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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Gen 11 2008

Inviare messaggi su Twitter e Jaiku attraverso la barra di ricerca di Firefox grazie all’uso degli OpenSearch Plugin

Posted by Antonio Troise
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Oramai esistono decine di risorse su internet che permettono di postare su Twitter e Jaiku in differenti modi: installando estensioni per Firefox, eseguendo client per Windows, Linux e Mac OS X oppure usando le tante applicazioni web che permettono di automatizzare gli inserimenti come dei veri e propri bot che possono prelevare le informazioni da siti web i feed rss.
Quello che voglio spiegare oggi è come rendersi indipendenti dalla piattaforma che si usa, creando dei plugin di ricerca per Firefox (chiamati OpenSearch Plugin) modificati in maniera tale da essere usati per postare, direttamente dalla barra di ricerca di Firefox, le vostre idee su Twitter e Jaiku. Nulla vieta, ovviamente di poter adattare questi script per qualsiasi altro sito web che disponga, condizione necessaria, un form che funzioni col metodo POST o GET!

OpenSearch Plugin: menu a tendina

Per iniziare a creare questi script, prenderò spunto da questo OpenSearch Plugin per poi mettere a disposizione il codice XML per creare i plugin desiderati.

I vantaggi

Il vantaggio di questo metodo è che non bisogna installare nulla sul proprio PC e non occorre registrarsi a nessun servizio web, visto che la barra di ricerca è presente di default di Firefox, che essendo multipiattaforma, è anche possibile ritrovarlo sul qualsiasi sistema operativo.

Il bello di questa soluzione è quello di poter sempre disporre di un form universale per qualsiasi servizio di microblogging e sempre in primo piano, qualunque sia la pagina web che state visitando.

Inoltre, sfruttando la funzionalità di questo browser, è possibile addirittura, postare in uno dei due servizi di microblogging, il testo selezionato di una pagina web, senza dover necessariamente prima copiarlo e poi incollarlo.

Per ultimo, il fatto di poter padroneggiare il codice sorgente (che altro non è che semplice XML) è un vantaggio indiscutibile a favore della sicurezza dei proprio dati personali.

L’unica nota di attenzione è che, perché i plugin di ricerca funzionino correttamente, occorre già essersi loggati almeno una volta sui rispettivi siti web di Twitter o Jaiku, ma non credo che questo costituisca un problema se siete assidui frequentatori di queste realtà web 2.0.

Tag:browser, firefox, jaiku, search-plugin, twitter, Web 2.0, Wordpress, Xml
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Dic 22 2007

IEPNGFix: come risolvere il problema della trasparenza delle PNG su Internet Explorer

Posted by Antonio Troise
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E’ noto a tutti che uno dei grandi problemi di Internet Explorer (dalla release 5.5 alla attuale 7) è quello di non riuscire a visualizzare correttamente la trasparenza presente nei file immagine di tipo PNG.
Per chi non lo sapesse il formato PNG (Portable Network Graphics) fu creato nel 1995 da un gruppo di autori indipendenti, dopo che nel 1994 il popolarissimo formato GIF iniziò ad avere problemi di brevetti. Superficialmente simile al GIF, in quanto è capace di immagazzinare immagini in modo lossless, non ha molte delle limitazioni tecniche del formato GIF: infatti, è in grado di memorizzare immagini in colori reali (mentre il GIF era limitato a 256 colori) e ha un canale dedicato per la trasparenza (layer alpha).
Purtroppo, nonostante tutti i maggiori programmi di grafica e di navigazione supportino correttamente questo formato grafico, l’unica eccezione è appunto Internet Explorer versione 5 e superiore. Infatti, anche nella più recente versione di Explorer, nonostante permetta la visualizzazione del formato PNG, il layer alfa è gestito male.

In particolare, IE dalla versione 5.5 alla 6 è infatti in grado di mostrare le PNG, ma non ha il supporto per la trasparenza variabile. Infatti IE5.5 e 6 riescono a leggere queste immagini senza trasparenza o con trasparenza binaria (se quindi si presentano a 8bit) ma per le immagini con trasparenza variabile, non esisteva ancora una piena compatibilità, mostrando un antiestitico colore grigio.
Questo, almeno apparentemente, sino all’avvento di IE7.

