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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Nov 11 2008

Su Flickr sono presenti 3 miliardi di fotografie: tra essere e apparire, la moda dell’iPhone mette in secondo piano l’ottica Zeiss e le risoluzioni maggiori dei Nokia

Posted by Antonio Troise
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3 billionth Flickr photo Flickr, con questa immagine, il 3 Novembre 2008 ha raggiunto i 3 miliardi di foto inserite nel suo enorme database fotografico, con oltre 7 milioni di utenti. Pensate che, solo un anno fa (proprio a Novembre 2007), aveva appena superato i 2 miliardi di foto, con un eccezionale crescita esponenziale e un tasso di crescita del 50% all’anno. Per fare un metro di paragone, si potrebbe dire che, visionando una fotografia al secondo, ci vorrebbe almeno un centinaio di anni di un individuo, senza bere, mangiare o dormire, per vedere tutto l’archivio disponibile sul popolare sito di foto-sharing (che nel frattempo, se ancora esistente, sarebbe cresciuto a dismisura).

In tutto ciò, comunque, il servizio nato in Canada nel 2004 (e poi acquisito da Yahoo!) si è visto strappare lo scettro di re del photo-sharing dai ben più popolari social network alla MySpace e Facebook. Quest’ultimo, in particolare, solo un mese fa aveva annunciato di aver raggiunto ben 10 miliardi di immagini condivise, con una media di 30 milioni di nuove foto pubblicate ogni giorno. Flickr, però, rimane, comunque, il social-network verticale preferito dagli appassionati della fotografia di qualità, in cui i fotografi professionisti trovano la loro vetrina preferita, mentre Facebook è sempre più “generalista”.

Essere o apparire

Resta comunque il fatto che queste cifre sono a dir poco impressionanti e danno l’esatta misura di quanto internet riesca a permeare la nostra società, che ha sempre più voglia di mostrarsi e di condividere scatti e filmati con parenti, amici e sconosciuti, a volte trascurando anche il naturale desiderio di riservatezza.

Qualcuno, però, fa una giusta osservazione e ci ricorda che in questi ultimi anni, con il web 2.0, con i blog, con Flickr e Facebook, sembra che la partecipazione a qualsiasi tipo di evento sia non solo la dimostrazione di esistere ma proprio il fine ultimo dell’esistenza, tanto da far passare in secondo piano l’essere mettendo in risalto solamente l’apparire. Non basta più infatti, esserci, l’essenziale è che anche gli altri lo sappiano e ancora meglio se a saperlo è tutto il pianeta!

L’iPhone re dei telefonini per la fotografia

A tastare però il polso della popolazione di Flickr ci sono le statistiche che rivelano come, la maggioranza delle foto e dei filmati presenti su Flickr, provengono dai videofonini: primo fra tutti, segnando un altro record invidiabile, l’iPhone di Apple, quindi seguito da Nokia e Sony Ericsson.
Il fatto che l’iPhone sia prima ha stupito molti perché, in un sito dedicato anche alla fotografia professionale, sembra che agli internauti che inviano foto web non interessi avere l’ottica Zeiss e la superiore risoluzione degli apparecchi finlandesi, ma solo la facilità di pubblicazione sul web.

Ma, forse, potrebbe anche essere la conferma che semplicemente l’iPhone è diventato un telefonino alla moda, e in una popolazione che tra apparire ed essere, fa prevalere l’apparire senza più guardare all’essenza delle cose, è obbligatorio far ricadere la scelta sul prodotto più trendy in assoluto (senza per questo voler denigrare l’iPhone che, a mio dire, è il miglior prodotto tecnologico degli ultimi anni)!

Tag:Apple, facebook, flickr, foto, fotografia, iPhone, nokia, Web 2.0
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Set 26 2008

iTunes 8 Modding: personalizzare le immagini dei generi musicali e dove poterle trovare, eliminare il link ad iTunes Store, disabilitare il backup automatico, creare un account iTunes senza carta di credito per usare Genius e altri trucchi per iPhone

Posted by Antonio Troise
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La nuova release di iTunes, la versione 8, oltre ad aver introdotto interessanti caratteristiche come il controverso, per questioni di privacy, Genius e i raggruppamenti per genere musicale, ha anche aggiunto alcune limitazioni che prima non erano presenti. Ecco, quindi, tutta una serie di trucchetti per Mac OS X e per Windows XP/Vista per aggirare alcune caratteristiche di iTunes 8 (e farlo funzionare come il vecchio iTunes 7.x) e per personalizzare le immagini dei generi musicali. Non mancheranno, inoltre, alcun tips per iPhone.

Personalizzare le immagini dei generi musicali su iTunes 8

Una delle novità più interessanti di iTunes 8 è quello di poter raggruppare i propri album musicali per genere musicale, in modo da visualizzare con una sola immagini tutte le canzoni appartenenti a quel genere. Nonostante, però, le immagini inserite di default su iTunes 8 siano ben fatte (anche se non rappresentano tutti i generi musicali esistenti) spesso nasce, in ognuno di noi, la necessità di poter personalizzare le varie icone. Ecco come fare su Mac OS X.

Con il vostro editor di immagini preferito realizzate una immagine del genere musicale da voi scelto nel formato JPG, grande 256×256 pixel e con risoluzione 72ppi.
In particolare:

Movie Genre Artwork: 171 x 256 pixels
Music Genre Artwork: 256 x 256 pixels

Quindi salvatela con un nome tipo genre-yourgenrename.jpg (esempio: genre-newwave.jpg) nel percorso “/Applications/iTunes/Contents/Resources“.

iTunes Resources

Infine, per far si che iTunes riconosca l’immagine e la associ al genere musicale scelto, è necessario editare il file genres.plist presente nella directory di iTunes 8 Resources (fare “Show Package Contents” sull’icona di iTunes e navigare fino alla cartella “/Applications/iTunes/Contents/Resources“) e aggiungere le seguente righe per ogni immagine:

Ovviamente, sostituite Newwave e genre-newwave.jpg con i nomi desiderati per classificare i generi musicali.

Ora, quando aprirete iTunes, andate nella Vista a Griglia e selezionate la vista per Generi e potete finalmente vedere le vostre artwork così come le avete realizzate.
Ecco un esempio di come da CMYK Thoughts ha personalizzato le sue categorie:

iTunes Resources - Example

Se non avete molta fantasia, o semplicemente non avete voglia di dover creare una immagine per ogni genere musicale, allora potete prendere spunto da questo gruppo di Flickr dove sono stati raggruppati, e disponibili anche per il download, tutte le immagini professionali usate per i generi di iTunes 8: Flickr: Pool di iTunes Genres e al momento ospita ben 369 membri con all’attivo 265 immagini!

