Molti hanno commentato con una semplice parola: finalmente! Finalmente, appunto, Google ha rilasciato un servizio che permette di creare mappe personalizzate e condivisibili con altri utenti. Si chiama My Maps (“Le mie mappe”) e sicuramente, penso che fra qualche giorno, magari in occasione delle scampagnate di Pasquetta, imperverseranno su internet, a tutto vantaggio dei blogger.
Grazie alla funzionalità MyMaps, archiviare e pubblicare location e itinerari personalizzati, anche con video e contenuti aggiuntivi! Per questo motivo MyMaps ambisce a diventare un potente e flessibile strumento di racconti di viaggio in cui il testo lascia il posto alle immagini, al solo prezzo della fantasia dell’utilizzatore.
Dopo Google Custom Search Engine, Google rilancia l’ennesimo strumento di personalizzazione dei propri servizi che mancava da troppo tempo; addirittura una soluzione analoga era già disponibile da tempo su Windows Live Maps, ma come al solito Google ha colmato il divario e ha pienamente superato ogni più rosea aspettativa!
Già dalla nascita di Google Maps, grazie al reverse engineering del codice Javascript ed XML, prima, e al rilascio ufficiale delle API, poi, gli utenti avevano creato numerosi hack del servizio.
Ma finalmente, Google ha ascoltato i suoi utilizzatori e ha creato un tool di sviluppo fruibile da chiunque (i siti americani lo definiscono “mashup for dummies“) rivolgendosi esclusivamente all’utente medio della rete, non obbligandolo alla conoscenza di alcun linguaggio di programmazione e di scripting. Tutto quello che occorre è un account Google grazie al quale creare e salvare le mappe personali!
Ovviamente lo scopo è molteplice: dare un servizio di personalizzazione potente all’utente ma, anche, il vantaggio di creare mappe dettagliate grazie esperti locali. Con questo tool è possibile, così, avere mappe sempre più precise e flessibili aggiornate in tempo reale.
Per il momento My Maps è disponibile negli Stati Uniti e in nove altri paesi, ovvero: Australia, Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Paesi Bassi e Spagna. Ma presto si espanderà in tutto il globo!
Il servizio è accessibile da qualche giorno e si trova sull’interfaccia di Google Maps Italia accanto ai risultati della ricerca; per accedere al servizio è sufficiente cliccare sulla scheda “Le mie mappe”, presente nella pagina principale di Google Maps.
Da questo momento è possibile, in maniera davvero intuitiva, creare dei ‘mashup’ aggiungendo alle mappe o alle foto satellitari proprie informazioni quali testi, collegamenti ipertestuali, foto, audio o filmati. Si possono, ad esempio, eseguire delle ricerche di attività commerciali e salvare la ricerca direttamente sulla vostra mappa.
Inoltre i mashup creati dagli utenti possono essere tenuti come privati o resi pubblici e quindi consultabili da tutti anche tramite Google Earth. Se non si vuole rendere pubblica una mappa, bisogna considerare che, anche se non appare nei risultati di ricerca (a breve saranno anche inseriti tra i risultati di Google Local), può essere comunque visibile a tutti quelli che conoscono l’URL esatto di tale mappa.
Tuttavia ci vuole del tempo perché una mappa realizzata e salvata da un utente venga indicizzata e ancora non è possibile inserire dati o immagini provenienti dal disco rigido: si può utilizzare solo materiale già presente in rete.
Quando si vuole modificare una mappa, è possibile inserire segnaposti (84 icone disponibili per segnalare località e destinazioni), disegnare linee e tracciare poligoni (per creare veri e propri itinerari di viaggio), inserire testo (in formato Rich Text o HTML), immagini da risorse online (per ora non è possibile caricarle da computer) e perfino video da YouTube o Google Video.
Una volta creata la nostra mappa, è possibile, infine, esportarla in formato KML (visibile in Google Earth).
Ovviamente ora bisogna solo liberare la propria fantasia, lasciando che MyMaps diventi un mero strumento di racconti di viaggio in cui il testo lascia il posto alle immagini!
Sarà così possibile ricreare i percorsi di un viaggio appena fatto, segnare mete naturalistiche di rara bellezza o fare una guida ideale dei ristoranti e luoghi di ristoro preferiti. Insomma, pensate una cosa e potrete realizzarla!
L’unico limite che mi viene in mente è che, per usare il servizio, bisogna avere un account su Google, ma al giorno d’oggi chi è che non ce l’ha?
Ma se ancora non avete un’idea precisa di così può realizzare MyMaps allora date un’occhiata alle mappe disponibili a titolo esemplificativo: si va da The World of Hello World, percorso ideale dei luoghi in cui sono stati inventati i linguaggi di programmazione presenti e passati, a Monster Sightings, rappresentazione globale dei luoghi di avvistamento di Godzilla, la Mummia, Dracula e altri mostri famosi assortiti. È c’è anche The Googleplex, opera di un impiegato di BigG che rappresenta il circondario del quartier generale di Google in quel di Silicon Valley.
[via Punto Informatico, ictblog, Googlisti, WebNews ]
Commenti Recenti