PNG alpha layer IE7

Per quanto riguarda IE7, quindi, nonostante si dica che sia stato pienamente supportato il formato PNG, dopo alcuni test si è scoperto che IE7 tratta i PNG (ad 8 bit o 24) in modo differente dagli altri browser come FireFox e Opera, creando un ennesimo antiestetico effetto di taglio su un’immagine PNG usata come sfondo in repeat-x, mentre solo FireFox rende perfettamente lo stacco.
Eccone un esempio:

IE7: PNG before and after

Questa è una cosa che molti webmaster e webdesigner devono tenere conto: io personalmente, quando ho sviluppato il template di questo sito, avevo usato delle iconcine png con lo sfondo trasparente, ma quando ho fatto il test di visualizzazione su Explorer, mi sono accorto che ognuna di esse era contornata da uno sfondo grigio chiaro e sono stato, quindi, costretto a convertirle in GIF, perdendo una inevitabile fetta di colori.

Se molti, preferiscono professare il motto “abbandonate explorer” è anche vero che, dati alla mano, è ancora il browser più usato al mondo (ovviamente solo perché preinstallato sul sistema operativo più diffuso al mondo) e quindi occorre considerare fix che possano permettere la corretta visualizzazione della trasparenza delle immagini in PNG.

Nel tempo molti si sono cimentati nella soluzione definitiva lato server, in attesa che Microsoft risolva il problema a monte, ovvero, semplicemente, ripristinando la corretta visualizzazione del layer alpha da parte dell’engine di rendering di IE. Tra queste posso citare articoli come PNG in Explorer 6, PNG Behavior, Cross-browser semi-transparent backgrounds e The PNG problem in Windows Internet Explorer

Per molti, però, la soluzione migliore per poter utilizzare le PNG con trasparenza anche con Internet Explorer, consiste nell’usare IEPNGFix (qui trovate la demo, mentre qui potrete scaricare il pacchetto zip).

Per attivarlo sul proprio sito basterà copiare questo file htc, e questo file blank.gif nella vostra cartella di lavoro e, quindi, inserire nel vostro foglio di stile questa riga di codice css (comprensivo di commenti condizionali al fine di garantire la validazione del css):

Soluzioni lato client si possono trovare anche qui dove, usando Multiple IE su Windows XP, si consiglia di copiare due file dll (dxtmsft.dll e dxtrans.dll) nella cartella “C:\WINDOWS\ServicePackFiles\i386“.

Ora che avete finalmente risolto l’annoso problema della trasparenza del PNG su IE, potete godervi la lettura di questo interessante articolo di Digital Web Magazine, Creative Use of PNG Transparency in Web Design, che spiega come far uso sapientemente delle partially transparent implementabili sulle immagini PNG per creare suggestivi effetti sul proprio sito.

Tag:browser, firefox, ie, ie7, microsoft, png, Windows
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Dic 3 2007

Quote di mercato di Novembre 2007: record storico per Mac OS X e iPhone

Posted by Antonio Troise
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Net Applications ha pubblicato il suo consueto report mensile sulle quote di mercato dei sistemi operativi e dei browser, analizzando il traffico Web in entrata verso un “panel” di siti Internet.
Ecco i dati del traffico Internet più interessanti del mese di Novembre, che, forse prevedibilmente, confermano la crescita delle quote di mercato di Apple sia in termini di utilizzo di Safari che del sistema operativo.

