In questi giorni sono costretto ad usare, al posto del mio Macbook Pro (in assistenza per un problema alla scheda video nVidia, fortunatamente riconosciuto da Apple anche se non in garanzia) un vecchio PC con sopra installato Windows XP SP3: un Pentium 4 da 1,6GHz con 256 MB di memoria.
Dopo il primo traumatico impatto iniziale, non tanto per la presenza di Windows XP, quanto per il fatto che il pc era notevolmente lento e ogni paio di ore ero costretto a restartarlo (finestre congelate per decine di minuti se aprivo due e o tre applicazioni diverse… il famoso multitasking sapete…), mi sono rimboccato le maniche e ho cercato di alleggerire l’utilizzo di memoria di alcuni programmi che usavo abitualmente (la soluzione ottimale forse sarebbe stato installare una distribuzione Linux o il più leggero Windows 2000, ma non volevo perderci troppo tempo). Tra questi, ovviamente, al primo posto vi era il browser. Escludendo a priori Explorer 8 (veramente troppo lento a caricarsi su un pc sottodimensionato come il mio, senza considerare le varie problematiche che lo affliggono da sempre), ho provato ad installare varie browser alternativi. Ho, ovviamente, iniziato dal beniamino della rete Firefox ma, anche senza installare alcuna estensione, non reggeva la presenza di poche tab aperte. Allora ho provato le performance di Chrome di Google sul mio pc datato e, sebbene tutti ne elogino la indubbia velocità di rendering delle pagine web, anche questo, quando si aprivano 2-3 tab, inizia a rallentare esponenzialmente tanta da freezarsi per diversi minuti (ovviamente queste considerazioni sulla performance sono valutate sul mio vecchio pc e non sono da intendersi in senso assoluto). Ammetto di non aver provato ad installare Opera ma le ultilme versioni non mi avevano mai convinto in termini di performance.
Cross-platform vs Native
Quindi, ben sapendo che molti utenti, lamentavano problemi di pesantezza in memoria di Firefox, ho cercato la presenza di un fantomatico progetto di “Firefox lite” da far girare su vecchi PC, una sorta di versione “barebone” di Firefox che faccia a meno di tutto ciò che lo può rendere lento. Ed è così che sono giunto a K-Meleon.
Infatti, a giudizio di molti, Firefox è lento (anche se nella versione 3.x le cose sono nettamente migliorate ma non così sensibilmente da poter girare senza problemi su pc datati come il mio) perchè è un progetto multipiattaforma. Se si vuole creare la propria versione di ‘Firefox lite’ è quindi necessario abbandonare il ‘cross-platform’, per abbracciare il ‘native’. E’ a questo punto che le alternative si moltiplicano ed è possibile facilmente eleggere le 3 migliori alternative per le principali piattaforme: K-Meleon per Windows (Native Win32), Camino per Mac OS X (Native Cocoa) e Epiphany per Gnome (Native GTK+).
K-Meleon: il Firefox Lite per Windows
K-Meleon, giunto alla versione 1.5.3, è un browser molto leggero distribuito gratuitamente (sotto licenza GPL) e basato sullo stesso motore di rendering di Mozilla, Gecko 1.8.1.21 (e quindi completamente compatibile con i più diffusi standard di Internet).
Dato che al posto di XUL (il linguaggio per le interfacce su cui si base Mozilla Firefox) viene utilizzata l’interfaccia nativa di Windows, questo gli permette di avere una migliore integrazione con l’aspetto grafico di Windows e un più veloce avvio del browser rispetto ai vari software con interfaccia XUL, e lo rende, per forza di cose, una applicazione in grado di girare solo sulle piattaforme Microsoft Windows a 32 bit. Ma questo, se da un lato è uno svantaggio per la diffusione del browser su diversi sistemi operativi, è anche un indubbio vantaggio a favore della sua velocità di esecuzione e di gestione della memoria.
Impressioni su K-Meleon
Se durante l’uso di K-Meleon mi sono accorto che ancora non può vantare la facilità d’uso, la pulizia dell’interfaccia e la maturità di Firefox, sono rimasto meravigliato dalla sua velocità su pc datati anche quando venivano aperte una decina di tab.
Infatti, se a prima vista si può rimanere spiazzati dal fatto che tutti i menu e i pulsanti della toolbar possono essere completamente personalizzati solo attraverso dei file di configurazione (cosa che comunque è utile per creare dei template per diversi ambienti di lavoro) visto che non esiste una interfaccia grafica per la loro personalizzazione (occorre modificare dei file di configurazione per spostare i pulsanti, anche se le barre possono essere semplicemente trascinate), il browser implementa inoltre tutte le funzionalità che ci si può aspettare da un browser moderno: blocco dei pop-up, temi e skin (non usando XUL non è possibile usare gli stessi temi di Firefox), navigazione a schede, salvataggio delle sessioni, opzioni per la privacy, mouse gestures, personalizzazione dei motori di ricerca e supporto dei proxy (quindi è perfetto anche in rete aziendali).
Per quanto riguarda, invece, i plugin per Java, Flash, QuickTime e Adobe Reader, K-Meleon, è in grado di utilizzare, se già installato, quelli di Firefox.
Nonostante, però, l’interfaccia sia integralmente localizzabile, non esiste ancora una versione in italiano.
Se poi volete aumentare ulteriormente la già rapida velocità di apertura del browser K-Meleon, allora potete usare un’altra sua funzionalità peculiare, il Loader, un programma che si posiziona nella system tray di Windows e carica in memoria, ad ogni avvio del sistema, una porzione del browser: in tal modo i tempi di esecuzione del software vengono fortemente ridotti.
In definitiva sono rimasto piacevolmente meravigliato da questo piccolo ma potente browser che non conoscevo, poiché non mi ero mai imbattuto nell’uso di pc così vecchi, e ho così prontamente eletto il kamaleonte come browser predefinito del mio sistema!
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