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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Feb 4 2009

Addio al formato 16:9, in arrivo il 21:9 super widescreen sul nuovo Philips Cinema 21:9 HDTV. Niente più bande nere durante la visione dei film in DVD

Posted by Antonio Troise
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La notizia devo ammettere mi ha un po’ spiazzato: pare, infatti, che i televisori 16:9 siano diventati oramai obsoleti se confrontati col nuovo formato proposto da Philips: il 21:9. Il vantaggio? Niente più bande nere durante la visione dei film in DVD e Bluray.
In effetti, quello che maggiormente angustia i possessori di televisori in formato panoramico standard 16:9 è la possibilità di non potersi godere appieno la visione di un film in DVD poiché la parte superiore e inferiore viene quasi sempre riempita dalle quantomai fastidiose bande nere, a causa del famoso effetto letterbox (per i formati 2.35:1).

Le caratteristiche del Philips Cinema 21:9

In realtà Philips è solo il primo grande nome che si affaccia nel nuovo formato dei grandi Televisori ad Alta Definizione, i famosi HDTV che raggiungono il rapporto di 21:9, ossia con un formato di 2.35:1 contro i 1.78:1 del precedente standard usato dalla maggior parte dei programmi satellitari o della Tv Digitale in HD trasmessa in formato 16:9.
Purtroppo, però, come è noto a tutti, molte opere cinematografiche sono girate nativamente nel rapporto 2.35:1 widescreen anamorfico visualizzabili perfettamente solo dai possessori di proiettori di fascia alta, ma in genere sui televisori si passa sempre attraverso un adattamento al formato 16:9, cosa che invece non avviene per il nuovo 56” della Philips poiché si adatterebbe perfettamente al pannello 21:9.

TV LCD Philips Cinema 21:9 HDTV Super Widescreen

Il modello di HDTV LCD in formato 21:9 proposto dalla Philips ha una diagonale di 56 pollici ed è tale che la sua lunghezza è più del doppio rispetto all’altezza, per una visione panoramica che sempre più si avvicina a quella del cinema. In matematica, semplificando il rapporto delle dimensioni delle tv, si otterrebbe un valore di 7:3, ma in questo caso valgono solo le leggi del marketing e lasciare un ratio di 21:9 rende maggiormente l’idea che è stata allargata la lunghezza e lasciata inalterata l’altezza dello schermo (per essere compatibile con l’attuale standard Full-HD), rendendo più facile il confronto.

Sebbene non siano state rilasciate informazioni riguardo alla risoluzione del pannello, si può provare ad immaginare che, facendo una proporzione con il formato Full-HD, possa facilmente raggiungere una risoluzione di 2560×1080 pixel. Techradar, secondo le sue fonti, afferma che sarà dotato del sistema proprietario Ambilight Spectra oltre al Pixel Perfect Engine, ma non sarà retroilluminato a LED e lo schermo avrà un refresh di appena 0,1 ms. Inoltre, sembra che disporrà di ben cinque porte HDMI, una Ethernet, Wi-Fi e compatibilità DLNA (Digital Living Network Alliance).

Il nuovo Philips Cinema 21:9 è atteso per questa Primavera, con un prezzo al momento sconosciuto, ma che si dovrebbe aggirare, considerando il costo degli ultimi LCD da 50″ Philips, intorno ai 3.000/4.000 euro.

Qui di seguito un confronto video tra il 16:9 tradizionale e il formato cinematografico 21:9.

Perché si tende ad allargare le dimensioni dei televisori?

Se vi state chiedendo, quindi, quale vantaggio si otterrebbe dall’allargare il campo in orizzontale, lasciando inalterato quello verticale, dovete sapere che questo è l’unico modo per rendere la visuale più simile al campo visivo di un essere umano che, nella vita quotidiana, normalmente usa la visione periferica destra/sinistra piuttosto che quella alto/basso. Come è facile intuire noi tutti viviamo in un mondo abbastanza piatto, in cui quello che ci circonda si sviluppa orizzontalmente. La stessa cosa accade nei film: se ci sono più attori su una scena è più facile che siano disposti orizzontalmente piuttosto che uno sopra all’altro!