  • Mac OS X nelle sue due versioni, quella per Intel e quella per PowerPc, ha raggiunto una quota di mercato record per la sua storia: un 6,81% che deriva dal 3,59% dei Mac Intel e dal 3,22% dei “vecchi” Mac PowerPC. Si consideri che, sempre secondo i dati di Net Applications, un mese fa i Mac generavano il 6,56 per cento del traffico Internet, mentre il suo ultimo record risaliva al 6,63% dello scorso settembre.
    Il valore potrebbe essere un po’ più elevato se gli aggiungessimo anche il traffico Web generato dall’iPhone (0,09%) e dall’iPod (0,01%).
  • Tra i browser le prima due posizioni sono occupate dal sempre inossidabile Internet Explorer, al 77,35%, e da Firefox, a quota 16,01%. Nonostante sia ancora distante da Firefox e Internet Explorer, Safari mantiene saldamente la terza posizione accaparrandosi il 5,14% dell’intera torta del web browsing. Si tratta del massimo storico raggiunto dal navigatore di Cupertino, probabilmente ottenuto grazie alla diffusione dell’iPhone, di iPod touch, al lancio della versione per Windows e al lancio di Leopard.
    Dietro Safari c’è Opera: il browser norvegese racimola solo il 0,65%. Chiude la Top 5 la vecchia gloria Netscape, allo 0,60%.
  • Fra tanti record, a farne le spese è Windows che è al suo minimo storico con il 92,42%, percentuale che rimane, comunque, sempre più che rassicurante.
  • Aldilà del solito dominio globale di Windows XP, il dato che più salta all’occhio è il risultato ottenuto dall’iPhone: il cellulare di Cupertino, in pochissimi mesi dal debutto, ha già raggiunto ben lo 0,09%, superando da solo la totalità dei dispositivi mobili dotati di Windows Mobile, fermo a 0,06%.
    Una traguardo considerevole se pensiamo che l’iPhone è sul mercato solo dalla fine del giugno 2007, mentre Windows Mobile è presente sugli apparati mobili da molti anni.

[via macitynet, macitynet, macworld]

Tag:browser, explorer safari, firefox, iPhone, Mac os x, Windows
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Dic 3 2007

CustomizeGoogle: personalizzare Google su Firefox con la paginazione senza pagine per avere una sorta di scrolling infinito

Posted by Antonio Troise
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Pagination Sembra un gioco di parole ma dovete sapere che, ultimamente sta andando molto in voga una modalità di interazione introdotte su software o applicazioni web come la pageless pagination (paginazione senza pagine, appunto). Per capirci è quella che potete vedere in azione su Google Reader, ma anche su dZone e nella sezione di ricerca immagini di MSN Live Search, in presenza di una lunga lista di item non letti o di link da visualizzare.
Il contenuto, infatti, viene caricato e svelato a poco a poco man mano che scorrendo la pagina ci avviciniamo verso il fondo, in una sorta di scrolling infinito della pagina.
Indubbiamente l’idea della pageless pagination è molto comoda e funzionale, anche se taluni riscontrano, inevitabilmente su sistemi un po’ datati o comunque con poca memoria, rallentamenti dovuti alla saturazione delle risorse di sistema, dato che restano caricati anche le vecchie entries.

Se volete riprodurre lo stesso effetto anche mentre cercate su Google, allora dovete installare CustomizeGoogle, un’estensione per Mozilla Firefox che modifica l’esperienza di navigazione dell’utente su Google. Oltre a rimuovere la pubblicità e a filtrare i siti spam dalle SERP, CustomizeGoogle consente anche di mostrare tutti i risultati di Google in un’unica pagina, con un vero e proprio di scrolling infinito della pagina.
In tal modo la navigazione risulta essere più veloce e fluida e non dovete più preoccuparvi di cambiare di pagina in pagina o di aumentare il numero di link visualizzabili per pagina, al massimo comunque 100, dalle Preferenze di Google. Qui è possibile scaricare la versione italiana dell’estensione.

Tag:estensione, firefox, Google
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Nov 14 2007

Ezmo: la rivoluzione gratuita e legale dello sharing musicale senza limiti di spazio e dello streaming audio ovunque ci si trovi

Posted by Antonio Troise
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Ezmo Tempo fa recensii 21 siti Social Music Online, ma tra questi però ve ne è da aggiungere uno che è nato recentemente: si chiama Ezmo ed è un portale creato in Norvegia che permette di ascoltare la propria musica preferita ovunque vi sia un collegamento a internet, il tutto gratuitamente e legalmente!
Ezmo è l’ultima frontiera della social music e rivoluziona il concetto di fruizione della musica via web.

A tal proposito mi piace ricordare che fino a qualche anno fa era possibile ottenere questo genere di servizio usando un hack per Gmail: in pratica, sfruttando il servizio Gmail Audio Player, integrato nella poste elettronica di Gmail, combinato con la comoda estensione per Firefox, Gmail Space, era possibile archiviare qualche giga di musica etichettabile e fruibile abbastanza facilmente.

