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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Set 25 2009

K-Meleon: la versione Lite di Firefox per Windows adatta per tutti i PC lenti

Posted by Antonio Troise
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Slow PC In questi giorni sono costretto ad usare, al posto del mio Macbook Pro (in assistenza per un problema alla scheda video nVidia, fortunatamente riconosciuto da Apple anche se non in garanzia) un vecchio PC con sopra installato Windows XP SP3: un Pentium 4 da 1,6GHz con 256 MB di memoria.
Dopo il primo traumatico impatto iniziale, non tanto per la presenza di Windows XP, quanto per il fatto che il pc era notevolmente lento e ogni paio di ore ero costretto a restartarlo (finestre congelate per decine di minuti se aprivo due e o tre applicazioni diverse… il famoso multitasking sapete…), mi sono rimboccato le maniche e ho cercato di alleggerire l’utilizzo di memoria di alcuni programmi che usavo abitualmente (la soluzione ottimale forse sarebbe stato installare una distribuzione Linux o il più leggero Windows 2000, ma non volevo perderci troppo tempo). Tra questi, ovviamente, al primo posto vi era il browser. Escludendo a priori Explorer 8 (veramente troppo lento a caricarsi su un pc sottodimensionato come il mio, senza considerare le varie problematiche che lo affliggono da sempre), ho provato ad installare varie browser alternativi. Ho, ovviamente, iniziato dal beniamino della rete Firefox ma, anche senza installare alcuna estensione, non reggeva la presenza di poche tab aperte. Allora ho provato le performance di Chrome di Google sul mio pc datato e, sebbene tutti ne elogino la indubbia velocità di rendering delle pagine web, anche questo, quando si aprivano 2-3 tab, inizia a rallentare esponenzialmente tanta da freezarsi per diversi minuti (ovviamente queste considerazioni sulla performance sono valutate sul mio vecchio pc e non sono da intendersi in senso assoluto). Ammetto di non aver provato ad installare Opera ma le ultilme versioni non mi avevano mai convinto in termini di performance.

Cross-platform vs Native

Quindi, ben sapendo che molti utenti, lamentavano problemi di pesantezza in memoria di Firefox, ho cercato la presenza di un fantomatico progetto di “Firefox lite” da far girare su vecchi PC, una sorta di versione “barebone” di Firefox che faccia a meno di tutto ciò che lo può rendere lento. Ed è così che sono giunto a K-Meleon.

Infatti, a giudizio di molti, Firefox è lento (anche se nella versione 3.x le cose sono nettamente migliorate ma non così sensibilmente da poter girare senza problemi su pc datati come il mio) perchè è un progetto multipiattaforma. Se si vuole creare la propria versione di ‘Firefox lite’ è quindi necessario abbandonare il ‘cross-platform’, per abbracciare il ‘native’. E’ a questo punto che le alternative si moltiplicano ed è possibile facilmente eleggere le 3 migliori alternative per le principali piattaforme: K-Meleon per Windows (Native Win32), Camino per Mac OS X (Native Cocoa) e Epiphany per Gnome (Native GTK+).

K-Meleon: il Firefox Lite per Windows

K-Meleon K-Meleon, giunto alla versione 1.5.3, è un browser molto leggero distribuito gratuitamente (sotto licenza GPL) e basato sullo stesso motore di rendering di Mozilla, Gecko 1.8.1.21 (e quindi completamente compatibile con i più diffusi standard di Internet).

Dato che al posto di XUL (il linguaggio per le interfacce su cui si base Mozilla Firefox) viene utilizzata l’interfaccia nativa di Windows, questo gli permette di avere una migliore integrazione con l’aspetto grafico di Windows e un più veloce avvio del browser rispetto ai vari software con interfaccia XUL, e lo rende, per forza di cose, una applicazione in grado di girare solo sulle piattaforme Microsoft Windows a 32 bit. Ma questo, se da un lato è uno svantaggio per la diffusione del browser su diversi sistemi operativi, è anche un indubbio vantaggio a favore della sua velocità di esecuzione e di gestione della memoria.

