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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Mar 24 2009

La crisi della carta stampata: in futuro pagheremo 5 centesimi ad articolo per poter leggere le notizie dei giornali online?

Posted by Antonio Troise
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Ieri ho letto una intervista a Vittorio Sabadin, giornalista e vice direttore de La Stampa, che esprime un suo punto di vista che riflette un po’ la corrente di pensiero internazionale ma, ovviamente, spero che le sue fosche previsioni non si avverino mai. Per chi non lo conoscesse, tre anni fa è stato autore di un libro che si intitolava: “L’ ultima copia del «New York Times». Il futuro dei giornali di carta”, in cui asseriva che, secondo i calcoli di Philip Meyer, studioso dell’editoria americana, l’ultima sgualcita copia su carta del “New York Times” sarà acquistata nel 2043. Il problema di questa crisi è però da imputarsi ad un solo vero nemico dei giornali, quello che li sta inesorabilmente condannando a morte: la tecnologia. Il tempo a disposizione della gente è diminuito, e ognuno di noi ha ormai la possibilità di essere informato quando vuole, dove vuole e sui temi che preferisce senza dovere per forza ricorrere alla lettura di un giornale.

Sabadini nel suo libro, in cui si fa solo cronista oggettivo di queste trasformazioni, asserisce che la Free Press ha avuto successo perché, oltre ad intercettare i lettori fuori dalle edicole, dispone di un format innovativo: notizie brevi, sintetiche, poca politica e molto più vicina agli interessi dei giovani. Tutti i giornali potrebbero diventare gratuiti e vivere di pubblicità; dovrebbero però abbattere il 30% circa dei costi, ridurre i giornalisti e pagarli meno.

I punti chiave della crisi dei giornali su carta stampata

Nella recente intervista, l’autore si spinge oltre e, con una visione forse un po’ troppo pessimistica (ma per taluni potrebbe anche essere più semplicemente realistica) afferma che l’ultima copia del New York Times, potrebbe andare in stampa da un giorno all’altro, perché non siamo mai stati così vicini alla crisi dei giornali.

Questi i punti chiave della intervista:

  • «Mettere on line le notizie gratis è stata l’altra grande sciagura di cui ci pentiremo per generazioni».
  • «L’informazione prodotta dai giornalisti fa prosperare decine di altri siti come Dagospia o altri “aggregatori” di notizie. Ma il materiale che loro usano viene realizzato da agenzie o da giornali e non è gratis. È il frutto di professionalità retribuite».
  • L’unica possibilità di salvezza per i giornali e giornalisti è quello di farsi pagare 5 centesimi a notizia: «È l’unica possibilità. Non vedo perché un ragazzo non debba farsi nessun problema a spendere 15 centesimi per un sms e non debba spendere niente per leggere una notizia».

Francamente non credo che che il modello a pagamento possa essere una risposta e farsi pagare le notizie pubblicate online non può essere la panacea di tutti i mali: esistono altre vie per guadagnare e la pubblicità ne è solo uno: guardate come sono farciti di banner pubblicitari siti come Repubblica.it o TgCom, eppure sono tra i siti più visitati e, anche se talvolta risulta essere davvero invasiva, non per questo evito di visitare un sito di informazione. Ovviamente, è anche scontato affermare che i giornali dovrebbero puntare più sulla qualità degli articoli che al volume degli stessi, anche se spesso chi legge si accontenta di articoli semplici e veloci ma che fanno scalpore, piuttosto che a riflessioni ponderate sui vari argomenti di attualità.

La situazione in America

Se in Italia l’argomento, almeno per ora, interessa solo pochi appassionati del settore, in America il problema sembra essere molto sentito, tanto che il destino di giornali e di riviste è diventato oggetto di dibattito e di studio: sopravviverà la carta stampata messa in difficoltà per la transizione al digitale e per la crisi generale dell’economia? Recentemente, infatti, il Seattle Post-Intelligencer, secondo quotidiano della città di Seattle, dopo 146 anni non è più in edicola ma pubblicherà solo articoli online. Ma non è il primo giornale ad abbandonare l’edizione stampata per darsi all’online: infatti, la stessa scelta è stata presa dal Christian Science Monitor mentre il quotidiano della città di Tucson, il Denver’s Rocky Mountain, ha definitivamente chiuso.

