Da qualche giorno Apple ha aggiornato alla versione 1.4 Beta la release di BootCamp, il famoso tool in grado di partizionare l’hard disk dei Mac con processore Intel e in grado anche di fornire un cd per installare tutti i driver necessari per il funzionamento di Windows su una macchina Mac (solitamente incompatibile).
Andando a reperire informazioni su BootCamp sul sito di Apple ho trovato due chicche davvero curiose che mostrano come quella della casa di Cupertino si crogiolano, a ragion veduta, sui loro successi.
Nella colonna a destra potete trovare due note interessanti:
A buon intenditor…
Windows funziona su Mac come su qualsiasi PC, pertanto sarà soggetto alle stesse minacce che infestano il mondo Windows. Ricordate quindi di mantenerlo aggiornato con le ultime correzioni di sicurezza.
EFI e BIOS
I computer Mac si avvalgono di una tecnologia standard di settore ultramoderna chiamata EFI per gestire l’avvio. Purtroppo, sia Windows XP sia Vista sono fermi agli anni ’80 con l’antiquato BIOS. Niente paura: con Boot Camp, i sistemi Mac sono perfetti anche per il secolo scorso.
A dire il vero non sapevo che i Mac non usassero il BIOS ma il modernissimo EFI (acronimo che sta per Extensible Firmware Interface). Per chi non lo sapesse, EFI è una tecnologia Intel che sostituirà gradualmente gli attuali BIOS delle schede madri, e arrivata per la prima volta sul mercato agli inizi del 2006 grazie ai primi iMac Intel Core Duo di Apple. Sebbene EFI sia già arrivato sul mercato nei nuovi iMac, questi si appoggiano a un chipset proprietario sviluppato da Apple. Il primo chipset di Intel a supportare i BIOS EFI sarà quello della piattaforma mobile Santa Rosa basata sul chipset Crestine e il processore Merom. Windows Vista x64 supporta EFI in maniera nativa.
Gli osservatori del settore dicono che ci vorranno alcuni anni prima che EFI possa imporsi come uno standard di fatto e rimpiazzare del tutto l’attuale generazione di BIOS.
Ma quali sono i vantaggi di EFI? Eccone un elenco:
- riduce drasticamente i tempi di caricamento del sistema operativo
- supporta, similmente a quanto succede con i computer palmari, forme di avvio istantaneo
- è in grado di dotare il firmware del PC di un’interfaccia grafica più amichevole, facile da usare e in grado di supportare le risoluzioni video permesse dalle moderne schede grafiche
- fornisce un ambiente per il boot multipiattaforma capace di fornire i servizi base richiesti dai sistemi operativi
- consente ai produttori di integrare nel firmware del computer applicazioni e nuove funzionalità, fra cui tool per la diagnostica e il ripristino dei dati, servizi di crittografia dei dati, e anche estensioni per la gestione dei consumi
- è più facile gestire PC e server da remoto, aiutando così le aziende a ridurre i costi di manutenzione e supporto, e potrà gestire direttamente le connessioni di rete per connettersi ad una LAN o a Internet
- alcuni BIOS basati sullo standard EFI sono dotati di alcune utility di rete e, eventualmente, anche di un browser Web.
EFI, quindi, si può considerare un piccolo sistema operativo dedicato a presiedere tutte quelle operazioni che intercorrono fra l’accensione fisica della macchina e l’avvio del sistema operativo vero e proprio, superando però tutte le problematiche emerse negli anni con gli attuali BIOS.
Come tale infatti, sarà in grado di far girare applicazioni di alto livello scritte attraverso tool di programmazione standard. Tutto questo verrà reso possibile dal fatto che le interfacce di EFI saranno totalmente scritte in linguaggio C++, mettendo così definitivamente al bando l’ostico codice assembler degli attuali BIOS.
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