Levysoft
  • Home
  • Portfolio
  • WordPress Plugin
  • Contattami

Dal 2004 il blog di Antonio Troise

RSS FeedTwitterFacebook
Feb 23 2009

Come formattare una penna USB da FAT32 a NTFS su Windows

Posted by Antonio Troise
Tweet

Al giorno d’oggi, trovare una penna USB grande 8 o 16 GB è molto facile e i prezzi sono oramai molto contenuti per cui non è raro trovarsi a dover copiare un file, magari una ISO di un DVD, di dimensioni superiori ai 4 GB. Oltre al fatto che, almeno per ora, le velocità delle pennette USB di tipo flash memory, sono inferiori rispetto agli hard disk esterni, e quindi, per copiare file di grandi dimensioni, ci si impiega più tempo che non a fare la stessa operazione su un normale hard disk a testina, il problema più grande che normalmente si incontra è che tutte queste flash drive, per ragioni di retrocompatibilità, sono sempre formattate FAT32. Se si considera, poi, che Windows XP non ha, nella sua utility di formattazione, un opzione che prevede la possibilità di inizializzare una pen drive in NTFS, si capisce bene che, per la maggior parte degli utenti, questo risulta essere un problema insormontabile.

Formattare una pen drive in NTFS

Quello che non tutti sanno, però, è che questo è solo un evidente problema di limitazione della utility grafica di Windows XP, perché di fatto è possibile formattare una pendrive come NTFS.

Formattare una penna USB in NTFS

Come noto, di solito, le pen drive vengono sempre formattate FAT32 e credo sarà sempre così almeno finché i drive non supereranno le dimensioni di 32 GB (mentre, fino a qualche anno fa, le prime pennette USB avevano addirittura un file system formattato FAT16, con un limite di 2 GB). Il motivo dell’adozione della partizione FAT32 è semplicemente quello di evitare problemi di compatibilità con altri sistemi operativi, dato che il file system NTFS è una tecnologia proprietaria di Windows (patented technology) e non tutti i sistemi operativi (come Mac OS X) la supportano nativamente in scrittura.

In realtà, prima di proseguire il discorso, vorrei far chiarezza su una mia affermazione procedente, che a prima vista potrebbe risultare non propriamente esatto. Quando ho asserito che 32 GB era il limite della dimensione di un volume FAT32, in realtà è più giusto dire che questo è solamente un altro limite arbitrario delle utility di formattazione e partizionamento di Windows 2000/XP/Vista, ed è per questo che credo che tale file system verrà adottato almeno finché le pen drive non supereranno tali dimensioni, visto che, altrimenti, con i sistemi operativi di casa Redmond non si avrebbe la possibilità di formattare il disco.
In ogni caso Utility di terze parti (ma anche il sistema di partizionamento di Mac OS X) possono tranquillamente creare e gestire partizioni FAT32 fino a 1 TB; io stesso ho un hard disk esterno da 320 GB formattato FAT32. Quel che invece resta immutato è che, con il FAT32, la dimensione del singolo file non può essere superiore ai 4 GB!

Quindi, se l’uso prevalente della vostra penna USB è sotto Windows e avete la necessità di caricare file di grandi dimensioni (superiori ai 4 GB), o semplicemente volete ottimizzare lo spazio usato sul disco riducendo le dimensioni dei cluster, allora dovrete fare in modo di formattare la vostra flash drive in NTFS. L’unico modo per farlo utilizzando gli strumenti messi a disposizione da Windows, è quello di convertire il file system anziché formattarlo!

Per farlo, basterà aprire il prompt dei comandi del DOS ed eseguire il comando DOS Convert sull’unità USB. Quindi, nel caso la lettera associata alla vostra pen drive sia “G” (la potete verificare andando su Risorse del Computer),

Formattare una pen drive in NTFS

allora dovrete lanciare il seguente comando:


convert G: /fs:NTFS

ATTENZIONE: La procedura inizierà senza chiedere alcuna conferma (a differenza di quanto avviene, invece, se si fa la stessa operazione sul disco di boot).