Impressioni su K-Meleon

Se durante l’uso di K-Meleon mi sono accorto che ancora non può vantare la facilità d’uso, la pulizia dell’interfaccia e la maturità di Firefox, sono rimasto meravigliato dalla sua velocità su pc datati anche quando venivano aperte una decina di tab.
Infatti, se a prima vista si può rimanere spiazzati dal fatto che tutti i menu e i pulsanti della toolbar possono essere completamente personalizzati solo attraverso dei file di configurazione (cosa che comunque è utile per creare dei template per diversi ambienti di lavoro) visto che non esiste una interfaccia grafica per la loro personalizzazione (occorre modificare dei file di configurazione per spostare i pulsanti, anche se le barre possono essere semplicemente trascinate), il browser implementa inoltre tutte le funzionalità che ci si può aspettare da un browser moderno: blocco dei pop-up, temi e skin (non usando XUL non è possibile usare gli stessi temi di Firefox), navigazione a schede, salvataggio delle sessioni, opzioni per la privacy, mouse gestures, personalizzazione dei motori di ricerca e supporto dei proxy (quindi è perfetto anche in rete aziendali).

Per quanto riguarda, invece, i plugin per Java, Flash, QuickTime e Adobe Reader, K-Meleon, è in grado di utilizzare, se già installato, quelli di Firefox.

Nonostante, però, l’interfaccia sia integralmente localizzabile, non esiste ancora una versione in italiano.

Se poi volete aumentare ulteriormente la già rapida velocità di apertura del browser K-Meleon, allora potete usare un’altra sua funzionalità peculiare, il Loader, un programma che si posiziona nella system tray di Windows e carica in memoria, ad ogni avvio del sistema, una porzione del browser: in tal modo i tempi di esecuzione del software vengono fortemente ridotti.

In definitiva sono rimasto piacevolmente meravigliato da questo piccolo ma potente browser che non conoscevo, poiché non mi ero mai imbattuto nell’uso di pc così vecchi, e ho così prontamente eletto il kamaleonte come browser predefinito del mio sistema!

Tag:benchmark, browser, chrome, explorer, firefox, gecko, Google, k-meleon, Software, Windows
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Nov 24 2008

Taskbar Repair Tool Plus: quando nella taskbar di Windows XP non vengono più mostrate le finestre ridotte ad icona

Posted by Antonio Troise
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Vi è mai capitato, sul vostro PC Windows, di iconizzare una o più finestre e di non riuscire più a ritrovarle nella barra delle applicazioni? Devo dire che è alquanto sconfortante cercare le finestre iconizzate perché ogni vostro tentativo risulterà vano. Anche se provate a riavviare il PC o a giocare con le opzioni della taskbar, il risultato sarà sempre lo stesso: ogniqualvolta iconizzate una qualsiasi finestra, questa sparirà e non sarà possibile recuperarla, se non con la combinazione di tasti Alt+Tab, per scorrere tra le diverse applicazioni aperte (perché il processo resta comunque attivo). Non sono riuscito a capire quale sia la causa che genera questo comportamento anomalo di Windows, ma sembra che sia un problema abbastanza frequente, tanto che uno sviluppatore indipendente ha realizzato appositamente il tool Taskbar Repair Tool Plus!, che tra le varie funzionalità e tweaks che risolvono alcune problematiche con la barre delle applicazioni, la traybar e l’avvio veloce, ha anche la possibilità di ripristinare la visualizzazioni delle icone dei programmi minimizzati.
Nonostante richieda una registrazione di $5 per attivare alcune particolari funzionalità avanzate, per risolvere il nostro problema, possiamo benissimo procedere senza alcuna registrazione.

Procedura

Sarà, infatti, sufficiente scaricare da qui il programma (che non richiede installazione) e, una volta aperto,

Taskbar Repair Tool Plus!

basterà scegliere, dal primo menu “Taskbar Problems“, la voce “Minimized Programs Missing”

Taskbar Repair Tool Plus!

e cliccare sul tasto “Repair“.

Quindi, verrà visualizzato una richiesta di autorizzazione al restart del processo Windows Shell, che impiegherà alcuni secondi e non richiederà alcun logoff o reboot del sistema:

Taskbar Repair Tool Plus!

Cliccando sul tasto OK, la barra delle applicazioni sparirà per qualche secondo, dopodiché, come per magia, riappariranno tutte le finestre iconizzate!