Il dibattito in America è animato alla ricerca di soluzioni credibili per un modello di business sostenibile e il Time magazine ha ipotizzato, come nella intervista sopra esposta, la creazione di micropagamenti: qualche centesimo per leggere gli articoli, un po’ di più per avere a disposizione l’intero quotidiano. C’è chi addirittura sostiene che, per eliminare costi di stampa e distribuzione il Times dovrebbe smettere subito di stampare e regalare ai propri abbonati un lettore elettronico come Kindle.

Secondo Bill Keller, direttore del New York Times, non si esclude, quindi, un ritorno almeno parziale al modello delle notizie online a pagamento, abbandonato due anni fa in favore dell’apertura generale del sito, dell’aumento del traffico e dei maggiori ricavi pubblicitari che ne sono derivati.

Per finire, vorrei ricordare che già nel 2005, l’australiano Rupert Murdoch, fondatore del gigantesco gruppo editoriale News Corp., asseriva che Internet ha dato il via ad una moderna rivoluzione mediatica:

La carta stampata è destinata a perdere posizioni, lasciando sempre più spazio a portali, siti e blog. “Stampa ed Internet continueranno a vivere fianco a fianco ancora per molti anni”, continua Murdoch, “ma ormai tutto quanto dipende dalla pubblicità ed i quotidiani di carta costano solo di più“: specie se raffrontati a quanto pubblicato gratuitamente dalle loro controparti digitali.

E voi che ne pensate? Che futuro potrà avere la carta stampata e quali alternative potrà ancora offrire?

Tag:free, giornali, giornalisti, gratis, informazione, intervista, pubblicita, stampa
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Ago 13 2008

Come vedere in diretta le Olimpiadi di Pechino 2008 in streaming con VLC su Windows, Linux e Mac OS X grazie alla Playlist degli 8 canali Rai che potete scaricare

Posted by Antonio Troise
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Per vedere le Olimpiadi di Pechino 2008 esistono numerosi servizi online che danno questa opportunità del tutto gratuitamente: da NBC Olympics on the Go al canale di Yalp dedicato alle Olimpiadi 2008, fino al più completo di tutti, il multicanale internet di Pechino 2008 della Rai, dove è possibile seguire, con 6 flussi video, tutte le gare della rete olimpica Rai2 e anche quelle in onda su RaiSport Più.

Soluzione universale per vedere le Olimpiadi su Windows, Linux e Mac OS X

Il problema è che tutte queste soluzioni non sono spesso alla portata di tutti ma solo per chi usa un PC con Windows (dato che tutti questi flussi video funzionano solo con Windows Media Player o con SilverLight) o per chi ha un Mac con installato il plugin per WMV Flip4Mac. Ma non tutti sanno che esiste una soluzione universale per garantire la visione delle Olimpiadi su qualsiasi piattaforma, che sia Windows, Linux o Mac OS X. Il trucco è stato quello di estrapolare gli stessi flussi streaming del canale Pechino 2008 della Rai e vederli direttamente sul proprio player video, senza essere costretti a caricare il sito web della Rai per visualizzare i video dal proprio browser.

Olimpiadi in Streaming con VLC

In particolare per avere una soluzione multipiattaforma, oltre che per avere un player multimediale in grado di visualizzare nativamente (senza la necessità di codec aggiuntivi) filmati wmv in streaming, la scelta è ricaduta, spontaneamente, sull’adozione di VLC, un player gratuito disponibile per Windows, Linux e Mac OS X.

Una volta installato VLC sul proprio sistema basterà aprirlo e dal menu File > Apri Rete… inserire una delle seguenti URL per seguire le olimpiadi in streaming:

mms://212.162.68.201/olimpiadi1
mms://212.162.68.201/olimpiadi2
mms://212.162.68.201/olimpiadi3
mms://212.162.68.201/olimpiadi4
mms://212.162.68.201/olimpiadi5
mms://212.162.68.201/olimpiadi6
mms://212.162.68.201/olimpiadi7 (Rai2)
mms://212.162.68.201/olimpiadi8 (RaiSport Più)

Olimpiadi in Streaming con VLC 2

In particolare gli ultimi due permettono di vedere Rai2 e RaiSport Più dove è possibile vedere praticamente tutti gli eventi più importanti e decisivi delle Olimpiadi.

