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Dal 2004 il blog di Antonio Troise

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Set 17 2008

Asus Eee Box B202: è nato il rivale low cost del Mac Mini? Piccolo come un libro, silenzioso ma non supporta i filmati HD e non ha drive ottico

Posted by Antonio Troise
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Dall’8 Settembre 2008 è iniziata la commercializzazione del nuovo Asus Eee Box B202 basato su piattaforma Intel Centrino Atom e mi sto interessando al prodotto per avere una soluzione low-cost di un PC piccolo e silenzioso da lasciare in salotto sotto al mio televisore LCD da 32” per attività di background. Avevo anche pensato all’acquisto di un Mac Mini, ma il costo dell’Asus Eee Box (il cui design, comunque, ricorda più un Apple TV che un Mac Mini) è nettamente inferiore (anche perché probabilmente lo sono anche le sue prestazioni rispetto al piccoletto della Apple): 249€ dell’Asus Eee Box contro i 499€ del Mac Mini.

EEE Box
Caratteristiche

Da come si legge sul sito del produttore, l’Asus Eee Box B202 pesa solamente un chilogrammo ed è piccolo come un comune libro (215.9 x 177.8 x 25.4 mm); è equipaggiato con un processore Intel® ATOM N270 1.6 GHz, 1GB di RAM DDR2, 80GB di HardDisk da 5400 RPM ed una scheda video integrata GMA950 con connettività garantita dal Wi-Fi 802.11n e 1 Gigabit LAN. Inoltre ha una uscita DVI-I, un’uscita audio S/PDIF e una per cuffia, un lettore di card 5 in 1, 4 porte USB 2.0 e sistema operativo Microsoft Windows XP Home (è compatibile comunque con Linux mentre il prezzo del prodotto comprende anche i 30 dollari della licenza di XP).

Asus Eee Box Fronte & Retro

Con la tecnologia ASUS Express Gate permette un tempo di avvio di soli 7 secondi; è estremamente silenzioso e rispettoso dell’ambiente, poiché genera al massimo 26 decibel di rumorosità e consuma fino al 90% in meno di energia rispetto ad un PC desktop tradizionale. Inoltre, utilizza uno speciale modulo di dissipazione del calore dotato di una ventola la cui velocità viene regolata automaticamente in base alla temperatura interna.

L’estrema attenzione per l’ambiente di Eee Box è poi ribadita anche dall’utilizzo di materiali eco-compatibili in conformità con gli standard RoHS e WEEE per la massima tutela ambientale. Con il supporto VESA standard 75/100 è facilmente installabile dietro qualsiasi display LCD ed è disponibile in due colori: bianco e nero.

Caratteristiche Asus Eee Box B202
OS Windows XP Home
Processore Intel Atom N270 (1.6 GHz, FSB 533, 512KB cache L2)
Memoria DDRII 1 GB
Hard Disk 80 GB
Chipset 945GSE + ICH7M
Scheda Video IGP Intel GMA 950 integrata, 1600 x 1200 risoluzione massima
Connettività 10/100/1000 Mbps LAN, WiFi 802.11a/b/g/n , Bluetooth opzionale
Card Reader SD, SDHC, Mini SD, (Micro SD con adattatore) ; MMC,
MMC plus, MMC4.x, RS MMC, RSMMC4.x (MMC mobile con adattatore);MS,MS PRO
Scheda Audio Azalia ALC888 Audio Chip
Porte Frontali 2 x USB 2.0
1 x Headphone-out jack (WO/SPDIF)
1 x MIC
1 x Card Reader; SD, SDHC, Mini SD, (Micro SD con adattatore) ; MMC, MMC plus, MMC4.x, RS MMC, RSMMC4.x (MMC con adattatore);MS,MS PRO]
Porte Posteriori 2 x USB 2.0
1 x Gigabit LAN RJ45
1 x DVI out
1 x Line-Out (L/R) con S/PDIF
antenna WiFi
Accessori alimentatore 19Vdc, 4.74A, 65W
Mouse (opzionale)
Keyboard (opzionale)
VESA mount (opzionale)
WiFi antenna
Dimensioni 215.9 x 177.8 x 25.4 mm
Peso Peso netto: 1 Kg
Peso lordo: 3 Kg

Ecco una video recensione di HotHardware:

ASUS Express Gate

Fedele alla filosofia ‘eee’ (Easy – Exciting – Excellent), Eee Box saprà conquistare il pubblico per la sua facilità ed immediatezza di utilizzo, grazie in particolare ad ASUS Express Gate, una tecnologia esclusiva di ASUS, che consente un accesso praticamente istantaneo (circa 7 secondi dall’accensione) ed estremamente semplice a web, posta elettronica, instant messanging, contenuti multimediali e molto altro ancora, senza dover attendere l’avvio del sistema operativo. In pratica, però, l’ASUS Express Gate altro non è che una speciale distribuzione Linux sviluppata da DeviceVM e chiamata Splashtop che utilizza il file system compresso SquashFS (lo stesso impiegato da quasi tutti i LiveCD).