TV LCD Philips Cinema 21:9 HDTV Super Widescreen

Gli svantaggi

Sebbene secondo l’azienda, la sua proposta non implica nessun problema di retro compatibilità, poiché tutti i contenuti 16:9 sono adattabili (tramite uno speciale algoritmo che schiaccerà solo le zone più esterne, senza evidenti problemi di visualizzazione, mantenendo quindi l’integrità nella parte centrale, mentre gli “obsoleti” 4:3 verranno invece convertiti in 16:9 con tanto di bande nere laterali), è logico immaginare che ci ritroveremmo con gli stessi problemi che prima avevamo solo con alcuni DVD girati nel formato 2.35:1 widescreen anamorfico, ma questa volta su tutti i film girati nel formato 16:9 (con aspect ratio di 1.78:1, e non sono pochi) e su tutte le normali trasmissioni televisive (i cui programmi nascono in 16:9, e oramai raramente in 4:3). Il risultato è che, per la maggior parte delle volte che dovremmo usare il nostro HDTV, dovremmo scegliere se guardare la televisione deformata o perdere una parte dello schermo, dato che i 5/9 dello schermo saranno inutilizzati (riempiti dagli antiestetici bordi neri) guardando la tv tradizionale.
Ovviamente questo discorso varrà fino a quando il formato 21:9 non diverrà lo standard de facto dei televisori e della trasmissioni televisive.

Tag:alta definizione, cinema, dvd, hd, hdmi, hdtv, lcd, philips, televisione, tv
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Giu 16 2008

La Rai trasmette gli Europei in Alta Definizione sul Digitale Terrestre ma nessuno in Italia ha il decoder DTT in HD. Dove è possibile comprare i Decoder in Alta Definizione?

Posted by Antonio Troise
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Ieri ho letto sul Messaggero un fatto curioso: sembra infatti che la Rai stia trasmettendo le partite degli Europei di calcio, che ne ha l’esclusiva dei diritti, anche in Alta Definizione solamente sulla piattaforma del Digitale Terrestre. Bene, direte voi, era ora che si iniziassero le trasmissioni in HD. Il problema, però, e che ha scatenato una interrogazione parlamentare, è che attualmente quasi nessuno in Italia dispone di un decoder digitale terrestre per l’Alta Definizione!
Infatti, sebbene in Italia gli utenti dotati di un televisore Full HD o HD Ready siano attualmente 4 milioni e nonostante molti italiani siano dotati di un decoder digitale per la piattaforma satellitare e IPTV, purtroppo, quasi nessun cittadino possiede, ad oggi, un decoder atto a ricevere l’Alta Definizione in digitale terrestre!

Praticamente la Rai sta dando un servizio che nessuno può effettivamente usufruire!

La Rai, però, si difende “confessando” di aver acquistato i diritti degli Europei “solo per il territorio italiano, mentre il satellite copre un’area ben più vasta!”.

Dove trovare i DTT in HD

DTT HD In realtà di Decoder Digitali Terrestri per l’Alta Definizione ve ne sono ancora pochi sul mercato italiano e ancora costano molto per le tasche di un cittadino medio.
E’ recente però la notizia che TELE System, in occasione degli Europei di Calcio (il primo evento trasmesso dalla Rai in alta definizione), ha presentato il ricevitore digitale terrestre Hd TS6510 dotato di uscita HDMI, per tutti i possessori di un televisore Full Hd o Hd Ready. Il ricevitore è disponibile sul sito online di MediaWorld al prezzo di 159 euro, mentre dal 3 Giugno 2008 dovrebbe essere acquistabile anche nelle catene Auchan, Carrefour, Mediaworld e Saturn.

Sempre sul sito di Mediaworld è disponibile un altro decoder DTT in Alta Definizione: è l‘HANTAREX Aries 1000H ma ha un prezzo notevolmente superiore di 249€.