Per i più curiosi, potete dare un occhiata al codice Visual Basic Script utilizzato per ripristinare la Taskbar: xp_taskbar_desktop_fixall.vbs. Come vedete, vengono modificate diverse chiavi di registro di Windows, tra cui:

HKCU\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Group Policy Objects\LocalUser\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies\Explorer\

HKLM\Software\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\Winlogon\Shell

HKCU\Software\Microsoft\Internet Explorer\Explorer Bars\{32683183-48a0-441b-a342-7c2a440a9478}\

Se non siete esperti, non modificate a mano le chiave del registro di configurazione di Windows, ma eseguite direttamente questo programma, e in pochi secondi avrete ripristinato il vostro sistema.

Tag:explorer, icone, regedit, taskbar, Windows
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Lug 19 2007

Come scoprire le password nascoste sotto gli asterischi dei campi di un modulo salvato su Explorer e Firefox

Posted by Antonio Troise
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A volte può capitare di non ricordare la password di uno di quei tanti servizi del web 2.0 in beta a cui ci siamo iscritti (ultimamente crescono come funghi…), per poi scoprire che la si era salvata nel proprio browser (di solito quando si tratta di servizi non particolarmente importanti uso senza remore questa funzionalità). In questo modo possiamo accedere senza problemi al servizio interessato ma se dovessimo accidentalmente cancellare, per motivi di privacy, i dati sensibili sul nostro browser, le password salvate nei moduli internet sarebbero le prime ad essere eliminate definitivamente. Ecco perché, se non si ricorda una password che però si aveva avuto la cura di salvarle sul proprio browser, è necessario, prima o poi, recuperarla.

Internet Explorer

Se si tratta di Internet Explorer si possono usare uno di quei tanti programmi in grado di rivelare il contenuto celato sotto gli asterischi di un campo password. Tra i tanti vi posso suggerire Asterisk Logger, Password Reveal e Kernel Password Unmask 1.0. Questi applicativi hanno la prerogativa di funzionare sia per i campi password di Internet Explorer che per tutti quelli di Windows, come per esempio il campo password di una connessione remota.

Firefox

Purtroppo, questi programmi non funzionano sui campi password dei moduli internet aperti con Firefox: ne ho provati praticamente di tutti i tipi, freeware e shareware, ma nessuno è stato in grado di rivelare e scoprire le password nascoste sotto gli asterischi di un browser Firefox.

Fortuna che quelli che hanno sviluppato questo splendido browser hanno pensato ad un metodo semplice e quanto mai immediato. Infatti basta andare nel menu Strumenti -> Opzioni…, cliccare sulla folder Sicurezza, e quindi sul pulsante “Mostra password…”
A questo punto si aprirà una finestra che mostrerà una lista di siti e di nome utente associati: cliccando sul pulsante in basso a destra “Mostra password” sarà possibile visualizzare in chiaro tutte le password salvate.

Ovviamente, per quanto immediata sia questa funzione, costituisce, per contro, anche un piccolo buco di sicurezza: chiunque avesse accesso alla vostra postazione potrebbe visionare tutte le vostre password usate nel web. Per risolvere questo problema, c’è la possibilità di inserire, dalla folder Sicurezza aperta in precedenza, una password principale che serve a proteggere le informazioni sensibili come le password dei siti: in tal modo, ogni volta che verrà chiesto a Firefox, di recuperare un’informazione protetta, come la lista delle password vista in precedenza, verrà richiesta una password principale.
Sarà bene, quindi, che ognuno di voi setti questa password.

UPDATE: Andrea Micheloni mi segnala anche un altro metodo per scoprire le password nascoste su Firefox usando i bokmarklet javascript. Provate a salvare questo codice tra i preferiti: se nella pagina vi è un campo password, basterà cliccare sul collegamento appena salvato e la password verrà mostrata in un popoup.

Export/Import delle password salvate su Firefox

L’estensione per Firefox Password Exporter permette di effettuare in tutta semplicità e sicurezza di effettuare un export delle password salvate su Firefox e il successivo ripristino. Il file di backup generato può essere XML o CSV e si può decidere di criptarlo.