Splashtop

I vantaggi principali di una soluzione di questo tipo sono quello di essere teoricamente immune da virus e quello che viene promosso come “instant-on“. Significa che il sistema viene caricato in modo quasi istantaneo, impiegando solo pochi secondi.

Design

Grazie al design particolarmente accattivante ed al contempo raffinato, Eee Box rappresenta, inoltre, un originale complemento d’arredo in grado di integrarsi armoniosamente in qualsiasi ambiente, non solo in un ufficio o in un negozio, ma anche a casa, in salotto, nello studio.

Asus Eee Box Fronte & Retro

Un punto a favore è la cura nel design soprattutto nella realizzazione del pulsante di accensione che è a sfioramento, poiché data l’estrema leggerezza del sistema, la pressione di dito sul pulsante di accensione meccanico, rischierebbe di spostare all’indietro l’Eee Box.

Prestazioni

Dai test di Silent PC si evince che le prestazioni dell’Asus Eee Box B202 non sono comunque paragonabili ad un media center di basso costo, specialmente se si vuole vedere filmati HD. Per diventare un media center servirebbe un Atom dual core (in arrivo) e un chipset con accelerazione video decente.

Ecco i Pro e i Contro di Silent PC (con qualche mia integrazione):

PRO

* Consumi energetici ridotti fino al 90%
* Molto silenzioso (26db con un massimo di 37db)
* Buone performance
* Wi-Fi integrato
* SPDIF out
* Design curato, piccolo ed è possibile montarlo dietro un monitor LCD con attacco VESA

CONTRO

* Non supporta la riproduzione dei video HD 1080P
* CPU leggermente lenta
* No HDMI
* No DVD / Blu-ray drive
* No Bluetooth (opzionale)

Conclusioni

Insomma ci troviamo di fronte ad un pc dal design accattivante, silenzioso e abbastanza potente, ma non tanto da poterlo usare come un vero e proprio Media Center, per riprodurre filmati in alta definizione, senza supporto (almeno non di default) del Bluetooth integrato (anche se si potrebbero usare una delle 4 porte USB 2.0 per collegarci una antenna wi-fi di quelle micro da 12€) e privo di lettore ottico integrato (si potrebbe rimediare acquistando un drive esterno, da collegare ad una delle 4 porte USB).
Insomma, in definitiva, si tratta di un vero e proprio nettop, secondo la visione di Asus, e che, sostanzialmente differisce dall’EeePC laptop principalmente per la mancanza della batteria e del drive allo stato solido SDD per lo storage.

Tag:alta definizione, asus, Asus Eee, blu-ray, bluetooth, ddr2, hdmi, intel, lcd, pc, sd, televisore, usb-2.0, ventola, wi-fi, Windows
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Giu 13 2008

Nintendo e Apple: due aziende innovative in grado di rischiare per proporre prodotti rivoluzionari. Come integrare la Wii con il Mac!

Posted by Antonio Troise
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Apple e Nintendo In molti ritengono che la nuova console Nintendo Wii è l’equivalente nel mondo dei videogiochi di quello che può essere un Mac nel mondo dell’informatica. Ed i motivi sono tanti, dal blasonato colore bianco della Wii e del DS (anche se ora Apple sta rivedendo lo storico colore con un più professionale grigio chiaro) alle idee innovative che stanno alla base delle tue aziende fino ad arrivare alla spregiudicatezza e al coraggio nel proporle in un mondo laddove nessuno si sognerebbe di stravolgere i successi del passato.