Le caratteristiche del servizio

Ezmo Homepage Tornando ad Ezmo, chi si registra (da qualche giorno è disponibile anche in italiano) ha a disposizione uno spazio web illimitato dove caricare i propri brani musicali (.mp3, .wma, .ogg, .m4a, .aac) per ascoltarli in streaming da qualsiasi luogo e, al contempo, di condividerli con quelli di almeno altri dieci amici, in perfetta logica web 2.0. L’accesso per ora è possibile solo attraverso qualsiasi browser che supporta Adobe Flash Player ma dal 2008 le stesse funzionalità saranno disponibili anche su alcuni modelli di telefono cellulare (credo che forse si parli di modelli compatibili con Adobe Flash Lite 3)

Il primo sharing legale di file mp3

I gestori di Ezmo garantiscono che questa modalità di sharing “tra amici” non ha niente a che vedere con i sistemi di scambio di file in peer-to-peer, sia dal punto di vista della legalità dell’operazione che del “danno” eventualmente arrecabile al mercato discografico.
Infatti, Ezmo non consente il download dei file musicali, ma, secondo lo stile delle social network, è tuttavia possibile condividere la propria libreria musicale con fino a 10 amici, sempre tramite streaming.

A conferma di ciò sembra che alcune delle più grosse major musicali stanno trattando con il portale norvegese per poter avere, in futuro, la possibilità di “vendere” i propri brani sul sito per permettere agli utenti di aggiungerli alla propria playlist.

Dal lancio, lo scorso giugno, dice la nota, Ezmo ha registrato l’upload di oltre 3 milioni di brani. Ezmo ha 11 dipendenti e ha sede a Oslo, in Norvegia, ed è una sussidiaria interamente posseduta di Fast Search & Transfer, azienda specializzata in tecnologia di search.

Come funziona il sito di Ezmo

Music Uploader Ezmo è semplice da usare ed è gratis. Per registrarsi bastano pochi secondi e una volta entrati, si nota subito una interfaccia molto intuitiva e customizzabile. Oltre alla recente localizzazione in italiano dell’intero portale, si nota che l’upload della musica è estremamente semplice e guidato da un software (Music Uploader) installabile sul proprio pc. In alternativa possiamo caricare manualmente ogni singolo file audio, senza effettuare installazioni.
Il “Music Uploader” permette l’aggiunta di intere cartelle con un solo clic, oppure l’interfacciamento con player noti quali Winamp, iTunes e Windows Media Player.

Dal pannello associato al nostro profilo possiamo cambiare lo sfondo della testata, condividere la nostra libreria musicale con 10 amici e segnalare tramite audioscrobbling la musica in ascolto al famoso servizio di social music chiamato last.fm.

Quindi si può notare che tutti i file mp3 importati sono divisi per Autore e per Album, ovviamente se sono stati caricati correttamente i tag: se così non fosse è possibile modificarli da interfaccia web. E’ infine disponibile anche la possibilità di creare le proprie strong>Playlist.

La qualità audio è ottima per un servizio in streaming, e va dai 100 ai 128 kbps.

Conclusione

Insomma, vi consiglio di provarlo e, anche se Ezmo deve sottostare alla critica lentezza dell’upload delle adsl italiane, sembra quasi di stare davanti ad una versione light e online di iTunes.

Tag:ezmo, firefox, gmail, Google, mp3, Musica, social_music, streaming
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Set 22 2007

Come scrivere rapidamente la E maiuscola accentata su Windows, Linux, Mac OS X, Firefox e Thunderbird e la ragione per cui le lettere accentate maiuscole sono così rare

Posted by Antonio Troise
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abcTajpu Dopo l’articolo sulla Combinazione di tasti per scrivere la tilde e le parentesi graffe su Windows, Linux e Mac OS X, ho preso spunto da un commento per estendere l’argomento su come scrivere rapidamente la E maiuscola accentata.