L’indubbio vantaggio nell’usare il comando “convert”, oltre alla estrema velocità dell’operazione, è anche quello di non perdere i dati contenuti nella pennetta, dato che questa applicazione non formatta il disco (cosa, invece, che sarebbe accaduta se avessimo una qualsiasi utility di formattazione) bensì converte semplicemente il file system da FAT32 a NTFS (mi sento comunque di consigliarvi un backup prima della conversione).

UPDATE: Grazie all’utility gratuita per Windows HP USB Disk Storage Format Tool è possibile formattare una pendrive USB in NTFS e, anche, renderla avviabile in fase di boot. Sviluppata da HP per le sue pendrive, ma che funziona senza problemi anche con altre, ha dalla sua la semplicità di utilizzo e la comoda funzionalità che permette di rendere la vostra pennetta USB avviabile in fase di Boot del sistema: basterà formattarla, copiarci i file: boot.ini, ntldr, e ntdetect, e, infine, configurare il vostro Bios per permettere l’avvio da USB, ed il gioco è fatto.

Tag:cluster, fat, filesystem, flash, format, ntfs, usb, Windows
CONTINUE READING >
17 comments
Ago 3 2007

La virtualizzazione dei server cluster e il successo delle aziende

Posted by Antonio Troise
Tweet

Cluster Non tutti sono al corrente di come la virtualizzazione possa essere implementata anche in infrastrutture aziendali molto grandi, portando una evidente riduzione dei costi hardware e dei consumi energetici, tempi di implementazione estremamente ridotti e alla riduzione del downtime.

E’ noto, infatti, che una crescita in quantità delle applicazioni e dei server, porta inevitabilmente a problematiche come:

  • aumento dei costi in termini di spazio (unità di armadio RAC, spazio impegnato da cavi, ecc)
  • consumo di elettricità del nuovo server
  • connettività (costo delle connessioni, delle schede in fibra ottica per eventuali collegamenti in SAN, porte impegnate sugli switch)
  • consumo di elettricità dei condizionatori per raffreddare il calore prodotto dal nuovo server e di utilizzo delle risorse macchina.

Un vantaggio innegabile della struttura virtualizzata rispetto a quella “classica” è senz’altro la possibilità di fare un backup realmente completo della macchina, comprese quindi le impostazioni del sistema operativo, che tante volte sono la parte più critica da ripristinare su alcuni server.

Un ulteriore e non meno importante vantaggio sta anche nella grande semplicità con cui è ora possibile gestire l’evoluzione tecnologica. Se un sistema hardware diventa obsoleto è possibile migrare in maniera abbastanza facile i server su macchine di ultima generazione (tra l’altro guadagnando in performance) senza dover reinstallare tutto, ma solamente reinstallando lo strato emulato e ripristinando i file delle macchine virtuali. Senza contare la possibilità di eseguire test fuori linea in modo molto semplice, per rendere ancora più lineare la migrazione.

Tag:backup, cluster, energia, risparmio, server, virtualizzazione, vmware, Windows
CONTINUE READING >
8 comments
SeguiPrezzi - Risparmia con Amazon.it

Categorie

Commenti Recenti

  • Antonio Troise on UltraEdit: per i programmatori esigenti il miglior editor di testo per Windows, Mac OS e Linux
  • Fioredicollina on UltraEdit: per i programmatori esigenti il miglior editor di testo per Windows, Mac OS e Linux
  • Antonio Troise on UltraEdit: per i programmatori esigenti il miglior editor di testo per Windows, Mac OS e Linux
  • Emanuele on UltraEdit: per i programmatori esigenti il miglior editor di testo per Windows, Mac OS e Linux
  • Luca on iDatabase: la valida alternativa di Bento per macOS e iOS per i database personali

Meta

  • Accedi
  • Entries RSS
  • Comments RSS
  • WordPress.org

Friends Link

  • GamerTagMatch
  • SeguiPrezzi.it – Risparmia con Amazon.it
  • Trendy Nail

Seguimi su:

  • facebook
  • twitter
  • rss
Creative Commons License
Levysoft by Antonio Troise is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale 2.5 Italia License.
© Copyright 2004 - 2014 - Levysoft by Antonio Troise