Per cui chi avrebbe mai pensato che un controller sensibile al movimento (Wii Remote Controller, Wiimote), che di per sé costituisce il maggiore distacco dagli ultimi venti anni di design di console, avrebbe avuto successo rispetto ai più tradizionali giochi con il joepad? O che una sorta di bianca pedana wireless con sensori di pressione (Balance Board) avrebbe fatto impazzire gli amanti del fitness?
Ugualmente, la Apple è leader nel settore dell’informatica laddove c’è da innovare, in un mondo tecnologico che da troppo tempo, contraddicendo forse se stesso, è stagnante dal punto di vista delle innovazioni software (Windows è rimasto presso a poco sempre lo stesso) e hardware (i computer, se non si considera l’aumento delle prestazioni dettato dalla inesorabile legge di Moore, sono rimasti sempre gli stessi casermoni con le stesse periferiche da anni).

A completare questa feeling che contraddistingue queste due aziende, è nato l’iPhone, che sembra quasi unire le filosofie di Apple e Nintendo, in un probabile e futuribile console portatile con sensori di movimento e grafica 3D!

iPhone Super Mario

Ed è da queste considerazioni che mi piace pensare che questa ipotetica alleanza per ciò che è bello e funzionale, per ciò che è rivoluzionario per la sua semplicità e immediatezza, possa far nascere qualcosa di nuovo.

DarwiinRemote

Pensate, per esempio, se poteste usare il controller remoto del Wii con il vostro Macbook. Ebbene, con DarwiinRemote tutto ciò è possibile perché, questo software open source, permette di integrare il controller della console con il sistema operativo OS X. Sebbene sia ancora in fase embrionale (originariamente inventato da un programmatore giapponese di nome Hiroaki nel Dicembre 2006, è giunto da poco alla versione 0.6), io l’ho provato con il mio Macbook Pro che l’ha subito riconosciuto e ha tracciato a video le coordinate che di volta in volta facevo assumere al controller wireless. In questo modo sono riuscito ad avviare le mie applicazioni preferite oppure ho potuto trasformare il Wiimote in un vero e proprio mouse senza fili ma che non si spostava solo su 2 dimensioni ma in 3 dimensioni!

Darwiin Remote

Una volta acceso il telecomando, attivato il bluetooth sul portatile e aperto il programma DarwiinRemote, l’applicazione vi mi ha chiesto di premere il pulsante 1 e 2 sul telecomando, e nel pannello principale si potevano vedere in un grafico xy tre righe (una verde, una blu e una rossa) che, indicando l’inclinazione del Wiimote, hanno iniziando a scorrere verso sinistra.

DarwiinRemote può essere usato in due modi diversi:

  • Mouse Mode On (Motion): permette di spostare il puntatore del mouse in base a come si inclina il telecomando. Attenzione, in questo caso non potrete semplicemente puntare sullo schermo ma dovrete ruotare a sinistra per far scorrere il puntatore in quella direzione.
  • Mouse Mode On (IR): in questo caso potrete semplicemente puntare sullo schermo per muovere il puntatore del mouse ma avrete bisogno di un oggetto che simuli la barra sensore da posizionare in prossimità del video

In pratica, il controller remoto della Wii può funzionare con e senza la barra sensore. Ovviamente per avere una più realistica simulazione di un mouse è necessario attivare la modalità Mouse Mode On (IR) che richiede la presenza della barra sensore o di qualcosa che in grado di imitarla, come una candela, insomma qualsiasi cosa che emetta radiazioni infrarossi. Il principio su cui si basa il funzionamento della barra sensore non mi era chiaro finché non ho letto questo articolo:

Chi possiede un Wii forse si chiederà se sia necessario collegare anche la barra sensore, la risposta è no. La barra sensore serve soltanto per la funzione di puntamento del Wiimote e inoltre è facilmente sostituibile da qualsiasi oggetto che emetta un certo tipo di infrarossi (come la fiamma di una candela).
E allora perché la barra sensore è collegata alla console Wii con un cavetto?
Quel cavo in realtà permette alla console di fornire elettricità alla barra sensore, tutto qua, infatti, la barra sensore non rileva la posizione del Wiimote. Essa si limita a irradiare un fascio di infrarossi, sarà poi il Wiimote a comprendere la direzione e il verso in cui sta puntando grazie a questa sorgente di infrarossi.
E’ un po’ come quando una nave (il Wiimote) vede in lontananza il faro (la barra sensore) e di conseguenza riesce a capire dove si sta dirigendo. Non è certo il faro a rilevare la posizione della nave.

Anche se il puntamento del mouse ancora non è molto preciso, DarwiinRemote potrebbe costituire una soluzione originale per effettuare delle presentazioni, oppure per risparmiare 19€ sull’acquisto del telecomando Apple Remote (visto che ora non è più incluso nei nuovi portatili in commercio).