Qui ho trovato anche i generi musicali e di filmati che iTunes riconosce di default con il relativo badge (tra parentesi sono indicati i generi equivalenti a cui fanno riferimento alcuni sottogeneri musicali):

MOVIES
======
action
adventure
classic
comedy
documentary
drama
family (kids)
fantasy (scifi)
holiday
horror
independent
kids
music
romance
sci fi (scifi)
science fiction (scifi)
scifi
short film
shorts (short film)
sports
thriller
western

MUSIC/PODCASTS/TV SHOWS
==================
alternativa (alternative)
alternative
alternrock (alternative)
altrock (alternative)
animation
audiobook (book)
bandas sonoras (soundtrack)
blues
book
children
christian
clasica (classical)
classic (TV show only)
classica (classical)
classical
classique (classical)
colonne sonore (soundtrack)
comedy
country
dance
dance hall (raggae)
drama
electronic
electronica (electronic)
electronica (electronic)
electronique (electronic)
elettronica (electronic)
family (kids)
fantasy (scifi)
filmmusik (soundtrack)
folk
gospel (christian)
hip hop
holiday
house (dance)
j pop (jpop)
jazz
jpop
Kayokyoku
kids
klassik (classical)
latin
latina (latin)
musica internacional (world)
musica latina (latin)
musica para ninos (childrens)
musica per bambini (childrens)
musical score (soundtrack)
musik fur kinder (childrens)
musique de films (soundtrack)
musique latino-americaine (latin)
musique pour enfants (childrens)
musiques du monde (world)
new age
nonfiction
pop
punk (alternative)
r b
rap (hip hop)
reality
reggae
religious (christian)
rhythm (r b)
rock
sci fi (scifi)
science fiction (scifi)
scifi
soul (r b)
soundtrack
spoken
sports
techno (dance)
teen
trance (dance)
vocal
weltmusik (world)
world

iTunes Store Link Deleter

Se la Genius Bar si può facilmente nascondere, evitando così quella sorta di pubblicità personalizzata che ci viene proposta, non altrettanto si può dire, in iTunes 8, per il simbolo della freccia che compare accanto ad ogni brano della libreria e costituisce un link all’album presente sullo Store online.

iTunes Link

Infatti, iTunes, oltre ad essere un ottimo applicativo per gestire i propri file multimediali, è anche un programma che si interfaccia direttamente con l’iTunes Store. A volte, però, può risultare troppo invadente l’affinità tra iTunes e iTunes Store, e trovare, per ogni ogni brano selezionato il link immediato del brano che indirizza l’utente direttamente all’album presente sullo Store di Apple, può risultare fastidioso.

Con iTunes 7, la sua visualizzazione o meno, poteva essere impostata direttamente dalle Preferenze del programma, mentre su iTunes 8 questa possibilità, inspiegabilmente, non è più presente. Ecco, quindi, che ci viene in aiuto una utility gratuita, per Mac OS X, che risolve egregiamente il problema, eliminando quella invadente piccola freccia che ci invita ad acquistare l’album in riproduzione: iTunes Store Link Deleter. Una volta lanciato, si potrà abilitare la possibilità di scegliere se mostrare o meno il link allo Store musicale, agendo direttamente sul file delle preferenze di iTunes 8 com.apple.iTunes.plist.

iTunes Store Link Deleter
iTunes Link

Ovviamente è possibile anche, per gli utenti Mac OS X, lanciare un comando da Terminale per non visualizzare i collegamenti all’iTunes Store:

Se siete, invece, utenti Windows, occorre modificare il file iTunesPrefs.xml (presente sotto “%appdata%\Apple Computer\iTunes“) inserendo subito dopo la scritta:

la seguente stringa per rimuovere i link a iTunes Music Store:

Disabilitare la colonna Genere della vista browser

Quando con iTunes 8 si sfoglia la propria collezione musicale utilizzando l’opzione Vista/Mostra browser, appare anche la colonna Genere che apparentemente non può essere disabilitata. Chi, però, desidera visualizzare solo le colonne Artista e Album può digitare la seguente stringa nel Terminale di Mac OS X (Applicazioni/Utility):

Per ripristinare l’opzione di default è sufficiente riscrivere la stringa avendo cura di sostituire FALSE con TRUE.

Se siete utenti Windows, occorre, invece, modificare il file iTunesPrefs.xml (presente sotto “%appdata%\Apple Computer\iTunes“) inserendo subito dopo la scritta:

la seguente stringa per nascondere il genere durante il browsing:

Disabilitare il backup automatico di iTunes per iPhone e iPod

Con l’introduzione dell’iPhone 3G e del tanto atteso firmware 2.0, Apple ha introdotto in iTunes il backup automatico dei dati ogni qual volta si effettui una sincronizzazione dell’iPhone o dell’iPod iTouch, rallentando inevitabilmente il processo di sincronizzazione. Il problema, infatti, è che, spesso, il backup può essere una operazione abbastanza lunga ed impiegare anche diversi minuti, a seconda della quantità di dati da salvare e delle applicazioni installate. Ecco, quindi, che ci viene in aiuto una utility freeware tutta italiana, iPhone/iTouch Backup Disabler (IBD), un programma per Mac OS X che, modificando un parametro di iTunes, permette di disattivare/riattivare il backup automatico lasciando tuttavia la possibilità di effettuarlo manualmente.

iPhone/iTouch Backup Disabler (IBD)

Un altra applicazione simile, sempre per Mac OS X, è BackupDisabler.

In pratica, però, per chi fosse interessato, questi programmi non fanno altro che lanciare questi comandi (e che potete eseguire anche voi dal Terminale):

Disabilitare Backup

Abilitare Backup

Se, invece, disponete di un PC Windows XP/Vista, potete modificare manualmente il file iTunesPrefs.xml (presente sotto “%appdata%\Apple Computer\iTunes“), andando nella sezione “User Preferences” e incollando il seguente testo subito dopo il primo :

Salvate il file e riavviate iTunes: da questo momento è disabilitato il backup automatico. Per riabilitarlo di nuovo eliminate il frammento XML dal file iTunesPrefs.xml.

Un altra alternativa, sicuramente più semplice, è quella di usare un applicativo per Windows, che esegue per noi tutte queste operazioni sul file di preferenze iTunesPrefs.xml. Si chiama iTunesBackupDisabler ed è stato realizzato da un altro sviluppatore italiano.

iTunesBackupDisabler

iTunesBackupDisabler è possibile scaricarlo gratuitamente da qui:
iTunesBackupDisabler – Sorgenti C e progetto VC6
iTunesBackupDisabler – Eseguibile stand-alone.