Tag:alta definizione, Europei, hd, high-definition, mediaworld, rai, ricevitore, televisore, tv
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Gen 10 2008

La vera alta definizione sta nella macchinette digitali perché i televisori Full HD arrivano a soli 2 Megapixel di risoluzione: il futuro è quindi riposto nell’SHD e UHDV

Posted by Antonio Troise
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High Definition Quello che non tutti sanno è che i televisori in alta definizione (HD e Full HD), anche se di ottima qualità, hanno una risoluzione che non è neanche lontanamente paragonabile a quelle delle macchinette fotografiche digitali moderne che, a conti fatti, sono la vera Alta Definizione!
Per spiegare questo concetto partiamo da alcune definizioni.

Come calcolare la risoluzione delle immagini digitali

Nella fotografia digitale il numero dei pixel è un parametro che sta ad indicare la risoluzione ed è uno dei fattori più importanti e distintivi che danno valore ad una fotocamera digitale ed alle fotografie da essa prodotte e ne determinano la nitidezza delle immagini (altri fattori importanti sono, ovviamente, un’ottica di qualità, un sensore che abbia un buon rapporto segnale rumore, una buona gamma dinamica, la fedeltà cromatica di ogni pixel, ed infine in funzione delle esigenze di stampa si sceglierà il numero di pixel del sensore).

In un’immagine digitale il numero di pixel viene calcolato semplicemente moltiplicando il numero di pixel della base dell’immagine per il numero di pixel dell’altezza. Ad esempio un’immagine di 1,92 Megapixel (equivalenti a 1.920.000 pixel) sono il risultato di un’immagine di 1600×1200 pixel.
Per avere un quadro completo delle risoluzioni, ecco una tabella molto esplicativa:

Risoluzioni Macchinette Digitali
Tipo fotocamera Risoluzione (in pixel)
0,3 Megapixel 640 x 480
0,8 Megapixel 1024 x 768
1,3 Megapixel 1280 x 960
1,6 Megapixel 1536 x 1024
2,1 Megapixel 1600 x 1200
2,3 Megapixel 1800 x 1200
3,3 Megapixel 2048 x 1536
4,1 Megapixel 2272 x 1704
5,1 Megapixel 2560 x 1920
6,0 Megapixel 2816 x 2112
6,3 Megapixel 3072 x 2048
8,0 Megapixel 3264 x 2448
La risoluzione dei televisori Full HD e HD Ready

Ora, se confrontiamo la definizione delle macchinette digitali con quella di un televisore Full HD 1080p a scansione progressiva (il top della categoria) otteniamo 1920 colonne per 1080 righe, per una risoluzione complessiva di 2.073.600 pixel (1920×1080), cioè circa 2 Megapixel!

Per non parlare, poi, del comune HD Ready (che indica quei televisori che supportano e rispettano i requisiti minimi dell’HD) che ha un formato di 720p e presenta una risoluzione complessiva di 921.600 pixel (1280×720), ovvero di solo 1 Megapixel!

Il futuro dell’Alta Definizione: SHD e UHDV

Non stupisce, quindi, che stanno iniziando ad uscire sul mercato televisori con risoluzione maggiore. Per esempio, al recente Japan Ceatec, la Sharp ha presentato un televisore LCD a 64” dalla risoluzione di 4096×2160, per un totale di 8.847.360 pixel, ovvero ben 8 Megapixel, quattro volte tanto la risoluzione 1080p HDTV!

Nel frattempo la Nhk (Nippon Hoso Kyokai, l’equivalente giapponese del centro ricerche della Rai), ha presentato uno schermo da 16 Megapixel come dimostrazione dei progressi verso un futuro a 32 Megapixel con risoluzione 7680×4320!

Ovviamente, non parliamo più di semplice HDTV, bensì entriamo nel campo, rispettivamente, dei sistemi SHD (Super High Definition), detto anche “4k”, con una risoluzione di 3840×2160 pixel (4 volte i dati di un sistema Full HD) e di UHDV (Ultra Alta Definizione), per il sistema tutt’ora in via sperimentale elaborato in Giappone, il quale prevede una risoluzione di 7680×4320 pixel (16 volte i dati di un sistema Full HD).

Tutti questi nuovi standard prevedono, come aspect ratio, l’uso del 16:9. Mentre il progetto SHD si prevede che venga (almeno inizialmente) destinato alle sale cinematografiche, il progetto UHDV sarebbe destinato all’ambito domestico. Il progetto SHD dovrebbe essere introdotto nel giro di qualche anno mentre per il progetto UHDV si prevedono tempi molto lunghi, NTT DoCoMo prevede la commercializzazione nel 2025 circa.