Se avete problemi di lentezza o squadrettamento delle immagini, allora potete usare uno dei seguenti indirizzi IP alternativi disponibili da sostituire con quelli elencati sopra:

212.162.68.13
212.162.68.42
212.162.68.102
212.162.68.162
212.162.68.163
212.162.68.203
212.162.68.213
212.162.68.231
212.162.68.242

Per i più pigri ho creato una playlist M3U con tutti gli 8 canali in streaming della Rai: sarà sufficiente scaricarla e aprirla con il vostro VLC (ma funziona bene anche con Windows Media Player di Windows).

Scarica Playlist Olimpiadi Streaming Rai.

Da quello che ho potuto appurare sul mio sistema Mac OS X, sembra che, se si vede il flusso video in streaming direttamente dal proprio player multimediale come VLC, vi sia un ritardo di poco più di 5 secondi rispetto a quello che si può vedere sul sito web della Rai.

Ora che sapete come guardare le Olimpiadi non vi resta che andare a consultare il Calendario Ufficiale delle Olimpiadi e decidere quali eventi sono da non perdere.

Tag:gratis, ip address, m3u, olimpiadi, Playlist, rai, silverlight, streaming, televisione, tv, videolan, vlc, windows media player, wmv
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Ago 5 2008

Youtube trasmetterà le Olimpiadi ai 77 paesi che non hanno acquistato i diritti televisivi. Come vedere i giochi olimpici sul portale Rai, sul iPhone e su Windows Vista

Posted by Antonio Troise
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Olimpiadi Beijing 2008 Se in Italia e in molti altri paesi europei e del Nord America, le Olimpiadi verranno trasmesse regolarmente sulle televisioni nazionali dai grandi network locali che hanno acquistato i diritti televisivi, nel resto del mondo, e in particolare in 77 Paesi tra i quali l’India, la Corea del Sud e la Nigeria, il servizio verrà, per la prima volta, offerto da Youtube, ovviamente solo su piattaforma PC anziché televisiva.

Per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, quindi, la famosa manifestazione avrà un proprio canale televisivo per il quale produrre e gestire i propri contenuti. E tutto grazie a Youtube, che, a partire dal 6 Agosto 2008 (i Giochi iniziano l’8 Agosto ma dal 6 saranno trasmesse le anteprime legate al grande evento sportivo del 2008) e per tutti i 17 gironi dei Giochi Olimpici, trasmetterà video servizi con durata massiama di 10 minuti, per un totale di 3 ore al giorno al massimo, preparati dallo stesso Comitato Olimpico Internazionale (che useranno i video della Rete Olympic Broadcasting Services) all’indirizzo youtube.com/beijing2008.

Ma la particolarità è che, a poter approfittare di questo evento, saranno solo i Paesi in cui nessuna televisione ha acquistato i diritti delle Olimpiadi, proprio per non andare contro ai grandi network televisivi che hanno comprato l’esclusiva della diretta. Il tutto sarà garantito da un sofisticato sistema di filtraggio messo in atto da Google che analizzerà l’area di provenienza degli utenti per bloccare tutti quelli che provengono dall’Europa e dal Nord America. Infine, per evitare di cadere nelle già numerose cause legali per violazioni di copyright sugli spezzoni televisivi presenti su Youtube, i suoi tecnici dovranno rimuovere tutti i video delle Olimpiadi catturati dalla televisione e diffuse senza autorizzazione.

Il numero degli spettatori di YouTube, però, a detta di molti, potrebbe tuttavia essere relativamente ridotto, ovvero attorno ai 200 milioni di persone, visto che la maggior parte dei 77 Paesi raggiunti dal servizio ha un’estensione territoriale piuttosto limitata. La Cina, inoltre, paese ospitante delle Olimpiadi, non permetterà ai propri abitanti di utilizzare il contenuto di YouTube: i suoi 180 milioni di utenti video Internet si rivolgeranno a un’altra fonte online, ovvero CCTV.com, la divisione Internet della China Central Television.

Insomma, se da un lato il fatto che Youtube possa a trasmettere, nei paesi che non possano permetterselo, il più grande evento mondiale del tutto gratuitamente, è una grande opportunità oltre che un segno dei tempi che cambiano, visto che ora per la prima volta la copertura dei Giochi sarà globale e completa sul fronte online. Il fatto, però, che in Italia il canale beijing2008 di Youtube non potrà essere visto, è un po’ un peccato anche perchè, se stavate pensate che con qualche proxy si poteva risolvere la situazione, dovete sapere che la maggior parte è situata in America che, tra gli altri, è proprio uno degli stati a cui è preclusa la visione del canale. Bisognerà quindi andare a puntare qualche proxy orientale facente parte della lista dei 77 candidati.

