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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Lug 9 2008

WordPress Plugin: Filter Badwords Comment

Posted by Antonio Troise
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Ecco finalmente il mio secondo plugin per WordPress: Filter Badwords Comment.
Nato soprattutto per l’esigenza di censurare alcune parole offensive presenti nei commenti su questo sito (specie nella calda sezione Xbox 360 vs PlayStation 3) ho deciso di renderlo pubblico per dare ad altri webmaster e blogger la possibilità di proteggere i propri lettori dalla lettura di parole che potrebbero offendere la sensibilità personale.

Caratteristiche del plugin

Filter Badwords Comment, è stato strutturato in modo da essere altamente personalizzabile anche dal Pannello di Amministrazione di WordPress. Infatti presenta, sotto il menu Impostazioni, una sezione “Filter Badwords Comment” in cui, è presente una textarea con elencate tutte le parole da filtrare. Inizialmente questa area è nascosta, per evitare di offendere la sensibilità delle persone.

Badwords - Screenshot 1

Solo dopo aver visualizzato sul tasto Show (Visualizza nel caso abbiate la versione di WordPress localizzata in italiano) verrà visualizzata una area di modifica del dizionario delle parole, una per riga, da censurare.

Badwords - Screenshot 2

Qui sono presenti sia singole parole (per quanto possibile nella loro versione al plurale e al singolare e in quelle artefatte) e sia da parole composte (le classiche frasi fatte offensive).
Per il plugin ho realizzato 2 vocabolari: badwords_IT.txt e badwords_EN.txt. Entrambi contengono parole offensive nelle rispettive lingue ITALIANO e INGLESE. A seconda di quale database di base scegliete dovete rinominarlo nell’unico file che il plugin legge: badwords.txt (che di default ho comunque incluso e contiene solo le parole italiane). Ovviamente nulla esclude che potete creare un vostro nuovo file con le parole da censurare: quello che ho fatto io è solamente di fornirvi tutti gli strumenti in modo da avere una base di partenza su cui far funzionare il plugin per wordpress.

Per i blog multilingua, potete benissimo realizzare un file unico che racchiuda entrambe le lingue anche se lo sconsiglio perché le parole inglesi potrebbero essere facilmente trovate in parte di quelle italiane (un esempio è: “mettere in ballo” in cui la parola “ball” verrebbe censurata).
Anche nel caso di parole italiane vi potrebbero essere problemi di censure parziali delle parole perché, magari, in mezzo è stata trovata una parola da censurare (è il caso, per esempio, di grafica“).
Per come ho sviluppato il plugin, che usa la funzione php di str_replace() su tutto il testo del commento e non tiene in considerazioni le sentence, il problema non è facilmente risolvibile. Per cui ho risolto eliminando quelle parole da censurare che potrebbero essere facilmente confondibili con altre di uso comune.
Se avete qualche suggerimento per migliorare questo plugin siete sempre i benvenuti!

Come funziona

Il plugin Filter Badwords Comment non fa altro che, ogni volta che WordPress deve visualizzare un commento, interrogare un file di testo e ricercare le relative corrispondenze. Una volta trovate le parole da censurare, queste vengono nascoste dietro degli asterischi solo in visualizzazione (le parole rimangono comunque inalterate nel database). So che la soluzione del file di testo non è la soluzione più veloce di interrogazione di un elenco di dati, ma sicuramente era quella più veloce e funzionale, perché, a differenza di un array interno al plugin o di un campo in una tabella mysql, è facilmente modificabile ed esportabile in quanto è un semplice file di testo in ASCII. Per semplificare la modifica online del parole da censurare ho, comunque, previsto la possibilità di poter modificare il file dal Pannello di Amministrazione di WordPress.

Da qui, inoltre, è possibile anche scegliere se censurare l’intera parola da fltrare con tutta una serie di asterischi pari al numero di lettere di cui è composta, oppure, per lasciare intendere il senso della frase, di lasciare visibile solo la prima e l’ultima lettera.

Badwords - Screenshot 3
Compatibilità

Il plugin Filter Badwords Comment è stato testato sul mio blog per diversi giorni ed è compatibile con tutte le versioni di WordPress, quindi anche con la release 2.5.1. In ogni caso, il plugin agisce solo nell’area commenti e non fa altro che lavorare sulla sola visualizzazione senza alterare alcun dato. Il plugin è stato rilasciato esclusivamente in lingua inglese ma presumo che le sue funzionalità e caratteristiche siano abbastanza chiare.

Possibili evoluzioni

Una possibile evoluzione del plugin potrebbe essere quello di non permettere l’inserimento dei commenti se sono presenti parole da censurare. In questo modo si risolverebbe il problema a monte e si educherebbero i commentatori a non scrivere parole offensive! Il problema è che questo non può essere l’unica soluzione ma solo una caratteristica in più, da abbinare alla censura in visualizzazione delle parole, poiché, specie nei siti attivi da più anni e con diversi migliaia di commenti, bisogna comunque filtrare le parole offensive.

L’origine della badlist

Ci tengo a precisare che la lista italiana delle parole da censurare è stata tratta quasi integralmente, ad eccetto di alcune aggiunte da me, dal sito di Clarence che riportava una gaffe notata su un CD di Infinito che aveva lasciato visibile un file badlist.txt con tutte le parole da censurare durante la registrazione, compresi alcuni nomi di partiti italiani.

