Ero titubante se installare o meno la versione di prova di Microsoft Office per Mac, ma avendo letto di alcuni problemi di sicurezza (come l’assegnazione, in maniera incorretta, dei privilegi di alcuni file, rendendoli così accessibili anche ad utenti privi dei privilegi di amministratore) e di una non completa pulizia durante la disinstallazione, ero ancora restio a fare questo passo.
Ho anche provato iWork ma, soprattutto a causa della non completa compatibilità di Numbers con Excel, con il quale lavoro molto, non mi aveva totalmente soddisfatto, nonostante sia comunque un prodotto eccezionale soprattutto per i prodotti indipendenti come Pages e Keynote (e che meno sono influenzati dalla compatibilità con la suite Microsoft).
Ma ora che OpenOffice.org 3.0 è disponibile, nella sua prima versione beta, con interfaccia grafica basata su Aqua (girando, quindi, nativamente su Mac OS X abbandonando per sempre il macchinoso supporto X11) mi ha fatto propendere per l’installazione di questa suite open source. Ovviamente, l’interazione completa con il Look And Feel del sistema operativo di casa Apple ha prodotto diversi vantaggi, tra cui anche una notevole velocità di esecuzione rispetto alla precedente release.
Va ricordato, però, che i lavori per un migliore supporto del Mac sono stati favoriti dal diretto interessamento di Sun che ha distaccato alcuni ingegneri al progetto che in precedenza procedeva a fatica con pochissimi programmatori non tutti molto esperti.
Supporto alle Macro VBA
Inoltre, un altro motivo che mi ha spinto ad usare OpenOffice.org, è stato il fatto che gli sviluppatori hanno anche incluso, per ora ancora parzialmente, il supporto alle Macro in Visual Basic for Applications (VBA) che Microsoft ha rimosso, per questioni di sicurezza, da Office 2008 (lasciando spazio ad un supporto limitato per AppleScript e Automator).
Personalmente, sviluppando codice VBA su Excel, ho trovato molto utile l’iniziativa di OpenOffice anche perché, per chi ne avesse necessità, il supporto a VBA potrà comunque essere disattivato completamente.
Le novità
Tra le nuove caratteristiche di Open Office 3 abbiamo il pieno supporto all’OpenDocument Format 1.2 ed ai file di Office 2007 e di Office 2008 per Mac (inclusi .docx, .xlsx, .pptx).
Completamente riviste le icone dei documenti e lo Start Center, ovvero la schermata di benvenuto da cui è possibile aprire un documento preesistente, selezionare l’applicazione da lanciare in base al tipo di documento che si vuole creare (testo, presentazione, database, foglio di calcolo, disegno e template), e visitare il repository di estensioni per OpenOffice.
Gli utenti del foglio di calcolo Calc beneficieranno, inoltre, di un incremento del numero di colonne per singolo foglio, ora pari a 1024, mentre quelli del word processor Write possono utilizzare le nuove funzionalità dedicate alla gestione di note e appunti e la possibilità di visualizzare, in fase di modifica, più pagine per singola schermata. Altri miglioramenti e affinamenti sono stati apportati al Chart, Draw e Impress.
Download
Se, volete provare anche voi OpenOffice.org 3, potete scaricare la versione beta per Mac OS X (dal peso di circa 168 MB) da qui nella versione inglese per le piattaforma Windows, Linux, Mac OS X e Solaris.
Il language pack italiano, che consente di convertire la versione inglese nella nostra lingua, è disponibile qui, mentre qui troverete il link diretto alla versione Windows in italiano e qui il link diretto alla versione per Mac in italiano.
Per chi, invece, non ha un Mac Intel e non ha nessuna voglia di compilare i sorgenti, è possibile scaricare direttamente il file immagine DMG della beta dal sito di Good-Day.
Le mie prime impressioni
La nuova major release 3, il cui rilascio è previsto per Settembre 2008 (la roadmap è disponibile qui), sarà sicuramente più stabile di questa prima beta che non ha mancato, durante i miei test, di crashare inaspettatamente.
Interessante il fatto che, una volta fatto il drag e drop in Application, Open Office 3, oltre ad associare i file di Office al programma stesso, abilita le anteprime dei file (visualizzabili premendo la barra spaziatrice) con tanto di possibilità di switchare tra le cartelle di un foglio excel.
Ho avuto modo di provarlo con alcuni file word e con molti file excel e, tranne alcuni che avevano centinaia di righe di codice VBA complesse, tutti quanti si leggevano bene (lasciando inalterata la formattazione grafica) e funzionavano egregiamente. Ho trovato, però, strano che non si riuscisse a modificare col mouse le dimensioni di una colonna di un foglio excel.
Mancano ancora più di 4 mesi al rilascio della release definitiva di Open Office, e quindi spero che i problemi di gioventù verranno presto risolti. Per ora, comunque, posso ritenermi soddisfatto perché ora sono completamente compatibile con il mondo Windows: anche l’ultimo tassello dello switch Windows/Mac è andato!
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