Udi Manber, vicepresidente del colosso di Mountain View, annuncia sul blog della compagnia la nascita della nuova enciclopedia Knol, il cui scopo è scardinare il monopolio di Wikipedia, la libera enciclopedia online creata nel 2001, sfidandola sul suo stesso terreno: quello della conoscenza universale!
Knol, il nome del progetto, è l’abbreviazione di ‘knowledge’ (conoscenza in inglese) e punta a intaccare il ricco mercato di visitatori di Wikipedia, che ad Ottobre, nei soli Stati Uniti, ha avuto un picco si 56,1 milioni di unità, meno della metà di Google (131,6 milioni di unità), e che è in grado di mettere a disposizione più di 8 milioni di articoli presenti in 253 idiomi diversi, dall’Afrikaans al Zazaki.
Knol, che sarà ovviamente un servizio gratuito, nasce con l’obiettivo di incoraggiare le persone che conoscono una materia particolare a scrivere un articolo autorevole sul tema e per farlo usa un metodo innovativo: assegnare il giusto merito a chi scrive. Mentre Wikipedia, si basa su articoli compilati da volontari anonimi che scrivono una nuova voce che, una volta messi in rete, sono aperti al contributo dei lettori che li possono modificare, aggiungendo, togliendo o correggendo le informazioni, Google, invece, inviterà gli internauti a firmare i propri articoli, che saranno affiancati alla fotografia di ciascun autore.
Con il progetto Knol, Google chiede a un gruppo di autori in possesso delle dovute conoscenze di realizzare specifici articoli. Tali contenuti verranno pubblicati online con un’interfaccia grafica dedicata e costituiranno una sorta di enciclopedia in continua evoluzione. Il nome dell’autore sarà in evidenza, come anche i titoli o le cariche da esso possedute.
Quindi, a differenza, di Wikipedia, che è totalmente anonima e gratuita, gli autori di Knol saranno citati con nome e cognome e potranno avere banner pubblicitari, incassando così una quota dei ricavi. «L’obiettivo – ha spiegato Udi Manber, ingegnere di Google, al Times – è quello di coprire tutti gli argomenti dello scibile umano, dalla scienza all’intrattenimento. Gli articoli saranno firmati dagli autori, che saranno responsabili dei contenuti, e ogni testo sarà corredato di commenti, note e foto realizzate dagli altri utenti.
Ma la cosa più interessante è che, con questa nuova filosofia, su molti argomenti potranno poi esserci diversi Knol (che qui starebbe ad indicare l’unità di conoscenza, la singola informazione elementare) in concorrenza fra loro. Caratteristica quest’ultima che non si trova, invece, in Wikipedia, dove ogni «contributor» è libero di aggiungere quello che vuole a ogni singola voce, con tutti i problemi che ne conseguono. L’idea-chiave, quindi, è quella di mettere in luce gli autori, perché conoscere il nome di chi ha scritto un determinato pezzo aiuterà anche gli altri che ne usufruiscono.
Il fatto di pubblicare un articolo con in calce il proprio nome, farà presumere che ogni autore sia ben consapevole delle possibili conseguenze e ciò porterà al fatto che, almeno attualmente, non è prevista alcuna procedura di verifica sui singoli pezzi; infatti, siccome Google non vuole avventurarsi nel settore dell’editoria, per ogni articolo pubblicato su Knol viene dichiarato che la responsabilità di quanto scritto resta nelle mani dei singoli autori. Se ciò non bastasse, va considerato anche come un contenuto di scarso valore possa ledere all’immagine dell’autore stesso, poiché sarà il pubblico a valutarne l’autorevolezza e l’interesse.
Il motore di ricerca promette di dare ampia visibilità ai vari Knol realizzati: tali contenuti saranno indicizzati e proposti come risultati delle query di ricerca. Non ci sono limiti al numero di Knol e, quindi, vari autori potranno scrivere articoli relativi al medesimo argomento: saranno i lettori a effettuare la scelta promuovendo un lavoro rispetto all’altro. Le scelte dei lettori, manco a dirlo, contribuiranno a definire il ranking di ogni Knol e, di conseguenza, faranno scalare posizioni nei risultati di ricerca.
C’è da dire che l’obiettivo dei due progetti è comunque comune: realizzare un’enciclopedia online utilizzando contenuti creati dagli utenti. Nel caso di Wikipedia qualsiasi utente internet ha facoltà di pubblicazione mentre Google pone come condizione la consapevole autorevolezza.
Attualmente Knol è ancora in una fase iniziale a inviti, ma nel giro di pochi mesi sarà aperto a tutti. Intanto, se siete curiosi potete dare un’occhiata a questo screenshot di Knol.
Wikipedia, però non si scompone e, sportivamente, da il “benvenuto”, al nuovo arrivato e in una email afferma: “Più contenuti liberi disponibili ci sono, meglio è per il mondo“. Da Jimmy Wales, però, fondatore di Wikipedia, arriva una frecciata mostrandosi alquanto scettico sulla bontà del servizio messo online da Google e si chiede se Knol sia in grado di generare contenuti di qualità perché sembrerebbe che gli articoli potrebbero mancare di equilibrio, o non avere quel tono di neutralità che contraddistingue gli articoli di Wikipedia soprattutto, se ad ispirare gli autori non sarà la collaborazione fra gli utenti ma esclusivamente la competizione!
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