Creare un account iTunes senza carta di credito per usare la funzione Genius

Per usare la funzione Genius è necessario essere registrati su iTunes Music Store ma per farlo occorre avere una carta di credito. Il problema è che non tutti dispongono di una carta di credito (anche se è sufficiente inserire una carta prepagata come Paypal o una semplice iTunes Gift Card per comprare musica su iTunes Store Music). Quello che non tutti sanno, però, è che è possibile creare un account senza carta di credito, anche se sarebbe teoricamente fatto solo per le scaricare le applicazioni gratis dall’App Store per il proprio iPhone o iPod Touch. Basta collegarsi su questo sito: http://support.apple.com/kb/HT2534.

Gestire il nuovo effetto visivo Magnetosphere di iTunes 8

Per quanti desiderassero controllare il comportamento del nuovo effetto visivo Magnetosphere integrato in iTunes 8,

Magnetosphere

ecco la lista dei comandi che è possibile impartire attraverso la tastiera:

  • ?: abilita e disabilita la schermata di aiuto
  • M: modifica la modalità di visualizzazione
  • P: modifica la gamma
  • I: visualizza le informazioni sulla traccia in esecuzione
  • C: alterna il ciclo automatico
  • F: alterna la modalità di blocco
  • N: alterna la Modalità Nebulosa
  • L: attiva o disattiva il movimento della camera

Per entrare nell’effetto visivo e uscirne è sufficiente il comando Mela+t (o command+t, per chi ha le nuove tastiere). Gli affezionati dei vecchi effetti visivi, invece, possono reimpostarli seguendo il menu Vista, Effetti Visivi, ed abilitando Effetti Visivi iTunes Classic.

iPhone Configuration Utility

Per gestire l’iPhone in un ambiente aziendale (dove i dipendenti ricevono esemplari aziendali di iPhone) Apple ha rilasciato iPhone Configuration Utility 1.0.1 per Mac OS X e permette di modificare e creare profili di configurazione, settare la connessione Wi-Fi, l’APN, creare account Exchange, controllare le impostazioni di posta elettronica e impostare i permessi per lavorare con sistemi enterprise.

Alcuni trucchi per iPhone/iPod Touch

Ecco una breve lista di alcune funzioni più o meno nascoste dell’iPhone/iPod Touch:

  • Salvare le immagini in Safari: quanto troviamo un immagine navigando con Safari è sufficiente cliccarci sopra e tenere premuto per poi selezionare Salva Immagine perché venga salvata nel rullino fotografico.
  • Fare uno screenshot: per fare uno screenshot con l’iPhone firmware 2.0 o superiore basta cliccare contemporaneamente il tasto sleep e il tasto home. Lo screenshot verrò automaticamente salvato nel rullino fotografico.
  • Iniziare un periodo: quando scriviamo è sufficiente fare doppio click su Spazio perchè venga automaticamente digitato un “.” con relativo spazio (tale funzione può essere disabilitata dalle impostazioni dell’iPhone).
  • Caratteri alternativi: tenendo premuto su una lettera della tastiera, visualizzaremo dei caratteri alternativi o le vocali accentate.
  • Scegliere l’icona dei web-link: quando aggiungiamo una pagina sulla homa della springboard cliccando su “Aggiungi a Home”, è possibile scegliere l’icona da visualizzare semplicemente zoomando su una particolare porzione della pagina web, in modo da visualizzarla nell’icona che verrà creata.
  • Aumentare la durata della batteria: l’iPhone ha un sensore che rileva la luce ambientale. L’iPhone usa questo sensore soltanto una volta per sessione, non appena viene dato lo “sblocco”, per cui se si poggia un dito sul sensore mentre si fa lo “sblocco” del telefono, l’iPhone “crederà” di essere in una stanza buia e diminuirà la luminosità del display. Assicuratevi inoltre di aver disattivato wifi, ssh e bluettooth quando non vengono utilizzati.
  • Scrivere su una tastiera più grande: se stiamo usando Safari è possibile scrivere con una tastiera più grande semplicemente ruotando l’iPhone.
  • Riavviare l’iPhone: quando l’iPhone rimane bloccato è possibile forzarne il riavvio tenendo premuti i tasti sleep e home fin quando il dispositivo non si spegne e riaccende (logo mela).
  • Url Hints: tramite Safari, tenendo premuto su un link, apparirà l’URL ed il nome del sito relativo.
  • Scroll veloce: se stiamo usando un’applicazione, o Safari, e vogliamo ritornare all’inizio della pagina, è sufficiente tenere premuto per qualche secondo il dito sulla barra superiore.
Dove scaricare i firmware per iPod Touch

Download firmware 2.1: iPod2,1_2.1.1_5F138_Restore.ipsw
Scarica firmware 2.0.1: iPod1,1_2.0.1_5B108_Restore.ipsw
Download firmware 2.0.0: iPod1,1_2.0_5A347_Restore.ipsw

Scarica firmware 1.1: iPod1,1_1.1_3A101a_Restore.ipsw

Download firmware 1.1.1: iPod1,1_1.1.1_3A110a_Restore.ipsw
Scarica firmware 1.1.2: iPod1,1_1.1.2_3B48b_Restore.ipsw
Download firmware 1.1.3: iPod1,1_1.1.3_4A93_Restore.ipsw
Scarica firmware 1.1.4: iPod1,1_1.1.4_4A102_Restore.ipsw
Download firmware 1.1.5: iPod1,1_1.1.5_4B1_Restore.ipsw

[via apple-blog.info]

Dove scaricare i firmware per iPhone 2G e 3G

Tra parentesi viene indicata la versione del baseband.

