Questa funzionalità di Gmail è, secondo me, davvero utile quando si vuole discriminare, con un semplice comando, le email ricevute in lingua italiana da quelle, per esempio, in lingua inglese. Per fare questo è sufficiente scrivere nel campo di ricerca di Gmail una delle seguenti chiavi: lang:it o lang:italian o language:italian. Se volete filtrare tutte le email scritte in inglese, invece, basterà scrivere: lang:en o lang:english o language:english. In pratica la regola vuole che è possibile usare la funzione lang: o language: seguito dal nome della lingua in inglese o dalla sua relativa abbreviazione.
A queste chiavi si possono aggiungere anche altri operatori per rendere più precisa la ricerca: qui trovate una lista di operatori disponibili su Gmail.
Creare filtri personali per lingua
Se intendete usare questa funzione molto spesso, allora potete creare un filtro personalizzato (dal menu Impostazioni/Filtri) in cui specificare i criteri di ricerca per linguaggio e quindi selezionare l’azione che si desidera eseguire per i messaggi che corrispondono ai criteri specificati (p.es. “Segna come Speciale“, “Applica l’etichetta“, “Inoltra a“, “Elimina“). Nell’atto della creazione di un filtro di posta elettronica è possibile specificare sia il criterio “Contiene le parole” con la funzione lang:xx ma anche “Non contiene:” con la funzione lang:xx. Così, magari, è possibile eliminare tutte le email che non sono state scritte in italiano o in inglese (lang:it OR lang:en), perché magari si può trattare di spam.
UPDATE Giugno 2023: Le informazioni di questo articolo sono obsolete e il metodo per creare il filtro su Gmail in base alla lingua non è più supportato da Google. Qui trovate tutte le opzioni di ricerca disponibili per Gmail.
Speravo che la situazione fosse variata da Dicembre 2006, ma anche a Luglio 2007, il popolare filtro antispam per WordPress, Akismet, nella sua area statistica Live Spam Zeitgeist, rileva che il 94% dei commenti ricevuti sui blog sono di SPAM, esattamente come a Dicembre scorso. Dal grafico, però, si nota un incremento enorme del numero totale dei commenti di spam rispetto al periodo precedente preso in esame.
La cosa curiosa è che la stessa percentuale del 94% riguarda anche lo spam inviato per email nell’ultimo mese del 2006. A ribadirlo è stata una delle aziende mondiali specializzate nel comparto della “email security“: Postini Inc (acquistata da poco da Google per 625 milioni di dollari). Addirittura rispetto al 2005 c’è stato un incremento del 147%, probabilmente dovuto sia all’ampliamento delle connessioni in banda larga, sia alla rapida evoluzione di trojan e malware per PC ingrado di creare, così, una rete definita tecnicamente “botnet” di “PC zombie”, cambiando letteralmente le regole del gioco. Infatti se in passato pochi spammers inviavano milioni di email dai propri server, periodicamente neutralizzati dalle black list. Oggi gli stessi cybercriminali possono utilizzare come rampe di lancio milioni di PC con falle di sicurezza, passando da pochi centri d’attacco, facilmente individuabili, a migliaia di piccoli centri periferici.
Come detto prima, però, è molto curioso che la percentuale di spam per le email e per i commenti nei blog sia la medesima: probabilmente perché l’origine è la stessa, ovvero gli spammer di mail si occupano probabilmente anche di spam per blog.