Sofa Control

Se però non disponete di un controller Wii ma avete il piccolo telecomando di casa Apple, allora potete installarvi un simpatico software per Mac, Sofa Control (al prezzo di 15$) che vi permetterà di aprire programmi e muovere il cursore del mouse. L’uso del software è abbastanza semplice: tenendo premuto il tasto “play” del remote control potete entrare nella modalità mouse; se invece premete il tasto “menu” si aprirà la lista delle applicazioni che potete aprire.

Wii Transfer

A completare questa carrellata di integrazioni Wii-Mac, non posso che citare anche Wii Transfer 2.5.2 (al prezzo di 19$), che permette di sfruttare in maniera più efficiente tutte le funzionalità dell’originale console Nintendo. Una volta istallato, il programma sarà in grado di convertire filmati (la conversione della traccia audio non è supportata per formati MPEG-1 e MPEG-2 multiplexati), musica (accetta solo mp3) e foto nel formato compatibile con il Wii e trasferirli direttamente sulla SD card che verrà letta direttamente da Wii Photo Channel per visionare i filmati caricati.

Wii Transfer

Con l’ultima versione del programma è anche abilitata la possibilità di eseguire in streaming via Wi-Fi, dal Mac al Wii, file mp3, video e foto attraverso l’Internet Channel della console.

Tag:Apple, bluetooth, iPhone, legge-di-moore, mac, mp3, nintendo, wi-fi, wii_nintendo, wireless
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Giu 10 2008

Prime riflessioni sul iPhone 3G: per essere perfetto gli mancano ancora molte caratteristiche. Non supporta le videochiamate, gli MMS, la registrazione video e il trasferimento di foto via bluetooth

Posted by Antonio Troise
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Lo so, forse potrà sembrare un articolo controcorrente rispetto alla selva di post che riguardano l’ultima novità di casa Apple (ma che era nell’aria da molto tempo): l’uscita del nuovo iPhone 3G con firmware 2.0. Ne parlano in molti con toni entusiasti e anche io, in linea generale, ne sono molto soddisfatto.

Prime impressioni

Quello che più mi interessava era la presenza dell’AGPS che si interfaccia con Google Maps per ricavare la posizione geografica esatta e che ora permette il Geo Tagging nativo e la geolocalizzazione dei propri amici in rubrica (funzione simpatica quanto invasiva). Certo, ancora non è un vero e proprio navigatore perché non ha la guida vocale, ma sembra che Tom Tom stia già lavorando ad una versione del proprio software di navigazione per iPhone 3G e di rilasciarlo a Settembre sia su CD che sull’App Store.

iPhone 3G

Inoltre il prezzo sembra davvero essere molto basso rispetto a tanti altri gioiellini Nokia o HTC: 199$ per la versione a 8GB e 299$ per la versione a 16GB (chissà se effettueranno la corretta conversione euro/dollaro).

Ma effettivamente, siamo di fronte ad un cellulare All-In-One, come a prima vista sembra essere, oppure avremo solo una versione parziale di un cellulare smartphone tradizionale con in più un tocco magico dato dal multi touch screen e dalla presenza di Mac OS X che permette di far girare splendidamente migliaia di applicazioni e giochi 3D in grado di rivaleggiare, in futuro, senza problemi con la PSP e il Nintendo DS.

Purtroppo, credo, almeno che in questi giorni non arriveranno le prime smentite, che siamo di fronte ad un cellulare straordinario in grado di sfruttare finalmente la tecnologia UMTS (supporta le reti mobili UMTS/HSDPA (850, 1900, 2100MHz) e GSM/EDGE (850, 900, 1800, 1900MHz) e le reti domestiche con il Wi-Fi (802.11b/g) ), tanto in voga in Europa e tanto bistrattato nella prima versione del iPhone, ma che ancora manca di qualche dettaglio non indifferente per definirlo, a furor di popolo, perfetto!