Firmware per l’iPhone prima generazione
Download firmware 1.0.0: iPhone1,1_1.0_1A543a_Restore.ipsw (03.11.02_G)
Scarica firmware 1.0.1: iPhone1,1_1.0.1_1C25_Restore.ipsw (03.12.08_G)
Download firmware 1.0.2: iPhone1,1_1.0.2_1C28_Restore.ipsw (03.14.08_G)

Scarica firmware 1.1.1: iPhone1,1_1.1.1_3A109a_Restore.ipsw (04.01.13_G)
Download firmware 1.1.2: iPhone1,1_1.1.2_3B48b_Restore.ipsw (04.02.13_G)

Scarica firmware 1.1.3: iPhone1,1_1.1.3_4A93_Restore.ipsw (04.03.13_G)
Download firmware 1.1.4: iPhone1,1_1.1.4_4A102_Restore.ipsw (04.04.05_G)
Scarica firmware 2.0.0: iPhone1,1_2.0_5A347_Restore.ipsw (04.05.04_G)

Download firmware 2.0.1: iPhone1,1_2.0.1_5B108_Restore.ipsw (04.05.04_G)
Scarica firmware 2.0.2: iPhone1,1_2.0.2_5C1_Restore.ipsw (04.05.04_G)
Download firmware 2.1: iPhone1,1_2.1_5F136_Restore.ipsw

Firmware per il modello 3G dell’iPhone

Download firmware 2.0.0 3G: iPhone1,2_2.0_5A347_Restore.ipsw (01.45.00)
Scarica firmware 2.0.1 3G: iPhone1,2_2.0.1_5B108_Restore.ipsw (01.48.02)
Download firmware 2.0.2 3G: iPhone1,2_2.0.2_5C1_Restore.ipsw (02.08.01)

Download firmware 2.1: iPhone1,2_2.1_5F136_Restore.ipsw

[via apple-blog.info]

Tag:backup, flickr, iPhone, ipod-touch, itunes, Mac os x, Musica, paypal, privacy, Tips, Tutorial, Windows
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Ago 7 2008

Come abilitare il geotagging delle foto con il GPS del HTC TyTN II e altri trucchi da attivare con Kaiser Tweaks

Posted by Antonio Troise
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La fotocamera dello smartphone HTC TyTN II dispone di un buon sensore CMOS da 3 Megapixel, è dotata di autofocus ed è corredata da un software con interfaccia simile alle moderne fotocamere digitali. Mentre il GPS incluso, nonostante non monti un sistema di tipo Sirfstar III (il più evoluto sul mercato), ma il chipset Qualcomm MSM7200, è caratterizzato da una velocità di fix notevole (anche grazie all’ausilio della applicazione “Gps Rapido”, una piccola utility che permette di scaricare i dati aggiornati delle effemeridi per un fix rapido della posizione satellitare) ed una notevole stabilità anche nei centri cittadini in presenza di palazzi o vegetazione fitta.

HTC TyTN II
Come attivare la funzione Photo GPS sull’HTC TyTN II

Ma allora perché non unire questi due aspetti, la fotocamera da 3 Megapixel con il chipset GPS, per attivare la funzione di georeferenziazione delle foto scattate con il vostro cellulare? In effetti, non tutti sanno che la la modalità “Photo GPS” è già presente nativamente sul vostro HTC TyTN II ma è stata disabilitata di default e nascosta per motivi legati alla giurisdizione di alcuni paesi, che non consentono il geotagging delle foto per problemi di privacy delle persone.
Per attivarlo, sarà sufficiente applicare una piccola modifica al registro di sistema di Windows Mobile 6 installato sul dispositivo in modo da abilitare la funzione di “Photo GPS” e poter così salvare, al momento dello scatto, le coordinate geografiche nei dati EXIF di una foto.

Geotagging

In generale la georeferenziazione, o geotagging in inglese, è quella tecnica che permette di associare ad un dato, in formato digitale, una coppia di coordinate che ne fissino la posizione sulla superficie terrestre. Ultimamente è molto diffusa, grazie alla onnipresenza del GPS su qualsiasi dispositivo mobile, la georeferenziazione delle foto grazie alla tecnica del geotagging che permette, di fatto, di collocare informazioni elettroniche nei luoghi fisici in modo da estendere e concretizzare il concetto di supranet, che descrive la fusione del mondo fisico con quello digitale.

Come leggere le coordinate GPS presenti nelle foto

Per poter leggere le coordinate GPS nei metadati EXIF dele foto è possibile usare software come PhotoShop Album o Picasa, oppure caricare le foto su Flickr o Panoramio (che, recentemente, è anche collegato a Google Maps).
Con qualche modifica è possibile anche far funzionare il geotagging su iPhoto per Mac OS X.

Attivare il GPS Photo e altri trucchetti per l’HTC TyTN II
  • Attivare la modalità GPS Photo : Con un programma come Resco Explorer accedete all’indirizzo [HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\HTC\Camera\] e nella cartella P9 cambiate il valore di “enabled” da 0 a 1.
  • Aumentare la sensibilità del TouchFLO: accedete all’indirizzo [HKLM/DRIVERS/TOUCHPANEL/PRESSURE THRESHOLD] e cambiate il valore da 200 a oltre secondo preferenza.
  • Risolvere il bug della fotocamera, che ruota di 90° le foto in automatico: accedete all’indirizzo [HKEY_LOCAL_MACHINE\Software\HTC\Camera\Image\Enabl eEncodePortrait] e cambiate il valore da 1 a 0.
  • Disattivare il TouchFLO: accedete all’indirizzo [HKLM\Software\OEM\TFLOSettings\EnableScroll] e cambiate il valore da 1 a 0.
  • Disattivare l’avviso di “sms inviato”: accedete all’indirizzo [HKEY_LOCAL_MACHINE\SOFTWARE\Microsoft\Inbox], evidenziate “Inbox” e create una nuova chiave chiamata “Settings”; quindi evidenziate “Settings” e create una nuova stringa chiamata “SMSNoSentMsg” con valore impostato 1.
  • Disattivare lo spegnimento troppo rapido dello schermo, durante una chiamata: accedete all’indirizzo [\HKLM\Drivers\BuiltIn\RIL\EnableFastDormantDisplay DuringCall] e impostate il valore su 0.
  • Attivare/Disattivare visualizzazione dei contatti della sim: accedete all’indirizzo [HKEY_CURRENT_USER\Control Panel\Phone] e nel valore
    “ShowSIM”=dword:0000000(1) impostate 0 finale per disabilitare la visualizzazione, mentre 1 per
    riabilitarla. Attenzione: dopo il soft reset potrebbe perdere la modifica!
Kaiser Tweak

Per coloro che non sono soliti mettere mano al registro di configurazione di Windows, dovete sapere che esiste un programma freeware per Windows Mobile e specificatamente creato per i modelli TyTN, che permette di eseguire in automatico tutte le modifiche elencate sopra (e molte altre) per personalizzare a proprio piacimento e con un semplice click il proprio PDA Phone. Si chiama Kaiser Tweak (qui il link diretto per il download) e grazie all’adozione di un formato XML è possibile implementare nuovi tweaks.