Come è noto per qualsiasi utente Windows, quando si deve scrivere una E maiuscola accentata (di solito la più usata è quella con accento grave), ma più in generale una qualsiasi vocale maiuscola accentata, diventa davvero una impresa, perché non esiste un metodo veloce.

Se su Linux è sufficiente tenere attivo il tasto BLOCK MAIUSC e premere la la lettera “è” (CAPS LOCK + è), per ottenere in automatico la lettera maiuscola corrispondente, mentre su Mac OS X, basta, invece, usare la combinazione di tasti “Alt Maiuscolo e“, e in codice html si può scrivere: È oppure È, per Windows il discorso si complica. Infatti l’unico modo è tenere in mente i corrispondenti codici ASCII e nel caso della È occorre premere ALT+0200 (del tastierino numerico).

Per chi, però, di solito usa Word, sa bene che se la la lettera accentata è preceduta da un punto, l’applicativo automaticamente converte la vocale in maiuscolo. Altrimenti, se dovete forzatamente convertire una lettera nella corrispondente maiuscola accentata, basta digitare la vocale minuscola e subito dopo premere contemporaneamente i tasti Shift + F3 (Maiusc + F3); il discorso funziona egualmente se si seleziona la lettera.

Ora, non tutti quando scriviamo usiamo Word, per cui queste soluzioni sono parziali e non accontentano di certo l’utilizzatore di PC più smaliziato. In particolare, per voi blogger, vorrei consigliare un’interessante estensione per Firefox e Thundirbird: abcTajpu.
Una volta installata, è possibile trovare, nel menu contestuale di qualsiasi campo di testo (quindi anche nell’area dove scrivete i vostri post quotidiani) la voce abcTajpu, da cui è possibile accedere ad una esauriente lista di lettere accentate, ma anche caratteri speciali, come lettere accentate o dieresi, caratteri ebraici, arabi o in sanscrito, ma anche tutti quei simboli grafici come ©, ≈, µ etc.
Interessante la funzionalità di conversione del testo selezionato in maiuscolo o minuscolo e nella codifica ROT13.
Inoltre, per i patiti delle shortcuts, dalle opzioni di configurazione è possibile configurare il comportamento dei tasti F1 fino all’F10 per avere a portata di mano gli accenti che usate più di frequente.

Maggiori spiegazioni le trovate sull’homepage dell’autore, ma di certo ora scrivere una lettera in tedesco o arabo, o scrivere in italiano corretto (magari anche con una tastiera inglese che di accenti non ne ha neanche l’ombra) sarà molto più semplice.

Per terminare il discorso vorrei riportare la spiegazione di Maurizio Pistone sul motivo del perché vi sia tutta questa incuria sulle lettere accentate maiuscole:

C’è un’altra ragione, di tipo estetico. La nostra scrittura – tanto a mano, quanto, e più, a stampa – ha una doppia origine. Le lettere minuscole nascono nel IX secolo dalla cosiddetta minuscola carolingia, subiscono varie trasformazioni, danno origine alla cosiddetta scrittura “gotica” (quella tutta a spigoli, che con i Goti non c’entra per nulla) per poi ridiventare arrotondate in età rinascimentale. Nel ‘500 da questa grafia a mano i primi tipografi, come il parigino Claude Garamond, trassero i caratteri minuscoli che, sostanzialmente, ancora adesso usiamo. Invece le lettere maiuscole riproducono quasi immutate le lettere dell’epigrafia monumentale romana. Naturalmente sono lettere nate senza accenti (e senza la W e la Y, ovviamente; ed anche senza la U, che si scriveva V); sono soprattutto lettere costruite secondo un ideale geometrico, che tende ad un’altezza uguale e ad una larghezza omogenea. L’uso di accenti (ma anche dell’apostrofo, e di tutti i segni di interpunzione) turba quest’armonia; e quindi è comprensibile se molti, per soddisfare l’occhio, tendano ad evitare i (pochi) accenti richiesti dalla lingua italiana.

UPDATE: Esiste un altro software freeware per Windows che permette di avere sempre sottomano e indipentemente dal browser o applicativo usato, la lista dei caratteri speciali. Si chiama Special Character Menus (scaricabile direttamente da qui) e non richiede alcuna installazione; quando è attivo, è sufficiente cliccare Windows+C per richiamare il menu di lettere speciali, che verranno inserite nei vostri testi mediante il semplice click del mouse.