In realtà, però, vi sono altri modi per vedere le Olimpiadi 2008.

Vedere le Olimpiadi su Windows Vista

Si chiama NBC Olympics on the Go il servizio che dovrebbe partire in contemporanea con le Olimpiadi di Pechino 2008 e che consentirà proprio la visione su Internet, gratis e in streaming, degli eventi sportivi che avranno luogo in Cina. Da un’iniziativa congiunta di NBC, Microsoft e del team che gestisce l’organizzazione che permetterà all’utente, grazie alla tecnologia Silverlight di Microsoft, di scegliere il canale in base allo sport ma solo a partire da 12 ore dopo che l’evento abbia avuto luogo. Inoltre i video saranno scaricabili, tuttavia solo per la durata dei giochi.

La nota dolente è che i video saranno visibili solo sui sistemi operativi Windows Vista Ultimate e Home Premium. L’intenzione di Microsoft appare sin troppo evidente: premiare chi è passato a Vista, peraltro solo a quelle due versioni, e spingere chi ancora usa XP ad aggiornare il proprio sistema all’ultimo OS di casa Redmond. A ciò si aggiunge anche il tentativo di invogliare al download di Silverlight, rivale storico di Flash.

Vedere le Olimpiadi online con la Rai

La Rai ha comprato i diritti delle Olimpiadi 2008 e, fortunatamente, le metterò a disposizione su tutte le piattaforme: terrestre, digitale, satellite, internet e, inoltre, sulla telefonia mobile! La principale novità Rai per Pechino è l’Olimpiade non stop sul web con un’offerta senza precedenti: sullo speciale sito Pechino2008.rai.it, realizzato da RaiSport in collaborazione con RaiNet, sarà possibile seguire tutte le gare della rete olimpica Rai2 e anche quelle in onda su RaiSport Più. Inoltre, in esclusiva per il web rai, saranno online 6 flussi video con audio e grafica internazionale che permetteranno di vivere 24 ore su 24 gli eventi olimpici, con dirette in streaming trasmesse dai singoli campi gara. Nel menu è possibile trovare anche i video degli highlights e clip on demand. Infine, si potranno trovare anche nomi, numeri, statistiche e video clip d’archivio delle edizioni precedenti.

Vedere le Olimpiadi sull’iPhone

In teoria, Rainet, la società che gestisce il portale Rai.it, aveva anche avuto l’idea di rendere disponibile la visione delle Olimpiadi, anche su iPhone, tramite l’installazione di un applicativo a parte. L’annuncio dell’operazione doveva arrivare per fine Luglio, ma ancora non è stato confermato nulla. Quel che è certo è che dopo i Giochi Olimpici, il sistema verrà applicato anche a Rainews 24 e Televideo Rai.

UPDATE: E’ possibile vedere le Olimpiadi in diretta anche sul sito Yalp di Alice Telecom Italia che ha predisposto un canale dedicato alle Olimpiadi 2008.

Tag:download, flash, gratis, Internet, iPhone, microsoft, Mobile, olimpiadi, rai, silverlight, streaming, televisione, tv, Video, web, windows-vista, youtube
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Lug 10 2008

Confronto tra gli archivi storici gratuiti dei giornali online di Repubblica, Il Corriere e La Stampa. La babele dell’informazione digitale che salverà il web!

Posted by Antonio Troise
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Anni fa, quando ci fu l’avvento delle prime testate giornalistiche sul web, tutti gli archivi storici degli articoli pubblicati online erano sempre disponibili a tutti tramite una comoda funzione di ricerca. Ma da quando si scoprì che con gli articoli passati ci si poteva ancora guadagnare (quanti giornalisti freelance o editorialisti o scrittori hanno bisogno di una memoria storica affidabile come quella di un giornale) tutti i giornali pubblicati anche online avevano iniziato a tirare i remi in barca limitando l’acceso ai soli ultimi articoli e precludendo la possibilità di ricerca senza limiti di una notizia sui loro siti istituzionali. Questa situazione perdurò per diversi anni sinché, forse consci del fatto che, alla fine, i guadagni non erano poi così tanti come ci si immaginava inizialmente, le maggiori testate giornalistiche italiane iniziarono a mettere a disposizione tutti gli archivi storici delle notizie da loro pubblicate. Il bello era che, appena il primo iniziò, dato il grande effetto mediatico che produsse sul web e sulla blogosfera, che funge quasi sempre da efficiente cassa di risonanza, tutti gli altri giornali seguirono in cascata la nuova filosofia.