Kaiser Tweak

Ecco cosa è in grado di fare Kaiser Tweaks:

Call
– Fast Sleep
– Sleep
– Show Battery Icon
– HTC or Windows Mobile Dialer
– Volume Change Beeps
– Ringtone

Text Messages
– Sent Notification

Data (GPRS/EDGE/HSDPA/WIFI)
– Disconnect After
– Always On
– Enabled
– HSDPA
– Wifi standby mode
– Wifi Certificate Message

Bluetooth
– BitPool
– SampleRate
– UseJointStereo

TCP/IP
– TCP Connect Resends
– TCP Data Resends
– TCP Window Size

Security
– Not-certified Warning

Keyboard
– Backlight Timeout
– Slide Wake

Camera
– Save Location
– GPS Photo
– Rotate Bug
– 3MP Panorma Shot (ie. 6MP Camera)

GPS
– Assisted GPS

Power Managment
– Memory Card
– AsyncMac1
– PPTP1
– L2TP1

Notifications
– AC Resume from Suspend
– Battery Resume from Suspend

User Interface
– Window Animation
– Menu Animation
– Vertical Scrollbar Width
– Vertical Scrollbar Button Height
– Horizontal Scrollbar Button Width
– Horizontal Scrollbar Height
– Startup Animation

ClearType
– Landscape
– PocketIE

PocketIE
– Max. Connections
– PIE User Agent CustomBase
– D-Pad Scroll Navigation

TouchFLO
– Sensitivity
– Scroller
– Sound

Today Screen
– Title Bar – Battery / Clock
– Title Bar – Clock Settings
– Date Display
– Wireless Today

HTC Application
– Music Tab
– Music Player for HTC Home Plugin
– Unlock HTC Home
– Scroll, Zoom and Rotate in HTC Album
– X Button in HTC Album
– HTC Home e-mail button

Contacts
– SIM Contacts

Call Log
– Log Clean Period

Locations
– PocketIE Downloads
– Saved Audio
– Saved Video
– Saved Images

Cache
– File System Cache
– File System Filter Cache
– GDI/Font Cache

Tools
– Empty Start Menu
– Default QuickGPS Settings

Tag:Apple, cellulare, flickr, foto, geotagging, gps, Htc, iphoto, Mac os x, Mobile, smartphone, Software, supranet, Tips, tytn-II, windows-mobile, Xml
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Dic 28 2007

PanImages: ricerca multilingua delle immagini

Posted by Antonio Troise
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Questo è un progetto davvero interessante nonostante la semplicità dell’idea e può essere utile a tutti coloro che devono cercare una particolare foto con Google Images o Flickr. Il concetto che sta alla base di PanImages, un nuovo strumento realizzato dall’Università di Washington, è che consente di cercare tra le immagini indicizzate da Google e quelle presenti su Flickr formulando le richieste nella propria lingua e ricevendo come risultati (attraverso OR logici) anche termini che corrispondono alla traduzione della parola in altre lingue come inglese, francese, giapponese, etc. (per alcune parole si arriva anche ad oltre 100 traduzioni)
Nel caso di termini che presentano molteplici significati, questi vengono raggruppati in gruppi, permettendo di scegliere tra un significato e l’altro.

Storm Per esempio, se inserite il termine: “bufera” nel campo di ricerca verranno restituiti i seguenti risultati: “bufera OR storm OR bourrasque OR orage OR remue-ménage OR tempête OR tourmente“. Come vedete è possibile trovare sia la traduzione che alcuni sinonimi, cosa che ai fini della ricerca per immagini è una cosa molto vantaggiosa!
E’ facile, quindi, dedurre che ora la ricerca per immagini risulterà sicuramente più fruttuosa, come potete vedere da questa ricerca.

In effetti, questo, non è altro che il metodo automatico che adottavo anche io quando ero alla ricerca di una immagine con con un certo contenuto: scrivevo la parola in italiano e poi in inglese. Ma con PanImages non occorre sapere le lingue ed è possibile spaziare fino ad un centinaio dio lingue disponibili.

Inoltre, come vuole qualsiasi servizio web 2.0 user generated content, ciascun termine inserito è stato inserito dall’utente: infatti, senza alcuna registrazione e, per ora, senza alcuna moderazione, è sufficiente introdurre le traduzioni mancanti delle parole.

Tag:flickr, foto, Google, Web 2.0
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Set 2 2007

Il GeoWeb: come gli utenti si sono trasformati in cartografi

Posted by Antonio Troise
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Cartografo Ultimamente, come conseguenza della guerra tra i motori di ricerca, sono nati decine di servizi di mappatura tali da permettere, anche a chi ha capacità tecniche modeste, di fare ciò che in passato potevano fare solo i cartografi professionisti. Infatti, oggi, in rete, con Google Maps e Google Earth, tra i più importanti, tutti possono essere di fatto dei cartografi in grado di disegnare mappe digitali commentate da testi, immagini, colonne sonore o video e contribuendo a trasformare il web in un mezzo di informazione in cui le carte geografiche svolgeranno un ruolo sempre più importante nel reperimento delle informazioni.

Nel complesso, queste piantine assomigliano un po’ a Wikipedia, perché sono create con il contributo di milioni di persone, ed è per questo che si parla di GeoWeb.

Lo scorso aprile Google ha inaugurato My Maps, che semplifica la creazione di carte personalizzate. Da allora sono state create oltre quattro milioni di piantine con le quali è possibile trovare qualunque cosa; un milione di queste con un programma Microsoft chiamato Collections; 40.000 grazie a Platial, una nuova piattaforma per blogger itineranti che vogliono mostrare sulle mappe di Google Maps le tappe dei loro viaggi o semplicemente i luoghi in cui vivono.

Motion Based, sito della Garmin, azienda di navigatori satellitari, consente di caricare i dati che l’utente raccoglie mentre si muove con un GPS. Su Flickr, servizio dedicato alla condivisione di immagini fotografiche, gli utenti hanno “geo- etichettato” 25 milioni di fotografie, fornendo dati relativi alle città che possono essere riprodotte su una carta o visualizzate in 3D.

[via repubblica]

Tag:flickr, garmin, geoweb, google_earth, google_maps, mappe, platial
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Lug 30 2007

I dilettanti della fotografia con i microstock mettono in crisi le grandi agenzie di stock photography come Corbis e Getty Images

Posted by Antonio Troise
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Stock Images Fotoamatori contro professionist: il popolo di internet fa tremare un altro mercato. E’ quello della stock photography, la linfa che alimenta il commercio d’immagini d’archivio, foto storiche e scatti generici al servizio di pubblicitari e case editrici, per un giro d’affari di oltre 2 miliardi di dollari l’anno.

