però, ancora meglio il successo dell’iPhone dovete considerare che Nokia, leader nel settore, opera nella telefonia mobile dal 1995 con 212 modelli, mentre Samsung ha iniziato nel 2000 con 254 modelli di cellulari!

Ma Apple ha battuto anche RIM, la società che produce Blackberry, la soluzione leader nella telefonia enterprise, che ha dichiarato 6,1 milioni di dispositivi, contro i 6.9 milioni di telefoni prodotti dalla società di Cupertino (in crescita di oltre il 600% rispetto all’anno scorso, quando era in vendita nei soli Stati Uniti), raggiungendo ufficialmente l’obiettivo che si era prefissata lo scorso anno, cioè vendere 10 milioni di telefoni.

Record iPhone

Tutto ciò ha portato Apple ad avere 25 miliardi di dollari di liquidità al sicuro in banca con l’azzeramento dei debiti!

Apple ha più cassa del valore di mercato di Dell e di Microsoft

E pensare che il 6 ottobre 1997, in risposta a una domanda, Michael Dell, fondatore e CEO dell’azienda DELL, rispose che se fosse stato a capo di Apple l’avrebbe chiusa e avrebbe restituito i soldi agli azionisti. Oggi, la capitalizzazione di Apple è di 91,79 miliardi di dollari, ha zero debiti e venticinque miliardi di dollari in cassa. Considerando che la capitalizzazione sul mercato di Dell è al momento di 24,66 miliardi di dollari, ne deriva che teoricamente Apple avrebbe in tasca e immediatamente disponibile la somma necessaria a comprarsi l’intera Dell!
Inoltre, confrontando i dati trimestrali di Apple e Microsoft, in questo momento di crisi economica, si scopre che la società di Cupertino ha più liquidi del colosso di Redmond: Microsoft ha infatti dichiarato liquidità o investimenti a breve termine per 20,7 miliardi di dollari contro i 24,5 miliardi di Apple.
Un’analista di Bernstein Research ha, però, suggerito ad Apple di effettuare un’operazione di buyback, ovvero ricomprare parte delle sue stesse azioni, in modo da ottenere due grandi vantaggi: l’incremento dell “Earning per Share” di una percentuale variabile dal 4% al 9% (in base alla quota di azioni riacquistate) e un significativo risollevamento del titolo in borsa.

Tutto questo risulta sicuramente di grande rilievo la spaventosa quantità di denaro a disposizione della Apple; grazie ad essa Apple potrebbe essere in grado di operare per acquisizioni, investimenti in ricerca, acquisti di materiali e ogni tipo di operazione senza la necessità di ricorrere al mercato dei prestiti, il che in questo particolare momento economico è un fattore di solidità che pochissime altre società al mondo sono in grado di vantare. La stessa Microsoft, ad esempio, se avesse portato a termine l’acquisto di Yahoo sarebbe stata obbligata a ricorrere ad un prestito con il conseguente pagamento di interessi.

App Store a quota 200 milioni

Per finire, si prevede che domani l’App Store avrà venduto la duecentomilionesima applicazione, in appena 102 giorni dal lancio e con circa 5.500 applicazioni differenti, confermando le ipotesi secondo cui l’App Store è l’Eldorado degli sviluppatori e di Apple!
Ora, dopo questi dati, c’è da scomettere che vedremo un fiorire di negozi virtuali: e quindi, dopo che Apple ha tracciato la strada con il suo App Store, ecco nascere l’Android Market per il cellulare made in Google (T-Mobile G1), il BlackBerry App Center (disponibile per gli utenti a partire da marzo 2009), per il telefonino della RIM (in cui ci saranno ricavi del 80% contro il 70% della Apple) e, notizia recente, Skymarket, il nome in codice del marketplace service dedicato a Windows Mobile, nel quale riunire e vendere le oltre 18.000 applicazioni per Windows Mobile prodotte da terze parti e attualmente disponibili sul mercato.

Tag:android, app, app-store, Apple, cellulare, Google, iPhone, iphone-3g, Mobile, nokia
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Lug 14 2008

Tutte le follie del iPhone in grado di creare un Reality Distortion Field anche sul comune uomo di strada che ne parla senza sapere cosa sia

Posted by Antonio Troise
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iPhone 3G Lo scorsa settimana ho seguito, come molti, le vicende del iPhone 3G sbarcato finalmente, oltre che in Italia, in tutto il mondo! Devo dire di essere rimasto allibito da come, un semplice prodotto, possa creare un vero effetto valanga sui media. Quanti altri prodotti tecnologici hanno avuto un seguito mediatico così rilevante?
La cosa più strana, tra tutte, è stato sentire, ad ogni giornale radio che mi capitava di ascoltare mentre ero in macchina, delle avventure delle persone in fila per acquistare l’iPhone, sia in Italia che in Giappone. Oppure quando al telegiornale, intervistando i commercianti sul pessimo andamento dei saldi di fine stagione, uno di questi asseriva che:

“si vede che gli interessi si sono spostati altrove: se le persone sono disposte a fare la file per spendere 600 euro per un cellulare, è chiaro che i soldi ci sono e non viviamo un momento di recessione economica, ma semplicemente si è spostato l’interesse della gente verso altri prodotti”.

Battezzato addirittura “the God machine”, la macchina di Dio, quando fu presentato dalla Apple un anno fa perché sembrava avesse attinto la sua tecnologia direttamente dal futuro, la nuova reincarnazione dell’iPhone ha reso tutti folli.

Infatti, in tutto il week end, non ho fatto altro che sentire ovunque, in maniera diretta o indiretta, del iPhone 3G.