Le mancanze del iPhone 3G

Eccone una lista, nella speranza che presto queste mancanze possano essere smentite/implementate:

  • Non è presente la possibilità di registrare dei filmati, neppure di piccole dimensioni
  • Non è possibile, effettuare videochiamate con l’iPhone 3G: se fosse confermato, sarebbe una grave mancanza, visto che non ha senso sfruttare la rete UMTS solo per navigare (anche se con la connettività HSDPA si può navigare sino a 7.2MBps)!
  • Sul nuovo iPhone 3G è ancora assente la fotocamera frontale (cosa non necessaria, peraltro, se non sono supportate le videochiamate)
  • Pare che sia ancora impossibile inviare e ricevere gli MMS
  • Assenza di una funzione nativa di copia e incolla
  • Fotocamera di soli 2 Megapixel (per molti sembra essere un problema)
  • Manca il Flash (caratteristica non importante con una fotocamera da 2 Megapixel)
  • Il bluetooth è di tipo “Bluetooth 2.0+EDR” e non è ancora chiaro se sia chiuso oppure ora permette il trasferimento dei dati. Se fosse confermato, sarebbe ancora impossibile trasferire una foto tra due cellulari via bluetooth (funzione peraltro presente in qualsiasi altro telefono di fascia bassa)
  • Non supporta l’A2DP Bluetooth per lo streaming stereo
  • Stanno sorgendo i primi dubbi sull’effettivo prezzo dell’iPhone in Italia che spero verranno fugati quanto prima: sembra, infatti, che secondo Macity forse avremo l’iPhone in versione sbloccata ad un prezzo maggiorato rispetto ai 199 e 299 dollari (euro) annunciato da Jobs, mentre secondo il Corriere della Sera, Vodafone (e, forse, analogamente TIM) dovrebbe vendere l’iPhone da 8 giga a 499 euro e quello da 16 giga a 569 euro nelle versioni “free” cioè con scheda prepagata e libero da contratto
Conclusioni

Credo che la mancanza di funzioni elementari come gli MMS (secondo Apple si dovrebbe usare l’email anche se in in Europa gli mms sono molto diffusi), l’assenza delle videochiamate, le limitazioni del bluetooth (ciò comporta che non è possibile usare programma di sincronizzazione con iSync oppure non sarà possibile trasferire dati o foto tra due cellulari come ormai qualsiasi cellulare fa da tempo) o la mancanza di una funzione di copia/incolla (funzione che peraltro la gente ha reclamato fin dal giorno dopo l’uscita del primo modello), siano un po’ penalizzanti anche se è molto probabile che questo cellulare avrà comunque un successo straordinario come il suo predecessore.

Tag:3d, Apple, bluetooth, cellulare, google_maps, gps, iPhone, ipod-touch, Mac os x, mms, Pocket PC, smartphone, sms, tom-tom, wi-fi
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Feb 21 2008

L’evoluzione dell’infrarossi: la nuova tecnologia permette di raggiungere 250 volte la velocità dell’IrDA tradizionale

Posted by Antonio Troise
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KDDI Infrared Nel 1994 l’IrDA definì le specifiche fisiche dei protocolli di comunicazione che fanno uso della radiazione infrarossa per la trasmissione wireless dei dati a breve distanza. In tale ambito venne realizzata una pila di 9 protocolli o layer che definisce e gestisce uno o più aspetti dello standard di comunicazione.
Divenuto per anni l’unico metodo di trasmissione radio per dispositivi mobili e portatili, ultimamente la tecnologia degli infrarossi è stata sostituita da altri protocolli più evoluti, in grado di supportare maggiori distanze e maggiori velocità, come il Bluetooth e il Wi-Fi.

Infatti, i dispositivi a infrarossi, per funzionare correttamente, devono essere posizionati in condizioni di visibilità reciproca (la cosiddetta LoS, Line of Sight, linea di vista) ad una distanza massima di 1 o 2 metri. Questa grande limitazione è dipesa soprattutto dal fatto che, per natura stessa, la radiazione infrarossa prodotta da questi dispositivi non è in grado di attraversare muri o altre barriere solide significative (anche il vetro di una finestra può pregiudicare la qualità della trasmissione). Ciò, quindi, costringeva a tenere costantemente allineati e fermi i dispositivi che dovevano comunicare (come un portatile e un cellulare): oggi giorno, in cui la mobilità è tutto, questo è una caratteristica estremamente discriminante!

Un altro fattore limitante della tecnologia a infrarossi e che ne ha decretato celermente la sua sostituzione con altri protocolli più evoluti, è la sua bassa velocità di trasmissione: di solito arrivava ad appena 4 Mbit/s, anche se alcuni dispositivi sono riusciti a raggiungere velocità record di 16 Mbit/s.

