Ricordate i giorni in cui Google veniva tacciato di rubare impunemente gli articoli delle maggiori testate giornalistiche con il suo Google News? Ebbene sembra che ora episodi di questo genere, legate al diritto di autore, non dovrebbero più verificarsi visto che Google è recentemente diventato un vero e proprio editore siglando un accordo con le agenzie di stampa France Presse, Associated Press, Press Association e Canadian Press per l’uso delle loro news sul suo portale Google News.
D’ora in poi, inoltre, l’aggregatore di notizie potrà ospitare direttamente al suo interne le notizie delle quattro agenzie, invece di limitarsi a reindirizzare gli utenti verso i siti che realizzano gli articoli. Insomma, una vera e propria rivoluzione anche nell’ottica con cui era nato Google News: essere un motore di ricerca di notizie, senza contenerle!
Sicuramente a far cambiare idea alla società di Mountain View sono stati i lunghi contenziosi con France Press ed AP che lo citavano per 12,8 milioni di euro di danni per la violazione di copyright, secondo la quale l’indicizzazione dei suoi articoli da parte di Google News ledeva il diritto d’autore visto che traeva spesso,senza corrispettivo e senza autorizzazione, fotografie e alcune righe di testo prima di linkare il portale dell’agenzia francese.
Già ad Agosto parlai dell’altra piccola rivoluzione in casa Google News: quella del diritto di replica alle persone citate negli articoli riportati sull’aggregatore di notizie, ma con l’accordo raggiunto il 3 Settembre 2007, se da una parte Google si metterà al riparo dalle richieste di danni milionarie (che ora non avranno più senso visto che ha accettato di pagare una somma di denaro non quantificata in cambio di un servizio d’informazione), dall’altra lo ha trasformato da semplice motore di ricerca a vero e proprio editore rivitalizzando di fatto il suo servizio di news che fino ad oggi è stato uno dei pochi prodotti di Mountain View a non aver ottenuto il successo che meritava: solo nello scorso Luglio il servizio rivale Yahoo! News ha contato 33,6 milioni di visitatori unici, contro i 9,6 di Google News.
Insomma il mercato ha parlato e Google lo ha seguito!
Personalmente credo che di siti specializzati di news ve ne siano sin troppi e stravolgere così tanto l’idea originaria di Google News non credo porterà a molti benefici. Infatti, secondo me, Google ha perso di vista l’ottica indipendente di informazione che contraddistingueva da sempre Google News, in grado di dare il giusto peso alle notizie e quindi il loro posizionamento in homepage, in base alla rilevanza che le maggiori testate giornalistiche davano, in una sorta di media ponderata, e non in base ad affiliazioni e partnership varie.
A tal riguardo vorrei citare l’articolo del settimanale inglese The Economist, “Who’s afraid of Google?“, che ha dedicato anche la sua ultima copertina al problema della crescita senza limiti del motore di ricerca, che pone diversi interrogativi senza risposta sulla corretta concorrenza e sul rispetto della privacy.
Ancora una volta Google ha trovato un nuovo modo per far parlare di sè con un idea davvero innovativa: ampliare l’informazione sul web e di integrare la carta stampata con la grande rete. Google ha aperto le porte del suo servizio di notizie Google News (per ora solo nella versione inglese), che raccoglie articoli da oltre 4.500 fonti, ai commenti di coloro che vengono citati negli articoli giornalistici pubblicati sul portale dando la possibilità di replica e commento alle persone che sono coinvolte nei fatti raccontati, così come alle associazioni che a vario titolo hanno interesse a dire la loro e, eventualmente, al giornalista autore del pezzo o al suo direttore.
Se questa può, ad una prima valutazione, sembrare un servizio inutile, bisogna però considerare che sinora internet è popolato di siti di news in cui una notizia si può commentare, ma i commenti arrivano da chiunque, non sono riservati ai soli protagonisti della storia, che nella maggior parte dei casi hanno molto da dire di interessante al riguardo.