UPDATE 2: Cicciokun in un suo post ci spiega come fare anche gli altri segni diacritici con le altre lettere che li supportano (À,É,Î,Õ,Ü…).

Tag:accenti, caratteri, firefox, Linux, Mac os x, tastiera, thunderbird, Windows
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Set 14 2007

Firefox sempre più in alto ma l’Italia non è in linea con il resto d’Europa ed è alla posizione 27 su 32 paesi analizzati

Posted by Antonio Troise
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Secondo un recente studio della società francese XiTi Monitor, gli utilizzatori in Europa del «panda rosso» (vedi qui per non bisogna confonderlo con la traduzione letterale di «volpe di fuoco») rappresentano il 28% dei naviganti, guadagnando quasi 7 punti in un anno, e avanzano in tutti i 32 paesi oggetto dello studio. Ma, se Slovenia e Finlandia si dimostrano più sensibili al fascino del browser open-source, sfiorando una quota di diffusione del 50%, purtroppo Italia, Spagna e Olanda appaiono paesi molto più conservatori. In particolare nel nostra Bel Paese gli utenti che hanno sposato la causa di Mozilla sono il 18,3% (sestultimo paese dei 32 analizzati), dato comunque in crescita di 2,8 punti rispetto a marzo 2007.

Intanto il Firefox, ha appena festeggiato i 400 milioni di download, confermandosi come secondo browser più utilizzato al mondo, e continuando a erodere a Internet Explorer, prodotto da Microsoft, significative quote di mercato. Giunto alla seconda versione, la roadmap prevede il rilascio della terza (nome in codice “Gran Paradiso”) per il prossimo Novembre e della quarta nel 2008.

Se analizziamo, però, il trend di crescita del browser Open Source, si può rimanere sbalorditi. Nato nel Novembre 2004 dalle macerie di Netscape con la costituzione della Fondazione che ne gestisce la distribuzione e lo sviluppo (ma rimanendo fedele al modello open-source), ad Aprile 2005 faceva già registrare 50 milioni di download. Per raggiungere i 100 in Ottobre dello stesso anno, i 200 nell’Agosto 2006, e quindi raddoppiare ancora nel giro di un anno.

In ogni caso, il numero di download non riflette il numero totale di installazione, né soprattutto quello degli utenti. Ma non comprende nemmeno le versioni scaricate non dal sito ufficiale, e quelle diffuse attraverso altri canali, per esempio le distribuzioni linux o le riviste di settore.

Insomma, si può certo dire che, in definitiva, questi dati sono molto più apprezzabile alla luce del fatto che, quando Firefox intraprese la sua sfida con la tecnica dell’Open Source, si riteneva impensabile che avrebbe rappresentato una valida alternativa al browser di Microsoft.

Tag:firefox
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Ago 25 2007

OneClick Installer: installare temi e plugin per WordPress con un solo click del mouse da Firefox

Posted by Antonio Troise
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Ho trovato molto utile un’estensione per Firefox dedicata a tutti coloro che usano WordPress e sono soliti provare temi e plugin per questa piattaforma di blogging: si chiama OneClick Installer. In pratica, una volta installata questa estensione su Firefox e il relativo plugin per WordPress OneClick, è possibile caricare via upload http (sfruttando il plugin per WordPress) ma letteralmente con un solo click, temi e plugin per WordPress direttamente dal browser al proprio blog in maniera del tutto trasparente.

Il vantaggio è immediato: basta andare su qualsiasi sito (dalla WordPress plugin directory alla sezione temi di WordPress fino al sito personale del programmatore che mette a disposizione i propri plugin o temi) e cliccando da Firefox col tasto destro del mouse su un link di un plugin o di un tema (anche zippato grazie alle PclZip library, una libreria che offre funzioni di compressione ed estrazione di archivi zip da php), questo verrà immediatamente scaricato sul proprio blog.

Installare temi e plugin per WordPress, quindi, sarà sempre più facile sopratutto per coloro che, stando dietro un firewall aziendale, non possono accedere via ftp al proprio sito.