Il successo delle comunità online per appassionati di fotografia digitale, prima fra tutte Flickr.com, controllata da Yahoo!, ha stimolato infatti la nascita di un nuovo tipo di siti, i cosiddetti portali del microstock, che fanno leva su dilettanti e semi professionisti per offrire concorrenza a prezzi stracciati. Il fenomeno cresce tanto rapidamente che ha già messo in allarme le più potenti agenzie fotografiche mondiali, perché il differenziale di prezzo è abissale: 200 dollari in media per un’immagine d’archivio tradizionale contro 1-2 dollari sui siti di microstock.

Il paradosso della situazione è che nel corso dell’ultimo decennio il settore della fotografia di stock è già passato attraverso una dolorosa rivoluzione: il consolidamento di centinaia di piccole agenzie in una manciata di colossi multinazionali. Getty Images, fondato da Mark Getty, uno dei rampolli della mitica famiglia di petrolieri americani, è il numero uno, con un fatturato di 807 milioni di dollari nel 2006. Corbis, di Bill Gates, nonostante un fatturato più modesto (251 milioni di dollari), vanta invece la collezione più vasta (oltre 100 milioni di immagini) ed è il marchio senza dubbio più celebre.

Questi golia, grazie alle risorse finanziarie, hanno messo il turbo alla conversione digitale del settore, trasformando i vecchi archivi in database elettronici, che possono essere setacciati con motori di ricerca specializzati, senza più bisogno di spedire avanti e indietro stampe e diapositive alla clientela.
All’efficienza dell’approccio tecnologico hanno poi unito grandi economie di scala. Corbis ha fatto incetta di immagini storiche, con un turbinio di acquisizioni che includono gli archivi americani Bettman, quelli della Sigma francese e della Zefa tedesca. Getty è cresciuta ancora più rapidamente, fino ad arrivare a controllare addirittura il 40% del mercato.

Eppure nonostante una realtà ai limiti dell’oligopolio, i risultati sono deludenti. Corbis, in 17 anni di attività, non ha generato un solo dollaro di profitto. Getty Images, società quotata in borsa, è invece in attivo, ma ha visto il valore del titolo crollare di oltre il 40% in un anno.

Ed è qui che entrano in gioco i David del microstock: società come Fotolia, Dreamstime, Shutterstock, più dozzine di concorrenti minori.
La strategia che hanno in comune è quella di non spendere un soldo per acquistare diritti esclusivi o creare foto ex novo, puntando invece a commercializzare un oceano di immagini fornite dal pubblico (foto che gli autori stessi caricano sui siti), grazie a sistemi di ricerca e compravendita online.

La reazione dei grandi la dice lunga: Getty Images ha comprato l’anno scorso iStockPhoto, assicurandosi una posizione di rilievo sul mercato del microstock. Corbis ha invece appena annunciato un avvicendamento al vertice: il nuovo amministratore Gary Shenk, in una dichiarazione, ha prontamente ammesso: “Sulle pagine internet di Flickr ci sono cose più innovative che alla Corbis o alla Getty!”

[via L’Espresso 21 Giugno 2007]

Tag:corbis, flickr, foto, microstock, stock-photography
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Giu 19 2007

Flickr e Youtube finalmente localizzati in italiano, ma l’Italia non ha un dominio di secondo livello per Youtube. Nota di rammarico per il video di presentazione: per Youtube siamo solo spaghetti e mafia?

Posted by Antonio Troise
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E’ singolare la coincidenza che vede comparire, a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, le notizie che Flickr e Youtube sono, finalmente, anche in italiano.

Flickr in italiano

Il 12 Giugno 2007 il nuovo blog italiano di Flickr, dava la notizia che da quel giorno Flickr parlava altre sette lingue: italiano, francese, tedesco, coreano, portoghese, spagnolo e cinese tradizionale.

Il passo è stato necessario per rendere Flickr una vera e propria community globale di foto e persone, visto che non si rivolge solo agli utenti di lingua inglese, ma a tutto il mondo! Ovviamente la differenza di lingua non cambierà in nessun modo i contenuti di Flickr, che continueranno a fondarsi su un unico sistema, un solo database e anche su una sola community.

Il link di Flickr è rimasto sempre lo stesso (www.flickr.com), mentre per cambiare lingua basta cliccare su uno dei link presenti nel footer in fondo ad ogni pagina. La lingua che selezionerete sarà memorizzata dal sistema e durante le visite successive non dovrete ripetere la scelta perché avverrà automaticamente.

Oltre al sito, saranno disponibili in diverse lingue il Blog di Flickr, il Forum, l’Aiuto via email, l’uploader per Windows (per Mac sarà disponibile a breve) e un tool per gli amministratori dei gruppi, con cui sarà possibile tradurre in diverse lingue le descrizioni dei gruppi stessi.

Youtube in italiano

Oggi, 19 Giugno 2007, il blog internazionale di Youtube ha dato la notizia che il portale di video più famoso al mondo era disponibile in altre 9 lingue (Brasile, Francia, Irlanda, Italia, Giappone, Olanda, Polonia, Spagna e Inghilterra). In particolare è stato completamente tradotto in italiano e l’homepage è stata localizzata e i video messi in evidenza sono esclusivamente in italiano.

Al momento, inoltre, il blog non è stato ancora localizzato e, nonostante il link http://it.youtube.com/blog sia già funzionante, presenta però solo la sua versione inglese.

Per cambiare lingua è sufficiente cliccare sulla bandierina in alto a destra e selezionare la lingua desiderata. Oppure, nel caso dell’italiano, si può accedere direttamente a questo indirizzo: it.youtube.com.

Notate come a differenza delle altre localizzazioni (www.youtube.fr, www.youtube.ie, www.youtube.jp, www.youtube.nl, www.youtube.pl, www.youtube.es e www.youtube.co.uk), l’Italia è l’unica (insieme al Brasile: br.youtube.com) a non avere un dominio di secondo livello (br.youtube.com) perché appartiene ad un’altra società che lo detiene, probabilmente, solo a scopo di lucro nella speranza di riuscire a venderlo ad un prezzo altissimo.
Chissà se Youtube scenderà mai a compromessi.

Una nota di rammarico: il video di presentazione di Youtube in italiano è simpatico ma presenta la classica Italia che viene vista dagli stranieri e per noi italiani non è affatto lusinghiero: spaghetti e mafia. Infatti il video presenta una mucca che sta mangiando l’erba e le tirano un bel piattone di spaghetti per darle il benvenuto a Youtube Italia, con un sottofondo di musica suonata con uno scacciapensieri siciliano (paragone non velato con la mafia?).
Insomma, potevano fare di meglio.