Per ricapitolare ecco la situazione delle risoluzioni per l’Alta Definizione, comparate con una tradizionale risoluzione di un DVD:

Risoluzione dei Televisori ad Alta Definizione
Dispositivo Risoluzione Pixel Rapporto
DVD resolution 720×480 345.600 pixels –
HD 720p 1280×720 921.600 pixels 2,67 volte la risoluzione del DVD
HD 1080p/1080i 1920×1080 2.073.600 pixels 6 volte la risoluzione del DVD
SHD “4k” 2160p 3840×2160 8.294.400 pixels 24 volte la risoluzione del DVD e 4 volte HD 1080p
UHD 4320p 7680×4320 33.177.600 pixels 96 volte la risoluzione del DVD e 16 volte HD 1080p
Tag:hd, lcd, risoluzione, televisore, tv
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Dic 9 2007

Pdf standard ISO, Microsoft regala assegni per l’HD-DVD per finanziare il formato più scadente e l’Xbox 360 ora supporta il DivX

Posted by Antonio Troise
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Ecco alcune notizie rilevanti della settimana:

Pdf standard ISO

Il formato Adobe PDF 1.7 è diventato finalmente uno standard ISO dopo una votazione presso l’International Standards Organization (ISO), che ha visto prevalere i voti favorevoli per 13 a 1.
Delle 15 nazioni che hanno partecipato alla votazione il solo voto contrario è arrivato dalla Francia, mentre la Russia si è astenuta. Le nazioni che hanno espresso un voto positivo, tra le quali figurano Gran Bretagna, USA e Germania, hanno presentato un totale di 205 commenti: si tratta di proposte di revisione di cui il gruppo di lavoro ISO 32000 – di cui King è stato nominato technical editor – dovrà tener conto nella definizione dello standard ufficiale.

Tale ratifica vedrà l’Adobe rinunciare al totale controllo sul suo sviluppo perché sarà solo una delle parti con voce in capitolo per continuere l’iter per farlo divenire lo standard ISO 32000 a tutti gli effetti.
Sebbene alcune sub-versioni di PDF siano già state standardizzate (PDF/Archive e PDF/Exchange), l’approvazione dell’intero formato come nuovo standard sarà di grande impatto per gli sviluppi futuri, rappresentando il logico passo avanti nell’evoluzione del formato PDF da standard de facto a standard formale.
Rilasciando completamente le specifiche del formato PDF ai fini della standardizzazione e certificazione ISO, Adobe probabilmente andrà a consolidare ulteriormente la propria posizione, ma è anche vero che presto la società potrebbe veder aumentare il livello di competizione attorno alla propria suite Acrobat.

Microsoft regala assegni per l’HD-DVD per finanziare il formato più scadente

Il regista del film Transformers, Michael Bay, ha accusato Microsoft di fomentare a proprio vantaggio la guerra dei formati sui Dvd per i film ad alta definizione, regalando assegni da 100 milioni di dollari agli studi cinematografici allo scopo di ottenere esclusive dei film in formato Hd Dvd.
Lo scopo sarebbe quello di boicottare la diffusione dei formati HD per far sì che la distribuzione dei contenuti passi tutta per via digitale, attraverso servizi come Xbox Live Video MarketPlace.

Il piano, però, non è così semplice: secondo Bay, Microsoft in realtà non vorrebbe il successo di un formato sull’altro, ma la morte di entrambi. Finanziando il più scadente, gli permetterebbe di restare in gara nonostante il concorrente sia superiore, così che nessuno vinca.
La strategia aziendale di Microsoft, quindi, è quella di volere che entrambi i formati falliscano così da fare la figura dell’eroe e portare il mondo verso il download digitale.
La “guerra dei formati” sarebbe quindi tenuta artificialmente in vita dai soldi dell’azienda di Redmond, che intanto si prepara per la grande transizione al download digitale, chiudendo per sempre l’era dei supporti ed emergendo alla fine come unica vincitrice.