In maniera più semplice è possibile fare il backup manuale del file in cui sono memorizzati i dati delle password. E’ sufficiente andare nella cartella del profilo utente su Firefox (del tipo C:\Documents and Settings\[username]\Application Data\Mozilla\Firefox\Profiles\[nome_profilo].default) e copiare in un posto sicuro il signons2.txt: questo è un file ascii leggibile le cui password, però, sono criptate.

Tag:estensione, explorer, firefox, ie, password, password_reveal, sicurezza
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Mag 15 2007

Come testare un sito su differenti browser: installando diverse versioni sullo stesso PC oppure usando i servizi web Browsershots, Browsrcamp e IE Netrender

Posted by Antonio Troise
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Browser Per gli sviluppatori di siti spesso risulta utile comparare i propri progetti html su diversi browser visto che ognuno risponde in maniera diversa alle varie specifiche w3c.
Il problema è che, se anche si possono installare diversi browser tra Internet Explorer, Firefox e Opera, le difficoltà insorgono quando si devono testare diverse versioni dello stesso browser: per Firefox è più semplice, visto per sua natura è possibile creare varie versioni stand alone sullo stesso sistema operativo.
IE6 e IE7 Per Internet Explorer, invece la questione si fa più ostica perché, di solito, questo sovrascrive le vecchie versioni del browser made in Microsoft. La soluzione più semplice che ho trovato è quella di scaricare le versioni stand alone dei vari Internet Explorer dal sito lambcutlet.org (il bello è che mentre mostra i link per i download di IE, in alto sulla pagina vi è un bel banner che invita a scaricare Firefox!):

  • Internet Explorer 6.0 Eolas Edition [3.41 MB]
  • Internet Explorer 5.5 SP2 [3.51 MB]
  • Internet Explorer 5.01 SP2 [2.93 MB]
  • Internet Explorer 4.01 [2.38 MB]
  • Internet Explorer 3.0 [909.4 kB]

Ovviamente dovete stare attenti a navigare con versioni datate di Explorer (tipo la 3.0) su altri siti al di fuori del vostro che state testando: oltre a non gestire correttamente i vari stili CSS sarete anche soggetti ai vari bachi (e quindi worm e virus) che nel corso delle varie release sono stati risolti.

Il problema, però, è che a volte non è sufficiente avere diverse versioni dei browser solo su un sistema operativo ma è opportuno visualizzare il proprio sito anche con browser installati su sistemi operativi diversi, come Windows, Linux o Mac OS X. A questo punto le cose si fanno però più complicate!

Solo per Linux, senza considerare le versioni datate, avremmo ben 13 diversi browser da installare (Dillo 0.8, Epiphany 2.14, Firebird 0.7, Firefox 2.0, Flock 0.7, Galeon 2.0, Iceweasel 2.0, Konqueror 3.5, Mozilla 1.7, Navigator 4.8, Opera 9.10, Phoenix 0.5 e SeaMonkey 1.1); per Windows ne avremmo almeno tre (Firefox 2.0 e Internet Explorer 6.0 e 7.0), mentre per Mac solo due (Firefox 2.0 e Safari 2.0, qui è, però, possibile trovare una versione di IE 5.2.3 anche per Mac OS e addirittura per HP-UX).

Con l’emulazione offerta da Vmware la soluzione potrebbe essere a portata di mano ma attualmente installare un sistema Mac è quasi impossibile data l’estrema lentezza nella gestione del sistema operativo. A questo punto, però, rimane fuori dalla nostra analisi Safari: e allora a cosa serve installare 16 versioni diverse di Browser su Windows e su Linux emulato (o viceversa ovviamente) per poi ritrovarsi una analisi parziale se non si prevede anche il browser di default del mondo Mac? Attualmente è lo stesso problema che sto incontrando io: sto sviluppando delle pagine html che fanno uso pesante di javascript (per ajax) e css e ho da poco scoperto che risultano essere quasi illeggibili su Safari!

A questo punto l’unica via d’uscita è quella di utilizzare applicazioni online tipo IE NetRenderer, Browsershots e Browsrcamp.

Tutti questi siti non fanno altro che realizzare uno screenshot di una pagina web come verrebbe visualizzata su un browser specificato. L’unico vincolo che dovete tenere in considerazione è che dovete pubblicare la pagina web che volete testare sul web!