Tag:Blog, flickr, Video, youtube
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Mag 23 2007

Nuovi mashup per Google Maps: Fisgonia per le Webcam, FlickrVision per Flickr e TwitterVision per Twitter

Posted by Antonio Troise
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Fisgonia Dopo che Google ha reso disponibile la creazione di mappe personalizzate e condivisibili con altri utenti con My Maps, sono nati moltissimi mashup collaborativi in grado di archiviare e pubblicare location e itinerari personalizzati, anche con video e contenuti aggiuntivi!
Tra questi servizi ne ho scelti tre tra i più importanti e famosi emersi in queste ultime settimane dalla blogosfera: Fisgonia, TwitterVision e FlickrVision.

Fisgonia

Uno tra quelli maggiormente riusciti è sicuramente Fisgonia, un servizio web 2.0 spagnolo, che consente, tramite Google Maps, di vedere le immagini di molte webcams distribuite su tutto il globo.
Il sito, disponibile in versione inglese e spagnolo, mentre le webcam sono indicizzate per categorie: città, spiagge, natura, animali, località sciistiche, trasporti ferroviari, traffico autostradale, osservatori, università, uffici, attività commerciali,.

Selezionando una o più categorie, è possibile vedere un icona colorata posizionarsi sulla località di appartenenza e scorrendo la mappa è possibile realizzare un vero e proprio giro del mondo.
E’ anche possibile tentare una ricerca per tag, grazie alla comoda tag cloud.
Fisgonia è un progetto aperto a tutti ed è possibile aggiungere liberamente altre località in modo da incrementare il numero di webcam presenti.

TwitterVision & FlickrVision

Altri due mashup che hanno una mente comune, David Troy, sono: TwitterVision e FlickrVision, che non solo effettuano mashup tra foto in un caso, testo nell’altro e le immancabili mappe, ma attribuiscono un luogo fisico visualizzabile nel mappamondo a un elemento normalmente relegato a un utente.

L’utilizzo che abitualmente facciamo di piattaforme come Twitter o Flickr viene amplificato da queste due nuove piattaforme visive, in modo da non limitarci ai nostri “amici” ma espandiamo i nostri orizzonti al mondo intero, guardando foto provenienti dalle isole di Tonga e leggendo infiniti messaggi di asiatici in inglese, condividendo, così, il proprio patrimonio intellettuale, di fatto, con tutto il mondo, caratteristica, questa, derivata direttamente dalla elevata socialità propria degli strumenti web 2.0.
La geo-localizzazione in rete è un elemento che agli occhi dei più distratti potrebbe apparire superflua, ma in realtà cambia totalmente la percezione degli elementi online e l’approccio dell’utente, oltre che la sua esperienza di navigazione.

Così su FlickrVision avremo, quindi, le foto appena caricate su Flickr che vengono visualizzate e posizionate sulla mappa del mondo. E’ sufficiente posizionarsi sulla foto visualizzata nella ormai classica nuvoletta per ottenerne una anteprima di maggiori dimensioni, mentre il link vi permetterà di raggiungere la pagina di Flickr dell’utente che ha postato la foto.

Con Twittervision, invece, ottimo mashup tra Twitter e Google Maps, siamo in grado di visualizzare i messaggi che vengono inviati dagli utenti Twitter di tutto il mondo.
Tramite la Twittermap potrete cercare un utente sulla mappa, mentre la Twittervision vi mostrerà in tempo reale, o quasi, i nuovi messaggi in una bella nuvoletta stile fumetto, posizionata sul luogo da dove proviene il messaggio.

[via maestroalberto, taodomichi, downloadblog, downloadblog e oneweb20]

Tag:flickr, google_maps, mashup, twitter, webcam
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Mag 17 2007

Twitter è sempre offline: perché allora non usiamo Jaiku, il suo clone evoluto? Ecco tutte le caratteristiche e i tool di Jaiku

Posted by Antonio Troise
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Jaiku Questa per ora è solo una provocazione ma dopo l’aumento del downtime di Twitter di questi giorni, comincio a pensare che magari si potrebbe iniziare a migrare verso un’altra piattaforma di microblogging. Dopo Twitter e Tumblr, è nato il finlandese Jaiku.

Io mi sono iscritto oggi e devo dire che sono rimasto favorevolmente impressionato: questa è la mia homepage Jaiku. Se qualcuno volesse inserirmi tra i suoi contatti ne sarò ben lieto!

Mi chiedo, però, se anche su Jaiku vige la regola di dover scrivere in terza persona!

Le caratteristiche di Jaiku
La struttura base di Jaiku è simile a quella di Twitter, ovvero un sistema di micromessaggi che offre un ibrido tra la notificazione del proprio status online e il live blogging.
A tutto questo sono state aggiunte diverse funzionalità e maggiori opzioni per la condivisione dei contenuti.

Jaiku Inizialmente rivolto ai dispositivi mobili, Jaiku offre un set di funzionalità molto avanzate, sia sul fronte della pubblicazione (postare nuovi messaggi, aggiungere icone, personalizzare lo sfondo, generare un badge per il blog) che della socializzazione (crearsi una lista di amici, scorrere gli ultimi aggiornamenti, commentarli, visualizzare la disponibilità, il posto in cui si trovano e il calendario di eventi).

Un’interfaccia pulita permette di gestire l’account anche dal cellulare (solo Nokia per il momento, perché la società Finlandese ha messo a punto un applicativo Symbian, a differenza di Twitter che supporta tutti i modelli) e così condividere in maniera più dinamica i propri spostamenti e aggiornamenti.

Le principali novità rispetto a Twitter sono la presenza di:

    –

  • uno strumento per l’aggiunta dei feed Rss che permette la pubblicazione di informazioni esterne, come, per esempio, il meteo, le notizie, i post di un blog, le ultime foto caricate su Flickr (cosa possibile anche su Twitter, ma bisogna scaricare un tool esterno);
  • –

  • una opzione per personalizzare la lista di utenti e creare gruppi differenziati (amici, parenti, colleghi) o tematici.

Jaiku Come afferma Tommaso, Twitter ha nella semplicità la sua più grande virtù e la sua più grande debolezza.
Una delle più grosse mancanze di Twitter sembrano essere i commenti. Si assiste così ad una serie di interventi in cui le persone utilizzano Twitter come un IM; in questo modo non è facile trovare una serie di messaggi che fino a poco tempo fa sarebbero stati privati, o comunque utilizzati in una conversazione uno a uno.
Jaiku, invece, forte della sua esperienza ha messo appunto alcune accortezze di indubbia utilità, come la messa in successione automatica dei messaggi di reply. Ovvero, permette, ad esempio, di commentare un messaggio all’interno del post originale così se si vuole seguire una conversazione è perché si sceglie di farlo ed ho la possibilità di rileggere tutto dall’inizio.

