Sono passati quasi 2 anni esatti da una mia recensione di un video realizzato in flash (Youtube non era anche diffuso dato che nacque nello stesso mese, Febbraio del 2005; ma oggi è possibile trovarlo anche qui) e della durata di 8 minuti che descrive il progetto EPIC, ovvero un mondo (datato 2014) in cui i mezzi di comunicazione di massa non esistono più, sostituiti da una piattaforma tecnologica di distribuzione personalizzata delle informazioni: Google Grid.
Oggi due studenti tedeschi, Ozan Halici e Guenther Mayer, con un video di 3 minuti, hanno realizzato la prima, vera risposta in forma di manifesto politico al video Epic 2014, esaltando la geometrica potenza del motore di ricerca più famoso al mondo creato da Brin e Page: Master Plan – About the power of Google
Su zambardino trovo:
Gli autori cominciano presentando l’attrezzo del burattinaio, dove i burattini sono i media, e ci dicono che Google controlla tutte le fonti di informazione e ne regola la distribuzione. Ciò è stato reso possibile dalla potenza dell’algoritmo messo a punto da Brin e Page e dalla visione di business di Eric Schmidt, amministratore delegato di Google. Il controllo del comportamento on line degli utenti conferisce a Google la capacità di gestire e organizzare immense masse di dati relativi alla vita e al comportamento on line delle persone ma anche sulla loro vita privata, ciò che ne fa un mezzo onnipotente.
Secondo un ex agente della Cia – continuano i due autori – Google, che indicizza ogni singola mail che noi mandiamo, collabora con le agenzie governative per la sicurezza e con la stessa Central Intelligence Agency. Il motore sarebbe coinvolto anche in ricerche sulla biologia molecolare e si avvierebbe (i condizionali sono nostri, gli autori usano l’indicativo presente) ad essere un immenso data base della vita individuale prima che collettiva. Per questo motivo le “nostre vite sono diventate trasparenti”. E la domanda finale (pesantemente ironica): Google si preoccupa della nostra privacy?
Anche se molti temono che questo video verrà presto rimosso da Youtube (visto che recentemente è stato acquisito da Google), credo che questo non accadrà visto che le tesi avanzate nel filmato siano frutto paure legittime ma forse fanno ancora parte della fantapolitica, almeno ferme restando la situazione internazionale.
Io invece penso che Google in sè non sia una minaccia ma potrebbe divenire uno strumento micidiale se cadesse in mano a qualche dittatore o stato dittatoriale, che per qualche motivo acquisisse (col denaro o con la forza) questo potente piattaforma (non si può più parlare solo di motore di ricerca). Un altra ipotesi più soft potrebbe essere che un’intero stato (sto pensando agli Stati Uniti) obblighi la società a rendere davvero trasparenti i nostri dati sensibili. D’altronde lo scopo di Echelon non era questo? E se Google non fosse altro che il nome in codice del noto Progetto Echelon o perlomeno una sua conseguente evoluzione? D’altronde i conti tornerebbero: come poter spiare un intero pianeta senza farsi scoprire? Semplice: entrando nelle case di ognuno di noi, silenziosamente, allegramente e spalancandoci infinite possibilità, per poi fagocitare ogni cosa della nostra vita passata, presente e futura.
Uno scenario realistico potrebbe anche prevedere per Google la possibilità di essere l’arma vincente in un ipotetico conflitto internazionale. Quanti di noi si fidano ciecamente di Google tanto da lasciargli in mano le proprie email, documenti word, excel, storici delle ricerche su Google, etc. (un’occhiata a GoogleWatch potrà chiarire il concetto)?
Certo è tutta fantasia, ma è bene che la gente inizi a riflettere anche se queste paure restano e rimarrano infondate: la perdita delle democrazia è sempre derivata da una ignoranza del popolo che non ha saputo vedere al di là del proprio naso.
Commenti Recenti