Browsershots Browsershots
Al momento il più completo di tutti è Browsershots, che, però, non realizza istantaneamente lo screenshot del sito a causa del peso che l’operazione comporta sul server. Ho notato che, molto spesso, durante la prima interrogazione, il server va in timeout.
Ecco la lista dei browser/SO disponibili:

Linux
Dillo 0.8
Epiphany 2.14
Firebird 0.6
Firebird 0.7
Firefox 1.0
Firefox 1.5
Firefox 2.0
Firefox 3.0
Flock 0.7
Galeon 2.0
Iceweasel 2.0
Konqueror 3.5
Mozilla 1.0
Mozilla 1.1
Mozilla 1.2
Mozilla 1.3
Mozilla 1.4
Mozilla 1.5
Mozilla 1.6
Mozilla 1.7
Navigator 4.8
Opera 9.10
Phoenix 0.1
Phoenix 0.2
Phoenix 0.3
Phoenix 0.4
Phoenix 0.5
SeaMonkey 1.0
SeaMonkey 1.1
All

Windows
Firefox 1.5
Firefox 2.0
MSIE 5.0
MSIE 5.5
MSIE 6.0
MSIE 7.0
All

Mac
Firefox 2.0
Safari 2.0

Inoltre è possibile scegliere tra le seguenti risoluzioni video:
Tiny (640×480)
Small (800×600)
Medium (1024×768)
Large (1280×1024)
Huge (1600×1200)

Infine è possibile scegliere quale versione di Javascript abilitare (1.3, 1.4, 1.5 o 1.6), quale versione di Macromedia Flash supportare (Versione 4, 5, 6, 7, 8), quale profondità dei colori attivare (4 bit, 8 bit, 16 bits e 24 bit), che versione di Java abilitare (Blackdown, Kaffe, Sun Java) e quali Media plugins avere (Apple Quicktime, Windows Media Player, SVG e PDF).

Purtroppo il tempo di attesa può variare da 15 minuti sino ad un massimo di 4 ore ma penso che per avere tutte queste informazioni ne vale la pena!

Browsrcamp
Browsrcamp
BrowsrCamp è un servizio meno completo del precedente e permette di testare gratuitamente la propria pagina web solo sul browser per MacOSX Safari 2.0.4 ma a diverse risoluzioni (width a 800, 832, 1024, 1280, 1600); per tutti gli altri è prevista una versione a pagamento.

Anche se il sito offre molto di meno Browsershots, per me risulta l’ideale dato che su Windows dispongo già di Firefox e Internet Explorer e con Browsrcamp riesco ad ottenere senza tempi di attesa lo screenshot della mia pagina web vista da Safari 2.0.4.

Inoltre, lo screenshot viene effettuato ad un ottima risoluzione e non è limitato alla sola pagina web visibile alla risoluzione scelta, ma è completa visualizzando anche la parte nascosta del browser visibile solo scrollando la barra verticale. Qui potete vedere un esempio del mio sito visibile su Safari.

Geotek IE Netrender
IE Netrender è un servizio analogo ai due precedenti ma si focalizza esclusivamente su Explorer 5.5, 6 e 7. Una caratteristica davvero originale è quella che permette di confrontare, nello stesso screenshot, le differenze di resa tra IE6 e IE7 (IE7-IE6 Mixed e IE7-IE6 Difference).

Anche se è molto veloce IE Netrender ha un grosso svantaggio: lo screenshot visualizza solo il sito alla risoluzione 800×600 e non visualizza tutto il sito nella sua interezza ma si ferma alla prima schermata del browser.
In definitiva questo servizio è utile solo per appurare visivamente le differenze IE7-IE6.

UPDATE: Esiste da poco anche CSSVista un software freeware per Windows Xp, che vi permetterà di vedere contemporaneamente la visuale dei css sia in Firefox che in Internet Explorer 6. Per i più indecisi è possibile anche anche una demo video di CSSVista, mentre qui è possibile scaricarlo.

Tag:Apple, browser, explorer, firefox, hp-ux, ie, Linux, mac, risoluzione, safari, screenshot
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