L’IrDA si evolve

Ebbene, sembra, però, che non tutti abbiano abbandonato la tecnologia IrDA, visto che recentemente è giunta notizia che i laboratori di ricerca e sviluppo della giapponese KDDI stanno lavorando ad una nuova tecnologia di trasferimento basata proprio su infrarossi capace di raggiungere velocità prossime a 1Gbit/s, superiori cioè di ben 250 volte alla massima velocità conseguibile in precedenza (4 Mbit/s).

Il nuovo sistema permetterebbe, secondo i ricercatori nipponici di raggiungere velocità di scambio dati elevatissime a costi irrisori. A titolo di esempio, per il trasferimento di 125M di dati, pari più o meno a un intero CD musicale compresso con qualità elevata, in poco meno di 1 secondo!

Ovviamente, questa nuova tecnologia giapponese, non risolverebbe il grosso limite derivante dalla distanza di funzionamento e dall’allineamento ottico, prerogativa, purtroppo, intrinseca nel metodo stesso di trasmissione delle radiazione elettromagnetiche con una lunghezza d’onda maggiore della luce visibile, ma minore delle onde radio.

Tag:bluetooth, irda, Tecnologia, wireless
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Dic 27 2007

Wireless Mighty Mouse: funziona su tutte le superfici ed è possibile scegliere se inserire una o due batterie!

Posted by Antonio Troise
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Wireless Mighty Mouse Da un paio di giorni sto usando il mouse wireless della Apple, il famoso Mighty Mouse, e devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso per un paio di sue caratteristiche.
La prima consiste nel fatto che è usabile su qualsiasi superficie lo appoggiate, omogenea e non: avendo un portatile ho sempre avuto l’esigenza di usare un mouse ottico perché il touchpad sono solito usarlo solo in condizioni estreme (come quando appoggio il notebook sulle ginocchia e su una sedia) dato che, per come lo uso io, non mi trovo molto comodo ad usare le dita per scorrere il cursore sullo schermo, anche se quello progettato dalla casa di Cupertino è geniale: per attivare i tasto destro basta fare un tap con due dita mentre per scorrere una pagina è sufficiente scorrere le due dita sull’area del touchpad (talmente comodo che ogni volta che uso portatili non Apple, rimpiango queste funzioni).
Ma tornando al mouse, devo dire che prima di usare il Mighty Mouse ne ho provati davvero tanti di mouse ottici con filo e su 7 modelli con filo che avevo a casa (non ne faccio una collezione) solo uno soddisfaceva le mie necessità: ovvero quello di funzionare su qualsiasi superficie, dalla tovaglia colorata, al piano in legno. Ho anche provato il mouse con cavo della Apple che forniscono in dotazione con l’iMac, ma anche questo su una superficie non omogenea aveva bisogno di un tapettino per scorrere sullo schermo correttamente. E questo è strano perché dovrebbe essere sempre della stessa famiglia dei Mighty Mouse.
Invece la versione wireless del Mighty Mouse è davvero eccezionale perché funziona davvero ovunque e su qualsiasi superficie lo poggiate. Provare per credere!

Mighty Mouse funziona indifferentemente con una o due batterie AA

La seconda caratteristica che mi ha sorpreso è stata una sua peculiare scelta tecnica. La prima volta che aprite la confezione vi troverete di fronte due batterie Energizer al litio di tipo AA non ricaricabili. Se le scartate e quindi provate ad inserirle nel apposito alloggiamento del mouse (dopo aver rimosso la copertura inferiore) noterete che le polarità non vengono invertite e le batterie andranno inserite entrambe con i poli + in alto! All’inizio ho pensato ad una scelta costruttiva che forse aveva lo scopo di semplificare l’inserimento delle pile: ci avrebbe pensato, poi, la circuteria interna ad invertire le polarità!

Mighty Mouse

Leggendo, però, il manuale ecco, invece, cosa scopro nella sezione “Informazioni sulle batterie”:

Mighty Mouse è fornito con due batterie AA al litio non ricaricabili. Le batterie al litio forniscono un’autonomia maggiore tuttavia puoi utilizzare anche batterie AA alcaline o ricaricabili. Il mouse funziona con una o due batterie installate. Per ridurre il peso del mouse, installa una sola batteria; per aumentare l’autonomia della batteria tra una sostituzione e l’altra, installane due.