Ovviamente la sua attivazione viene lasciata all’amministratore e deve essere fatta manualmente.

Qui è possibile trovare un manuale esaustivo di OneClick.

Tag:estensione, firefox, Php, Plugin, Wordpress, zip
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Ago 9 2007

FaviconizeTab: risparmia oltre il 50% dello spazio sulla barra delle schede di Firefox!

Posted by Antonio Troise
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FaviconizeTab Dopo una segnalazione di Boliboop ho installato FaviconizeTab, un’estensione per il browser Mozilla Firefox, che permette di ridurre le dimensioni dei tab in modo da visualizzare solo la favicon del sito relativo.

Per “faviconizzare” un tab è sufficiente cliccare col tasto destro del mouse sulla scheda e cliccare sulla voce del menu “FaviconizeTab” oppure abilitare nelle Preferenze dell’estensione FaviconizeTab (raggiungibile da Strumenti>Componenti aggiuntivi), la funzione Quick Faviconize scegliendo fra le combinazioni Alt+Click, Crtl+Click, Maiuscolo+Click e il doppio Click.
Sempre nella stessa maschera è presente un’altra funzione interessante: Auto Faviconize. Se attivata, permette di “faviconizzare” tutte le pagine web il cui l’URL (anche parziale) è elencato nel campo. Per esempio, se inseriamo un valore tipo “http://it.wikipedia.org/*” tutte le pagine che di wikipedia italiana verranno ridotte alle dimensioni di una favicon!

Io come soluzione estrema ho adottato quella di inserire nel campo suddetto solo l’asterisco: in questo modo tutte le tab aperte si riducono alle dimensioni della favicon, con un estremo guadagno di spazio! In questo momento di tutta la barra di Firefox dedicata ai tab, solo la metà è occupata dalle favicon, mentre prima era necessario scorrerle lateralmente!

Purtroppo non tutti i siti hanno l’abitudine di creare una favicon personalizzata e questo a tutto discapito della leggibilità: per cui è possibile avere o siti con una icona bianca (quella di default di firefox per indicare un sito che non ha favicon) oppure siti che hanno tutti la stessa favicon (come nel caso dei blog residenti nel network wordpress.com). Il mio consiglio, quindi, è quello di “faviconizzare” i siti che hanno un’icona personalizzata, altrimenti potrebbe essere controproducente la ricerca del sito.

La riduzione del tab ha come contro la scomparsa del tasto di chiusura del tab, ma questo, per molti, potrebbe anche risultare un vantaggio: quante volte, soprattutto a causa delle decine di schede che affollavano il mio browser, ho chiuso una scheda per errore! E se è vero che installando l’estensione Tab Mix Plus è possibile riaprire, con estrema semplicità e velocità, le ultime schede chiuse, è anche vero che se si chiude un tab con aperto, per esempio, la pagina di scrittura post di WordPress il lavoro di Tab Mix Plus risulta in parte vanificato perché perderei comuqnue il contenuto del articolo che stavo scrivendo (fortuna che le ultime versioni di WordPress eseguono il salvataggio automatico del post, previo inserimento di un titolo).

Quindi, in questo caso, la mancanza del tasto di chiusura può essere sopperita dalla funzione CTRL+F4 per chiudere la scheda attiva, oppure cliccando col tasto destro sul tab e selezionare la voce del menu “Chiudi scheda” o anche cliccando sulla scheda col tasto centrale del mouse (che di solito è una rotellina, thk Maic). Un altro metodo, ma che funziona solo per chi ha installato l’estensione Tab Mix Plus, è quello di andare nelle sue Impostazioni e nella cartella Aspetto/Barra delle schede abilitare la funzione “Visualizza il pulsante di chiusura schede nella barra delle schede“.

C’è anche da da dire, però, che l’estensione FaviconizeTab, potrebbe ingannare l’utente che visto che potrebbe vedere una barra delle schede popolata solo a metà con il rischio di caricare più siti del dovuto perché visivamente “avrei ancora molto più spazio vuoto” con lo svantaggio di appesantire notevolmente Firefox che già per conto suo è esoso di memoria ram. Quindi, un altro mio consiglio, è di non farvi ingannare dalle apparenze!