C’è da dire, però, che questa personale “teoria del complotto”, è nata dopo che il regista ha scoperto che il suo ultimo film sarebbe stato pubblicato solo in Hd-Dvd, per quanto riguarda l’alta definizione, e non in Blu-Ray Disc, formato del quale è sostenitore.

L’Xbox 360 ora supporta il DivX

Il 4 dicembre 2007 Microsoft ha distribuito il 2007 Fall Dashboard Update (FDU), un aggiornamento al software di Xbox 360 (noto come Dashboard) che porta in dono ai videogamer il tanto atteso supporto ai formati video DivX e Xvid. Anche se non è ancora un prodotto Certicato DivX, il codec si limita ad implementare la specifica generica MPEG4 Part 2: da un lato ciò assicura la compatibilità con tutta la famiglia di codec basati su MPEG4, incluso Xvid, dall’altro significa che alcune delle funzionalità avanzate di DivX – come menu interattivi, capitoli, sottotitoli, tracce audio e video indipendenti e audio fino a 6 canali – non saranno supportate.
Differente la strategia di Sony, che poche settimane addietro ha fatto sapere che introdurrà il supporto a DivX in PlayStation 3 solo dopo aver ottenuto la relativa certificazione: questo dovrebbe avvenire entro la metà del prossimo anno.

Tag:hd, iso, microsoft, PDF
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Giu 11 2007

Windows Vista: problemi con gli HD-DVD e i Blu-Ray

Posted by Antonio Troise
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Windows Vista HDCP Sembra che alcuni dei PC su cui è stato installto l’ultimo sistema operativo di casa Microsoft, Windows Vista, non saranno in grado di leggere il contenuto dei DVD di ultima generazione, HD DVD o Blu-ray.

Il problema sembra causato dall’utilizzo della protezione High-Bandwidth Digital Content Protection (HDCP), un sistema di Digital Rights Management (DRM) sviluppato da Intel per il controllo dei segnali trasmessi tramite canali DVI (Digital Visual Interface) o HDMI (High Definition Multimedia Interface).

In una intervista rilasciata a The Times, Dave Marsh, lead program manager video di Microsoft, afferma infatti che, se un computer equipaggiato con Vista sarà collegato al monitor o alla televisione con una connessione digitale, il sistema richiederà la presenza della protezione HDCP pena la chiusura del segnale video.

HD DVD e Blu Ray Microsoft ha tenuto a precisare alla BBC che la visione sarà compromessa soltanto per i contenuti “premium” (premium content) forniti da sorgenti Blu-ray e HD DVD, cioè ad alta definizione, nel caso in cui, al momento della connessione del computer in Rete, (digital Rights Managements) non ci fosse l’autorizzazione, da ottenere attraverso i Drm (digital Rights Managements), sui diritti d’autore (e ciò non si verificherebbe se tutto il sistema, comprensivo del PC e del video, supportasse le specifice HDCP).

Il problema è che molti degli attuali monitor LCD HDMI in commercio non supportano la protezione HDCP, e pochissime schede grafiche di fascia alta hanno le specifiche o i driver certificati HDCP. Questo significa che la maggior parte dei PC con uscita video digitale non HDCP non potrano vedere alcun premium content, mentre coloro che hanno solo PC con uscita video analogica vedranno qualcosa, ovviamente degradata dall’apposito Macrovision. Infatti, il sistema anti-pirateria integrato di Windows Vista rischia di compromettere il PC sul quale è installato, con decadimento della qualità audio-video, visto che, nel caso non riconoscesse il certificato HCDP, il sistema, quando l’utente vuole accedere al contenuto protetto disattiva tutti i dispositivi di uscita audio e riduce drasticamente la qualità del segnale!

Sicuramente questa rivelazione è un colpo pesantissimo per Microsoft, le cui speranze sono anche quelle di vedere Vista al comando di un numero sempre crescente di postazioni di home entertainment: esse potrebbero però essere prive di HDCP e collegate a periferiche di output video digitali, diventando di fatto inutilizzabili per la visione di HD DVD, a meno di doversi ricomprare monitor, PC, e scheda grafica tutti certificati da Microsoft “genuini” e “sicuri” HDCP!