Le mie testimonianze

Ma quello che era ancora più strano era sentire la gente parlare dell’iPhone come oggetto del desiderio, per poi capire che non sapevano quasi nulla delle sue caratteristiche. Quando un mio collega mi ha detto che era intenzionato a comprarsi l’ultimo gioiellino di casa Apple, gli ho suggerito di guardare il video tutorial che spiegava cosa facesse l’iPhone: ebbene, dai suoi sguardi ho capito che non sapeva quasi nulla dell’iPhone e ha fine presentazione era ancora più convinto del suo futuro acquisto!

Sempre lo stesso giorno, una mia amica mi ha raccontato che nel ufficio era passato un cliente con in mano l’iPhone e tutti ne parlavano: ma lei non aveva avuto modo di vedere come fosse fatto e cosa facesse. Al che gli ho detto che potevo fargli vedere il mio iPod Touch, che nulla aveva che spartire con il nuovissimo iPhone 3G, ma almeno poteva avare un assaggio delle potenzialità della nuova e intuitiva interfaccia del cellulare di casa Apple. A fine demo era estasiata di cosa potesse fare quel prodotto e mi disse che aveva finalmente capito perché tutti ne parlavano!

Reality Distortion Field dell’iPhone

Insomma, come vedere sembra che anche l’iPhone riesca a generare intorno a sè il famoso “Reality Distortion Field” (RDF) che contraddistingue i Keynote di Steve Jobs. Come la distorsione spazio temporale di un singolarità cosmica, anche l’iPhone sembrava riuscire, durante tutto lo scorso weekend, a creare intorno a sè un campo di attrazione gravitazionale tale da attirare sia l’early-adopter e gli Apple Addicted, che l’uomo di strada completamente digiuno di tecnologia.

Gli eventi della follia iPhone

Così, forse per sfruttare questo hype, venerdi 11 Luglio 2008 è accaduto davvero di tutto. TIM ha lanciato l’iniziativa “La Notte Bianca di Tim” (alcuni punti vendita TIM hanno effettuato una apertura speciale per presentare iPhone 3G dalle 00:00 di venerdi 11 luglio), mentre Vodafone apriva myLive, ovvero un portale totalmente dedicato ad iPhone 3G, accessibile tanto da browser (anche su computer fisso) che da una applicazione specifica che si scaricherà dall’App Store.

Dalla mezzanotte di venerdi, si sono susseguiti decine di reportage con foto, filmati e cronache di tanti utenti entusiasti e pazienti in fila per il lancio di iPhone 3G dai vari centri TIM sparsi per la penisola. Ovviamente foto d’onore e interviste ai primi cittadini ad accaparrarsi il prezioso oggetto, ma anche a chi manifestava contro le tariffe vergognose di Tim e Vodafone.

A fare un reportage in grande ci ha pensato Engadget che ha raccolto una serie di immagini e video che testimoniavano le file che si accalcavano in tutto il mondo, dallo Store della Fifth Avenue a Manhattan al Giappone, dalla Danimarca alla Nuova Zelanda (che tra l’altro, per via dei fusi orari, era stato il primo paese in cui è cominciata la vendita di iPhone 3G).

Intanto, come era logico supporre, migliaia di aggiornamenti del firmware dell’iPod touch, attivazione di centinaia di migliaia di iPhone, download di milioni di applicazioni free, passaggio da .mac a mobile me, tutto in un solo giorno, era davvero troppo per i server Apple, tanto che negli Usa e in molti altri paesi, come in Italia, si segnalavano gravi problemi per l’attivazione dell’iPhone 3G, con server sovraccarichi dalle troppe richieste. Analoghi problemi di gioventù si incontravano anche con il neonato MobileMe e con l’App Store, in cui 135 applicazioni delle 552 presenti per iPhone/iPod Touch erano gratis (anche se devo dire pochissimi erano di buona qualità, tra queste non posso non citare Remote, sviluppata da Cupertino stessa, che trasforma l’iPhone e l’iPod touch in telecomandi via Wi-Fi definitivi per pilotare iTunes su Mac e Apple TV) e la gran parte di quelli a pagamento non superavano i cinque dollari.

E mentre qualcuno lo aveva già smontato pezzo per pezzo, l’iPhone Dev Team dichiarava che era già molto vicino a craccare la versione due del firmware degli iPhone.

Ma la follia dell’iPhone ha colpito anche i giornali che hanno subito affiancato i loro siti classici con le rispettive versioni ottimizzate per iPhone: dal Corriere, che proponeva le notizie in una veste grafica che si adatta perfettamente allo schermo del telefonino, a Repubblica, da Radio Deejay alla RAI che inaugurava un portale compatibile con l’interfaccia di iPhone e iPod touch, per essere sempre aggiornati on-the-go sugli ultimi avvenimenti.

Ovviamente non potevano mancare il giro di illustre recensioni: Dopo le recensioni delle 3 grandi “voci” americane, sono arrivate anche quelle di importanti giornalisti italiani, come quelle di Marco Pratellesi (Corriere), Ernesto Assante (Repubblica), Nicola Porro (Il Giornale), Antonio Dini (Sole24Ore) e Luca Sofri (Gazzetta).

Intanto, tutti i blogger, restano in trepidante attesa, dell’applicazione, creata direttamente dal team di WordPress, che consentirà il blogging mobile, per poter aggiornare il proprio blog basato su WordPress direttamente da iPhone o da iPod touch.

Tag:Apple, cellulare, giornali, iPhone, iphone-3g, iPod, ipod-touch, itunes, Mobile, rai, steve-jobs, Tecnologia, Wordpress
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