Insomma per chi, come me, ha l’abitudine di lasciare tab aperti per diversi giorni con lo svantaggio, magari, di doverseli scorrere tutti lateralmente per cercarne uno o magari dimenticarsene qualcuno, installando FaviconizeTab sono arrivati giorni felici!

Tag:estensione, favicon, firefox, icone, scheda, tab
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Lug 19 2007

Come scoprire le password nascoste sotto gli asterischi dei campi di un modulo salvato su Explorer e Firefox

Posted by Antonio Troise
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A volte può capitare di non ricordare la password di uno di quei tanti servizi del web 2.0 in beta a cui ci siamo iscritti (ultimamente crescono come funghi…), per poi scoprire che la si era salvata nel proprio browser (di solito quando si tratta di servizi non particolarmente importanti uso senza remore questa funzionalità). In questo modo possiamo accedere senza problemi al servizio interessato ma se dovessimo accidentalmente cancellare, per motivi di privacy, i dati sensibili sul nostro browser, le password salvate nei moduli internet sarebbero le prime ad essere eliminate definitivamente. Ecco perché, se non si ricorda una password che però si aveva avuto la cura di salvarle sul proprio browser, è necessario, prima o poi, recuperarla.

Internet Explorer

Se si tratta di Internet Explorer si possono usare uno di quei tanti programmi in grado di rivelare il contenuto celato sotto gli asterischi di un campo password. Tra i tanti vi posso suggerire Asterisk Logger, Password Reveal e Kernel Password Unmask 1.0. Questi applicativi hanno la prerogativa di funzionare sia per i campi password di Internet Explorer che per tutti quelli di Windows, come per esempio il campo password di una connessione remota.

Firefox

Purtroppo, questi programmi non funzionano sui campi password dei moduli internet aperti con Firefox: ne ho provati praticamente di tutti i tipi, freeware e shareware, ma nessuno è stato in grado di rivelare e scoprire le password nascoste sotto gli asterischi di un browser Firefox.

Fortuna che quelli che hanno sviluppato questo splendido browser hanno pensato ad un metodo semplice e quanto mai immediato. Infatti basta andare nel menu Strumenti -> Opzioni…, cliccare sulla folder Sicurezza, e quindi sul pulsante “Mostra password…”
A questo punto si aprirà una finestra che mostrerà una lista di siti e di nome utente associati: cliccando sul pulsante in basso a destra “Mostra password” sarà possibile visualizzare in chiaro tutte le password salvate.

Ovviamente, per quanto immediata sia questa funzione, costituisce, per contro, anche un piccolo buco di sicurezza: chiunque avesse accesso alla vostra postazione potrebbe visionare tutte le vostre password usate nel web. Per risolvere questo problema, c’è la possibilità di inserire, dalla folder Sicurezza aperta in precedenza, una password principale che serve a proteggere le informazioni sensibili come le password dei siti: in tal modo, ogni volta che verrà chiesto a Firefox, di recuperare un’informazione protetta, come la lista delle password vista in precedenza, verrà richiesta una password principale.
Sarà bene, quindi, che ognuno di voi setti questa password.

UPDATE: Andrea Micheloni mi segnala anche un altro metodo per scoprire le password nascoste su Firefox usando i bokmarklet javascript. Provate a salvare questo codice tra i preferiti: se nella pagina vi è un campo password, basterà cliccare sul collegamento appena salvato e la password verrà mostrata in un popoup.

Export/Import delle password salvate su Firefox

L’estensione per Firefox Password Exporter permette di effettuare in tutta semplicità e sicurezza di effettuare un export delle password salvate su Firefox e il successivo ripristino. Il file di backup generato può essere XML o CSV e si può decidere di criptarlo.

In maniera più semplice è possibile fare il backup manuale del file in cui sono memorizzati i dati delle password. E’ sufficiente andare nella cartella del profilo utente su Firefox (del tipo C:\Documents and Settings\[username]\Application Data\Mozilla\Firefox\Profiles\[nome_profilo].default) e copiare in un posto sicuro il signons2.txt: questo è un file ascii leggibile le cui password, però, sono criptate.

Tag:estensione, explorer, firefox, ie, password, password_reveal, sicurezza
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