[via Programmazione, pc-facile e freenfo]

Tag:blu-ray, dvi, hd, hdmi, microsoft, windows-vista
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Giu 8 2007

Come ricevere gratuitamente il codec Divx 6.6 Pro per Windows e per Mac

Posted by Antonio Troise
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Per un periodo limitato, non è indicata la scadenza dell’offerta, è possibile scaricare la versione 6.6 Pro del codec Divx gratuitamente!

Normalmente Divx Pro viene venduto a 19.99 € ma, grazie a questa offerta, è possibile ricevere una chiave di attivazione valida per la versione Pro.
I vantaggi di una installazione di Divx Pro è quella di avere le versioni Full senza scadenza del DivX Converter e del DivX Pro Codec, uno dei pochissimi lettori che supportano la visualizzazione di video ad alta definizione HD.

Per aderire all’offerta basta visitare le pagine per il download per Windows o per Mac, scaricare l’installazione e installare il software. Durante l’installazione vi verrà chiesto di inserire un indirizzo di email dove riceverete in brevissimo tempo un Serial Number valido. Una volta terminata l’installazione, è sufficiente inserire la chiave appena ricevuta cliccando su “Enter Serial Number” di DivX Converter.

[via geekissimo e spidermac]

UPDATE: Purtroppo dal 9 Giugno non è più possibile aderire all’offerta e le pagine segnalate sono state rimosse.

Tag:codec, divx, gratis, hd, mac, Windows
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Giu 8 2007

Cosa è il codec H.264 della Apple di cui tanto si è parlato dopo che Youtube sta iniziando la ricodifica di tutti i suoi filmati flash e quali dispositivi hardware per l’HD lo implementano?

Posted by Antonio Troise
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H.264 La notizia che i filmati di YouTube saranno visibili tramite il nuovo media extender Apple TV è balzata alle cronache e ha fatto rapidamente il giro della blogosfera e dei siti di news. Infatti, pare che da da Giugno tutti i filmati di YouTube saranno ricodificati dal formato Flash (flv) in favore dell’H.264 patrocinato da Apple. La notizia non è da poco, visto che si tratta di un’operazione enorme che avrà, però, anche numerosi vantaggi, tra cui, oltre, a rilanciare l’Apple Tv, anche quello di apportare un effettivo miglioramento della qualità di YouTube in sé.

In effetti, l’idea di Apple di aprire a YouTube e quindi, in generale, ad una piattaforma senza un controllo diretto da parte di Cupertino (come in realtà è l’iTunes Store) può aver stupito molti addetti al settore. C’è chi ipotizza che questa ricodifica sia utile anche per i prossimi acquirenti del cellulare del futuro, l’iPhone, visto che molto probabilmente quest’ultimo non sarà in grado di leggere il formato flv. In effetti, come vedremo più in là, a differenza del formato Flash, l’H.264 è estremamente versatile ed è ottimo sia per flussi video in HD (è, infatti, alla base dei formati Blu-Ray e Hd-Dvd) che per quelli mobili come il 3G.

Ma che cosa è il codec H.264? Tutti noi, di solito, conosciamo i codec più famosi come l’Mpeg2/4, Divx, Xvid, Wmv. Ma, il codec H.264 della Apple non è di certo tra quelli più noti, ma sicuramente è una delle alternative più valide e maggiormente all’avanguardia per lo streaming video rispetto a Windows Media della Microsoft e RealVideo della RealNetworks. Ed ecco il perché di questo articolo.

Tag:Apple, apple-tv, codec, divx, flash, flv, h.264, hd, high-definition, iPhone, itunes, mpeg2
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Gen 4 2007

BackupHDDVD: decriptati gli HD-DVD

Posted by Antonio Troise
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Protezione AACS degli HD DVD craccata in 8 giorni Che sia una leggenda, uno scherzo o una bufala, la notizia ha comunque creato il panico fra le major del cinema e della musica : un hacker ha annunciato di aver craccato il codice AACS che serve per proteggere i nuovi dvd ad alta definizione dalla pirateria e di farne il backup (sprotetto) su hard disk. Questo è quanto si legge in un annuncio di Muslix64, questo il suo nickname, che ha comunicato il suo successo attraverso il forum Doom9.

Tag:hd
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