Jaiku Tools

  • Per chi non riuscisse a scegliere tra Twitter e Jaiku, esiste un sito TwitKu che permette di monitorare entrambi gli account su una sola pagina!
  • Oppure potrete sempre usare Nitwit una desktop application Cross platform per Linux, Windows and OS X.
  • Mentre se siete alla ricerca di client, allora vi posso suggerire il client per Windows Jay-Q e quelli per MaxOsX Juhu e Jaiku OS X widget.
  • Interessante anche la possibilità di integrare Jaiku nella vostra homepage di iGoogle con Jaiku gadgetiGoogle.
  • Per postare dal proprio client IM (AIM, MSN, GTalk/Jabber, and Yahoo) potete provare IMified e Anothr.
  • Jaiku Command Line utility vi permetterà di sentirvi un vero geek perché potrete postare su Jaiku direttamente da riga di comando.
  • Infine potete installare un plugin WordPress per Jaiku che vi permetterà sia di visualizzare gli ultimi micropost che di inserirne altri direttamente dal vostro blog.

[via mashable]

Il futuro di Jaiku
Nonostante Jaiku, sulla carta, abbia caratteristiche migliori, resta il problema del vantaggio acquisito da Twitter in questo suo primo anno di vita. A cominciare dalla base d’utenza, Jaiku sembra avere 40.000 iscritti mentre Twitter 60.000 iscritti che aggiornano il proprio stato in media tre volte al giorno (per amor di statistica, Tumblr dichiara di avere 50.000 iscritti che scrivono 10.000 post all’ora, con 250.000 visitatori)

Come è noto, nell’era del web 2.0, è il numero di partecipanti a contare rispetto all’offerta di funzionalità avanzate. Quindi, forse, è ancora presto per capire quale sarà
la killer application del settore, anche perché – ancora una volta – la vera discriminante sarà il word-of-mouth e l’effetto-network che si innescherà tra gli utenti.

Tag:flickr, jaiku, tumblr, twitter, Web 2.0
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Mar 30 2007

Yahoo! Mail offre spazio infinito ma in pratica è solo una trovata pubblicitaria

Posted by Antonio Troise
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La lotta contro Google è sempre serrata per Yahoo! e lo si vede bene quando partono iniziative dal pomposo titolo: “Spazio infinito per Yahoo! Mail”. La notizia ha fatto il giro della blogosfera in pochissimo tempo: in occasione del suo 10° compleanno, lo spazio, messo a disposizione per Yahoo! Mail, passerà gratuitamente (nel Maggio 2007) dall’attuale 1 Gigabyte ad infinito, ovvero senza limiti (ben oltre, quindi, i 2 GB di Microsoft HotMail o i 2,8 GB di Gmail.).

Poi, però, se ci fermiamo un attimo a riflettere e magari leggiamo meglio le note in piccolo, capiamo cosa ci sta davvero sotto: Yahoo! ha specificato che lo spazio infinito non potrà essere sfruttato, come nel caso di GMail (anche se nelle sue policy è scritta la stessa cosa ma per ora pare ancora permetterlo), come spazio di storage per file, pena la sospensione definitiva dell’account. Inoltre sarà assolutamente vietato con Yahoo Mail concedere il proprio spazio ad altri utenti, mentre la dimensione massima degli allegati, invece, dovrebbe rimanere invariata e mantenersi sui 10 MB.

Innanzitutto, alzi la mano (o scriva un commento…) chi ha mai esaurito lo spazio di 2,8 Gigabyte messo a disposizione da Gmail senza però utilizzarlo come un Drive Esterno.
E in effetti, è la stessa Yahoo! che ammette che, nella maggior parte dei casi, la loro utenza, mediamente, è molto al di sotto del GB di utilizzo (anche se poi stanno aumentando le dimensioni degli allegati). In effetti, anche se il servizio, al momento, conta sino ad ora ben 250 milioni di utenti all’attivo (posizionandosi come il più popolare servizio di posta elettronica basata sul Web), la scelta di Yahoo! potrebbe essere pericolosa se, all’improvviso, tutti quanti volessero usare al massimo lo spazio messo loro a disposizione (nonostante Yahoo! abbia dichiarato che è pronta ad investire sullo storage dato che i prezzi a riguardo si stanno abbassando).

In realtà tra tutti questi utenti, la possibilità di superare oltre 1 Giga di Mail a testa è molto bassa, anche perché il rischio di saturazione si riduce notevolmente se non è possibile inviare più di 10 MB per email. L’unico modo per inviare allegati molto grandi, sarebbe quello di effettuare lo split in più email per un attachment superiore ai 10 MB. Ma poi, l’estrazione dell’allegato, sarebbe più complicato dato che bisognerebbe effetturare il Join di tutti gli allegati: operazione semplice di per sè (a tal proposito può risultare utile HJSplit) ma sicuramente anche lunga e noiosa.
A questo punto, mandare per mail un video di 100 MB sarebbe molto scomodo e sicuramente la scelta migliore dovrebbe ricadere sull’uso di servizi di file sharing e hosting come Rapidshare o simili.
A chi può, quindi, servire tutto questo spazio se non lo si può sfruttare pienamente come si vuole?

Se poi ci mettiamo anche che, se si esclude il limite degli attachment, inviare grossi allegati per mail non è da tutti visto che le ADSL Flat a 4/20 MB non sono ancora una conquista comune, penso che Yahoo! possa dormire sonni tranquilli per parecchi anni, almeno finché la banda larga (magari su fibra) non sarà di dominio pubblico.

In definitiva, si tratta solo di una splendida operazione pubblicitaria che, dati i presupposti sopra annunciati, potrà essere facilmente emulata dagli altri agguerritissimi concorrenti come Microsoft (Hotmail) e Google (Gmail).

Per ora, l’unico servizio davvero interessante (che scopro via webnews), offerto da Yahoo! non è lo storage infinito ma, senza dubbio, Yahoo! Mail Web Service, un web service per Yahoo! Mail accessibile via SOAP o JSON-RPC. Durante il Yahoo! Hack Day, per esempio, è stata fatta vedere un esempio di connessione tra Yahoo! Mail e Flickr realizzato da Leah Culver: all’arrivo di una nuova e-mail, il service legge la linea dell’oggetto e recupera da Flickr una foto in tema con quanto scritto. Per una demo, guardate il video qui sotto:

Tag:email, flickr, gmail, hotmail, infinito, soap, storage, web-service, yahoo
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