Devo dire che non mi ero mai trovato dinanzi alla possibilità di poter scegliere se usare una o due batterie. Io ho scelto di lasciare entrambe le batterie nel mouse, dato che il mouse non mi sembra eccessivamente pesante e, inoltre, perché ritengo molto importante l’autonomia della batteria, autonomia che può essere tenuta sotto controllo verificando il livello della batteria da Preferenze di sistema -> Tastiera e Mouse -> Bluetooth.

Il minimalismo che si è fatto mouse

Mighty Mouse Inutile dire che il design di questo mouse completa il quadro di soddisfazione generale che ho avuto durante le prime prove; certo, sicuramente ne esisteranno di più ergonomici, ma direi che quelli di Cupertino hanno fatto del minimalismo una vera scelta di vita. La superficie del Mighty Mouse è bianca opaca con un logo apple impresso sul suo dorso. Possiede una pallina scorrevole che permette all’utente di navigare in tutte le direzioni, non come le comuni rotelline che scorrono soltanto in due direzioni. Infine possiede due pulsanti laterali che permettono di lanciare applicazioni oppure di eseguire funzioni proprie del software Apple, come Dashboard ed Exposé. Questi due bottoni non sono usabili separatamente e la Apple spiega che devono essere premuti contemporaneamente, o come dicono loro, semplicemente “spremendo” il vostro mouse!
Una particolarità dei mouse su Mac OS X è quello che di default il sistema operativo è configurato in modo da non riconoscere il click destro, per non confondere i principianti. Per farlo occorre abilitare la funzione da Preferenze di sistema -> Tastiera e Mouse -> Mouse.

Voi che mouse usate? Ho letto di gente che lo usa da mesi 8-10 ore al giorno e si ritrova ancora il livello batterie al massimo. Mi confermate? Quanto dura a voi il mouse wireless?

Tag:Apple, bluetooth, mac, mouse, wireless
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Ott 22 2007

WUSB: Wireless USB

Posted by Antonio Troise
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WUSB Dopo l’annuncio dello standard USB 3.0, ecco arrivare anche quello della tecnologia wireless USB (WUSB) che, sfrutta una modulazione a banda larga (Ultra Wide-Band) permette di rimuovere completamente qualsiasi connessione via cavo continuando a mantenere una velocità di 480Mbps entro i 3 metri dalla sorgente e 110Mbps entro un raggio di 10 metri, con l’unico difetto che il segnale non è in grado di attraversare i muri. Se da una parte questo è un aspetto negativo, dall’altra molti i vantaggi, come ad esempio la sicurezza che il vicino di casa non intercetti le comunicazioni.

Grazie all’introduzione nel mercato dei chipset WUSB, le potenzialità saranno incredibili: si potranno trasferire senza fili le foto dalla propria camera verso un hard disk esterno comodamente e piuttosto velocemente. La stessa cosa si potrà fare con un chiosco di stampa, senza preoccuparsi di portarsi dietro il cavo giusto o magari disporre della memory card compatibile.

Nella speranza che entro la fine dell’anno i produttori (come Lenovo, Belkin) lancino prodotti WUSB, dagli HUB ai notebook, il W-USB, comunque, mentre è in attesa che tutti gli altri dispositivi, una volta ricevuta la certificazione, possano invadere il mercato, se la dovrà vedere con il Bluetooth soprattutto nel campo delle condivisioni delle immagini fra cellulari. Il Bluetooth 3.0, però, sarà praticamente un alleato del Wireless USB, perché di fatto condivide la stessa tecnologia radio UWB. Il Bluetooth 3.0, però, sbarcherà sul mercato non prima di 2 anni.

Tag:belkin, bluetooth, lenovo, usb, wireless, wireless_usb, wusb
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Ott 6 2007

Microsoft Voice Command: riconoscimento e sintesi vocale sugli smartphone

Posted by Antonio Troise
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Microsoft Voice CommandNel mondo di palmari e degli smartphone, oramai sempre più potenti e performanti, sta tornando l’esigenza di tool per il riconoscimento vocale sempre più avanzati. Tra questi non è possibile non citare Microsoft Voice Command, una applicazione che si propone come un vero e proprio assistente virtuale. Infatti, oltre alle classiche chiamate vocali, questo applicativo per Windows Mobile è in grado di ridurre all’essenziale l’interazione diretta tra utente e dispositivo mobile anche grazie, dalla versione 1.6, all’integrazione del supporto Bluetooth per consentire l’esecuzione di comandi tramite auricolari con microfono, tutelando anche la privacy.

