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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Gen 2 2009

Zunebug: i lettori mp3 Zune da 30GB del 2006 non gestiscono l’anno bisestile e fanno sparire la musica. Ecco il dettaglio del bug nel codice sorgente

Posted by Antonio Troise
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Molti potrebbero notare che, ancora una volta, la Microsoft ha dimostrato che i suoi prodotti spesso risultano poco affidabili: da Windows con le sue schermate blu, alla Xbox 360 con il suo Red Ring of Death, fino ad arrivare ad alcuni modelli degli Zune che non gestiscono l’anno bisestile. Certo, di fronte alla precisione certosina di certi prodotti Apple, si potrebbe avere anche ragione, ma resta il fatto che, almeno una nota positiva c’è: anche in giorni festivi come questi, l’intervento del team Microsoft è stato tempestivo e in poche ore ha saputo dare una risposta a tutti gli utenti infuriati che, a partire dalla mattinata del 31 dicembre, si sono visti bloccati migliaia di lettori Zune da 30 gigabyte prodotti nel 2006: sullo schermo dell’apparecchio musicale appariva solo l’icona che contraddistingue il modello Zune e una barra di caricamento, ma era impossibile accendere e utilizzare l’apparecchio e, quindi, di fatto non hanno potuto ascoltare la propria musica (magari acquistata anche sullo store di musica online Zune Pass). Tanto tempestiva, che, forse, fa pensare che erano già al corrente del problema (tanto che sui modelli venduti più recentemente il problema non si è mai presentato): e, infatti, sembra che la Microsoft, sul suo forum ufficiale, aveva inviato una segnalazione del problema ma, come era facile prevedere, molti utenti non sapevano nulla del bug.

Certo, il problema, che comunque ha causato un non irrilevante imbarazzo per il gigante del software, poteva anche essere più grave del previsto, e la velocità di assistenza è stata dettata sicuramente dalla paura di perdere, in un colpo solo, migliaia di vecchi e nuovi utenti, che potevano migrare improvvisamente sui lettori di casa Apple. Resta, comunque, il fatto che, a poche ore dalla fine dell’anno il dispositivo dell’orologio interno del driver è andato in tilt!

Il dettagli del problema

Zune Blue Screen of DeathQuel che è certo è che la Microsoft non ha iniziato bene il 2009 visto che ha scoperto, a cose già fatte, come si legge in un comunicato stampa diffuso sul sito Zune, che tutti i suoi lettori mp3 Zune da 30GB dell’anno 2006, hanno un bug nel driver dell’orologio interno correlato al modo in cui il dispositivo gestisce un anno bisestile, tanto che il passaggio dal 2008 al 2009 ha creato, all’interno dei driver che gestisce l’ora e il calendario del lettore, una sorta di “millenium bug” (sul web non si fa altro che parlare di “Zunebug“). Sarebbe stato, dunque, quel giorno in più, il 366esimo dell’anno, a congelare le funzionalità dell’antagonista più celebre dell’iPod.

Ecco un video che mostra cosa è accaduto allo Zune il 31 Dicembre 2008:

In realtà, la prima, e sinora unica, soluzione consigliata caldamente dalla Microsoft, è stata unica per tutti gli utenti che si sono ritrovati spiazzati di fronte a questa affermazione: non fare nulla e lasciare passare la notte!. Microsoft ha assicurato, infatti, che in sole 24 ore, e precisamente con l’allineamento del driver con il nuovo anno, gli utenti colpiti dalla falla potranno rientrare in possesso della loro musica!
Infatti, secondo il team Zune, gli orologi interni dei lettori si sarebbero dovuti resettare automaticamente entro il 1 Gennaio 2009. Quindi, per rientrare in possesso della propria musica, gli utenti dovranno far scaricare completamente la batteria degli apparecchi, farli riavviare e poi caricarli nuovamente. Gli iscritti allo Zune Pass, il software che consente l’acquisto di musica online, dovranno sincronizzare nuovamente gli apparecchi con i proprio computer per poter aggiornare i diritti del materiale scaricato.

