In attesa degli oramai imminenti rilasci di nuovi hardware nel mondo Apple, sto valutando l’acquisto tra un Mac mini e un Macbook.
Attualmente il Mac mini sta avendo la meglio per il semplice fatto che è estremamente piccolo e compatto (l’ho visto in azione all’Apple Store e devo dire che è molto performante e silenzioso, nonostante però monti una scheda grafica inferiore a quella di un Macbook) e che lo potrei collegare direttamente in HDMI con il mio televisore LCD a 32 pollici a mo’ di monitor.
Il ridotto ingombro del Mac mini incoraggia, di fatto, gli utenti Mac e PC ad aggiungerlo alla propria dotazione invece che acquistarlo per una sostituzione. Inoltre la decisione di Apple di fornirlo in versione BYOKVM (con un acronimo inventato da Steve Jobs che significa sceglietevi da soli Tastiera, Video e Mouse), porta l’utente, ed è forse questo l’aspetto più interessante, a collegarlo ad un classico monitor di un PC, ad una tastiera e ad un mouse, riciclando così i componenti informatici che oramai in moltissime case sono presenti!
Il bello, però, è che si può anche usare contemporaneamente un PC e un Mac mini in una innovativa soluzione ibrida e multipiattaforma. Vi starete certamente come: ebbene la risposta è usando un commutatore KVM!
KVM è una sigla nel cui acronimo troviamo le iniziali delle periferiche più importanti per l’I/O o meglio per l’interfacciamento con il proprio Mac o PC: Keyboard (tastiera), Video e Mouse.
In pratica il KVM è uno “switch”, un commutatore che permette di effettuare il passaggio da un computer all’altro mantenendo un limitato set di periferiche di interfaccia: con una sola tastiera, mouse e video potete controllare di volta in volta due Mac diversi, un Mac ed un PC o molti di questi insieme.
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