Il Corriere apre il suo archivio fino all’edizione del 1992

Ad iniziare fu il Corriere, il sito online della testata giornalistica Il Corriere della Sera, che l’8 Febbraio 2008, con un comunicato stampa, aprì ai lettori l’intero suo archivio storico. Il nuovo servizio, disponibile all’indirizzo archiviostorico.corriere.it, permette di accedere gratuitamente ad un patrimonio informativo di 1.300.000 articoli comparsi sul quotidiano a partire dal 2 gennaio 1992 ad oggi. Un archivio dinamico nel quale è possibile cercare per parole chiave, per data, per autore. I risultati possono essere ordinati sia per data sia per rilevanza. Un software permette inoltre di sapere in tempo reale quali sono le parole più ricercate negli ultimi 30 giorni: un «termometro» degli interessi dei lettori.

Repubblica apre il suo archivio fino all’edizione del 1984

Insomma, il caso del Corriere, il primo quotidiano online che permise la consultazione gratuita in forma testuale di tutto l’archivio storico (lasciando comunque una parte a pagamento per l’edizione cartacea in pdf) fece da motore di propulsione per le altre testate giornalistiche, tanto che, a distanza di 2 mesi, il 24 Aprile 2008, anche Repubblica, annunciandolo con un comunicato ufficiale, mise a disposizione gratuitamente online il suo archivio storico fino all’edizione del 1984. L’archivio è fruibile tramite un nuovo motore di ricerca (realizzato da Kataweb) che appare sulle homepage di tutti i siti del gruppo Espresso (di cui Repubblica appunto fa parte) e che permette ai navigatori di “frugare” gratuitamente tra gli articoli, i reportage e i commenti comparsi su circa novemila numeri del giornale, ma anche di cercare tra le migliaia di gallerie fotografiche e di video provenienti dalle pagine di Repubblica.it, da Repubblica tv e dagli altri siti collegati.

La Stampa apre il suo archivio fino all’edizione del 1867

Finalmente arriviamo ai giorni nostri, quando, ancora a distanza di 2 mesi dalla novità di Repubblica, il 5 Giugno 2008, anche La Stampa, seguendo a ruota altre iniziativi editoriali simili, con l’ennesimo comunicato ufficiale, annuncia che dal prossimo anno, più precisamente dall’autunno del 2009, renderà accessibile a tutti gratuitamente tutto il suo archivio storico. A differenza, però, del Corriere e di Repubblica, e che in parte giustifica questo notevole ritardo, il suo l’archivio avrà quasi 150 anni di storia, dalle prime edizioni della Gazzetta Piemontese (il nome con cui il quotidiano esordì il 9 febbraio del 1867) alle testate La Nuova Stampa e Stampa Sera fino al giornale attuale. In pratica, stiamo parlando, di circa due milioni di pagine, oltre cinque milioni di articoli di giornale e 4,5 milioni di immagini tra fotografie e negativi!

Al mondo esistono altri due progetti simili, che annoverano un così grande arco di tempo: l’archivio del Times di Londra e quello del New York Times. La Stampa, però, hanno spiegato i promotori dell’iniziativa, si distingue perché l’accesso alla memoria storica sarà libero e gratuito.

La babele dell’informazione digitale che salverà il web

Purtroppo, come noto, il web, in questi anni, sta vivendo un periodo di demonizzazione tipico di ogni cosa nuova e non molto conosciuta. Si tende facilmente a colpevolizzare un mezzo che sinora ha fatto più bene che male: dai video di bullismo messi su Youtube al pericolo delle chat. In realtà il web non è nient’altro che una espressione di noi stessi e in quanto tale riflette tutte le nostre caratteristiche positive e negative che siano.

Ed è in questa ottica che la creazione di questa babele digitale dell’informazione giornalistica, assume un ruolo importante per la sopravvivenza del web stesso, perché si tratta indubbiamente di un patrimonio culturale di immenso valore, messo a disposizione di tutti del tutto gratuitamente: dal semplice studente, al ricercatore, fino ad arrivare al navigatore curioso. Ed è quello che internet, per la sua natura stessa, tende a creare. Perché si sa, il web ha una memoria infallibile, non dimentica nulla e tutto quello che viene inserito resta nella Rete a futura memoria, per l’eternità! Ma se questa memoria viene usata per i giusti scopi, allora forse anche il web potrà essere visto, capito e percepito diversamente!

