Ultimamente, come conseguenza della guerra tra i motori di ricerca, sono nati decine di servizi di mappatura tali da permettere, anche a chi ha capacità tecniche modeste, di fare ciò che in passato potevano fare solo i cartografi professionisti. Infatti, oggi, in rete, con Google Maps e Google Earth, tra i più importanti, tutti possono essere di fatto dei cartografi in grado di disegnare mappe digitali commentate da testi, immagini, colonne sonore o video e contribuendo a trasformare il web in un mezzo di informazione in cui le carte geografiche svolgeranno un ruolo sempre più importante nel reperimento delle informazioni.
Nel complesso, queste piantine assomigliano un po’ a Wikipedia, perché sono create con il contributo di milioni di persone, ed è per questo che si parla di GeoWeb.
Lo scorso aprile Google ha inaugurato My Maps, che semplifica la creazione di carte personalizzate. Da allora sono state create oltre quattro milioni di piantine con le quali è possibile trovare qualunque cosa; un milione di queste con un programma Microsoft chiamato Collections; 40.000 grazie a Platial, una nuova piattaforma per blogger itineranti che vogliono mostrare sulle mappe di Google Maps le tappe dei loro viaggi o semplicemente i luoghi in cui vivono.
Motion Based, sito della Garmin, azienda di navigatori satellitari, consente di caricare i dati che l’utente raccoglie mentre si muove con un GPS. Su Flickr, servizio dedicato alla condivisione di immagini fotografiche, gli utenti hanno “geo- etichettato” 25 milioni di fotografie, fornendo dati relativi alle città che possono essere riprodotte su una carta o visualizzate in 3D.
[via repubblica]
Commenti Recenti