Supporto

Il plugin può essere testato nella sezione dei commenti di questa pagina. Se avete suggerimenti, domande o segnalazioni di anomalie, potete commentare qui sotto, oppure, contattarmi direttamente per mail dalla sezione Contattami.

Download

Italiano[ITALIANO]

Nome Plugin: Filter Badwords Comment
Autore: Antonio Troise
Descrizione: Questo plugin permette di censurare dai commenti le parole che risultano essere offensive prelevandole da un database italiano o inglese. Il plugin agisce solo sulla visualizzazione dei commenti dove è possibile nasconderle completamente dietro una serie di asterischi pari al numero di lettere di cui sono composte, oppure, per lasciare intendere il senso della frase, è possibile lasciare visibile solo la prima e l’ultima lettera.
Versione: 1.0.2
Installazione:

  1. Scaricate il plugin, decomprimetelo e fate l’upload della dictory badwords nella directory dei plugin di WordPress (wp-content/plugins/).
  2. Rinominate badwords_IT.txt o badwords_EN.txt nel DB file di default: badwords.txt
  3. Attivate il plugin “Filter Badwords Comment” plugin da “Gestione plugin” nell’Area di Amministrazione di WordPress.
  4. Configurate la lista delle parole da censurare e la modalità di mascheramento degli asterischi da Impostazioni » Filter Badwords Comment
download Scarica filter_badwords_comment.zip 1.0.2
Dimensione: 6.6 KB

English[ENGLISH]

Plugin Name: Filter Badwords Comment
Author: Antonio Troise
Description: This plugin allows to filter the bad words present in the comments with asterisk from italian/english dictionary. When the comments get displayed, WordPress gives the comment content to the comment filter plugin and returns the modified content that replace the bad word with asterisk.
Release: 1.0.2
Usage:

  1. Download the plugin, unzip and upload in the directory of plugin of WordPress (wp-content/plugins/).
  2. Rename badwords_IT.txt or badwords_EN.txt in default DB file: badwords.txt
  3. Activate “Filter Badwords Comment” plugin from Manage Plugin in the Administration Area of WordPress
  4. Configuration: Options » Filter Bad Words Comment.
download Download filter_badwords_comment.zip 1.0.2
Size: 6.6 KB
Tag:Blog, censura, commenti, database, dizionario, download, Mysql, Php, Plugin, Wordpress
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14 comments
Ago 10 2007

Google da il diritto di replica alle persone citate negli articoli riportati su Google News

Posted by Antonio Troise
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Google News Ancora una volta Google ha trovato un nuovo modo per far parlare di sè con un idea davvero innovativa: ampliare l’informazione sul web e di integrare la carta stampata con la grande rete. Google ha aperto le porte del suo servizio di notizie Google News (per ora solo nella versione inglese), che raccoglie articoli da oltre 4.500 fonti, ai commenti di coloro che vengono citati negli articoli giornalistici pubblicati sul portale dando la possibilità di replica e commento alle persone che sono coinvolte nei fatti raccontati, così come alle associazioni che a vario titolo hanno interesse a dire la loro e, eventualmente, al giornalista autore del pezzo o al suo direttore.

Se questa può, ad una prima valutazione, sembrare un servizio inutile, bisogna però considerare che sinora internet è popolato di siti di news in cui una notizia si può commentare, ma i commenti arrivano da chiunque, non sono riservati ai soli protagonisti della storia, che nella maggior parte dei casi hanno molto da dire di interessante al riguardo.

Tag:commenti, Google, google-news
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Lug 11 2007

Il 94% delle email e dei commenti sui blog a livello mondiale sono SPAM

Posted by Antonio Troise
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Spam Graph Speravo che la situazione fosse variata da Dicembre 2006, ma anche a Luglio 2007, il popolare filtro antispam per WordPress, Akismet, nella sua area statistica Live Spam Zeitgeist, rileva che il 94% dei commenti ricevuti sui blog sono di SPAM, esattamente come a Dicembre scorso. Dal grafico, però, si nota un incremento enorme del numero totale dei commenti di spam rispetto al periodo precedente preso in esame.

Spam Zeitgeist Stat La cosa curiosa è che la stessa percentuale del 94% riguarda anche lo spam inviato per email nell’ultimo mese del 2006. A ribadirlo è stata una delle aziende mondiali specializzate nel comparto della “email security“: Postini Inc (acquistata da poco da Google per 625 milioni di dollari). Addirittura rispetto al 2005 c’è stato un incremento del 147%, probabilmente dovuto sia all’ampliamento delle connessioni in banda larga, sia alla rapida evoluzione di trojan e malware per PC ingrado di creare, così, una rete definita tecnicamente “botnet” di “PC zombie”, cambiando letteralmente le regole del gioco. Infatti se in passato pochi spammers inviavano milioni di email dai propri server, periodicamente neutralizzati dalle black list. Oggi gli stessi cybercriminali possono utilizzare come rampe di lancio milioni di PC con falle di sicurezza, passando da pochi centri d’attacco, facilmente individuabili, a migliaia di piccoli centri periferici.

Come detto prima, però, è molto curioso che la percentuale di spam per le email e per i commenti nei blog sia la medesima: probabilmente perché l’origine è la stessa, ovvero gli spammer di mail si occupano probabilmente anche di spam per blog.

Tag:akismet, commenti, email, spam, Wordpress
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