Tag:Blog, blog-power, blogosfera, cultura, gratis, informazione, Internet, memoria
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Ott 8 2007

Nuovi template gratis in flash per creare gallerie fotografiche professionali con Picasa

Posted by Antonio Troise
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Template Picasa Qualche mese fa recensii un piccolo sito dove era possibile trovare tutta una serie interessante di template da aggiungere a quelli di Picasa, per creare pagine web di gallerie di foto professionali e graficamente accattivanti, anche grazie all’uso sapiente di librerie grafiche come Lightbox e simili.
Ebbene, da qualche giorno ho notato che sono state aggiunti nuovi template ancora più belli dei precedenti, anche perché fanno uso, questa volta, della tecnologia Flash.
In particolare ve ne consiglio 4:

Tag:flash, gallerie, Google, gratis, picasa, picasaweb, template
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Giu 26 2007

Template gratis per creare gallerie fotografiche professionali con Picasa

Posted by Antonio Troise
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Thickbox Sul blog di Paul van Roeckel è possibile trovare tutta una serie interessante di template da aggiungere a quelli di Picasa, per creare pagine web di gallerie di foto davvero professionali e graficamente accattivanti (anche grazie all’uso di librerie grafiche come Lightbox e simili), senza avere alcuna conoscenza di HTML, CSS e Javascript.

Per installare i template è sufficiente estrarre il contenuto del file zip scaricato nella directory C:\Programmi\Picasa 2\web\templates\ facendo attenzione a creare una cartella separata per ogni template! Dopodiché avviare Picasa e, dopo aver selezionato le immagini da esportare, fare click Folder > Export as Webpage.

Questi template, ovviamente, funzionano solo se si voglio creare le pagine html delle proprie gallerie per poi copiarle manualmente sul proprio sito web. Ma per i più pigri, è possibile usare anche il servizio gratuito di photo-sharing PicasaWeb (il Flickr di Google), che tra le altre funzionalità offre anche il codice html di un comodo player (“Embed slideshow”) dedicato da inserire nel proprio blog e disponibile in ben cinque formati, dal player piccolo (114 pixel) a quello extra-large (800 pixel).

Tag:gallerie, Google, gratis, picasa, picasaweb, template
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Giu 22 2007

Dove scaricare gratuitamente tutti libri sui linguaggi di programmazione

Posted by Antonio Troise
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Dal sito computer-books.us è possibile scaricare gratuitamente dei libri in formato HTML o PDF, relativi a diversi linguaggi di programmazione; si tratta di volumi i cui i rispettivi autori ed editori hanno dato il permesso di pubblicazione on line.

Si possono trovare tomi sul linguaggio Assembly x86, C, C++, ADA, C#, Java, PHP, Python e Visual Basic, ma anche riguardanti Linux. Alcuni sono molto vecchi e presenti più che altro per ragioni storiche, altri come The New C Standard: A Cultural and Economic Commentary sono recenti.

Altri libri li trovate anche sul sito: FreeComputerBooks.

[via Programmazione]

Tag:gratis, Libri
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Giu 8 2007

Come ricevere gratuitamente il codec Divx 6.6 Pro per Windows e per Mac

Posted by Antonio Troise
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Per un periodo limitato, non è indicata la scadenza dell’offerta, è possibile scaricare la versione 6.6 Pro del codec Divx gratuitamente!

Normalmente Divx Pro viene venduto a 19.99 € ma, grazie a questa offerta, è possibile ricevere una chiave di attivazione valida per la versione Pro.
I vantaggi di una installazione di Divx Pro è quella di avere le versioni Full senza scadenza del DivX Converter e del DivX Pro Codec, uno dei pochissimi lettori che supportano la visualizzazione di video ad alta definizione HD.

Per aderire all’offerta basta visitare le pagine per il download per Windows o per Mac, scaricare l’installazione e installare il software. Durante l’installazione vi verrà chiesto di inserire un indirizzo di email dove riceverete in brevissimo tempo un Serial Number valido. Una volta terminata l’installazione, è sufficiente inserire la chiave appena ricevuta cliccando su “Enter Serial Number” di DivX Converter.

[via geekissimo e spidermac]

UPDATE: Purtroppo dal 9 Giugno non è più possibile aderire all’offerta e le pagine segnalate sono state rimosse.

Tag:codec, divx, gratis, hd, mac, Windows
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