Le batterie al litio sono oramai onnipresenti su qualsiasi dispositivo elettronico, dal laptop al cellulare, dal lettore cd all’iPod. Il motivo è presto detto: attualmente, le batterie agli ioni di litio forniscono le migliori prestazioni in termini di durata poiché presentano una densità energetica superiore a quella offerta dalle controparti al nickel.
Un altro vantaggio innegabile è che, oltre a contare su un’autonomia prolungata, l’imballo della batteria è più leggero, poiché il litio è il metallo meno pesante della tavola periodica.
Infine, la batteria agli ioni di litio può essere ricaricata in qualsiasi momento, senza dover rispettare il ciclo completo di carica o esaurimento necessario per mantenere alte le prestazioni delle batterie al nickel. Infatti, col tempo, nelle batterie al nickel si formano dei cristalli che ne impediscono la piena ricarica e che comportano la scomoda necessità di scaricare completamente la batteria, cosa che invece non accade nelle batterie al litio.
Insomma, vantaggi innegabili che tutti i produttori di dispositivi elettronici di consumo hanno apprezzato da tempo. Ultimamente, però, anche le case automobilistiche che producono autoveicoli ibridi stanno valutando il litio per sistemi alternativi di propulsione delle proprie vetture, come una valida alternativa alle batterie a idruro metallico di nichel utilizzate attualmente sui veicoli a trazione mista elettrica/convenzionale. Fino a poco tempo fa, le batterie al litio non potevano offrire quella capacità di ricarica rapida o il livello di sicurezza che richiesto per l’utilizzazione sui veicoli ibridi che, com’è noto, ricaricano le batterie elettriche durante le decelerazioni. Ma il litio, associato all’ossido di manganese e nichel, ha completamente ribaltato questa situazione.
Ora, però, se effettivamente anche i produttori di autoveicoli cominceranno ad usare il Litio, il rischio che molto presto si correrà è che le riserve di Lition potrebbero esaurirsi rapidamente!
Questo è quanto ha dichiarato William Tahil, direttore delle ricerche per la Meridian International Research, che ha aggiunto che le scorte in questo caso verrebbero consumate in brevissimo tempo. Nella sua documentazione pubblica intitolata “The Trouble with Lithium“, analizza il fatto che la gran parte delle riserve di carbonato di litio si trovano solo in Cina, Cile, Argentina e Bolivia. Le sue stime considerano che il totale di questo metallo ammonta ad appena 6,2 milioni di tonnellate.
Il valore di mercato del litio è quotato intorno ai 160-200€ per kg (a seconda del suo peso atomico e della distribuzione isotopica presente) ed è stabile da almeno quattro anni. Questo non ne fa un elemento particolarmente caro se si considera che il litio non si trova in natura nella sua forma libera e che, a causa della sua reattività si trova sempre, in forma dispersa, legato ad altri elementi o composti (nelle rocce ignee, sia intrusive che effusive).
Dall’analisi di William Tahil su EV World si evince che la produzione di sali di litio potrebbe raddoppiare in pochi anni rendendo impossibile averne abbastanza per le centinaia di milioni di batterie di grande formato necessarie in futuro per dare energia alle auto elettriche e ibride. Avremo in futuro, oltre al caro petrolio, anche il caro litio?
Il problema si fa sempre più pressante se si pensa che recentemente al Salone di Detroit 2008, la Toyota ha annunciato che, entro il 2010, iniziarà la commercializzazione di automobili ibride (Toyota Prius) con batterie agli ioni di litio e sistema di ricarica esterna Plug-in, e che, entro i primi anni del prossimo decennio la Toyota abbia previsto di riuscire a vendere un milione di auto ibride.
Secondo Tahil, quindi, l’industria dei motori dovrebbe ritornare al nichel e allo zinco, che possono offrire densità d’energia comparabili o anche maggiori senza rischiare problemi di esaurimento di risorse.
Il problema, però, è che prima o poi si incorrerà inevitabilmente nel problema visto che anche notebook e dispositivi da tasca potrebbero far fuori in breve tempo tutto il litio disponibile sulla Terra. Forse il futuro sarà tutto nelle batterie organiche che sfruttano la decomposizione dei batteri per produrre elettricità.
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