Tra le sue caratteristiche possiamo citare l’utile annuncio del caller ID quando si riceve una chiamata, in modo che non è neanche necessario volgere lo sguardo verso il dispositivo per vedere chi ci sta chiamando: molto utile nel caso si è in macchina e si dispone di una auricolare Bluetooth. Molto utile, anche, la sintesi vocale, ovvero la possibilità di ascoltare oggetto e mittente di email ed il contenuto di SMS. Infine, è possibile usare i controlli vocali per ricercare un contatto e chiamarlo telefonicamente, per gestire il lettore multimediale, verificare gli appuntamenti della giornata ed avviare le principali applicazioni.

La Microsoft garantisce che da questa versione non è neanche necessario eseguire noiose fasi di training per il riconoscimento della propria voce. I requisiti minimi di sistema sono Windows Mobile 5.0, ActiveSync 4.0, Bluetooth, 7 MB di memoria libera e 8 mega per lo storage.

Peccato che al momento non esistano moduli vocali in italiano ma solo in inglese, francese e tedesco.

Qui potete seguire una demo in flash delle capacità di Microsoft Voice Command, mentre qui un video sul suo funzionamento.

[via onemobile]

Tag:activesync, bluetooth, microsoft_voice_command, Pocket PC, smartphone, windows-mobile
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Giu 2 2007

Come usare il proprio cellulare come un mouse senza fili bluetooth

Posted by Antonio Troise
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Come usare il proprio cellulare come un mouse senza fili bluetooth Molti criticano i cellulari moderni perché fanno tutto tranne che quello per cui sono nati: ovvero telefonare! In effetti, si assiste sempre più spesso all’invasione di telefonini con 2-3 GB di Memoria magari espandibile, con fotocamere e videocamere evolute, supporto a giochi java j2me e symbian, navigatore gps incorporato, browser internet e quant’altro la vostra immaginazione può tirar fuori dal cappello a cilindro della tecnologia.

Questa volta, però, sono rimasto sorpreso dall’ingegno di un programmatore Java che ha realizzato qualcosa di talmente banale che nessuno sin’ora ci aveva mai pensato. Usare un normalissimo cellulare come un mouse senza fili, sfruttando la sua fotocamera come sensore ottico e la connessione bluetooth al posto del fastidioso filo. Addirittura è possibile personalizzare i tasti destro a sinistra del mouse con quelli della tastiera del telefonino.

Nel video di prova è stato usato un Nokia 6230i ma, essendo il programma realizzato in Java, è facilmente portabile su qualsiasi cellulare con fotocamera e bluetooth che supporti questo linguaggio (oramai requisiti standard per qualsiasi telefonino).

Il progetto è ancora in fase di sviluppo, peccato però che oltre a questo video, non è stato reso ancora disponibile alcun sorgente o eseguibile del programma!

Tag:bluetooth, cellulare, java, mouse, nokia
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Apr 6 2007

Bluetooth è arrivato alla versione 2.1: ecco le novità

Posted by Antonio Troise
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Bluetooth Il Bluetooth Special Interest Group ha certificato ufficialmente il nuovo standard Bluetooth 2.1 + Enhanced Data Rate (EDR).
Le novità introdotte riguardano soprattutto le procedure di «pairing», cioè di riconoscimento e connessione di dispositivi, attraverso il sistema “Near Field Communication“. in pratica, quando si vuole inviare un file da un dispositivo all’altro, avverrà il pairing automatico, ovvero, non sarà più necessario effettuare la procedura obbligatoria di inserimento pin.
A detta degli esperti, però, nonostante sia stata introdotta questa semplificazione, la sicurezza non è a rischio. Infatti, per tutti i dispositivi 2.1, un codice alfanumerico di 16 cifre “blinderà” automaticamente le connessioni bluetooth, evitando quindi intrusioni indesiderate. Rimane opzionale, invece, la possibilità di attivare un’ulteriore password da sei caratteri (il vecchio PIN).
Ovviamente è garantito lo scambio di file anche con i telefoni con le versioni precedenti.

Un altro aspetto da non sottovalutare è che il nuovo protocollo Bluetooth 2.1 promette di risparmiare fino a 5 volte le richieste di energia e quindi di preservare la durata della carica della batteria.

Per avere dispositivi (palmari, celluari, smartphone, etc.) con Bluetooth 2.1 + EDR dovremo aspettare, però, l’estate 2007.

[fonti: apogeonline e mobileblog]

Tag:bluetooth, edr, wi-fi
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