Alla ricerca del bug nel codice sorgente

La soluzione proposta ha lasciato tutti alquanto perplessi in quanto non risolve definitivamente il problema e molti si sono chiesti: “You’re probably wondering, what kind of bug fixes itself?“. Secondo Microsoft, infatti, è necessario attendere che la batteria si scarichi per poi ricaricarla e infine riaccendere lo Zune. Non esisterebbe un altro modo per azzerare la memoria interna dell’apparecchio e scavalcare il bug che causa il blocco e che, in assenza di futuri aggiornamenti software, si ripresenterà puntualmente a mezzanotte del 30 dlcembre 2012.

C’è anche chi è voluto andare più a fondo al problema, ed è riuscito a reperire il codice sorgente del driver del clock dello Zune (disponibile liberamente sul sito del processore Freescale).

In pratica, la data sullo Zune, come su molti dispositivi e computer, viene memorizzata in termini di giorni e di secondi a partire dal 1° Gennaio 1980. Lo scopo del driver del clock è quello di convertire, quando richiesto (e la prima volta avviene dopo la prima sequenza di boot), il numero di giorni nel formato anno/mese/giorno e il numero di secondi in ore/minuti/secondi. Viceversa, quando il clock deve settare l’ora e la data, avviene l’opposto.
Questo è un frammento del codice coinvolto nel bug:

Come vedete, questa parte di codice, in circostanze normali, funziona egregiamente: la funzione sottrae 365 o 366 finché non si raggiunge l’anno corrente. Il problema si presenta l’ultimo giorno dell’anno bisestile, con 366 giorni, perché la funzione “if (days > 366)” attenderà prima di sottrarre 366 giorni ed entrerà in un loop che si sbloccherà solo il giorno seguente, quando l’anno non sarà più bisestile, dopo 24 ore di ciclo iterativo senza fine!

Qui, si propone una possibile soluzione, peraltro molto semplice:

Considerazioni

Purtroppo, per ora Microsoft ha dichiarato che non distribuirà alcuna patch per fixare il problema del driver che gestisce il clock dello Zune e quindi, fra altri 4 anni, a meno di ripensamenti da parte del produttore, si potrà presentare nuovamente il problema, sempre che i proprietari di questo dispositivi non siano passati ad un altro lettore multimediale immune al bug dell’anno bisestile! Si stima che, circa 1 milioni di possessori del primo modello da 30 Gigabyte sui tre milioni venduti in tutto negli Usa, hanno smesso di funzionare.

Secondo un analista, Matt Rosoff, dell’azienda di ricerca dedicata ai prodotti e alla performance della casa di Redmond, cioè “Directions on Microsoft”, “non si era mai sentito parlare in tutta la storia dell’informatica di un apparecchio per l’elettronica di massa che avesse un problema così radiacle su così ampia scala”.

Forse, a questo punto, si potrà comprendere come mai solo una piccola parte delle entrate della Microsoft provengono dalla vendita di apparecchi musicali (con appena il 3% del mercato in cui Apple la fa da padrona con gli iPod con un 70% di presenza, seguita da SanDisk, con la sua serie di lettori Sansa, con un rispettabile 10%). E pensare che il dispositivo Zune, da 30 GB, era stato messo sul mercato (forse troppo precipitosamente da non effettuare sufficienti debug) a Novembre 2006 proprio per contrastare la posizione dominante di Apple Inc sul mercato dei dispositivi portatili per l’ascolto di musica! Con questi presupposti e comportamenti, la sfida contro Apple sembra persa in partenza!

Tag:bug, clock, driver, iPod, microsoft, mp3, Musica, patch, zune
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Mar 28 2007

Utonto o Deus ex machina? Racconto di un uomo che da Windows ha tratto quello scopo nella vita che forse un MAC non potrà mai dargli: risolvere i problemi

Posted by Antonio Troise
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Utonto o Deus ex machina? L’altro giorno, un conoscente mi stava raccontando le sue ultime vicessitudini durante la recente installazione di Windows Vista Ultimate sul proprio PC Desktop casalingo. Premetto che lui è un appassionato di tecnologia, si diverte a provare software e a fare tuning su Windows; attualmente fa anche parte di uno dei tanti Gruppi di Beta Testing di Microsoft (che gli ha anche portato un piccolo sconto sull’aquisto di Windows Vista). Purtroppo questa sua passione lo ha anche portato a perdere, più volte, dati importanti per il suo lavoro che risiedevano sul suo computer.

Ebbene, lui mi narrava che nonostante Vista gli desse quella sensazione di stabilità propria di Windows 2000 (e che, a parer suo, Windows XP non è mai riuscito a dargli), il nuovo sistema operativo gli ha “bruciato” ben 2 chiavette USB. Non so se questo è un bug conosciuto, ma pare che dopo aver inserito due chiavette USB (di cui una era anche “Vista Ready”), queste hanno smesso di funzionare sia su Vista che su altri PC con installato XP/2000.

Un altro tedioso problema che incontrò, fu la mancanza totale dei driver per le periferiche, tanto da costringerlo ad usare una vecchia stampante in bianco e nero, poiché la sua bella stampante HP a colori non veniva riconosciuta e quindi non la installava, per il ben noto criterio di protezione che “se non lo conosci, evitalo!” (peccato che questo metodo funziona bene per chi non vuole imparare; sarebbe come dire che se non vuoi che il tuo PC si rompa è bene che tu lo tenga sempre spento!).

Infine, cosa che lo adirava non poco, non era ancora riuscito ad installare l’ultima versione, regolarmente acquistata, di ACD See (per la gestione delle immagini) che, a suo dire, non era ancora Vista Ready (peccato non conoscesse Picasa!). Insomma, il mondo che si era costruito con tanta fatica con XP, con le sue belle applicazioncine, era completamente svanito pochi minuti dopo l’installazione di Windows Vista. Perdippiù, ad amareggiarlo, ci si era messo anche la questione del prezzo: aver speso quasi 500€ (con lo sconto per i beta tester) per la versione Ultimate per poi ritrovarsi un sistema operativo parziale, lo aveva amareggiato non poco.

Ho, allora, avuto la tentazione di suggerirgli di passare ad un MAC poiché lì avrebbe sicuramente trovato tutto quello di cui avesse avuto bisogno senza problemi di compatibilità.
Ma poi ho pensato al fatto che lui aveva passato gli ultimi 10 anni a lavorare su Windows, diventando anche un beta tester Microsoft: fargli cambiare idea sarebbe stato veramente difficile.

Infatti, secondo la mia personalissima interpretazione psicologica, forse continuava ad usare Windows perché in lui vi era la necessità di risolvere i problemi, divertendosi a fare il tuning del sistema per farlo girare meglio, creando la migliore configurazione possibile per il suo PC, per poi, quando finalmente non vi era più nulla da modificare, ricominciare nuovamente daccapo con l’installazione di un nuovo Service Pack (ricordate il Service Pack 2 di XP?) o di un nuovo Windows Vista!

Ho così pensato che, forse, lavorare su un MAC che è stabile, performante e completo sarebbe stato maggiormente frustrante che non installare e disinstallare Vista anche 10 volte al giorno!
Forse il non sapere se il proprio pc ripartirà il giorno dopo o se, durante una navigazione su internet, ci si beccherà l’ultimo worm o virus in circolazione, avrebbe dato una sferzata di adrenalina alla sua vita.
Forse, lavorare su Windows e risolvere quotidianamente i problemi derivanti, installare le patch Microsoft (lui lo faceva fino a 2 volte al giorno!) o aggiornare l’ultimo antivirus in una quotidiana guerra contro i virus, lo faceva sentire da utonto quale era stato, un vero Deus ex machina, un guru del computer e dell’informatica, capace di risolvere gli arcani misteri di Windows.

Passare a MAC ed avere la sicurezza di non perdere il proprio lavoro sarebbe stato come ammettere di aver buttato anni e anni di vita davanti ad un sistema operativo che forse non se lo meritava poi tanto.

Tag:Apple, buf, deus-ex-machina, driver, mac, Windows, windows-vista
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